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Mi ha scritto un tizio tutto baldanzoso dicendomi, in riferimento all’attacco israeliano contro la Freedom Flotilla, che “Israele ha fatto bene a sparare“. Sono andato su Google per cercare qualche notizia in più su questo genio, e ho trovato che il tipo ha un sito… molto particolare, dedicato ai fumetti sulle “donne amazzoni”:
http://digilander.libero.it/amazoncomics/
C’è davvero da sbellicarsi, in particolare leggetevi questo:
http://digilander.libero.it/amazoncomics/j105.html
C’è una femmina alta e bionda e una piccolina. Quella piccolina dice alla bionda che “si guadagna da vivere facendo combattimenti di strada clandestini” e che deve “affrontare una bestia“. Andando avanti nel fumetto si vede un uomo pompatissimo che viene pestato da questa femmina gracilina in appena “50 secondi”:
http://digilander.libero.it/amazoncomics/j112.html
Poi si va avanti e le due tipe si ritrovano a giocare a basket contro dei ragazzi… e anche qui finisce male (per i poveri “maschietti”), con la tipa bionda che compie gesta atletiche alla Michael Jordan:
http://digilander.libero.it/amazoncomics/j127.html
Uno dei tipi si fa anche male e la biondona… lo prende in braccio chiamandolo “baby” (bambino…):
http://digilander.libero.it/amazoncomics/j135.html
Più tardi, sempre la stessa tipa, prende a legnate tre culturisti:
http://digilander.libero.it/amazoncomics/j157.html
Insomma, avete capito l’andazzo.
Qui si tratta di evidente malattia mentale maschile, come ho scritto più volte sul mio sito. Una malattia mentale che è di lunga data (http://antifeminist.altervista.org/notizie/2008/8_09_2008.htm), ma che solo negli ultimi 30 anni (in particolare con l’avvio della Terza Ondata Femminista ad inizio anni ’90) si è diffusa a macchia d’olio in tutto “l’occidente” (Nord America+Europa).
Bisogna anche capire da dove deriva questa depravazione di molti maschietti moderni. Molti di questi, che sognano delle donne “amazzoni e superiori in tutto agli uomini”, probabilmente collegano questa loro perversione alla sfera sessuale: questi maschietti immaginano che femmine “muscolari”, “virili”, “superiori fisicamente” agli uomini, siano anche dei “bocconi” più prelibati a letto, perchè più “attive” e quindi probabile fonte di maggior piacere. Insomma, alla fine per i “maschietti”, si ritorna sempre al sesso, confermando così che quando le femmine/femministe accusano gli uomini di “ragionare con il pene” non hanno tutti i torti. I maschietti che idolatrano la femmina in divisa in ruolo autoritario-virile, o le amazzoni (da film hollywoodiano), non lo fanno solo perchè indottrinati dall’ideologia dell’uguaglianza sessuale (androginia), ma anche e forse soprattutto per soddisfare una loro peculiare perversione sessuale: la femmina più si dimostra “mascolina” (più “uoma” degli “uomini”), più dev’essere “attiva” e “appagante” a letto. Tutto ciò però dimostra anche che questi maschietti manifestano una sessualità poco sviluppata, che si è fermata allo stadio “materno”, quello della Grande Madre dominatrice che svolge un ruolo attivo (anche sotto le lenzuola), divorante, e che relega il maschietto al ruolo di oggetto passivo e sottomesso alla sua volontà. Insomma, ci troviamo dinanzi ad uno stato mentale maschile colonizzato dal soffocante (e “muscoloso”) abbraccio della donna-madre (simboleggiata dalla figura dell’amazzone), che controlla la prole, e gestisce lei la relazione come si trattasse di una confortevole “dittatura” (che cos’è, infatti, la relazione fra madre-figlio, o fra donna/madre/amazzone-maschietto se non una confortevole “dittatura” ?). Il tutto si potrebbe racchiudere nella metafora di un utero che contiene (e soffoca…) tutto quanto: il maschietto-depravato che venera la donna in divisa sogna di vivere in una “confortevole dittatura” simboleggiata appunto dall’utero. Il maschietto moderno più o meno inconsciamente sogna di vivere dentro un utero per tutta la vita, gestito dalla donna-madre, e al riparo dalle intemperie del mondo esterno. Il maschietto moderno, cioè, si rifiuta di crescere e diventare uomo, e per questo motivo idolatra questo grottesco abominio della modernità che è la femmina in divisa.
2 Commenti
Qui si tratta di evidente malattia mentale maschile, come ho scritto più volte sul mio sito. Una malattia mentale che è di lunga data (http://antifeminist.altervista.org/notizie/2008/8_09_2008.htm), ma che solo negli ultimi 30 anni (in particolare con l’avvio della Terza Ondata Femminista ad inizio anni ’90) si è diffusa a macchia d’olio in tutto “l’occidente” (Nord America+Europa). (Antifeminist)
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Concordo al cento per cento, questi ometti sono veramente castrati e malati.
Fabio C(Quota) (Replica)
Video non recentissimo, ma il cui creatore merita il premio “Zerbino del terzo millennio”.
Guardate se non vi viene prima la nausea
Caparexa(Quota) (Replica)