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Questi video sono entrambi molto significativi. Infatti, dopo averli visti si ha l’opportunità di mettere a fuoco la dimensione della “letteratura e dell’arte comica” in Italia, arte che è tradizionalmente dono degli spiriti liberi. Si capisce infatti che i nostri comici Italiani al confronto, hanno invece in testa, nella stragrande maggioranza, una vite di bloccaggio, una mordacchia che impedisce loro di ridere e far ridere di quell’immenso tesoro di comicità offerto dal femminile di sempre e dall’odierno femminile militante. Che ne è allora degli spiriti liberi?
In merito una considerazione la si può fare: Il comico che ride solo dei temi cari al padrone e tiene d’occhio i resti del suo pasto, come del resto gli amici a quattro zampe sotto il tavolo della ricca mensa padronale, non è un comico ma un giullare che è tale dopo aver, da spirito libero, sperimentato le legnate che il suo signore gli somministra quando esce dal seminato. Abbiamo sentito i nostri comici ridere del maschile, e immediatamente la mente corre a nomi divenuti famosi che su questo tema hanno costruito la loro comicità traendone vantaggi come da una vincita al Lotto. Nessuno si è distinto ridendo del femminile se non con grande cautela e timidezza. Praticamente l’intera categoria si è imposta l’autocensura. In Italia non abbiamo spiriti liberi nell’arte della comicità ma solo giullari?
9 Commenti
Riporto in questo thread i video segnalati da MauroRecher:
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Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
E da fulvio terzapi:
(con sottotitoli a parte … cioè proprio sotto il video )
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Cerco di imparare a combattere le mie battaglie con le donne, sono così stupido da discutere sempre con loro.
Una volta uscivo con una tipa molto addentro alle tematiche femminili e una volta mi ha chiesto: spiegami questo, perché gli uomini guadagnano di piu all’ora per fare lo stesso lavoro delle donne?
Te lo dico io perché: perché nel caso fossimo sul Titanic che affonda, per qualche cazzo di ragione a te tocca salvarti assieme ai bambini, a me tocca morire.
Per questo guadagnamo di piu. pensateci: se c’è una casa in fiamme è sempre “prima le donne e i bambini”.
A me tocca restare con il retro della mia maglietta che prende fuoco mentre urlo: “scappate gente, scappate!”
Io la vedo così: un dollaro in piu all’ora è una tassa da pagare perché se succede qualche casino io resto, devo restare o mettermi in mezzo a dare il via agli altri che scappano.
C’è un rumore notturno e tocca a me andare a controllare “si, ha proprio un coltello!”
Quando ci sono degli ostaggi per chi si negozia prima? “lasciate andare le donne e i bambini!” e io invece? i proiettili feriscono anche me, perché cazzo devo restarmene nel caveau?
Ma dico io: dove sono tutte le femministe in quelle situazioni? non le trovi! non ci sono femministe quando c’è un incendio, statene certi. perfino la femminista piu sfegatata, quella con le treccine corte che ti dice quanto sei bastardo e tutto il resto, se scoppia un incendio si scioglie i capelli e grida “sono solo una ragazzina, lasciatemi andare a giocare!” e ti lascia in una casa che brucia come se tu fossi a prova di fuoco!
Ma non voglio essere stronzo, non dico sia giusto che un uomo guadagni un dollaro in piu all’ora per lo stesso lavoro, sto solo dicendo che se vuoi guadagnare quanto me, quando la barca affonda devi restarmi vicino a sentire il tizio che suona il violoncello, poi puoi prenderti l’ufficio di lusso, i benefit e tutto quello che vuoi…
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
Qualche video italiano:
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Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
La categoria di giullari più diffusa è tuttavia quella della comicità servile involontaria che di solito è declinata nel genere noir. Mi riferisco ai giullari involontari sottomessi alla regola ferrea per cui ogni atto di violenza femminile non è tale. Infatti è causato o da follia della donna o da violenza o offesa pregressa maschile. Insomma la donna non è responsabile, bensì la follia e quasi sempre il maschio.
Tant’è che ormai, dopo anni di questa nuova scienza criminologica femminista erogata quotidianamente, ogni femmina che sia colta sul crimine, tira fuori la lagrimevole storia delle violenze maschili e qui la fantasia si sfrena: il padre, il vicino, il nonno. Importante che sia morto e non possa difendersi.
Cosi il quotidiano La Stampa ci spiega che la madre che ha massacrato due giorni fa a forbiciate suo figlio, un maschietto di tredici anni, era stata tradita dal marito. Un altro quotidiano ci informa che la donna che ha commesso violenze per anni contro il marito, la magistrata ha deciso di sottoporla a perizia psichiatrica, mentre per la madre che ha tenuto per anni la figlia sequestrata in condizioni peggio che bestiali ci si interroga sul portiere che non poteva non sapere.
Ogni giorno i giullari involontari si producono in questa tragica comicità convinti che la gente non si accorga di quanto falsa, violenta e paradossale sia la distorsione della verità e quanto grave sia l’offesa che recano alle vittime di cui naturalmente non fanno parola: se lacrime ci sono da versare attengono solo alla frignata femminista a comprensione della donna che ha commesso violenze. Del resto il copione è già scritto uguale per tutti i casi di violenza femminile.
cesare(Quota) (Replica)
giovanni carducci(Quota) (Replica)
comicità involontaria…
romano(Quota) (Replica)
imitazione della boldrini http://tv.liberoquotidiano.it/video/11567358/Luca-e-Paolo-imitano-la-Boldrini.html
romano(Quota) (Replica)
Ogni volta che sento parlare la Boldrini mi si gela il sangue, questa donna è un’incosciente, sembra un bambina di cinque anni che non e’ ancora in grado di discernere la realtà dalla finzione e la cosa che mi sconvolge è che di donne come lei ce ne sono a milioni. Incapaci di analisi e imperturbabili nelle loro convinzioni continuano imperterrite nelle loro battaglie egocentrate senza mai essere sfiorate da un dubbio, da un’indecisione, da un benché minimo moto di coscienza. Completamente alienate a se stesse. Mi chiedo dove ci porterà questa stupidità irresponsabile che caratterizza tutto il loro agire. Sono agghiaccianti. Loro e i peana maschi che le seguono a ruota in una tragicomica picchiata suicida.
Ethans(Quota) (Replica)
Ethans,
Vero Ethans, sottoscrivo in toto, c’è da essere seriamente preoccupati, ma non tanto da loro, quanto dal fatto che vengano lasciate fare, che non ci siano reazioni di nessun genere (a parte il movimento maschile), come fosse normale che ogni cosa detta da una donna sia giusta a prescindere. Ora ad esempio, osservate la vicenda delle quote rosa bocciate alla Camera, sostanzialmente da un gruppo di franchi tiratori del PD.
Ma, dico io, possibile che non ce ne sia uno che è uno che abbia il coraggio di alzarsi in piedi e di rivendicare il suo voto contrario alle quote? Vi rendete conto di che razza di “omminicchi” siedono in Parlamento? Da un certo punto di vista hanno ragione le femministe che li ricoprono di insulti…
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)