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“Chi sono le persone che si rivolgono alle mense gratuite di Bologna?
Antoniano Onlus ha promosso una ricerca dal titolo “L’ultima spiaggia: il pasto in mensa a Bologna. Una ricerca sui fruitori delle mense per le fasce deboli della popolazione”, coordinato da Maurizio Bergamaschi, professore dell’Università di Bologna.”
“Considerando il genere, si osserva che gli utenti sono prevalentemente uomini. La presenza di donne è intorno al 15%, sia tra italiani che stranieri.”
http://www.bandieragialla.it/node/6104
4 Commenti
A volte mi capita di chiedermi cosa farei se mi capitasse di dover finire sotto ad un ponte, povero e affamato, e devo dire che al solo pensarci mi prende una forte angoscia.
Figuriamoci come può sentirsi chi si ritrova veramente a vivere in simili condizioni.
Simone M.(Quota) (Replica)
Dovresti incolpare te stesso, perchè è risaputo che quando una donna finisce in quelle condizioni le cause sono sempre sociali, economiche, culturali etc. etc. etc. etc. Quando ci finisce un uomo è perchè è fragile, dunque è colpa sua e solo sua, e non merita comprensione o appoggio, ma solo, forse, commiserazione. Così va il mondo, ci dicono.
armando
PS. propongo le quote rosa anche per le mense popolari gratuite, in nome delle pari opportunità e delle discriminazioni positive.
armando(Quota) (Replica)
E’ vero, noi maschi siamo “fragili” perciò ci suicidiamo.
RDV
Suocero separato tenta il suicidio.
14:14 – Clamorosa decisione del tribunale di Trento che ha obbligato un 59enne a pagare gli alimenti alla ex moglie e anche ai nipoti perché il figlio, anche lui in via di separazione, risulta irreperibile. L’uomo ha tentato il suicidio gettandosi da un balcone ma è stato salvato dai carabinieri. Il protagonista della vicenda, un dipendente dell’Università di Trento, si è visto chiedere il pignoramento del suo stipendio: 1.200 euro al mese.
Salito sul davanzale della finestra posta al primo piano dell’ufficio del giudice per le esecuzioni, l’uomo è stato salvato da un carabiniere che è riuscito a bloccarlo prima che si buttasse nel vuoto.
All’origine del gesto c’è la disperazione dell’uomo, che guadagna 1.200 euro al mese, nata dopo aver ricevuto una notifica relativa al provvedimento esecutivo di pignoramento di parte dello stipendio. Atto deciso dal Tribunale di Verona al quale si era rivolta la nuora dell’uomo che lamentava il mancato versamento degli alimenti ai figli da parte del marito, resosi irreperibile dopo la separazione.
Da qui il provvedimento esecutivo nei confronti del nonno. Il caso ha precedenti nella giurisprudenza che prevede che un genitore debba accollarsi le spese o gli alimenti non versati dal figlio sposato, anche se maggiorenne.
http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo1035964.shtml
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Rino(Quota) (Replica)
Non sapevo dove collocarlo, poi ho pensato, dato il titolo, che potesse andar bene qui…
Non ho dati ufficiali ma se è vero, come è vero, che la grande maggioranza della popolazione carceraria è composta da uomini, se tanto mi da tanto, anche in questo caso la situazione non dovrebbe essere diversa…
……
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P. S. non è uno spot in favore di Ignazio Marino nè tanto meno al giornalista che lo intervista di cui non ricordo il nome che peraltro ha scritto anche un libro sul “femminicidio”…
Però la corretta e buona informazione, come in questo caso specifico, deve essere segnalata…
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)