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http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo480372.shtml
Senegal, boom turismo sessuale rosa
Donne europee a caccia di avventure
Non solo gli uomini vanno in vacanza in cerca di “emozioni”, l’emancipazione femminile spinge migliaia di donne, europee e spesso di mezza età, a cercare sole, mare e soprattutto sesso. Il turismo sessuale femminile è particolarmente diffuso sulle spiagge della Giamaica, della Giordania e ora anche del Senegal. Donne che sperano in un’avventura romantica e giovani ragazzi che cercano di sopravvivere. [NOTA: qui non si parla di donne che sfruttano la povertà dei ragazzi per fare del sesso, come invece si fa sempre notare quando si parla di turismo sessuale maschile eh ?]
Signore pronte a pagare per qualche settimana di passione con uno dei tanti giovani che affollano le spiagge di Dakar. Il GlobalPost ha messo in luce che nel Senegal le radici del fenomeno sono nella povertà del Paese. Il tasso di disoccupazione dei giovani, secondo l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, è stimato al 30% mentre la Banca Mondiale calcola uno stipendio medio di 3 dollari al giorno.
“E’ una questione di sopravvivenza. La vita è dura. Se non avessi queste donne, io sarei in difficoltà” racconta Moussa, 31enne, che con i suoi dreadlocked conquista facilmente le turiste. “Le donne vengono qui da sole e cedono subito alla corte di un suonatore di djembe, sanno che gli uomini che suonano le percussioni sono potenti a letto”.
Il playboy conserva le foto di tutte le sue “ragazze”. In una di queste è insieme ad una donna spagnola in sovrappeso. Lei gli avrebbe dato 500 dollari, prima di ripartire. In un’altra foto c’è una “fidanzata” italiana che lo avrebbe aiutato ad aprire il suo negozio di souvenir, regalandogli 650 dollari. “Io non chiedo soldi – prosegue il giovane – usciamo, loro pagano per tutto, facciamo sesso e prima di partire, mi danno dei soldi, per aiutarmi a vivere.
I ragazzi delle spiaggie di Dakar si considerano delle “guide turistiche che offrono alcuni servizi aggiuntivi”, tra cui il sesso. Ma, in Senegal temono che questa nuova tendenza possa macchiare la reputazione del paese e corrompere i giovani senegalesi. Moussa invece non si preoccupa di quello che pensano gli altri “non ho incontrato la donna giusta, quella non troppo anziana, che mi ama e che sia disposta a fare qualsiasi cosa. La donna che mi farà ottenere un visto e un biglietto aereo per andare via da qui“.
[NOTA: Cosa dicono le femminucce “occidentali” quando la stessa, identica situazione si propone a parti invertite ? Che i maschi che fanno turismo sessuale sfruttano le femmine di quei paesi poveri, che sono sfigati che nel loro paese nessuna li vuole, e non vengono certo fatti passare come dei benefattori come invece vengono fatte passare queste femmine…]
22 Commenti
E’ interessante riflettere sulla frase di attacco dell’articolo del TGcom:” Non solo gli uomini vanno in vacanza in cerca di “emozioni”, l’emancipazione femminile spinge migliaia di donne, europee e spesso di mezza età, a cercare sole, mare e soprattutto sesso”.
Straordinario. Non ce n’è bisogno perché lo sappiamo da un pezzo ma anche questo articolo testimonia come uno stesso fenomeno può essere raccontato, interpretato (diciamo manipolato) e mandato in pasto alla gente, con una versione completamente diversa, a seconda delle necessità.
In questo caso il fenomeno della mercificazione sessuale a cui sono sottoposti i giovani maschi di paesi del terzo mondo da parte di donne occidentali viene descritto come il risultato dell’emancipazione femminile che porterebbe le donne a ricercare emozioni che prima gli erano precluse.
Lascio a voi immaginare quale sarebbe il commento di un qualsiasi organo di informazione a parti invertite. “Intollerabile mercificazione sessuale, risultato di un maschilismo sessista e razzista che si approfitta della condizione di necessità delle donne di quei paesi”. Su per giù questi sarebbero i toni…
Il che naturalmente è vero (che ci si approfitta delle condizioni di necessità e del bisogno di quelle genti); non si capisce però perché debbano esserci due pesi e due misure nell’interpretare lo stesso identico fenomeno. Qualcuno ce lo dovrebbe spiegare ma non ce lo spiegherà mai.
Naturalmente anche su questo aspetto si dovrebbe discutere a lungo perché, a mio parere, non serve a nulla criminalizzarlo. Sarebbe molto più utile indagare sulle ragioni che spingono milioni di maschi occidentali (e anche un numero sempre più crescente di femmine) a ricercare un po’ di piacere e di svago in quei paesi. Anche perché è chiaro ed evidente che se quel piacere lo vivessero liberamente e serenamente in casa propria non avrebbero nessuna ragione per andarselo a cercare altrove (valicando un oceano e spendendo denaro).
Come vediamo, siamo in pieno Matrix, cioè in un contesto dove l’opinione delle persone, può veramente essere costruita ad hoc quasi di sana pianta.
Inquietante ma assolutamente reale.
Fabrizio
spettacolare!!
In pratica il ladro che dice al poliziotto dove andrà a rubare e lui, anzichè agire, lo decanta sulla gazzetta ufficiale!
..caro Fabrizio.. la cosa piu’ intollerante di tutto cio’ è che chi ha recentemente emanato leggi contro il turismo sessuale, è donna, e vorrei tanto che la stessa leggesse questo articolo per operare di conseguenza, ma credo di illudermi..
Come disse Sandro (credo) in un suo commento.. le leggi si devono rispettare quando sono eque..
Io credo che le ragioni di questa differente trattativa sia da ricercare nella lamentela sempre frequente delle donne “non ci sono piu’ gli uomini veri, romantici, audaci!, che ti fanno sognare..” quandopoi sonole stessecheemananoleggi taglione ed estreme in casa loro verso gli uomini,privandoli anche delgusto di fermarsi in bici ad apprezzarle (vgs. Barnard pensiero)..
Ricordiamoci che per la donna diventa tutto lecito in virtu’ di quanto lei avvalora per le sue EMOZIONI, in altre parole, qualunque situazione difficile ed altrove ingiustificabile, assume valenza piena SE fondata su REALI EMOZIONI, laddove, quindi, tali emozioni non sussistano in virtu’ di un RAZIONALE (quindi uomo) intento, esso viene DISPREZZATO e PERSEGUITO, anche a norma di legge, ma come spesso ho letto in giro, criminalizzare un’azione presuppone una base ovvia, ovvero l’intenzione certa, laddove essa sia inesistente in quanto giustificata da EMOZIONI (donna), pertanto irrazionale, si puo’ ovviare con mille ed una giustificazione.
Ecco quindi perchè se una donna uccide il figlio vengono ricercate le cause scatenanti, se una donna viene stuprata non si scava mai sui suoi modi di vivere, se una ragazzina minorenne corrompe sessualmente un uomo anziano, nonostante pubblicamente riconosciuto assidua frequentatrice di posti hard, ha sempre dalla sua una certa comprensione, ecco quindi che il turismo sessuale donna, viene compreso, oserei dire “giustificato”, mentre quello maschile colpevolizzato.. perchè ricordiamoci che la donna, per concedersi, vista la non necessità intrinseca del fare sesso nel suo dna, necessita di sentimenti, l’uomo spesso ne è scevro, discerne tra sesso e sentimenti….
Viviamo in tempi moderni, e la donna ha preferito abdicare alle “buone maniere” e subdolamente approfittare di tutto quanto gli viene concesso, anzichè fare delle riflessioni morali ed allontanarsi da tutto quanto.. il chè lascia molto riflettere sulla sua piena COMPLICITA’ col sistema, che le permette di poter fare tutto cio’ che vuole, persino le stesse “schifezze” che essa stessa critica negli uomini.
p.s.: vorrei inoltre far presente che l’uomo, da questo crimine, ne esce con delle “attenuanti generiche”, sempre se ci fosse una equa legislatura, si capisce, in quanto, per esigenza intrinseca nel suo DNA, l’uomo HA BISOGNO DEL SESSO, quindi, per logica, sarebbe non dico da giustificare ma quantomeno da comprendere…
Al contrario.. esso viene sempre perseguitato, in tutti i sensi.. egli E’ SEMPRE TENUTO A PAGARE per AVERE sesso, sia in casa (drink, inviti a cena, cinema, teatro, disco, pub,.. etc..(una vera rapina legalizzata)), sia nei posti esotici tanto bistrattati dalla vulVata femminista..o magari a fare ricorso alle professioniste – da notare come abbiamo coniato due terminologie che hanno importanza diversa nello stesso contesto, in quanto molte donne, talune persino sposate, spesso siano piu’ “professioniste” di quelle che si possono trovare sulla strada… e la notizia che ci viene offerta oggi altro non è che una ulteriore conferma alle tesi che discutiamo da tempo.
come hai detto tu Fabrizio che le donne occidentali vadano a cercare sesso in quei paesi è un po’ come se gli eschimesi prendessero l’aereo per andare a comprare il ghiaccio in Arabia Saudita.
Ditelo ai bambini a cui vengono iniettati nei testicoli sostanze che provocano erezione se ciò è emancipazione…
Fabrizio:
In questo caso il fenomeno della mercificazione sessuale a cui sono sottoposti i giovani maschi di paesi del terzo mondo da parte di donne occidentali viene descritto come il risultato dell’emancipazione femminile che porterebbe le donne a ricercare emozioni che prima gli erano precluse.
sì, ma non solo questo, anche l’aumento del bullismo, della criminalità violenta femminile, nelle rare occasioni in cui viene alla luce, viene descritta in questi termini.
Forse difetto un po’ di logica ma mi viene da pensare che alla fin fine l’emancipazione femminile non abbia avuto altro obiettivo che quello di “copiare” il maschile. Mi sembra evidente l’invidia di fondo, un’invidia anche un po’ infantile
Il giudizio sulle FF che pagano ai tropici (mentre qui si fanno pagare) è ovviamente in linea con tutti i giudizi su qualsiasi altro aspetto della vita privata e pubblica.
Dove e quando le FF facciano qualcosa di criminoso, riprovevole o anche solo disdicevole, il giudizio è sempre antitetico a quello riferito ai MM.
O si rovescia il giudizio sulle cause (“sono state costrette a quel cattivo comportamento”) o addirittura sul comportamento stesso che da negativo diventa improvvisamente positivo.
Non vi è tratto della vita che resti fuori da questo rovesciamento delle valutazioni che si può trovare persino all’interno di uno stesso articolo o a distanza di poche pagine.
A suo tempo mi imbattei in un articolo in cui si descriveva la prevaricazione dei capi ufficio usi a toccare le mani o le spalle delle subordinate (molestia questa ancora difficile da denunciare, a qual tempo). A pag. successiva il contrario sulle capesse le quali manifestano liberamente il calore umano tipicamente femminile: “le donne non risparmiano ai collaboratori carezze e gesti di affetto… a differenza della tipica freddezza maschile nei rapporti…”
La sola coerenza è l’incoerenza perfetta.
Le cause ci sono note …e anche gli effetti.
RDV
“Viviamo in tempi moderni, e la donna ha preferito abdicare alle “buone maniere” e subdolamente approfittare di tutto quanto gli viene concesso, anzichè fare delle riflessioni morali ed allontanarsi da tutto quanto.. il chè lascia molto riflettere sulla sua piena COMPLICITA’ col sistema, che le permette di poter fare tutto cio’ che vuole, persino le stesse “schifezze” che essa stessa critica negli uomini.”
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Per fare delle riflessioni morali occorre avere una dimensione etica della vita.
In tutta sincerità dubito fortemente che le donne ce l’ abbiano: è un problema che la maggior parte di loro nemmeno si pone.
Anzi, per me la donna rappresenta l’ antitesi del concetto di etica.
Piaccia o no, sono fatte di quella pasta lì.
Che è la stessa della quale sono fatti certi personaggi del mondo maschile che, non a caso, loro ricercano assiduamente: chi si somiglia, si piglia.
La cosa divertente è che mentre le donne criticano i maschi per gli stessi comportamenti tendono a
giustificare le stesse azioni fatte da loro dicendo
che in fondo facilitano le cose ai maschi e che a
questi ultimi dopotutto certe cose fanno bene e
fanno vivere intensamente la loro sessualità (?).
I maschi o avrebbero smesso di criticare le donne
prendendosi le loro libertà o non se le sarebbero
prese conservando la facoltà di criticare le donne.
Queste furbette invece fanno simultaneamente
entrambe le cose. “Superiore” intelligenza
femminile? No, coglioneria maschile che
permette passivamente tale politica.
Scusa Massimo, non prendertela, ma perche’ scrivi i maschi e le donne? Ti risulta forse che le donne dicano o scrivano le femmine e gli uomini?
Si’, lo so che apparentemente puo’ sembrare una sciocchezza di poco conto, ma in realta’ non lo e’ affatto.
ma perche’ scrivi i maschi e le donne?
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Uomini e femminucce è più realistico, visto i loro capricci da bambine viziate e l’arroganza di volersi sentire superiori agli occhi degli uomini e dominarli.
Le donne le ho sempre viste come la gramigna che cresce vicino all’erba buona e la contamina, gli uomini votandosi alle donne si votano al male. E’ una mia visione personale.
Leonardo, questo, come tutti sanno, è uno spazio libero ed è anche giusto che gli uomini tirino fuori tutto quello che hanno in corpo, senza ipocrisie e finzioni “politically correct”. La funzione di questo blog è anche questa. Ed è per questo che ho scelto di pubblicarlo.
Però, mi chiedo, e ti chiedo, a che pro un post come l’ultimo che hai scritto? Ci aiuta, forse? Aiuta il percorso di costruzione di una nuova consapevolezza maschile? Contribuisce a far crescere il dibattito dire che la donne sono come la gramigna?…
Avrei potuto censurarlo ma volutamente non l’ho fatto perché credo che siamo tutti qui per crescere. E non credo che questo genere di commenti vada in questa direzione.
Te lo dico perché so che puoi fare di molto meglio, perché lo hai già fatto. E allora perché scendere al di sotto delle proprie possibilità? Non ha senso, non trovi?
Se ciò non bastasse, come già ho avuto modo di dirti e di dire a tutti più volte, i nostri avversari, che non sono in buona fede, non aspettano altro che noi gli si tiri un boccone per avventarcisi sopra come avvoltoi e strapparci pure il braccio con cui glielo abbiamo tirato. E’ accaduto più volte che abbiano preso uno stralcio di qualche post e ce lo abbiano messo in bocca come se fosse la linea ufficiale del sito, dicendo:”Guardate gli Uomini Beta che razza di cose sostengono!…”. Nonostante che ovviamente abbiamo ripetuto fino all’inverosimile (ma loro lo sanno…) che la linea ufficiale, la strategia e gli orizzonti culturali degli Uomini Beta si evincono dagli articoli pubblicati sul sito e non dagli interventi nello spazio dei commenti.
Vogliamo fornirgli gratuitamente nuovi spunti per attaccarci? Vogliamo dargli altra polvere da sparo, siccome ne hanno poca?… Vogliamo fargli questo regalo?
Credo proprio di no, e allora regoliamoci di conseguenza.
Fabrizio
Una cosa che a volte penso e l’ho scritta, anche se ho esitato prima di premere invio, forse proprio perché sembra buttata li.
Si parla sempre del contrario, degli uomini che sono la rovina delle donne, che le sfruttano.
capisco Leonardo ,anche a me quando vado in giro per il web ,e viene fuori la questione maschile solo per assassini e stupri ,mi arrabbio abbastanza anch’io, ma credo che un muro contro muro non porti a niente di buono ….ho sempre pensato che la parità dei generi ,in fondo si mira a questo ,sia paragonabile alla lancetta del galvanometro ,questo stumento di misura elettrica ,misura se la corrente in un circuito è negativa o positiva ,e quando la lancetta è sullo “0” il circuito elettrico è in equilibrio ,il +1 potrebbe essere benissimo la misandria ,e il -1 la misoginia ,dobiamo combattere questi due estremi ,certo che ,quando in una discussione mi si dice che le donne vedono uomini e donne e il grande fratello per colpa del dominio maschile ,un pochino le braccia ti cadono ,ma ho letto anche di donne che hanno visto il post femminismo (o neo femminismo ,che ,secondo me ,rende di più ) un lago di lacrime vittimistiche
E’ comprensibile che si depositi sul fondo uno strato di acidità, di fronte al pestaggio pluridecennale cui siamo sottoposti.
Di fronte all’ingratitudine, all’ingigantimento del male e al rovesciamento del bene prodotto dagli UU.
Tuttavia l’espressione di quel disamore è estranea da cima a fondo a questa battaglia, che è culturale-politica e che prescinde in modo radicale dalle nostre esperienze individuali e dai segni che esse hanno lasciato dentro di noi.
Prescinde dai nostri sentimenti nei confronti delle DD (e anche riguardo agli UU, a dire il vero).
C’è qualcosa di gigantesco in ciò che stiamo facendo, questa convinzione deve sovrastare ogni cosa.
Siamo in azione per fondare una futura nuova alleanza.
RDV
Comunque la mia non era una cosa scritta con rabbia e veleno, l’ho un po buttata li come ho già detto, una mossa sbagliata ma senza rabbia, anzi più con amara ironia.
Va bene Leonardo, tranquillo, noi non colpevolizziamo la gente… Apprezziamo le tue parole ma non hai bisogno di scusarti.
Quello che conta veramente è che tu abbia compreso il messaggio, la valenza e anche la difficoltà della battaglia che stiamo combattendo ed eviti di ricadere (tu come tutti) in affermazioni che potrebbero essere nocive alla nostra causa invece di esserci di aiuto.
Fabrizio
D’accordo con Rino sulla sostanza emotiva a carattere “oggettivo” dell’impegno sulla QM. Tuttavia, stante la violentissima repressione e censura, è senz’altro una conquista psicologica per molti e quindi assimilabile ad una utile e legittima prassi terapeutica, oggi mandare all’Inferno, per iscritto e pubblicamente, le donne, naturalmente non in quanto genere, ma in merito agli aspetti violenti, menzogneri e ipocriti di tanti comportamenti femminili attuali. Insomma di maschi zii Michele, felicissimi capri espiatori “pret a porter” e “a votre service madame” Grande Madre, ce ne sono ormai folle oceaniche.Chi li aiuterà mai a emanciparsi dal sacro timore del potere femminile cui hanno sottomesso anima e corpo? Tanto più è liberatorio quanto più ci si trova ogni giorno invasi dalle frignate femministe su tutto e su tutti e ovunque. Vien da pensare: ma quali padri e quali madri han tirato su una generazione di donne che apre bocca esclusivamente per scocciare frignando, pur avendo nella sostanza un trattamento sociale di totale favore?
Credo vale la pena ricordare che forse il primo Paese, meta del turismo sessuale “rosa”, è stato proprio l’Italia negli anni’60/’70, quando le spiagge dell’Adriatico si popolavano di scandinave, tedesche e austriache. La differenza tra loro e le femmine “emancipate” di oggi, quelle nostrane in particolare, è che le prime non pagavano per le prestazioni sessuali dei maschi locali. Anzi – cultura sessuale a parte – venivano qui davvero in cerca di EMOZIONI. Di quei sentimenti, di quell’ebrezza che SOLO il Maschio italiano riusciva a trasmetterle, con i suoi modi particolari di corteggiarle, di strapparle i sorrisi, di stordire le loro menti con piccoli e grandi attenzioni, facendole sembrare il centro dell’universo. Il Maschio italiano nei loro occhi era parte integrante del Made in Italy, cioè sinonimo di Estetica e Qualità. E’ tutto andato perso? Non credo. Questa “stoffa” è ancora in noi. Aspetta solo una controparte degna e capace di apprezzarla, per essere rispolverata e tornare a “colpire” i SENTIMENTI, anche quelli delle nostrane potenziali compagne di vita, che invece hanno preferito gestirli con abilità manageriale: minimo sforzo, massimo profitto.
P. Leo
Che la fuoriuscita di amarezza o di rancore o di acidità sia atto liberatorio è verissimo. Che si manifesti pure, dunque, purchè a quei sentimenti non si rimanga inchiodati in eterno.
Se sono una prima presa di coscienza destinata ad evolversi in forme più complesse e articolate di consapevolezza, allora sono un passaggio utile o forse anche indispensabile.
Se si cristallizzano diventano controproducenti. Per la persona perchè la realtà , e dunque anche le donne, non è mai univoca e sempre uguale a se stessa. Se un sentimento negativo si fissa diventa imposssibile vedere che esiste anche un’altra faccia della realtà ed ogni esperienza diventa una conferma di quel sentimento.
Ma è negativo anche per la “causa”, inducendo a pensare i Movimenti Maschili come gruppi di uomini lamentosi che trovano sempre colpe e responsabilità in qualcosa di altro. Ma questo e altri movimenti sono ben altro.
armando
“gli uomini votandosi alle donne si votano al male”
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Secondo me si votano semplicemente a diventare questo:
http://www.youtube.com/watch?v=ACogHja4aGo
Il turismo sessuale è condannabile ed è una anomalia anche se lo fa un uomo , anche se lo fa una donna.