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Sin dagli albori dell’antichità la famiglia per la donna ha sempre significato molto. Non è difficile dimostrare che questo suo ruolo di conservazione deriva da una predisposizione genetica.
Nonostante quest’armonia e completezza tra gli uomini e le donne, ultimamente i ruoli vengono snaturati e capovolti. Con l’avvento dell’emancipazione femminile, del femminismo e la teoria di genere si è assistito a dei cambiamenti radicali nella società. Non si pensa più che gli uomini e le donne sono esseri complementari. Con il gender si è cercato di dimostrare proprio il contrario, ossia che i ruoli femminili e maschili non sono innati ma solo dei costrutti culturali. Qual è lo scopo di questo stravolgimento e divisione? Molto semplicemente la distruzione della famiglia. Le donne sono diventate le prime iniziatrici del divorzio, gli uomini hanno iniziato a fare i mammi quando le donne puntano alla poltrona di chi comanda.
Quale piede ha preso questa civiltà? Che futuro ci aspetta?
Fonte: Storie, Pensieri&Riflessioni
5 Commenti
Grazie della condivisione!
Manca il nick dell’autore… 😉
Jan Quarius(Quota) (Replica)
Pardon …. corretto.
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
Concordo sulla prima parte un po’ meno sull’ultima. Non credo che lo scopo sia quello di distruggere la “famiglia tradizionale”, intesa come unione tra uomo e donna, dal momento che la donna, per le ragioni che vengono esposte nella prima parte dell’articolo, ne è, in un certo senso, il baluardo difensivo. Semmai vi è il tentativo, oramai indiscutibile, assodato e in buona parte raggiunto, di rendere i ruoli all’interno della famiglia etero più vantaggiosi per la donna a discapito dell’uomo.
Ciò che invece si vuole ottenere principalmente è la rilettura del passato e la creazione di una società femminista, tanto più raggiungibile quanto più si riuscirà a piegare ai “dolci diktat” femministi quante più donne e uomini possibile .
Scritto in altri termini: ciò che si vuole dimostrare è che il ruolo “domestico” che la donna ha rivestito nel corso dei secoli non era dovuto a propensioni naturali, bensì a imposizioni coatte, praticate dall’altro sesso; inoltre gettare le basi perchè vi sia nel presente e futuro prossimo un “cambio” di genere ai vertici politici ed economici, ottenibile attraverso una forma di “ingegneria sociale” che porti la donna, non a rinunciare tout court a “metter su famiglia”, sarebbe pretendere troppo, ma a investire quanto più tempo possibile nella corsa al potere politico-economico, anche in chiave revanscista anti-maschile, come autentico scopo esistenziale.
Ecco spiegato perchè le femministe non hanno mai mosso un dito in favore delle casalinghe, o, per altre ragioni, delle prostitute: si tratta di ciò che quell’ingegneria sociale vuole combattere.
Il futuro prossimo che ci aspetta pare, per quanto riguarda l’Occidente, abbastanza instradato verso una presa di potere piuttosto diffusa da parte della lobby femminista ( appoggiata anche dai vertici politico-economici maschili in funzione conservatrice dal punto di vista socio-economico)piegando la società sempre più ai suoi desiderata, che sono inevitabilmente anti-maschili. Potrebbe successivamente affermarsi una reazione “maschile”, ma il controllo sempre più invasivo dei media e della scuola ( il primo in corso attraverso il “cavallo di troia” del “corpo delle donne”, il secondo di prossima attuazione attraverso quello della lotta al “femminicidio-stalking”)potrebbe rendere questa eventualità non facilmente realizzabile.
Alessandro(Quota) (Replica)
Luigi Corvaglia
Niente, grazie!
Jan Quarius(Quota) (Replica)
e per fortuna che le donne non devono più fare figli a manetta…
comunque la famiglia è ancora patriarcale qui in Italia, infatti è solo il marito a dare il cognome.
in linea con l’idea ancestrale che solo il cognome del maschio fosse importante, la donna diventava proprietà del marito, quindi perdeva il suo cognome e assumeva quello del marito… potestà maritale anche nei nomi, insomma.
concetti che a voi piacciono tanto
Dario(Quota) (Replica)