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Di seguito il secondo video che abbiamo realizzato.
La linea politica, la strategia e gli orizzonti filosofici e valoriali del Movimento degli Uomini Beta si evincono dal Manifesto ("Il Movimento") e dai "Principi", pubblicati entrambi sulla homepage del sito, nonché dagli scritti pubblicati negli spazi riservati agli “editoriali” e agli “articoli”.
Lo spazio dei commenti è libero ed è stato creato per dare a tutti/e (indipendentemente dalla loro collocazione nei confronti del Movimento) l’opportunità di esprimere la propria opinione, purché nel rispetto delle regole della civile convivenza, delle altrui opinioni e dello Statuto del Movimento.
Conseguentemente, i commenti ivi pubblicati non sono in alcun modo riconducibili al Movimento degli Uomini Beta, ma esprimono solo ed esclusivamente posizioni individuali.
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2.216 Commenti
si Fabrizio ,mi sembra veramente una cosa importante , anche se lo si poteva evitare quei “maschi beta” il movimento è “uomini beta” ma ,per il momento ,va bene cosi ,
mauro recher(Quota) (Replica)
purtroppo l’articolo non l’ho scritto io…
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
@Marco
A volte mi chiedo perché invece di frignare tanto dalla mattina alla sera, non ci dichiarino guerra con le armi…
(Forse perché sono delle gran vigliacche?)
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Ma Marco: loro non possono vivere senza di noi! Va bene che stanno imparando a fare tutto e a procreare senza uomini, ma chi si sacrifica nei lavori peggiori? E come sarebbe una vita senza zerbini?
In alcuni campi poi siamo ancora superiori…
Leonardo(Quota) (Replica)
La guerra è già dichiarata e il 90% degli uomini sta dalla loro parte.
Leonardo(Quota) (Replica)
Su la27ora le galline starnazzanti scrivono che
>>>
Le quote rosa fanno bene alla politica. È più di un auspicio adesso che due docenti, donne, della Bocconi sono riuscite a produrre la prova.
>>>
1) Guarda caso, “la prova” sarebbe stata prodotta da due femmine.
2) In Spagna il governo Zapatero era composto al 50% da galline starnazzanti e rompi coglioni; nonostante ciò, in quel Paese la disoccupazione è a livelli record (23%).
Alla faccia della “marcia in più femminile”.
Daniele(Quota) (Replica)
Mi attivo subito per reperire la proposta di legge regionale (Puglia) presentata.
Nel frattempo allego il link sulla sua presentazione.
http://www.iltaccoditalia.info/sito/index-a.asp?id=20431
…………………………………………………………………
BARI – E’ stata presentata ieri a Bari – ed oggi è la volta di Lecce – la proposta di legge regionale di iniziativa popolare “Norme per l’equilibrio di genere nell’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Regione“.
“Con questa legge stiamo cercando di destrutturare le categorie del pensiero maschile – ha detto la Consigliera regionale di parità Serenella Molendini, tra le promotrici dell’iniziativa – inaugurando una pratica politica nuova. C’è infatti tanto di più sotto il cielo, che le donne possono oggi permettersi di darsi un obiettivo paritario praticando la pratica della differenza”.
Come ha spiegato l’assessora regionale al Welfare Elena Gentile, per presentare la legge occorrono 15mila firme, “ma credo che dovremo raggiungere quota 50mila. Ce la faremo perché è un’occasione di discussione con il territorio e con i cittadini. Ho già prenotato il tir per trasportarle a Bari”.
Al lavoro già da ieri le organizzatrici del comitato promotore, guidato da Magda Terrevoli, per la gestione dei moduli e delle indicazioni per la raccolta delle firme.
“Quella di oggi (ieri, ndr) – ha aggiunto la Gentile – è una manifestazione gioiosa, perfetta per celebrare l’8 maggio. Voglio ringraziare la dirigente Antonella Bisceglia perché artefice insieme allo staff di iniziative e programmi riconosciuti a livello nazionale e internazionale. Ma abbiamo collaborato con l’ufficio della consigliera di parità, con la commissione pari opportunità e con la consigliera di parità per avere leggi di avanguardia – anche con il contributo della dirigente Anna Maria Candela – come quella sulle politiche di genere e i servizi di conciliazione vita-lavoro. Oggi socializziamo i risultati di questi 5 anni e con la proposta di legge anticipiamo la politica, le istituzioni e cominceremo a percorrere i territori con la raccolta delle firme”.
La proposta di legge prevede che: in ogni lista per l’elezione al Consiglio regionale nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore al 50%, pena la non ammissibilità della lista, in tutti i programmi di comunicazione politica deve essere assicurata la presenza paritaria di candidate/i di entrambi i sessi, così come nei messaggi autogestiti, dove deve essere messa con pari evidenza la presenza di candidate/i di entrambi i sessi nella lista presentata dal soggetto politico che realizza il messaggio. Inoltre, si possono esprimere uno o due voti di preferenza: se si esprimono due preferenze, queste non possono riferirsi a candidati/e dello stesso sesso. E se si esprimono due preferenze per candidate/i dello stesso sesso, la seconda preferenza è nulla.
Le organizzatrici hanno ricordato che oggi sono solo 3 su 70 le donne in Consiglio regionale. “Abbiamo scelto la strada della proposta di legge popolare e non quella dell’emendamento in Consiglio – ha spiegato Terrevoli – per riprenderci la parola e affermare che la legge ce la costruiamo noi. Raccoglieremo le firme e faremo sentire che le donne ci sono e che vogliono che ci siano politiche diverse. La legge è ricalcata su quella della Regione Campania proprio per evitare ricorsi che allungherebbero i tempi”.
La raccolta firme – con le medesime formalità dei referendum – terminerà il 2 settembre 2012, ma tutti i moduli con firme autenticate e certificate devono essere consegnati al comitato promotore entro il 31 luglio 2012.
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
“Con questa legge stiamo cercando di destrutturare le categorie del pensiero maschile …”
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Destrutturare la psiche maschile: apertis verbis.
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“…che la legge ce la costruiamo noi.”
.
…e voi maschi la voterete.
RDV
Rino(Quota) (Replica)
http://www.libertiamo.it/2012/03/08/8-marzo-ripensare-il-femminismo-intervista-a-wendy-mcelroy1/
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
Leonardo@La guerra è già dichiarata e il 90% degli uomini sta dalla loro parte.
Mi ricordo le strade della mia città la festa dell’otto marzo di qualche anno fa: non c’era maschio senza mimose per la propria donna e non c’era donna senza mimose in regalo. Una giornata di festa popolare all’insegna dell’allegria e dell’affetto. E davvero il giallo era il colore dominante ovunque. Oggi, e siamo già al pomeriggio dell’otto marzo, ho visto una sola mimosa sul cruscotto di un’auto parcheggiata in piazza. Se regalare mimose significa votare a favore e formulare pertanto un pubblico giudizio di apprezzamento, le conclusioni da trarre sono ben diverse e chiarissime. E magari una riflessione in merito le donne dovrebbero farla, soprattutto tenendo conto che tutti i canali mediatici non fanno che pubblicizzare in ogni momento e da anni il “prodotto” donna. E’ il messaggio che è totalmente sbagliato in primis perchè ormai, dopo decenni, è percepito per quello che è, ovvero una campagna pubblicitaria e quindi per definizione subdolo e ingannevole; poi perchè alla luce dell’esperienza quotidiana di ciascuno è anche verificato come effettivamente falso; da ultimo si è capito che è solo finalizzato a conseguire immeritatamente unilaterali vantaggi di genere. L’effetto è controproducente: niente più festa, niente più allegria affettuosa, niente più mimose. Insomma: un conto la festa della donna un conto la festa della furbe malevole con codazzo di furbacchioni a reggere lo strascico.
cesare(Quota) (Replica)
“Norme per l’equilibrio di genere nell’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Regione“.
Mi sembrano normative di “razionalità” politica alla PolPot: come la pensata di svuotare le città dei cittadini per trasformarli in contadini. O l’ordine maoista di trasformare ogni contadino in produttore fai da te di acciaio e cose simili. Lo sfracello del buon senso.
cesare(Quota) (Replica)
Questo Napolitano è veramente insopportabile.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2012/03/24/visualizza_new.html_156007307.html
Come, del resto, lo è Bersani e tanti altri capi e capetti di questa sinistra che ho sempre votato da quando avevo diciotto anni, ma che da un paio d’anni a questa parte ho smesso di votare, perché non se ne può veramente di più di tutte queste gratuite leccate di culo nei confronti delle donne.
Marco(Quota) (Replica)
Non c’è articolo dal quale non si evinca che le donnicciole moderne sono realmente invidiose, complessate e incapaci di combinare alcunché, senza l’aiuto degli uomini.
@
http://it.eurosport.yahoo.com/blog/tacchetti-a-spillo/gol-fantasma-proposta-in-rosa-092059728.html
Il presupposto di questo blog è dimostrare come lo sport sia anche donna. Ora che anche l’ultimo pregiudizio sta per essere spazzato via, l’impresa sembra essere ancora più facile.
Perché se c’è un mondo che fino ad oggi è sempre stato a uso e consumo dei maschietti, anche l’ultimo baluardo dell’ormai morto maschilismo sta per crollare: Sepp Blatter ha infatti deciso di inserire le quote rosa anche nel comitato esecutivo della FIFA, il cui governo dà “un’immagine di un club maschile, con 24 membri uomini . Dovremmo cambiare lo statuto e le donne dovrebbero far parte del nostro comitato esecutivo. Dovremmo esigere una quota femminile e portarlo a 25 membri. E’ necessario lavorare in modo più professionale”, aveva detto il presidente FIFA poche ore prima della sua quarta rielezione.
Vero che, dopo quasi un anno dalla sua rielezione, ancora poco è stato fatto, ma già il solo parlarne ha fatto bene al movimento rosa che, dopo anni di prese in giro da parte dei maschietti, ha finalmente capito la regola del fuorigioco, riuscendo persino a distinguere tra quello attivo e quello passivo…
Non solo, ma ha anche proposto una soluzione per l’annoso problema dei gol fantasmi… tecnologia e quinto-sesto-settimo uomo potrebbero non servire per decretare se il pallone abbia o non abbia superato la linea. Basterebbe appoggiare la proposta avanzata, in modo ovviamente provocatorio al fine di riaccendere i fari sulla questione quota rose nel calcio, dal “Comitato per i diritti d’opinione delle donne nel football” che vorrebbe mettere a tacere Blatter e la sua voglia di novità e Platini, restio ad appoggiare l’introduzione delle tecnologie in campo. La proposta è tanto semplice, quanto antirivoluzionaria: non è gol quando il pallone supera la linea, ma quando il pallone tocca la rete. Con buona pace di moviole, rallenty, occhi di falco…
di Caterina CAMERLENGO
Marco(Quota) (Replica)
Una premessa: io sono ateo, perciò la mia non è una difesa di questa o quella religione, ma solo un constatare che il femminismo non solo è un’ideologia sessista ma una autentica malattia mentale.
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http://27esimaora.corriere.it/articolo/le-donne-cancellate-dalla-storiae-non-dite-che-la-religione-non-centra/
sergio(Quota) (Replica)
ps: leggete la frase di questa donna, tratta dall’articolo di cui sopra.
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Le donne sono superiori agli uomini in molti aspetti, perché si sono lascate cancellare?.
Ricordando un bellissimo spettacolo, in antichità l’uomo era cacciatore, la donna raccoglitrice = l’uomo vedeva solo davanti al proprio naso in modo molto ristretto puntando alla preda, la donna spaziava con lo sguardo curiosando per cercare cibo: ovvero l’uomo ha un punto fisso, quindi è mentalmente limitato, la donna spazia, quindi ha maggiore apertura mentale nel confronto del mondo. Perché si è lasciata cancellare?
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“L’uomo è mentalmente limitato, la donna ha una maggiore apertura mentale”
Ora, a parte il fatto che anche internet e il pc sono delle invenzioni maschili di cui usufruiscono le stesse donne…, immaginate cosa accadrebbe se io scrivessi in quel blog che “il negro è mentalmente limitato, mentre il bianco ha una maggiore apertura mentale”.
sergio(Quota) (Replica)
sergio:
immaginate cosa accadrebbe se io scrivessi in quel blog che “il negro è mentalmente limitato, mentre il bianco ha una maggiore apertura mentale”.
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Esempio che calza in parte, visto che le differenze razziali sembrano essere solo fisiche: in Africa vivono i Pigmei che sono il popolo più basso del pianeta e i Vatussi che sono molto alti. Non so se tra i due ci siano differenze intellettive ( il razzismo come il femminismo impediscono di ricercare e divulgare la verità). Sono ateo anche io, ma l’unica cosa che mi fa quasi credere in un disegno divino è prorprio l’uguaglianza intellettuale degli umani di tutto il mondo (cosa che spesso le religioni non amano, perché ognuna dice la sua verità-falsità).
Tra maschi e femmine ci sono differenze marcate e poco accettate.
Leonardo(Quota) (Replica)
“…immaginate cosa accadrebbe se io scrivessi in quel blog che “il negro è mentalmente limitato, mentre il bianco ha una maggiore apertura mentale”.(Sergio)
La stessa identica, macroscopica, razzista (e nazista) stronzata potrebbe essere rovesciata nel suo esatto contrario…
In effetti, affermazioni come quelle da te riportate (“L’uomo è mentalmente limitato, la donna ha una maggiore apertura mentale”) sono la dimostrazione che il femminismo è un’ideologia fondamentalmente venata di sessismo, razzismo e suprematismo di genere.
Naturalmente qualcuna/o potrebbe rispondere che quello in oggetto è solo l’ intervento di una qualsiasi lettrice, ma quante volte abbiamo ascoltato simili affermazioni senza che nessuno intervenisse per stigmatizzarle o quanto meno criticarle? Anche perché, come giustamente tu dici, se qualcuno provasse a capovolgere il paradigma (“La donna è mentalmente limitata, l’uomo ha una maggiore apertura mentale”) si scatenerebbe, giustamente, aggiungo io, il finimondo.
Cosa che naturalmente non avviene a parti invertite, come in questo caso. Anzi, l’autrice dell’articolo, nel corso della discussione, replica ad alcuni commenti ma si guarda bene dallo spendere una parola su quel maldestro passaggio.
Il problema è che determinati concetti sono stati metabolizzati a tal punto che non vengono neanche considerati per quello che sono realmente.
Questi sono i potentissimi e devastanti effetti della manipolazione psichica a cui siamo sottoposti (spesso senza neanche accorgercene…)
Fabrizio
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
@ Leonardo
Esempio che calza in parte, visto che le differenze razziali sembrano essere solo fisiche:
>>>>
Il mio intento era semplicemente quello di “rendere l’idea”.
Per quanto riguarda le differenze intellettive, premetto che non sono uno scienziato ma un modesto impiegato di una azienda privata, però in passato ho letto numerosi articoli e libri al riguardo; e stando a quel che ho letto, le differenze fra etnie sarebbero dello 0,1-0,2%.
Secondo un altro studioso dello 0,4-0,5%.
Quindi si tratterebbe di differenze genetiche molto limitate. Per quanto riguarda maschi e femmine, mi risulta quello che risulta a voi, ovvero che sono diversi. Tutto il resto è propaganda.
sergio(Quota) (Replica)
Brevemente, vorrei evidenziare dell’altro, sempre prendendo spunto dal quel misandrico blog denominato la27ora.
http://27esimaora.corriere.it/articolo/una-proposta-per-la-nuova-legge-elettorale-fifty-fifty-ovunque-si-decide/
In quel blog posta un tal Valerio01, ossia un medico sessantenne ultra-femminista, che non perde occasione per incensare le donne e denigrare tutti quegli uomini che “osano” criticare le assurde tesi femministe. In sostanza è una specie di “braccio armato” (non richiesto) delle giornaliste e delle donne in genere. Un patetico ometto.
Detto questo, leggete bene questa frase, scritta da una tal cristina pecchioli, la quale scrive:
>>
Del resto non conosco nessun uomo disposto a farsi da parte da solo….bisognerà farlo capire a tutti, uno per uno, preferibilmente con le buone maniere, finché di può. 😉
>>
Francamente, mi chiedo se queste donne abbiano una vaga idea delle enormità che scrivono.
Cosa vuol dire:
“.bisognerà farlo capire a tutti, uno per uno, preferibilmente con le buone maniere, finché di può.”
Forse che impugneranno le armi e che dichiareranno guerra a tutti gli uomini italiani, stranieri compresi?
Dico io, ma se quella in cui viviamo fosse realmente una società maschilista, cosa accadrebbe a queste donne? Forse quello che è accaduto a certe giornaliste libiche o alle “amazzoni” di Gheddafi…? Queste parlano così proprio perché sanno che dall’altra parte non troveranno mai alcuna opposizione. Anzi.
sergio(Quota) (Replica)
“La proposta è tanto semplice, quanto antirivoluzionaria: non è gol quando il pallone supera la linea, ma quando il pallone tocca la rete. Con buona pace di moviole, rallenty, occhi di falco…” E questa sarebbe la superiore saggezza e apertura mentale? Siamo alla buffonata ridicola, e proprio perchè le donne ormai vogliono intrufolarsi dappertutto, in ogni anfratto e spazio maschile visto come immancabilmente sessista e oppressivo. Purtroppo lo fanno con l’appoggio di troppi maschi di potere ruffiani, come Blatter e come Obama e il suo antagonista Romney. Avete letto che sono entrambi intervenuti duramente per invitare l’Augusta Golf Club ad ammettere le donne? In questa colonizzazione forzata degli spazi maschili c’è tutto il senso del femminismo. Che non è la promozione della donna ma la distruzione del maschio. Nulla infatti impedisce alle donne di fondarsi i loro club, le loro religioni, i loro sport accessibili solo al “gentil” sesso. Nessuno potrebbe obiettare alcunchè. Sarebbe un loro diritto e una loro libertà. Ma non lo fanno. O non ne sono capaci, e quindi prevale l’invidia e il rancore per cui si inventano la discriminazione e il sessismo, o non sono interessate a farlo perchè, appunto, il loro scopo supremo non è la crescita femminile, ma la decrescita maschile, non sono a favore delle donne ma contro gli uomini ogni cui manifestazione autonoma (da loro) deve essere impedita con ogni mezzo.
armando
armando(Quota) (Replica)
Poi si inventano dei regolamenti che non consentono, per esempio, agli uomini di far parte delle commissioni pari oppurtunità. Altro che Golf club!
Da notare che qualsiasi cosa accada viene buttata, da queste femministe, sul vittimismo di genere. L’espulsione della Mauro sarebbe per queste un’ennesima prova del maschilismo della società italiana. Invece di prendersela con i rigurgiti razzisti della feccia leghista, scusate ma il politically correct non è il mio forte, vanno a parare sempre lì. Sono programmate così, non c’è niente da fare. Sono proprio delle replicanti, borg, direbbe Damien
Alessandro(Quota) (Replica)
X Alessandro
Credo che nel caso della vicenda Mauro non c’entrino molto i rigurgiti più o meno razzisti della lega.
C’entra, casomai, l’assoluta incapacità femminile-femminista di assumersi la benché minima responsabilità di qualcosa. Il bello, poi, è che queste signore definiscono misogine – anzi, misogEne, perché sono pure ignoranti come capre – le affermazioni di certi intellettuali del passato.
@
*******
Sono proprio delle replicanti, borg, direbbe Damien
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Ti assicuro che già ai tempi di U3000 c’era già chi le definiva “clonate come alien” (non io ma un altro).
Fabio C.(Quota) (Replica)
Armando:
>>
Nulla infatti impedisce alle donne di fondarsi i loro club, le loro religioni, i loro sport accessibili solo al “gentil” sesso. Sarebbe un loro diritto e una loro libertà. Ma non lo fanno. O non ne sono capaci …o non sono interessate a farlo perchè, appunto, il loro scopo supremo non è la crescita femminile, ma la decrescita maschile, non sono a favore delle donne ma contro gli uomini ogni cui manifestazione autonoma (da loro) deve essere impedita con ogni mezzo.
>>
Questa è l’obiezione che va sempre mossa istantaneamente ad ogni rivendicazione femminista volta all’occupazione degli spazi maschili.
Tanto basta e avanza.
RDV
Rino(Quota) (Replica)
Il divieto di spazi al maschile ( e le quote rosa che ne sono una delle declinazioni), se lo leggiamo alla luce dell’analisi di Ubeta, è, a mio avviso, prima di tutto la formulazione attuale e in prospettiva del divieto di riunione tout court. E’ nell’ambito del maschile infatti che storicamente è sempre emersa la forza antagonista e innovatrice ( a proposito di “oppressori”). Per contrastarla oggi, chi ha esigenza di mantenere l’attuale assetto di potere, scambia con la lobby femminista (e le “donne” a nome delle quali la lobby dice di parlare), qualche privilegio. Così si vietano per legge i luoghi dove si elabora da sempre l’autonomia del maschile e la lotta per la libertà e dignità umana. In cambio il potere ottiene 1) un pò di consenso di cui ha vitale bisogno, e 2) la criminalizzazione maschile e paterna che apre la strada ad un clima favorevole alla eversione antidemocratica.
Tra quote rose, quote di finanziamento, quote di poltrone e quote di appalti, divieto di riunione al maschile, mi sembra ci sia un comune denominatore e che il comune denominatore possa essere chiamato “quote di potere” della “casta”
cesare(Quota) (Replica)
Armando@cristina pecchioli:”….bisognerà farlo capire a tutti, uno per uno, preferibilmente con le buone maniere, finché di può”.
Cristina Pecchioli, usa il futuro (“bisognerà farlo capire”) per descrivere ciò che non si può dire al presente ( “glielo stiamo facendo capire”) ma che al presente già accade ed è sotto gli occhi di tutti. Comunque apprezzo la sua sensibilità politica
cesare(Quota) (Replica)
Caro Luigi Corvaglia, mi permetto di rivolgerti una piccola critica. Su la 27ora hai scritto quanto segue:
>
http://27esimaora.corriere.it/articolo/donne-in-politica-imposte-dalla-legge/#comments_list
>>
La consapevolezza di aver perso tanto tempo per seguire la via maestra del processo dal basso e, che solo lo specchio nel quale vi siete viste riflesse, quel di un vecchio satiro/satrapo, espressione del lato peggiore del maschile, ha avuto, se non altro, il merito di risvegliarvi. Ma i ritardi, nella storia, si pagano.
>>
Ti chiedo: perché definisci il Berlusca un “vecchio satiro/satrapo” ? Solo perché è di un’altra area politica? Oppure perché credi a tutto quel che raccontano i media riguardo alle sue presunte performance sessuali? (Berlusconi fu operato alla prostata… ). Ma se anche fosse così, cosa ci sarebbe di strano nel fatto che un uomo possa desiderare le donne anche in età avanzata? Credi forse che in una ipotetica situazione rovesciata, una donna (specie se femminista dichiarata) definirebbe sprezzantemente un’altra donna “vecchia bagascia/ninfomane” ? No, perché le donne, contrariamente a quanto si crede, sono istintivamente unite contro l’uomo, mentre quest’ultimo è sempre portato a disprezzare chiunque possegga un cromosoma Y, che non gli sia familiare o amico.
Ma al di là di questo, quello che vorrei capire è per quale ragione le donne dovrebbero essere stimolate ad occuparsi di questioni di cui, di norma, non gliene frega assolutamente nulla. La politica richiede anzitutto passione e questa non è “una cosa” che può essere indotta: né dall’alto né dal basso. Al 99% delle donne, non frega assolutamente niente della politica: oggi come ieri. Perciò parlare di “risveglio” (risveglio da cosa, se la donna media non nutre certe passioni?) o di “ritardi nella storia” è a dir poco errato. Diciamo le cose come stanno: in questo campo (come in altri) le donne hanno una marcia in meno, non in più.
Tiziano(Quota) (Replica)
http://femdominismo.wordpress.com/2012/04/20/ce-chi-puo-e-chi-no/
mauro recher(Quota) (Replica)
La sempre più crescente esposizione pubblica di Tiberio Timperi è sicuramente un fatto positivo e lodevole.
Mi sbaglierò ma prima o poi pagherà dei prezzi, anche se si tratta di un vip. E anche nel video in oggetto, l’atteggiamento degli altri e delle altre e in generale l’atmosfera in studio sono tesi a metterlo sottilmente alla berlina. Si vede chiaramente che mentre lui fa di tutto per mettere l’accento sulla drammaticità della situazione dei padri separati, i conduttori e le conduttrici fanno l’esatto contrario, cioè cercano di ironizzare e di “buttarla in caciara”, come si usa dire a Roma, facendolo apparire come un istrione a cui piace andare sopra le righe.
Il fatto che abbia utilizzato il termine “nazifemminismo” (che certamente ha anche una sua componente di abnormità…) è anch’esso a mio parere un fatto molto positivo. Proprio perché si tratta di un “vip”. E il fatto che un personaggio pubblico e mediatico come lui, uno che fino a qualche anno fa era il classico “piacione” televisivo con sciami di donne osannanti al seguito, si esponga in quel modo (e abbia il coraggio di farlo), e con quel linguaggio, è da salutare senz’altro molto positivamente.
Pagherà dei prezzi salati se continuerà su questa linea, questo è poco ma sicuro. Ma credo che lui stesso ne sia cosciente. Essendo un uomo benestante non avrà il problema di trovarsi un altro lavoro. Meglio, avrà più tempo per dedicarsi alla QM e forse sarà ancora più motivato.
Fabrizio
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
@ Tiziano
Intanto mi scuso per il ritardo nel risponderti, ma il tuo commento l’ho letto a cavallo della piccola sfacchinata per partecipare alla prima riunione nazionale di UB.
Ti chiedo: perché definisci il Berlusca un “vecchio satiro/satrapo” ?
Perché per quanto mi riguarda lo è. Forse la parola satiro non è molto indovinata, perché da l’idea di una sessualità fisicamente strabordante e non mi sembra proprio il suo caso, ma insomma … almeno mentalmente, siamo li .
Solo perché è di un’altra area politica?
Assolutamente no.
Oppure perché credi a tutto quel che raccontano i media riguardo alle sue presunte performance sessuali? (Berlusconi fu operato alla prostata… ).
Devo ripetermi. No. Nella maniera più assoluta. Sono al corrente dell’operazione alla prostata, non solo, in alcune intercettazioni (D’addario e company …) le “lavoratrici” facevano espresso riferimento alle reali capacità del soggetto. Per cui …..
Ma se anche fosse così, cosa ci sarebbe di strano nel fatto che un uomo possa desiderare le donne anche in età avanzata?
Niente, assolutamente, niente. Ma nel caso in questione e, ti prego di credermi, al di là di come io possa pensarla politicamente (farei lo stesso discorso per chiunque ….), non è questione di desideri ma di opportunità. Dal mio Presidente del Consiglio, perché ovviamente, una volta eletto è anche il mio, desidererei un minimo di decenza. Tutto qui.
Ovviamente non mi sfugge la strumentalità di quella battaglia mediatica e come poco abbia a che fare con la politica, quella con la P maiuscola (assente su entrambi i versanti da 30 anni buoni …), ma forse chi se ne deve lamentare di meno, avendone il copyright, è proprio l’uomo di Arcore.
Personalmente poi, fermo restando che chiunque, non commettendo reati, può trastullarsi come crede (ed ancora, fermo restando un minimo di decenza per chi ricopra cariche istituzionali nonché un minimale di coerenza tra valori proclamati e valori praticati), il metodo “Berlusca” non posso fare a meno di trovarlo squallido. Sarà un mio limite.
Credi forse che in una ipotetica situazione rovesciata, una donna (specie se femminista dichiarata) definirebbe sprezzantemente un’altra donna “vecchia bagascia/ninfomane” ? No, perché le donne, contrariamente a quanto si crede, sono istintivamente unite contro l’uomo, mentre quest’ultimo è sempre portato a disprezzare chiunque possegga un cromosoma Y, che non gli sia familiare o amico.
Posto sia sempre ed in assoluto (per le donne ovviamente, sulle femministe concordo) vero quello che dici, ti sfugge un particolare: sono un uomo. E tutto mi va di fare fuorché l’alter ego maschile delle femministe. E mi sembra strano che questo appiattimento, cioè l’essere uguali e contrari alle femministe, venga da un uomo, a quanto ho capito, di destra. Cerco di spiegarmi meglio.
Un pò tutti noi rimproveriamo alle femministe l’idealizzazione della figura femminile, quella loro narrazione di sesso “angelicato” privo di ombre e di colpe e, ove ce ne fossero, dovute ovviamente a noi uomini, con l’ovvio corollario di deresponsabilizzazione del femminile. In definitiva le accusiamo di non indagare e persino di ignorare il loro “lato oscuro”.
Ma anche il maschile ha il suo “lato oscuro” e tutto mi interessa fuorché difendere singoli o gruppi, che con fatti od opere di quel lato oscuro si nutrono o incappano. E bada bene che in questo discorso non ci faccio entrare l’appartenenza politica, sociale o economica.
D’altra parte il mio avvicinamento alle tematiche riguardanti la QM, molto tardivo tra l’altro, è dovuto al motivo esattamente opposto. L’imbrattamento, lo svilimento e la derisione del “lato solare” degli uomini: di destra, di sinistra o di centro, belli o brutti, poveri o ricchi, o quello che vuoi tu.
Ma al di là di questo, quello che vorrei capire è per quale ragione le donne dovrebbero essere stimolate ad occuparsi di questioni di cui, di norma, non gliene frega assolutamente nulla. La politica richiede anzitutto passione e questa non è “una cosa” che può essere indotta: né dall’alto né dal basso. Al 99% delle donne, non frega assolutamente niente della politica: oggi come ieri. Perciò parlare di “risveglio” (risveglio da cosa, se la donna media non nutre certe passioni?) o di “ritardi nella storia” è a dir poco errato. Diciamo le cose come stanno: in questo campo (come in altri) le donne hanno una marcia in meno, non in più>.
In questo caso sono io a non capire te.
1) Mi rivolgo da uomo di sinistra (della quale ho la presunzione di conoscere anche tic e fobie) a delle tipe che, il più delle volte si collocano (a torto secondo me, ma tant’è ….) da quelle parti. Mi sembra perciò abbastanza logico usare argomentazioni e tesi a loro familiari per stanarne le contraddizioni.
2) Non entro nel merito complessivo delle tue affermazioni, anche se il disinteresse femminile di massa per la res pubblica è un dato incontrovertibile. Ed allora? Sempre tenendo presente il punto 1), ti sembrano le tue argomentazioni politicamente spendibili? E tali da contrapporsi alle loro? A me francamente pare di no.
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
Mah …. non sarebbe una cattiva idea un post da dedicare alle perle della 27ma ora.
Guardate qua:
http://27esimaora.corriere.it/articolo/casalinghe-sempre-piu-scoraggiate-e-se-i-maschietti-aiutassero-di-piu-in-casa/#more-4484
Va bè … maschietti stavolta l’hanno intrufolato nel link. Incorreggibili. Ma a parte questo, leggetevi ‘sta chicca:
……………………………………………………………….
“Morale, nonostante l’impegno e le battaglie delle donne per le quote, dal 2004 a oggi, cioè da quando si possono prendere in considerazione cifre omogenee, la casalinghitudine è diminuita solo del 5,9 per cento in tutto il Paese, mentre in alcune zone è addirittura aumentata, per esempio al Sud dove le massaie superano in numero le donne che lavorano.”
……………………………………………………………….
Cioè, questa, in base a quanto scrive, si aspettava un aumento dell’occupazione femminile dovuto alle quote nei CdA, pubblici o privati e nei vari consessi politici.
Pazzia allo stato brado …..
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
Non credete sarebbe il caso di dedicare un post alle farneticazioni delle giornaliste della 27ora?
http://27esimaora.corriere.it/articolo/una-giornata-per-tutte-le-resistenze/
>>
La Resistenza femminile – niente medaglie e pochi riconoscimenti –determinante per il successo della lotta partigiana, poggiava su una grande rete di informazione e di solidarietà.
>>
Implicitamente, queste tizie qui stanno asserendo che le donne partigiane furono più determinanti degli uomini partigiani. Ormai siamo al puro delirio. Sono veramente senza vergogna e, il bello, è che sono pure supportate da certi patetici ometti.
>>
Le donne ci hanno salvato dal fascismo.
25.04 | 15:52 Lettore_8487
Le donne non sono mai cadute nella trappola di Mussolini,ed hanno dato un contributo fondamentale alla vittoria.
Onore,quindi,alle donne italiane.
>>
PER FAVORE SI INFORMI…..
25.04 | 16:58 PietroLuigi
Buongiorno.
Rispetto assoluto per le donne, sempre ed ovunque piu’ saggie di noi uomini,
>>
…
sergio(Quota) (Replica)
http://www.corriere.it/esteri/12_aprile_26/tortora-spot-tv-olandese_c0c8111e-8f93-11e1-b563-5183986f349a.shtml
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«Stai in guardia dalle ucraine»: lo spot genera un incidente diplomatico fra Olanda e Ucraina
http://video.corriere.it/spot-olandese-fallo-stare-casa-euro-2012/4254af7e-8f91-11e1-b563-5183986f349a
MILANO – Lo spot che invita le olandesi a non far andare i propri mariti in Ucraina per i prossimi europei di calcio provoca un incidente diplomatico nel Vecchio Continente. Sei anni fa, pochi mesi prima dei Mondiali di Germania, ebbe un gran successo una simpatica réclame dell’Ente del turismo svizzero che consigliava alle donne europee, “vedove per un mese a causa della rassegna calcistica”, di trascorrere qualche settimana di relax in Svizzera dove avrebbero trovato giovani belli e forti, attratti più dalle donne che dai Mondiali. A distanza di più di un lustro, una nuova rèclame, che ha ancora una volta come sfondo un’importante competizione sportiva (questa volta si tratta di Euro 2012), fa parlare di sé tanto da scatenare grandi polemiche tra due nazioni europee. Si tratta dello spot “Fallo stare a casa” , ideato dalla compagnia energetica olandese NLEnergie che si rivolge direttamente alle donne olandesi e insistendo sul pericolo della promiscuità della ragazze ucraine e sulla loro abilità seduttiva, le invita a trattenere nel paese dei tulipani i propri compagni per non perderli per sempre.
IL FILMATO – Nello spot, già in onda su cinque emittenti olandesi, si vede una donna che, mentre il suo compagno guarda una partita di calcio in televisione, scrive su Google “donna ucraina”. Dopo aver digitato solo le prime tre lettere, sul desktop compaiono innumerevoli foto di bellissime ragazze dell’Europa dell’Est in pose provocanti. Una voce fuori campo annuncia il pericolo delle ragazze ucraine, pronte a sedurre gli uomini occidentali e consiglia alle olandesi di comprare un distributore di birra alla spina appena prodotto dalla NLEnergie per scongiurare il pericolo: il congegno aiuterebbe i loro mariti a godersi gli europei direttamente da casa. La réclame ha fatto letteralmente infuriare il governo ucraino e ha causato un incidente diplomatico tra il paese dell’Europa orientale e l’Olanda. Olexander Horin, ambasciatore ucraino ad Amsterdam, ha dichiarato di essere rimasto offeso dall’immagine del suo paese che si ricava dallo spot: “Ho chiesto alla compagnia energetica di ritirare immediatamente lo spot – ha dichiarato l’ambasciatore – E’ offensivo sia nei confronti degli ucraini sia nei confronti degli olandesi e offre un pessimo messaggio ai cittadini di entrambi i paesi.”
CLICHE’ – Harald Swinkels, Ceo della compagnia energetica tenta di smorzare le polemiche con parole concilianti: “Nello spot cerchiamo di essere ironici giocando su alcuni cliché, ma la reazione dell’Ucraina mi sembra sproporzionata – dichiara Swinkels – Si tratta solo di una pubblicità ed essa non impedirà a tanti nostri connazionali di raggiungere l’Ucraina per sostenere la nostra squadra di calcio. Cercherò di spiegarlo all’ambasciatore ucraino appena lo incontrerò”. Al di là delle polemiche legate allo spot il problema della prostituzione femminile resta un vero dramma per il paese orientale e sembra che l’Europeo non migliorerà le cose. Anzi. Sono mesi che le femministe ucraine denunciano il pericolo che il torneo calcistico e l’arrivo di migliaia di tifosi stranieri possano aumentare in maniera esponenziale la prostituzione nel paese. Numerose attiviste come il gruppo Femen hanno chiesto ai dirigenti della Uefa di condannare espressamente il turismo sessuale e hanno invitato gli occidentali a star lontani dai bordelli.
Francesco Tortora
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
La potente arma della colpa sessuale viene usata anche contro il blocco eurasiatico e i paesi “di confine”. Questa degli europei è una ghiotta occasione.
Roberto Micarelli(Quota) (Replica)
http://www.giornalettismo.com/archives/280926/guerra-alle-donne/
La pseudo-quasi-forse giornalista non mi ha passato il seguente commento:
Ricercando su google alla voce Giornalettismo l’incipit recita: “Le ultime notizie, gli approfondimenti sui fatti del giorno, le inchieste. Cercando di fare del sano, vecchio giornalismo.”
Sono certo che se il “sano, vecchio giornalismo potesse leggere la sua inchiesta si rivolterebbe nella tomba.
………………………….
Avrò esagerato? 🙄
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
Sicuramente internet, messo a disposizione delle femministe, come era d’altronde inevitabile, si è trasformato in una macchina propogandistica eccezionale del loro vittimismo, suprematismo, della loro criminalizzazione e denigrazione del genere maschile tout court. Per un uomo comune che ha preso consapevolezza della sua condizione, e in questo UB compie un’opera davvero meritoria, ci sono decine di donne che ogni giorno introiettano il veleno femminista. Ne scaturisce che nella società italiana, e nel mondo occidentale in genere, appare sempre più problematico relazionarsi con una donna, visti i pregiudizi misandrici che la caratterizzano. Compito dell’uomo è quello di iniziare a differenziare tra le irrecuperabili, che vanno isolate e non certamente celebrate come una schiera di ometti ridicoli si ostina e fare, e le donne che invece continuano a rapportarsi al maschile in maniera sana e costruttiva e realmente paritaria. Il cambiamento passa da una nuova consapevolezza maschile, come da più parti viene costantemente ribadito.
Come tutte le ideologie reazionarie, anche quella femminista sa camuffarsi abilmente, ma oggi voglio essere ottimista e pensare che tra non molto tutte queste pseudointellettuali, giornaliste da strapazzo, possano essere considerate per quello che valgono veramente e non essere più di ostacolo alla costruzione di un più rispettoso rapporto tra i generi.
Alessandro(Quota) (Replica)
il sano vecchio giornalismo,.. (anzi, per meglio dire, la cronaca nuda e cruda senza il contorno del commento psico-socio-culturale) stamattina mi dice che è stata catturata e riconosciuta LA pirata della strada che una settimana fa ha ucciso un bambino di 12 anni senza fermarsi a prestare soccorso. Dei testimoni l’hanno riconosciuta. Il compagno della donna aveva tentato di prendersi la colpa. La notizia è stata data in due minuti due, tanto che ho fatto appena in tempo a distogliermi dalle faccende quotidiane che si è già passati ad un’altra notizia. Chissà se ci saranno approfondimenti, editoriali nei prossimi giorni… , in fondo.. merita no? delle due l’una, se è un fatto abituale quello che un uomo tenti di sostituirsi ad una donna nel prendere il carico di responsabilità penale di un fatto delittuoso, ci vorrebbe un approfondimento psico-sociale e una mobilitazione sul perchè gli uomini tendono a proteggere le donne, se è un fatto isolato merita lo stesso come, in genere, accade per tutte le dinamiche insolite… , mentre invece, scommetto che non se ne sentirà parlare nè su la 27a ora, nè sul FQ, nè da Gramellini, nè dalla Zanardo, dalla Melandri etc. etc.
Rita(Quota) (Replica)
@ Alessandro –
Sicuramente internet, messo a disposizione delle femministe,
@@@@
Aggiungo: messo loro a disposizione da menti maschili non femminili…
Marco(Quota) (Replica)
tra tante voci ,qualcuna che ,come dice Alessandro ,fa restare ottimisti c’è ..un post che deriva da un blog che si chiama D I S . A M B . I G U A N D O
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è di una certa Alessandra
autocritica significa “critica di me stesso/a” non includere gli altri. Quella frase messa a conclusione di un post emotivo, per quanto bello, fin dal titolo suggerisce la strada da prendere. Io sono d’accordo che il femminicidio sia un problema: gente frustrata ed insicura in un periodo di crisi economica o si suicida o se la prende con qualcun’altro ed e’ rinomato che quelli a farne le spese sono per la maggior parte delle volte quelli piu’ vicini. Le leggi sono il frutto di un cambiamento culturale della maggioranza della cittadinanza non di tutti, non tutti cambiano idea perche’ c’e’ una legge. Per questo dico la legge c’e’ basta applicarla e una nuova legge non serve. Aggiungere un caso specifico come il femminicidio a diversi fattori negativi come gia sottolineato in altri post
1) Che differenza c’e’ tra l’uccidere un uomo e l’uccidere una donna?
2) Anche se si puo’ giustificare la necessita’ di una legge basata sull’aggravante dell’odio di genere ci sono altre “minoranze” – se si puo chiamare il 50% della popolazione una minoranza – che soffrono dello stesso problema si fanno casi specifici per tutti?
3) E’ tutto da dimostrare che questi femminicidi siano il frutto di odio di genere non di mentecatti che se la prendono con la persona piu’ vicina per le loro manchevolezze vere o percepite.
4) Come ben dici anche tu la legge diventa piu’ complicata e quindi piu’ difficile da applicare.
mauro recher(Quota) (Replica)
Io resto sempre più sconcertato dall’idiozia di tanti uomini…
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http://27esimaora.corriere.it/articolo/il-cervello-non-ha-sesso/#comments_list
VIVA LE DIVERSITà CHE RENDONO IL MODO MERAVIGLIOSO
06.05 | 00:02 Lettore_2212714
quando capiremo che ogni essere umano è ugualmente unico e diverso da tutti gli altri, allora finalmente saremo tutti uguali. Io amo le donne perché sono diverse da me, ormai sono certo che siano migliori. Il movimento femminista deve evolvere, ci sono ancora tante battaglie che deve combattere e lo deve fare pretendendo che le donne abbiano lo stesso trattamento riservato agli uomini,non che siano “la stessa cosa”. La più grande vittoria del maschilismo sarebbe la morte della cavalleria, non è più il momento di dire agli uomini che non devono più offrire il posto a sedere a una donna, ma che lo facciano senza pensare che questo motivi una qualche inferiorità delle donne. Viva le donne, ma non provate a dirmi che quando una donna ha il ciclo non ha “le balle” girate… come tutti ho una madre, ho una sorella e convivo da cinque anni con una donna straordinaria… quando è QUELLA settimana meglio andarci piano!
@@@
>>
La più grande vittoria del maschilismo sarebbe la morte della cavalleria, non è più il momento di dire agli uomini che non devono più offrire il posto a sedere a una donna, ma che lo facciano senza pensare che questo motivi una qualche inferiorità delle donne.
>>
… ?!? ma come si fa ad essere così sottomessi, stupidi, ridicoli, leccaculo e privi di logica?
Boh…
Marco(Quota) (Replica)
PS: dimenticavo.
Mentre è normalissimo leggere o ascoltare frasi di uomini che urlano “viva le donne!”, vi risulta forse il contrario?
Vi capita mai di ascoltare una donna che urla “viva gli uomini!” ??
A me no, mai.
Marco(Quota) (Replica)
Poteva mancare ?
Scesa in campo in politica
http://www.ilcorpodelledonne.net/?p=11848
questo un mio commento
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Io non la voterò ,non perchè la trovo mediocre ,anzi, ma perchè mi sembra che non ci sia questo cambiamento da lei tanto invocato …
Per carità potrebbe sembrare una sciocchezza sapere il mio voto o il mio pensiero ,forse anche lo è , ma leggendo il suo blog ,trovo sempre che si segue il pensiero dominante del tempo , e il pensiero dominante di questo tempo e di mettere gli uomini in disparte ..
Alcuni uomini sono veramente fuori tempo massimo ,e dovrebbero lasciare spazio a giovani (di ambo i sessi) e capaci ,ma la mia paura sa quale è?
Lo ha scritto anche lei nel suo blog ,un pochino di tempo fa..cito testualmente
“ci indigniamo per lo sciopero dei metalmeccanici ,giusto , o per la finanziaria ,ANCORA PIU’ GIUSTO ,ma ci sono altre priorità”
Come vede ,signora Zanardo ,nel corso della storia queste categorie (ha fatto l’esempio dei metalmeccanici,ma potrebbero essere altre) era giusto si appoggiarle ma c’era sempre qualcosa che aveva la priorità ..
Per dire ,ci facciamo vedere al corteo ma ,dopo la foto di rito ,che ci salviamo la faccia ,tutti a pensare ad altro …e non vedo in questo il nuovo che avanza ,anzi fa molto sinistra radical chic ..
Un mio pensiero ,niente di più ,ma vorrei ,se andasse in porto tutta questa faccenda ,si ricordasse di questi uomini ,non per niente la vicenda del supermercato ,riguarda un ragazzo ,non sempre gli uomini devono essere ricordati per faccende di cronaca nera
Grazie per l’attenzione
mauro recher(Quota) (Replica)
Leggete qua:
http://tribunatreviso.gelocal.it/cronaca/2012/02/26/news/donne-superiori-relatrice-contestata-1.3225807
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
@Cesare
Mi dispiace ma questa è la vera anima del femminismo. La presunzione di superiorità. Il concetto di diversità e mutualità non solo non esiste, ma non è mai esistito.
“provocazione”? Affermare a degli studenti che “le donne sono geneticamente superiori”?
A parte la pochezza scientifica dell’affermazione, perchè la superiorità non è una proprietà genetica, ma come le può passare in mente se non in termini di incapacità di controllare il proprio odio per gli uomini?
Propongo di scrivere al Ministro dell’Istruzione e chiedere chiarimenti sul fatto, se l’iniziativa sulla violenza sulle donne è un’attività patrocinata dal ministero e la posizione del Ministro sull ‘affermazione della suddetta. Quali iniziative intende porre in atto per compensare questo atto criminale attuato nei confronti di ragazzi adolescenti.
Mi dispiace ma io non ho intenzione di transigere.
Questo è esattamente quello che succede da anni nelgi USA, in cui si è passati dall’indottrinamento dei ragazzi facendoli passare per potenziali stupratori/abusatori, e finire della vilificazione sistematica del maschio. Il tasso di abbandono scolastico maschile è esploso.
fabrizio(Quota) (Replica)
Questo è l’indirizzo della preside dell’istituto Da Vinci di Treviso:
VINCITORIO MARIA GIUSEPPINA
presdavinci@tin.it
http://www.liceodavincitv.it/docent/insegn.htm#preside
fabrizio(Quota) (Replica)
Si può fare. Comunque la notizia non è freschissima, risale a febbraio. Ma meritava di essere segnalata.
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
Tonificante: mai sentito di una reazione maschile pubblica al malebashing. Mai niente di simile.
Può essere solo un fuoco di paglia.
Ma può essere un indicatore del fatto che negli UU esistono ancora una fiammella di vita e un briciolo di dignità.
Cmq tonificante.
RDV
Rino(Quota) (Replica)
Le stragi ,come quella di Brindisi , non possono non essere strumentalizzate ?
Sembra proprio di no ..basti leggere questi due articoli
http://my3place.wordpress.com/2012/05/19/talebani-2/#comments
e questo
http://furiosa.noblogs.org/2012/05/19/strage-di-brindisi-femminicidio-neonazista-in-piena-regola-camuffato-da-strage-mafiosa/
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Credo che ,anche in questa situazione ,dare la colpa al patriarcato e diciamolo ,al genere maschile ,sia una moda che sta andando troppo in voga …
La ragazza morta e le altre ferite sono “colpevoli” solo di frequentare una scuola dal nome troppo “ingombrante” e non in quanto donne.
Sarebbe come dire che il terremoto di questa notte (che ho sentito anch’io) sarebbe di matrice femminista perchè ha ucciso tre operai che lavoravano anche se era sabato notte (ricordiamolo che viviamo in un paese fortemente maschilista,e gli uomini andavano a lavorare ,non per necessità ,ma per svago) …
Ovvio che il terremoto è una catastrofe naturale e ,nella scuola di Brindisi ,la tragedia è stata “voluta” ,forzata. Infatti su facebook un mio amico ha scritto questo:
“Ciao Melissa… qualcuno ha deciso per te”, tragicamente vero,..ma dare la colpa al genere maschile ,mi sembra molto tendenzioso ….
mauro recher(Quota) (Replica)
A dire la verità vista la stranezza dell’episodio, potrebbe essere tutto, compreso un atto di violenza di genere. Ma se fosse così dovrebbe far riflettere sugli esiti della continua reiterazione del messaggio del maschio criminale…che è un messaggio criminogeno e quindi di incitazione alla violenza.
Solanas è stata una delle femministe radicali più note, che ha fatto lo Scum manifest che tuttora ha migliaia di seguaci e che ha tentato di uccidere 2 uomini (in effetti uno, Andy Warrol è morto dopo anni per le ceonseguenze dell’attentato), ma non mi sembra che si sia levata mai la polemica della violenza di genere… Speriamo comunque che il genere non c’entri nulla, perchè sarebbe un pessimo segnale di dove siamo arrivati.
Per adesso non ci sono motivi per pensarlo, e gli articoli suddetti sono pure speculazioni, che in assenza di prove mostrano ancora di più come sia facile alzare la bandiera dell’odio, e farlo strumentalmente, quindi con scopi infami.
Il mio pensiero va a quelle povere ragazze, vittime di una società che non sa unirsi ma semmai sempre più dividersi.
Fabriziaccio(Quota) (Replica)
Rimango in argomento.
Leggetevi il post di questa “poliziotta“.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/05/20/hanno-colpito-donne/235389/
Ho inviato un commento, che ha passato la pre-moderazione. D’altronde non era scurrile o altro. Ed era stato anche gradito dagli altri utenti (12 “mi piace”).
Sono andato a controllare poco fa. E’ stato cancellato. Probabilmente da lei stessa. Non mi meraviglia: cosa poteva rispondermi?
Lo riporto.
………………………………….
Sig.ra Luzzi
solo una cosa mi sento di dirle.
Mi fa pena.
Una pena infinita.
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
Ho inviato un altro commento.
Vedremo se lo farà passare.
…………………………………………….
Cara sig.ra Luzzi
ho notato che ha cancellato il mio precedente commento. Ma se guardo le risposte degli altri utenti, donne e uomini senza distinzioni, l’unica cosa da cancellare è il suo post.
Con tanto di scuse.
Mi stia bene.
Se può.
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
Come non segnalare il sobrio e ragionato contributo al dibattito di Michele Serra sull’Amaca di oggi? La bomba è maschilista e la violenza è maschile. Chapeau al maschiopentito del mese, ma che dico del mese, del giorno. Uno schifo, una nausea.
Marco Pensante(Quota) (Replica)
Beh se ha detto una cosa del genere, oltre ad essere un cretino è anche un ignorante perchè non sa cosa significa la parola violenza.
Fabriziaccio(Quota) (Replica)
ma guarda senza andare ad impelagarci nella definizione di violenza su cui non ci puo’ essere accordo.
Prendo per buona la “sua” definizione che definisce violenza più violenza e più vigliacca lo stragismo per bomba perchè le terroriste si sono messe in azione con modalità meno violente e vigliacche (immagino intenda questo dall’articolo)
“Le azioni armate del terrorismo, nero e soprattutto rosso, hanno visto in azione, a volte, anche ragazze. Ma lo stragismo per bomba no: quel genere di violenza ripugnante, di definitiva vigliaccheria, ha il segno della pazzia distruttiva maschile”
e vorrei chiedergli: ma Bologna 2 agosto 1980 lo si puo’ includere nei casi violenti che lui definisce “stragismo per bomba”? E Francesca Mambro era un uomo travestito?
Rita(Quota) (Replica)
Rita , ti risponderanno che era si una donna ,ma usava metodi maschili ,come vedi non si scappa
mauro recher(Quota) (Replica)
Questa mi mancava…
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
La pidocchiosa ….
non mi ha passato il seguente, innocentissimo, commento.
…………………………………………….
Già sig.ra Ravera
Lo chiedo a lei. Ma dove sono le donne?
A parte i Consigli d’Amministrazione intendo.
…………………………………………….
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/05/21/maschi-freschi-dove-sono-donne/236548/
Per il resto solo l’ennesimo squallido post della nostra. D’altra parte è o non è l’autrice di Porci con le ali?
p.s. Errata corrige. In ritardissimo, ma lo ha fatto.
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
va beh ,ci mancava il professore di università (per dirla come Fabrizio ” me cojoni ) che fa il bilancio del post della Zanardo scritta anche sul fatto quotidiano …inerente allo stupro
http://www.ilcorpodelledonne.net/?p=12153
mauro recher(Quota) (Replica)
Gli uomini spesso affermano che le donne siano esseri complicatissimi, e loro stesse alimentano questa leggenda. Niente di più falso. Una volta sollevato il velo della nostra auto-sudditanza, si scopre che sono esseri banali e prevedibilissimi. L’avevo capito prima ancora che lei (la Zanardo) lo scrivesse il post dove voleva andare a parare.
Studiare gli uomini alla stessa stregua di topolini nelle gabbiette di un laboratorio (cit. – Questo post è per voi ragazzi, è per voi uomini. Chiedo alle ragazze, alle donne di non intervenire. Sono certa che capirete. Vi lascio questo spazio, e spero che serva, che vi serva.), accumulare materiale da rielaborare e, con l’aiuto in questo caso di un novello Einstein estetico, riproporre le sue solite tesi.
Non a caso, penso ve lo ricorderete, cancellò più e più volte il post dell’amico Groucho, riportato da me in questo tread, che la sgamò alla grande. E che vale la pena riportare di nuovo.
……………………………………………………………
“La Maestra prima di salire in Cattedra lascia cadere un’occhiata stancamente distratta sulla platea, raccoglie le forze e le frecce, attacca a catechizzare alternando abilmente colpi e carezze.
Lei, che meriterebbe ben altra ribalta, un talkshow di prima serata, un Tg, se soltanto l’oppressione
maschilista non costringesse pure i giornalisti più aperti e democratici a sfruttare “la meglio gioventù femminile” come avvilente “decorazione natalizia” (Santoro e le Suddite Italiane- http://www.ilcorpodelledonne.n….
Lei, che, unica femmina libera ma libera veramente, deve patire da sola l’orribile sudditanza delle (altre) Donne, ascoltando “le garrule studentesse universitarie […] colte e rigorosamente di sinistra, commentare dottamente” un siffatto scempio sessista (Santoro e le Suddite Italiane- http://www.ilcorpodelledonne.n….
Lei, che sognava di scrivere poesie, e saggi, e girare documentari, e invece deve campare con i blog, elargendo perle ai porci. Porci che comunque riescono a fare di un post pieno di niente un “forum” con centinaia di commenti in mezza giornata. E senza avere scritto niente. Niente di niente. E io, che mi prendo pure la briga di commentare, dopo quella già penosa di leggere. D’altronde si sa, l’argomento “tira” sempre, a quelli là piace un mondo scannarsi sul sesso, sulla violenza, sulle porcate… appunto. Basta vedere a che percentuale arriva la chiave “Uomini-Donne” nelle statistiche di ricerca di Google, ad esempio (http://www.lavoro-formazione.i….
Se fossi un Marziano, scaraventato sulla Terra, ignaro della retrospettiva settaria da cui muove la liturgia pedagogica della Maestra, faticherei a capire che cosa in effetti la Maestra ci domanda con questo suo “Discorso agli Uomini” (mai nati). Invece si da’ il caso che sia proprio un Uomo, e capisco quello che non dovrei, perché vedo quello che non si deve dire: che le questioni di genere sono (diventate) uno Strumento di Potere; che il Potere divide per controllare; che per dividere si cambiano le forme, ma le sostanze sono sempre le stesse: etnia, sesso, religione, censo, cultura; che le discriminazioni vogliono un incessante martellamento di paure e pregiudizi, operazione facilmente accessibile grazie ai massmedia e ai loro messaggi più o meno subliminali; che le cosiddette QuoteRosa sono concepite e costruite in forza del Culto del Privilegio mistificandolo per Parità, così come le QuoteVerdi dei Padàniservono all’accumulo di uffici e risorse al Nord, in forza di una inesistente “Questione Settentrionale” e una simile cultura “ariana”. E che tutto questo non ha niente a che vedere né con la libertà, né con la parità, né con la solidarietà, né con la giustizia, né con la civiltà.
Del resto, un Uomo soltanto in quanto tale impara già fino dalla nascita l’obbligo della Colpa nell’ordine per: le tragedie della Guerra (violenza maschilista); lo sfruttamento del Capitalismo (avidità maschilista); le oppressioni di Colonialismo e Imperialismo (vitalismo maschilista); gli orrori di
Nazismo, Fascismo e Comunismo (autoritarismo maschilista); la sudditanza delle Donne nella Storia (patriarcato maschilista); i disastri ecologici e ambientali (si imputano tragedie come Fukushima alla superbia maschilista che sfida le leggi naturali, come si può arguire dalla forma fallica di missili, satelliti, navi spaziali); il vizietto “orale” nella stanza ovale di un Capo di Stato americano (poi sparito all’ombra della più prestigiosa FirstLady); i festini orgiastici di un Capo di Governo (http://www.ilfattoquotidiano.i…
il presunto stupro di una cameriera africana da parte di un economista socialista a capo del FMI (poi sostituito da una Ministra liberista: http://www.ilfattoquotidiano.i…
http://www.ilfattoquotidiano.i… infine, per le vessazioni degli omofobi (http://www.ilfattoquotidiano.i…, per i Cimiteri dei Bambini Mai Nati (seppure commissionati da Donne: http://www.ilfattoquotidiano.i…, e finalmente per il naufragio del Concordia (http://www.ilfattoquotidiano.i….
Quindi dov’è la stranezza, a criminalizzare il Sesso inferiore e portatore di pene (in tutti i sensi), per gli orrori che geneticamente, biologicamente, fatalmente produce? (D’altra parte che la Colpa sia “questione di genere”, è dato per scontato nel commento alla recente sentenza della Cassazione sull’applicabilità di pene alternative nello stupro di gruppo: “non siamo così certe che si valuti, fino in fondo, l’impatto che tali misure possono avere sulle donne e soprattutto sugli uomini. Le une si sentiranno ancora una volta più esposte, gli altri meno colpevoli http://www.ilcorpodelledonne.n….
Certo, si potrebbe evidenziare, con la storica femminista E.Badinter (La strada degli errori. Il
pensiero femminista al bivio, Feltrinelli 2004, che spiega come dagli anni 80 le lobbies femministe abbiano voluto “ri-processare” la sessualità maschile per costringerla a cambiare. “E, per far questo, modificare le leggi e impadronirsi dei Tribunali”), la moda a manipolare allegramente le statistiche degli stupri (http://www.comedonchisciotte.o…, o a sfornarne di nuove alla bisogna: c’è il dramma sociale dei padri separati? Pronta la statistica che passa per vittime delle separazioni le mogli invece dei mariti: http://www.senonoraquando.eu/?…. La crisi falcia i lavoratori? Ed ecco la statistica sulle discriminazioni delle Donne nel Lavoro: http://www.senonoraquando.eu/?….
Ovviamente sarà giusto un caso, che a capo dell’ISTAT ci sia una Donna, piuttosto vicina, diciamo così, a vari movimenti femministi (http://www.noidonne.org/blog.p…, e con una carrioera alle spalle grazie alle “questioni di genere”? Non è un illecito, ma se a capo dell’ISTAT, che dovrebbe essere neutrale e trasparente, ci fosse un aderente a movimenti omofobi, o xenofobi, o associazioni per la bigenitorialità: le statistiche non parrebbero un po’ sospette, se fossero così automaticamente puntuali e ripetitive?
Si potrebbe obiettare, su un piano biologico, che la Liturgia dell’Espiazione degli Uomini quali portatori di pene (come gli Stupratori) sta allo Stupro tanto quanto quella delle Donne quali portatrici di vagina (come le Meretrici) sta al Meretricio. Oppure, su un piano statistico, che alle cifre delle vittime di Stupri (Colpa Maschile) si contrappongono le cifre delle vittime di False Accuse (Colpa Femminile), che infliggono a centinaia di Uomini povertà, disperazione, morte (8 suicidi su 10 nelle separazioni sono padri separati). O ancora, che, se la maternità è biologicamente più essenziale della paternità, le madri che alienano figli (e figlie) al padre separato, che li (e le) devastano per sempre con la PAS, sono Donne che commettono forme di violenza (psichica e fisica) “di genere”.
http://www.gehttp://www.senato.it/documenti/reposi…
http://www.dirittoeminori.com/…
Si potrebbe anche domandare perché, se lo stupro è una “violenza di genere”, ci sono madri che partecipano con i mariti allo stupro dei figli?
http://webcache.googleusercont…
http://qn.quotidiano.net/crona…
http://www.crimeblog.it/post/5…
E perché mai, in cima alla classifica delle fantasie erotiche femminili c’è spesso lo stupro? http://affaritaliani.libero.it…
http://www.alfemminile.com/sch…
Potrebbe bastare una sola di queste contraddizioni, a smettere la coperta della “violenza di genere”. Potrebbe bastare, in proporzione, anche quello che è successo qui, dove le Donne non hanno rispettato la richiesta di non intervenire (e hanno fatto bene), per capire che se si può impunemente trasgredire un rifiuto, lo si fa piuttosto facilmente.
Potrebbe bastare uno sguardo alla spirale di violenze commesse da maestre, educatrici, infermiere, per capire che nella Giungla prevale e prevarica la Legge del Più Forte, e che la fisicità maschile non è l’unica né la più violenta” forza che esista: a meno che non si faccia passare la materialità come prioritaria rispetto alla spiritualità, la fisicità all’intelligenza, il corpo all’anima. In tal caso, si dovrebbero però riscrivere da cima a fondo i ¾ di tutte le dottrine, le arti, le filosofie, ecc.
Si potrebbero dire tante cose, ma la Maestra per metterti alla prova ha ideato la trappola del secolo:
se non sai dire altro se non che non sei uno stupratore solo perché portatore di pene (è questo il più grande trionfo del Sessismo: ridure le persone ai loro genitali e portare le Donne a temere e venerare quei pochi centimetri e grammi che fanno il DioPene: complimenti), se cerchi di spiegarti con esempi “di genere” al contrario, non per criminalizzare tutti/e, ma per non criminalizzare nessuno/a, se difendi le tue ragioni ed emozioni di “non stupratore”, né potenziale né attuale, ecco, lo vedi? sei uno di quelli che “sviano, parlano d’altro, non affrontano l’argomento”. Geniale.
E si chiude il cappio: la leggerezza con cui cade quel moralistico “Certo.” a liquidare le fastidiose resistenze alla Colpa da parte di Uomini che “faticano a farsi carico del problema” (guarda un po’, chissà perché), è pari alla maestria di quel doppio colpo di coda con cui si dice “dovete farvi carico
non per colpe che non avete, ma per provare a capire”. Che cosa, non si sa. Ci sono leggi, c’è tutta una letteratura sterminata, ogni 2 giorni spunta un’associazione di tutela delle vittime di violenza, si fa un continuo parlare di violenza, anche fra uomini (http://maschileplurale.it/cms/…
e qualche femminista di chiara fama a volte pare addirittura annoiarsi (http://www.ilfattoquotidiano.i…. Che cosa vada ancora scoperto e compreso, non è dato saperlo. Forse vogliono sentirmi dire “sì, confesso, sono uno Stupratore Mannaro, con la Luna Piena mi trasformo e non c’è autocontrollo che tenga, sento una forza irresistibile che mi acceca e mi trascina in cerca di carne sempre più fresca (o calda? bòh)… e la sete non si placa mai!!”… ecco forse è questo che un certo immaginario femminile vorrebbe sentirsi raccontare, per sentirsi come CappuccettoRosso di fronte al LupoNero… se lo conosci lo eviti… Solo che a quanto pare uno dei più forti istinti aggressivi negli stupri è proprio il clima di giustificazione dato dall’immagine della Bestia Cieca dagli Impulsi incontrollabili http://donna.wikia.com/wiki/St….
In realtà, resta solo un dato di fatto: che il dramma degli stupri resta lì. Dice che è “ormai inutile che se ne discuta tra donne. I numeri raccontano che i nostri sforzi non sono sufficienti”. Che cosa possa mai cambiare se a parlarne siano gli Uomini, ancora una volta non si capisce. Se non mettendoLi in guardia da SèStessi, dallo Stupratore Mannaro che si portano dentro.
La Maestra chiama a sé le Sorelle, brandisce la bacchetta e arringa la platea, o quello che ne resta.
Passano in rassegna i “ragazzi”, gli “Uomini”, che stanno lì a giustificarsi, scusarsi, adirarsi, indignarsi, impegnarsi, e poi gettano la spugna con gran dignità. Ogni tanto confabula con il GranGiurì, Prima fra le Pari, e decidono i Voti. Qualcuna pensa che è solo tempo perso, che cos’altro puoi aspettarti da un’orda di sciocchi, se non “una marea di sciocchezze”? Ma no, profetizza solennemente la Maestra: “Ho ancora molta fiducia”.
Il tono è ieratico, ma soave: perché vabene la catechesi, la dottrina, la propaganda, ma bisogna tenere a mente di avere pur sempre a che fare con dei bruti inferiori, bambinoni pericolosi, e prudenza vuole che vengano sì, addestrati con la frusta, ma anche addomesticati con la ciotola. Dunque, per fargli ingoiare la medicina amara dell’emancipazione femminile “da relazioni di dipendenza millenarie”, ci vuole tanta grinta e altrettanta pazienza, perché il “momento è epocale. E’ difficile, lo capiamo”. Meno male: lo capiscono, Loro. Ci capiscono.
Finalmente, la Maestra scende i 25 gradini d’aria su cui s’erge il Pulpito, e dal basso della Cattedra
lascia colare magnanima la Perla d’Oro sui Porci, che, abituati alle ghiande, non potranno che sprecarLa: “Un post per soli Uomini”: “caspita, che Fortuna!!”, direi se fossi un Marziano. Invece, si da’ il caso che sia proprio un Uomo, e capisco quello che non dovrei, e credo in quello che non si può dire: http://www.youtube.com/watch?v…”
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Per quanto riguarda il cosiddetto docente penso si tratti di questo
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http://questouomono.tumblr.com/
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e questo il suo curriculum vitae
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http://grammaticasessista.wordpress.com/il-programma-della-giornata/lorenzo-gasparrini/
Lorenzo Gasparrini è Dottore di ricerca in Estetica. Ha collaborato con le cattedre di Estetica della facoltà di Filosofia dell’Università Sapienza di Roma, della facoltà di Architettura e Design Industriale di Camerino, sede di Ascoli, e anche nel corso di laurea in Restauro e Conservazione dei BB.CC. di Narni. Per la facoltà di Scienze Umaistiche di Sapienza (Roma), è stato professore a contratto di Informatica; ha svolto lavori di ricerca per il Dipartimento di Scienze della Formazione di Sapienza (Roma). Attualmente è Editor e Web Editor per un importante editore accademico.
I suoi interessi sono il linguaggio comune tra estetica e letteratura, il rapporto tra funzionalità e bellezza nell’architettura e nel design, lo studio dei media e degli stereotipi sessisti nel linguaggio e nelle immagini.
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Che dire …. dottore in estetica …. 😳
E’ da un po che parlo di tagliare spese inutili …..
DI COSA PENSATE STESSI PARLANDO!!! 8)
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
scherzando un pochino ,questa situazione tra la Zanardo e questo “professore” , mi fa venire in mente le gag di mai dire goal tra la ministro Moratti e il bambino Maiuscolo
http://img513.imageshack.us/img513/7972/istantanea1230520121749.png
mauro recher(Quota) (Replica)
http://www.ilcorpodelledonne.net/?p=12241
Bel convegno ,interessante ,scrive nell’articolo ,ma c’è un problema SONO TUTTI UOMINI ,quindi declina la sua partecipazione …ma sarebbe dire che mi interessava partecipare alla riunione degli uomini beta ,ma siccome Fabrizio è Nessu…ops Laziale ,evitavo di andarci …
ma in un suo post rincara la dose
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Io scrivo una mail al Rettore motivando la mia non presenza. Io sono master Bocconi, prima donna manager in una grande multinazionale, dirigente a 30 anni, carriera internazionale. Ne ho piene le scatole. In Bocconi ci sono piu iscritte donne che uomini: con quel che costa se mia figlia volesse andarci, chiederei che le offrano possibilita di visibilita come ai maschi. Non è questione di intervenire: è una vita che intervengo mi conoscono tutti e tutte. Ma noi che abbiamo visibilita e auotrevolezza dobbiamo protestare perchè è solo cosi che l universita cambia. voi ragazze andate ma non fate finta di essere maschi per essere ammesse nella lobby dei perdenti, quelli che hanno costruito questo mondo che va a pezzi. fatevi sentire e chiedete: “Scusi, perchè non avete invitato le donne? ho qui una lista di donne che avreste potuto invitare”. Cosi si migliora il mondo. Chi tace è colpevole perchè conserva un sistema che è ormai morto
—————————————————————————Lobby dei perdenti ???
Non è che ,per caso il mondo si migliora dando la parola a gente di merito a scapito del suo sesso ,religione ,razza di appartenenza ??
mauro recher(Quota) (Replica)
…quel mondo che ha dato a lei la possibilità di fare una carriera fulminante e di insultare gli uomini……a parti invertite non penso che queste donne avrebbero la stessa magnanimità verso gli uomini….
una patetica montata, e per quanti master possa fare sarà sempre una “fallita”
Fabriziaccio(Quota) (Replica)
Monnezza dal web, Cosa vogliono le donne? Il povero patriarca ebreo Freud non ha mai saputo rispondere:
http://www.youtube.com/watch?v=-AvGqgmHp9I&feature=relmfu
Quello che mi chiedo io è cosa vogliono i moltissimi uomini come questo?
Risposta: forse avere delle scappatelle con molte donne sposate?
Leonardo(Quota) (Replica)
leonardo
In uomini3000 si era già trattato di questo personaggio ,francamente buono solo per la gialappa’s con mai dire tv
(chissa ,magari fa una capatina da queste parti e ci dedica un video come ha fatto con uomini3000 )
mauro recher(Quota) (Replica)
Su youtube, nei documentari ed esperti che parlano della psicoanalisi, spiegano in modo abbastanza veritiero un po’ tutto, come i complessi di Edipo e dei bambini, ma quando si arriva al momento di spiegare la donna c’è un tergiversare frasi che alla fine non dicono un bel niente:
Al capitolo XV “Edipo e il mondo maschile” già preparato al minuto 0:37:48:
http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=OhKoIRmsyd8#t=2267s
Leonardo(Quota) (Replica)
le donne hanno gli stessi bisogni elementari degli uomini, ma per quanto attiene al sesso sono ipergamiche a differenza degli uomini che sono poligamici. quando parlo di ipergamia non mi riferisco solo a status socio-economico superiore, ma anche ad attrazione fisica immediata. una donna è attratta fisicamente da pochissimi uomini (e questo fa in modo che le donne abbiano un potere erotico e seduttivo molto superiore agli uomini). quei pochissimi “esemplari” maschili sono ciò che le donne vogliono. le masse maschili non vogliono prendere coscienza di ciò e preferiscono auto-ingannarsi inventando teorie strampalate sulla sessualità femminile più “cerebrale” o “astratta”.
fulvio terzapi(Quota) (Replica)
fulvio
>>
quando parlo di ipergamia non mi riferisco solo a status socio-economico superiore, ma anche ad attrazione fisica immediata. una donna è attratta fisicamente da pochissimi uomini (e questo fa in modo che le donne abbiano un potere erotico e seduttivo molto superiore agli uomini). quei pochissimi “esemplari” maschili sono ciò che le donne vogliono. le masse maschili non vogliono prendere coscienza di ciò e preferiscono auto-ingannarsi inventando teorie strampalate sulla sessualità femminile più “cerebrale” o “astratta”.
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Ma è proprio per questo che una società basata sulla spontaneità e reciprocità con l’altro sesso, è una magnifica idea (che condivido anch’io), sostanzialmente irrealizzabile, proprio perché le donne non sono attratte dagli uomini nella stessa misura in cui gli uomini sono attratti dalle donne.
In questo senso la massa maschile è naturalmente perdente nei confronti della massa femminile.
L’auto-inganno maschile è vecchio di millenni e serve a “tirare avanti”, ossia a dare un senso alla propria esistenza.
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PS: Ma perché leggo
“This account has been suspended.
Either the domain has been overused, or the reseller ran out of resources.” ?
Tiziano(Quota) (Replica)
In fin dei conti, se le donne desiderassero gli uomini nella stessa maniera, ovvero se in tal senso esistesse una simmetria, quale maligna ideologia potrebbe impedirgli di relazionarsi in modo spontaneo e reciproco con gli uomini? Il fatto è che il femminismo ha soltanto “cavalcato e alimentato” ciò che era preesistente nella natura femminile. Viceversa non sarebbe stato possibile.
Tiziano(Quota) (Replica)
In realtà quello che dice il professor Umberto Galimberti è che le donne non sono propriamente donne in se, ed è meglio che sto zitto! E concludo con “sono più complesse” che sennò mi gioco la carriera!
Mentre si capisce bene quello che fa il bambino maschio: comincia già da bambino a metterlo in quel posto agli altri maschi, cominciando dal padre per fottergli la moglie (la madre, in senso non genitale).
Poi ammette che i maschi sono un identità e le donne no! Non hanno una sessualità definita.
Leonardo(Quota) (Replica)
Fermo restando che uno è innocente fino a prova contraria ,anche se non nutro particolari simpatie per i leghisti ,aspetterei la sentenza ..
L’ONU manda a visionare in italia la condizione della donna ? Non sapevo che ,per gli uomini ,la situazione fosse cosi rosea ,evidentemente i morti da poco più di 1000 euro al mese ( ma sarà sicuramente una fatalità) sono praticamente tutti uomini ,non sapevano di questa condizione cosi paradisiaca ,un vero peccato ,se li posso consolare non la sapevo nemmeno io ,infatti non me ne sono accorto di essere un “privilegiato”
Per i comitati di SNOQ che hanno anche bisticciato con femminismo a sud, la frase di quel Andreotti calza a pennello ,c’è la gente in piazza ,e c’e gente che “sfrutta” questa occasione per qualche poltrona in più da 18000 euro al mese ,che male non fa…
Naturalmente si penserà alle donne ,trascurando il fatto che se una donna viaggia con una Porche ,non sta molto male ma ,in quanto donna viene aiutata (forse con agevolazioni a fare benzina ,le Porche consumano un sacco) è gli operai(dico operai ,ma posso dire anche muratori ,carpentieri ecc ecc) uomini che ,non sapendolo ,sono dei privilegiati? Beh ,prima di loro ,ci sono altri problemi ,come la questione femminile ,strano a dirsi ,ma nel resto della storia ,questi poveri sfigati ,hanno sempre trovato qualcosa di più importante di loro ,peccato davvero …
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questo post l’ho scritto io sul sito della Terragni in seguito a questo articolo
http://blog.iodonna.it/marina-terragni/2012/05/31/il-vicepresidente-lombardo-a-processo-in-contumacia/
non è proprio pertienete al tema ,ma prima ,la solita femminista ha scritto questo
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Noi femministe che riteniamo che per secoli l’uomo abbia sottomesso la donna?!? Ma lei FOXTROTT ha studiato storia? E li legge i quotidiani? Siamo noi donne ad essere così cattive da esserci inventate che l’ONU ha inviato degli osservatori perché giudica la situazione italiana preoccupante per le donne? E i 68 femminicidi per mano di ex mariti e fidanzati dall’inizio dell’anno cosa sono? Deliri femministi?
mauro recher(Quota) (Replica)
L’Onu dice, l’Onu fa.
Ma le bimbe ci prendono proprio per imbecilli?
Il famoso rapporto Cedaw mica l’ha scritto l’Onu. L’hanno scritto loro.
http://www.retepariopportunita.it/Rete_Pari_Opportunita/UserFiles/ONU/RapportoOmbra_versioneitaliana.pdf
http://www.pangeaonlus.org/download/progetti/advocacy/cedaw/Sintesi_Rapporto_Ombra_CEDAW_2011.pdf
Poi ovviamente le consorelle planetarie rilanciano.
E per quanto riguarda il famoso Gender Gap riproposto a piè sospinto propongo alle nostre sorelline discriminate di leggersi il seguente link:
http://www.metromaschile.it/forum/index.php/topic,2307.0.html
Come dite? Non è credibile vista la fonte?
Perché invece di mettervi le fette di prosciutto sugli occhi nell’ordine non lo leggete, poi lo capite e poi, eventualmente, lo confutate. Se possibile argomentando in maniera razionale e matematica.
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
le masse maschili non vogliono prendere coscienza di ciò e preferiscono auto-ingannarsi inventando teorie strampalate sulla sessualità femminile più “cerebrale” o “astratta”. (fulvioterzapi)
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Gli uomini hanno partorito anche un’altra teoria, ovvero quella secondo cui le donne avrebbero molto più bisogno di sesso. Resta il fatto che oggi come ieri, un uomo qualunque deve sempre sbattersi e soventemente pagare, direttamente o indirettamente.
Fabio C.(Quota) (Replica)
Gli uomini hanno partorito anche un’altra teoria, ovvero quella secondo cui le donne avrebbero molto più bisogno di sesso. Resta il fatto che oggi come ieri, un uomo qualunque deve sempre sbattersi e soventemente pagare, direttamente o indirettamente.
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Un’altra teoria molto di moda quando ero adolescente, era che: le donne pensano all’amore e gli uomini al sesso. Con i secondi fieri di essere machi ovvero bestie da soma e da lavoro contemporaneamente. “Contenti e cojonati” come si dice dalle mie parti.
Leonardo(Quota) (Replica)
se le donne avessero piu bisogno di sesso sarebbero stupide a rinunciarci per farsi comprare vestiti, scarpe e borsette perché quelli sono bisogni secondari mentre il sesso è un bisogno primario.
se per ipotesi io avessi il potere di ammaliare tutte le tipe che vedo con un solo schiocco di dita (come Fonzie in Happy Days :)) non me ne farei niente di beni voluttuari come il macchinone o gli occhiali firmati perché quelli o sono surrogati o servono per l’acchiappanza (in ogni caso non mi interessano comunque),
fulvio terzapi(Quota) (Replica)
Fulvio Terzapi: se per ipotesi io avessi il potere di ammaliare tutte le tipe che vedo con un solo schiocco di dita (come Fonzie in Happy Days ) non me ne farei niente di beni voluttuari come il macchinone o gli occhiali firmati perché quelli o sono surrogati o servono per l’acchiappanza (in ogni caso non mi interessano comunque),
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Questo è un concetto che ho spesso ribadito anch’io, e non solo io ovviamente, su UB: l’attuale sistema socio-economico è proprio basato sull’insoddisfazione dei bisogni relazionali-sessuali, direi che li ha “istituzionalizzati”, cioè ha stabilito che se si vuole accedere a quel genere di “soddisfazioni” sono due le strade che si possono percorrere: acquisire il denaro/potere necessario da investire nell’opera di “corteggiamento” o di “seduzione” in senso lato ( si può mettere sul tavolo anche un posto di lavoro, non necessariamente qualcosa di strettamente monetario) oppure, in mancanza del requisito di cui sopra, zerbinarsi nella speranza che la captatio benevolentiae porti qualche concessione. In ogni caso il tutto foraggia il consumismo, cioè fa sì che il denaro che gli uomini comuni ottengono in cambio della loro attività lavorativa venga in buona parte riutilizzato allo scopo di ottenere più visibilità al cospetto dell’altro sesso, e quindi rientri nelle tasche di coloro che lo avevano in un primo tempo utilizzato per pagare quella stessa forza lavoro. Ovviamente faccio riferimento alla condizione maschile, sebbene anche quella femminile, per diverse ragioni, rimanga impigliata nella rete del consumismo. Siamo chiaramente lontani anni luce da qualsiasi forma di reciprocità e spontaneità, come è stato più volte ribadito e non solo a causa della diversa spinta sessuale nei due sessi. Siamo diventati, e le donne ancor più degli uomini, dei venditori di noi stessi, a tutto attribuiamo un prezzo e stiamo sempre a calcolare le entrate rispetto a qualsiasi nostra relazione con gli altri. E’ il trionfo dell’homo economicus, anche se, in ambito sessuale, il primato è assolutamente femminile.
A questo punto meglio uscire dall’ipocrisia legalizzando seriamente la prostituzione, ma questo, come sempre è stato ribadito, finirebbe per ridimensionare il potere sessuale femminile, cosa sgradita a tante.
Alessandro(Quota) (Replica)
Segnalo questa ennesima raccapricciante sentenza antimaschile.
http://www.studiocataldi.it/news_giuridiche_asp/news_giuridica_11965.asp
Un tribunale ha stabilito in merito al contenzioso di due ex coniugi che il padre separato in questione che guadagna 1000 euro mensili deve niente di meno dare 1100 euro di manntenimento mensile alla ex moglie che ha un reddito autonomo(da lei dichiarato come 456 euro mensili). Cioè questo povero cristo deve dare all’ ex moglie più di quanto guadagna. E se non lo fa viene arrestato e i suoi beni verranno pignorati in quanto per il tribunale lui ha la possibilità economica per pagare tale mantenimento(le sentenza di tribunale hanno valore ingiuntivo).
Queste decisione del tribunale è originata da un malcostume giudiziario oggi molto in voga, cioè quello di condannare persone in base a insinuazioni, supposizoni e teoremi e quindi non in base a ricontri e a prove oggettive, come invece il Diritto Giuridico impone. In poche parole, siccome l’ ex moglie ha dichiarato di avere un tenore di vita economica più basso rispetto a prima che divorziasse, allora il i giudici hanno automaticamente insinuato, quindi senza prova alcuna, che lui guadagna di più rispetto a quanto ne dichiara(in poche parole lo hanno accusato di essere un evasore fiscale, senza prova alcuna). A parte il fatto che ,come detto prima, una sentenza di tribunale deve basarsi su prove oggettive e non su insinuazioni e teoremi e quindi non può sentenziare in base a quest’ ultimi, ci si può chiedere: e se invece questo (presunto) peggiore tenore di vita economica della moglie rispetto al periodo in cui era era sposata sia da attribuire ad un peggioramento del guadagno del suo lavoro autonomo(un lavoro in quanto autonomo non dà guadagno fisso) oppure a una sua falsa dichiarazione, e non invece quindi ad una falsa dichiarazione del marito?Idea, questa, che non sfiora proprio questi giudicastri. Ipotesi da scartare per “default”, in quanto l’ uomo è sempre l’ oppressore mentre la donna è sempre parte vittima e innocente. Così dice la mentalità dominante di oggi. Assolvono o rimangono libere le donne che sevizano, evirano e trucidano i loro mariti, immaginiamoci se possono dar torto ad una “povera” donna divorziata.
Va detto anche che questa aberrazione giudizaria scaturisce a sua volta anche da un’altra precedente aberrazione giudiziaria partorita tempo fa dalla Cassazione secondo la quale la donna che divorzia ha DIRITTO a mantenere il tenore di vita che aveva prima di chiedere il divorzio. Questa è un’ INFAMIA non prevista da nessun diritto e legge, e partorita dalla mente malata di giudici contaminati dalla mentalità femminista. Infatti non sta scritto da nessuna parte che una persona abbia il diritto di mantenere le stesse condizoni di vita economica a seguito del cambiamentodello suo status di vita, e questo anche se il cambiamento dello status di vita sia non voluto dalla persona in questione, quindi men che meno se è voluto(ad es. in caso di divorzio, infatti il divorzio è qausi sempre chiesto dalle donne). Infatti questo diritto non ce l’ha nemmeno un pensionato che come tale interrompe il lavoro non per sua scelta ma per diritto e per legge e che nonostante ciò quindi percepisce di meno rispetto a quanto lavorava, non ce l’ ha il cassintegrato, non ce l’ha nemmeno un invalido permamente infortunato per lavoro(e infatti la pensione di invalidità per lavoro è minore rispetto a quanto lavorava), e così via, e invece questo diritto ce l’ha-secondo i giudicastri che disinterpretano la legge-la donna giovane e sana che volutamente interrompe e fa carta straccia di un contratto civile che impone la fedeltà e la convivenza “finchè morte non separi”.
Un mondo alla rovescia.
Va da sè poi che il “coniuge incolpevole” destinatario di questi infami pseudo diritti, secondo i giudici è sempre la donna, e questo per via di quella mentalità “paternalista” oggi dominante(da non confondere con il patriarcato che invece è una cosa rispettabile e che oltretutto non c’è più) che vede la donna come parte debole, innocente e vittima a prescindere, e su cui il Femminismo ci marcia alla grande. Le sentenze di tribunale e le leggi in materia di rapporto fra generi non fanno altro che riflettere questa mentalità. A questo serve la propaganda martellante sui media che presenta sempre la donna come la vittima e la poverina di ogni situazione. Inculcato nell’ immaginario collettivo la falsa convinzione che questa sia una società “maschista”, che nelle mure domestiche vi è una “mattanza contro le donne”, che la violenza è “maschile, che gli “uomini odiano le donne”,e che la donna è sempre la debole e vittima della situazione e che quindi l’ uomo è sempre l’ oppressore, il “porco” e lo sfruttatore della situazione, la società-e di conseguenza anche i suoi apparati connessi(istituzioni, media e tribunali)- agisce di conseguenza, cioè come si agisce nei confronti di chi è l’ oppresso e di chi è l’oppressore.
p.s: ovviamente questo “principio” che tutela l’ ex moglie sempre e comunque, a aprti invertite non solo non vale ma addirittura viene letteralmente capovolto: Donna ha diritto a mantenimento dall’ ex marito anche se lei lavora. Uomo discoccupato non ha diritto al mantenimento da parte della dell’ ex moglie che lavora. Alè!
http://www.laleggepertutti.it/4280_assegno-divorzile-spetta-allex-moglie-anche-se-lavora-ma-non-allex-marito-se-disoccupato
raffaele(Quota) (Replica)
1- Sentenza antimaschile. Ogni giorno una che sta al di là dell’immaginato e dell’immaginabile.
A proposito: ci sono in Italia 220.000 avvocati. Bene,
l’intero Momas dopo ben oltre dieci anni di presenza non ha avuto la grazia di trovare uno che ci faccia da consulente.
Inoltre, pur con le centinaia di frequentatori assidui dei vari siti, blog, liste, non si è trovato nessuno che abbia autonomamente deciso di raccogliere sistematicamente le sentenze antimale.
2- India: punito il sesso tra minorenni.
Cioè punita ogni penetrazione.
Chi dunque tra i due verrà punito?
Resto ora in attesa della ginnastica paralogica mistificatrice e giustificazionista di Vandana Shiva (capintesta del femminismo indiano …”antimperialista”) .
http://www.corriere.it/esteri/12_giugno_02/burchia-india-sesso-vietato-ai-teenager_545dd870-acd4-11e1-9fc1-b5e83ca3680b.shtml
RDV
Rino(Quota) (Replica)
Rino
per questo è importantissimo articolare un minimo di strutturazione in cui si possano distribuire alcuni compiti.
In una prospettiva che non sia di mera perdita di tempo. Perché ovviamente finalizzata a successivi ma già individuati obiettivi.
In questo quadro io ci sono.
ps. Per discutere di questo ed altro, al di là degli incontri fisici, ci si può comunque ritrovare in video conferenza.
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
http://www.apsholding.it/mobilita/index.php?option=com_content&view=article&id=236:car-sharing-la-notte-e-rosa-dalle-22-le-donne-pagano-meno&catid=1:ultime&Itemid=93
Ivan(Quota) (Replica)
Leggete questa…
@
http://27esimaora.corriere.it/articolo/sabrina-e-quella-strage-di-donne-che-non-si-ferma/#comments_list
solo un esempio
03.06 | 11:10 maria,g
@ spinale.
Solidarieta`non significa aiutarti a pagare il mutuo, ma nutrirsi.
………………………………………………………
Ho conosciuto una mamma, che ripeteva sempre ai figli maschi che per un uomo non era un problema “avere” una donna.
Possesso, sesso, diritti che un uomo pretende dalla sua donna.
Quella mamma adesso non ce`piu`.
I suoi figli maschi sono stati lasciati dalle mogli, da anni sono alla disperata ricerca di donne oggetto,(ma anche quelle scappano) cosi sono desolatamente soli`, depressi, e pericolosi.
Quante sono le responsabilita`di una famiglia nel`educare i figli (maschi) al rispetto per le donne?
Quali sono stati gli esempi di vita dei genitori verso gli adolescenti?
Ho letto da qualche parte, che cio`che un bimbo vede e vive in tenera eta`sara`un “marchio” che si portera`per una intera vita.
Sara`cosi??????
Marco(Quota) (Replica)
Sono andato a guardare il tuo link è mi sono “casualmente” imbattuto in questa replica targata La Redazione.
…………………………………………………………..
03.06 | La Redazione
Abbiamo il dovere di parlarne perché il fatto che oltre metà della popolazione di un paese cosiddetto industrializzato e culla della civiltà continua a rischiare ogni giorno di essere maltrattato, violato, ucciso è, oltre che una notizia, una violazione dei Diritti umani. E un bravo giornalista, donna o uomo che sia, non deve tacere.
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Sono pazze, pazze, pazze, pazze, pazze …….
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
A quel commento ho inviato la mia replica. Se mai la pubblicheranno.
………………………………………………………………..
@ La Redazione
La replica a michelaeli è siglata così, quindi ritengo che sia la vostra linea. La linea del blog.
Non che non l’avessi capita prima, ma lasciatemi dire che quelle quattro righe lasciano senza fiato.
L’assunto, prima che palesemente falso, è ideologicamente ripugnante. Un vero e proprio manifesto alla misandria. Da donne che odiano gli uomini.
Amo la mia terra, amo gli italiani, soprattutto i più umili, quelli che davvero mantengono la baracca, ma sapere di doverla condividere con voi, mi dispiace dirlo, mi fa stare male.
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
ho trovato questo “pensiero”
“Il femminismo è l’idea radicale che anche le donne sono esseri umani”. Impariamola e fissiamola per sempre nella nostra mente, ma soprattutto insegniamola ai bambini. E diffidate sempre degli uomini che odiano la parola “femminismo” perchè o sono poco informati e quindi ignoranti (e come ben sappiamo l’ignoranza ha fatto più danni delle guerre, anzi le ha scatenate) o è un misogino che ne stravolge il vero significato
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non potevo non esimermi a fare qualche considerazione
http://femdominismo.wordpress.com/2012/06/03/lignoranza-una-brutta-bestia/
mauro recher(Quota) (Replica)
bene, ferminamo questo concetto.
“Femminismo = odio degli uomini”
chiunque lo neghi oltre ad essere un bugiardo è evidentemente un misandrico o una misandrica
fabriziaccio(Quota) (Replica)
le donne sono esseri umani e come tali hanno i pregi e i difetti della specie umana. sembra che la retorica femminista glissi con leggerezza sui difetti. almeno questo è quello vedo io.
fulvio terzapi(Quota) (Replica)
le donne sono esseri umani e come tali hanno i pregi e i difetti della specie umana.
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Ma no! Le donne sono esseri gentili, sono aggraziate: come potete pensare che una donna faccia la cacca, puzza e tutte quelle orribili cose che fanno i maschi? Ci sono uomini anziani che sparano queste boiate.
Le donne hanno i difetti maschili ed in più quelli femminili dovuti al fatto di dover essere mamme come il mestruo, forse per questo sono più complesse?!
D’altro canto lo sperma è inodore ed insapore.
Una volta una (che aveva trovato lavoro come cameriera) mi ha detto: mi sono venuti i calli alle mani come gli uomini!
Leonardo(Quota) (Replica)
In realtà quello che dice il professor Umberto Galimberti è che le donne non sono propriamente donne in se, ed è meglio che sto zitto! E concludo con “sono più complesse” che sennò mi gioco la carriera!
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Mi auto quoto perché ho capito il messaggio subliminale del professore in questione: complesse significa che hanno molti complessi!
Mentre scopriamo che il maschio è più subdolo della femmina: fa finta di imitare il padre per farlo cornuto e mazziato! Da qui la rivalità tra imbecilli per contendersi una complessata.
Si capisce pure come la donna faccia la parte del leone: le ha dei complessi, quindi è più disincantata verso il sesso e i maschi, che restano ammaliati da tanta freddezza e si lasciano manipolare.
Leonardo(Quota) (Replica)
dalla pagina Facebbok de “il corpo delle donne”
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Riflessione: quando un leghista sentenzia contro gli extracomunitari, giustamente tutti si rivoltano contro di loro.
Massimo Fini offende le donne da anni, tre mesi fa raccontando il fatto di due ragzzine stuprate e una delel due ammazzate da un maniaco le definì, donzelle sculettanti. Vedo che Massimo Fini viene invitato come un maitre a penser in convegni e dibattiti accolto come un intellettuale sopraffino. COme ho detto piu volte, qs Paese malato ritiene che le donne non siano cittadine e di ocnseguenza ci meritiamo Fini. Io però scrivo e protesto quando noto il suo nome tra i relatori di dibatitti. E traggo le mie conclusioni. Fatelo anche voi. Verrà il momento di chiedere il conto
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Va bene ,sono contro Massimo Fini ,personaggio che può piacere o meno ma ,mi sono chiesto ,come mai sono contro e usano gli stessi metodi ?? Solo che ,a farne le spese ,è il genere maschile ? Se sono contro ad un pensiero ,ad una ideologia ,tento di comportarmi in maniera differente ….
mauro recher(Quota) (Replica)
Ok ….. non dirò nulla di nuovo, però voglio mettervi al corrente, per chi non l’avesse già letto, di un fatto abbastanza grave, ma allo stesso tempo, in certo senso, liberatorio. Della serie “finalmente l’hanno detto“. E non su di un sito femminista di nicchia, ma sul sito del Corrierone. Manco a farlo apposta, protagoniste le tipe della 27a ora.
Il post è questo:
http://27esimaora.corriere.it/articolo/sabrina-e-quella-strage-di-donne-che-non-si-ferma/#comments_list
E’ uno dei tanti post che stanno dedicando agli omicidi di donne.
Ad un certo punto, come replica al commento di un’utente se ne escono con questo:
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03.06 | La Redazione
Abbiamo il dovere di parlarne perché il fatto che oltre metà della popolazione di un paese cosiddetto industrializzato e culla della civiltà continua a rischiare ogni giorno di essere maltrattato, violato, ucciso è, oltre che una notizia, una violazione dei Diritti umani. E un bravo giornalista, donna o uomo che sia, non deve tacere.
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Al che, anche se non mi va di intervenire più di tanto in quello spazio gli invio il seguente commento:
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@ La Redazione
04.06 | 08:15 Luigi Corvaglia
La replica a michelaeli è siglata così, quindi ritengo che sia la vostra linea. La linea del blog.
Non che non l’avessi capita prima, ma lasciatemi dire che quelle quattro righe lasciano senza fiato.
L’assunto, prima che palesemente falso, è ideologicamente ripugnante. Un vero e proprio manifesto alla misandria. Da donne che odiano gli uomini.
Amo la mia terra, amo gli italiani, soprattutto i più umili, quelli che davvero mantengono la baracca, ma sapere di doverla condividere con voi, mi dispiace dirlo, mi fa stare male.
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Ho cosi l’onore di una risposta diretta, ma non da “La Redazione” ma dalla Pronzato Luisa:
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04.06 | Luisa Pronzato
Mi spiace per lei, ma non c’è nessuna guerra tra sessi. E non ci sono donne che odiano uomini. Anzi non c’è nessun odio. C’è un lavoro collettivo per cercare di capire perché alcuni uomini non riescono a rispettare le donne. Alcuni. Questo per quanto riguarda il lavoro che stiamo facendo sulla violenza.
Rispetto ad altri temi il blog è diventato un luogo di ragionamento, di racconto (scrivo post anche alcuni lettori, come avrà notato), di analisi. Le donne sono un punto di partenza. Ma non solo. Per nostra fortuna le donne oggi non si occupano solo di casa e famiglia. Ma anche di casa e famiglia.
Inoltre, mi spiace per le sue convinzioni, in questo blog non ci sono ideologie. Vi scrivono, come abbiamo ripetuto in molte occasioni e come è evidente dai post, giornaliste e giornalisti, uomini e donne di diverse età. Sposati, conviventi, single, con figli e senza figli. Mi dice come con una varietà di pensieri simile si possa avere un’unica ideologia? Quelli che lei, e alcune persone come lei, portano sono solo provocazioni che non fanno avanzare di un millemetro i dialoghi che, nonostante lei e alcune persone come lei, avanzano. Nel blog. E fuori dal blog.
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Cui segue la mia controreplica:
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@ Luisa Pronzato
04.06 | 11:38 Luigi Corvaglia
Mi dispiace che la interpreti come una provocazione, la mia era ed è una sensazione, sgradevolissima peraltro. E che vorrei non ci fosse. Ma persiste nonostante tutto.
In un blog si interagisce con le parole, quelle scritte. E se lei non coglie la differenza tra il commento targato “La Redazione” ed il suo, non per questo può bollarmi come provocatore.
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A quei commenti ne seguono altri critici verso le affermazioni che ho grassettato, con un utente che prova , invano, a chiederne la rettitifica. Li riporto.
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@Luisa Pronzato
04.06 | 11:57 NoOne777
“E non ci sono donne che odiano uomini. Anzi non c’è nessun odio. C’è un lavoro collettivo per cercare di capire perché alcuni uomini non riescono a rispettare le donne. Alcuni.”
Lei forse è miope o non legge bene quello che pubblicate. Questo blog è fortemente sessista ed in un modo odioso. E – fra parestesi – se non fosse sessista scriverebbe “c’e’ un lavoro collettivo per cercare di capire perchè alcune PERSONE non riescono a rispettare altre PERSONE”.
Sono violente anche ALCUNE donne, come questa presa a caso dal Corriere di oggi:
http://tinyurl.com/6wpg57j
Siete FORTEMENTE offensive, e sarebbe ora che qualcuno prendesse provvedimenti. Non è tollerabile questo genere di “razzismo”.
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@Luigi Corvaglia
04.06 | 12:24 NoOne777
Condivido in pieno il Suo intervento. Non vedo nessuna provocazione, anzi, condivido perfettamente quella “sgradevolissima sensazione”.
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@Luisa Pronzato
04.06 | 12:31 Masato75
Non ci sono donne che odiano uomini: lei, auroraborealis e giuliamorris avete gli specchi di legno in casa.La sua risposta in rosso certifica la vostra totale incapacità di analisi, o forse, e sarebbe ancora più preoccupante, non siete nemmeno in grado di capire ciò che dite o scrivete. Misandriche e razziste.
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Considerazioni
04.06 | 12:57 principedelleasturie
Il commento qua sopra a firma La Redazione è la linea del blog?
Chiedo a Luisa Pronzato e a Lea Melandri, con le quali ho avuto confronti diretti, e poi chiedo anche alle altre giornaliste, se condividono o se non condividono ciò che viene espresso in quel commento.
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Questa volta Dio non è con noi
04.06 | 19:24 Diversa-Mente
Con quali strumenti il femminismo ha ottenuto e intende ottenere le sue vittorie?
Questa è la domanda alla quale nessuna femminista ha mai risposto. Mai.
Il motivo è che non può farlo senza smascherare la natura manipolatoria della sua azione.
Si tratta infatti di un conflitto incruento (in apparenza) perché combattuto interamente nella dimensione psicologica.
In questa dimensione le armi utilizzabili sono la colpevolizzazione, la svalorizzazione, la criminalizzazione, l’autovittimizzazione (con il correlato ricatto morale).
Tutto mira a quel fine: lo smantellamento della dignità e la costituzione della colpa irredimibile a carico di tutti gli uomini. Il disarmo morale collettivo e l’istituzione di un debito inestinguibile attraverso la manipolazione totale della massa maschile.
Questo è il cuore del conflitto antimaschile, il resto è pura consequenzialità.
La “sgradevolissima sensazione” deriva dall’emergere alla coscienza della percezione della realtà: qui – come altrove – l’uomo è collocato sul banco degli imputati. E’ un innocente chiamato a confessare la colpa di essere ciò che è. Maschio. Cresce lentissimamente, ma inesorabilmente, il numero degli uomini che prendono coscienza di questa amara, stupefacente, inaudita realtà.
Il terribile è già accaduto. E’ qui.
Questa volta – per davvero – Dio non è con noi. Pazienza.
Div. Men.
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Ovviamente, ad oras, nessuno ha smentito, ne penso che lo faranno.
Perché allora ho scritto tutta ‘sta pappardella?
Perché mi piacerebbe che quelle quattro righe che ho riportato in grassettato ed a firma La Redazione, rivelatrici loro malgrado dell’ideologia che le anima, avessero, in negativo, adeguato rilievo.
Per me possono tranquillamente trovare posto tra le frasi femministe più misandriche di sempre.
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
Ottimo lavoro, Luigi…In quel “Diversa Mente” mi sembra di scorgere la penna di un nostro amico, a noi vicinissimo…Ma potrei sbagliarmi…
Fabrizio
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
io non sono d’accordo con voi..
il problema non sono le donne, ma gli uomini.. o sarebbe meglio dire.. gli ometti..
vi faccio un esempio.. se qualcuno venisse dietro di voi e tentasse di buttarvelo nello sfintere.. voi che fareste?
-alcuni si girerebbero
-alcuni apprezzerebbero
-alcuni urlerebbero indignati ma non muoverebbero un solo muscolo per evitare la penetrazione
Le possibili risposte suddette sono tutte giuste, la prima in quanto generalmente gli uomini sono eterosessuali, ma questo non significa che la seconda risposta sia errata, in quanto ci sono anche gli omosessuali, tuttavia l’ultima risposta evidenzia perfettamente, a mio parere, non solo la grande maggioranza del pensiero maschile italico, ma anche tutto il sistema legale, economico e sociale ad esso legato.
Tuttavia, queste risposte hanno in comune un solo punto: è legittimo prenderlo nel qlo!
Nelle risposte di cui sopra c’è il motivo per cui le donne, oggi, possono permettersi di continuare a fare quello che vogliono dinanzi agli uomini, perchè il problema, appunto, sono gli uomini! pochi sono quelli che “si girano”, pochi sono quelli che “apprezzano” ma è la maggioranza che consente alle donne di continuare a buttarcelo nel qlo!
Non credevo di arrivare a tanto ma devo dire che sono daccordo con le donne: l’uomo è un animale, perchè ha smesso di ragionare, di usare la logica, ha calpestato secoli di rispetto verso il “diritto”, verso il senso civico, la sua scarsa capacità intellettiva ha permesso alle donne di manipolare i suoi destini grazie all’uso sapiente di un mero apparato riproduttivo, pertanto l’uomo merita quello che gli succede.
L’uomo, in quanto uomo, dovrebbe incazzarsi.. quelli di oggi, no.. quelli di oggi sono con le donne, quelli di oggi preferiscono prenderlo nel qlo!
..Sarà per questa ragione che molte di loro asseriscono che sono loro che ci scopano e non noi? io credo che abbiano ragione..
Damien(Quota) (Replica)
Non credevo di arrivare a tanto ma devo dire che sono daccordo con le donne: l’uomo è un animale, perchè ha smesso di ragionare, di usare la logica, ha calpestato secoli di rispetto verso il “diritto”, verso il senso civico, la sua scarsa capacità intellettiva ha permesso alle donne di manipolare i suoi destini grazie all’uso sapiente di un mero apparato riproduttivo, pertanto l’uomo merita quello che gli succede. (Damien)
No Damien, capisco benissimo la tua amarezza e il tuo sconforto, ma permettimi di dissentire.
Anche perché secondo me scambi gli effetti per le cause. E fai proprio il gioco che le femministe si sono da sempre prefisse. Ovvero, l’auto degradazione consapevole del proprio del sesso, alias di se stessi.
Non devo essere certo io a ricordare a te che la battaglia femminista non si è mai svolta sul piano razionale ma su quello emozionale. E allo stato delle cose l’hanno vinta. Allo stato delle cose. Domani si vedrà.
E sono proprio gli effetti di questa battaglia vinta che producono quel tipo di comportamento sulla psiche maschile.
Battaglia vinta dicevo, non solo per meriti propri, anzi, ma perché funzionale, anzi organica al modello sociale ed economico che si è imposto in occidente.
Ma le società ed i modelli che le sostengono mutano ….. ed è sempre bello lottare per una buona causa.
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
Caro Luigi, il fatto che tu, come me e tanti altri, faccia parte della prima ipotesi, non esula dal contesto satirico del mio intervento..
Nella fattispecie, il focus satirico ha come destino proprio quelli che si lamentano ma non promuovono nessuna reazione, dando leicità nel tempo a conclamati modi, usanze, leggi, denigrazioni e quant’altro mi sia dimenticato di citare, alle donne.
La rivoluzione deve venire dal basso, dagli uomini, dagli stessi che oggi si lamentano ma non muovono il loro qlo, belando a destra e a manca, pensando che facendo spallucce possano darsi un’aurea di assoluzione alla loro evidente vigliaccheria.
Questo sito è uno strumento di riflessione, ma è l’azione che produce dei risultati concreti, quello che auspico, quindi, che questo strumento possa aprire le menti di tanti uomini assuefatti al loro destino sociale, di prendere visione della loro dignità maschile, in breve.. di girarsi per non prenderlo nel qlo.
Damien(Quota) (Replica)
Per me lo scandalo sta tutto nell’esistenza stessa del bollino rosa.
Altroché.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/06/14/maternita-cgil-e-cisl-chiedono-alla-fornero-revoca-del-bollino-rosa-alle-poste/263011/
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
Più tempo passa e più mi convinco che donne e caos vanno di pari passo.
@@@
http://d.repubblica.it/argomenti/2012/06/05/news/genere_svezia-1070211/
Una “gallina” ha scatenato un putiferio in Svezia. “Hen” (alla lettera, per l’appunto, “gallina”) è il nuovo pronome neutro svedese (già discusso dai linguisti negli anni ’60) che va ad aggiungersi al maschile “han” (lui) e al femminile “hon” (lei) nella versione online dell’Enciclopedia Nazionale. E mai come in questo caso le parole hanno un peso.
La novità delle ultime settimane, infatti, si inserisce in un accesissimo dibattito che vede sotto accusa i tentativi dei cosiddetti “attivisti della neutralità di genere” di cancellare le differenze tra maschile e femminile, in nome di una società più libera e rispettosa di chi in questa divisione non riesce a collocarsi.
Un pronome per la neutralità sessuale
il catalogo “Leklust” che propone giocattoli senza barriere di genere
Mentre un marchio di abbigliamento per bambini ha eliminato la dicitura “ragazzo” e “ragazza” dai suoi capi e la Federazione nazionale di Bowling propone un campionato unico per maschi e femmine, ci sono anche politici -i socialdemocratici- che avanzano l’idea di toilette unite. Non solo: le bambine non si chiameranno più solo Eva, Ulla e Annika: in Svezia per legge sono stati approvati 170 nomi unisex. L’intenzione, insomma, è quella di condizionare il meno possibile le scelte sessuali dei cittadini, soprattutto di quelli che ancora devono formarsi: i bambini. Per questo nella capitale Stoccolma, la scuola materna Egalia, aperta nel 2010, ha deciso di evitare il più possibile “espressioni di genere”: nelle canzoni si cerca di usare “hen” e nei disegni la famiglia non è solo “mamma e papà”, ma anche “papà e papà” e “mamma e mamma”.
La Svezia, del resto, è all’avanguardia per l’egualitarismo di genere: 60 dei 480 giorni di congedo parentale sono riservati a ciascun genitore, per incentivare i neopadri a stare coi piccoli; l’occupazione femminile nel 2010 era del 70,3, contro una media europea del 56,7 (poco più del 40% in Italia) e il tasso di disoccupazione delle donne è inferiore a quello degli uomini.
Che la neutralità di genere sia l’ultima frontiera dell’egualitarismo? Ne abbiamo parlato con due esperte di genere: Loredana Lipperini, giornalista, autrice, tra gli altri, di “Ancora dalla parte delle bambine” (288 p., ed. Feltrinelli, 15 euro) e Aura Tiralongo, dottorata in Semiotica, esperta di studi di genere.
Loredana, cosa pensi dell’introduzione di questo pronome neutro nella lingua svedese?
Non mi scandalizza affatto. È una notizia proprio di queste ore che Rizzoli sta introducendo libri per maschi e libri per femmine. Allora preferisco di gran lunga la neutralità nei pronomi alla genderizzazione dei libri. Non c’è niente di male. Siamo noi del resto a scandalizzarci sulla lingua. Persino l’Accademia della Crusca, attraverso il lavoro di Cecilia Robustelli (docente di linguistica italiana all’Università di Modena) ha presentato le Linee Guida per l’uso del genere nel linguaggio amministrativo. Il sessismo nella lingua italiana era stato affrontato già da Alma Sabatini, autrice di “Raccomandazioni per un uso non sessista della lingua italiana” (1987). Non dimentichiamoci di che Paese sia la Svezia, all’avanguardia per quanto riguarda l’uguaglianza di genere. Se questa attenzione culturale in Svezia arriva dopo conquiste fatte per passi, ben venga.
Aura, nel 2010 il World Economic Forum ha designato la Svezia come il Paese più egualitario sessualmente. Egualitario vuol dire neutro?
Non necessariamente. Egualitarismo non significa affatto annullamento delle differenze. Il problema semmai è quando la differenza è male interpretata e sentita come qualcosa di obbligatorio e necessario. Il punto è di evitare di pensare che la differenza sessuale morfologica implichi un diverso ruolo di genere, differenze attitudinali, un diverso sentire il proprio posto nel mondo. Il punto delle politiche di genere, a mio avviso, non consiste quindi nell’annullare eventuali differenze tra i sessi. Così come in tutte le politiche di integrazione dovrebbe avvenire, anche in quelle sessuali si dovrebbe dar spazio a tutte le espressioni degli individui.
In Svezia il cambiamento linguistico arriva dopo alcuni cambiamenti, peraltro discussi, nella realtà. In Italia il pronome neutro ce l’abbiamo già, ci manca quindi il cambiamento nella realtà?
Aura: In Italia, e non solo, il processo linguistico dovrebbe essere appoggiato a una serie di provvedimenti integrati che riguardano i mass media, le scuole, l’educazione: trovare progetti ad ampio raggio che agiscano in sinergia, all’interno dei quali la modificazione linguistica trova spazio, altrimenti è una goccia nel mare.
Tra le accuse mosse agli “attivisti della neutralità di genere”, c’è l’idea che gli adulti non dovrebbero disturbare i bambini nella ricerca della loro sessualità
Aura: Nelle intenzioni proprio questo è il modo per non disturbarli: il fatto di non orientare il bambino a sentirsi catalogato in quanto maschio o femmina risponde a un’esigenza di libertà. Il problema è stabilire nella prassi come declinare quest’intenzione. Il rischio è proporre la neutralità quando il contesto agisce in contraddizione. Il bambino si trova a dover prendere collocazione nella realtà secondo criteri che hanno assunto naturalità quando magari hanno origine culturale e storica. Inutile imporgli la neutralità a scuola se poi è esposto a messaggi in cui i ruoli sessuali appaiono strutturati e gerarchici, come avviene in certi cartoni animati. Il problema è molto ampio, gli stereotipi di genere sono in larga parte pacificamente veicolati dai mass media e rinforzati nei contesti lavorativi e nelle prassi sociali. In Italia si cerca, anche faticosamente, di riportare l’attenzione sul problema, che è molto più che un elemento di militanza. È un elemento di civiltà, relativo ai diritti della persona.
Quand’è che gli stereotipi di genere vanno combattuti? O vanno combattuti a prescindere?
Aura: Vanno combattuti sempre, fin dai primissimi stadi, fin dai fiocchi rosa e azzurri, prima che, in età adulta, si arrivi a ruoli socialmente permanenti, largamente condivisi e quindi difficili da decostruire. Il problema è quando lo stereotipo impone delle norme costruite e non naturali che risultano invalidanti per il singolo.
(05 giugno 2012)
Marco(Quota) (Replica)
“Il bambino si trova a dover prendere collocazione nella realtà secondo criteri che hanno assunto naturalità quando magari hanno origine culturale e storica”.
Questo è un vero e proprio delirio. Pensare che i condizionamenti culturali e sociali possano determinare la cosiddetta “scelta sessuale”, oppure, viceversa, che la “liberazione” dai suddetti condizionamenti possa favorire i singoli individui a optare per il sesso a cui appartenere (ammesso e non concesso, ovviamente, che questo possa essere possibile), è puro delirio ideologico.
I condizionamenti sociali e culturali possono certo condizionare, anche pesantemente, la vita sessuale delle persone, questo è ovvio, e non saremo di sicuro noi a negarlo, anzi, ma non possono certo determinare il sesso a cui appartenere, o meglio a cui scegliere di appartenere (concetto assai più inquietante).
Un contesto sociale più libero dal punto di vista degli usi e dei costumi sessuali, favorirà una sessualità più libera e ludica per tutti (uomini, donne, omosessuali), così come un altro più chiuso e repressivo porterà invece ad una sessualità molto meno libera, molto più condizionata, e comunque costretta all’interno di un sistema più o meno rigido di schemi e regole. Su questo non ci piove. Ma pensare che l’appartenenza sessuale, cioè quanto di più naturale possa esistere al mondo, possa essere “scelta”, dal mio punto di vista, è pura follia. E’ come scegliere se ci piace o non ci piace la pasta al pomodoro: ci piace o non ci piace. Punto e basta. Ma non possiamo di certo decidere se ci piace o meno.
Quello che può accadere (l’esempio è banale, come al solito, ma ci capiamo…) è di vivere in un contesto dove mangiare la pasta al pomodoro sia del tutto o parzialmente libero , oppure in un altro dove, viceversa, per tutta una serie di ragioni (culturali, sociali, religiose ecc.), sia proibito oppure consentito solamente all’interno di un determinato sistema di regole, con tutte le conseguenze, anche gravi dal punto di vista psicologico, che questa situazione può determinare. Nel senso che la nostra sessualità rischia di essere pesantemente condizionata fino al punto di reprimerla completamente. E allora è giusto lavorare per una società dove tali condizionamenti non esistano e ciascuno possa essere libero di vivere liberamente e serenamente la sessualità come meglio preferisce.
Ma da questo a concepire che il proprio sesso possa essere scelto ce ne corre…Non solo, mi sembra che proprio la strada imboccata dalla Svezia sia quella di un condizionamento socioculturale pesantissimo sulla vita sessuale degli individui; esattamente il contrario di ciò che noi sosteniamo. Naturalmente, dal momento che, a mio parere, il sesso non può essere scelto (perché equivarrebbe, dal mio punto di vista, a scegliere se ci piace respirare o defecare), quello che realisticamente potrà accadere sarà un gigantesco processo di condizionamento e un altrettanto gigantesco tentativo di annacquamento delle identità sessuali, che ovviamente non potrà certo condurre alla cosiddetta “scelta del sesso a cui appartenere” ma “solamente” (lo scrivo fra virgolette perché è un “solamente” che pesa come una montagna) a condizionare pesantemente la vita delle persone. Esattamente ciò che accadeva (con modalità completamente diverse e, se vogliamo, in parte capovolte) e che in parte accade tuttora, in quei contesti sociali dominati dalle religioni organizzate. In entrambi i casi siamo di fronte alla cosiddetta ingegneria sociale e culturale (e sessuale), oggi, come nel caso svedese, solo più sofisticata rispetto a quanto avveniva in passato.
Mi sembra una sorta di tentativo, sia pur apparentemente non violento (rispetto ai precedenti) ma forse ancor più pericoloso, di costruire l’”uomo nuovo”. Anche se , in questo caso, è improprio parlare di “uomo” perché ciò a cui si sta probabilmente lavorando in quei “laboratori” è un soggetto umano ancora non ben definito (ma sicuramente un “consumatore”, di questo posiamo stare certi…).
La questione, di enorme portata, non è, qui ed ora, di immediata attualità, ma credo che prima o poi lo diventerà. Speriamo che il seme che stiamo gettando verrà raccolto da quelle generazioni future che si troveranno ad affrontare gli scenari che la post modernità gli metterà inesorabilmente di fronte.
Fabrizio
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Sono d’accordo Fabrizio.
Il colmo è si mettano loro a discettare di natura e naturalità. Per loro intendo le femministe, di vario grado, cultura e corrente.
A parte la preparazione specifica, al 99,99999999% (lo 0,000000001 me lo tengo per la statistica , mica perché ci credo) inesistente. Dicevo a parte la competenza a parlarne, c’è un palese conflitto d’interesse.
Loro, le femdoministe, non le donne per carità, non sono tanto pazzo da pensarlo e tanto meno da dirlo, sono il prodotto culturale di massima espressione di una società, quella occidentale, che della rescissione con la natura ne ha fatto un dogma.
E hanno anche il coraggio di parlarne. E’ come incaricare Totò Riina di combattere la mafia. Uguale.
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
Anche in questo articolo, con relativi commenti, emerge la stupidità, l’ inconsistenza delle femministe, nonché la loro assoluta inferiorità morale.
http://27esimaora.corriere.it/articolo/vorrei-un-figlioma-con-chi-lo-faccio/
Tiziano(Quota) (Replica)
Leggete un pò cosa scrive questa nostra vecchia conoscenza che appena un annetto fa ci considerava un gradino al di sotto dei trafficanti di bambini?…
Prima Fikasicula, ora questa Lameduck, mi sbaglierò ma alla periferia dell’impero qualcosa comincia a scricchiolare…
http://www.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Filblogdilameduck.blogspot.it%2F2012%2F05%2Fi-vaniloqui-della-vagina.html%3Fm%3D1%26fb_source%3Dmessage&h=8AQFdiZNc
P.S. la cosa mi è stata segnalata da Rita. Se qualcuno ne ha voglia (io no, onestamente, e soprattutto non è tatticamente opportuno), potrebbe andare sul suo blog a chiedere spiegazioni, e soprattutto spiegando che non non siamo il contraltare del più ottuso femminismo di genere capovolto nel suo contrario ma tutt’altra cosa (che lei fa finta di non sapere). La finalità, ovviamente, non è convincere lei (che pare si sia convinta da sola…), ma alimentare il dibattito e raggiungere quante più persone possibili.
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Mah … cosa vuoi che ti dica, tra l’altro ai tempi di Lameduck in questo sito io dormivo.
Penso che qualcheduna, più accorta, inizi a rendersi conto che si sta andando troppo oltre e nella direzione sbagliata per di più. Controproducente per la loro stessa causa intendo.
A proposito di Fikasicula. A suo tempo ci invito ad un confronto, che accettammo. Poi è sparita. Spero almeno che non sia per seri problemi personali.
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
Fabrizio Marchi:
Leggete un pò cosa scrive questa nostra vecchia conoscenza che appena un annetto fa ci considerava un gradino al di sotto dei trafficanti di bambini?…
Prima Fikasicula, ora questa Lameduck, mi sbaglierò ma alla periferia dell’impero qualcosa comincia a scricchiolare…
http://www.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Filblogdilameduck.blogspot.it%2F2012%2F05%2Fi-vaniloqui-della-vagina.html%3Fm%3D1%26fb_source%3Dmessage&h=8AQFdiZNc
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Spero (ma non troppo) che comincino a mandare a quel paese i maschi pentiti e tutto il loro leccaculismo (ops! Ma non si dicono le parolacce in presenza del gentilsesso) mi stupisce sempre il vetriolo che esce dalla bocca di queste femministe. Infatti essere critici con loro le fa riflettere e forse disgustare di tutto ciò che le circonda: bambini uccisi, guerre, violenza, è anche colpa loro e facendo le stronze non cambia molto…
Leonardo(Quota) (Replica)
Sul link postato da Raffaele,ed andando indietro a leggere i vari articoli ,mi sono imbattuto sul termine nazifemminismo ,questa è la mia risposta
http://femdominismo.wordpress.com/2012/06/25/nazifemminismo/
mauro recher(Quota) (Replica)
Come era più che prevedibile, si stanno scatenando alla grande.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/06/25/quote-rosa-italia-57esima-nel-mondo-ora-parita-passa-dalla-preferenza-di-genere/271213/
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
Gli ho inviato un commento che suona pressapoco cosi:
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Un tempo ci fu persino un referendum nazionale per la preferenza unica. Vinto. Le preferenza multiple erano viste allora come occasione d’intrallazzo e corruzione. Cosi la pensavo allora, cosi la penso adesso. Io.
Sarebbe molto interessante conoscere il livello di coerenza delle lor signore al riguardo.
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Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
Sulle quote rosa e dintorni ,mi sembra interessante (almeno per me) fare un paio di considerazioni. Uno arriva dal corpo delle donne ..
Abbiamo già detto della regione Lombardia e del tripudio che ne è uscito ,ma sembra che ,invece ,quando si toccano le nomine RAI ,le cose cambiano ,con questo articolo:
http://www.ilcorpodelledonne.net/?p=12548
Si lamentano (o meglio si lamenta solo la Zanardo) che non vengono prese in considerazioni i CV ,ma nomine fatte dei partiti ,praticamente nessuna meritocrazia. Non potrei essere più d’accordo ,eppure il PD ha scelto due nomi ,un uomo e una donna ,quindi in perfetto 50/50 ,ma si vede che in questo caso il 50/50 tanto amato dalle femministe ,visto che non prende in considerazione la Zanardo ,già non piace più; si deve vedere la meritocrazia
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Invece sul fatto quotidiano ho letto un commento interessante sulle quote ,le femministe si lamentano che le donne vengono “salvate” dagli uomini ,tanto da far cambiare pure le fiabe ,ma le quote rosa non è quasi una concessione maschilista per aiutare le povere donne che ,senza queste ,sarebbero incapaci di essere elette ,praticamente come un “salvataggio” ?
mauro recher(Quota) (Replica)
Lo so .qualche volta dovrei passare dritto ,ma quando leggo di certe cose ,proprio non ce la faccio ,sarà un mio limite ,su questo gruppo facebook
http://www.facebook.com/Noallaviolenzasulledonnevero2
su questo commento
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Se ci sono idioti che rinfacciano i morti sul lavoro, come se fossero uccisi da donne, a parte ricordare gli incidenti domestici che colpiscono in larga parte le donne che lavorano in casa, c’è una “professione” femminile che costituisce una fonte di schiavismo e sfruttamento da sempre e vede donne sparire nel nulla di continuo, morte spesso senza nome e che nessuno cerca in questa nazione.
“È stato il rifiuto di una giovane lituana a prestarsi a un rapporto a tre, con il titolare e un cliente, a scoperchiare il vaso delle nefandezze. Cafarelli l’ha seguita in bagno, minacciandola di non pagarla e, al nuovo diniego, ha forzato la porta e l’ha presa a schiaffi, picchiandola poi con una gruccia da abiti. Di lì la denuncia, con il via alle indagini.”
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questo il mio commento
Qui ,facciamo un discorso più serio ,d’altronde il mio gruppo si batte sulle cosiddette morti bianche ,ma lo sai il perchè ,ci battiamo ? Per un motivo molto semplice ,a morire sul lavoro sono praticamente uomini (circa il 96-97 %) e sono,di solito, bassa manovalanza ,adesso ,in un mondo “maschilista” ci sembra ,quanto meno strano che ,a morire siano gli oppressori al posto delle “oppresse” sarebbe come dire che ,nei forni crematoi ci andavano i nazisti ,o come a raccogliere il cotone ,ci andassero i padroni bianchi al posto degli schiavi di colore ,che non sono uccisi dalle donne è vero ,ma il nostro discorso è diverso ,se puoi parlo pure dei femminicidi ,e sugli incidenti domestici ,non sono pochi gli uomini che ne sono vittime ,cii si divide tra 50-50
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poi su questo episodio
http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/07/01/news/bimba_ferita_fermato_uomo-38306695/?ref=HREC1-4
loro hanno scritto
Per i maschilisti questo è un vero uomo.
Per tutte le persone di tutti gli orientamenti sessuali e normali ed equilibrate, questo qui è un imbecille
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questo è il mio commento
Non saprei ,faccio parte di un movimento maschile e non credo che sia proprio un eroe ,ma proprio un imbecille ,non so di che movimenti maschili parli ,ma nel mio ,stai tranquilla ,che questi “eroi” nessuno li osanna giustamente ,è in carcere ,è li deve stare ne più ,ne meno ,una domanda ,anche polemica ,ma dei movimenti maschili leggi solo i titoli o anche gli articoli ,e se c’è qualche movimento maschile che giustifica questo ,anzi è addirittura un eroe ,mi dispiace per loro ,ma la QM (questione maschile) è ben altra cosa…
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ho evitato di fare il nome del gruppo uomini beta ,sono entrato come “battitore libero”
mauro recher(Quota) (Replica)
“ho evitato di fare il nome del gruppo uomini beta ,sono entrato come “battitore libero” (Mauro Recher)
Hai sbagliato invece, dovevi e potevi farlo tranquillamente. Intanto perchè segnalando il movimento e il sito si raggiungono tante altre persone che non ci conoscono, e poi perchè in questo modo, come anche tu stesso hai giustamente sottolineato, si chiarisce meglio chi siamo e cosa sosteniamo e si evita di essere confusi con altra gente che per tante ragioni ha purtroppo fino ad ora ha procurato più danni che benefici alla causa.
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
ok Fabrizio ,ma volevo vedere che “aria tira” ,anche se è vero ,chi vede il mio profilo ,vede che sono iscritto a uomini beta ,quindi basta fare 2+2 …
Rimedio subito
mauro recher(Quota) (Replica)
Ho seguito tutto i dibattiti di Mauro con tale Viviana Hammil (Uno pseudonimo) sul gruppo Fbook No alla violenza sulle donne.Ho notato che costoro oltre ad appropriarsi degli unici dati statistici seri e inopinabili, rinnovano per le masse il cristallizzato Teroma secondo cui l’enorme percentuale delle morti maschili sul lavoro rispetto a quella femminile è frutto di un “sistema” fatto dagli umini per gli uomini. Questo punto dogmante delle teorie femministe, apparentemente tra i più forti, presenta in realtà sempre carenze di qualsiasi analisi storica e socio-demografica e latita di qualsiasi forma di dibattito. Ad esempio quando si parla di sistema a quale periodo storico si fa riferimento? E’ importantissimo questo perchè un conto è definirlo dall’età industriale in poi e un conto e definirlo dai tempi di “Adamo”.Il fatto largamente sospetto è che questi gruppi di teoriche evitano fermamente ogni tipo di confronto su questi capisaldi,( trascurando di forza ogni forma di accuratezza)ed accusando chi le critica di permettersi di fare del mero processo. Io credo fermamente che il gruppo Uomini Beta abbia tutt e le forze intellettuali per potere mettere in crisi tali capisaldi ( che per me sono cardini arrugginiti dalla contemporaneità) ma per far ciò occorre sopratutto il ruolo dei “tecnici” che è ben di più del fare opinione; tale ruolo è l’unico a dare spessore e credibilità al Movimento ( almeno in questa fase di crescita). Occorre secondo me, proporre e dar forza al nuovo lessico e al linguaggio peculiare ed emergente della QM altrimenti non potremmo mai confrontarci con un dizionario tanto collaudato ed oleato come quello post-femminista… A proposito di ciò vengo a dire: le Nazifemministe esistono e sono quelle che vagheggiano la supremazia morale,intellettuale,spirituale,social-politica, sessuale di ciò che è ogni aspetto della dimensione femminile su quella maschile al fine di annullarla.Non offendo nessuno se le chiamo così, anzi per me sono solo delle farabutte criminali e mi sento nobilitato per questo.
Diego(Quota) (Replica)
@Diego ,vuoi un esempio di nazifemminismo ,cosi per far vedere che non diciamo cavolate ?
Ma basta andare nel blog della Terragni e se ne esce con questo articolo qui ….
http://blog.iodonna.it/marina-terragni/2012/07/03/farsi-giustizia-da-sole/
Quasi rimpiango le ronde padane ,almeno loro avevano il compito solo di segnalare (sulla carta) ,queste qui ,invece ci vanno giù pesante
mauro recher(Quota) (Replica)
questo un mio commento al post della Terragni
Quasi rimpiango le ronde padane ..
Posso fare un esempio ?
Io faccio parte di un movimento maschile ,vorrei chiedere ma “le angel” se la prendano pure con me ,che non sono ne stalker ,ne violento ,ma solo faccio parte di una sezione ,diciamo “antagonista” ? Tanto per sapere …
mauro recher(Quota) (Replica)
ovviamente si è incavolata ,questo è un altro mio commento
Ma non scherzo nemmeno io ,anzi sono serissimo ,e se quello non è ne un violento ,ne uno stalker ,ma un sbaglio di persona ,gli si chiede scusa ? Oppure , è un uomo e prima poi questo diventa violento (come una formula matematica) e ci portiamo avanti con il lavoro ? Ma ha ragione sa ,bisogna moderare ,se no entrano i troll e i pagliacci (anche di peggio ,ma siamo tra persone adulte ) però entrano anche chi è fuori dal coro e che ogni volta legge di un femminicidio ,sa già che dovrà subire la colpa di essere nato uomo (sempre per la famosa legge matematica) ,adesso deve stare attento anche alle botte e percosse
mauro recher(Quota) (Replica)
“sistema” fatto dagli uomini per gli uomini…. etc. … etc….. (Diego)
Beh … innanzitutto benvenuto nel sito. Per quanto riguarda il discorso di cui sopra. Bestialità di quel tipo nascono quando si rinuncia ad analizzare la realtà, con strumenti e metodologie magari anch’esse imperfette e fallaci, ma enormemente più serie della favoletta della GNF.
Ti confesso di non aver capito, forse, la differenziazione prima dell’età industriale e dopo.
Ti dico sinteticamente la mia.
Dall’età industriale in poi e penso che oramai si possa dirlo senza paura di essere smentiti, altro che “sistema fatto dagli uomini per gli uomini“, si tratta invece, al massimo, di un “sistema fatto dagli uomini per le donne“. E consegnato loro su un piatto d’argento, aggiungo.
Con questo non voglio dire che scoperte scientifiche, sommovimenti e rivendicazioni sociali, avanzamento della tecnica, hanno svantaggiato gli uni e avvantaggiato le altre. Tutt’altro.
Ma nell’indubbio miglioramento generale (masse sempre più grandi di persone hanno goduto e godono tutt’ora di condizioni di vita che neanche le élite pre-industriali potevano permettersi) di tutti, uomini e donne, quest’ultime sono le beneficiarie privilegiate di questo “sistema”.
E d’altra parte è solo un caso che si inizi a parlare di femminismo (e delle sue rivendicazioni), solo quando l’età industriale mette salde radici?
E solo un caso che in questo “sistema”, fatto dagli uomini per gli uomini chi si trova sulla linea di confine, a rischiare spesso la pelle, quasi sempre l’incolumità personale e questo nelle varie situazioni lavorative e non, siano sempre solo ed esclusivamente uomini (*)?
La verità invece è che gli uomini (al di là delle diverse ideologie e convinzioni), hanno costruito una società a misura di donna come mai era successo prima nella storia dell’umanità.
Tutto quello che ho detto però, potrebbe sembrare un dar ragione alla loro favoletta della donna subordinata e sottomessa all’uomo da almeno un tremila anni di storia a questa parte, sottomissione che poi sarebbe venuta meno per l’appunto nelle mutate condizioni risultate dal progresso di tecnica e scienza.
Potrebbe. Ma cosi non è. Solo chi è in malafede ideologica può pensarlo.
Leggere il passato con l’ottica del presente e, solo secondo quest’ultima, giudicarlo è, a pensare bene, un ottimo indice di imbecillità, a pensare male, come dicevo prima malafede.
Se queste signore, con il codazzo di uomini che le seguono, scendessero dalle loro carrozze di livorose piccolo-borghesi ansiose di acquisire potere ed osservassero il mondo non dico con la visuale degli ultimi ma quantomeno di quelli (e di quelle) che devono ingegnarsi per tirare avanti, dovrebbero ammettere che anche prima, nelle tristi scelte che si dovevano compiere, o peggio, subire, gli uomini, di tutte le classi, nel 99,99% dei casi hanno sempre cercato di preservarle. E proteggerle. Perché nonostante gli strepitii delle femdoministe, gli uomini, le donne, da sempre, le amano.
Sull’inverso, si cercano ancora, disperatamente, quantomeno degli indizi.
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(*) Con ciò non voglio negare anche il contributo femminile in quel senso, ma come direbbe la Linda Laura Sabbadini: non è statisticamente significativo.
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
Caro Diego, innanzitutto benvenuto anche da parte mia, anche se forse ci conosciamo già benissimo… Comunque sarai tu a correggermi se sbaglio…
Naturalmente ti ringrazio della fiducia e della stima nei nostri confronti e raccolgo senz’altro il tuo invito ad essere “scientifici”, cioè a portare dati, statistiche e numeri che sono fondamentali per smascherare la menzogna nella quale siamo stati catapultati dal matrix dominante. Al contempo è necessario, nella stessa misura, anche un lavoro di analisi e di elaborazione teorica, così come di comunicazione e di capacità di penetrazione e di costruzione di comunità. Insisto molto su quest’ultimo punto perché è solo attraverso la costruzione di luoghi e momenti di condivisione reali e concreti (e permanenti), quindi di comunità e di solidarietà, che potrà nascere quella fiducia e quello spirito necessari a far crescere il movimento.
Insomma c’è da lavorare molto e per tutti, ciascuno in base alle sue capacità…
Un solo appunto al tuo commento. E’ comprensibilissima una certa rabbia, ma non serve a nulla. Mi riferisco a queste tue parole:” per me sono solo delle farabutte criminali…”. Capisco e comprendo né tanto meno mi scandalizzo, ma noi dobbiamo andare oltre. Dobbiamo cioè elaborare la rabbia, come si usa dire in gergo psicoanalitico, e trasformarla. Per essere più forti di loro. “Loro” possono permettersi il lusso di utilizzare la tecnica dell’insulto. Noi no. Noi dobbiamo sempre mantenere la lucidità. Proprio per poter fare al meglio il lavoro di cui parlavi proprio tu.
Fabrizio
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
sul blog della Zanardo e sul suo spazio facebook ,non si parla altro che le nomine del c.d.a RAI ( non so ,ogni giorno scrive un articolo) ,si vede che ,punta nell’orgoglio (magari credeva di vincere facile) parla del cosiddetto merito ,strano però ,prima andava bene le quote rosa ,va beh ,cose già dette ,volevo solo segnalare che ,nei CV da valutare c’è una certa DANIELA BRANCATI che Fabrizio conosce molto bene ,il suo CV?? Ottimo per la RAI
mauro recher(Quota) (Replica)
“nei CV da valutare c’è una certa DANIELA BRANCATI che Fabrizio conosce molto bene ,il suo CV?? Ottimo per la RAI” (Mauro)
Infatti, Mauro, un vero concentrato di assoluta mediocrità (mi riferisco a lei, ovviamente). Il suo (credo) ultimo libro dal titolo “occhi di maschio” che ho dovuto leggere, essendo stato invitato a presentarlo nel ruolo di bastian contrario, come alcuni di voi ricorderanno, è un vero e proprio campionario delle banalità e dei pìù triti e ritriti luoghi comuni sulla discriminazione e la mercificazione delle donne nel mondo della televisione e dello spettacolo. La pisciatina inutile e scontata di una giornalista, che proprio grazie alla sua militanza femminista, nei salotti che contano, ovviamente, non a Femminismo a Sud o nel collettivo femminista della Magliana, ha fatto la carriera che ha fatto. Si è anche moderata con il tempo: non è una stupida infatti e, come tutte/i le/i furbacchioni, sa bene che per fare carriera bisogna smussare un pò i toni. Anche se questa regola vale per tutti ma molto meno per le femministe. Guarda caso…
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
mio intervento sul facebook
http://www.facebook.com/Noallaviolenzasulledonnevero2/
mio commento
Infatti ,il nostro gruppo (uomini beta) è fortemente antifemminista ,ma non ho letto mai di nessuna nota di denigrazione ,noi diciamo una cosa molto semplice che ,molti uomini ,non facente parte della classe dominante non se la passano poi cosi bene ,il nostro “antifemminismo” deriva proprio dal fatto che ,le femministe ,hanno trattato l’operaio (o chi per lui) in virtù del suo sesso come “oppressore” ,dico la verità ,io di mestiere faccio proprio l’operaio ,e quando vedo i miei colleghi (una 15 in tutto ) non riesco ad immaginare che quelli sono gli “oppressori” anzi rido amaro ,in definitiva hanno ,secondo una nostra opinione ,capovolto Marx cioè da conflitto di classe ,a conflitto di genere ,nessuna polemica ,volevo solo ribadire il pensiero di uomini beta
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loro risposta
Mauro, nessuna di noi considera l’operaio uomo come un oppressore! XD ..Ogni tanto (non dico sempre, eh!) leggete anche i blog femministi che propongono ed organizzano manifestazioni a difesa dei lavoratori (uomini e donne).. Tutto ciò che vogliamo è un mondo di persone libere e con pari diritti e dignità!
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Risposta politicamente corretta ,non c’è che dire ,se fosse vera sarebbe anche perfetta
mauro recher(Quota) (Replica)
Gli antifemministi sono considerati “odiatori di donne” e persone che vogliono contestare i diritti delle donne . Questo è un ritratto che fluttua nella mente di molte persone. L’origine di questa falsa ipotesi è il significato soggettivo della parola “femminismo” e noi possiamo farlo derivare da essa una comprensione di cosa l’antifemminismo probabilmente è . Molte persone hanno un’ unidimensionale, praticamente puerile ed ingenua, idea di cosa sia il femminismo . Il femminismo è per le donne ed i loro diritti , e chiunque è contro il femminismo potrebbe naturalmente essere anche contro le donne . Quantomeno questa è la conclusione che emerge da questa semplice e cruda definizione . Tuttavia, in seguito, vedremo che questa definizione è non solo falsa, ma fondamentalmente differente dalla realtà .
Questo femminismo, così chiamato, è messo in atto per ridicolizzare gli uomini non appena essi formulano ogni legittima rivendicazione per il loro sesso . Con il suo network dell’Ufficio delle Pari Opportunità e quelli responsabili , esso indirizza sempre i soldi solamente per servire la popolazione femminile , e soprattutto manca ogni parte dove uomini e ragazzini trattano problemi esistenziali che richiedono assistenza urgente . Questo femminismo mette certamente il “monopolio della sofferenza” in mano alle sole donne ed esclude gli uomini come genere alla compassione della società . Per questo aspetto, il femminismo può essere confidenzialmente chiamato “egemonia ginocentrica” .
Il terreno di coltura è la perversione del celebrato “narcisismo vittimista” il quale, come da definizione, presenta le donne come vittime eterne e gli uomini come eterni persecutori. Una vittima è debole, e solleva la questione di cosa potrebbe essere invitante per assumere tale ruolo. Una vittima può fare anche richieste senza assumersi mai le proprie responsabilità. E anche se la vittima sale di rango[nella gerarchia]rispetto ai suoi persecutori, essa potrebbe godersi tutti i benefici della sua “debolezza” e del potere simultaneamente, senza subirne gli svantaggi. La vittima rimane vittima nonostante i poteri acquisiti, è assolta da ogni responsabilità e colpevolezza ed è esente da critica. Perciò la vittima diventa “sacra” con assoluta ed interpretativa autorità ed inviolabilità. Considerato questo, in breve : le donne oggi sono messe su un piedistallo, acclamate come “Ragazze-Alpha” , dove gli uomini sono diffamati come “carne inutile”, violenti e impulsivi. Considerato, d’altra parte, l’entusiasmo con il quale viene cementato ancora e ancora il ruolo della vittima con le donne.
Questa schizofrenica mistificazione femminista ha uno schema. Esso definisce gli uomini come gli oppressori, ma contemporaneamente inferiori, dove la nomea delle donne è che sono tra le persone più nobili e pure che sovrastano i loro oppressori. L’interpretazione autoritaria femminista è , di conseguenza, legittimata in tre vie : per primo, dalla vittima ; secondariamente, dalle donne come “umani migliori”, per terzo, dalla promessa di salvezza in un mondo più femminile migliore .
I privilegi che non potrebbero essere giustificati con l’eliminazione della giustificazione, potrebbero essere giustificati con la presunta superiorità femminile.Cosa rappresentano gli anti-femministi ? Il tuo nemico non sono le donne, ed ecco il perché . Il femminismo oggi fa con le donne tanto quanto il Partito Socialista fa con le classi lavoratrici. Esso non è neanche interessato alla totalità della popolazione femminile, così pure non si interessa ai diritti umani fondamentali. L’anti-femminismo perciò non può essere paragonato alla misoginia.
Il clamore suscitato da alcuni estremisti di sinistra significa che secondo loro, gli antifemministi vogliono respingere in “cucina” le donne e che provano a riportare “indietro” l’emancipazione della donna : tutto questo è quasi comico. Perché dovrebbero volere questo gli anti-femministi ? Perché agli uomini dovrebbe piacere questo ? Donne ai fornelli e uomini in fabbrica ? Quali uomini vogliono questo ? Quello che gli anti-femministi vogliono è la fine di questa tendenza culturale predominante in cui le donne sono considerate sacre e gli uomini demonizzati . Gli anti-femministi vogliono la fine della politica che promuove solo le donne e punisce gli uomini. Loro chiedono che agli uomini venga data la stessa umanità, compassione e supporto dati alle donne. Sono richieste così cattive ?
tratto da facebook gruppo antifemminismo
mauro recher(Quota) (Replica)
In “Essere uomini è uno sbaglio” (Einaudi) di Karl Kraus, genio satirico del ‘900, il seguente aforisma
(da articolo su IL Foglio di mercoledì 11 luglio 2012):
“Guardati dalle donne! Pui prenderti una visione del mondo che ti divorerà fino al midollo”.
cesare(Quota) (Replica)
Queste non sono normali…
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http://27esimaora.corriere.it/articolo/in-carriera-senza-sacrificare-i-figliil-dilemma-dellamerica-post-femminista/#comments_list
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poi ci sono quelle sche scelgono…
12.07 | 13:59 hulk re
dopo anni di attività sballottata da una parte all’altra ho scelto…
il limite oltre il quale il lavoro non poteva sacrificare i figli…
no al non vederli la sera, no al non trascorrere con loro del tempo…
quindi…stop alla crescita professionale, che di per se non è una tragedia ma significa accettare che il tuo stipendio non crescerà mai più anche se in meno tempo fai meglio e in un part time produci il doppio di quel che produce un uomo a tempo pieno…
ma quest’ultimo passaggio è duro da ammettere per loro…
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anche se in meno tempo fai meglio e in un part time produci il doppio di quel che produce un uomo a tempo pieno…
ma quest’ultimo passaggio è duro da ammettere per loro…
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??!!??
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non è presunzione
12.07 | 17:59 Lettore-1343414
Praticamente a tutte le donne viene richiesto di riempire un certo ruolo. (fattrice, colf, mamma, moglie, cuoca, etc.)
Se una persona vuole portare avanti anche una carriera o una passione o uno sport… non può fare come l’uomo, che lo farà INVECE delle altre cose, che a lui di norma non vengono richieste. Dovrà farlo INOLTRE. Non smetterà di essere richiesta come badante della famiglia 24/7, quindi se vuole fare anche altro dovrà cercare di imparare a far tutto.
Perchè gli uomini no? Perchè loro di norma non devono badare a nessuno, casomai farsi badare. E sai che difficoltà.
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Ma le donne di oggi di chi sarebbero “badanti” ??
Marco(Quota) (Replica)
Personalmente ritengo le donne portatrici di negatività (per gli uomini) sotto ogni punto di vista.
Nel momento in cui ci si libera dalla “nebbia” e non si è più ottenebrati dal desiderio sessuale e-o dall'”amore”, ci si rende chiaramente conto di ciò.
Tutte buone ragioni per non impegnarsi seriamente con una donna, tanto meno per sposarla (io sono stato sposato per un breve periodo).
Andrea(Quota) (Replica)
Anche il sesso occasionale con una donna, pur essendo altamente improbabile, è un evento ad altissimo rischio (per l’uomo) di denunce per violenza sessuale.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2012/07/12/Tunisino-indagato-stupro-Roma_7180616.html
Ripeto: le donne sono portatrici di fortissime negatività.
Meglio evitarle.
Andrea(Quota) (Replica)
xAndrea
Hai ragione: andare con le donne non è una passeggiata di salute come vogliono far credere tutti, non è il divertimento con cui gli uomini dai sorrisi ebeti credono o vogliono credere e farci credere.
Sappiamo invece che le donne acquistano valore negandosi e facendo poco sesso, cosi come avviene per tutto il resto: più è raro più vale…
Leonardo(Quota) (Replica)
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Hai ragione: andare con le donne non è una passeggiata di salute come vogliono far credere tutti, non è il divertimento con cui gli uomini dai sorrisi ebeti credono o vogliono credere e farci credere.
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Concordo, relazionarsi con le femmine è un lavoro e non un piacere, non fosse altro per le offese gratuite che le medesime sono solite rivolgere agli uomini.
Le femmine vivono di provocazioni e risentimento contro l’uomo, dalla loro bocca esce solo veleno.
Un esempio terra terra: se ci provi sei un tonto morto di fica (“eh!, la stupidità dell’uomo!”… frase che avrò ascoltato un milione di volte), se non ci provi sei un coglione, un frocio, un morto di sonno, un cazzo moscio, non esistono più gli uomini di una volta, eccetera.
Daniele(Quota) (Replica)
per Luigi ,ma anche gli altri naturalmente ,ma so che Luigi ha particolare stima di questo personaggio qui
http://www.youtube.com/watch?v=pS8hfMGR3C4&feature=player_embedded
Mi sembra ,se non erro,che questo qui è un insegnate ,spero vivamente che le sue lezioni siano più vivace ,altrimenti è peggio del sonnifero
mauro recher(Quota) (Replica)
No Mauro. Questo uomo, no.
Guardatelo tu.
A me piace leggere (scherzo, una volta adesso non più), parlare, ma soprattutto mi piace ascoltare.
Davvero. Ascolto tutti. E’ una vera perversione.
Ma anch’io ho i miei limiti!!!
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
il Gasparri ha disabilitato i commenti. evidentemente non ama molto lo scambio dialettico, esattamente come Ciccone o come le altre femministe che si lamentano del “silenzio maschile” ma quando sentono opinioni divergenti rispetto alle loro si tappano le orecchie per non sentire.
fulvio terzapi(Quota) (Replica)
guarda Fulvio ,il tuo commento cade a proposito ,copio ed incollo da uomini3000
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Se io non posso entrare in punta di piedi e, molto educatamente, dire: “non sono d’accordo” in un blog femminista, significa che quell’ambiente ha un cancro ideologico che va sconfitto con ogni mezzo
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Il Gasparrini e il Ciccone ,non fanno eccezione
mauro recher(Quota) (Replica)