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Di seguito il secondo video che abbiamo realizzato.
La linea politica, la strategia e gli orizzonti filosofici e valoriali del Movimento degli Uomini Beta si evincono dal Manifesto ("Il Movimento") e dai "Principi", pubblicati entrambi sulla homepage del sito, nonché dagli scritti pubblicati negli spazi riservati agli “editoriali” e agli “articoli”.
Lo spazio dei commenti è libero ed è stato creato per dare a tutti/e (indipendentemente dalla loro collocazione nei confronti del Movimento) l’opportunità di esprimere la propria opinione, purché nel rispetto delle regole della civile convivenza, delle altrui opinioni e dello Statuto del Movimento.
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2.216 Commenti
Rino DV,
Rino ,non ho citato il tuo nome solo perchè immagino che tu non voglia essere “coinvolto” negli articoli del mio blog.
Se immagino male, non hai che farmelo presente.
http://anticristo.org/2014/07/29/linnamorato-e-il-fedele/
Animus(Quota) (Replica)
Rino DV,
Caro Rino ,sei troppo “ottimista” a mio avviso ,non credo che l’esercito si sciolga ,magari lo facesse, “l’esercito” deve essere tenuto in vita visto che ci sono tante persone che , con quell’ “esercito” ancora ci mangiano (leggi i centri anti- violenza, ma non solo loro )… vero, verissimo che dell’uomo se ne parla poco e di quel poco male ,e gli uomini “dormono” sotto tanti aspetti ma , se vogliamo, è come l’esercito made in USA ,pagato dallo stato e di certo non può stare li senza fare nulla ,sarebbe un peso economico non sopportabile, ed allora si da atto a guerre democratiche , in fondo anche il femminismo sta facendo una guerra “democratica”
Mauro Recher(Quota) (Replica)
Cesare: ” ho incontrato donne che, consapevoli di questa fragilità maschile, non ne abusano e resistono al dominio e al piacere dell’onnipotenza che da questo abuso consegue; anzi sanno valorizzare al meglio la maschilità del proprio compagno; così come ho incontrato maschi consapevoli a loro volta di questa specifica fragilità maschile per cui sanno mantenere incorrotto il loro giudizio ed il loro agire per il bene proprio, della donna e dei figli, nonchè della società tutta.”
Cesare, amico mio, manca una cosa, anzi due. . Perchè ci sono anche uomini che, consapevoli della fragilità femminile e del loro modo di essere, si pongono con fermezza, delineano limiti e tracciano i confini entro i quali la donna potrà esprimersi senza far danni agli altri ed anche a sè. Sono sempre meno, d’accordo, ma finchè uno solo ci sarà la speranza non è perduta. Perchè vedi, dovessimo affidarsi solo alle donne che non abusano della fragilità maschile, che esiste e va conosciuta e ri-conosciuta, saremmo perduti. E non perchè tali donne non esistono, ma perchè significherebbe consegnare la propria salvezza in mani altrui.
Ma forse il tuo è solo un refuso, forse nell’ultima parte ti volevi riferire alla fragilità femminile. E tornerebbe meglio anche il finale.
armando(Quota) (Replica)
Certo Mauro, l’esercito non verrà sciolto.
Credo infatti che queste ragazzine cerchino solo di prendere le distanze dalle nonne per ragioni di identità generazionale. Niente di più. E credo anche che lo “scontro” evaporerà nel giro di una settimana.
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Animus: non ci sono problemi, comunque sia.
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RDV
Rino DV(Quota) (Replica)
Le scrofe di Orwell
http://anticristo.org/2014/07/30/le-scrofe-di-orwell/
Animus(Quota) (Replica)
Armando è regola certa e inscritta nell’istinto maschile che il compito maschile è quanto scrivi, che tra l’altro come giustamente ricordi è sostanza stessa del mio pensiero. Ovvero come scrivi:
“ci sono anche uomini che, consapevoli della fragilità femminile e del loro modo di essere, si pongono con fermezza, delineano limiti e tracciano i confini entro i quali la donna potrà esprimersi senza far danni agli altri ed anche a sè. Sono sempre meno, d’accordo, ma finchè uno solo ci sarà la speranza non è perduta” (Armando).
Detto questo per sgombrare ogni dubbio in merito al mio pensiero, la mia considerazione sulla donna capace di valorizzare il maschile e non abusare della sua fragilità non vuole essere la descrizione con conseguente prescrizione di una “adozione” del maschio “fragile” da parte della donna, adozione tra l’altro pagata dall’adottato, ma insomma un mettere in gioco come alleato il femminile.Questa vitale straordinaria partita si fa in due e ci sono donne consapevoli sia del ruolo loro sia di quello maschile, come per esempio è Costanza Miriano il cui libro “Sposati e sii sottomessa” ha avuto risonanza mondiale per il coraggioso intelligente e saggio rovesciamento sistematico delle tesi femministe; al punto che in Spagna ne è stato richiesto dalle femministe il ritiro perchè libro che attenta alla alla donna. Mi sembra che delineare come era nelle mie intenzioni un femminile tanto più autentico tanto più capace di riconoscere il valore maschile ovvero la capacità di guida e di contenimento responsabile e donativo nei confronti del femminile, mi sembra interpretare appunto il compito maschile cui faccio da sempre riferimento. Così come invitare le donne a riappropriarsi della propria femminilità come dimensione oggi quasi eversiva delle regole del gioco di questa società. Evidentemente nel mio precedente post non mi sono espresso con la necessaria chiarezza come mi auguro di aver invece fatto in questo.
Ho usato il termine fragilità maschile esclusivamente in riferimento ad una evidenza secondo la quale di fronte alle lacrime di donna, più precisamente di fronte alla lagna femminile, i maschi tendono a bloccarsi e a bere come oro colato ogni richiesta che alle lacrime femminili si accompagni. Esempio charissimo: la Storia, l’esperienza di ciascuno e il loro riflesso in letteratura racconta di come il “cavaliere” sia pronto ad aggredire e punire qualunque maschio la “donzella” indichi come “reprobo” e “fellone”, senza minimamente accertarsi della verità. Che succede oggi nei tribunali? Per inciso è questo il fondamento della mai citata e rimossa violenza femminile per procura, ovvero l’uso per istigazione della violenza maschile da parte del genere femminile quando la propria non sia sufficiente. Oggi, mutate le condizioni, si tratta dell’uso della violenza dello Stato che ne ha il monopolio: ricordo l’85% di false accuse a rovinare padri e maschi grazie a padri e maschi legislatori e giudici, i cavalieri di oggi. E’ da decenni che la lagna femminile e femminista costituisce l’orizzonte culturale ed emotivo,persino legislativo e giudiziario, del popolo Italiano avendo la lagna trascinato schiere di maschi “cavalieri” di ogni “reggimento” a reggerne la coda contro l’intero genere maschile. Per questo nel mio post ho fatto riferimento alla necessità della consapevolezza maschile circa questa fragilità sia maschile sia femminile (la lagna) così che i maschi sappiano comportarsi con piena consapevolezza: tra l’essere maschile e il dover essere maschile c’è un bello spazio da riempire in primis con la consapevolezza e poi con la ferma determinazione nell’azione. Consapevolezza che era patrimonio maschile, e si è persa: per una parentesi divertente e in parte pertinente alla consapevolezza che la lagna femminile è molesta e infondata e non ha nulla a che fare col dolore femminile autentico cosa serissima come ogni autentico dolore umano, riporto il seguente proverbio lombardo:
“Dona che la piang’ e cavall ch’ el süda hinn fals’ me Giuda”.
Il femminile cui ho faccio riferimento è anche la figura femminile di Natascia di Guerra e Pace, che sai essere da sempre il mio luogo emotivo in merito alla femminiltà autentica. Natascia che fa fare a suo marito Pierre,ovvero a Tolstoi, la seguente considerazione: le vere donne sono quelle la cui sola presenza basta a far sì che un uomo “tiri fuori” il meglio di sè. Esattamente il contrario dell’immagine della donna per la quale vale il detto ormai documentabile oggi: chi dice donna dice galera ovvero un illimitato perchè indefinito rischio di accuse pronte a trasformarsi secondo leggi speciali in anni di galera.
cesare(Quota) (Replica)
Sarà che sono sempre un inguaribile ottimista ma l’hastag ” i don’t need femminist” ha causato diversi mal di pancia nel mondo femminista, uno dei tanti articoli è questo
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/08/02/womenagaintfemminism-care-ragazze-tacco-12-negare-il-femminismo-non-e-una-buona-idea/1080374/
questo è il mio commento
E dagli che i maschi hanno il potere ,che alcuni ne hanno e ne avevano è fuori di dubbio ,ma tantissimi uomini ,il potere ,nemmeno sapevano cosa fosse , aveva il potere chi lavorava nei campi e/o in fabbrica e/o chi andava in miniera ? Ai tempi andati (anche adesso ,anche se per altre ragioni) la vita era durissima per tantissimi uomini e per tantissime donne ,queste ragazze c’è l’ hanno con il neo femminismo o ,come direbbe eretica, “donnismo” , il femminismo di oggi si è trasformato in una misandria senza eguali , non per niente una giornalista, che non faccio il nome , ha scritto “In italia abbiamo un problema e quel problema sono gli uomini” ,faccia lei , articoletto senza tante pretese per discolparsi di essere nato di sesso maschile ,ritenta sarà più fortunato
Mauro Recher(Quota) (Replica)
Mauro Recher,
E guarda caso l’articolo è stato scritto da un “maschietto”, ovviamente pentito…
Ciò detto, sono fondamentalmente d’accordo con il giudizio espresso da Rino su queste “Women against femminism”.
Sia chiaro, da un punto di vista di “realpolitik” è comunque una smossa alla classifica, come si suol dire, quindi meglio questo che nulla.
Però non dobbiamo farci illusioni, l’antifemminismo di queste donne non ha nulla a che vedere con il nostro antifemminismo. Queste sono donne che hanno capito perfettamente che ormai un certo femminismo estremo e ideologico potrebbe addirittura nuocergli, per come ormai stanno le cose. Queste sono stanche degli uomini passivi e impauriti e completamente castrati, e vorrebbero che gli uomini riprendessero un po’ di coraggio per tornare all’interno di quegli schemi di sempre dove però loro la fanno da padrone perché i maschi non hanno più alcun peso specifico da mettere sul piatto della bilancia.
In parole ancora più povere:”Il femminismo, o meglio il femminismo storico, ideologico, quello che ci obbliga anche recitare un determinato copione, ha fatto quello che doveva fare. Gli uomini sono stati sufficientemente pestati e messi nell’angolo. Ora, questa loro condizione rischia addirittura di diventare controproducente perché rischia di toglierci il “giocattolo”, e ci impedisce di esplicitare a tutto tondo il nostro tradizionale potere (sessuale), che ormai non ha limiti e contrappesi di nessun genere”.
Ergo, l’antifemminismo di quelle donne non ha nulla a che vedere con una critica più ampia, profonda e strutturale al sistema economico, sociale e politico che ha prodotto il femminismo e all’interno del quale il femminismo e il “neofemminismo” si è sviluppato.
Quelle donne prendono le distanze da un femminismo vecchio, ultra vetero ideologico, ormai superato che, ripeto, è ormai un legaccio anche per loro.
Se mi permettete il mio solito esempio banale, così ci capiamo, quelle donne vogliono che gli uomini ricomincino a corteggiarle (senza modificare di una virgola lo schema di sempre e senza rinunciare a nessuno dei vantaggi che quel tipo di relazione comporta per loro…) e si sono accorte che andando avanti di questo passo, un certo femminismo rischia appunto di essere addirittura controproducente. Specie oggi dove il potere reale femminile all’interno della relazione MM/FF è ormai pressochè assoluto.
In fondo è un passaggio storico.
Quindi facciamo attenzione. E non facciamoci incantare dalle sirene.
Un punto di vista critico, consapevolmente e autorevolmente antifemminista potrà esserci solo quando una massa critica di uomini altrettanto consapevoli, sarà in grado di esprimerlo. Le donne non potranno mai liberare gli uomini, così come gli oppressori, di qualunque specie, non hanno mai liberato gli oppressi.
Gli uomini (beta) potranno liberarsi solo con le proprie mani. Se mai saranno in grado di farlo.
Poi c’è la “realpolitik” e va bene così…Però ci siamo capiti…
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
http://qualyquote.com/altro/pn355479-ultimo-progetto-di-legge-alla-camera-del-31-luglio-2014-introduzione-dell-educazione-di-genere-nella-scuola-qq7te/
Alessandro(Quota) (Replica)
Fabrizio Marchi,
Ah ,Fabrizio ,su questo non ci piove ,basti che un uomo gli sfiori il sedere in un tram o treno che sia ,e allora saranno dolori per quel uomo e andranno alla ricerca del femminismo perduto , però ,posso fare una battuta che ho letto una volta su “cuore” ? Cuore aveva disegnato la Mussolini e Fini (quindi si parla di tanti anni fa) che ,a forza di spintoni ,volevano spostare i confini della Slovenia , i Sloveni hanno cosi commentato “Dei confini non ce ne frega assolutamente nulla ,ma vedere i fascisti che si rompono le ossa è sempre un grande piacere” Allo stesso modo,avete ragione sia Rino che te Fabrizio ,ma far venire qualche mal di pancia a delle misandriche è sempre un bel vedere
Mauro Recher(Quota) (Replica)
Mauro Recher,
…..
L’articolo della Aspesi menzionato nell’articolo:
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
>>>>
Mauro, a parte il fatto che il femminismo è uno e basta (non è né neo, né post, né “fem”, né nient’altro), credo sarebbe il caso di smetterla di “entusiasmarsi” non appena una femminuccia rivolge la più piccola (e falsa) critica al sopracitato femminismo. Ricordati che le femmine, al contrario degli uomini, conoscono la “solidarietà di genere”, per cui NON vanno né mai andranno mai contro gli interessi delle altre femmine, tantomeno dei propri.
>>>>>
PS: riguardo all’ingenuità maschile, segnalo che A Voice for Men, uno dei più visitati e conosciuti siti “antifemministi” (?) del mondo… ha messo a capo della moderazione dei commenti una femmina:
>
http://www.avoiceformen.com/allbulletins/changes-on-the-avfm-comment-moderation-team/
>
Nei commenti, guardacaso, nessuno si lamenta, anzi sono tutti contenti… starà già “lavorando” la tipa ?
Proprio vero che alla coglionaggine dei nostri simili non c’è limite né cura.
Daniele(Quota) (Replica)
cesare,
Cesare, sul tuo pensiero non nutro il minimo dubbio. La mia replica aveva il fine che nessun altro ne avesse. Ciao. Armando
ARMANDO(Quota) (Replica)
Forse ho inavvertitamente cancellato un commento finito nello spam.
Se è così, mi scuso con l’autore/l’autrice e lo/la invito a re-inviarlo.
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
Diranno che era ironico
Mauro Recher(Quota) (Replica)
http://femdominismo.wordpress.com/2014/08/11/il-fallimento-del-femminismo/
Mauro Recher(Quota) (Replica)
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La tipa in questione è costei,
http://en.wikipedia.org/wiki/Nicole_Hollander
giusto?
Vedi, Mauro, questa è l’ennesima dimostrazione del fatto che le cosiddette “donne intelligenti” sono un po’ come le fantomatiche “ninfomani” di cui tanto si narra in giro e che io, in quasi 35 anni di vita, non ho mai visto, nonostante abbia girato in lungo e in largo l’Italia (e non solo): trovarne una è un po’ come sperare di trovare l’acqua sulla luna.
Daniele(Quota) (Replica)
Daniele,
Che poi in fondo questo concetto della ninfomania concepito come una patologia, è tutto da vedere…Se ci pensate bene una ninfomane è soltanto una donna che ha un desiderio costante di sesso, ne più e né meno di un uomo…
Diciamo quindi che gli uomini sono più o meno tutti o quasi ninfomani…
La natura ha commesso un grande errore, questa è la verità, a mio parere…poi noi ce l’aggiustiamo ala meglio, della serie “la diversità è una ricchezza…” …
Si, va bè, magari c’avesse fatto uguali (sessualmente parlando, intendo…), sai che pacchia…
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Ve lo immaginate invece un mondo senza donne? (riferimento al manifesto postato da Mauro)
Niente competizione per cercare a tutti i costi di elevarsi al di sopra degli altri per poter “conquistare” una donna… Molta, ma molta meno violenza perchè i maschi di qualsiasi specie non si scannerebbero più fra loro per la stessa ragione. Chi a dipingere, chi a giocare a pallone, chi ad andare sott’acqua, chi a scalare montagne (per pura passione e per il piacere di farlo fine a se stesso), e così via.
Nessuno che si ammazzerebbe più di fatica in palestra per pomparsi i muscoli, niente più recite, niente più cene pagate, niente più soldi spesi per l’acquisto di automobili di una certa cilindrata per poter “fare scena”, niente ormoni da gestire, nessuna pulsione che condiziona la nostra vita…
Insomma, una specie di atarassia, la famosa “apateia” greca, cioè uno stato di serenità, di benessere…Avete presente quella sensazione di tonicità e leggerezza che si prova dopo un paio d’ore di buon allenamento in palestra o dovunque sia? Ecco, all’incirca dovrebbe essere quella…
E invece…
Queste donne hanno un serio problema. Vedono (e interpretano) il mondo solo dal loro misero setaccio; chiedo venia, dal loro punto di osservazione (parziale) e non riescono ad andare oltre e neanche a guardare ai lati. Niente. Vedono solo davanti, come muli col paraocchi…
Bè, mi avete fatto venire lo spunto per un articoletto nel merito…
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
>>>>
Fabrizio, guarda che con me sfondi una porta aperta…
Anch’io sono solito dire che, usando tale metro, la massa maschile dovrebbe essere considerata “ninfomane”, anzi, “satiriaca”…
E sono d’accordo pure quando dici che “la natura ha commesso un grande errore”…
Per certi aspetti siamo veramente una specie maledetta, che non ha scelto di essere quello che è (e che non sarebbe mai dovuta esistere, per come la vedo io).
Daniele(Quota) (Replica)
>>>>>>>>
Buona idea…
Daniele(Quota) (Replica)
Fabrizio Marchi,
In un mondo senza donne sarebbe più difficile giustificare una guerra.
http://www.resistenze.org/sito/te/cu/li/culieg24-014839.htm
romano(Quota) (Replica)
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In un ipotetico mondo senza donne, ci sarebbe ben poco da giustificare, proprio perché mancherebbero le donne, ossia coloro che rendono gli uomini peggiori di quello che naturalmente sono.
Daniele(Quota) (Replica)
Daniele,
hai assolutamente ragione, la mia voleva essere soltanto una battuta che mi consentisse di collegare l’articolo da me linkato al commento di Fabrizio.
romano(Quota) (Replica)
http://femdominismo.wordpress.com/2014/08/19/lo-sciopero-delle-donne/
Mauro Recher(Quota) (Replica)
Sullo “sciopero” della Zanardo non ho potuto esimermi di scrivere questo commento
Scusate ma questo lo devo dire… Quello che mi lascia perplesso non è tanto lo sciopero di per se, ma i motivi che lo spingono a farlo ,cioè che non invitano donne ai talk show ? Io qualcuno lo seguo e vedo che le donne sono presenti , non seguo quella trasmissione , ma di talk show e dibattiti ne è pieno il palinsesto , ed indurre uno sciopero per quel motivo mi sembra alquanto infantile ,come non essere invitate ad una festa , diverso invece il discorso se fosse per i licenziamenti per le gravidanze e/o per le dimissioni in bianco (che , di solito, coincidono, anche se ,a onor del vero, tocca anche agli uomini quella sorte) Ma vede Zanardo e company…a proposito di sciopero , ho visto una di quelle trasmissioni tutte al “maschile” ,ed hanno intervistato un precario (uomo ,perchè i precari sono anche di sesso maschile) , le hanno chiesto come mai non scioperava, e lui ha risposto “Sarei anche d’accordo con lo sciopero ,sono che non me lo posso permettere” strano in un mondo dominato dagli uomini
Mauro Recher(Quota) (Replica)
Daniele,
La ninfomania puo’ anche esser relativa;magari la mia compagna con me,si potrebbe far venire tanti mal di testa.Mentre con un fustacchione che sembra Thor,diviene una insaziabile arrapata.
Rocco(Quota) (Replica)
A volte tra me e me mi vien da pensare che a tenere lontani uomini e donne ultimamente,non sia un meccanismo intrinseco della stessa natura.
Un escamotage di Madre Natura contro la sovrappopolazione visto che ormai siamo in troppi su questo pianeta.
Rocco(Quota) (Replica)
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Sì, ma questo non ha niente a che fare con la cosiddetta “ninfomania”.
Peraltro, se è per questo, anch’io quando mi piace una donna, divento un insaziabile “satiriaco”…
Sai che c’è? Che gli uomini tendono a mitizzare le femmine e ad attribuire loro desideri, pulsioni, fantasie che solitamente albergano nelle menti maschili.
Voglio dire: se i rapporti fra i due sessi fossero così semplici, facili e belli, non ci sarebbe mica bisogno di discutere di certi argomenti, tantomeno milioni di uomini andrebbero a puttane…
Daniele(Quota) (Replica)
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E allora è un tentativo che non sta andando a buon fine, perché ogni anno la popolazione mondiale aumenta di almeno 80 milioni. Praticamente una Germania in più ogni anno.
Daniele(Quota) (Replica)
Rocco(Quota) (Replica)
Rocco
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Lo so.E’ un bel problema che se non si rimedia potrebbe portarci nella guerra per l’accaparramento di risorse.
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Già, proprio così.
In proposito qualche anno fa lessi un libro, consigliatomi da un amico, che parlava proprio di questo.
>
http://books.google.it/books/about/Breve_storia_del_futuro.html?id=JJl5PgAACAAJ&redir_esc=y
Daniele(Quota) (Replica)
Ottimo testo.Tratta argomenti di vera attualità.
Mi sembra matematico che il pianeta non sia in grado di soddisfare le esigenze di una sovrabbondanza di popolazione umana.
Ma sai che sembra quasi un argomento “tabu’?
Ho provato a cercare su google “sovrappopolazione” e sembra si dia spazio a siti che dicono che è tutta una balla.
Rocco(Quota) (Replica)
Maltrattamenti all’asilo di Olbia, la Procura ottiene l’assoluzione per le maestre violente
https://www.youtube.com/watch?v=0oc42O-2_G0
romano(Quota) (Replica)
http://it.avoiceformen.com/propaganda-femminista/generalizzare-contro-le-femministe-e-sbagliato-generalizzare-contro-gli-mra-e-giusto/
Mauro Recher(Quota) (Replica)
Avvocatessa trascina l’ex in tribunale: “Mi ha violentata per tutto il matrimonio”
…
Fano, 22 maggio 2014 – Possono esserci molti modi per separarsi dopo 24 anni di matrimonio, ma quello scelto da un’avvocatessa di Fano di 56 anni che non intendeva più avere nulla a che fare col marito di professione commercialista di 60 anni, è stato a dir poco eclatante. Lo ha denunciato e trascinato sotto processo accusandolo di averla violentata per per tutta la durata del matrimonio, ossia 24 anni. Non solo. Lo ha pure accusato di maltrattamenti, lesioni, minacce, ingiurie. Insomma, un campionario di reati da far rinchiudere il protagonista in carcere per almeno quindici anni. Ma il processo, che si è concluso ieri, ha riservato una sorpresa.
Di fronte al pm Silvia Cecchi che aveva chiesto oltre tre anni di carcere per l’imputato, la difesa (avvocato Francesco Coli) ha ribattutto alle lunghe e varie contestazioni della pubblica accusa e della parte civile negando qualunque violenza ed affermando che mai aveva solo pensato di violentare la moglie, ed escludendo anche le minacce, lesioni e tutto il resto. La donna, nella sua denuncia, aveva dichiarato che per sgusciare dalle grinfie del marito, doveva abbandonare il letto coniugale e rifugiarsi in una altra stanza. Insomma, un inferno. Eppure in un primo momento (nel 2009) era stato avviato l’atto di separazione senza patemi d’animo. Ma successivamente, è cominciata la raffica di denunce penali, fino ad arrivare al processo. Con la sentenza di ieri che per la parte civile e pm è stata sicuramente inaspettata: l’imputato è stato assolto con formula piena perché il fatto non sussiste.
I giudici non si sono fermati lì: hanno disposto che gli atti del processo vengano trasmessi alla procura per indagare la donna per il reato di calunnia e di falsa testimonianza, visto che l’ex moglie dell’imputato ha giurato di aver subìto quelle violenze. Che per i giudici evidentemente sono tutte inventate.
ro.da.
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
Basta col femminismo e col sessismo di ogni tipo (Domenico Esposito Mito)
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
http://femdominismo.wordpress.com/2014/09/10/cosi-non-si-va-da-nessuna-parte/
Mauro Recher(Quota) (Replica)
http://femdominismo.wordpress.com/2014/09/14/quanto-vale-la-vita-di-un-uomo-2-parte/ Zanardo 2 la vendetta , c’è anche la prima parte che , per motivi ignoti, wordpress non me lo accetta
Mauro Recher(Quota) (Replica)
Mia nipote mi spiega come debba andare il mondo. Mi insegna la verità, mi indirizza verso il Bene.
E fa bene, giacché io sono un vecchio prevaricatore. Un vero PMS: porco, maschio, sciovinista.
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http://www.corriere.it/esteri/14_settembre_22/emma-watson-nazioni-unite-ecco-perche-sono-femminista-19828fc8-4266-11e4-8cfb-eb1ef2f383c6.shtml
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RDV
Rino DV(Quota) (Replica)
Spanga, falsa accusa di stupro, 10 mesi di condanna.
Ma la chica non andrà in prigione perché impregiudicata e volontariamente confessa.
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http://ccaa.elpais.com/ccaa/2014/09/22/andalucia/1411392313_866592.html
.
Spagna, Italia, Svezia… todo mundo…
.
RDV
Rino DV(Quota) (Replica)
Rino DV,
Quello che non capisco è perché i cinque ragazzi accusati falsamente di violenza sessuale abbiano rinunciato al loro sacrosanto diritto ad essere risarciti per i danni morali e materiali (sono stati reclusi anche se per pochi giorni) che hanno subito.
Anche questo dovrebbe farci riflettere. Cosa c’è dietro a questa rinuncia? L’ennesimo atto di cavalleria? Fare spallucce? Rimuovere il tutto? Non lo so…Mi sembra proprio che gli uomini non vogliano, non possano e non riescano a prendere atto di quello che sta accadendo. E’ una sorta di rifiuto, un non voler credere perché non si riesce ad accettare…
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Sarà anche l’infinita disponibilità de “i maschi oppressori” a farsi fare a pezzi e trattare come pezze da culo. Penso che quando si tratta di affari di “giustizia” in casi come questi ti fanno il seguente discorsetto mafioso:
“Ti è andata bene, sei fortunato: mille altri sono in galera innocenti per queste accuse. E se protestano la loro innocenza magari ti pestano. Vedi o no che si impiccano a decine e centinaia?( E non gliene frega niente a nessuno, come se non i riguardasse. E invece a fianco di una donna sono tutti a un millimetro da queste situazioni.) Ti conviene davvero rompere i coglioni a questa povera ragazza? lei è vittima due volte,la prima perchè stava male onde per cui si è inventata tutto, la seconda perchè ha danneggiato cinque ragazzi senza volerlo davvero. Corri il rischio a controdenunciarla che non ce ne vieni più fuori perchè ricorriamo…, ecc. ecc.”.
Di fatto sei di fronte ad un apparato statale che è parte in causa contro il maschile: vuoi non essere mite? In compenso, giustamente, riflettori puntati sull’articolo 18, ma in galera ad arbitrio femminile ci vai con altri articoli su cui nessun sindacato ha detto nulla. Incredibile questa dimenticanza circa il diritto e le garanzie reali,costituzionali, circa la vita dei lavoratori fuori della fabbrica.
Sinistra e sindacati sono ancora fuori della consapevolezza di questo nuovo violentissimo attacco, che si può ben definire di classe, ai lavoratori. Come se il dominio di classe si sviluppasse oggi solo sui diritti connessi al lavoro: i lavoratori soldi per eccellenti avvocati non li hanno nè la riverenza sociale che il ricco incute anche al magistrato più corretto, nè la capacità di transare economicamente, nè il rispetto sociale comunque vada, nè carcerieri sull’attenti a non pestare i piedi al potente. Cecità assoluta, arretratezza culturale impressionante.
cesare(Quota) (Replica)
La penso come Cesare ,per me è andata come dice lui, già non essere stati accusati, per dirla in modo casareccio “E’ andata di culo”
Mauro Recher(Quota) (Replica)
Sì va bene, ma se la smetteste di lodare certi comportamenti, non fareste altro che il loro bene.
Invece, sull’autolesionismo maschile, grazie ad una bieca morale che chiama dono e generosità, quello che fondamentalmente è impotenza e viltà, continuano a piovere lodi…e poi ci chiediamo anche come mai gli uomini manifestino un comportamento autolesionista.
Nella lode, caro Cesare, v’è più invadenza, che nel biasimo.
Sicuramente più “resposabilità” .
Animus(Quota) (Replica)
http://femdominismo.wordpress.com/2014/09/23/il-partito-delle-donne/
Mauro recher(Quota) (Replica)
Lo metto qui ho letto appena ora questo
http://cagnesciolte.noblogs.org/2014/09/21/la-puzza-del-maschio-selvatico/
Cesare e Armando (ma anche altri) anche se sembra che non ne fate più parte attivamente ,io mi farei comunque sentire
Mauro Recher(Quota) (Replica)
Mah…
la mia prima ipotesi è che ci sia stato un accordo extragiudiziale: io dichiaro di aver mentito ma voi rinunciate a chiedere risarcimenti.
Cmq un accordo imposto dalla maramalda.
Ricordo con l’occasione che, forse un anno fa, qui da noi un falso accusato che chiese un risarcimento ebbe sentenza negativa, in quanto… “date le circostanze una falsa accusa di stupro poteva e quindi doveva essere da lui prevista”.
.
RDV
Rino DV(Quota) (Replica)
@@
Esattamente, infatti il problema di fondo è l’ insopportabile autolesionismo maschile.
Andrea M.(Quota) (Replica)
Ci sono dimensioni che adombrano una chiara malafede: quando saltò fuori questa provocazione nazifascista intervenimmo subito a precisare che l’Associazione Maschiselvatici e le persone che ne hanno fatto parte in nulla hanno a che fare col nazifascismo.
Anzi ne fanno parte solo persone CONOSCIUTE SUL TERRITORIO per la loro miltanza antifascista e per la tradizione antifascista di famiglia.
Già ci provò un notissimo giornalista commentatore politico a fare il dirottatore verso il nazifascismo dell’immagine democratica ed antifascista dei Maschiselvatici: fu di pubblico dominio la sua condanna ad un congruo risarcimento verso il prof. Claudio Risè autore del libro: “IL maschioselvatico” e dalla storia personale antifascista.
Le “cagne selvatiche” non tradiscono il senso dell’immagine che al mattino evidentemente si compiacciono di vedere riflessa nello specchio,dietro il proprio volto.
Come potrei contrastare questa auto-attribuzione di una definizione che è anche, secondo saggezza popolare, tutto un programma?
cesare(Quota) (Replica)
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Interveniste dove?
Animus(Quota) (Replica)
Intervenni con una dichiarazione su Ubeta. Sui giornali decidemmo come MS di non intervenire perchè quello striscione era una tale bufala farsesca, talmente bufala che nemmeno i giornali bufalisti più ostili ai MS si sognarono di cavalcarla: gli MS in ambito giornalistico sono conosciutissimi e sanno tutti chi sono i MS e sanno la loro piena appartenenza al pensiero liberale e democratico. Anzi “rompono” perchè troppo garantisti.
Di matti/e che scrivono sui muri o sugli striscioni cazzate inverosimili ne è pieno il Mondo e non hanno nessun effetto se non per matti/e accomunati dalla medesima patologia.
Quanto poi alle “cagnesciolte” mi attengo alla regola che se di merda di “cagnesciolte” si tratta evito di calpestarla e soprattutto non la raccolgo per buttarla sul ventilatore.
Non sprecare tempo con loro penso sia una santa regola cui attenersi anche sul sito Ubeta.
cesare(Quota) (Replica)
OK.
Ah, sì, è vero, non mi ricordavo.
Thanks
Animus(Quota) (Replica)
Già nel nostro Paese (come altrove) l’ uomo conta poco o niente, ora conterà ancora di meno.
http://notizie.tiscali.it/articoli/politica/14/09/24/si-cognome-materno-figli.html
Andrea M.(Quota) (Replica)
Inutile piangere sul latte versato. Meglio combattere per eliminare la persistente asimmetria dei diritti riproduttivi tra uomini e donne: Maternità, paternità e diritti (asimmetrici) riproduttivi
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
D’accordo con Luigi ,anche a me del cognome paterno o materno che sia, me ne frega abbastanza poco ,per non dire nulla , trovo invece decisamente più importante la seconda parte quella scritta in blu
Mauro Recher(Quota) (Replica)
Trovata questa foto, non è contro uomini beta ma ….
questo è il mio commento
Carissimo admin , non so di che antifemministi parli ,ma il nel mio blog e il gruppo che seguo cioè uominibeta ,ne parliamo eccome di violenza subita dagli uomini e di come è necessario che ci sia un centro anti- violenza , guarda caso invece ,quando si è venuto a sapere dell’unico centro anti violenza a favore degli uomini (Aquila) sono state proprio le femministe a sbottare che era un centro inutile con la solenne frase “Oh poverini” ..francamente trovo un attacco veramente fuori fase della situazione
Mauro Recher(Quota) (Replica)
http://femdominismo.wordpress.com/2014/09/26/edge-of-a-revolution/
Mauro Recher(Quota) (Replica)
Leggo che negli USA la tendenza a non sposarsi sta dilagando: non ci si sposa più; ansiosa e vana ricerca femminile di un maschio che faccia da marito sposandole.
È del tutto comprensibile questo rifiuto maschile: perché un maschio dovrebbe infilarsi in una trappola dove per legge è obbligato a tollerare qualunque arbitrio femminile? come assistere impotente all’uccisione del proprio figlio per aborto, o mantenere quello non voluto e mantenere a vita la moglie che può rifiutarglisi sessualmente quando, come e per tutto il tempo che vuole, come sostenere con infiniti sacrifici ed amore la crescita della prole per poi vedersela attribuire al cognome della moglie, ovvero alla tradizione per linea materna ( ci starei molto attento Mauro a sbattersene dei simboli e della loro capacità di strutturare il soggetto perché è anche appropriandosi della sfera simbolica, la psicosfera, che il femminismo ha vinto e il capitalismo sfonda ogni resistenza umanistica: lasciargli questo terreno è suicida. Purtroppo è la tipica incomprensione di tanta parte della cultura di sinistra della differenza tra Ragione e razionalizzazione), come sopportare di essere esposto in ogni istante a denunce di violenza con anni di galera quando che cosa sia violenza è per legge ciò che ad libitum la donna definisce tale, come veder dichiarato l’apporto affettivo e psicologico della paternità del tutto irrilevante, e dulcis in fundo essere considerato dopo decenni di campagne criminali antimaschili soggetto delegittimato alla radice perché comunque sospetto di ogni violenza in famiglia quando poi risulta di fatto impossibile difendersi per legge dalla violenza femminile. Situazione peggiore di cosi!
Pertanto in base a quali argomenti un maschio consapevole di come il MATRIMONIO sia divenuto ISTITUTO DELLA CASTRAZIONEMASCHILE potrebbe ricorrere per convincersi che è bene per lui sposarsi?
Sul canale Dmax ieri vedevo una giovane donna americana pestare e offendere per interminabili minuti in pubblico il giovane aitante marito che subiva inerme. Spiegazione della titolare del banco dei pegni in cui il fatto è accaduto:
“Lui non reagisce perché come la tocca finisce in galera”.
cesare(Quota) (Replica)
Lo so Cesare … d’accordo con te ,che sposarsi al giorno d’oggi equivale ad un”suicidio” sia personale che sociale ,ma solo dalla parte dell’uomo ,e non mi meraviglia affatto questa tendenza che credo si possa attribuire a tutto l’occidente , sul cognome materno o paterno ,francamente resta una diatriba che non mi appassiona più di tanto , anzi ,come ho scritto su “donne di fatto ” … http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/09/26/doppio-cognome-ai-figli-la-tradizione-del-patronimico-al-capolinea-si-ma-in-segreto/1133622/
questo è il mio commento
A me sembra palese una cosa ,se basta mettere anche il cognome materno perchè il patriarcato vacilli ,non mi sembra che questo patriarcato sia cosi forte , francamente di questa diatriba mi interessa poco , a dire il mio cognome ,il più delle volte dovevo ripeterlo perchè non si sapeva ce ci andava o “h” o”k” , il cognome di mia madre ,che una volta era nobiliare (quindi sangue blu ) sarebbe stato più comodo ,poco importa ,sono queste le vere conquiste del femminismo, beh ,se sono contente di queste vittorie perchè non lasciarle ? Che vogliano tirare via uno degli “totem” ,ripeto ,mi può andare anche bene ,ma allora ,come dice l’articolo di Fabrizio ,mettiamo dei paletti anche in altre questioni ,perchè ,bene o male i figli si fanno in due (se lasciamo stare strane tecniche scientifiche ) e tutti e due devono decidere sulle questioni inerenti alla prole ,io la vedo in questo modo
Mauro Recher(Quota) (Replica)
http://culture.you-ng.it/2014/08/21/grande-bugia-dellumanita-sulle-origini-dellumanita/
Gli ho lasciato anche un commento ,più forte di me ,ma non è stato accettato ..beh pazienza
Mauro Recher(Quota) (Replica)
L’ultimo ironico articolo di Matteo Andriola su L’Interferenza:
http://www.linterferenza.info/attpol/engels-e-marx-omofobi-e-sessisti-e-non-lo-sapevano/
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Coppie omo più violente delle etero…
http://www.lastampa.it/2014/09/29/societa/violenza-domestica-pi-frequente-nelle-coppie-gay-fqo6pVTF11eSBh1Q41tYM/pagina.html
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Si, ma la colpa è dell’omofobia diffusa in società che causa più stress e quindi…
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Cosa avete pensato invece, per un millesimo di secondo?!
Omofobi, che non siete altro!
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RDV
Rino DV(Quota) (Replica)
Ma Rino ,come non lo sai ? Certamente è colpa del patriarcato (beh omofobia sono praticamente sinonimi) …
Io ,invece stupido ,pensavo che le persone violente ,erano tale a distinzione di sesso ed orientamento sessuale , sono antico si vede …
Ma d’altronde un gruppo chiamato yesallwomen ( i not all men sono dei vigliacchi misogini ) fa la comparazione tra gli attacchi di squali e le violenze subite dalle donne a opera di uomini ,dicendo una cosa molto semplice , gli uomini sono più pericolosi degli squali ma sono questi ultimi ad essere “inchiodati ” dalla paura razionale ,mentre dovrebbero essere gli uomini a incutere timore ,non il genere umano ,ma gli uomini … ma non si dicono misandriche ,parola brutta ,come lo è omofobia , quindi le si evita ,quindi la notizia da te riportata Rino è un errore di stampa
mauro recher(Quota) (Replica)
Guardavo su Focus un documentario straordinario di un tizio con il compito di aiutare un branco di leoni a non temere l’uomo e non attaccarlo cosi che potessero convivere pacificamente con i leoni del parco. Ebbene non c’è riuscito per l’opposizione di una leonessa dominatrice del branco. Come avvenivano gli attacchi? Era forse lei a portare l’attacco decisivo? Nossignori: il leone maschio dominante, un felino straordinariamente possente aveva familiarizzato con l’uomo ma era istintivamente obbligato alla alleanza di difesa della leonessa e pertanto era a lui che quest’ultima si rivolgeva per fargli attaccare l’uomo. E lui attaccava nonostante l’amicizia con l’uomo. Quanto al rapporto della leonessa con le altre sapete quale sorellanza comporta nel regno dei leoni? Se queste ultime hanno i cuccioli li uccide.
Detto questo facciamo l’operazione ideologica che fa il femminismo: anche nel regno animale sono confermati due comportamenti istintivi femminili riscontrati tra gli umani circa la violenza: il primo è che la violenza femminile si esplica molto spesso ricorrendo alla violenza maschile; il secondo è il ricorso all’infanticidio quando i nati (o i concepiti) mettano in discussione il potere della femmina, con l’unica sostanziale differenza a favore delle leonesse: non uccidono mai i propri piccoli.
cesare(Quota) (Replica)
https://femdominismo.wordpress.com/2014/09/30/in-e-out/
mauro recher(Quota) (Replica)
La Catalogna approva la legge “antiomofobia” con inversione dell’onere della prova: starà all’accusato dimostrare…
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http://ccaa.elpais.com/ccaa/2014/10/02/catalunya/1412246494_406799.html
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RDV
Rino DV(Quota) (Replica)
Pitbull sbranarono una donna.
Una donna condanna il padrone a 15 anni.
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http://www.lastampa.it/2014/10/04/societa/lazampa/california-i-suoi-pitbull-uccisero-una-donna-il-proprietario-condannato-a-anni-di-carcere-tqs7GR0TnNQdPwH4o2EUhL/pagina.html
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Bisogna andare oltre le cause e le colpe.
Bisogna vedere finalmente in ogni caso il lato di genere: a pagare sono sempre i maschi. Ma a condannarli adesso non sono più altri maschi.
Sono direttamente le femmine.
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Il conte Giovanni Sanjust di Teulada era un conte, appunto. E’ morto schiacciato dal trattore che guidava.
Era conte ed era ricco, ma era maschio ed è morto come Mario Da Rold di Ponte nelle Alpi, operaio in pensione, due giorni fa. Come decine di migliaia di altri.
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Hanno tutti una caratteristica in comune.
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Il denominatore comune.
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RDV
Rino DV(Quota) (Replica)
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Già, un bel problema non poter far più “la cresta” sui castighi.
C’hanno tolto pure questo “benefit”…
Animus(Quota) (Replica)
Tre morti, uno grave e uno in rovina.
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http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/catania/notizie/cronaca/2014/13-ottobre-2014/tir-travolge-operai-anassulla-catania-siracusa-tre-morti–230338413328.shtml
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Maschi i morti, maschio il moribondo, maschio quello che andrà in rovina.
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Non mi interessano le cause, le colpe, le responsabilità, mi interessa solo il fatto che sono uomini.
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Della nuova legge sul c.d. “omicidio stradale” scriverò qualcosa a suo tempo.
Subito però la definisco per quello che è: strumento di rovina dei maschi imposto dal forcaiolismo sicurista.
Ramo dell’ideologia di quelle che stanno alla scrivania o tra le mura di casa, contro coloro che mandano avanti il mondo.
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RDV
Rino DV(Quota) (Replica)
Femministe in Francia contro la famosa foto del bacio del marinaio alla fine della seconda guerra mondiale: “è violenza sessuale”.
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http://www.clickblog.it/post/125232/dalla-foto-alla-statua-le-femministe-contro-la-violenza-del-vj-day-in-times-square
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Semplice isteria, o è davvero una strategia che prevede di attaccare i simboli?
Enrico(Quota) (Replica)
Enrico,
Strategia, strategia. Ogni gesto o atto maschile verso una donna che non sia omaggio alla sua superiorità deve essere classificato come violento, ovunque e per qualsiasi motivo sia fatto.
Le femministe dimenticano però, come al solito, che senza quei soldati americani, inglesi, sovietici etc. , esse avrebbero potuto godere della pax hitleriana. O forse è proprio quella che sotto sotto desiderano ma non hanno il coraggio di confessarlo? Su, fate come Silvia Plath. Vi sentirete meglio, dopo.
armando
ARMANDO(Quota) (Replica)
Della potenza di un simbolo
“Chi mi ama mi segua”, fu il disegno e lo slogan che dagli settanta pubblicizzò i jeans Jesus,come hotpants che imbrigliavano uno straordinario culo femminile; il medesimo sedere femminile f’u trasformato poi da Concita De Gregorio, ditrettora. Del l’Unità, nel simbolo stesso della tradizione delle lotte socialiste e comuniste della classe operaia. E tutt’oggi ne è l’egemone ripetizione nei tacchi rossi di Rifondazione.
Oggi, con il progresso da un culo femminile ad un culo gender o maschile, il medesimo simbolo è la nuova prospettiva in cui molti credenti’ pensano opportuno collocare il messaggio evangelico cosi che sia il Mondo a se-durre e salvare la Chiesa e non la Chiesa a salvare il Mondo con la Croce di Cristo.
Le armate occidentali si raccolgono intorno al simbolo rappresentativo dei sederi delle Pussy Riot per affermare i principi laici di tolleranza e libertà.
Dico questo per sottolineare la straordinaria potenza di un simbolo nell’impossessarsi delle profondità interiori su cui il nostro spirito di fonda al punto che non siamo più noi a parlare di lui, ma siamo noiparlati dal simbolo, noi suoi inconsapevoli e forse incolpevoli schiavi.
cesare(Quota) (Replica)
Non so cosa pensino i credenti, ma, uno, lungi da me il voler salvare la Chiesa, due, la Chiesa non ha salvato mai nessuno (se non se stessa), né tanto meno, il mondo.
Anzi, l’ha solo rovinato, dovunque è approdata ha portato disgrazie e calamità, mentee a noi, ci ha regalato le peggio dittature: sappiamo benissimo che la Chiesa ha stretto “concordati” con tutti, nessuno escluso, cioè ha stetto la mano alle peggio dittature nazionalsocialiste del ‘900, “ricevendo in cambio” quel potere che verso fino ‘800, a causa del cresente ateismo, era andato scemando un po’ in tutta europa, il che vuol dire, se tanto mi da tanto, che al potere ce le ha messe lei.
Ed infatti, da una che ha il passato della Chiesa, “il suo pelo”, pur di pararsi il culo, ci si deve aspettare qualsiasi…nefandezza.
Ergo, intra ecclesiam … nulla salus.
Animus(Quota) (Replica)
Animus amico mio ogni “torero” in lotta contro il male ha il suo “toro” contro cui combattere e il suo drappo sotto cui celare la spada per la stoccata definitiva. Ma finchè non cercherà nella propria immagine riflessa la fonte del male, credo che assisteremo ad inutili feroci corride.
cesare(Quota) (Replica)
Menzogne che vanno al di là di ogni possibile immaginazione.
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World Economic Forum (Ginevra-Davos)
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http://www.repubblica.it/economia/2014/10/28/news/gender_gap_classifica_italia_69esima-99185509/?ref=HREC1-9
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RDV
Rino DV(Quota) (Replica)
E’ nata questa pagina…. https://www.facebook.com/menticlandestine bella l’intestazione , che anche condivido, bisogna vedere se intendono chi sfrutta sempre l’uomo comunque e dovunque, e la sfruttata è la donna sempre comunque e dovunque , da come è descritta la pagina credo che purtroppo non sbaglio .. e poi c’è questa chicca “NO! Un uomo così non ama una donna! Basta con questo orrendo modo di scrivere articoli, quasi a ridicolizzare il fatto avvenuto!
Ogni mese, in Italia, più di 300 donne vengono uccise dai loro compagni, c’è poco da ridere.” non è che i numeri sono un pochino sballati ?
mauro recher(Quota) (Replica)
Sula pagina citata in precedenza ,c’era questo post
È assurdo dare ancora la colpa allo straniero, dopo che le italianissime sentinelle predicano il “sposati e sii sottomessa” e altri italiani appoggino violenze e femminicidi, vedi Pistorius e quel tizio che aveva ucciso moglie e figli ed era andato a vedere il calcio, di cui mi rifiuto di ricordare il nome.
Mi stranizza che un idiota creda che certi crimini siano dovuti
al colore della pelle.. Mi chiedo perchè????
Mio commento
A parte che Pistorius è Sud Africano ma ha poca importanza ,certo dare la colpa al colore della pelle perchè vengono effettuati certi crimini è da razzisti ,sarebbe come dire che uno ,perchè la la pelle nera è criminale di default ,ovvio che è un discorso che non sta in piedi … il razzismo è stupido per questo ,l’ho imparato lavorando insieme agli extracomunitari ,porto sempre l”esempio nei miei quasi 18 anni di lavoro che ,vicino a me si sono susseguiti tre persone ,tutti e tre provenienti dal Ghana ,il pensiero razzista imporrebbe che si comportassero allo stesso modo ,per via della loro provenienza ,invece avevano tre modi di comportarsi e caratteriali molto diversi tra di loro, il modus operandi uguale e identico se io conoscessi tre italiani …il bene e il male non ha colore della pelle e non ha sesso e per questo che combatto in eguale misura sia il pensiero razzista ,ma anche tante pagine “femministe” che indicano nell’uomo il male … perchè il modus operandi (mi ripeto ) è il medesimo , non vale neppure a dire allora che gli italiani sono i peggiori ,vi ricordate i tre ghanesi ? Il primo che ho conosciuto ,di una intelligenza unica ,gli facciamo ” Allora Mark ,domani che sei a casa vai a passeggio con tua moglie? ” sua risposta ” Ma quale passeggio ,lei deve stare a casa e cucinare che è quello il suo posto ” e poi ancora ” ” Io non sono una donna ” … certo ,ci sono anche italiani che si comportano uguale a lui ,non lo metto in dubbio ,ma è chiaro ,da questi esempi che il male non ha radici impiantate in un unico sesso ed in una unica etnia
mauro recher(Quota) (Replica)
http://femdominismo.wordpress.com/2014/11/01/passi-lunghi-e-ben-distesi/
mauro recher(Quota) (Replica)
http://femdominismo.wordpress.com/2014/11/04/ci-vuole-una-legge/
mauro recher(Quota) (Replica)
43 studenti spariti nel nulla nell’indifferenza dei media – A Voice for men Italia
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
Luigi Corvaglia,
……
Messico, risolto il mistero dei 43 studenti Tre sospetti confessano: “Rapiti e bruciati”
Da notare come la Stampa da la notizia con riguardo all’elemento femminile in gioco (ricordo che il termine femminicidio è stato coniato in Messico): “In una conferenza stampa a Chilpancingo, capitale di Guerrero, il procuratore federale ha spiegato che tre uomini arrestati circa una settimana fa hanno confessato di aver ucciso gli studenti, attaccati e poi detenuti dalla polizia municipale di Iguala su ordine del sindaco della cittadina, José Luis Abarca, considerato il mandante della strage insieme alla moglie, Angeles Pineda Villa, e al suo responsabile della sicurezza pubblica, tuttora latitante. ”
In realtà, come i link di AVfM Italia riportano la “primadonna” è proprio lei: Angeles Pineda Villa.
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
Per dovere di cronaca questa notizia ,l’ho letta oggi sul televideo della mediaset … non centra nulla ,solo appunto per dovere di cronaca
mauro recher(Quota) (Replica)
http://femdominismo.wordpress.com/2014/11/10/femminismo-leghismo-di-genere/
mauro recher(Quota) (Replica)
Assolti all’Aquila.
Mia personalissima opinione: benissimo.
http://www.corriere.it/cronache/14_novembre_10/aquila-tutti-assolti-componenti-grandi-rischi-30ef23a0-68f5-11e4-aa33-bc752730e772.shtml
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Il sicurismo universale ed il correlato responsabilismo forcaiolo sono un valore antimaschile, un portato della femminilizzazione e del femminismo= la femministizzazione.
Espressione dell’etica della casalinga, dell’impiegata e della dirigentina.
Non certo di quella del muratore, del camionista e del pescatore d’altura.
Non quella del ricercatore, del pioniere e dell’inventore.
Essi sanno che esiste l’errore, che è il prezzo di ogni creazione. Sanno che esiste l’imprevedibile, sanno che la vita è rischio e il non rischio è non-vita.
Sanno cosa sia il caso. O meglio: il Caso.
Ma la massa ormai è preda dei nuovi valori e chiede “giustizia” cioè vendetta.
Scrivevano Nicce e Cioran che l’etica emergente è questa: “Sto male, quindi qualcuno deve andare in rovina. Mi è accaduto qualcosa di dannoso: voglio vedere le forche sulle piazze. Soffro, perciò qualcuno deve pagarla cara.”
Chi la paga è il maschio.
Di tutte le razze, di tutti i ceti e di tutte le classi.
Assolti: benissimo. Ma non illudiamoci, prima o poi il cedimento verrà.
Stiamo a vedere i prossimi processi contro i sindaci “colpevoli” delle alluvioni.
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Non è necessario che alcuno concordi con me.
Scrivo questo a futura memoria.
RDV
RDV(Quota) (Replica)
Chiudere le carceri femminili, parliamone http://www.dirittiglobali.it/2014/11/chiudere-carceri-femminili-parliamone/
romano(Quota) (Replica)
romano,
Logico,consequenziale, ineccepibile.
Armando(Quota) (Replica)
Essendo che solo il 7% di popolazione carceraria è femminile, ne risulta che c’è discriminazione… verso le donne.
E vabbé..
Enrico(Quota) (Replica)
RDV,
Io concordo con te, totalmente. Il sicurismo e femminil/materno ed abitua a considerare le persone eterni bambini da tutelare. E’ lo stesso discorso per cui, se due amici adulti vanno a fare una escursione in montagna, quello più esperto diventa automaticamente responsabile dell’altro, col risultato che se l’altro si fa male va nei guai. Sembra incredibile ma è proprio così. Sentenze della magistratura lo dicono. E’ lo stesso discorso per cui, se uno scavalca il guard rail dell’autostrada con la nebbia e precipita perchè non si è accorto che era su un ponte, la responsabilità è della Società autostrade che non ha fatto un gard rail più alto in modo che fosse impossibile scavalvarlo.
Ma, andando ancora più in profondità, è una tendenza inarrestabile anche della medicina. Da curativa, come era un tempo, è diventata prima preventiva, per cui vengono sconsigliati certi comportamenti di vita “a rischio”, e poi ancora peggio predittiva, per cui si pretende di sapere cosa potrebbe succedere a una persona nel corso della sua vita in base ai geni, e si prende a pretesto questa predizione per eliminarlo preventivamente. E’ il sogno regressivo di una vita di beatitudine al calduccio e priva di qualsiasi imprevisto, come quella intrauterina. Ed anche, appunto come i bambini piccoli, un sogno di onnipotenza. Inutile dire che è un sogno falso, ma quando esiste ecco che qualsiasi cosa non vada secondo i desideri, esplode la rabbia inconsulta e la ricerca del colpevole. Sentivo giusto questa mattina una trasmissione radio sulla sentenza dell’Aquila, in cui erano intervistati gli aquilani, che non per caso erano tutte donne sdegnate per quella sentenza. In sostanza, secondo loro si sarebbe sottovalutato il rischio di terremoto forte. Ma cosa si doveva fare, dal momento in cui non era scientificamente prevedibile il momento della scossa, far evacuare tutta la popolazione a tempo indeterminato non si sa dove? E’ come per le alluvioni o le bombe d’acqua. Se un sindaco non blocca la vita cittadina e poi accade l’evento viene imputato, ma se la blocca e l’evento non accade viene imputato lo stesso per il motivo opposto. Insomma, come fai fai male. Si pretende che tutto sia previsto matematicamente. Ma non lo è e lo non lo sarà mai. E’ il massimo dell’irrazionalità, che scatena sentimenti profondamente regressivi e rabbiosi, infantili, appunto.
Altra faccenda sarebbe invece una vera razionalità, per cui ad esempio non si costruisce vicino ai fiumi, o si fanno edifici antisismici o si ristrutturano quelli vecchi in tal senso, così come sul lavoro si attuano misure di sicurezza atte a ridurre i rischi, che però non potranno mai essere eliminati del tutto. Il mondo, le civiltà. le culture, sono progredite col rischio maschile, non con la sicurezza femminile dando retta alla quale saremmo rimasti a qualche millennio orsono, nelle faccende materiali e in quelle spirituali.
Questo è quanto, piaccia o non piaccia.
armando
ARMANDO(Quota) (Replica)
Quando in prigione ci vanno i bambini
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
http://antifeminist.altervista.org/notizie/2005/5_12_2005.htm
Sandro D.(Quota) (Replica)
“ L’argomento in realtà è abbastanza semplice: tanto per cominciare, ci sono molte meno donne in carcere rispetto agli uomini – le donne rappresentano solo il 7 per cento della popolazione carceraria. Significa che queste donne sono sproporzionatamente svantaggiate da un sistema progettato per gli uomini. ”
….
Senza parole. L’autrice dovrebbe passare un pò del suo inutile tempo, da uomo, in questi carceri “progettati per gli uomini”. Raramente ho letto qualcosa di più misandrico, sessista e stupido. Tutto insieme.
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
“Significa che queste donne sono sproporzionatamente svantaggiate da un sistema progettato per gli uomini”.
1) Corollario 1, non è vero che gli uomini sono uguali alle donne .. evidentemente i sistemi (carcerari, scolastici, lavorativi, familiari, etc.etc.) secondo l’autrice devono essere progettati su differenze di genere, altrimenti non si spiega perché le donne dovrebbero essere svantaggiate in un sistema progettato per gli uomini
2) Corollario 2, se un sistema progettato per gli uomini è insostenibile per le donne significa che gli uomini sono superiori alle donne
3) Corollario 3, se si ritiene che il sistema progettato per gli uomini sia giusto per loro e nel contempo sia insostenibile per le donne significa che si tende a svantaggiare gli uomini.
Dopodiché non saprei formulare un teorema, speriamo che l’autrice sia più brava di me
Rita(Quota) (Replica)
Luigi Corvaglia,
Ma certo, le donne sono svantaggiate perchè le carceri sono progettati per gli uomini, quelle con le celle, le finestre sbarrate, l’ora d’aria etc., il sovraffolamento etc., insomma tutto ciò per cui sono un inferno. Per gli uomini va bene così, per le donne invece dovrebbero essere:
camera, salottino e bagno con vasca d’idromassaggio, sauna, bagno turco e percorso fitness con annesso massaggio due volte la settimana. Terrazzino con piante, magari anche di cannabis, esposto al sole nei luoghi freddi, esposto a nord in quelli caldi. Di sbarre manco a parlarne, non nelle celle e non lungo il perimetro del carcere, perchè sono antiestetiche e turbano la sensibilità. L’ora d’aria dovrebbe essere trasformata in ora di cella, sempre secondo preferenza s’intende, e alla sera dovrebbe essere presa la prenotazione per i pasti del giorno dopo con tre primi e tre secondi a scelta, sempre di carne o pesce compreso menù vegetariano o vegano. Solo così non sarebbero sproporzionalmente svantaggiate, e vedrete come le celle si riempirebbero per incanto.
armando
ARMANDO(Quota) (Replica)
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Scriveva NIcce, che la diff. tra la morale dei signori vs servi, è che mentre il primo giudica la “bontà” delle sue azioni dalle loro conseguenze (se le conseguenze sono cattive, allora vuol dire che le azioni che le hanno causate, saranno state sbagliate), il secondo, i “servi”, le giudicano dalle loro “intenzioni” (prescindendo dunque dai risultati): volevo fare il bene, il risultato è andato male…e vabbè, cmq non sono stato io a sbagliare perché le mie intenzioni erano buone, l’ho fatto a fin di bene, se poi è andata male è colpa di tizio e caio e bla bla bla bla…
E questo è, in effetti, l’impasse entro cui ci troviamo: i “servi” non “vogliono” (cioè non riescono a) capire – e del resto, “c’è chi ha buone ragioni per non mostrare loro buone ragioni” -, che ciò che li frega, non è all’esterno, ma all’interno…la loro morale del ca…o.
Animus(Quota) (Replica)
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Ah, dimenticavo giusto un “piccolo dettaglio”.
E’ questo sarebbe (e ci vuole un gran “coraggio” per riconoscerlo come tale) il ns. “Logos”: “Dio perdonali, perchè non sanno quello che fanno”.
Se invece lo sapessero…
Animus(Quota) (Replica)
Altro che abolizione delle carceri femminili. In Africa, nella vecchissima e patriarcale Africa, sono molto più avanti nella promozione dei diritti femminili. Guardate quà
Da vgp | TMNews – 21 ore fa
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Roma, 13 nov. (askanews) – Il Vice Ministro Mutsvangwa, personalmente contrario alla pena di morte, ha ricordato come nel 2013 lo Zimbabwe abbia modificato la propria Costituzione escludendo la pena di morte per le donne, i cittadini maschi sotto i 21 e oltre i 70 anni e restringendone l’applicazione a pochi gravissimi reati. A tal proposito, l’Onorevole Mutsvangwa ha condiviso con la delegazione l’interesse per l’iniziativa di alcuni giuristi dello Zimbabwe a “sollevare problemi di discriminazione tra sessi che renderebbero la pena di morte incostituzionale”.
Capitto mi hai?
Pena di morte solo per i maschi da 21 a 70 anni. In pratica lo Zimbawe si candida a paese guida del femminismo. Altro che i maschilistissimi paesi scandinavi che vorrebbero limitarsi a far pagare ai maschi una sex tax per la colpa di essere nati tali.
armando
ARMANDO(Quota) (Replica)
Ormai è diventato virale alcuni video “sulle molestie in strada” , vi dico subito che il clima è quasi quello dell’allarme “femminicidio ” … praticamente ” un ehy bella” diventa una frase “insanguinata” …. per fortuna ,alcune persone scrivono cose davvero interessanti come abbatto i muri
https://abbattoimuri.wordpress.com/2014/11/14/streetharassment-le-mie-10-ore-di-passeggiata-in-citta/
mauro recher(Quota) (Replica)
http://femdominismo.wordpress.com/2014/11/21/iniezioni-di-gender/
mauro recher(Quota) (Replica)
I ciclo è sempre lo stesso:
1 – l’azzardo, lo sfogo, il gesto “scorretto”
2 – la campagna del pubblico ludibrio,
3- l’immancabile autodafè, puntuale come un orologio atomico.
Don Corsi, la Curia di Milano, Matt Taylor, …
senza fine:
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http://www.corriere.it/scuola/universita/14_novembre_22/insulti-sessisti-all-onorevole-moretti-azione-disciplinare-contro-prof-8e2c57f8-726a-11e4-9b29-78c5c2ace584.shtml
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RDV
Rino DV(Quota) (Replica)
Cosi alla grossa, ovvero fermo restando il lato serissimo della cosa, ampiamente trattato, c’è anche l’altro lato sul tema “violenza contro le donne”: a mio avviso c’è qualcosa in questa coazione a ripetere che ha a che fare con l’invecchiamento complessivo della popolazione. Voglio dire che il colpevole anni 70 era l’impiegato di fronte al Megadirettore galattico, ovvero ” il Fantozzi”. Oggi passati trenta/ quaranta anni, ci.troviamo il medesimo invecchiato alla ricerca di un rinnovamento nella colpa. Ed ecco il nuovo complesso di colpa nel maschio violento, il Fantozzi di oggi senza nemmeno la vis comica bensì lugubre. Ma anche se lugubre comincia a far ridere lo stesso. Insomma si tratta sempre più di ” chiacchiere da casa di riposo”, da ritrovo da pensionati invecchiati ma male, rancorosi e impauriti. Sempre lo stesso giro di vecchie garibaldine e vecchi reduci, tentati di nobilitare la cronaca nera in “femminili Sicilie da liberare dal vil tiranno” e “Italie da fare” perché le Italiane hai voglia che si ” liberano”. Al tempo stesso dare un’occhiatina se ci resta attaccato cosi facendo qualcosina di vantaggioso per sè: che so, un premio, una intervistina, un passettino in più in carriera. Resta comunque su questo scenario la seguente impressione: che da un momento all’altro sembra debba entrare l’infermiera a dare a tutte le vecchiette e i vecchietti di Curia o del Jetset o dei benpensanti, la buonanotte e il goccetto di camomilla Bonomelli. Addirittura persino manifesti e locandine sono gli stessi, invecchiati da un anno all’altro. Un museo delle cere con la pretesa di dire qualcosa invece che biascicare ossessioni senili. Intanto, per non privarsi di niente, nella settimana “della violenza che è solo maschile e contro le donne”, là dove nasce la vita le ” innocenti”, in preda evidentemente a schizofrenia acuta, per diritto e salute fanno a pezzi qualche centinaio, se non migliaio, di figli concepiti e la salute mentale propria e dei matti che le assecondano. Come se trasformare in un luogo di morte l’utero della vita non fosse l’assoluto della violenza, la violenza assoluta contro se stesse e contro tutti.
cesare(Quota) (Replica)