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Lo studio di Fabio Nestola “Il condizionamento delle coscienze – Analisi della comunicazione distorta dai pregiudizi di genere” ha radici lontane. Circa venti anni di meticolosa documentazione permettono oggi la pubblicazione di una sintesi illuminante ed equilibrata sul fenomeno della distorsione comunicativa in tema di “Violenza di genere”.
La qualità delle relazioni tra uomo e donna, nonchè l’esatta percezione “sociale” dei singoli atti di violenza (anche di quelli classificati come “minori o marginali”) assumono, nella famiglia separata, particolare importanza.
Da qui il nostro interesse per gli aspetti di un fenomeno strettamente connesso alla tutela dei minori e della Bigenitorialità (spesso tradita dalle false accuse, appunto, di violenza).
“Nel condannare fermamente la violenza maschile, la collettività non può esimersi dal considerare il lato oscuro della Luna, quegli aspetti della violenza femminile costantemente ed inspiegabilmente sottaciuti. Attribuire alla violenza l’esclusività, circoscrivendola ad un solo sesso, significa compiere una discriminazione di genere, molto più prossima all’accanimento ideologico che alla piena consapevolezza della realtà che ci circonda”. (dal blog violenza-donne.blogspot.it/)
La teoria sulla quale si fonda la costruzione di una allarmante emergenza per la condizione femminile in Italia, grave più che altrove, sarebbe quella secondo la quale le donne in quanto donne vengono perseguitate, umiliate, sfregiate, percosse, mutilate, uccise, mentre il fenomeno a ruoli invertiti non esiste.
Lo studio allegato, sintesi di una ricerca ventennale, dimostra il contrario. Non con opinioni soggettive ma con elementi incontestabili: nomi, date, fatti, fonti verificabili.
“Non è facile credere al mero elemento “distrazione”, è più verosimile pensare ad una scelta strategica finalizzata a nascondere alcuni fatti ed enfatizzarne altri: l’occultamento sistematico delle notizie sulle vittime maschili di violenza, abbinato all’enfatizzazione altrettanto sistematica delle notizie sulle vittime femminili” (Fabio Nestola).
FONTE: ADIANTUM.IT
11 Commenti
L’ultimo lavoro di un superlativo Fabio Nestola. Da scaricare e leggere.
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
Io rimango convinto, sempre di più, che questi lavori, pur apprezzabili, se non accompagnati da uno “sconvolgimento” (magari qualcuno preferisce il termine rivoluzione) di quello che è la ns cultura tradizionale, guardata con nuovi occhi, necessari per mutare sia il sentimento che la psiche collettiva, sono convinto dicevo, che non se ne viene a capo di nulla.
Se non cambia la percezione della realtà , questi testi, non possono che rimanere “lettera morta”.
In fondo perché non fanno breccia?
Perché gli uomini hanno degli scheletri nell’armadio …qualcosa da nascondere!
O siete davvero così convinti che la mennzogna venga alimentata solo dal “sistema” e non piuttosto, dagli stessi (in un sistema di mutua connivenza/convenienza)?
Così, è interessante notare come ogni lavoro che è stato prodotto dai militanti della qm, i “demillantatori”, cominci da una recentissima modernità (qui si parla di qualche decina d’anni), altrove è il ’68, per altri, sono le suffragette.
Rino, nel maggior lavoro di coerenza filologica prodotta fin ora, “oso” ricostruire la genesi addirittura partendo dall’800.
Addirittura!
Scusate, ma quando Cristo disse:”In due si adageranno su un divano; uno morirà, l’altro vivrà…(Io) sono quello che viene da ciò che è integro (intero)….Per questa ragione io ti dico, se uno è integro (intero) verrà colmato di luce, ma se è diviso, sarà riempito di oscurità”.
Di cosa starà parlando?
Peccato che oggi ci troviamo a scoprire che “il figlio di Dio” ha preso una cantonata pazzesca, che l’integro è la donna, e il diviso è l’uomo.
Forse è meglio tenerlo chiuso quell’armadio, se non fosse, che cmq, non si può impedire di essere ammorbati, con il puzzo che ne esala.
Quindi, in conclusione, confrontando i due “lati oscuri” (quello rivelato dai qemmisti vs quello sottaciuto) un altro nuovo grande, quanto inutile lavoro di Fabio Nestola.
Animus(Quota) (Replica)
https://medium.com/@chayn/durante-le-feste-come-capire-se-una-tua-amica-o-parente-sta-vivendo-una-relazione-violenta-e-come-33dc028b95ca#.7a5sryjmx anche sotto le feste bisogna avere un occhio vigile (solo al femminile, naturalmente)
mauro recher(Quota) (Replica)
Non centra molto, ma lo metto qui sotto
https://femdominismo.wordpress.com/2016/01/07/le-femministe-in-corto-circuito/
mauro recher(Quota) (Replica)
” il lato oscuro della Luna, quegli aspetti della violenza femminile costantemente ed inspiegabilmente sottaciuti.” Sottaciuti da chi? Quando? Ma usi la metafora tradizionale per il femminile la luna, perché la luna è gia rappresentate della NOTTE, del pericolo, del perfido, inquietante, in opposizizone con il maschile che è ragione, luce, sole. Altro che sottacere il lato oscuro del femminile, la tradizione non ha fatto altro che parlarne.
nina(Quota) (Replica)
https://femdominismo.wordpress.com/2016/04/01/il-martello-gender/
mauro recher(Quota) (Replica)
https://femdominismo.wordpress.com/2016/04/20/il-folgorato-sulla-via-di-damasco/
mauro recher(Quota) (Replica)
https://www.youtube.com/watch?v=Av4_U9Y3TIg bel video
mauro recher(Quota) (Replica)
https://femdominismo.wordpress.com/2016/10/15/lo-yin-e-lo-yang/
mauro recher(Quota) (Replica)
http://www.meltingpot.org/La-violenza-del-web-per-fermare-le-donne-favorevoli-all.html#.WErUyop97cv
Sarebbe anche un articolo condivisibile però non poteva mancare la “marchetta” a favore del genere femminile
Ma bisogna capire che in una società non tutto è ammissibile. In questi casi, la censura non c’entra niente. Invocare lo stupro castigatore per chi la pensa diversamente da te, non ha nulla a che fare con la libertà di espressione. Va punito come chi dà un pugno nello stomaco. E, se lo si fa a una donna, ci vuole l’aggravante come per il femminicidio
Quindi, se ho non ho capito male l’uomo ( inteso come maschio) se prende un insulto (ne dico uno a caso “Se lo prende nel c..o) . vale di meno di un insulto ad una donna (e poi parlano di sessismo)
mauro recher(Quota) (Replica)
Purtroppo è così.
Ti racconto di donne che anche per insulti ridicoli trovavano sacrosanto che le vendicasse il fidanzato malmenando il marrano.
Tutto con la scusa del “si è permesso a parlare così ad una donna…”
Roba da matti!
Io penso che tutti viviamo sotto lo stesso cielo e siamo suscettibili nel subire attacchi e nell’esser chiamati a difendere la nostra dignità
Ma non dev’esserci dignità che vale di più o di meno.
Arturo(Quota) (Replica)