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28 Nov 2009  |  2.216 Commenti

Video: Femminismo; ideologia sessista

Di seguito  il secondo video che abbiamo realizzato.


2.216 Commenti

Luigi Corvaglia 7:24 pm - 6th Giugno:

RDV,
Succede quando ci sono link molto lunghi. Questi infatti sono un insieme di caratteri continui. In ogni caso non succede con tutti i browser.
In ogni caso puoi utilizzare il tasto link che trovi qui sotto (l’ultimo a destra).
Come fare?
1) invece di riportare direttamente il link copi ed incolli qui il titolo dell’articolo, in questo caso : Calcio femminile, l’Australia battuta 7-0 da ragazzini under 15
2) vai alla scheda dove tieni aperto l’articolo e con il mouse selezioni il link dalla barra degli indirizzi e cliccando il tasto destro fai copia

3) ritorni sul tuo commento, selezioni il titolo che avevi copiato e clicchi sul tasto link
4) si aprirà una finestrella, incolla l’indirizzo copiato e premi OK; si aprirà un’altra finestra, premi ancora OK.
E’ fatta.
Non preoccuparti di quello che apparirà a te. Nel commento uscirà come quello che segue qui sotto.
Calcio femminile, l’Australia battuta 7-0 da ragazzini under 15

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Luigi Corvaglia 7:42 pm - 6th Giugno:

Ehmmm ….. https://www.uominibeta.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_scratch.gif ho sbagliato prendendo il link di Andrea.
Va beh … il concetto è lo stesso.

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Rino DV 12:45 pm - 7th Giugno:

Se Roma si scopre femminista
.
Uso questo articolo di linciaggio per mettere alla prova il mio apprendimento sul linkaggio.

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Fabrizio Marchi 2:58 pm - 7th Giugno:

Indovina indovinello https://www.uominibeta.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_yes.gif Osservate questo manifesto. Dov’è la parola mancante?
La soluzione a pag. …https://www.uominibeta.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_yahoo.gif
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=658109804352196&set=gm.1167187630000600&type=3

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mauro recher 9:49 pm - 7th Giugno:

Fabrizio Marchi,

Io non vedo nulla, mi dice pagina rimossa

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Rino DV 9:09 am - 8th Giugno:

Vediamo se ho imparato bene a linkare.
.
E leggiamoci questo gradevole intervento di un tale Jacopo (che si tratti di Jacopo Fo? ma scrive sulla Stampa?).
.
Si può scendere più in basso?
Sembrerebbe di no.
Eppure ogni giorno si scende…
si scende…

Lettera a Concita De Gregorio su donne, e uomini

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Jan Quarius 11:01 am - 8th Giugno:

Rino DV,

Ciao Rino. Non sapevo come contattarti (sul tuo blog non c’è una form di contatto) per segnalarti che ho pubblicato le tue parole (non tutte sfortunatamente) dal convegno che c’è stato il 5 e il 6 dicembre del 2015 a Vicenza.

L’articolo è il seguente:
https://storieriflessioni.blogspot.it/2016/06/la-forza-del-femminismo-di-rino-della.html

Se c’è qualcosa che vorresti correggere in ciò che ho trascritto, famelo notare 😉

Jan

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RDV 8:36 pm - 8th Giugno:

Caro Jan, ti ringrazio per la valorizzazione che stai dando al mio intervento a Vicenza.
Scrivimi qui: barnart@tiscali.it

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Armando 11:07 am - 9th Giugno:

Rino DV,
Jacopo Fo? Tal padre quale figlio!! Massima espressione di una “sinistra” (ma ormai si fa prima a dire non di una ma della “sinistra”, fra virgolette) liberale, dei “diritti” e della “non discriminazione”, del tutto x tutti, dai figli a quant’altro sia possibile nella concezione della mercificazione illimitata del mondo e dell’umanità. E questi proprio non riescono a capire quanto sono in sintonia proprio col capitalismo, di cui rappresentano una faccia strettamente connessa con l’altra. Come le merci si presentano accattivanti sugli scaffali, così i loro “ragionamenti” sono accattivanti, pieni di falsa umanità, di falso buonismo, di falso progressismo e ugualitarismo.

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Rita 11:36 pm - 9th Giugno:

In America sempre più avanti eh.. qui una giornalista chiede a Bernie Sanders se non si sente sessista a correre contro una donna. Interessante il commento che chiede se allora la Clinton non si deve sentire antisemita a correre contro un ebreo

https://www.youtube.com/watch?v=xblrujICzmw

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Rino DV 6:36 pm - 10th Giugno:

Rita,

Grazie Rita.
Questi sono fatti che accadono senza poter esser immaginati.
Confesso che li trovo sempre frustranti.
Infatti nelle mie silenziose elucubrazioni tento – da moltissimi anni – di immaginare l’inimmaginabile.
Ma vengo sempre superato dai fatti. Sistematicamente.
Nei miei deliri maschilisti da paranoico sfigato, invento affermazioni, situazioni, sentenze, leggi le più assurde, folli, demenziali. Ma non riesco mai a raggiungere gli apici toccati dalla realtà reale.
E’ questa mia inettitudine ad immaginare il reale, che mi irrita davvero.
Non riuscire a delirare quanto delira la realtà, mi scatena dentro una rabbia incontenibile.
Mi fa sentire un ingenuone che non ha ancora capito un tubo. “Di me medesmo meco mi vergogno”.
Davvero frustrante e umiliante.
Mi fregano ogni volta!

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mauro recher 7:24 pm - 10th Giugno:

Non proprio pertinente ma li riposto qui (due articoli)
http://www.huffingtonpost.it/vittoria-franco/femminicidi-donne-violenza-_b_10372744.html
e questo
https://www.facebook.com/qleggo/posts/10153859038804011
Su quest’ultimo sono da leggere i commenti

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armando 8:52 pm - 10th Giugno:

Rino DV,
Caro Rino, non è poi così difficile non far superare la propria immaginazione dalla realtà. Basta applicare ad ogni evento, ogni relazione, ogni accadimento in ogni campo dell’agire e del pensare umano, questo semplice aureo principio: la donna (non quella o quell’altra, ma la donna come archetipo) ha sempre ragione perchè è migliore. Quindi ogni contraddittorio è un insulto e una contraddizione in termini. Vedrai che funziona immancabilmente. Non ci sarebbe più neanche bisogno di fastidiose procedure, elezioni, giudizi di merito e quant’altro. Tutto inutile. Laddove c’è una donna, sia lei a vincere, altrimenti è sessismo. Al massimo un confronto sarebbe possibile fra esponenti femminili. Vuoi mettere la semplificazione?

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Rino DV 7:42 am - 11th Giugno:

OK.
Arrivi al semaforo. E’ verde.
A destra una donna è bloccata dal rosso.
Tu passi.
Non ti senti sessista e prevaricatore?

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Luigi Corvaglia 9:28 am - 20th Giugno:

Martani: “Il maschio è come un batterio: deve essere eliminato”

“Statisticamente la violenza è appannaggio degli uomini”, ci dice Daniela Martani, intervistata da noi, che chiarisce: “io ho scritto che le violenze dipendono direttamente dagli uomini. Basta aprire in libro di storia: tutti predomini e schiavismi sono stati fatti da uomini”. “Il problema principale è la presenza maschile sulla Terra, è come un batterio che deve essere eliminato”. “I dati del Ministero dell’Interno lo dicono: gli uomini sono più violenti”.
Puntata 16-06-2016.

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Rino DV 11:38 am - 20th Giugno:

1- Simili affermazioni aperte, inequivocabili dunque fanno ancora notizia. Bella cosa.. Giorno verrà in cui saranno pane della vita quotidiana, ovvietà sociali, espressioni superflue.
2- So che non ci crederete, eppure l’esser nato e l’essermi schierato dalla parte del male (italiano) che, grazie a Dio, coincide con quello inglese, mi procura una inebriante voluttà intellettuale.
Sono nato dalla parte del male e mi schiero dalla parte del Male. Non sono nato Ariano. Sono nato negro-giudeo e sono in lotta contro il Bene che dilaga.
Non ci si può credere ma ne sono entusiasmato.
E’ bellissimo.

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mauro recher 7:43 pm - 20th Giugno:

A proposito di questo Rino ho scritto un piccolo post, sembra non centrare nulla ma ….
https://femdominismo.wordpress.com/2016/06/20/silenzio/

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Luigi Corvaglia 10:53 am - 21st Giugno:

“L’evoluzione della specie”
Circoscrivere alla sola Martani, alla sua intelligenza o alla sua stupidità, la responsabilità delle sue dichiarazioni (“Il maschio è come un batterio: deve essere eliminato”) è molto riduttivo.
http://la-zanzara.radio24.ilsole24ore.com/martani-2/?refresh_ce=1
Non siamo di fronte alle esternazioni di una matta, ma dentro il matrix creato da una ideologia sessista e misandrica (Il genere della violenza, gli orrori hanno un sesso).
Indovinate quale.
http://ilmanifesto.info/il-genere-della-violenza-gli-orrori-hanno-un-sesso/
http://comune-info.net/2016/01/il-genere-della-violenza/

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Rino DV 1:25 pm - 21st Giugno:

Parabola del fariseo e del pubblicano

Lc 18, 9-14
Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l’intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri:
«Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano.
Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: “O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo”.
Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: “O Dio, abbi pietà di me peccatore”.
.
Rivendico la mia condizione di peccatore. Mi chiamo fuori dal novero degli innocenti. Non appartengo alla loro razza né alla loro specie. Non abito lo stesso Universo.
Il giorno del Giudizio accetterò ogni condanna, salvo la più vergognosa di tutte: il dover stare in eterno vicino agli Innocenti.
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Che vadano in Paradiso, gli innocenti! Che patiscano eternamente l’infamia che meritano.
.

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Luigi Corvaglia 8:15 am - 22nd Giugno:

Il contributo di Fabrizio N.
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Homo Bacterius Demens from fabrizio napoleoni on Vimeo.

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Fabrizio Marchi 5:10 pm - 22nd Giugno:

Rino DV,

Pensa allora io che sono nato negro, giudeo e pure comunista e laziale…https://www.uominibeta.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_yahoo.gif Una volta si sarebbe detto e pure “frocio”, ma oggi non si può più dire, primo perchè è proibito anche solo scherzare usando questa parola, anche se pronunciata fra amici e senza nessun intento offensivo, e secondo perchè i gay che una volta facevano parte del Male (come noi ora…) adesso fanno parte organica del Bene. Vale pure per i giudei, a dire il vero… Quindi a far parte del Male siamo rimasti noi, maschi non convertiti al Verbo Femminista, tutto sommato anche i pochi comunisti rimasti (ma ormai, essendo innocui, vengono considerati un fenomeno flokloristico), i mussulmani (ma non tutti…quelli che stanno dalla parte sbagliata…), i siriani pro Assad e i nord-coreani. Direi che questo è l’asse del Male in contrapposizione a quello del Bene. https://www.uominibeta.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_yes.gif

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Fabrizio Marchi 9:18 am - 28th Giugno:

mauro recher,

Quanta linearità, quanta chiarezza, quanta trasparenza, quanta logica nelle parole di questa Deborah Dirani. Infatti è risaputo che la relazione tra FF e MM è da sempre all’insegna della logica, della chiarezza assoluta, della sincerità, della trasparenza, della reciprocità, della spontaneità, della linearità. Una relazione dove appunto, da sempre, il Sì è il Sì e il No è il No. Lo abbiamo sperimentato tutti.
Allora perché non semplificare veramente tutto? Abbattiamo ogni barriera e ogni sovrastruttura visibile o invisibile, destinate a creare solo confusione e incomprensione fra uomini e donne. Semplifichiamo tutto, riduciamo tutto all’osso (io sarei favorevolissimo…). Per la serie:”Vuoi scopare?” “Si”, oppure “No”. “Ah, ok, grazie comunque, se cambi idea fammi uno squillo, questo è il mio numero”.
Così siamo tutti sicuri che il No è il No e il Sì è il Sì e non un “ni”, un forse, un vedremo, un chissà. “Se ti dico di no – dice la Dirani – non è che me la sto tirando, un No è un No”. Ha ragione, infatti a me me l’hanno smollata sempre tutte subito, alla prima uscita…
Ha ragione la Dirani, le donne non se la tirano mai, ma proprio mai. Non solo, sono sempre così chiare, lineari, razionali, logiche, non hanno mai un’indecisione, un ripensamento, in un senso o nell’altro. Ma dove stanno tutte quelle donne che dicono che gli uomini le devono saper capire, intuire, interpretare, oppure che alle donne piace essere desiderate? Tutte sciocchezze.
Una cosa è certa, se si fosse fermato al primo No, il sottoscritto a 58 anni sarebbe pressochè vergine o quasi…
Naturalmente la Dirani, in perfetta buona fede (…), ci spiega che è l’incapacità di saper leggere il No delle donne che porta gli uomini alla violenza sessuale. E certo, non poteva essere diversamente. Perché è risaputo che se una donna gli dice di No, gli uomini si sentono in diritto e in dovere di violentarla perché pensano che quello sia il suo recondito desiderio…
Va bè, ci tocca sopportare consapevolmente e lucidamente questa cascata di letame che ci viene rovesciata addosso tutti i santi giorni. Forza e coraggio…

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Rino DV 1:02 pm - 28th Giugno:

750 milioni le bimbe che costrette a sposarsi

Corriere
.
L’allarme Unicef: 69 milioni
di bambini moriranno entro il 2030
Il rapporto dell’organizzazione delle Nazioni Unite sulla Condizione dell’infanzia nel mondo 2016: servono interventi adeguati. Altrimenti nei prossimi 15 anni saranno 167 milioni i bambini destinati a vivere in povertà, 750 milioni le bimbe che costrette a sposarsi, 60 milioni i minori esclusi dall’istruzione
.
Mio commento:
.
750 milioni / 15 = 50 milioni l’anno. Ma le bambine che nascono ogni anno in tutto il mondo sono 40-42 mln. Perciò anche se tutte le piccole del mondo (Svezia compresa) subissero matrimoni forzati non si arriverebbe a quel numero.
Un momento: come è possibile costringere le ragazze a sposarsi senza, nel contempo, costringervi anche i ragazzi?
Perché diciamo che le femmine vi sono costrette e i maschi sono liberi?
Perché un’ideologia ci sta manipolando: il Femminismo.

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Rino DV 1:10 pm - 28th Giugno:

Ora e sempre Resistenza!

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Daniele 12:38 am - 29th Giugno:

Vorrei rivolgervi una domanda: riuscireste ad eccitarvi di fronte ad una donna che urla, si dimena, non vi vuole? Riuscireste ad avere un’erezione “a comando?”
Io no, mai.
Quello che voglio dire è che a me queste storie non convincono mai del tutto, e comunque anche se è andata veramente come ha detto quella ragazzina, vuol dire che quei minorenni non sono dei tipi “normali”, perché uno normale non si eccita in tali situazioni.
Al riguardo aggiungo che se per tutti gli uomini (o quasi) fosse così facile eccitarsi, pasticche come il viagra, il cialis o il levitra, non sarebbero neppure in commercio.
invece le aziende farmaceutiche fanno affari d’oro.

Bah… sarà.

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Rino DV 9:32 am - 29th Giugno:

Lavorare troppo danneggia le DD

Donne, lavorare per anni oltre 40 ore a settimana aumenta il rischio di patologie croniche e cancro
Secondo uno studio Usa condotto su 7500 lavoratori e lavoratrici, l’eccessivo tempo trascorso al lavoro aumenta la possibilità di sviluppare patologie croniche tra cui malattie cardiache e tumori nell’arco di 32 anni. Le donne sono più esposte degli uomini, che hanno presentato un’incidenza più elevata soltanto di artrite

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mauro recher 11:32 am - 3rd Luglio:

Una femminista ha fatto capolino sul mio blog ,chi vuole intervenire è ben accetto, ho scritto comunque, alcune cose
https://femdominismo.wordpress.com/2016/07/03/risposte/

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Fabrizio Marchi 2:55 pm - 25th Luglio:
mauro recher 10:50 am - 4th Settembre:

http://www.termometropolitico.it/1228524_che-fine-ha-fatto-il-femminismo-italia.html simpatico il passaggio della mancanza di femminismo dentro ai partiti politici

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Alessandro 3:51 pm - 4th Settembre:

Siamo ai livelli che se non c’è scritto a caratteri cubitali ” qui è presente il movimento femminista” questi neanche se ne accorgono.

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Rino DV 6:39 am - 8th Settembre:

La maternità negata

“La cultura post rivoluzione sessuale…” stigmatizza la maternità.
.
Tu pensavi che la svalorizzazione della riproduzione fosse un caposaldo del femminismo, che la sua liquidazione morale e sociale fosse una conquista, un successo ottenuto contro la volontà prevaricatrice della cultura patriarcale che considera le femmine (a parte oggetti di godimento, è ovvio) alla stregua di fattrici per la Gloria della Stirpe.
Tu pensavi che “Ogni parto è uno stupro” fosse uno slogan femminista.
Tu pensavi che “Il sesso rende la donna schiava del maschio e della specie” fosse una dogma della de Beauvoir. Tu pensavi.
.
Tu pensavi che le “conquiste” femministe fossero femministe e che il femminismo fosse femminista.
.
La pensavi così?
.
dash

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Rino DV 8:05 pm - 26th Settembre:

Preservativo e coito interrotto
sono metodi anticoncezionali femminili.
Non ci credete?

>>
Preservativo, il metodo più usato dalle italiane
Secondo l’ISTAT è proprio il preservativo il metodo contraccettivo più utilizzato dalle italiane (42,4 per cento), seguito dalla pillola (24,3 per cento) e dal coito interrotto (17,5).
>>
.
Ergo: nel 60% dei casi (quelli in cui un qualche metodo anticoncez. viene usato) esso è a carico dei maschi. Argomento
già trattato in QMDT con gli stessi numeri. Fino al 2004 però tali metodi non erano ancora stati definiti “femminili”.

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Rino DV 7:44 pm - 20th Ottobre:

Cronache locali.
.
Lui è in prigione per violenze domestiche di vario genere sommate all’accusa di stupro sulla moglie.
La casa, dove continua a vivere lei, è sua (di lui) con mutuo di 500 Eu.
Ora il mutuo lo paga il padre (di lui) il quale gode di una pensione di 900 al mese.
Adesso la vittima chiede al suocero altri 190 mensili, quelli che dovrebbe pagare il prigioniero.

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Luigi Corvaglia 9:35 am - 21st Ottobre:

Rino DV,
.
Qualche riferimento (se possibile) sulla vicenda?
Per farla girare sui social.

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Rino DV 12:18 pm - 21st Ottobre:

…che paghi il suocero.
Il Gazzettino 20 ottobre
.
L’art. integrale (ieri sul cartaceo) per ora è leggibile solo con registrazione al sito del giornale.
Cui io non sono registrato.
Dopo un tot di settimane diventa free. Quando sarà così lo linkerò.

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Luigi Corvaglia 4:13 pm - 21st Ottobre:

Rino DV,
Va bene …. baciamo le mani … buba
https://www.uominibeta.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_good.gif

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mauro recher 1:26 pm - 22nd Ottobre:

http://www.gay.it/donne/news/contro-femminismo articolo postato nella pagina della Zanardo ,importante questo passaggio a mio avviso …. MASCHILE E FEMMINILE OLTRE IL CORPO
Mi è capitato qualche tempo fa di entrare alla storica Libreria delle Donne di Milano, in via Pietro Calvi. Come ho messo piede dentro mi sono sentito investito da un gelo che mi ha spiazzato. Quelle donne non volevano un maschio lì dentro. Mi hanno trattato bruscamente, dietro alle loro parole c’era un grande “questo non ti riguarda”. È un piccolo esempio del temperamento di una buona parte del femminismo storico, perlomeno in Italia.
Poi va beh ,da un nome nuovo a cosa dovrebbe essere il femminismo (molto tirata come spiegazione ) però ormai è chiaro che il femminismo è praticamente uguale alla misandria

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Rino DV 11:05 am - 6th Novembre:

Bombardamento umanitario.
.
.
Harvard punisce i “sessisti”
.
Mammo ope legis
.
Fa cilecca ma se ne frega, il codardo egoista
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Questo invece l’ho incrociato ieri sera per la prima volta: Cristiano-Maria Bellei.

Guardate chi frequenta
.
cosa scrive
.
e
.
cosa dice
.
E noi?
Ora e sempre Resistenza!

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Luigi Corvaglia 4:16 pm - 12th Novembre:

Della serie: non sono io che sono sessista, sono loro che sono uomini.
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https://www.facebook.com/marina.terragni/posts/10210031034467707

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ps. grazie per l’ispirazione Mauro.

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Luigi Corvaglia 6:33 pm - 14th Novembre:

Storie d’ordinaria follia femminista….. dash
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<< Trentanove centimetri, fiocco più fiocco meno: è la neve caduta su Stoccolma da mercoledì all’alba di giovedì scorso, record assoluto delle nevicate novembrine negli ultimi 111 anni. E tanti fiocchi hanno provocato il caos. Ma soprattutto, hanno sommerso il politically correct in versione invernale, cioè l’«uguaglianza di genere nello spalare la neve», com’è stata chiamata la decisione amministrativa presa dalla capitale (sindaca Karin Wanngård) come da altre città della Svezia: quella che impone agli addetti municipali di ripulire da neve e ghiaccio prima i marciapiedi e le piste ciclabili, dove statisticamente circolano di più le donne, a piedi o in bici, e poi le strade, le corsie automobilistiche che di solito sarebbero più frequentate dai maschi. >>
.
«Spalate la neve prima per le donne» – E Stoccolma piomba nel caos
.

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Rino DV 7:27 pm - 14th Novembre:

Mi pare di poter dire che siamo legittimati ad inventare qualsiasi follia e a spingerci sino ad ogni ipotesi per quanto apparentemente delirante.
.
La realtà andrà sempre oltre.
.
Sarà sempre al di là di ogni possibile immaginazione.

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armando 1:41 pm - 15th Novembre:

Una rista li seppellirà, questi idioti politically correct. E’ già iniziata la rivolta del buon senso.

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Rino DV 9:19 pm - 20th Novembre:

Essenza del femminismo?
.
D’altra parte SoFizz ha una vena femminista ben spiccata fin dal suo motto: ”Cenerentola non è mai stata alla ricerca del principe azzurro. Voleva solo un bell’abito e uscire per una sera”.
.
Mi costa dar ragione a Nicce, a Marcs e a Froid.
.
Finalmente si parla chiaro: finito il bisogno (da Cro-Magnon a S. de Beauvoir – 1949) …finito l’amore.
.
E’ bello vedere che quella dichiarazione viene finalmente definita femminista. Papale papale.
.
E’ bello.

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Ethans 4:53 am - 22nd Novembre:

Rino DV:
Essenza del femminismo?
.
D’altra parte SoFizz ha una vena femminista ben spiccata fin dal suo motto: ”Cenerentola non è mai stata alla ricerca del principe azzurro. Voleva solo un bell’abito e uscire per una sera”.
.
Mi costa dar ragione a Nicce, a Marcs e a Froid.
.
Finalmente si parla chiaro: finito il bisogno (da Cro-Magnon a S. de Beauvoir– 1949) …finito l’amore.
.
E’ bello vedere che quella dichiarazione viene finalmente definita femminista. Papale papale.
.
E’ bello.

Io la definirei femminile e non femminista.

Papale, papale proprio.

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Rino DV 4:17 pm - 24th Novembre:

La settimana dell’odio
.
“Lo stupratore ha le chiavi di casa” potrebbe non essere capita al volo. E’ dunque meglio uscir di metafora e parlar chiaro: il marito è colui che picchia.

…pare che ci sia stata persino qualche reazione.

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armando 9:51 am - 25th Novembre:

Si, qualche reazione c’è stata, effettivamente. Ma di che tipo?
Forse si è detto che quello spot, indirettamente e subliminalmente mette sotto accusa tutti i maschi, e che per questo è offensivo per i maschi, come è chiaro ed evidente per chi è capace di pensare? Giammai!
Al contrario la protesta è centrata sul fatto che troppe donne avrebbero poco coraggio nel sottrarsi. Quindi il messaggio , in questo senso, sarebbe antifemminile. Che sia un gigantesco incitamento al disprezzo dei maschi non frega nulla a nessuno.

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Rino DV 6:45 pm - 25th Novembre:
Fabrizio Marchi 10:17 am - 26th Novembre:

La scomparsa del Comandante Fidel Castro, ovviamente, mi intristisce.
La sola cosa che mi rallegra (si fa per dire) è che la notizia della sua morte oscurerà la fanfara mediatica prevista per la ridicola kermesse sessista organizzata oggi a Roma per manifestare contro il “femminicidio”…

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Aliquis 4:41 pm - 26th Novembre:

In questo giorno ovviamente triste, mi viene a pensare a com’è il rapporto tra i due sessi a Cuba.
Se qui c’è qualcuno che lo conosce, potrebbe illuminare?

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Rutilius Namatianus 11:50 am - 27th Novembre:

Aliquis,

Che io sappia da fonti non dirette -non ci sono mai stato -a Cuba si tromba come ricci anche se non si ha una lira o non si conta un cazzohttps://www.uominibeta.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_wink.gif. Il che illustra molto bene il rapporto fra i sessi di cola`: io lo definirei sano.

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Riccardo 4:51 pm - 27th Novembre:

Nemmeno io sono mai stato a Cuba, ma ho degli amici che vi si recarono anni fa, per cui dico soltanto che sarebbe il caso di non confondere le storielle avute in vacanza con qualche cubana, con la vita reale dei cubani, che non mi risulta fosse (e sia) tutta rose e fiori.

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Rutilius Namatianus 7:54 pm - 27th Novembre:

Riccardo,

Mi cadono le braccia anche qui come altrove, a constatare la dabbenaggine di chi non sa riconoscere il tono di un commento. No, a Cuba non sono rose e fiori, ma per fortuna ci sono in America Latina luoghi dove si sta molto meglio, tipo Guatemala e Honduras. Perche` non ci vai? Io vado a Cuba, poi facciamo il confronto.

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mauro recher 9:35 pm - 27th Novembre:

A proposito della morte di Fidel castro e della manifestazione di ieri …

Ai tempi di Fidel Castro si scriveva Rivoluzione operaia

Adesso invece …..

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Aliquis 8:09 am - 28th Novembre:

Il Manifesto di ieri aveva il titolone “Capitale donna” con tutta la prima pagina e un inserto, una vera rivista, allegata e interamente dedicata alla manifestazione. La morte di Fidel era in basso e occupava un quarto o meno della prima pagina. Gli altri giornali avevano invece la morte di Fidel come prima notizia.
Forse si capisce perchè Il Manifesto non ha più problemi finanziari.

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Aliquis 10:26 am - 29th Novembre:

Credevo che in questo forum ci fosse qualcuno che conoscesse la realtà di Cuba.
Mi sento un pò deluso.

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Riccardo 6:05 pm - 29th Novembre:

Rutilius Namatianus:
Riccardo,

Mi cadono le braccia anche qui come altrove, a constatare la dabbenaggine di chi non sa riconoscere il tono di un commento. No, a Cuba non sono rose e fiori, ma per fortuna ci sono in America Latina luoghi dove si sta molto meglio, tipo Guatemala e Honduras. Perche` nonci vai? Io vado a Cuba, poi facciamo il confronto.

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Guarda che non t’ho mica detto “cotica”, come dicono a Roma…
Perciò evita di dare dello stupido a chi neppure conosci, anche perché altri potrebbero farlo con te…
Detto questo, no, non ci penso nemmeno a recarmi in Sud America.
Se proprio devo andare all’estero, mi reco altrove.
Buon viaggio.

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Aliquis 11:32 am - 30th Novembre:

Forse mi sono perso qualcosa, ma non ho visto commenti sulla manifestazione delle donne del 26 Novembre scorso.
Vorrei focalizzarmi sul divieto agli uomini di partecipare al corteo. O meglio, o a dire il vero peggio, potevano, ma solo se si mettevano in coda. La motivazione di ciò è sconcertante: con gli uomini mischiati con le donne, la sicurezza di queste ultime sarebbe stata a rischio!
Non ho parole.
E’ chiaro che nessun uomo dotato di buon senso avrebbe accettato. Non so se c’erano uomini in coda a quel corteo, non l’ho seguito un gran che. Ma se c’erano deve trattarsi di zombi, di cretini senza dignità che hanno solo l’aspetto umano ma di umano non hanno più niente. Com’è possibile accettare pubblicamente di degradarsi fino a questo punto?

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Luigi Corvaglia 7:13 pm - 30th Novembre:

Aliquis,
Qualcosa l’abbiamo pubblicata su FB.
Però, ti dirò …., con le poche energie a disposizione trovo più saggio concentrarsi sulle contradizioni del femminismo creatore perpetuo di discriminazioni maschili.
A me delle Terragne, Lanfranche, Di Somme, Parrille, Zanarde e compagnucci di merenda annessi non frega una beata cippa. Quel poco tempo che ho preferisco usarlo lanciando messaggi agli uomini. E alle donne intellettualmente oneste.
Di loro (le misandriche) se ne occuperà la storia …
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ps. La pagina facebook è consultabile anche senza essere iscritti.

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Luigi Corvaglia 8:22 pm - 1st Dicembre:

RAGGELANTE. RAGGELANTE E VERGOGNOSO.
Due malati di cancro si curano, sembra che abbiano debellato il male, ovviamente le prospettive di sopravvivenza sono quelle che sono. Se la loro invalidità supera l’80% possono andare prima in pensione. Ma il bello sta qui, non tutti e due alla stessa età.
La discriminante, anzi, la discriminazione? Il sesso. Come donna vai in pensione a 55 anni, come uomo a 60.
E meno male che ci troveremmo in un paese maschilista ….
********
Nell’ottobre del 2015 mi hanno diagnosticato un carcinoma gastrico situato tra l’esofago e lo stomaco.
Ho effettuato tre cicli di chemioterapia sino all’operazione di asportazione dello stomaco e di parte dell’esofago avvenuta a febbraio del 2016.
Nel contempo ho continuato la mia attività lavorativa assentandomi solamente le due settimane di ricovero e degenza postoperatoria.
Ad oggi sono sotto controllo medico e sembrerebbe, che la malattia (il cancro) sia stato debellato.
Durante il primo periodo, dopo la diagnosi, mi sono informato sulle conseguenze della mia situazione e sulle eventuali prospettive di sopravvivenza (secondo dati statistici il 40% a cinque anni dalla diagnosi) e sulle eventuali possibilità di assentarmi dal lavoro per le cure e possibili aiuti da parte delle istituzioni: ho scoperto che esiste una legge, non cancellata dalla Sig.a Fornero, che prevede il prepensionamento se il grado di invalidità, determinato dalla apposita commissione e superiore al 80%, a 60 anni per gli uomini e 55 per le donne oltre all’aggiunta dell’aspettativa di vita!
Sono rimasto indignato per due motivi: che differenza adotta il cancro, come malattia, tra uomo e donna? Quale aspettativa di vita può avere un malato oncologico?
Ad oggi vorrei perorare la possibilità di variare tale legge e di rendere accessibile il prepensionamento alla stessa età tra donna e uomo e togliere la clausola dell’aspettativa vita.
Sono ancora incredulo che nessuno ,tra associazioni che richiedono donazioni e politici che si rendono paladini della giustizia, finora, abbiano mai affrontato tale problema.
Ringrazio anticipatamente per il vostro interesse.
(R.M.)
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Sono un malato oncologico e la mia aspettativa di vita non può essere decisa per legge
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Aliquis 9:39 am - 2nd Dicembre:

E’ incredibile.

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mauro recher 8:39 pm - 7th Dicembre:

Mia piccola riflessione
Il femminismo potrebbe essere riassunto in questo modo
“Tra un uomo ricco e una donna povera, il femminismo va verso la donna povera ( come è giusto che sia) , tra una donna ricca e un uomo povero ,la donna è vittima del patriarcato ”

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mauro recher 5:57 pm - 20th Dicembre:

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mauro recher 6:13 pm - 22nd Dicembre:
Luigi Corvaglia 1:00 pm - 23rd Dicembre:

mauro recher,
La cosa ha del ridicolo e semmai denuda la misandricità delle tipe in questione.
Ai tempi di Internet, e non parliamo del web profondo, un aspirante stupratore aspetta il loro convegno per informarsi. Ma dai ….
Dove peraltro si esporebbe di persona, con un rischio, ridottissimo quanto vuoi ma persistente, di lasciare “tracce”.

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Rino DV 5:25 pm - 23rd Dicembre:

Ieri anche su Corriere e Repubblica nella home page.
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DD migliori come medici. Più guarigioni, meno moriti, meno recidive. E sono pagate meno.
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http://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/sanita/2016/12/21/cure-funzionano-di-piu-se-in-corsia-il-medico-e-donna_9e618712-2930-4ae8-a937-44b4d4e8e6b9.html
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La novella viene da quegli stessi luoghi dove un uomo venne cacciato dal rettorato per aver rilevato che i maschi vanno meglio in matematica.
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Harvard.
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…un posto qualunque.

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Fabrizio Marchi 10:16 am - 24th Dicembre:

Voglio augurare a tutti/e, ai credenti e ai non credenti, ai laici e ai cattolici, agli appartenenti di tutte le confessioni religiose, agli atei e agli agnostici, ai dubbiosi, agli scettici, agli angosciati (il sottoscritto appartiene a tutte e cinque le ultime categorie…), a tutti coloro che si interrogano su “chi siamo, da dove veniamo e dove andremo” e che molto spesso non sono in grado di darsi una risposta, un sincero e autentico Buon Natale.
A patto però di rimanere lontani dai centri commerciali, dai megastore, dalle vetrine, dallo shopping più o meno compulsivo e da tutti i templi del capitalismo e del consumismo, cioè della “nuova religione secolarizzata.
Il Natale può essere per tutti noi, indipendentemente da come ciascuno di noi si posiziona nei confronti del Cristianesimo e delle religioni nel loro complesso (e del mistero dell’esistenza…), un momento di comunione e di riflessione su tutte le vicende del mondo e della vita, con noi stessi, con le nostre famiglie, i nostri affetti, i nostri amici, i nostri compagni.
Ragion per cui, un caro saluto e ancora Buon Natale a tutti/e!

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Rino DV 11:34 am - 24th Dicembre:

Mi associo alle considerazioni e all’estensione urbi et orbi del caldo augurio.
In particolare ai più bisognosi: agli atei.
Quorum ego.

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Rino DV 11:46 am - 26th Dicembre:

A parità di merito verrà scelta Lei.
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http://www.lastampa.it/2016/12/25/cultura/opinioni/editoriali/una-stortura-per-sanare-uningiustizia-lWD4pwgqivElsAExHnIxeO/pagina.html
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Riporto qui un mio articoltello (su U3) di 9 anni fa sul tema.
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Quote: vetriolo sugli uomini.
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Le quote hanno per obiettivo la frantumazione del “soffitto di cristallo”. Invisibile sostanza eterea, ma sulla cui esistenza senz’altro si può giurare, che i maschi (in tacito criminale accordo) hanno calato sulle femmine e contro di esse allo scopo di escluderle dai vertici del potere.
Presupposto della politica quotista è la bugia femminista secondo cui non esistono differenze naturali tra i due e perciò laddove e quando le femmine siano minoranza (beninteso, nelle alte sfere) ciò è dovuto solamente agli impedimenti frappostivi dagli uomini.
Non alla diversa predisposizione al rischio, alla diversa direzione degli interessi e quindi al diverso investimento di energie e di tempo, al diverso orientamento nella ricerca del valore agli occhi proprii e altrui. Men che mai ai diversi poteri. Niente di simile.
Non al fatto che le donne trovano il loro valore predeterminato alla nascita in ciò che sono, nel corpo, mentre gli uomini si devono mettere alla prova perché valgono solo in rapporto a ciò che fanno. Non perché le femmine stesse valutano i maschi in relazione alla visibilità sociale, al prestigio, al denaro. Favole.
Non perché gli uomini investono nell’arena pubblica migliaia di ore, affrontano mille battaglie, corrono infiniti rischi e spendono infinite energie per valorizzarsi e venire valorizzati nel solo modo loro possibile. Spreco cui solo un minimo numero di femmine – natura naturans – è propensa e disponibile. Fandonie maschiliste.
Così le quote vanno a “raddrizzare” le cose. A togliere agli uomini il solo spazio che hanno per realizzare la loro pulsione all’azione, a quel fare che è il solo banco di prova del loro valore e il solo modo per dare senso alla vita. L’unica strada per rendersi appetibili alle femmine.
Gettare vetriolo in faccia a una donna significa distruggere il centro del suo valore e della sua identità. Si colpisce il suo corpo. Il suo primo valore. Il suo essere.
Eliminare dall’arena pubblica metà degli uomini attraverso le quote significa distruggere il valore tanto di quelli che ne sono cacciati quanto di quelli – ridicolizzati – che vi restano. Significa distruggere il loro fare. Tutto ciò che sono.
Vetriolo.
Ottobre ’07

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Claudio Manzari 11:53 am - 26th Dicembre:

Claudio Manzari,

…Mi accorgo che i link non si aprono: chi avesse bisogno di citare il monitoraggio della cronaca in altre discussioni pubbliche, può andare nella homepage http://donna-disonesta.blogspot.it/, dove, nella fascia verticale grigia a dx, verso metà pagina, c’è un campo di ricerca, e digitarvi una parola chiave, come ad es. “Sovigliana”, “ostetrica”, “ginecologa”, accedendo così all’articolo, che riporta il link-fonte.
Se, nei social o altro, avete bisogno di documentare le … “eccellenze”… femminili nel lavoro o nella vita pubblica, potete attingere in questa pagina http://donna-disonesta.blogspot.it/p/lapporto-femminile-al-mondo-del-lavoro.html, dove ogni titolo è cliccabile.

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Rino DV 11:57 am - 26th Dicembre:

Aggiungo.
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La legge 196/2000 che istituì le c.d. “Consigliere di parità” prevedeva già questo quotismo, pur se in forma semi occulta e antisimmetrica.
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Essa dice infatti che, ove a parità di merito nelle assunzioni della PA, venga scelto un maschio, di ciò deve essere data motivazione argomentata e adeguata. In cosa poi questa motivazione debba consistere, a chi vada giustificata etc. etc.., non è dato sapere. Infatti, tanto più ne resta indeterminata la natura, tanto più grande è la minaccia di conseguenze per i manchevoli…
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Quella legge prevede pure esplicitamente l’inversione dell’onere della prova rispetto alle denunce di “discriminazione”. Presentata la denuncia, dovrà essere la PA a dimostrarne l’inesistenza, non la denunciante-querelante a provare i fatti su cui tale esposto si fonda.
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Guai ai vinti…

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Rino DV 8:06 pm - 26th Dicembre:

Quote ferroviarie.
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http://www.repubblica.it/cronaca/2016/12/24/news/fs_cerca_macchiniste-154777712/?ref=HREC1-21
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…non sfugga, fratelli, non sfugga questa:
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“Avranno bisogno di corsi di formazione – spiega Ghilardi – e anche questa sarà una ragione per cambiare le nostre abitudini. Dovremo smetterla con i classici corsi di 3-4 settimane organizzati fuori sede.
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Sceglieremo piuttosto, grazie alle nuove
tecnologie, corsi gestiti da remoto, al computer”.
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Per evitare di costringere le donne a stare lontane dalla famiglia per un mese?
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“No. Per evitare a tutti, uomini e donne, di rimanere inutilmente lontani da casa. L’aumento delle donne in organico fa bene all’intero gruppo”.
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Cappìtto mi hai?!
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Poi vedremo come sarà l’organizzazione del lavoro. I turni, le sedi di partenza e di arrivo etc..
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Vedremo se saranno previste 2-3 notti a settimana negli ostelli FS con inizio e fine turno a 100 km di distanza. Vedremo se i maschi continueranno ad organizzare il lavoro secondo i propri comodi, a proprio uso e consumo.
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Non so quando, ma ci tornerò sopra. Parlerò delle carabinieresse…

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armando 3:29 pm - 27th Dicembre:

carabinueresse, vigilesse, paracadutitistesse, ecc. ecc. ecc. chi più me ha più ne metta. Qualsiasi attività è trattata in modo diverso per chi si pretende uguale.

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mauro recher 10:48 am - 28th Dicembre:

Credo che vada bene pure qui

Ok io le cito:
quando le donne lottavano per il voto, gli uomini morivano in guerra perché il voto era connesso alla leva. Quando le donne non potevano lavorare (o potevano lavorare con una paga minore), gli uomini che non potevano sostenerle avevano così tanta pressione sociale addosso che ancora oggi i maschi sono la quasi totalità dei suicidi per cause economiche. Quando le donne avevano leggi poco severe contro la violenza sulle donne quella sugli uomini non aveva proprio leggi. Quando la legge sullo stupro sulle donne era molto permissiva, gli uomini vittime di stupro da parte di donne non erano proprio considerati vittime. Quando le donne non avevano modo di avere proprietà che non fossero approvate dal marito, ai mariti arrivavano anche le condanne e le punizioni per i reati delle mogli. Quando le donne avevano molte più limitazioni di oggi, gli uomini avevano pene più severe per lo stesso crimine, infatti ancora oggi a parità di reato e condizioni gli uomini hanno una pena il 63% più lunga e il doppio di possibilità di essere incarcerati se condannati. Le donne non potevano studiare ma gli uomini erano comunque quelli che finivano a fare lavori ad alto rischio, che ancora oggi sono occupati principalmente da uomini e ancora oggi gli uomini sono la quasi totalità dei morti sul lavoro. Quando le donne non avevano diritto all’aborto gli uomini non avevano e ancora non hanno diritto alla rinuncia di paternità. Quando le donne non avevano congedi di maternità gli uomini non avevano congedi di paternità e ancora adesso sono così minuscoli che praticamente possiamo dire che non li hanno. Le donne morivano maggiormente per parto e la scienza ha fatto diminuire drasticamente tali decessi grazie a uno sforzo mirato, mentre gli uomini morivano prima e questo divario al posto di diminuire si è allargato nel corso degli anni. Durante le emergenze la vita delle donne, proprio in virtù della loro capacità di partorire, era considerata più importante e da salvare prima. Quando le lesbiche erano invisibilizzate dalla società, l’omosessualità maschile era punita molto più di quella femminile, e ancora oggi molti stati che condannano l’omosessualità lo fanno solo con quella maschile o quella maschile è quella che riceve le pene peggiori, come la morte. Quando le donne hanno iniziato a lavorare, gli uomini hanno comunque dovuto fare più anni di lavoro prima di arrivare alla pensione e solo adesso ci si sta ponendo rimedio. Quando il linguaggio era più orientato al maschile non facendo sentire rappresentate le donne, gli uomini venivano automaticamente invisibilizzati proprio da tale linguaggio: se morivano 5 uomini e 2 donne si diceva che vi erano stati “7 morti, tra cui 2 donne”, se un problema attaccava principalmente gli uomini era un problema “della gente”, se attaccava principalmente donne era un “problema delle donne” o peggio “un problema di genere”. Quando le donne non potevano aspirare a entrare al governo di un paese o a governare come monarca (negli stati pre-democratici, e mica sempre, ricordiamoci la regina Vittoria), gli strati più bassi della società come i senzatetto erano a maggioranza maschile e tuttora lo sono. Allo stesso modo i suicidi erano in maggioranza maschili e ancora oggi restano a maggioranza maschile.
A questi problemi si sono aggiunti quelli del collocamento dei figli dopo il divorzio e quello della dispersione scolastica maggiormente maschile, che sono problemi moderni anche se si riallacciano a ruoli di genere.

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Fabrizio Marchi 7:05 pm - 29th Dicembre:

Il mio ultimo articolo sull’Interferenza sulla tragedia di Gela: http://www.linterferenza.info/attpol/la-tragedia-gela-femminicidio/

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Enrico 8:10 pm - 1st Gennaio:

Come viene considerato l’uomo “casalingo” in tempi di femminismo ed egalitarismo?
Esattamente come in tutte le altre epoche: un falllito.

http://masterchef.sky.it/showvideo/318308/daniele-il-mammo-casalingo/29-12-2016/

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Arturo 11:25 pm - 2nd Gennaio:

armando,

Questo tuo intervento è “oro colato”.
Esalta un valore dimenticato come l’umiltà .
Ne farò tesoro in una prossima(eventuale) relazione,quando lei cercherà sempre di aver ragione e io povero frescone reagisco al contraddittorio come ad una partita di tennis.

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tommasoobesio 12:17 pm - 3rd Gennaio:

Enrico:
Come viene considerato l’uomo “casalingo” in tempi di femminismo ed egalitarismo?
Esattamente come in tutte le altre epoche: un falllito.

http://masterchef.sky.it/showvideo/318308/daniele-il-mammo-casalingo/29-12-2016/

Io lo voglio vedere un Bastianich che dice a una casalinga “non fai un cazzo, tuo marito va al lavoro”. Tempo due giorni e sarebbe costretto a lasciare il programma a causa delle polemiche per il suo disprezzo sessista nei confronti del lavoro domestico femminile.

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mauro recher 1:00 pm - 3rd Gennaio:

Ho provato a fare un collage

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Rino DV 6:58 pm - 18th Gennaio:

No alle vallette
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Niente ragazze ad offrir fiori al vincitore (in Australia).
Dice l’articolista iberico che in Spagna non si arriverà a tanto. Invece ci si arriverà. Anche là e poi ovunque.
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Assistiamo ancora una volta al rovesciamento del significato di un simbolo fondamentale …cioè della sua
potenza / efficacia psicologica.
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Si tratta infatti di gesti che esprimono una verità basilare: la D è (da sempre e ovunque) la Musa dell’uomo. Evocatrice di creazioni ed imprese e destinataria (apparente/simbolica) delle stesse (in quanto canale attraverso il quale la vita procede e si arricchisce di nuove forme, ciò è ovvio).
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Riconoscimento questo che potrebbe risultare imbarazzante per i Risvegliati.
Lo si potrebbe intendere infatti come ammissione di una dipendenza radicale.
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Invece si tratta di tutt’altra cosa.
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E’ un capitolo da scrivere. Non so quando, ma lo farò.
Sul tema però non sono mancati in passato cenni da parte di Armando.
Potrebbe scriverlo lui…https://www.uominibeta.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_wink.gif

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armando 3:33 pm - 23rd Gennaio:

caro Rino, lo farò volentieri, ma devi ricordarmelo. Sono impegnato, per ora, in faccende personali, contemporaneamente sto scrivendo qualcosa sul postoperaismo, ho promesso di scrivere un articolo sulle donne come “damnazio” degli uomini (saresti più adatto tu!!!), ed infine vorrei proprio approfondire la faccenda del così detto rosso-brunismo, devo rivedere un lungo articolo su Bordiga. Intanto non ho ancora smesso di lavorare.
Un abbraccio
armando

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Rino DV 6:53 pm - 2nd Febbraio:

Se hanno bisogno degli uomini è colpa di un enzima.
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http://video.repubblica.it/cosa-pensano-le-ragazze
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Con le nuove biotecnologie un antidoto, un repressore di quell’enzima si troverà di certo.
Ma perché non è stato ancora trovato?
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E’ già stato scoperto, credetemi, ma il sistema etero-patriarcal-misogino ne ha nascosto la formula.

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mauro recher 3:33 pm - 25th Febbraio:

Tralasciando lo “stolking” ….

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mauro recher 6:50 pm - 27th Febbraio:

Alla faccia dell’anti femminismo

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Ethans 12:09 am - 28th Febbraio:
Fabrizio Marchi 4:46 pm - 5th Marzo:

La FIOM, il più grande e storico sindacato dei metalmeccanici, cioè la categoria di lavoratori tradizionalmente più combattivi, sindacalizzati e politicizzati, non aderisce allo “sciopero” dell’8 marzo. Non può essere casuale. A prescindere da quali possano essere le motivazioni, il fatto è rilevante e non può essere lasciato cadere nel vuoto. Da approfondire…
http://contropiano.org/news/aggiornamenti-in-breve/italia/2017/03/03/la-fiom-non-aderisce-allo-sciopero-delle-donne-l8-marzo-089523

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Rino DV 5:16 pm - 5th Marzo:

Le motivazioni poi saranno di tipo equilibrista, ma noi – che veniamo dopo Marcs, Nicce e Froid – sappiamo che altro sono i moventi veri, altro la loro razionalizzazione ex post.
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Ed io, per una volta, colgo questo rifiuto come un segnale positivo.
Non mi aspetto che da qui inizi la controffensiva, ma mi conforta pensare che nel profondo degli uomini c’è l’intuizione precisa di chi sia il “nemico” contro cui si viene chiamati a scioperare: noi stessi.
.
(Noto anche la prepotenza padronale di quelle che esigono adeguate spiegazioni in caso di rifiuto).
.
Viva il Fronte del Rifiuto.
Senza spiegazioni.

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