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È evidente quali possenti interessi economici spingano per l’affermazione della teoria Gender: se il maschio e la femmina sono costruzioni storiche vuol dire che la differenza genitale serve più a niente, nè per la riproduzione biologica nè per quella psichica differenziata in maschio e femmina.
Il che apre la strada alla inesorabile conclusione: la riproduzione biologica prescinde dall’uomo ed è attribuibile a processi industriali, quella psichica è irrilevante in quanto non riproducibile nel processo industriale che esclude la relazione affettiva tra padre, madre e figlio.
L’”ugualitarismo” sotteso alle teorie gender, al femminismo, e l’omosessualismo, è una copertura dei progetti di dominio già pianificati e finanziati. Si tratta infatti dell’ “ugualitarismo” della forma merce cui si vuole sottomettere l’Umanità, o meglio quella che deve essere schiava delle attuali elites proiettate nel futuro.
La violenza con cui queste ideologie sono diffuse ed imposte svelano l’identità di chi le sostiene, le classi dominatrici e ne fanno intravvedere il fine, la continuazione a qualunque costo del loro dominio.
Passo dopo passo la costruzione di questa possibilità, ora solo teorizzata, di far diventare apparato normativo il progetto di totale eradicazione dell’umano dall’umano (altro che lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo!), sta avvenendo sotto i nostri occhi: una legge di un Comune, un pronunciamento di un tribunale, un pezzo di legge speciale qui e poi dopo un po’ in altro settore un pezzo di legge là, un opuscoletto sfuggito al connivente controllo del Ministero dell’istruzione, tutto si muove senza dar troppo nell’occhio nell’unica direzione.
Gli occhi si apriranno quando ormai non ci sarà altro che la testimonianza a prezzo del proprio sangue e sarà inutile.
È necessario fin da subito una opposizione intransigente e dichiarare con voce forte ed organizzata che queste leggi, queste teorie, non hanno e non avranno mai dalla loro nè la morale, nè l’etica nè la legge di chi ama l’Umanità e segue la retta coscienza: sono fin d’ora crimini contro l’Umanità.
Della violenza di questo dispositivo di cui è in corso il processo di costruzione già si intravvedono i bagliori seppur camuffati da seducenti intenzioni e forme: dalle nudità delle Femen e delle Pussy Riot all’imposizione del Genitore 1 e 2 dal Comune di Milano.
Passerà poco tempo e questa violenza che oggi compare in piccoli episodi svelerà la sua matrice unitaria e sarà dispiegata senza più alcun limite come la violenza di cui gli Stati hanno disponibilità, come già in Francia.
6 Commenti
Proprio così. E di fronte a tanto occorre, secondo me, unire tutti coloro che sono contrari al pensiero unico del capitale.
armando
armando(Quota) (Replica)
In riferimento all’interessante articolo su l’interferenza di Fabrizio Marchi su “Onnipotenza astratta e concreta impotenza”, e in riferimento a quanto a mio avviso ne consegue ovvero:
– la necessità che la coscienza individuale si riconosca in primis e poi si ponga come ultima ontologica irriducibile struttura che rifiuta la ” naturalizzazione del sistema capitalistico” e il dispositivo onnicomprensivo di deformazione del reale e dell’umano che il capitale e le elites che esercitano il dominio stanno imponendo come unico orizzonte e “supergalera”,
– la necessità e possibilità che si esca dalla ” coscienza infelice” creando comunità, un filo rosso di interconnessione, comunità nell’ambito delle quali possa esprimersi una prassi coerente alle istanze della “coscienza felice” ( in parte lo stiamo già facendo e può bastare poco: una frequentazione più solerte e consapevole di creare una comunità),
ripropongo l’indirizzo web a quanto inizi 2000 si scriveva ( mi sembra ne fui l’autore) in merito su Maschiselvatici. Lo scritto di MacInthire ivi riportato e che vi ho già proposto altrove, è davvero illuminante:
http://www.maschiselvatici.it/index.php/per-il-padre//77-il- primo-padre-Dio/657-benvenuti-padri- benedetti
cesare(Quota) (Replica)
“Della violenza di questo dispositivo di cui è in corso il processo di costruzione già si intravvedono i bagliori seppur camuffati da seducenti intenzioni e forme: dalle nudità delle Femen e delle Pussy Riot all’imposizione del Genitore 1 e 2 dal Comune di Milano.”
Secondo me, non sei riuscito a centrare la prima e più importante devastante conseguenza dell’ideologia di genere (o femminismo dell’uguaglianza che è la stessa cosa). Se uomini e donne siamo identici e intercambiabili ciò significa che la crescita dei minori può avvenire senza conseguenze negative per loro con una sola figura di riferimento, un genitore, o con figure di riferimento dello stesso sesso (coppie omosesuali). Essendo che un’altra premessa del femminismo stabilisce che la donna è sempre la figura debole e discriminata da tutelare, cioè significa nelle separazioni conflittuali l’estromissione a priori della figura paterna o la sottrazione dei figli a danno del padre, tutto con il timbro della legalità dei Tribunali di giustizia, come succede ed è successo a me e a tanti altri da oltre 40 anni in pacifica violazione di diritti umani (ad. es art. 16 Dichiarazione Universale, o art. 7 Dichiarazione dei diritti del fanciullo). L’Umanità cresciuta da un solo genitore, la madre, e di solito mantenuta per obbligo di legge dall’altro, il padre, il bancomat.
santiago(Quota) (Replica)
https://m.youtube.com/results?q=aron%20russo%20intervista&sm=1
Un interessantissima intervista ad Aron Russo sul Femminismo
Step(Quota) (Replica)
Purtroppo il lnk che ho postato non manda direttamente all’intervista sul Femminismo, andate su YouTube e digitate Aron russo e Nick Rockefeller Femminismo.
Mi scuso ma dal Cel a volte è un casino linkare.
Step(Quota) (Replica)
Santiago so tutta la profondità del male subito dai padri cui è stato sottratto il figlio: ebbi occasione di incontrarli. Conosco il disperato bisogno di un padre e di una madre nei minori e quali irrimediabili devastazioni psichiche comporti la macanza di uno dei due. Accolgo quindi il tuo invito a sottolineare questa realtà di male.
Quando si parla di violenza, mai si fa parola della violenza profonda, pervasiva e distruttiva presente nelle tesi e implicita nelle conseguenze di queste teorie criminali. Prima fra tutti questa violenza sui minori cui viene negata la possibilità di una crescita psicologica ed affettiva autentica e la memoria stessa delle proprie origini, ovvero una componente essenziale a costituire l’identità.
Un dispositivo di indicibile violenza si sta nel tempo e da tempo costruendo, ogni giorno che passa. A chi abbia il coraggio di aprire gli occhi questo castello di menzogna e violenza appare in tutta la sua evidenza anche se avvolto nel mantello nebuloso delle buone intenzioni e presentato dai media nel suo “volto buono”.
Questo castello non può più seguire la ragione perchè la ragione è nemica ai suoi scopi, ai suoi metodi, ai suoi pensieri e progetti occulti; cacciata la ragione dalle sue mura il castello giorno dopo giorno si stacca dal reale, lo perde, e si innalza nel cielo della irrealtà, dove regnano l’arbitrio, la menzogna, la violenza e la follia, ed indica in ogni sua nuova follia la conquista di una superiore verità, un passo decisivo nel progresso dell’Umanità.
Giulietto Chiesa è l’unica voce che sollecita gli uomini di buona volontà all’unità dei diversi contro questo Moloch, prima che si scateni trascinandoci nella guerra e nella perdita della libertà.
http://giuliettochiesa.globalist.it/Detail_News_Display?ID=108412&typeb=0&Il-Punto-di-Giulietto-Chiesa-L-amico-amerikano–22-8-14
cesare(Quota) (Replica)