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Recentemente ho letto su internet un post di un certo sito: Abbatto i muri.
Sito che suppongo femminista e che non conosco piu` di tanto.
Su questo post era riportata la foto di un cartello esibito a una manifestazione che suppongo femminista. Sapete, si dice che il femminismo vada bene per tutti, che non sia per il suprematismo femminile, che sia per l‘ eguaglianza, e che quindi gli uomini ne beneficerebbero.
Su quel cartello erano riportate le percentuali degli insegnanti nelle strutture didattiche dalle scuole dell`infanzia su su fino ai rettori dell`Universita`.
Ovviamente in tutte, sottolineo, tutte le scuole, la maggioranza degli insegnanti e` donna, in percentuali quasi bulgare: negli asili, ad esempio, in un lavoro certamente impegnativo ma di certo ben difficilmente paragonabile, in termini di fatica e rischio a quello di un operaio edile o di uno che lavora sui tralicci (dove le percentuali bulgare sono per un altro genere, che si suppone sia quello privilegiato), le donne sono il 100%.
La percentuale decresce poco a poco mano a mano che si sale con l`eta` degli allievi, ma comunque si attesta a un consistente 59% per la secondaria di secondo grado.
Curioso come non si scriva nulla riguardo ai docenti universitari, ma soprassediamo.
La chiusa di un simile cartello e` pero` questa: “ Su 78 rettori universitari solo 5 sono donne”.
Alle eroine che han tirato fuori e avuto il coraggio di pubblicare – e ripubblicare su internet – un simile cartello, non passa nemmeno per l`anticamera del cervello quanto un simile slogan, nel suo inaccettabile vittimismo, sia in realta` un autogol di proporzioni storiche.
Alle signore femministe non interessa un beneamato nulla che in tutta la scuola, settore certo non paragonabile a quelli dove dominano le percentuali di uomini al lavoro, come l’edilizia e l’industria pesante, in tutta, sottolineo tutta, e ripeto tutta la scuola vengano praticamente assunte, tenute al lavoro, fatte campare, solo donne.
A loro interessa solo che fra i rettori ci siano poche donne. Quale scempio, eh.
Nei social forum e ovunque le argomentazioni al riguardo sfociano nel becero con una facilita` che lascia basiti. Gli uomini sarebbero pedofili e violenti e incapaci e disattenti per natura, quindi e` giusto che a scuola non insegnino.
Ho gia` scritto altrove che sarebbe davvero interessante vedere cosa salterebbe fuori se cominciassero a essere fatte a tappeto ricerche, statistiche, appostamenti per controllare la reale percentuale di donne pedofile e violente a contatto coi minori. Non solo madri, matrigne, zie e nonne; ma anche baby sitter, maestre eccetera. Se questi controlli venissero fatti sul serio, e se la violenza commessa da mani femminili non venisse, come e` sempre e come non mi vergogno di dire, sistematicamente ignorata e derubricata e giustificata ad atto fisiologico, o ad errore comprensibile e scusabile dovuto a stress, ne verrebbero fuori delle belle.
Ovviamente qui molte se ne salteran fuori che Rutilius deve essere stato abusato da piccolo e quindi ha problemi con le donne: chi lo sa, ma anche fosse, questo per voi, care ragazze, e soprattutto per voi accese e convinte femministe, non sarebbe proprio un merito o qualcosa di cui andare orgogliose. Una persona che subisce un danno non viene per questo delegittimata nel suo argomentare, se mai il contrario.
Altra becerita` comune al riguardo e` quella di chi ti risponde che se (delle donne) te le han date, vuol dire che le meritavi. Care ragazze, ma allora se questo e` il livello del dibattito l`indignazione (legittima) contro chi dice che una donna scosciata si va a cercare lo stupro dove la prendete? Non sono nemmeno da commentare certe oscenita`.
A volte ho l`impressione che per molte di voi la questione stia semplicemente cosi`: qualsiasi cosa facciamo noi e` sacra, qualsiasi cosa fate voi e` male. Se subiamo noi e` male, se subite voi e` bene. Anche quando siete bambini.
Con buona pace di chi dice che il femminismo e` e sarebbe la pace fra i generi, questo atteggiamento e` solo ed unicamente una palese dichiarazione di guerra, mie care.
Una dichiarazione di intento ostile. Attente, perche` se e` cosi`, come sospetto pesantemente, non sono sicuro sia la vostra guerra di liberazione, come scrivevo altrove.
Tornando al tema centrale: quelle percentuali bulgare di donne presenti nella scuola di ogni ordine e grado, indicano solo una cosa: che i maschi in quanto tali sono esclusi in maniera sessista e razzista da un settore di lavoro comodo e sicuro, e che questo settore viene esclusivamente riservato a donne. Non penso che in tempi di fame, ultraliberismo, assenza di lavoro, un posto fisso faccia schifo anche al piu` muscoloso e nerboruto dei maestri, che dite? Anche quando si trattasse di cambiare pannolini. Ma da quando in qua cambiare pannolini pieni di sterco infantile e` peggio che rischiare ogni giorno di volare giu` da un traliccio?
Eppure, sui tralicci, percentuali bulgare di uomini. Negli uffici, nelle scuole, percentuali bulgare di donne.
E in effetti, poi, molte donne non accecate dall`ideologia femminista sentono la mancanza di figure maschili nella scuola.
L`ideologia femminista e` sempre, in ogni declinazione, sessista e grossolana: altrimenti quel cartello di cui parliamo, cosi` sessista e anche cosi` profondamente rozzo, non sarebbe mai esistito.
Perche` quel cartello non ha solo scritte delle percentuali: su quel cartello, chiaro, tondo, cristallino, c`e` scritto quel che dicevo sopra: cari uomini, questi sono i vostri problemi, e a noi di essi non ce ne frega niente: dovete soffrire, morire e scomparire. A noi interessano solo noi stesse e i problemi nostri. Vogliamo tutto, per decreto, non ci accontentiamo di niente.
Il che in tempi di guerra e` anche comprensibile. Al nemico si parla cosi`. Al nemico.
Pero` fate attenzione che, come dicevo, quel nemico che vi siete scelte non e` un nemico facile, e scusate se la cosa puo` apparire come una minaccia ma non e` certo quella l`intenzione.
E ancora, molto piu` importante: su quel cartello c`e` scritto anche, indirettamente, che quel nemico che vi siete scelte da qualche parte deve pure stare. Se non stanno li`, a scuola, questi oppressori dove sono? Ve lo dico io: in posti scomodi, brutti, pesanti e pericolosi, in lavori che voi non volete abbassarvi a fare, e che pretendete siano pagati esattamente come quelli, comodi, dove voi invece siete presenti in massa: come a scuola. Perche` e` vero anche questo: se dite in giro e vi indignate perche` le donne guadagnano di meno nel complesso, ma poi non ammettete che nelle miniere, negli altoforni, sui pescherecci ci sono solo uomini, voi state dicendo chiara e tonda un`altra cosa: che pretendete di essere pagate di piu` a parita` di mansione. Solo per il fatto di possedere delle ovaie. Per diritto divino.
Riassumiamo: non ve ne importa nulla dei problemi maschili ma solo dei vostri; volete essere pagate di piu`in proporzione e a prescindere se fate lavori molto piu` comodi; quelli che voi chiamate oppressori gemono, penano e muoiono come mosche negli altoforni, nelle miniere, nelle industrie pericolose.
Dove voi non morite perche` non andate proprio – e dove nessun oppressore vi intima di andare.
Dove nessun oppressore patriarcale pretende nemmeno che pensiate, di andare.
Che strani oppressori. Sembrano un po` idioti, come oppressori e padroni.
O masochisti, almeno.
Ragazze, scusate il tono polemico, ma se e` una guerra, questa qua, chi e` che si deve liberare…?
2 Commenti
http://violenza-donne.blogspot.it/2014/05/madri-maestre-un-mondo-di-donne.html
Claudio Manzari(Quota) (Replica)
Sarebbe ora di cominciare a combatterla questa guerra, ma sul serio, e per la nostra parte!!!
Gianfranco(Quota) (Replica)