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Percorro in bicicletta una via di Bologna sotto un portico, e scorgo una silhouette femminile strepitosa. Come mi avvicino, realizzo ancor di più la bellezza di quelle forme, una vera grazia. Se ne sta in attesa da sola, avrà una trentina d’anni, io le sfilo di fianco e ammiro. Dentro un maschio sessualmente sano, e sano di mente, in quei momenti accadono due penosissime cose: prima cosa, ti dici “ma perché non posso semplicemente premere un bottone e ritrovarmi abbracciato a quella meraviglia ora, subito, baciarla e fare l’amore, Dio mio!”, e te la prendi un po’ con la crudeltà della natura che ci ha fatti così maledettamente innamorati delle donne, del loro odore, di come sanno toccarti, quando poi quell’oggetto/soggetto di desiderio è così difficile da raggiungere pur essendo così frequente da incontrare. Un po’ come fossimo tutti, noi maschi, appassionati di sonate romantiche, e a ogni angolo di strada udissimo le note di un notturno di Chopin, per poi dover accelerare via e perderci subito nell’ignobile fracasso del traffico. Un tormento. La seconda cosa che capita è ancor peggiore: veniamo assaliti dal dubbio se tornare indietro e ‘provarci’ o meno. Perché in fondo al nostro cervello parte un nastro odioso che recita “ogni lasciata è persa… se non provi non saprai mai… magari nasce una gran storia, e ricorderete quella volta che tu l’hai abbordata e lei sorridendo ammetterà ‘… grazie a Dio tornasti indietro quel giorno, se no non saremmo qui’…”. Il dubbio… quel maledetto dubbio: “Cosa faccio? Proseguo o ci provo? Nooo, dai per favore, non ne ho voglia, poi tanto non funziona, no! zero, basta… Però… e se?”. La posta in palio è alta, credetemi, specialmente se almeno una volta nella vita ti è accaduto esattamente quello che recita il sopraccitato nastro, e a me è accaduto eccome, con conseguenze indimenticabili… e se? Sono minuti spiacevoli, già una certa emozione serpeggia nelle vene, che diventa poi una sfida con se stessi.
Mi fermo e mi giro. E’ sempre là, sempre quelle linee strepitose che sembrano galleggiare, non sostare. Cosa fai Barnard? Risposta: provarci no, ma dirle che mi ha donato minuti di ricchezza estetica sì, è troppo bella, le farò tutti i miei più sinceri complimenti. E poi uno che ha scritto ‘Sono andato a puttane’ deve verificare una certa cosa, ancora una volta, dunque la sfida è doppia. Torno sui miei passi, sono da lei in un battibaleno, mi fermo con un sorriso e mi aggancio ai suoi occhi, lei ai miei, le dico “sono tornato da te per dirti quanto apprezzo la tua bellezza, solo questo”.
Vedete donne, a quel punto il tempo si ferma, lo spazio svanisce, ogni cosa da lì in poi è come se fosse vissuta da noi uomini dilatata di mille unità, e noi registriamo nella coscienza ogni fotogramma a seguire, che va a stamparsi su una pellicola sensibilissima con un’esposizione altissima. Siamo esposti, nudi, vulnerabili e reattivi come le rane di Galvani, siamo senza pelle e coi nervi all’aria. Preghiamo solo che il vostro specillo non ci tocchi là dove il dolore sarebbe fulmineo.
La donna sotto al portico aspetta la fine delle mie parole, si gira sui tacchi e muove un passo via da me, muta, neppure uno sguardo. Penso “non ho scritto ‘Sono andato a puttane’ per nulla, ci risiamo”. C’era il sole, ora grandina, sto per mandarla a cagare, ma in un moto di civismo che non merita le do una seconda chance: “Era solo un complimento, non fa piacere?” le dico. Muove altri due passi dandomi le spalle, guarda laggiù chissà che cosa di più interessante di un uomo che è cortese al punto di omaggiare la sua bellezza. Tutto questo si realizza nella metà di secondo che ci metto ad esprimere la sintesi appropriata, e quando ancora la ‘ere’ di “non ti fa piacere?” è nell’aria le sibilo “Cretina”, e me ne vado. Lei si gira, con la coda dell’occhio colgo i suoi occhi vacui e mi chiedo cosa stia accadendo in quel cervello.
Già, donne, cosa accade nel vostro cervello quando così tipicamente produce resina bi-componente invece che esprimersi? Lasciatemi essere franco, perché la sensazione è proprio che così come le aree cerebrali producono adrenalina, serotonina, o altre sostanze deputate a stimolare l’attività psico-motoria, in quelle particolari situazioni un gran numero di voi produca resina che vi cristallizza le facoltà dell’espressione, per cui volenti o nolenti non sapete fare altro che impalarvi. Ed è un disastro. Un uomo vi si presenta con l’abito della festa, voi sollevate la zampetta posteriore e gli fate una spruzzatina di pipì sulle scarpe. Ma perché? Accade una quantità di volte incalcolabile e ogni volta una vescicola di bile si deposita nel fondo dell’uomo. E siete cretine senza attenuanti, perché non vale qui fare una digressione se mai si trattava di insicurezza, di timore o di semplice idiozia arrogante, come non vale disquisire se quello che è passato col rosso e ti ha falciato correva per necessità o per arrivare in tempo alla partita: semplicemente non si fa. E voi lo fate di regola, spesso sapendo di sbagliare, ma è più forte di voi. Non è una banalità, è un dramma, poiché purtroppo in una società dove la donna siede dalla parte ricevente, quasi ogni singolo approccio maschio femmina deve per forza passare da quelle Forche Caudine, per cui l’ammontare delle smusate finali che un uomo accumula in una vita è intollerabile. Finiamo sovente a odiarvi per questo, anche perché siamo obbligati per necessità a quelle pene. E’ un po’ come se ci capitasse che all’atto di ingerire cibo, spessissimo ci arrivasse una sberla nella nuca, ma non puoi fare a meno di mangiare.
Ripeto, alla fine la pagate cara. Infatti è comprensibile come poi il maschio medio, troppo spesso sprovvisto di un arsenale adeguato di autostima, si ingegni per neutralizzare anticipatamente la smusata, lo specillo proprio su quel nervo vivo. Tipicamente vi si approccerà con arroganza preventiva, con offensività preventiva – e qui il ‘preventiva’ è la chiave di comprensione del fenomeno – come dire: sono rimasto scottato, ma stavolta te lo stampo io il ferro da stiro in faccia prima ancora che tu dica beo, tanto per stare dalla parte dei bottoni. Ed è così che accade, fidatevi. Questo si traduce in una quantità colossale di brutali relazioni all’impronta del cane che si morde la coda. Noi, voi, voi, noi, l’insicurezza mia cozza con la tua, la tua ferisce la mia, la mia ferirà la tua, all’infinito. Idiozia, spreco, tristezza.
Se ieri un ragazzo ti ha abbordata dicendo “ciao, hai nove settimane e mezzo libere?” sghignazzando con gli amici, e se tu hai pensato “ma fottiti idiota”, stai certa che quell’uomo è prima passato per non so quante belle silhouette che a fronte di un complimento cortese hanno sollevato la zampetta e gli hanno fatto pipì sulle scarpe delle festa.
Donne, meglio che a fronte di un tizio in bicicletta che torna indietro perché siete troppo sexy per proseguire, vi scorra un “grazie, sei carino” nelle vene fino alla lingua, piuttosto che resina. Vi conviene, sempre, fidatevi.
410 Commenti
Fabrizio Marchi: Bene, secondo il pensiero femminista ormai dominante anche tu sei in qualche modo un oppressore del genere femminile, sei in grado di esercitare potere non dico su tutte ma su molte donne, hai un ruolo dirigente e dominante in famiglia dove sei sempre tu ad avere l’ultima parola, nelle relazioni sessuali e affettive sei tu a decidere con chi, come, quando, quanto e perché. Non solo, sei anche un privilegiato rispetto alle donne perchè guadagni di più delle tue colleghe a parità di qualifica, mansioni e anzianità, fai lavori meno faticosi e usuranti, e sei privilegiato negli avanzamenti di carriera in quanto uomo.
Si potrebbero aggiungere tante altre “cosucce” ma mi pare che queste siano sufficienti.
Pensi che tutto ciò sia vero? Senti di poter esercitare un oggettivo potere sul genere femminile?
Fabrizio, secondo me dovresti ritagliare queste domande, anche se potrebbero essere, come giustamente scrivi, aumentate notevolmente di numero, e metterle in bell’evidenza in qualche parte del sito. Solo interrogandosi in maniera lucida e distaccata, limitando al massimo i condizionamenti ideologici e prendendo consapevolezza dei propri pre-giudizi, si può comprendere la propria collocazione nel mondo. I pensieri dominanti occultano sempre la verità e il loro disvelamento non può essere che un processo individuale.
Alessandro(Quota) (Replica)
Leggete qua…
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Chiara di Notte – Klára ha detto…
Cavolo, sono andata a leggermi alcuni punti salienti dell’intervento del capo-pisquano. Sai che hai ragione? Deve essere davvero esaurito, povero ometto.
Comunque e’ interessante quello “specchio riflesso” che fa – di far ventilare l’idea che i “peli” potremmo averli noi – un giochetto da bambini in po’ minkia che fa intravedere il livello cerebrale con il quale ci si raffronta allorquando si da’ loro un po’ d’importanza. Non aspettano altro. Pensa che c’e’ chi, pur di avere qualche commento da “moderare” – fa tanto figo poter moderare i commenti, e fa tanto “sensazione di capetto”: “Tu si’ perche’ dici quello che voglio io… tu no perche’ sei cattiva e stronza…) e’ impegnato a creare nick femminili che diano ragione a certe tesi. Quando una vera donna, la prima cosa che farebbe, sarebbe notare il modo in cui certa gente si rivolge alle donne e trattandole continuamente da bersaglio su cui sfogare la propria frustrazione.
Ieri, discutendo con Ilaria – che conosci bene – si parlava di come sia utile, per un blog del genere che contraddistingue una setta, crearsi 2-3 nick femminili per darsi ragione ed indicare un “modello comportamentale”.
Adesso, dopo Rita e Maria (fra i primi nomi che vengono in mente d’istinto quando si chiede ad un uomo di indicarne alcuni femminili) tutte noi ci attendiamo l’arrivo di Laura.
E’ un modo come un altro per non chiamarsi Grazia, Graziella e Grazie al cazzo. :-))
Comunque, cara amica, mi fai sempre ridere con i tuoi post. Almeno, ogni tanto, un po’ di frizzante allegria non guasta.
24 luglio 2010 04.00
@
Marco(Quota) (Replica)
Chiarisco: ho tenuto a precisare che non sono le tesi di Lestat che mi piacciono, ma il suo modo onesto di porsi, ossia di non negare il suo essere privilegiato cercando di mimetizzarsi o giustificandolo con meriti personali etc. etc. Il suo pessimismo cinico rispetto alla possibilità di qualsiasi cambiamento non lo condivido certamente, ma il solo fatto che senta la necessità di parlarne ci dice che sotto il cinismo esiste anche qualcosa d’altro. Tanto basta, per me. Per la sua partecipazione a MS è un problema solo suo. Discriminamo solo in funzione della sottoscrizione di un documento coi principi cardine. Il resto delle idee, dx sx, fede o non fede, non ci interessa.
Per il resto mi trovo d’accordo, come spesso accade, con Rino, con questa precisazione. Il fatto che un autore si qualifichi politicamente non vuol dire che tutto quello che scrive deve essere svalutato. Eliade ha scritto cose importantissime sulle religioni, così come Evola sul sesso. Si potrà magari obbiettare, ma non classificarle come culturalmente non valide. Il dibattito culturale cammina sopra quello politico. Il tutto vale ovviamente anche in senso opposto. Marx, ma è solo un esempio ed altri se ne potrebbero fare, ha scritto cose giustissime e tuttora valide il cui riconoscimento non implica condividerne l’impostazione filosofica.
armando
armando(Quota) (Replica)
…Chiedo scusa, ho “cannato” i tag, chiedo a chi modera di rimuovere il post precedente.
Spero che ora si vedano i quoting
@Rita
– – – Insomma è la scoperta dell’acqua calda: è chiaro che se ci sono sentimenti profondi di condivisione ci si viene incontro a vicenda. – – –
Corretto, ma parecchia gente ignora o fa finta di ignorare proprio le cose ovvie.
– – – ricordo ad esempio una ex collega che aveva lasciato il suo ragazzo dopo un paio di mesi di frequentazione con queste testuali parole “mi assecondava in tutto, faceva tutto quello che volevo, era sempre pronto ad andare dove volevo io, a fare quello che piaceva a me, ed è per questo che l’ho lasciato, io ho già un carattere forte di mio ed ho bisogno di qualcuno che mi contrasti e mi tenga testa”.
In sostanza il “servizievole cagnolino” ancorchè innamorato non era di suo gradimento e non perchè lei avesse intenti vendicativi verso i suoi uomini precedenti. Semplicemente non ne era innamorata a sua volta. Ed evidentemente a far sì che anche lei non ricambiasse era anche l’atteggiamento caratteriale che lui stava dimostrando. Mi auguro per lui che non stesse recitando una “performance teatrale” – – –
Non è stato compreso – oppure da me non adeguatamente spiegato – il senso vero della parte del mio brano che gira intorno all’espressione “servizievole cucciolo di cagnolino”.
Non avevo alcuna intenzione di veicolare il messaggio secondo cui “è meglio essere così se si vuole piacere alle donne”, non volevo minimamente sostenere che c’è una qualsivoglia nobiltà ad avere quel tipo di atteggiamento remissivo verso una donna.
Il punto focale su cui cercavo di riflettere e far riflettere è che un “uomo” sicuramente ne guadagna se PERDE DEFINTIVAMENTE QUALUNQUE PAURA DI CORRERE IL RISCHIO DI ESSERE RIDOTTO A CAGNOLINO SCODINZOLANTE DA UNA DONNA.
Ossia: io non RACCOMANDO agli uomini di ridursi così.
Ma MI AUGURO che molti, che ora hanno una ancestrale fobia dell’eventualità, siano in futuro in grado di dire a loro stessi “…beh, si: se trovo la donna per cui SENTO che valga la pena di farmi ridurre fino a quello stato, SONO COSCIENTE del fatto che potrei lasciare che accada, senza per questo sentirmi meno virile”.
– – – Ora questo Diapason dice una banalità: dice che chi è innamorato perso potrebbe fare di tutto per un’altra persona anche annichilire se stesso, ma questo non è uno status che definisce un uomo e una donna, è una condizione passeggera e particolare dell’animo umano. – – –
…A quanto pare per il ragazzo della tua ex collega non è stata AFFATTO una condizione passeggera: lui ha assunto un atteggiamento tale, e per talmente lungo tempo, da arrivare ad innescare nausea nella tua ex collega, fino a provocare il suo allontanamento.
Se è banale dire che “un essere umano innamorato perso potrebbe fare di tutto per l’altro/a”, non è per nulla banale asserire che questo tipo di comportamenti è più frequente tra le donne che tra gli uomini – inalberatevi quanto volete: io la penso così perché QUESTO è ciò che ho visto in 43 anni di frequentazioni… ho visto molto più spesso donne arrivare a scodinzolare pur di non esser mollate, che uomini – ed è meno frequente vedere comportamenti “scodinzolanti” tra gli uomini perché forse un uomo si sente più obbligato a rispettare certi cliché, certi preconcetti che da millenni caratterizzano l’appartenenza al genere maschile.
Il mio dire “un uomo che, confrontandosi con sé stesso, ACCETTA SERENAMENTE l’eventualità che un domani possa incontrare una donna per la quale volentieri si ridurrà (occasionalmente o perennemente) servizievole e scodinzolante cucciolo di cagnolino” non sottintende, come ho già specificato, che sia QUELLA la condizione migliore, non significa affatto che sia AUGURABILE per un uomo arrivare a quel tipo di comportamenti.
Ancora: un uomo che NON RIFIUTI A PRIORI l’eventualità che possa accadergli, sarà maggiormente in pace con sé stesso, sarà più emancipato di altri dai cliché maschilisti, maschilistici, ottusamente testosteronici, in cui spesso noi stessi maschietti finiamo per farci imprigionare.
Magari non gli accadrà mai (di ridursi a scodinzolante cucciolo etc) ma il solo fatto di non rifiutare a priori che possa accadergli lo renderà, secondo me, migliore: sia verso gli altri che verso sé stesso.
@alessandro
– – – dall’altra, e ne abbiamo qui un esempio, un’autofustigazione acritica.
Due espressioni diverse di una medesima mancanza di autoconsapevolezza. – – –
Se era riferito al mio scritto: non ho affatto l’impressione di aver condotto una qualche autofustigazione, scrivendo quei pensieri.
Non sento di averne avuto la dignità (umana e/o maschile) intaccata o diminuita.
Non provo alcun piacere nel “darmi addosso”, non mi è mai passato per l’anticamera del cervello
Tu confondi (spero non deliberatamente) una tranquilla autocritica con una coreografica penitenza cilicèa.
E al contrario di quanto dici, è invece autofustigante (e terribilmente acritico) assecondare a tutti i costi certi cliché maschilisti.
La mancanza di autoconsapevolezza di cui austeramente blateri si infrange sulla mia, invece, perfetta consapevolezza del fatto che sono uomo, che mi piacciono le donne, che mi piace DIFENDERE il mio esser maschio (anche se non reprimo una spontanea autironia), che non sono stato per nulla predisposto alla remissività nei confronti delle donne che ho avuto e che non lo sarò verso quelle che avrò, e che mi sento molto più in pace con me stesso da quando ho realizzato che il mio “sentirmi uomo, apprezzare le donne e difendere il mio esser maschio” lo faccio spontaneamente e non per assecondare dei cliché, pur rimanendo coscente che laddove certe condizioni si verificassero, potrebbe accadere.
Tu perché lo fai?
(Non rispondere a me, non mi interessa – rispondi a te stesso.)
@Fabrizio Marchi
– – – nel quale il tizio in oggetto descrive la sua conversione da pseudo macho in cucciolo che scodinzola. – – –
…Eccone un altro
Io non ho descritto nessuna conversione: non ero pseudo-macho prima e non sono cucciolo che scodinzola ora.
Ho solo descritto un CAMBIO di ELEMENTI E CONCETTI che alimentano la mia CONSAPEVOLEZZA maschile, cambio avvenuto ad una certa età.
Cerca(te) di interpretare, in quel che ho scritto (e mi scuso se in alcuni punti non è perfettamente chiaro) DOVE parlo di me e dove parlo del “maschio” in generale 😉
@Marco Pensante
– – – La lunga autoflagellazione del “vero UOMO” di Impavida mi sembra l’ennesima falsissima maschera con cui troppi cercano di carpire benevolenza, senza rendersi conto del danno che provocano a tutti gli altri. – – –
Stai attribuendo, a quel che ho scritto, proprio l’intento che volevo invece sconfessare/denunciare, ossia il “recitare” come strumento (inteso proprio come potrebbe esserlo un cacciavite o uno spellacavi) per arrivare a portarsi una donna a letto.
Non comprendo come tu possa aver fatto: scrivo che molti, TROPPI maschi recitano per riuscire a conquistare una donna (e cerco anche di immaginarne parte dei motivi) e tu dici che ho scritto questo per “carpire benevolenza”
Non è così, e non mi sento in obbligo di ribadirlo più di una volta.
…Benevolenza, poi, di chi? Di persone che non conosco in una community che frequento quando posso?
Suvvia, rendi onore al tuo pseudonimo
– – – Se invece è sincera e viene dal cuore, c’è da tremare. Ammesso che sia opera di un uomo,
Sarebbe questo “fare gli uomini”? Accettare di scodinzolare come attività “degnissima”?
E com’è il vero UOMO? indifeso e annichilito, scodinzolante e servizievole cucciolo di cagnolino.
Ma va’? Ti credo che è l’uomo ideale. – – –
Sei ginecofobico, mi sa…
Io scrivo che purtroppo molti uomini fingono, IMPERSONANO ruoli che presumono essere vincenti per conquistare una donna, e tu reimpasti il tutto dicendo che io ASSERISCO CHE SCODINZOLARE E’ L’UNICO RUOLO VINCENTE PER CONQUISTARE UNA DONNA perché è QUESTO che le donne preferiscono.
Parlane con Rita, visto il comportamento della sua collega che ti smentisce.
Ma soprattutto: è DAVVERO QUESTA l’idea che hai delle donne?
Secondo te TUTTE le donne sono talmente androfobici da voler ridurre tutti i maschi a scodinzolare?.
Pessimo approccio…
– – – Non solo: ripete per la milionesima volta la tiritera secondo cui le donne “devono essere ridotte all’impotenza, perché questa stupida virilità deviante deve vincere…” e le donne belle, spigliate, colte, espansive “…spaventano, intimoriscono, destabilizzano il maschietto”.
(Io rispondo: Destabilizzeranno te, casomai.) – – –
Destabilizzano me? Si, è accaduto qualche volta, e intravedo, nel tuo “destabilizzeranno TE” una ideale prosecuzione: “a me no di certo!!!”
…Sono contento che tu ti ritenga così graniticamente impermeabile alle donne da poter asserire implicitamente che a te non accadrà mai di “cadere”.
Ma io non ci credo nemmeno un po’
– Dicevo: si, è accaduto qualche volta. Ma, come ho scritto, mi ci sono divertito: mi è piaciuto provare quel tipo di imbarazzo. A differenza di altri che, pur provandolo, non lo ammettono con loro stessi, PONENDO LE BASI DI UNA VERA E PROPRIA SCHIZOFRENIA riguardo all’essere maschi/uomini.”
…A te non è quindi mai capitato di avere a che fare con una donna che ti piacesse al punto da rendere traballante la tua “granitica e virile mascolinità”?
Davvero-davvero?
– – – L’idea che un uomo (anzi, facciamo “maschietto”, visto che l’anonimo estensore si presenta così fin dal primo istante, senza accorgersi che è come se si presentasse dicendo “sono un oligofrenico smaliziato”) abbia assorbito totalmente questa programmazione cerebrale, questo microchip che ripete incessantemente e automaticamente un’istruzione esterna riassumibile così: Ucciditi, ucciditi, ucciditi. E se non ci riesci castrati, castrati, castrati.: ecco cos’è devastante, Impavida. – – –
…Andiamo, qui si travisa deliberatamente a proprio comodo
Davvero ho scritto che *IO* ho assorbito questa programmazione? Davvero ho scritto che AMMETTERE CON ME STESSO LA POSSIBILITA’ DI INCONTRARE UNA DONNA CHE RIESCA A FARMI ARRIVARE A QUEI LIVELLI null’altro è che una programmazione ricevuta dall’esterno?
E’ solo una autogena presa di coscenza.
Per inciso: la sindrome oligofrenica si manifesta in tenera età. Ho usato l’espressione “maschietto” con lo scherzoso intento di ridimensionare l’ostentazione di virilità di tanti (sedicenti o no) “uomini veri”, e non per ridurre l’intero discorso a paternalistici toni genitoriali.
E’ deprimente e sconsolante veder sfoggio di forbitismo a sproposito…
– – – il mio istinto si ribella al pensiero che un altro uomo possa cadere così in basso da mettere volontariamente e con entusiasmo i (metaforici) testicoli nel frullatore, per cui ritengo che si tratti di pura captatio benevolentiae come se ne leggono tante, di tanti chihuahua minimaschi che sperano flagellandosi e umiliandosi pubblicamente di aggraziarsi le donne belle, spigliate, colte – – –
Di nuovo, si interpreta quel che ho scritto come lo strumento per ingraziarmi consensi di persone che non conosco nemmeno. Comincio a sospettare che si stia facendo il consueto gioco che spesso si vede in politica: “accuso te di quel che faccio io”.
Noiosamente ripeto: non ho mai inteso raccomandare certi atteggiamenti submissivi come ottimale comportamento.
Ho semplicemente detto che chi in partenza (come te) NON ACCETTA MINIMAMENTE l’idea che possa accadergli, a mio parere non è perfettamente in pace con sé stesso, non ha compreso che non c’è nulla di poco virile nell’ammettere che da qualche parte esista una donna in grado di ridurlo così.
Se il tuo istinto TI IMPEDISCE di considerare POSSIBILE che una donna possa condurti ad atteggiamenti simili, temo che il tuo approccio verso le donne sia e sarà sempre minato da una latente vena di “talebanismo”, temo che possa essere possibile che tu sia proprio un esempio di quei maschi che PAVENTANO un incontro del genere, vivendo quindi i rapporti con l’altro sesso in costante difensiva.
– – – Non mi dirai che credi sul serio a quanto scrive l’illuminato maschietto? Perché i casi sono due: o mente sapendo di mentire, all’unico scopo di entrare in qualche mutanda femminile, oppure dice la verità, nel qual caso ti garantisco che le donne che tanto dice di adorare lo accarezzano sulla testa disprezzandolo di un disprezzo feroce, assoluto, spietato. E secondo me tu avresti la stessa reazione, se ti trovassi di fronte un uomo che crede veramente tutto questo. – – –
Fossi un maschietto del genere che descrivo in quel mio scritto, e che tu mi accusi di essere, reagirei elencando le mutande femminili che ho tolto.
Mi limito a evidenziare l’ennesimo tentativo di ridurre dei miei VERI pensieri in libertà e schiettezza (troppa, per certi miei “colleghi”, evidentemente) ad un meschino tentativo di recitare, pratica che da un certo punto della mia vita in poi è uscita dalle mie corde.
Soprattutto, l’oggetto del mio scrivere non è mai stato “quante probabilità ha un atteggiamento del genere di riscuotere duraturo successo presso le donne”, perché i risultati li ha esemplificati Rita parlando della sua collega.
Realizzo che sembra essere particolarmente difficile, per alcuni, COMPRENDERE e ACCETTARE che l’oggetto del mio scrivere è solo il livello di personale consapevolezza di un essere umano di sesso maschile, la serena accettazione della eventualità che nel corso della propria vita possa accadere di arrivare ad avere quel tipo di atteggiamenti (così blasfemicamente offensivi e inconcepibili per un “sano virile maschio”) senza che per questo ci si senta meno uomini, meno maschi.
Si escludano, per favore, tentativi di innesco di flame o polemiche da parte di questa mia replica
Buona continuazione.
Diapason(Quota) (Replica)
Maurizio, io non sto qui per distribuire voti e pagelle a questo o a quello. Personalmente sono entrato in contatto con il Movimento Uomini3000 in occasione della pubblicazione del mio primo libro “Le donne: una rivoluzione mai nata”, leggendo casualmente sulla rete alcune recensioni che erano state pubblicate proprio su quel blog. Prima di allora, devo essere onesto, non ero neanche a conoscenza del fatto che esistessero dei movimenti maschili. Colpa mia? Anche, può darsi. Sta di fatto, e proprio gli esponenti di punta dei vecchi movimenti maschili te lo possono confermare, che il mio è stato un percorso assolutamente solitario, fino appunto a circa tre anni fa.
Dico questo solo per ribadire che il mio processo di “risveglio” è stato del tutto personale e condiviso solo con alcuni strettissimi amici. Sempre con una iniziativa del tutto personale decisi di scrivere quel libro. Dopo di che cominciai a scrivere, come ti spiegavo, sul blog di U3000 e a partecipare alla discussione su quella lista dalla quale sono uscito dopo un lungo dibattito per dar vita a Uomini Beta.
Con questo non disconosco affatto il preziosissimo lavoro svolto da alcuni esponenti del movimento maschile. In primis quello di Rino Della Vecchia, che è uno dei più autorevoli collaboratori di questo blog nonché autore di un libro straordinario dal titolo “Questa metà della Terra”, che ti consiglio assolutamente di leggere se vuoi occuparti di QM.
Ciò detto, i risultati a cui mi riferisco sono la crescita esponenziale del sito che ha raggiunto dei numeri molto elevati, specie se confrontati con quelli di altri blog, e sempre in proporzione alla sua breve vita. Inoltre la qualità e il livello del sito e del dibattito che ci viene riconosciuto da tutti, la grande pluralità di voci, nonchè la capacità di “bucare”, anche a livello mediatico. A distanza di pochi mesi dalla nascita di UB siamo usciti su un magazine nazionale che conta qualcosa come quasi mezzo milione di lettori; non è poco e non è facile, specie se consideri che non abbiamo padrini di nessun tipo alle spalle…Non mi risulta che un simile risultato sia mai stato raggiunto, e in così breve tempo, da nessun altro prima di noi.
Abbiamo allacciato relazioni, incontrato tanta gente, fra cui anche esponenti di primissimo piano del mondo dell’informazione i quali hanno chiesto di loro iniziativa di incontrarci dopo avere visitato il sito. Se ci sarà un seguito non sono in grado di dirlo. Rimane però il fatto che è accaduto e non accade così frequentemente.
Naturalmente non siamo qui per competere con gli altri movimenti maschili, sarebbe ridicolo e non ce ne può fregare di meno. Scrivo queste parole solo per rispondere a te nel merito.
Personalmente sono convinto che se c’è una possibilità che la QM esca dalle secche in cui si trova sarà solo grazie alla nostra iniziativa. Ma non perché siamo più capaci o più furbi degli altri ma solo perché il nostro messaggio è l’unico, a mio parere, in grado di aprire una breccia. E’ ovvio che se non pensassi questo non sarei neanche qui e non farei quello che faccio. Ciò detto, se altri movimenti saranno in grado di fare meglio di noi il sottoscritto sarà il primo a rallegrarsene.
Ti ricordo che occuparsi di QM, caro Maurizio, è di certo, per lo meno qui ed ora, più un onere che un onore e chi, come il sottoscritto ed altri, ci ha messo la faccia, paga dei prezzi anche salati per questo suo impegno…
“Fabrizio, sono gli uomini “alfa” a seguire i desiderata femminili, non il contrario. Perciò chi è che comanda?” (Maurizio Tonelli)
Non è così o comunque non è sempre così. I rapporti possono invertirsi e/o capovolgersi di volta in volta in base al potere contrattuale che le parti sono in grado di mettere in campo.
Viviamo dentro un sistema complesso che vede al proprio interno vari attori. Cerchiamo di spiegare questi meccanismi in qualche decina di articoli sul sito. Più di questo non si può fare. Però cerca di mettere ordine alle tue idee perché mi pare che i tuoi post siano assolutamente contraddittori l’uno con l’altro e non è la prima volta che avviene. Prima dici che le nostre teorie sono da terza media e che ciò che sosteniamo (la subalternità degli uomini beta al genere femminile) non è verosimile, poi a distanza di poche ore affermi addirittura che anche i maschi alpha sono subalterni alle donne…
A che gioco stai giocando, Maurizio?
Fabrizio
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Ecco qui Diapason che si arrampica sugli specchi per dire che no, non intendeva, ha detto ma non ha detto, siete voi che non capite, avete frainteso, io volevo dire tutt’altro, se non ci fossero i cliché maschilisti, se NON AVESTE PAURA, se ACCETTASTE stareste meglio, se i preconcetti, se A PRIORI, ma io su, i cliché maschilisti, ma io giù, la spontanea autironia, la pace con me stesso, ottusamente testosteronici, non ha affatto l’impressione, pur rimanendo cosciente che se certe condizioni, ma anche no, io sarei e anche non lo sarò il mio raccomando, eeeeeeeeeeeeee ho detto tutto.
e tu reimpasti il tutto dicendo che io ASSERISCO CHE SCODINZOLARE E’ L’UNICO RUOLO VINCENTE PER CONQUISTARE UNA DONNA perché è QUESTO che le donne preferiscono. No, Diapason, non hai capito: io reimpasto il tutto dicendo che TU SCODINZOLI CREDENDO CHE PER QUESTO LE DONNE TI PREFERISCANO. Infatti il comportamento della collega di Rita non mi smentisce affatto, mi dà ragione. Se mai, smentisce proprio te e la tua “consapevolezza”.
Secondo te TUTTE le donne sono talmente androfobici da voler ridurre tutti i maschi a scodinzolare?
Il problema non si pone, visto che non hanno nessun bisogno di volerlo: tu per primo hai “perso la paura di essere ridotto a cagnolino scodinzolante”. E quindi piegati a novanta e zitto, visto che hai perso la paura. ACCETTA SERENAMENTE, no? Lo dici tu.
intravedo, nel tuo “destabilizzeranno TE” una ideale prosecuzione: “a me no di certo!!!”
Intravedi, intravedi pure.
A te non è quindi mai capitato di avere a che fare con una donna che ti piacesse al punto da rendere traballante la tua “granitica e virile mascolinità”?
Mi è capitato molte volte di averci a che fare, peccato che a differenza di te non l’abbia resa traballante ma se mai rafforzata.
Si escludano, per favore, tentativi di innesco di flame o polemiche da parte di questa mia replica.
Anche tu, come Daniele, ti accingi? Prego, accingiti e autocriticati, Diapason, autocriticati pure. Rendi onore al tuo pseudonimo.
Adesso però vai a cuccia.
Marco Pensante(Quota) (Replica)
@Maurizio Tonelli
Non mi sembra di aver detto che le donne siano delle marionette, ma di certo non ce le vedo al “vertice della piramide”….
Se le donne avessero questo potere sugli uomini alfa che tu sostieni non si spiega il motivo per cui molte donne,al pari della stragrande maggioranza degli uomini,non viva esattamente in una situazione idilliaca e che abbiano per motivi diversi e spesso opposti agli uomini le proprie gatte da pelare.
In quello spezzone di commento che hai citato, decontestualizzandolo rispetto agli obbiettivi che ci proponiamo come movimento, auspicavo una presa di coscienza femminile che al pari di una altrettanta presa di coscienza maschile (beta) può porre in essere i presupposti per una società socialmente meno discriminatoria e che non fa delle diseguaglianze e delle disparità sociali il motivo cardine della propria sopravvivenza.
Se per te tutto ciò è infantile…vedi di argomentare intervenendo in maniera un pò meno tronfia e sprezzante.
Luke Cage(Quota) (Replica)
Secondo me le donne non amano i “cagnolini” o i loro simili, semmai glielo fanno credere.
Silent Hill(Quota) (Replica)
PER DIAPASON: @alessandro
– – – dall’altra, e ne abbiamo qui un esempio, un’autofustigazione acritica.
Due espressioni diverse di una medesima mancanza di autoconsapevolezza. – – –
Se era riferito al mio scritto: non ho affatto l’impressione di aver condotto una qualche autofustigazione, scrivendo quei pensieri.
Non sento di averne avuto la dignità (umana e/o maschile) intaccata o diminuita.
Non provo alcun piacere nel “darmi addosso”, non mi è mai passato per l’anticamera del cervello
Tu confondi (spero non deliberatamente) una tranquilla autocritica con una coreografica penitenza cilicèa.
E al contrario di quanto dici, è invece autofustigante (e terribilmente acritico) assecondare a tutti i costi certi cliché maschilisti.
La mancanza di autoconsapevolezza di cui austeramente blateri si infrange sulla mia, invece, perfetta consapevolezza del fatto che sono uomo, che mi piacciono le donne, che mi piace DIFENDERE il mio esser maschio (anche se non reprimo una spontanea autironia), che non sono stato per nulla predisposto alla remissività nei confronti delle donne che ho avuto e che non lo sarò verso quelle che avrò, e che mi sento molto più in pace con me stesso da quando ho realizzato che il mio “sentirmi uomo, apprezzare le donne e difendere il mio esser maschio” lo faccio spontaneamente e non per assecondare dei cliché, pur rimanendo coscente che laddove certe condizioni si verificassero, potrebbe accadere.
Tu perché lo fai?
(Non rispondere a me, non mi interessa – rispondi a te stesso.)——————————————————–
Prima di tutto mi scuso se ho usato dei termini un pò duri nei tuoi confronti. Provo ad esprimere in maniera più pacata il mio pensiero. Tu parli di aver abbandonato da un pò di tempo un modo un pò teatrale, definiamolo da attore, di proporti nei confronti delle donne e non solo. Affermi anche che questo ti fa sentire una persona più libera, più completa, ecc..Io condivido ciò che tu scrivi. Essere se stessi con gli altri è sempre auspicabile, anzi è un’esigenza direi vitale, sebbene spesso repressa a causa dei condizionamenti sociali. Condivido anche che nel gioco della relazione sentimentale/amorosa uomo-donna non sia affatto svilente per un uomo assumere il ruolo, di tanto in tanto, del cagnolino/cucciolo, perchè l’affettuosità si esprime anche in questo modo. Ciò che però manca nella tua riflessione, ed è per questo che io parlavo di acriticità, è il ruolo che in questa dinamica assume l’altra parte. Tu eri attore non tanto perchè ti piaceva esserlo, c’è sempre una reazione interiore molto forte nel sopprimere il nostro essere più autentico, quanto perchè ti veniva “imposto” di esserlo. Noi viviamo in una società dove un pò tutti recitano, e gli uomini più delle donne, in quanto quest’ultime, nella maggior parte dei casi, “pretendono”, più di quanto accada a ruoli invertiti, che un uomo si confaccia alla loro idea di uomo, e l’uomo, a meno che non sia ciò che definiamo un uomo alfa, deve adeguarvisi, se vuole intrecciare una relazione con questa donna. In questo “gioco”, tranne i casi di cui sopra, è sempre la donna a dettare le “regole”. Se la donna ti vuole “attore” tu lo sarai, se lei, come molto più raramente accade, ti vuole “autentico” tu lo sarai, a meno che non ci si proponga, a prescindere dalle richieste altrui, senza alcuna maschera, scelta coraggiosa a cui va tutto la mia stima e considerazione e che anch’io nel mio piccolo cerco di praticare, che però si sconterà inevitabilmente a livello di successi relazionali. Sia chiaro, io faccio riferimento al gioco della seduzione/corteggiamento, perchè dopo che la relazione ha assunto una dimensione stabile, per esempio matrimoniale, il sè stesso più autentico viene a galla, non essendoci più la necessità della “recita”, con conseguenze di varia natura che tutti conosciamo. Quante volte abbiamo sentito dire da una donna: “prima era diverso”, “era più attivo”, “non lo riconosco più”, ecc..
Quindi la mia critica nei tuoi confronti era dovuta al fatto che, nelle tue riflessioni, che trovo comunque interessanti, manca quel tassello fondamentale, ossia il ruolo attivo della parte femminile in tutto ciò, che ho cercato di evidenziare. Sollevandolo da qualsiasi “responsabilità” tu operi un tipico comportamento da “maschio pentito”, cioè di chi si “pente” addossandosi tutte le “colpe”, anche quelle altrui. Ciò è anche controproducente per l’altra parte, perchè non la mette di fronte alle sue “responsabilità”, favorendo quell’atteggiamento di mancanza di autocritica su molti temi che caratterizza non poche donne italiane.
Alessandro(Quota) (Replica)
@ Diapason:
ho letto un po’ di fretta e cercherò di leggere con più attenzione stasera: per il momento ribadisco che trovo anche banale dire che più frequentemente le donne scodinzolino e si annichiliscano per non essere lasciate da un uomo.
Peraltro tu scrivi:
– A quanto pare per il ragazzo della tua ex collega non è stata AFFATTO una condizione passeggera: lui ha assunto un atteggiamento tale, e per talmente lungo tempo, da arrivare ad innescare nausea nella tua ex collega, fino a provocare il suo allontanamento-
due mesi non mi pare un tempo così lungo…eh, mi sembra il minimo sindacale dell’innamoramento con annesse campanelle, considerando che in genere non si convive a contatto 24 ore su 24, evidentemente abbiamo percezioni diverse del tempo e questo mi fa pensare che abbiamo anche diverse percezioni sugli “altri” e in particolare su come vedi le donne e gli uomini.
Peraltro noto che tu scrivi che, secondo te, sarebbero numericamente maggiori le donne che scondizolano per non farsi “mollare”. E questo è anche indicativo. E’ dopo che scodinzolano e non prima.
E ci sta pure questo in una maggior selettività femminile.
Rita(Quota) (Replica)
Sostenere che le donne sono stronze a prescindere e non perché deviate dal femminismo, non è pessimismo, bensì realismo. Asserire che nessuna donna, a meno che non sia affetta dalla… sindrome di Stoccolma!, vi seguirà mai in questa vostra avventura, non è pessimismo, ma realismo. Signori, io non parlo per sentito dire o perché l’ho letto da qualche parte, ma perché nel corso dei miei trentasei anni di vita, ho avuto modo di conoscere MOLTO bene le donne, che, per certi aspetti, sono ben più infide e cattive degli uomini.
>>
PS – Fabri, Luke, tranqui… ho solo detto la mia.
Lestat(Quota) (Replica)
Lestat: io sono realista come te e in più pessimista, certo che le donne hanno un carattere poco simpatico, loro hanno la parte ricevente e noi quella penetrante, malgrado si dice: Dalla, si potrebbe dire anche: Dallo, le donne ricevendo sono egoiste, non gli basta ricevere il dono di un qualcosa che le offende, vogliono tutto di più e questa società glielo da.
La nostra è una cultura dove il sesso è un qualcosa di malizioso, per fare battutine da ridere, oppure violenza, la cosa peggiore è il machismo. Il sesso si dovrebbe fare solo per piacere, senza dover dimostrare nulla, ma secondo me sono proprio le donne a non voler dare piacere al maschio.
Sono stronze: sono loro che attizzano la violenza.
Leonardo(Quota) (Replica)
Lestat, forse non ti è ancora chiaro…Non siamo qui per convincere le donne a seguirci ma per convincere gli uomini (beta) a farlo. E’ a loro che ci rivolgiamo, perché è solo attraverso la presa di coscienza della loro condizione che potranno avvenire dei cambiamenti anche nel mondo femminile.
Se poi ci saranno delle donne particolarmente libere, sensibili ed evolute che a titolo individuale sceglieranno di seguirci noi ne saremo felici e saranno utilissime alla nostra causa. Ma questo è un altro discorso.
Vuoi veramente esserci utile Lestat? Allora invece di stare qui a polemizzare distruttivamente e a ricordarci che tutto è inutile perchè tutte le donne sono “stronze” e tutti gli uomini sono cagnolini che scodinzolano (cosa in larga parte, ahinoi, vera), vai da quegli uomini e parlaci, e spiegagli come stanno le cose, proprio tu che potresti essere una testimonianza vivente di ciò che affermiamo.
Ci renderai un grande servigio, ma secondo me lo renderai anche a te stesso.
Fabrizio
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Si legge di frequente (e non solo nei siti/liste del Momas) che le donne sarebbero più perfide degli uomini e, quando ci si mettono, anche più sanguinarie etc.. Capita di leggerlo persino su giornali e riviste che pure fanno del peana al femminile la loro missione (sono dei capricci falsamente autocritici smaccatamente snobistici).
Se ci sono delle differenze psicologiche profonde è chiaro che M ed F faranno del bene e del male in modi diversi. Stabilire chi sia il peggiore è la stessa cosa che questionare su chi sia il “migliore”.
Se si cerca di capire quali siano i caratteri fondamentali delle due polarità allora si vedranno anche le diverse diversità nei dettagli (del bene e del male, nel bene e nel male).
A parte ciò, la QM è una questione sociopolitica di origine storica le cui premesse non sono né la bontà né la cattiveria dell’uno e/o dell’altra (che appunto non possono essere cambiate nei millenni per quegli aspetti che derivano dalla differenze profonde).
Eppure sulla stessa base – permanente – si sono avute condizioni di equilibrio (e altre di squilibrio) ben diverse da quelle presenti ora. Le costanti naturali non hanno impedito il crearsi di società persino radicalmente differenti nei rapporti M/F.
Per questo motivo l’azione che abbiamo intrapreso non è né stupida né infondata. Potrà essere da temerari (lo è…) ma non da imbecilli.
Su questo mi pare si sia costretti a concordare.
Mi pare.
RDV
Rino(Quota) (Replica)
Concordo con fabrizio marchi. Ai due sopra (leonardo e lestat) : è inutile che piagnucolate in questo forum scrivendo “le donne sono stronze a prescindere” ( gli uomini sanno essere anche più malvagi, provato sulla mia pelle, ma questo è tutto un altro discorso) , perchè così facendo si fa solo il gioco delle femministe misandriche , qua l’unica cosa che conta è informare sulle discriminazioni che subiscono gli uomini durante i divorzi, sui numeri falsificati delle violenze contro le donne (ammesso pure dall’Istat, http://asiapacific.amnesty.org/library/index/engACT770012004) , su privilegi assurdi riservati alle donne, e ci battiamo per la bigenitorialità. Tutto ciò , come dice Fabrizio, va indirizzato agli uomini beta, se poi si uniscono le donne, ancora meglio. Però teorie fantascientifiche del tipo ” le donne sono tutte stronze a prescindere ” (molte lo sono, per carità sono il primo a dirlo) lasciamole da parte, per il bene di tutti
Silent Hill(Quota) (Replica)
@ Silent Hill –
Concordo con fabrizio marchi. Ai due sopra (leonardo e lestat) : è inutile che piagnucolate in questo forum scrivendo “le donne sono stronze a prescindere”
>>
Concorda pure con chi ti pare, no problem, ma lascia perdere sciocchezze del tipo “è inutile che piagnucolate”, perché hai proprio sbagliato indirizzo. Io osservo semplicemente la realtà per quel che è. Punto.
Lestat(Quota) (Replica)
@Silent Hill; il film del tuo nick è piaciuto anche a me, tutto al femminile, mentre gli uomini restano in casa ( è solo fantasia)
Prima dici che le donne non sono stronze e poi elenchi tutte le discriminazioni che subiscono gli uomini, forse intendi che gli uomini sono più stronzi perché sono contenti ad essere discriminati? è vero.
E poi famme piagne!!!! traduzione: Fammi piangere come mi pare.
Leonardo(Quota) (Replica)
Cosa è un uomo alfa? Questa è l’opinione di Alberoni.
Secondo me questa spiegazione trascende i parametri economici della distinzione alfa/beta.
http://www.youtube.com/user/ALBERONIwebTV#p/u/1/cOt9DkiuTT0
Retiarius(Quota) (Replica)
Certo, verrà il giorno in cui potrò entrare in qualche blog, lista, sito, forum del Momas in cui non ci si pugnala a vicenda.
In un piccolo angolo del mio cuore c’è sempre questa speranza.
…non finirò mai di essere ingenuo.
RDV
Rino(Quota) (Replica)
Sul maschio cagnolino: cercherei di non fermarmi a questi aspetti diciamo così minori della relazione.
A me, già molti anni fa, rimase impresso un romanzo di un autore sud-americano di cui, accidenti alla memoria, non ricordo nè il nome nè il titolo. Comunque la faccenda è questa: lui era un rivoluzionario, temporaneamente a Parigi in attesa di andare nel suo paese come guerrigliero per intraprendere la lotta di liberazione. Si innamora, ricambiato, di una splendida ragazza. Per stare con lei e per non farle dispiacere rinuncia a se stesso, non torna dove la sua anima lo chiamava. Risultato: perduto il fascino del rivoluzionario, diventato uno come tanti, la femmina si disamora di lui che dunque rimane con un pugno di mosche su tutti i fronti.
Non importano tanti discorsi. Quelle messe in evidenza da quel romanzo sono un paio di verità universali, valide ieri, nonostante tanti discorsi anche oggi, e valide anche domani perchè corrispondono a pulsioni psichiche profonde, maschili e femminili.
Prima verità: rinunciare a se stessi non paga, è catastrofico. Sul piano della relazione e su quello dell’autostima.
Seconda verità: la femmina è lusingata dallo zerbino, lo usa fin quando le fa comodo, ma non lo stima e prima o poi lo molla, e se non lo molla è anche peggio. La donna è mobile…….
Un tempo gli uomini mediamente lo sapevano, ora non più.
armando(Quota) (Replica)
Se si dice che l’ importante non è convincere tanto le donne, quanto gli altri uomini Beta, è comunque implicito che ci si aspetti che siano poi questi uomini – una volta risvegliati, quindi- a cercare di “metterle in riga” o “convertirle” (si usi il termine che si preferisce). Per come la vedo io ciò è impossibile in una società come la nostra. Piuttosto la donna media si sfogherebbe con le amiche o nei vari blog femminili al riguardo degli uomini “senza palle / spaventati” anzichè cambiare il proprio comportamento, come già sta facendo adesso, anche se per assurdo i beta le boicottassero in ogni forma possibile (es. stop corteggiamenti, discoteche).
Quoto ciò che esprimono altri utenti quando affermano che la ricerca dell’ Alfa è innata in loro e non dovuta a qualche condizionamento esterno. E’ verissimo che la donna media per natura è portata a seguire le mode e quindi ciò che i media le suggeriscono, ma non la ricerca di un uomo che lei vede come dominante (anche se non necessariamente, e non sempre, questo dominio lei lo avverte come legato al prestigio economico).
Jolly(Quota) (Replica)
Stiamo assistendo da un bel po’ di tempo ad un fenomeno apparentemente singolare. Fateci caso. E’il profondo scetticismo misto alla rassegnazione e ad un pessimismo di egual misura di molti uomini che intervengono in questo blog. L’ultimo in ordine della lista è Jolly (nulla di personale, sia chiaro…).
Il tema è sempre lo stesso:” Le donne sono fatte così, sono fatte colà, gli uomini sono fatti in un modo, non sono fatti in un altro, le cose sono sempre andate in un modo, non potranno mai andare in un altro, la natura è quella che è, nulla potrà mai cambiare ecc. ecc. ecc.”…
Dicevo che la cosa potrebbe apparire singolare ma in realtà non lo è, Direi anzi che è paradigmatica dello stato di salute della maschilità. Una condizione che si traduce in una sfiducia radicale nella possibilità di uscire dal proprio guscio e di assumere una consapevolezza di genere, che è la sola e vera soluzione al problema. Non ce n’è un’altra. E invece gli uomini balbettano e non riescono ad uscire dalle “soluzioni” individuali che poi tali non sono, come sappiamo, ma solo maldestri tentativi di ritagliarsi una piccola nicchia.
E questi sono gli stessi uomini che poi, in camera caritatis, definiscono le donne “stronze” per natura, per condizione ecc. ecc. Saranno anche “stronze” ma di certo un po’ meno di loro visto che hanno avuto la forza di metterli alle corde, di scaraventarli nell’abisso psicologico e materiale in cui si trovano oggi.
E questi uomini che sostengono che le donne sono delle stronze”, che non valgono un cazzo” ecc., cosa fanno?
Piagnucolano, sostanzialmente, come dice giustamente Silent Hill, e hai voglia a dirgli che non è così. E’ così. Anzi, anche peggio. (guarda Lestat che non ce con te o solo con te, stavolta stai tu tranquillo…)
Credo che gli uomini si meritino di stare nella condizione in cui stanno, per lo meno finchè non avranno la forza di reagire, anzi di agire. La reazione è figlia del risentimento, l’azione è quella degli uomini consapevoli…
Le donne sono talmente “stronze” che hanno una consapevolezza di genere che gli uomini non sanno neanche cosa sia perchè sotto questo profilo versano in uno stato primordiale. Ed è giusto in fondo, da un certo punto di vista, che oggi vengano calpestati. Leggendo tanti commenti e reazioni maschili mi viene da dar ragione a tante stronze (queste sì e senza virgolette) che li attaccano sia pure con argomenti ridicoli.
E quindi, di fronte al tentativo, anzi, al progetto, di costruire una nuova coscienza di genere, cosa fa una gran parte dei maschietti? Boicottano, di fatto, perché fondamentalmente hanno già boicottato loro stessi e il compito che gli si pone innanzi è troppo gravoso, troppo faticoso.
E allora la sola risposta qual è? Che non si cambierà mai nulla e che sostanzialmente bisogna rassegnarsi. “E’ sempre stato così, le cose andranno sempre così” e via discorrendo, la solita solfa. Se tutti avessero ragionato in questo modo stavamo ancora a spingere i blocchi di marmo per costruire le Piramidi per i Faraoni…
Cosa devo dire a questi maschi? Bravi, bene, continuate così, siamo tutti fratelli? Ma neanche per sogno. Me ne guardo bene.
Uomini Beta non è nato per rassicurare. Non abbiamo nessuna intenzione di creare una sorta di circolo dove i maschietti vengono a sfogarsi per poi tornare, una volta spento il pc, alle loro grottesche e penose recite quotidiane.
Qui non ce ne facciamo nulla di maschi che vengono a spiegarci quanto sono “stronze” le donne dalle quali prendono calci in culo tutti i giorni anche se fanno finta che non sia così. Ecco, anche questo è “machismo”…
Uomini Beta destabilizza, questa è la verità, a destra e a manca, e non metaforicamente parlando ma molto concretamente. Vale per gli uomini di sinistra come per quelli di destra. Anzi, vale per i secondi ancor più che per i primi, perchè questi hanno l’illusione di sentirsi maschi alpha quando sono solo degli “stronzi” come tutti. E quando arriva qualcuno che gli butta in faccia questa amara verità entrano in crisi. “Ma come? Allora se non conto un cazzo vuol dire che non sono un alpha ma un beta. Ma se è così hanno ragione gli Uomini Beta. Ma allora mi toccherebbe cambiare idea. E come faccio? Mi devo mettere in discussione…”. Ma mettersi in discussione significa gettare alle ortiche le proprie convinzioni. “Devo ribellarmi al potere di qualcuna che ritengo “inferiore”, diciamo “stronza”. Ma per ribellarmi dovrei fare mia l’idea della ribellione, quindi un concetto tipicamente di “sinistra”. Ma la ribellione è figlia dell’etica del risentimento, come ci spiega Zarathustra, e allora se mi ribello vuol dire che sono uno schiavo, non un maschio alpha…. D’altronde se subisco vuol dire che l’”inferiore” sono io, ma non posso riconoscerlo, altrimenti sarei costretto a ribellarmi. E allora cosa faccio? Faccio finta di nulla (ma questo vale di più per i maschietti di “sinistra”), anzi, faccio il macho che tanto se la cava e vado in giro a dire quanto sono “stronze” le donne, magari proprio sul sito degli Uomini Beta, tanto lì posso me ne posso uscire con tutte le stronzate che voglio…
E il cane continua a mordersi la coda…
Quelli di sinistra lo sappiamo già come sono combinati. Uomini Beta è come se gli mettesse uno specchio davanti. Loro muovono un braccio ma la loro immagine riflessa ne muove un altro. Si toccano una gamba e quella si gratta la testa, ridono e quella li guarda perplessi, fanno le smorfie e quella li prende a parolacce.
A quel punto sono di fronte ad un bivio: o tirano un martello contro lo specchio e lo mandano in frantumi oppure se ne vanno noncuranti, per lo meno fingendo noncuranza. D’altronde non è facile dar retta alla propria ombra che non li segue più e gli dice che è giunta l’ora di gettare al macero quella “verità” a cui sono stati costretti a credere per tanti anni….
In questo caso il cane neanche si morde la coda. Ce l’ha già raggomitolata nella sua cuccia…
La morale finale? Cerchiamo di muovere il culo e di tirare fuori gli attributi, se pensiamo di averli. Altrimenti restiamocene a casa…
Fabrizio
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Con il mio precedente intervento, non intendevo dire che tanto vale far finta di niente e lasciare l’uomo medio vivere nelle sue illusioni. E’ giusto, anzi doveroso, cercare di far aprire gli occhi a quanti più uomini possibile anche a costo di alzare un muro contro muro tra i due sessi in virtù di un eventuale boicottaggio. Solo che non mi aspetto tuttavia che le donne possano venire a patti in questo modo (in quanto ciò potrebbe manifestarsi come un eventuale fenomeno passeggero, senza una reale forza permanente che lo sostiene), quindi così facendo vedo come salva la dignità maschile -il che non è poco- ma non la nascita di una sorta di alleanza.
Jolly(Quota) (Replica)
Cagnolino..insomma. Alla donne piace l’idea di conquistare un uomo forte ma non in senso strettamente “alpha” (economicamente e socialmente vincente) quanto nel senso di “inarrivabile”, un uomo che si lascia sedurre con difficolta’, che raramente perde la testa, che non si innamora facilmente perche’ lo e’ gia’ molto di se stesso…. Se poi tutto dovesse svolgersi all’interno di.. un ambiente di lavoro (ufficio, fabbrica..) spesso si innescano vere e proprie competizioni neanche troppo velate tra le gentili aspiranti. E in gioco la nostra capacita’ seduttiva che tendiamo a tirare a lucido tutte le volte che viene adeguatamente stimolata. E qui viene naturale andare incontro al vostro manifesto…piu’ gli uomini si prodigano nei confronti delle donne, piu’ queste ultime tendono ad arroccarsi nella torre d’avorio per ammirare di lassù i tornei dei cavalieri in loro onore e decidere poi se buttarla o meno questa benedetta treccia all’eroe sopravvissuto..Sara’ forse il momento di tagliarsi i capelli, scendere dalla torre e imparare ad andare a cavallo insieme? Facile a dirsi.. Comunque sia alle donne piace il “bastardo” di turno, il bello e impossibile, il malinconico indecifrabile, il silenzioso..per il suo universo nascosto che si tende spesso a idealizzare (magari non ha nulla da dire). La schiettezza, specie negli approcci iniziali, non paga. La sincerita’, l’onesta’ intellettuale, l’esposizione puntuale delle proprie aspettative..viene letta come un limite e instilla nelle donne un atteggiamento di scarso interesse se non addirittura di pregiudizio. Quando invece la conquista e’ assicurata e la donna sa (specie all’inizio) di avere un uomo che “pende” dalla sua bocca allora i meccanismi cambiano. Stavolta a sentirsi stimolate non sono le armi seduttive ma antiche e ancestrali capacita’ di influenza e condizionamento esercitate da sempre. Cosa e’ disposto a fare quest’uomo per me..quanto vale il mio fascino, che potere contrattuale possiedo..A volte diventa un triste gioco al rilancio in cui la donna alza il tiro sempre di piu’ e l’amore, il sentimento, diventa un povero pretesto. Sono molte le coppie che si arenano in questo tipo di relazione di cui non si e’ sempre cosapevoli. E qui forse incontriamo l’uomo cagnolino, che non e’ destinatario di amore, ma solo di frustrazioni ataviche camuffate da infinite richieste… Se l’uomo non dà il meglio, la donna certamente non ne esce bene. C’e’ poco da fare: in una relazione il rispetto e il benessere dell’uno va di pari passo con quello dell’altro. Una donna equilibrata e serena non ha da chiedere nulla perche’ sa vivere della spontaneita’ dell’altro. Personalmente penso che fuori da schemi canonici (matrimoni, relazioni ufficiali e ruoli prestabiliti) l’incontro e’ inevitabilmente piu’ schietto, immediato, diretto..e coinvolgente. Perche’ c’e’ pure un sistema che fa da cornice a tutto questo per garantirne, anche laicamente, la sua conservazione. Mentre scrivo penso ai poeti che hanno gia’ parlato di tutto questo..Ricordate la ballata dell’amore cieco di de andre’? Bellissima..e vera.
maria(Quota) (Replica)
Il mio pessimismo riguarda la vita in generale, e non mi sembra che io abbia detto che con le donne non cambierà mai.
Come ha detto Rino, si litiga troppo, forse siamo condannati a combatterci come i maschi dei mammiferi, per accoppiarci con il branco delle femmine, e mostrare gli attributi, quali attributi? l’intelligenza ed il carattere sono gli attributi, quelli in mezzo alle gambe servono per fare sesso con le donne, o peggio sotto le armi per ubbidire meglio agli ordini.
Non capisco certi attacchi, siamo tutti diversi, ognuno fa quel che può in una rivoluzione, c’è chi va in piazza e chi fa meno, magari per motivi di salute.
Dire stronza ad una donna è l’insulto più banale, lo dicono tutti.
Il mio nella QM vuole essere un contributo; magari piccolo …
Leonardo(Quota) (Replica)
Un altro commento estremamente lucido e puntuale di Maria. Nel segreto dell’urna, cioè nell’anonimato, una donna consapevole, intelligente e non ipocrita (sempre nell’anonimato…) può sbilanciarsi e parlare in libertà.
Verità sacrosante quelle che sostieni in questo post, Maria, e se non avessi il timore (si fa per dire…) che qualcuna se ne uscisse (cosa che accadrà senz’altro…) con il fatto che in realtà “tu sei il sottoscritto che scrive”, ti direi che l’argomento che tratti in questo post ripropone totalmente il tema di un capitolo del mio libro “Le donne: una rivoluzione mai nata”, dal titolo “L’utilità marginale e l’ego femminile. Una vicenda complessa”, in cui analizzo i meccanismi di ordine psicologico che spingono le donne ad “andare verso” gli uomini, che le “intrigano”, come si suol dire…Anzi, sembra quasi che sia stata tu a scriverlo…Adesso Nicole e Chiara di Notte si sbizzarriranno…
Naturalmente nella grandissima maggioranza dei casi quei meccanismi di cui sopra sono dei film che le donne si fanno nella loro testa, del tipo “E’ un uomo misterioso, parla così poco, chissà cosa avrà nella testa” (in realtà parla poco perché è un uomo vuoto e non ha nulla o quasi da dire…) Oppure ancora, “è del tutto indifferente al mio fascino e alla mia bellezza, ai quali invece sono tutti molto sensibili, perché proprio lui è così indifferente? Ciò significa che è un uomo particolare, straordinario, è preso da ben altre cose, non è un banale come tutti gli altri che ha in testa una sola cosa”…
Ovviamente, neanche a dirlo, esclude a priori che quell’uomo possa semplicemente non essere attratto da lei…E allora quell’uomo lì, noncurante (perché non interessato a lei) e di poche parole (perché non ha un cazzo da dire…) diventa il famoso “bel tenebroso”, il “bastardo che ti si scopa e poi sparisce”, il “malinconico indecifrabile” e via discorrendo, altre menate del genere…
Quindi il personaggio in questione diventa l’uomo da conquistare, in parte perché bisogna dare una risposta al proprio ego ferito (ti pare che la MIA “gnocca” possa essere rifiutata da qualcuno? Non sia mai…), dall’altra perché quell’uomo continuerà a sfuggirle, in una circolo vizioso senza fine.
La donna stessa è perfettamente consapevole, peraltro, che quel’uomo non la impegnerà mai seriamente e da lui non avrà mai nulla di sostanziale e di veramente importante. Il massimo che potrà darle sarà qualche “megascopata” strappata nei suoi momenti liberi e nulla più. Ma una parte di lei continuerà ad essere convinta che in realtà dietro l’atteggiamento di quell’uomo c’è un mistero da svelare. Naturalmente lei stessa è consapevole che si tratta di menate però ha bisogno di crederle…Altrimenti il giochino nella sua testa finirebbe e perderebbe di interesse…E’ scontato che se quello stesso uomo andasse da lei a dichiararle il suo amore, l’incantesimo (mi viene da ridere) finirebbe e quello stesso perderebbe ogni interesse ai suoi occhi…
Naturalmente la tipologia maschile di cui sopra corrisponde a quella dell’”amante”. E generalmente (anche se non sempre) una donna che si lascia coinvolgere da questi giochini (per lo più, come abbiamo detto, innescati dalla sua stessa mente) è una donna già sposata, con prole, “sistemata”, come si suol dire, insomma una che ha “risolto” tutta una serie di altre questioni che a suo tempo erano senz’altro prioritarie. In quella fase in cui le priorità erano appunto altre, il “tenebroso” non era neanche preso in considerazione e anzi giudicato come un perditempo o uno poco serio. In una seconda fase, quando ci si può permettere di giocare un po’ di più, il “tenebroso” riacquista “importanza. Si fa per dire perché in realtà, come abbiamo appena spiegato, è un’importanza del tutto fittizia, è un gioco che serve a riempire la vita e anzi, si fa di tutto per renderlo più complicato, e quindi più intrigante…
Questo è uno dei meccanismi psicologici più diffusi fra le donne, e fra quelle più “evolute” peraltro…e Maria, che senz’altro appartiene, e lo si capisce, a questa categoria, ce lo conferma. Si potrebbe fare di meglio, se me lo consenti, ma non voglio ora aprire questo argomento…
Non posso fare a meno di ringraziarti, Maria, per la tua lucidità, anche se questo farà arrabbiare Icarus. Ma a noi, ribadisco, non interessa in questa sede l’aspetto etico (che è fondamentale, in primis per il sottoscritto, ma in un altro contesto) ma la comprensione della realtà e l’ottimizzazione del risultato. E la tua testimonianza, da questo punto di vista, è assolutamente formidabile.
Naturalmente ci diranno che tu non esisti e sei una nostra creatura virtuale, costruita ad hoc per crearci un sorta di alter ego femminile che sostenga quello che sosteniamo noi…E va bè, non possiamo farci nulla. Se vuoi dovrai essere tu stessa a smentire queste ridicole menzogne raccontate su alcuni blog…
Fabrizio
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Maria e Fabrizio, che ne commenta le confessioni, descrivono alcuni tratti essenziali del rapporto femminile con gli UU.
Anch’io faccio una confessione: all’età di 20 anni e oltre, mai avrei immaginato che simili dinamiche potessero essere vere, che il rapporto di F con M fosse fondato su simili meccanismi, soddisfacesse a tali e tanti inestricabili e contraddittori bisogni, fantasie, sogni. Pensavo che fosse roba da romanzi, fantapsicologia, depistaggio.
“La sincerita’, l’onesta’ intellettuale, l’esposizione puntuale delle proprie aspettative” dice Maria “viene letta come un limite e instilla nelle donne un atteggiamento di scarso interesse se non addirittura di pregiudizio”. L’assenza di simulazioni e dissimulazioni, il fastidio di ogni “atteggiamento” e di ogni posa, di ogni finzione, dovevano essere la base dei rapporti ed era CERTAMENTE ciò che le donne di più apprezzavano.
Così sentivo, pensavo e così vivevo. Rispondeva alla mia indole, probabilmente, ma coincideva anche precisamente con quel che mi avevano insegnato esplicitamente e che l’epoca (quella della “liberazione sessuale”) giurava essere la via giusta. La nuova base dei rapporti.
Ingenuità davvero imbarazzante la mia. Quella dell’ignaro babbeo che viene da un altro pianeta.
Come avrei mai potuto immaginare ad es, che le DD fanno calcoli?
La domanda è: appartenevo ad una esigua minoranza di sprovveduti o quella ridicola condizione era più diffusa? Eravate tontoloni anche voi in quel modo?
Si tratti cmq di minoranza o maggioranza, come rendere edotti quei ventenni ingenui di oggi e di domani che credono di vivere in un mondo e invece vivono in un altro?
RDV
Rino(Quota) (Replica)
Premetto, non ho nessun dubbio che Maria esista. Maria però non mi piace, non mi piace chi costruisce la vita sull’artificio e sulla menzogna. Diffido di questi “personaggi” che così bene sanno usare le persone altrettanto come le parole per costruire le lo loro esistenze di comodo. Diffido della troppa lucididà, freddezza e razionalità a scapito dell’essere più profondo e irrazionale, quello che veramente determina la persona. Nessun giudizio, solo il mio pensiero. Fabrizio ora mi odierà ancora di più.
Pazienza.
iM_pAvida(Quota) (Replica)
Penso che la rete sia una grande opportunita’ che annullando le distanze e la compresenza ci consente e noi tutti di “esistere” e di confrontarci su qualcosa che ci interessa mentre siamo al lavoro, a casa, in ufficio o in viaggio..col pc portatile. Farla diventare un pretesto per dire che tanto, in fondo, potremmo non “esistere” mi sembra solo una scusa per non entrare nel merito di quello che scriviamo o leggiamo. Il blog svolge un incredibile lavoro di “scrematura” eliminando tutta una serie di comunicazioni corporee e paraverbali che influenzano moltissimo un dialogo vis a vis…a partire dai messaggi subliminali. Qui l’essenza di cio’ che si scrive e’ particolarmente “asciutta” in quanto filtrata dalla parola scritta. Rincorrersi da un blog all’altro per dimostrare la stupenda realta’ che non esiste la necessita’ di rivelarsi..mi sembra una perdita di tempo. Ogni pensiero espresso, in quanto degno di questo nome, non ha bisogno di certificazioni di titolarita’, sa viaggiare solo. Confrontiamoci sul merito di cio’ che diciamo e e anche se qualcosa non e’ nelle nostre corde o nelle nostre capacita’ (io stessa so di ..arrancare spesso dinanzi ad alcuni spunti particolarmente insoliti) non significa che solo per questo vada delegittimato, negato o peggio ancora deriso. E’ sempre un seme che in ciascuno di noi puo’ germinare in maniera assolutamente originale. Persino la nostra realta’ culturale e’ tale in quanto termine di confronto colle altre. Dunque…w la difference…
maria(Quota) (Replica)
iM_pAvida (1:27 am – 22nd luglio)
“Due piccioni con una fava:
Luke, aldilà del tuo sarcasmo, sai perchè sono una donna con la D maiuscola? Perchè non raccolgo la tua provocazione. E perchè non ti rispondo Damien, lascio a te… l’onore e l’onere dell’offesa. Trasuda fiele il tuo post, è gratuito e pertanto non mi interessa, non mi riguarda questo tuo accanimento. Non mi nutre.
Grazie invece Fabrizio per il tuo ultimo post, e nonostante l’ora ho seguito il tuo consiglio: ho riletto attentamente Marco Pensante…a lui varrà la pena, decisamente, rispondere.”
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Sia io che probabilmente Damien possiamo,non senza difficoltà, resistere al supplizio derivante dalla tua indifferenza nei nostri confronti,ma non ritenevi valesse ”decisamente” la pena di rispondere a Marco Pensante?Cos’è…non te la sei sentita?Hai preferito fosse meglio che se la sbrogliasse il maschietto (Diapason) la matassa?Preferisci sentenziare sull’altrui condotta morale e per poi essere tu la prima a non essere di parola?Suvvia iM_pAvida, rendi (anche tu) onore al tuo nick.
Luke Cage(Quota) (Replica)
Impavida: Premetto, non ho nessun dubbio che Maria esista. Maria però non mi piace, non mi piace chi costruisce la vita sull’artificio e sulla menzogna. Diffido di questi “personaggi” che così bene sanno usare le persone altrettanto come le parole per costruire le lo loro esistenze di comodo. Diffido della troppa lucididà, freddezza e razionalità a scapito dell’essere più profondo e irrazionale, quello che veramente determina la persona. Nessun giudizio, solo il mio pensiero. Fabrizio ora mi odierà ancora di più.
Pazienza.—————————————————————–Evidentemente conosci molto bene Maria per poter affermare questo. A me non sembra di cogliere attraverso i suoi messaggi ciò che tu affermi. Mi sembra una persona realmente emancipata, con una visione molto lucida su certi temi, la quale ha scelto di interagire con chi qui scrive senza pregiudizi ideologici. Inoltre la passione per un autore come Giorgio Gaber è sempre un grande biglietto da visita, segno evidente di una persona che apprezza il pensiero “divergente”, non conformista, non banale.
Inoltre, e questo è il suo più grande merito, alla pari di un’altra donna come Rita, non si pone sulla difensiva, non ha paura di questi uomini critici nei confronti del pensiero dominante o forse, intelligentemente, ha capito che qui si è schiettamente di sinistra e quindi non c’è nulla da temere per i diritti in maniera sacrosanta acquisiti dalle donne, nessun salto indietro può essere ipotizzabile. Occorre iniziare, invece, a prendere le distanze non dalle persone libere, oneste intelletualmente, ma da tutte quelle persone, ideologhe/ i vari, che in nome di un intero genere sessuale, in maniera più o meno esplicita, continuano a creare divisione fra uomini e donne, inquinando così un rapporto che è di vitale importanza per le une e per gli altri.
Alessandro(Quota) (Replica)
Anch’io faccio una confessione: all’età di 20 anni e oltre, mai avrei immaginato che simili dinamiche potessero essere vere, che il rapporto di F con M fosse fondato su simili meccanismi, soddisfacesse a tali e tanti inestricabili e contraddittori bisogni, fantasie, sogni. Pensavo che fosse roba da romanzi, fantapsicologia, depistaggio.
Rino, anch’io, evidentemente l’ideologia e la buona fede non si erano ancora scontrate con le esperienze della vita reale(dove le teorie astratte e le buone intenzioni non contano nulla).
Cmq riconosco a maria l’onesta intellettuale di confessare e rendere noti meccanismi psicologici,i quali per convenienza sono sempre stati negati.
Retiarius(Quota) (Replica)
@ Impavida:
E perché mai dovrei odiarti, Impavida? Anche tu sei uno dei tanti volti del femminile di oggi, così come lo è Maria. Dal mio punto di vista Maria è più lucida e quindi più “funzionale” al nostro messaggio. E’ una che parla chiaro e non si nasconde dietro alle solite foglie di fico dietro alle quali amano o usano nascondersi la maggioranza delle donne. Ciò non significa che lei abbia raggiunto il Nirvana; tutt’altro. Io ad esempio credo poco a questa sorta di “equilibrio perfetto” che lei ha costruito (varrebbe per tutti…). Sono certo che lei non sia del tutto sincera quando ci spiega che le cose con suo marito vanno perfettamente, anche a letto, per intenderci. Sono invece persuaso che quello sia il prezzo che lei sia costretta a pagare per mantenere la relazione con suo marito, nei confronti del quale nutre, molto probabilmente (e lo si capisce da come si esprime) un affetto sincero. Ho affrontato anche questa problematica nel mio libro, provando ad ipotizzare quello che secondo me potrebbe essere un possibile, a tutt’oggi utopistico, scenario futuro.
Sappiamo tutti/e (ipocrisia a parte) che la convivenza tra Bene ed Erotismo è assai problematica per non dire contraddittoria; in moltissimi casi, e forse la grandissima maggioranza, sono aspetti che, prima o poi, arrivano inevitabilmente a marciare su binari completamente differenti.
Bisognerebbe avere il coraggio di ammetterlo. Ma fare questo significherebbe liberare completamente la sessualità e svincolarla da tutta una serie di legacci e catene di ordine psicologico, sociale, culturale, economico, religioso che tengono in piedi il contesto sociale stesso. In altre parole fare una vera e propria rivoluzione (anche di questo tratto ampiamente nel mio libro). A quel punto anche il Bene, cioè la possibilità di sviluppare un’ empatia e un affetto profondo (che dovrebbero essere i mattoni di una relazione stabile e autentica e non il sesso, come erroneamente si crede…), potrebbe essere vissuto in modo sicuramente più autentico e genuino. Ci sarebbero molte meno coppie, in un siffatto contesto, ma certamente molto più autentiche e anche più fedeli (e non per costrizione ma per scelta)appunto perché il legame non avrebbe nessun altro fine se non il piacere di stare assieme.
E’ ovvio che al momento si tratta di utopia. Ma non possiamo sapere come si svilupperanno le relazioni fra i generi da qui ad un secolo, ad esempio. Chi può dirlo? Nell’arco di cinquant’anni sono già mutate moltissimo (nel bene e nel male, non è ora questo che ci interessa…) e ciò che oggi è assolutamente normale, per mio nonno e anche per mio padre, non lo era affatto…
Se Maria e suo marito (li prendo solo come esempio, sia chiaro) avessero la forza, il coraggio e la libertà interiore di guardarsi negli occhi e dirsi queste cose, farebbero un salto di qualità ENORME. Anche perché ciò avverrebbe nella Reciprocità e nella Spontaneità, due dei Principi cardine del nostro impianto filosofico. La mia opinione invece, e qui rientra in ballo l’approccio di Icarus, è che la prassi comportamentale di Maria sia a senso unico. Con questo non le getto la croce addosso perchè, come ripeto, conosco, anche per averli vissuti di persona, questi meccanismi, così come li conoscono per averli vissuti, tantissimi/e altri/e. Ergersi a giudici sarebbe troppo facile e non risolutivo. Questo non significa neanche avallare o giustificare, ma solo cercare di capire le ragioni dei suddetti meccanismi.
Mettere la testa sotto la sabbia non serve a niente e a nessuno. E invece è proprio quello che si fa normalmente in questa società, ancora intrisa, da questo punto di vista (solo quando le serve) di cultura cattolica. Tutti/e sono perfettamente a conoscenza dell’ipocrisia in cui viviamo ma nessuno muove la classifica, come si usa dire in gergo calcistico.
Prevengo subito (così ve le risparmio) le obiezioni dei soliti noti che arriveranno nei confronti di questa concezione: ciò che sostengo è utopia, la natura umana è un’altra e nulla mai si potrà cambiare, le cose sono sempre andate in questo modo e sempre così continueranno ad andare ecc. ecc. A
A questo ritornello rispondo con il mio (ormai prestampato,ne ho diritto anche io), e cioè che se tutti gli uomini avessero ragionato come loro eravamo ancora inchiodati a qualche remo su una galera oppure in catene a trascinare blocchi di marmo per costruire le Piramidi…
Tu, cara Impavida, rispetto a Maria, con tutto il rispetto, devi fare ancora molta strada. Lei ha sicuramente una discreta dose di cinismo (che non significa malvagità) ma è sicuramente molto più avanti di te che ancora te la stai a raccontare con i buoni sentimenti…Se c’è la possibilità remota di uno scatto in avanti (sarebbe l’ultimo passo, quello risolutivo, e per questo quasi impossibile per una donna, oggi) questo ce l’ha paradossalmente proprio una donna come Maria, anche se appare appunto, ad uno sguardo superficiale, come la più cinica, fredda e spietata. E’ stata comunque la prima, fra le tante che sono venute qui a raccontare un mucchio di luoghi comuni scontati, a mettere in piazza le proprie contraddizioni. E non credo certo che sia l’unica ad averle, fra tutte quelle che hanno fatto la loro comparsa su questo sito…
@Leonardo:
Condivido il tuo ultimo post, Leo. Sembra proprio che un gran numero di maschi che si occupano di QM abbiano come interesse e scopo principale quello di far la guerra ad altri uomini. Nel caso specifico però, sono certo che Silent Hill che ti ha risposto, non ce l’avesse con te, e ti abbia accomunato a Lestat nel suo commento solo perché non ti conosce.
Tanti di questi uomini, come dicevo in un precedente post, parlano e straparlano delle donne ma poi si comportano secondo i peggiori clichè attribuiti a queste ultime: pettegolezzi, gossip, polemiche fini a se stesse, attacchi personali, maldicenze.
Siamo costretti a prenderne atto. Questo è lo stato delle cose. Per questo ho deciso da tempo, come sapete, un certa “selezione” sul sito. Il nostro PRIMO OBIETTIVO deve essere quello di ricostruire una nuova consapevolezza maschile. A questo scopo è necessario un salto di qualità, da “negri” a “neri”, per dirla con una celebre frase…Se non capiamo questo e soprattutto se non avviamo un percorso personale e collettivo su questo piano, non arriveremo mai a nulla. Insomma se non cambieremo innanzi tutto noi stessi non riusciremo certo a cambiare la realtà. E poi nessuna venga a dirmi che sono un ortodosso…
Fabrizio
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Adesso non vorrei andare O.T., ammesso che qui siano sanzionati gli O.T., però, io diffiderei anche delle persone troppo irrazionali.
Qualcuno di voi ha letto “Matrimonio e morale” di Bertrand Russell?
Lui ipotizzava una società molto libera per quanto riguarda il sesso, addirittura (e si era negli anni venti) ipotizzava matrimoni a termine per i giovani, facilmente scioglibili senza nessun vincolo finchè non fossero nati figli.
Dopodichè nisba… niente divorzio in sostanza, per il bene dei figli, ma una totale libertà di coppia. In sostanza credo che il suo concetto fosse: siccome abbiamo figli insieme e ne siamo responsabili insieme questo ci unisce per la vita, è una società che non si puo’ più sciogliere perlomeno finchè non è stato assolto il compito di allevamento della prole, però si possono vivere relazioni sessuali e anche affettive al di fuori se si è culturalmente liberi.
Non lo so se funzionerebbe, immagino che a livello di decisioni personali, qualcuno già funzioni in questo modo. Pare che lo stesso Bertrand Russell abbia applicato questo metodo, ma poi non abbia funzionato nemmeno con lui al momento che la moglie era rimasta incinta e non era lui il padre…
Personalmente ho sempre trovato più apprezzabile (anche se socialmente non è accettato) chi tradisce con discrezione, mantenendo in piedi la famiglia originale che non chi si butta all’avventura seguendo l’istinto momentaneo.
La vita è fatta di scelte, che non coinvolgono soltanto noi ma anche le persone che ci stanno intorno, e queste scelte non possono essere fatte soltanto sulla base dell’istinto irrazionale, ma anche con razionalità.
Rita(Quota) (Replica)
@Luke:
Sia io che probabilmente Damien possiamo,non senza difficoltà, resistere al supplizio derivante dalla tua indifferenza nei nostri confrontimatassa?…ecc…ecc….iM_pAvida, rendi (anche tu) onore al tuo nick.
Mister Sarcastico, mai pensato di infliggere supplizi ma ripeto non amo le provocazioni gratuite.Detto questo Diapason è intervenuto, pertanto chi meglio di lui poteva spiegare il suo post?? Per rendere onore o disonore al mio nik temo entrerei troppo nel personale, e voi non siete la Posta di Donna Letizia…
@Alessandro: Evidentemente conosci molto bene Maria per poter affermare ecc..
Intanto non ho “affermato” ma espresso una mia opinione, scusami ma oltretutto Gaber non mi impressiona molto.
@Fabrizio:
Tu, cara Impavida, rispetto a Maria, con tutto il rispetto, devi fare ancora molta strada. Lei ha sicuramente una discreta dose di cinismo (che non significa malvagità) ma è sicuramente molto più avanti di te che ancora te la stai a raccontare con i buoni sentimenti…
Verissimo Fabrizio, concordo in pieno, Maria è molto molto più avanti di me.Ma non anelo a raggiungerla. Sono una donna che ha fatto scelte diverse nella vita ed il compromesso, almeno per quanto riguarda il rapporto uomo-donna non mi è mai appartenuto.Ho fatto scelte diverse, adatte alla mia persona, alla mia personale idea di dignità. Ed anche queste hanno avuto un costo a volte assai alto. Hai ragione me la racconto ancora sui buoni sentimenti, nonostante mi sarebbe stato tante volte enormenente più facile cedere al cinismo, alla negazione di essi. Non giudico Maria, attenzione, semplicemente non mi piace questa tipologia di persona, che sia incarnata in una femmina o in un maschio non mi piace. Comprendo bene lei vi sia più vicina, ma permettimi una domanda: se fosse tua moglie ne avresti lo stesso orgoglio? Sai siamo sempre così tolleranti con quanto direttamente non ci sfiora…
iM_pAVIDA(Quota) (Replica)
Lestat
Io osservo semplicemente la realtà per quel che è. Punto.
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Pure io osservo la realtà per quel che è. E la realtà è che non ha senso dire che le donne sono stronze a prescindere, come hai fatto tu.
Silent Hill(Quota) (Replica)
Leonardo
il film del tuo nick è piaciuto anche a me, tutto al femminile, mentre gli uomini restano in casa ( è solo fantasia)
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Veramente il mio nick è così perchè mi piace il film Silent Hill. Chiusa la parendesi.
Prima dici che le donne non sono stronze
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E dove l’ho scritto ? Ho scritto invece che molte indubbiamente lo sono, ma gli uomini sanno essere più malvagi. E’ una cosa completamente diversa. L’unica differenza è che la stronzaggine femminile è promossa dalla società.
e poi elenchi tutte le discriminazioni che subiscono gli uomini
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certo, si chiama obiettività.
forse intendi che gli uomini sono più stronzi perché sono contenti ad essere discriminati? è vero.
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Gli uomini sono stronzi in un modo, le femmine in un altro. Che poi siano contenti ad essere discriminati è un’altra storia, ma non c’entra nulla con la stronzaggine femminile nè con quella maschile
Silent Hill(Quota) (Replica)
@Fabrizio..come al solito..risposta piena di spunti. Una domanda: come si fa in una coppia a prescindere dal sesso che e’ l’unica forma di energia vitale indispensabile per tutti. Parte tutto dall’eros. Anche l’affetto profondo a cui ti riferisci arriva per coronare l’intesa che tu hai per una persona con cui e’ bellissimo fare l’amore. Come si fa ad amare un uomo con cui il sesso funziona poco.. E’ ovvio che abbiamo bisogno di ricorrere alle mille sfumature del sentire umano per poter fare della nostra esistenza un quadro sufficientemente armonioso. Io sono una donna che non ha mai nascosto le sue fragilita’ perche non le considero negative. Il fatto di non bastare a me stessa, di aver bisogno delle braccia di un uomo che valorizzino la mia femminilita’ mi ha spinta ad aprirmi senza falsi pudori ad esperienze bellissime che mi hanno dato piu’ di quello che cercavo. Non ci si sente femmine andando dal parrucchiere, indossando un abito griffato o pompandosi le labbra..sono tutti palliativi studiati ad ok per donne insoddisfatte. Il Sistema lo sa e provvede. Quando il proprio convivente diventa solo il proprio coinquilino senza per questo incolparlo di nulla..le cose si complicano. Allora cerchi di incapsulare il problema e trovare una soluzione. Certo che non sono fuochi e fiamme con mio marito ma io l’ho gia’ detto che ho trovato fuori quello che non ho piu’ in casa. Riesco ad accontentare lui perche’ ho prima di tutto trovato io il mio equilibrio e non sono pentita di nulla. Sai a scegliere tra il bene e il male siamo tutti sufficientemente bravi, ma scegliere il male minore e’ un po’ piu’ difficile. So di essere una donna molto fortuna per diverse ragioni e tra queste c’e’ anche l’avere incontrato degli uomini che hanno fatto delle mie debolezze dei punti di forza. Quando una donna si “spoglia” dinanzi a un uomo..prima di tutto delle sue ipocrisie, dei suoi falsi pudori, delle sue pseudo certezze e di un femminismo “di serie” che a letto ci sta come quello che va al ristorante mentre e’ a dieta..allora sfilarsi uno slip diventa la cosa piu’ naturale del mondo. E quello che sono capaci di dare gli uomini e’ incredibile. E’ come invitarli..civilmente..a svolgere un ruolo primordiale, per il quale sono nati e si sono evoluti. Significa avere il massimo della loro parte migliore. Gli uomini adorano le donne, in quanto tali. Non pretendono che siano delle miss o che siano ricche o laureate. Hanno un approccio all’amore che si traduce in un approccio alla vita diverso dal nostro e nei confronti del quale noi donne, con la nostra ritrosia all’istintivita’, avremmo forse qualcosa da imparare.
maria(Quota) (Replica)
Fabrizio Marchi
E questi uomini che sostengono che le donne sono delle stronze”, che non valgono un cazzo” ecc., cosa fanno?
Piagnucolano, sostanzialmente, come dice giustamente Silent Hill, e hai voglia a dirgli che non è così
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E’ quello che intendevo: è inutile lamentarsi, ci vogliono i fatti.
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E’ sempre stato così, le cose andranno sempre così” e via discorrendo, la solita solfa. Se tutti avessero ragionato in questo modo stavamo ancora a spingere i blocchi di marmo per costruire le Piramidi per i Faraoni…
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Anche adesso funziona così, infatti ancora oggi non ci sono grossi cambiamenti proprio per colpa dei maschiopentiti
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Qui non ce ne facciamo nulla di maschi che vengono a spiegarci quanto sono “stronze” le donne dalle quali prendono calci in culo tutti i giorni anche se fanno finta che non sia così.
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Concordo, è più utile informare che fare trattati di psicologia o confessioni dal prete. Ma come successivamente hai scirtto, ti confermo che non ce l’ho nè con leonardo nè con nessun altro. Se devo pure perdere tempo per fare guerra ad altri utenti non ci avrei messo neanche piede qui dentro
da Impavida
Premetto, non ho nessun dubbio che Maria esista. Maria però non mi piace, non mi piace chi costruisce la vita sull’artificio e sulla menzogna.
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A me invece piace molto perchè ha avuto il coraggio di criticare il cosidetto “pensiero dominante” . Il problema, cara impavida, è che le femministe disprezzano donne come maria chiamandole “kapò, maschiliste traditrici del proprio genere” (ahaha) perchè semplicemente cerca di essere obiettiva. Insomma, non si capacitano che ci sono anche donne che non ammirano il loro pensiero. Senza offesa, mi pare che non ti cala che maria la pensi in questo modo.
Silent Hill(Quota) (Replica)
@ Maria:
non pretendo che la mia concezione dell’Amore sia oggettiva e universale. Personalmente ho impiegato una vita, fin da quando ero sui banchi di scuola, per riuscire a comprendere la concezione platonica dell’Amore. Solo oggi penso di averla compresa, forse.
Non voglio dire che la sessualità debba essere necessariamente disgiunta dal Bene . Voglio solo dire che non è necessariamente sovrapposta a Questo. E viceversa. Le Vie dell’Amore sono veramente Infinite e non riconducibili solo e solamente all’Eros, anche nell’Amore fra due persone. Perdona forse il mio eccesso di presunzione, ti prego di credermi che non è questo il mio intento, ma credo che concepire il sesso come il fondamento primo del Bene sia uno stadio dell’evoluzione umana abbastanza basso.
Personalmente non credo che l’Amore si fondi sull’afflato sessuale. Ma questo è il mio cammino. Il cammino di un uomo che ha esperito molto nella vita, anche da questo punto di vista, e che oggi è giunto a queste considerazioni, che appena alcuni anni fa non avrebbe neanche preso in considerazione. Vedi, come è mutabile e impermanente la realtà…
Grazie ancora per il tuo ultimo post e per il contributo che stai dando al dibattito. Sei preziosa per questo sito come molti altri/e che lo animano, naturalmente.
@Impavida:
se avessi letto con maggiore attenzione la mia ultima risposta a Maria (anche se indirizzata formalmente a te) non avresti neanche formulato la domanda che mi hai rivolto. Ti invito a rileggerla.
Non sono più un giovanetto di 20 anni che parla per slogan e a colpi di ideologia ma un uomo di 51 anni, e ciò che affermo è sempre il risultato della mia esperienza personale e del mio percorso. Un percorso non facile, ma questo non riguarda certo solo il sottoscritto.
Mi rendo conto che la mia concezione della sessualità e della relazione fra i generi guarda molto avanti e naturalmente non pretendo che possa essere applicata qui ed ora. Sarebbe folle. Ma come ogni uomo che osserva la realtà e cerca di trasformarla, lavoro, faticosamente, in direzione di ciò che ritengo più giusto.
Fabrizio
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
@iM_pAvida:
Se io sono mister Sarcastico tu sei Miss Pa_rACula : il post di Diapason l’hai pubblicato TU anche se giustamente lui si è sentito preso in causa dai nostri inevitabili commenti.
Io inviterei Fabrizio a non calcolarti dato che sei qui solo per parlare di te ed a esprimere giudizi/opinioni non pertinenti e superflue.
Ti sembro provocatorio?Il fatto è che persone come te su questo sito (che disprezzi tra l’altro) sono VERAMENTE inutili e prima smammano meglio è per tutti.
p.s.:per INUTILE intendo che non sollevi alcun argomento,considerazione che possa essere utile alle NOSTRE riflessioni e ai NOSTRI obbiettivi,non fai critiche costruttive,non sei mai in tema…praticamente ti fai solo i c…zi tuoi (…non che tu sia la prima).Potresti farteli ovunque,perchè proprio qui?
Luke Cage(Quota) (Replica)
@ Silent Hill –
Pure io osservo la realtà per quel che è. E la realtà è che non ha senso dire che le donne sono stronze a prescindere, come hai fatto tu.
>>
Da qualche parte, non ricordo bene se in questo blog o altrove, ho letto degli interventi di alcuni vecchi membri del momas, i quali evidenziavano (giustamente) che all’ingenuità dell’uomo medio non vi è alcun limite. Ebbene, tu ne sei un fulgido esempio. Niente di personale, eh!
@ Silent Hill –
E’ quello che intendevo: è inutile lamentarsi, ci vogliono i fatti.
>>
Non so di preciso a chi ti riferisci, tuttavia ti metto al corrente di un fatto: “Lestat” non è qui per “lamentarsi”, ma soltanto perché incuriosito dagli argomenti trattati, nonché da alcuni utenti (per certi versi fuori dal comune), e consequenzialmente stimolato a dire la sua.
@ Silent Hill –
A me invece piace molto perchè ha avuto il coraggio di criticare il cosidetto “pensiero dominante” . Il problema, cara impavida, è che le femministe disprezzano donne come maria chiamandole “kapò, maschiliste traditrici del proprio genere”
>>
Un consiglio: non fidarti mai delle donne e di quel che dicono e scrivono…
Lestat(Quota) (Replica)
Fabrizio: ” Saranno anche “stronze” ma di certo un po’ meno di loro visto che hanno avuto la forza di metterli alle corde, di scaraventarli nell’abisso psicologico e materiale in cui si trovano oggi.” Infatti parlare in questi termini significa in sostanza dichiararsi dipendenti dalle scelte femminili e impotenti a fare qualcosa. Ossia attribuire al femminile una onnipotenza soverchiante che non ha, o meglio che ha se qualcun altro gliela attribuisce. Quando tutto ciò diventasse il leit motiv di un movimento maschile, ha già perduto. Dopo di che si può divergere sui, diciamo così, rimedi, ma è essenziale partire dalla convinzione assoluta che cambiare si può, senza per questo stravolgere la natura profonda maschile e femminile. Al contrario è la situazione di oggi che ha stravolto alcuni canoni culturali che, per quanto opinabili come tutti i canoni culturali, erano in certa misura aderenti alla natura dei due sessi, pur con tutte le contraddizioni del caso, ineliminabili perchè l’umanità è per definizione imperfetta.
Sull’interessante discussione fra Maria e Fabrizio, dico solo che la dialettica amante tenebroso/innamoramento/disillusione è splendidamente raccontata nella figura di Don Giovanni, dunque è per così dire eterna in quato mette in scena alcuni archetipi del maschile e del femminile.
Infine su quello che scrive Rita. Che abbia fallito un illuminato (nel senso di non condizionabile dalle idee dominanti e dal contesto) come Bertrand Russel la dice lunga, lunghissima su quel tipo (o simili) di soluzione. Non regge, lo dice l’esperienza.
Quando poi scrive “Personalmente ho sempre trovato più apprezzabile (anche se socialmente non è accettato) chi tradisce con discrezione, mantenendo in piedi la famiglia originale che non chi si butta all’avventura seguendo l’istinto momentaneo.” solleva un problema non banale, per niente. Il tradimento in quanto tale non può certo essere glorificato, tuttavia ci sono situazioni che non sono giudicabili perchè non le conosciamo. E poi la natura umana è imperfetta, un mix di ragione e istinto, di pulsioni irrazionali e di valutazioni soppesate. Tradire con discrezione non sempre è segno solo di ipocrisia, Ci sono, nella vita, equlibri delicati rompere i quali porta un danno peggiore del male. La saggezza passa alle volte per vie traverse, e accade anche che la verità possa far più male di una bugia. Così è la vita.
armando(Quota) (Replica)
@Maria:
E se tuo marito ti scoprisse ?
Cosa ti aspetteresti?Quale tipo di reazione?Pretenderesti di essere compresa ? Ti sei mai interrogata su quali “spazi” lascia questa società a persone come tuo marito nel caso avessero bisogno di trovare anch’essi quel che non trovano più nel matrimonio..all’esterno di esso? …e a quali conseguenze si espongono eventualmente questi uomini nel caso venissero scoperti, rischio che non si presenta allo stesso modo ed in eguale misura per le donne ?
La morale comune oggi celebra tutto ciò che ruota attorno a ciò che è femminile come sinonimo di libertà ed emancipazione, anche quando si tratta di adulterio, sfruttamento della prostituzione maschile (vacanze a Santo Domingo o giù di lì),scappatella con il capo-ufficio etc., mentre stigmatizza come prevaricatorio, sporco, disonesto ed immorale gli stessi aspetti sopracitati quando si passano in rassegna le vicende maschili.
Cosa ne pensi al riguardo?
Non trovi che vi siano delle asimmetrie di giudizio (anche a livello giuridico), due pesi e due misure?
Luke Cage(Quota) (Replica)
@ Luke cage…il giorno del mio matrimonio (civile), la sera, ricordo bene di avere detto a mio marito: non sforzarti mai di rimanermi fedele..io non sono un prete e a me non interessano uomini di buona volonta’ che sono premiati solo in chiesa; altri desideri verranno perche’ in te saranno nati dei vuoti e come tali andranno considerati..Voglio dire che io ho sempre una grande considerazione e un grande rispetto dell’animo umano..e non solo del mio. Non credo ai complotti e alla cattiveria in generale. Le cose non succedono mai a caso. Basta pensarci un po’ su e il piu’ intricato e incredibile dei problemi comincia a ..dipanarsi. Personalmente credo che anche la gelosia sia un elemento culturale che ci riguarda nella misura in cui l’ambiente lo confeziona. Se fossimo in un paese islamico con la poligamia probabilmente sarei orgogliosa di essere la seconda o terza moglie di un uomo ricco che puo’ consentirsi tale privilegio..e forse mi augurerei lo stesso per mia figlia. Nessuno nasce per “appartenere” ad un’altra persona e non ho mai pensato di mettere una bandiera sulla vita di mio marito, ad oggi ancora compagno di una parte importante della mia vita. Pero’ bisogna sapersi adeguare e soprattutto le cose belle vanno protette. Quindi cuore caldo ma mente lucida. Non mi sono mai piaciuti gli uomini che hanno messo in difficolta’ le loro famiglie per un colpo di testa, per una passione che nel corso della vita ci puo’ stare ma proprio in quanto tale non deve trasbordare. Penso che per un uomo, da una storia extra…(occhio al termine) puo’ solo prendere linfa vitale. Una donna lascia sempre qualcosa..e una moglie intelligente potrebbe in ultimo anche goderne. Sono dinamiche sottili e complesse che non vogliono regole generali e ogni coppia e’ a se’. A livello giuridico credo che la differenza la fanno sempre le persone. Ci sono donne che tirano fuori la loro parte peggiore, vivono la separazione come un fallimento (come se l’innamoramento fosse un merito..) e cercano di farla pagare al padre dei loro figli (sai che guadagno). Tutto quello che la legge offre viene usato come un’arma ma non e’ il sistema..bensì la testa delle persone. Quello che so con sicurezza e’ che oggi una donna vive in media 82 anni. All’inizio del ‘900 ne viveva 50. Qual e’ quella specie animale capace di adattarsi così repentinamente a un tale cambiamento.. Come riempirla questa vita..se non con emozioni…emozioni che un matrimonio di 10, 20, 30 anni non ti dà piu’..
maria(Quota) (Replica)
1- Meglio avere una partner ‘fedele’ che ti impone la castità o una ‘infedele’ che continua a regalarti qualcosa?
2- Oltretutto, una che ha l’amante è indotta a dare anche un pizzico di più, quantomeno per contribuire a deviare eventuali sospetti. E’ vero che una donna innamorata (dell’amante…!) spesso trova repellente il marito, ma capita anche che la nuova relazione produca un “riscaldamento gobale” che può avere persino effetti positivi SPONTANEI nella relazione con il marito.
3- E’ vero, ci sono verità dannose e bugie salvifiche. Nel caso delle relazioni extra questo è quasi sempre vero. Fare e tacere. Subire e tacere. (E telefonare sempre, quando si rientra a casa in anticipo sull’ora annunciata…. So di alcuni che, se avessero fatto in quel modo, avrebbero salvato se stessi e i figli ed evitato infinite sofferenze).
4- Il matrimonio (=relazione di lunga durata) è la tomba dell’eros, del sesso, della curiosità etc. Di fatto esso è la tomba di ogni emozione e di ogni calore. Ho sempre trovato inconcepibile che M e F normali possano essere appagati della relazione a due, vita natural durante, perciò non ho mai considerato tradimento quello che va sotto quel nome. Tradire qui significa venir meno alle aspettative dell’altro. Ma come si fa ad avere una simile aspettativa sui comportamenti dell’altro/a quando ciascuno sente e sa benissimo con quanta facilità, presentadosi l’occasione, si lascerebbe andare?
Il fatto, scoperto, può bruciare, ma parlare di tradimento, (e di fedeltà/infedeltà) non è neanche enfatico, è ridicolo.
5- Però dice bene Luke: il fatto è che oggi un marito che ha l’amante rischia grosso. La moglie non rischia nulla.
Questo è il punto che si connette alla QM.
6- La gelosia è un caso tra i tanti in cui si mescolano in modo intricato natura e cultura.
RDV
Rino(Quota) (Replica)
@Luke:
mah sinceramente mi sembra di non aver mai disprezzato questo luogo, di non aver mai raccontato i fatti miei, di non aver mai fatto i c…miei come tu mi accusi di fare.
Poi se il fatto che io non ti “obbedisca”, come tu pretendi, ti permette di volermi offendermi continuamente con paracula ecc…ok, sei libero di farlo.
iM_pAVIDA(Quota) (Replica)
Cara Impavida, non lo dico certo per polemica, anche perché la vicenda è ormai superata e non possiamo certo perdere tempo con queste inezie, ma tu hai esordito su questo blog dandoci dei frustrati. Tutto quello che scrivevamo, dicevi, era il risultato di una profonda frustrazione personale.
Questo è un fatto e puoi verificarlo tu stessa andando a rileggere i tuoi precedenti post.
Ciò detto andiamo avanti, siamo contenti se darai un contributo costruttivo, però cerchiamo di ripartire con il piede giusto. L’onestà intellettuale innanzi tutto.
Fabrizio
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Una donna lascia in castità il marito, a prescindere se gli è fedele o meno. Anzi se gli è infedele, per lui la situazione peggiora ancor di più, in quanto come sappiamo, per le donne il sesso è rigidamente concatenato al sentimento, e quindi non fine a se stesso, ragion per cui se la donna in questione è fortemente legata sentimentalmente all’amante, vi è una probabilità altissima che al marito lo lascia ulteriormente a secco sessualmente.Aggiungiamoci, inoltre, che nelle relazioni sentimentali extracoiniugali durature, spesso l’amante della moglie è fortemente geloso(assurdo) e quindi fa di tutto per ridurre a zero i rapporti(sessuali) tra la sua amante e il marito di lei. E così il quadro è completo.
Certo, in taluni casi è effettivamente sbagliato parlare di tradimento,basti pensare al caso di un coniuge maltrattato o trascurato(sessualmente e sentimentalmente) dall’altro: in questo caso l’adulterio non è certo un tradimento, ma una reazione, giusta o sbagliata che sia.
Ma in tanti, troppi casi, sì, non solo non è sbagliato parlare di tradimento, ma anche doveroso. E’ assolutamente lecito parlare di tradimento in relazioni a situazioni in cui tra lui e lei non vi sono contrasti, anzi lei dice di “amare” lui, ma poi mentre al marito lo lascia a secco sessualmente(“mi fa male la testa”, “ho il ciclo”, “non puoi pensare sempre al sesso”, ecc), trova un uomo “più figo e romantico” di lui con il quale intraprende una lunga e duratura relazione sessuale e sentimentale ad alto livello, parallelamente alla vita matrimoniale, impassibile, come se nulla fosse, senza pentimento, tanto lei dice di “amarlo”, il resto è secondario. Secondario un corno!!!
Ha ragione Rino a dire che oggi come oggi il matrimonio è “la tomba dell’ eros”. L’adulterio (ho già detto prima di quale adulterio, cioè di tradimento, parlo) è il coronamento di questa situazione.
Non sono d’accordo con Armando quando dice che in un rapporto d’amore, a volte sono meglio le bugie che le verità. No, caro Armando, qualunque rapporto umano non può prescindere dalla lealtà, onestà e dalla trasparenza reciproche. Un rapporto che va avanti a colpi di bugie, è un rapporto fasullo perchè l’amore e/o l’amicizia sono basati, devono essere basati, sempre sulla verità e trasparenza, e non certo sulle prese per il culo.
Icarus.10(Quota) (Replica)
mah Icarus, non credo che in caso di adulterio il più geloso sia l’amante della moglie, tanto da frenare i rapporti sessuali con il marito, a meno che non ci sia altro sentimento e desiderio di condividere molto di più che non il sesso ludico. In tal caso spingerebbe per separazione e/o divorzio, ma mi pare che questo atteggiamento sia più una prerogativa femminile (delle amanti esterne dei mariti per intenderci).
Per quanto riguarda la verità a tutti i costi sarei più d’accordo se non coinvolgesse anche soggetti terzi (i figli) e valuterei caso per caso prima di essere così assolutisti. Ovviamente il principio lo ritengo valido sia nel caso di uomini sia nel caso di donne.
Io sospetto che i casi di “coppie aperte” anche all’insaputa l’uno dell’altro siano molto più numerose di quanto si pensi, come sospetto lo fossero anche in passato.
Rita(Quota) (Replica)
@Maria:
Hai risposto alla prima parte della mia domanda e ti ringrazio.
Volevo però portarti a prendere atto, anche se in parte l’hai già fatto nei tuoi precedenti commenti, del fatto che a prescindere dal tuo modo di pensare,vedere le cose e valutare le situazioni, nella tua relazione di coppia/famiglia ti ritrovi ad avere tu il coltello dalla parte del manico e se le cose dovessero mettersi male per te capire se e come l’avresti usato.
Tu dici che questi aspetti variano da persona a persona, ma forse ti sfugge che la società è formata da persone e di regola, per farti un esempio, ad uscire con le “ossa rotte” da separazioni/divorzi sono in prevalenza gli uomini .Questo è uno degli aspetti che costituiscono un elemento di pressione psicologica sugli uomini : buon per te che hai SCELTO di non mandare all’aria il tuo matrimonio, ma ti assicuro che tuo marito al posto tuo si sarebbe trovato a scegliere in condizioni differenti.
Pensa che molte donne parlano paradossalmente di “coraggio” nel prendere la decisione di lasciare il marito:ridicolo!!Come se io avessi paura di andare a consegnare il biglietto vincente della lotteria.
Luke Cage(Quota) (Replica)
Caro Fabrizio,
la frustrazione non è una offesa, da dizionario italiano riporto:
“Frustrazione: stato psicologico di sconfitta e di delusione, che insorge in chi si trovi di fronte a difficoltà giudicate insormontabili”.
Se ben ricordi aggiunsi proprio, e per non arrecare offesa a nessuno, che ognuno ha le proprie di frustrazioni…ed ovviamente era sottinteso …me compresa.
P.s. Luke troverà da ridire anche su questo, mi spiace Fabrizio tu debba intervenire su queste che concordo essere facezie ed aggiungo…faziose.
iM_pAVIDA(Quota) (Replica)
“Una donna lascia in castità il marito, a prescindere se gli è fedele o meno. Anzi se gli è infedele, per lui la situazione peggiora ancor di più, in quanto come sappiamo, per le donne il sesso è rigidamente concatenato al sentimento, e quindi non fine a se stesso, ragion per cui se la donna in questione è fortemente legata sentimentalmente all’amante, vi è una probabilità altissima che al marito lo lascia ulteriormente a secco sessualmente.Aggiungiamoci, inoltre, che nelle relazioni sentimentali extracoiniugali durature, spesso l’amante della moglie è fortemente geloso(assurdo) e quindi fa di tutto per ridurre a zero i rapporti(sessuali) tra la sua amante e il marito di lei”. (Icarus)
Da questo punto di vista sottoscrivo senz’altro l’analisi di Icarus. Se una donna ha un amante (o anche un uomo, se parliamo di una relazione extraconiugale stabile e duratura) vuol dire che, dal punto di vista sessuale (ho detto dal punto di vista sessuale), la relazione con suo marito è già arrivata al capolinea. Su questo non c’è ombra di dubbio. Poi ci sono le eccezioni che confermano la regola ma appunto la confermano…
Le parole di Maria, da questo punto di vista, sono eloquenti anche se forse questo passaggio è sfuggito a molti/e:” Certo che non sono fuochi e fiamme con mio marito ma io l’ho gia’ detto che ho trovato fuori quello che non ho piu’ in casa. Riesco ad accontentare lui perche’ ho prima di tutto trovato io il mio equilibrio e non sono pentita di nulla”.
Sottolineo il “riesco ad accontentare”, che fa capire che lei non fa certo i salti di gioia quando deve fare sesso con suo marito; l’esatto contrario di ciò che avviene con il suo amante. Sia chiaro, è la stessa situazione di milioni e milioni e milioni di donne e uomini, diciamo pure della grandissima maggioranza se non della totalità, specie dopo dieci o vent’anni di matrimonio (e secondo me anche molto meno…). Quindi nulla di personale nei suoi confronti che anzi ha avuto l’intelligenza e l’apertura mentale di rendere pubbliche le sue vicende personali (anzi, la ringraziamo per questo).
Se questo è il quadro (e lo è, non ci nascondiamo dietro ad un dito), la questione sollevata dal sottoscritto (quale relazione fra Bene ed Erotismo? È sana e imprescindibile l’equazione Bene-Erotismo? E’ giusto sovrapporli sempre e comunque?) non può essere elusa. Poi ciascuno di noi può arrivare alle conclusioni teoriche che più gli aggradano e/o soprattutto alla sua personale soluzione, per ragioni dettate dalla contingenza. Diciamo al migliore escamotage per barcamenarsi all’interno di quella che è una contraddizione insanabile e strutturale, sempre se siamo intellettualmente onesti.
La cosa peggiore è mettere la testa sotto la sabbia o raccontarsi delle palle. Oggi, nella impossibilità (perché sia le donne che gli uomini nell’attuale contesto non hanno la forza di affrontare la questione) di mettere mano all’argomento, ci si rifugia appunto nelle “soluzioni personali”, per lo meno finchè durano e finchè soprattutto riescono a farci sopportare il peso del dovere, cioè il “riesco ad accontentare mio marito (o mia moglie)”. Quanto può reggere?
Personalmente se vado con una donna che non mi piace più di tanto o non mi piace più, anche solo per la prima o la seconda volta, c’è il rischio che alla terza mi venga un’orticaria devastante. Cosa potrebbe succedermi se “fossi obbligato” all’interno di un menage matrimoniale?
Ripeto, non ci raccontiamo delle palle, per lo meno non su questo sito, che serve proprio e anche per fare chiarezza.
Ora, non è detto che la soluzione teorica da me prospettata sia la migliore o la più praticabile. Al momento è senz’altro utopistica, l’ho ammesso io stesso per primo. Ricordo però (è ormai uno dei miei ritornelli, me lo dovete consentire) che anche la democrazia fino a qualche secolo fa era considerata alla stessa stregua e che per qualche millennio, sostenere che era la Terra che girava intorno al Sole e non viceversa (cioè una verità elementare), comportava l’essere gettati in una gattabuia, torturati e infine bruciati vivi. E invece siamo andati avanti. E per andare avanti non abbiamo rischiato il pubblico giudizio o la separazione con il rispettivo consorte ma appunto la vita. Eppure, guarda un po’, anche in questo caso, c’era più gente disposta a farsi squartare sulla pubblica piazza per sostenere che era la Terra che girava intorno al Sole oppure che un impasto di erbe curative non era stregoneria, piuttosto che affrontare (e soprattutto cercare di mettere in pratica soluzioni alternative) oggi queste questioni.
Molte più comodo farsi l’amante. Per lo meno finchè siamo in grado di reggere. E qui dipende dalle rispettive soggettività. Ho conosciuto tante donne che mi raccontavano che andare a letto con il proprio marito era una specie di incubo. Una di queste con la quale avevo una particolare confidenza, mi raccontava che dopo un rapporto sessuale col marito andava al bagno e vomitava…Naturalmente non tutte/i arrivano a questi livelli, ma ci siamo capiti…
C’è da rifletterci. O vogliamo mettere la testa sotto la sabbia anche noi? Magari perché pensiamo che rivisitare il concetto di coppia, della sua esclusività, della relazione fra ciò che chiamiamo “Amore” e il sesso, sia troppo utopistico?…
Fabrizio
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
iM_pAvida
4:22 pm – 6th luglio:”Una grande tristezza nel leggere il “saggio” di Barnard, una grande tristezza mi induce a scrivere qui, agli uomini beta.
Se semplicemente gli esseri umani, uomini e donne, avessero l’umiltà di porsi gli uni agli altri con il RISPETTO, quello vero e non solo frutto di lettere messe insieme a formare questa parola, se ci si ponesse gli uni agli altri con la leggerezza, l’interesse, la curiosità vera verso l’ESSERE non ci sarebbe bisogno di questo sito, non si avrebbe bisogno di trovare il caprio espiatorio per sfogare le proprie frustrazioni.
Perchè solo di frustrazioni personali QUI si tratta. Mi dispiace esprimere un concetto così semplice e banale. Ma così è. Ognuno le proprie frustrazioni. Barnard per primo.”
iM_pAvida
9:11 am – 7th luglio:”Caro Fabrizio, facile e scontato sarcarsmo il tuo. D’altronde ovvia la risposta ad un semplice ragionamento al quale purtroppo, nel delirio invasante della ricerca di chissà quali teorie ricercare pur di nascondere il vostro maschilismo celato dietro a tutta questa retorica.
Non sono assolutamente una femminista, anzi, e sono sempre più convinta che se i ruoli fossero rispettati, se voi uomini foste davvero in grado di fare gli UOMINI e non ci voleste a tutti i costi cedere, solo ed unicamente per vostro comodo, ruoli che comunque vi appartengono, già da questo credo si ricreerebbe quell’equilibio e quel rispetto famoso che purtroppo, e qui mi ripeto, non esiste. Più.
Sono dispiaciuta di leggere tanto rancore, tanto livore. Permettimi una domanda rivolta a tutti quanti coloro che qui “sentenziano”: ma quali donne avete incontrato per farvi “ridurre” così? Scusami ma davvero me lo chiedo…”
iM_pAvida
8:54 am – 28th luglio:
“mah SINCERAMENTE mi sembra di non aver mai disprezzato questo luogo”
http://www.youtube.com/watch?v=4Ug4ZB6jpeA
Luke Cage(Quota) (Replica)
Impavida, qui chiediamo alle persone rispetto per gli altri e onestà intellettuale. La seconda manca completamente nel tuo ultimo post. Non ci prendiamo in giro citando il dizionario. Esordire in una discussione dicendo all’altro che le sue ragioni non sono reali ma dettate solo dalla sua condizione di frustrazione, significa di fatto disconoscere sia lui che le sue ragioni.
Non essere ipocrita e soprattutto non trattarci da imbecilli. Personalmente è l’unica cosa che non posso tollerare.
Spero di essere stato chiaro. Adeguati al livello e alla qualità del dibattito e delle persone che lo animano.
Ti avverto che non ho più intenzione di perdere tempo con queste scemenze.
Fabrizio
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Spesso, quando parlo di donne che alzano le mani mi si risponde che sono vittimista e altro…
Guardate che bella scena, cosa sarebbe successo se il tipo grande e grosso avrebbe reagito?
http://www.youtube.com/watch?v=Cggex_f7axg&feature=fvst
PS non so chi siano i due.
———————————————————————–
@Silent Hill si può anche parlare di cinema, cosi sfatiamo il mito che vediamo solo youporn o come si chiama, una volta negli Horror ITALIANI potevi vedere di queste scene:
http://www.google.it/url?q=http://www.youtube.com/watch%3Fv%3DKDkFv-bMh58&sa=X&ei=NRJQTI6xOd-WsQbYx8W-AQ&ved=0CDoQuAIwCQ&usg=AFQjCNH1TijPfEFpcQ1xwRzsb_CUixDJEw
Leonardo(Quota) (Replica)
Mai permessa ipocrisie e tanto meno trattato nessuno da imbecille. Appunto rileggendomi constato questo ancora una volta.
Ma se ogni cosa che non avvalori i vostri punti di vista per voi è un’ onta mi chiedo allora se più che un cane che si morde la coda, non sia questo un cane con la coda di…paglia. E Fabrizio sull’ onestà intellettuale…beh ti consiglio di rileggere alcuni post di alcuni tuoi colleghi poi decidiamo chi tratta da imbecille chi…o no???
Sono comunque…AVVERTITA Fabrizio, certo.
iM_pAVIDA(Quota) (Replica)
Impavida, la tua risposta è semplicemente patetica, mi rendo conto che interloquire con te con questi presupposti ha veramente poco senso.
Se tu fossi onesta invece di arrampicarti sugli specchi e di comportarti in modo così ipocrita , sapresti perfettamente che qui tantissimi/e hanno criticato le nostre posizioni e nessuno li ha certo stigmatizzati per questo nè tanto meno insultati, specie quando quelle critiche venivano mosse con spirito costruttivo e di confronto reciproco.
Ma un conto è portare un critica, anche radicale, e un altro è dare dei frustrati ai propri interlocutori. E lo sai benissimo. Sarebbe stato sufficiente dire:”Sì, è vero ragazzi, forse ho esagerato un po’, non si esordisce in questo modo in una discussione. Comunque cosa fatta, punto a capo, se siete d’accordo andiamo oltre”… E la cosa sarebbe finita lì. Per tutti. E invece niente, nisba. Non solo non c’è un minimo accenno di ripensamento ma addirittura perseveri con questa sciocca rivendicazione del tuo comportamento.
Ti avevo chiesto di mettere da parte determinati atteggiamenti ma forse avevo chiesto troppo.
Ti avevo anche detto che non volevo più perdere tempo con queste sciocchezze. Ma tu non sai andare oltre. La cosa finisce qui. Se continui su questo piano non pubblico più i tuoi post. Poi vai pure in giro a dire che sono un inquisitore stalinista, liberticida e antidemocratico. Tanto con tutto quello che dicono di noi e di me questo è il minimo. Ci siamo abituati.
Stiamo cercando di costruire uno spazio di discussione di qualità. Cerchiamo di esserne all’altezza.
Fabrizio
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
@Maria:
Riassumendo.. hai sposato tuo marito, ma ti senti “tranquilla” in quanto lo hai redarguito in merito a quanto esposto (terra terra.. se ti capita na chiavata.. fattela.. non mi interessa.. basta che poi torni a casa) e con questo, hai messo un’assicurazione sul tuo attuale adulterio, rendendolo legittimo.. brava.. ora.. a parte il fatto che di questi comportamenti ne vediamo di tutti i colori, voi donne non riuscite proprio a voler vedere la realtà dei fatti.. un omicidio SE commesso da un uomo è un atto becero, crudele e criminoso, che grava su tutto il genere, Se lo fate voi.. poverine.. ma chissa perchè lo ha fatto.. era depressa? sola? .. un uomo tradisce? PORCO!! MASCHILISTA, BASTARDO!.. lo fa una donna? ci si chiede mille perchè, molti blog ne discutono in un articolo del tipo “infedeltà della donna.. uomo non piu’ capace di dare emozioni?” piantiamola! Maria.. guardiamo la realtà delle cose.. piantiamola! questi comportamenti sono BASTARDI e LESIVI! anzi..visto che la vulva la tenete voi, la cosa vi risulta molto piu’ semplice!
Capiamoci, sono ben conscio che ognuno deve avere il diritto di gestire la propria vita sessuale, ma quando si parla di sentimenti, no! non tollero questi comportamenti e sai perchè? perchè vengono proprio da voi DONNE! voi donne che da sempre ci dite che non potete fare sesso LUDICO senza un coinvolgimento EMOTIVO! come fate quindi a porre in essere un ADULTERIO! che risulta essere ESATTAMENTE IL CONTRARIO di quanto perseguite? troppo comodo quindi, alla luce di tutte queste contradizioni, voler trovare una valenza tramite l’ausilio del male minore! sono tutte balle! catazzemisere e meschine per coprire quello che, di fatto, è un vero e proprio calpestio dei sentimenti! come fai quindi a sostenere NEI FATTI il rispetto dell’animo UMANO? non puoi! a meno che tu non riesca ad essere CINICA! come fai a guardare nelgi occhi tuo marito, il padre dei tuoi figli, ignaro del tuo adulterio e continuare una vita cosi, da palcoscenico? puoi.. cara Maria.. so che puoi.. certo che puoi.. erchè qui ormai lo sappiamo tutti come la maggior parte si comporta.. predicando bene e razzolando male, malissimo.. le donne sono esattamente tutto ed il contrario di tutto, dicono che non vogliono il sesso ludico, ma quando ne sentono la mancanza, come te, non disdegnano di andarlo a trovare, coprendolo con le “emozioni femminili” che scaturiscono nella sessualità con un amante che vuole semplicemente sturarti le ovaie tra un sei bellissima, e che ne dici di fare un viaggetto? mentre l’uomo della tua vita, che di certo non sogna di tradirti, resta a casa contento del suo essere tranquillo, senza sapere che è divenuto cervo a primavera semplicemente perchè non piu’ in grado di darti completamente quello che cerchi vero?
ecco cosa schifo della società odierna, dei rapporti(?) interpersonali.. la mancanza di SERIETA’ e di RESPONSABILITA’ che denigriamo verso i SENTIMENTI VERI dinanzi alle nostre egoistiche esigenze ai quali non sappiamo rinunciare.. non trovo meraviglia quindi in queste effimere unioni che portano inesorabilmente a divorzi, e sono convinto che chi andra’ in mezzo alla strada, sarà tuo marito.. scommettiamo?
Se realmente tu fossi coerente, quando affermi che vuoi bene a tuo marito, ed ai tuoi figli, dovresti separarti, dovresti dare l’opportunita a tuo marito di TROVARE UNA DONNA CHE LO STIMI E LO AMI, tu stai semplicemente vivendo la sua esistenza! liberalo dallo schiavismo di un amore sterile, sii coerente! lascialo andare! allora avrai la mia stima, il mio rispetto, e ti do un consiglio.. non proporre al tuo amante di andare a vivere insieme, scopriresti quanto e’ effimero il tuo desiderio di sentirti donna, e lo faresti scappare.. diversamente te lo avrebbe proposto lui di lasciare tuo marito.. ma a quanto pare, gli interessano solo gli onori, e non gli oneri.. per quelli c’e’ sempre tuo marito.. no?
Damien(Quota) (Replica)
Ho assecondato il desiderio di Fabrizio di non importunarvi più, ma leggendo questo ultimo post non posso esimermi dal rubare ancora due righe del vostro spazio in quanto sono pienamente d’accordo con quanto affermato da Damien. Totalmente. Dissi che Maria non mi piaceva per gli stessi motivi descritti, e fui accusata di non essere avanti come lei…Grazie Damien.
iM_pAvida(Quota) (Replica)
Impavida: Dissi che Maria non mi piaceva per gli stessi motivi descritti, e fui accusata di non essere avanti come lei…>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Una donna che si rapporta a un gruppo di uomini scevra da pregiudizi di genere ( sessisti, femministi o come li vogliamo chiamare) è sempre più avanti.
Alessandro(Quota) (Replica)
@iM_pAvida:
Ora che hai letto QUESTO intervento, ti invito a leggerti il mio secondo intervento (partendo da cima) a questo indirizzo
https://www.uominibeta.org/2010/05/28/supermarket/#comment-4235
Che feci tempo fa, noterai come in molti punti, si rispecchi l’operato della Maria e la fine tapina del marito..
ogni ulteriore commento ai posteri..
Damien(Quota) (Replica)
Per Icarus: poniamo che sei sposato o fidanzatissimo e che ami la tua compagna. Poniamo anche che ti sia capitata un’avventura su un piatto d’argento a cui non hai saputo resistere. Può accadere, mica siamo santi. Tu che fai? Vai dalla tua compagna e le dici quello che è accaduto per sentirti a posto con la tua coscienza? Pensi di farle davvero un piacere perchè la lealtà, la trasparenza etc, devono essere sempre al di sopra di tutto? (lo stesso al contrario, ovvio.). Risultato quasi scontato sarebbe la rottura del matrimonio/fidanzamento. Ne varrebbe la pena, a meno che questo non fosse già finito, cosa che però non si può desumere da un tradimento occasionale. Le Comuni di sessantottina memoria sono fallite nonostante un clima culturale diciamo favorevole, e ci sarà un perchè. Credo che in un matrimonio o in un rapporto stabile ci debba essere un’area di riservatezza rompere la quale sarebbe distruttivo. Ma lasciamo perdere il tradimento agito. Bastano, alle volte, i pensieri. Non mi dire che tu, sposato o fidanzato, non ti senti comunque attratto fisicamente da altre donne e che non ti è mai venuto da pensare “quella me la scoperei”. Che fai? Lo vai a dire a tua moglie in nome della trasparenza? E se tua moglie/fidanzata lo confessasse a te che gli diresti? Grazie cara per la trasparenza e l’onestà? Oppure si pensa che essere fidanzati/sposati automaticamente non ti fa mai venire il desiderio di fare l’amore con un’altra/o? Suvvia ragazzi, siamo “uomini di mondo”, direbbe Totò, mica santi, nel senso che la vita è altro dalla pura luce. E’ anche ombra, pulsioni, desideri incoffessabili, istinti e quant’altro, e costringe alle volte anche a tacere qualche verità. Cosa che d’altra parte vale anche per qualsiasi rapporto con le altre persone. Se ciascuno di noi dicesse sempre a voce alta quello che gli passa in testa sugli altri, nessun legame sociale sarebbe possibile. Mi sembra del tutto evidente.O no?
Ipocrisia? Niente affatto. Saggezza e conoscenza dei propri e altrui limiti.
armando(Quota) (Replica)
@Armando:
Auspichiamo un mondo dove le donne liberino la sessualità, ma di certo, caro Armando, non mi aspetto un diniego dei SENTIMENTI per riflesso..ergo va benissimo esser sinceri con le proprie pulsioni sessuali dinanzi al bello.. c’e’ anche chi lo dice apertamente al partner, ma un affetto, un legame serio, un sentimento forte, va ben oltre la sessualità, che diviene complementare al rapporto basato sul rispetto reciproco, poche persone condividono la propria esistenza con un partner che non lo aggrada, ed anche tu sono certo, la pensi allo stesso modo.. quindi laddove il desiderio naturalmente puo’ venir meno, lo si puo’ aiutare in molti modi SE ci si AMA realmente, of course…se il rapporto è basato solo sulla sessualità, o sull’egoismo, fidati.. non ti basterà mai nulla.. non basterai neanche a te stesso..quindi la saggezza risiede nel rispetto dei sentimenti, nella mediazione, nella comprensione e quant’altro oggi non ci si ricordi piu’ aver valenza in un rapporto.. la pheega e’ sempre la stessa, cio’ che fa la differenza è chi la porta.. esattamente come un pene.. quindi finche sei single.. fai bene a fare cio’ che vuoi.. devi dare conto solo a te stesso..sono le PERSONE che ti cambiano la vita, in meglio o in peggio, oppure credi di rimanere a vita bello aitante e giovane? nessuna ipocrisia quindi.. ma solo constatazione di cio’ che in fondo è la vita per tutti noi, un passaggio dove per ogni stagione ci sono le dovute scelte, ma solo chi dimentica il treno su cui sta viaggiando, schiavo del suo egoismo e prigioniero del suo ego, rimarrà in compagnia del niente, verso la fine dei propri giorni, ove la solitudine regna sovrana.. da brividi.. ma se ci guardiamo intorno.. vedo sempre piu’ gente sola..
Damien(Quota) (Replica)
si ma auspicando un mondo dove le donne liberino la propria sessualità vivendola anche in maniera disgiunta dai sentimenti, laddove non è possibile avere comunione di corpo e di spirito, così come sono costretti a fare gli uomini, secondo me giocoforza si andrà sempre di più secondo il modus operandi descritto da Armando, (che tra l’altro è vecchio quanto il mondo, a meno che tutti pensino che le coppie di un tempo andassero avanti anni fino alla vecchiaia tutte senza mai una sbavatura, un tradimento o un periodo di crisi in cui puo’ capitare di cercare “altrove”). L’altra alternativa è quella del matrimonio a tempo “mordi e fuggi”, alla prima crisi in nome dell’onestà verso se stessi e il partner si molla tutto e ci si lascia. Salvo poi magari pentirsene quando è finita la crisi o quando ricomincia la crisi con un nuovo partner.
Da una parte c’è una coppia (uomo o donna che sia) cui se capita di tradire per un qualsivoglia motivo sente la necessità di rompere immediatamente, che se appena sente che viene a mancare l’ “ammmore” deve cambiare strada, dall’altra c’è la coppia (uomo o donna che sia) che se si prende un impegno lo porta avanti nonostante tutto, anche per un senso del dovere.
In mezzo c’è tutta un’infinità di situazioni che fanno ragionevolmente pendere da una parte o dall’altra del polo.
Io, sinceramente, non tenderei a standardizzare queste situazioni, tenderei soltanto (socialmente parlando) a far sì che vengano considerate neutre dalla società e dalla morale sia che si tratti di persona di sesso maschile sia di persona di sesso femminile.
Così, se un uomo tradisce la moglie (per motivi che solo lui sa) saranno c… suoi e la società non dovrà stigmatizzarlo, idem al contrario.
Così se una donna accetta i tradimenti del marito (per motivi che solo lei sa) saranno c… suoi e la società non dovrà compatirle nè eleggerla ad icona dell’eroismo e della sopportazione, idem al contrario un uomo che accetta i tradimenti della moglie non sarà deriso e compatito.
Diverso è il caso in cui determinate situazioni sfocino in vertenze giuridiche: lì purtroppo siamo noi stessi che mettiamo in mano a un giudice terzo il nostro caso, le nostre questioni personali, le nostre valutazioni anche in termini di opportunità e si dovrebbe sperare che il giudice non agisca seguendo la morale sociale corrente, ma tenga conto esclusivamente di fattori razionali e giuridici, ascoltando le parti e le loro motivazioni.
Rita(Quota) (Replica)
@Rita:
Non concordo.. nessuno ci obbliga a passare la vita con qualcuno.. è una nostra libera scelta.. quando questa è condivisa si ha un rapporto solido e stabile.. non credo che tutti pensino ad un rapporto idilliaco quando pongono in essere una relazione stabile.. tutti piu o meno incontrano dei problemi.. ma il tradirsi? cosa è il tradirsi se non una mancanza di rispetto verso se stessi, verso cio’ che abbiamo di piu’ intimo della nostra essenza.. i sentimenti.. e di riflesso verso chi ci stà accanto? credi che una o due ore di sesso possano mai compensare la perdita di questi valori umani? e che amore potrà mai essere quello dove ho tradito il mio partner?.. l’amarsi e’ ben diverso dall’avere un rapporto sessuale.. l’amarsi è il donarsi completamente.. l’esclusiva di noi stessi verso chi amiamo.. diversamente stai solo che di pheega e peni a giro ce ne sono parecchi! e se la relazione ristagna? troppo comodo tradire.. per poi tornare al’ovile.. sicuro caldo.. vero? aaah che bella sensazione infantile.. rubare la marmellata per poi tornare a casa tra le 4 mura domestiche al riparo da qualsiasi ritorsione.. tanto c’è mamma e papà… no.. non ci siamo.. qui si tratta di valori.. e se anche dinanzi a quanto di piu’ prezioso abbiamo di noi stessi. ovvero i sentimenti, abdichiamo dinanzi al nostro egoismo possiamo anche stendere un velo pietoso sul futuro relazionario tra i sessi..
Damien(Quota) (Replica)
“Io, sinceramente, non tenderei a standardizzare queste situazioni, tenderei soltanto (socialmente parlando) a far sì che vengano considerate neutre dalla società e dalla morale sia che si tratti di persona di sesso maschile sia di persona di sesso femminile.
Così, se un uomo tradisce la moglie (per motivi che solo lui sa) saranno c… suoi e la società non dovrà stigmatizzarlo, idem al contrario.”
Condivido in toto le parole e in generale il commento di Rita.
Anch’io deploro la mancanza di sincerità nei rapporti interpersonali,ma si tratta del MIO punto di vista attinente le mie scelte e all’orizzonte di valori entro il quale decido di dare un senso alle miescelte di vita e alla mia esistenza.Qualsiasi decisione personale,se decidiamo di vivere in società,espone il prossimo con cui ci relazioniamo a delle conseguenze.Il prezzo in una società libera consiste anche nell’accettare la libertà dei singoli di decidere la condotta morale da seguire entro certi invalicabili limiti (cerchiamo di non travisare tirando in ballo cannibalismo et similia..).In caso contrario si torna all’Inquisizione,ai comitati di salute pubblica,alla “Lettera Scarlatta” di Hawthorne…
La vera quesione è l’asimmetria e la disparità di giudizio fra marito e moglie in casi come il divorzio etc..a mio (modesto) avviso
Luke Cage(Quota) (Replica)
@Rita:
Non concordo.. nessuno ci obbliga a passare la vita con qualcuno.. è una nostra libera scelta.. quando questa è condivisa si ha un rapporto solido e stabile.. non credo che tutti pensino ad un rapporto idilliaco quando pongono in essere una relazione stabile.. tutti piu o meno incontrano dei problemi.. ma il tradirsi? cosa è il tradirsi se non una mancanza di rispetto verso se stessi, verso cio’ che abbiamo di piu’ intimo della nostra essenza.. i sentimenti.. e di riflesso verso chi ci stà accanto? credi che una o due ore di sesso possano mai compensare la perdita di questi valori umani? e che amore potrà mai essere quello dove ho tradito il mio partner?.. l’amarsi e’ ben diverso dall’avere un rapporto sessuale.. l’amarsi è il donarsi completamente.. l’esclusiva di noi stessi verso chi amiamo.. diversamente stai solo che di pheega e peni a giro ce ne sono parecchi! e se la relazione ristagna? troppo comodo tradire.. per poi tornare al’ovile.. sicuro caldo.. vero? aaah che bella sensazione infantile.. rubare la marmellata per poi tornare a casa tra le 4 mura domestiche al riparo da qualsiasi ritorsione.. tanto c’è mamma e papà… no.. non ci siamo.. qui si tratta di valori.. e se anche dinanzi a quanto di piu’ prezioso abbiamo di noi stessi. ovvero i sentimenti, abdichiamo dinanzi al nostro egoismo possiamo anche stendere un velo pietoso sul futuro relazionario tra i sessi.. e dei figli? quasi sempre in questi discorsi egoistici ci si dimentica delle principali vittime.. spesso usate sia in tema di divorzio, che come scusante emotiva per flirtare.. come pensi reagiscano sapendo che tutto quanto loro insegnato sui valori sono stati elusi proprio dalle persone piu’ care? come pretendiamo di cambiare la società odierna se in primis noi non riusciamo ad essere coerenti, leali dinanzi a noi stessi?
Damien(Quota) (Replica)
Sono andata a rileggere i principi ispiratori del vostro movimento per vedere se tra questi ci fosse anche la fedelta’ coniugale. Non c’e’. E meno male..altrimenti avrei concluso di aver preso un abbaglio di un certo livello. Mi si “accusa” di essere una che cerca di vivere la propria esistenza. Scusate se e’ poco. Pensate che cerco di farlo senza giaculatoria alcuna, senza incolpare nessuno delle mie insoddisfazioni, senza spalmare le mie inquietudini sugli altri perche’ non credo nei complotti della vita ma solo nelle sue infinite risorse. Ho intorno a me una famiglia bella e solida di cui godo anche con un certo orgoglio. Sono sposata da diversi anni e non ho avuta nessuna difficolta’ a raccontare delle mie debolezze che ho accolto e trasformato in bellissime esperienze. Ho gia’ detto che non sono pentita, che ho incontrato uomini splendidi del cui valore e vigore ho solo preso il meglio. Forse la miglior parte di noi si vive fuori da determinati schemi? Puo’ essere, per ora mi limito a considerarla un’opportunita’. Apprezzo tanto l’approccio immediato e istintivo che un amante riversa in una storia extra e mai vorrei che questi si ammantasse di ufficialita’. Anzi per evitare ogni rischio penso che le storie “giuste” siano quelle alla pari, quindi se e’ sposato o seriamente legato anche lui e’ ancora meglio. Perche’ dall’eros puo’ nascere tutto e purtroppo dalle storie dei sensi possono venire fuori anche storie dei sentimenti. Parlo per esperienza e vi garantisco che ho dovuto usare infinita dolcezza e attenzione estrema con un uomo (single) che mi chiedeva molto di piu’ di un’avventura. Trovo nel loro approcciarsi al sesso e alla vita piu’ sinceri gli uomini delle donne e in questo ho cercato anche di imparare qualcosa. Io confido nella relazione con un uomo, non parto prevenuta, o almeno cerco di non esserlo troppo, penso sempre di trovarmi al cospetto di un universo degno della massima attenzione. Penso che gli uomini non siano abituati a relazionarsi con donne che cercano di capire, di vivere il sesso come un canale privilegiato di scambio e di conoscenza. Non credo di aver compreso bene il sesso ludico e le sue dinamiche ma questo non significa che non rappresenti un fortissimo stimolo a vedere le cose con ottiche nuove e soprattutto non esclude l’autenticita’ dalla mia vita. Perche’ non mi separo? Perche’ non serve. Mi piacerebbe molto vivere da sola ma so che adesso sarebbe solo fonte di problemi per tutto il momdo che mi circonda e che dipende da me. Non ho infranto nessun patto sacro, la fedelta’ a vita non esiste ed e’ contronatura. Mi relaziono con un uomo adulto che non vive nel paese delle meraviglie e che con me ha costruito moltissimo perche’ ha puntato sulla mia intelligenza e resilienza..umana(non e’ poco in un rapporto lungo). La passione non fa rima col matrimonio e neanche con convivenza..ma perche’ rinunciarci?
maria(Quota) (Replica)
Quanto affermi, Rita, conferma la mia tesi (che viene rimossa da sempre) e cioè che l’Erotismo e il Bene non marciano parallelamente. Quanto meno non sempre e non per sempre (si dovrebbe in realtà dire rare volte e per un periodo di tempo limitato, se siamo onesti…). Tutti/e ne siamo perfettamente consapevoli, però affrontare questa verità e portarla alla luce è troppo difficile. Perché questa che potrebbe sembrare una questione di secondaria importanza, in realtà non lo è affatto. Farla emergere e discuterla apertamente comporterebbe mettere in discussione i concetti di coppia e di famiglia, così come oggi sono strutturate, con tutto ciò che ne consegue.
Oggi viviamo una contraddizione palese (anche se viene formalmente nascosta), proprio perché tutti sono consapevoli di come stanno le cose, pur facendo finta di nulla. Ma per quanto tempo ancora potrà reggere questa recita? Una volta, le condizioni materiali e non solo dell’esistenza, i condizionamenti sociali, morali (o moralistici), religiosi, il contesto complessivo, impedivano che la contraddizione emergesse. Ma oggi, per quanto tempo ancora potrà essere possibile far finta di nulla? Ricordate che la finzione per poter rimanere in piedi ha necessità di un margine di non piena consapevolezza (vale per tutti gli aspetti, non solo per questo specifico). “In fondo in fondo”, come si suol dire, anche i nostri nonni e bisnonni ne erano in qualche modo consapevoli , ma solo parzialmente. C’era, insomma, un ampio margine di inconsapevolezza (dato appunto dal contesto, dall’influenza della religione ecc.) che oggi non c’è più o comunque si è ristretto enormemente fin quasi ad esaurirsi.
E allora arriverà prima o poi il giorno in cui la questione non potrà più essere elusa, piaccia o no. Personalmente la sto già affrontando da molto tempo, ma questa è una scelta personale. Naturalmente ciascuno oggi continua a “cavarsela” a modo suo, con le soluzioni personali, vivacchiando e barcamenandosi alla meno peggio. Ma questo è un altro discorso. Il problema resta comunque aperto.
Guardate che quanto sto dicendo vale per tutto, ma veramente per tutto. Osservate il percorso dei vari sistemi politici o ideologici. Crollano quando non ci sono più margini di finzione. Quando le contraddizioni sono talmente evidenti al punto che è impossibile non farle esplodere. Questa è una di quelle. Naturalmente più si tiene il coperchio premuto sulla pentola che bolle e più il botto sarà forte. A quel punto si rischia di scottarsi, meglio cercare di toglierlo pian pianino prima che esploda e ci si faccia male. Io per lo meno la vedo così.
Forse semplicemente i tempi non sono ancora maturi.
Non dobbiamo mai dimenticare, quando riflettiamo, questo aspetto. Ciò che per noi oggi è assolutamente normale, per un uomo o una donna di appena un secolo fa era inimmaginabile. Quindi non possiamo certo sapere come si svilupperà la relazione uomo-donna fra cento o duecento anni. Solo fino a 50 anni fa in questo paese il divorzio non era neanche contemplato, non solo per legge, ma perché era un’ipotesi del tutto impensabile ancora per milioni e milioni di uomini e donne!…E sto parlando di 50 anni fa, figuratevi prima. Era più facile che credessero nelle apparizioni della Madonna piuttosto che un giorno, neanche troppo lontano da loro, le coppie unite dal “sacro vincolo del matrimonio” si sarebbero separate al ritmo di 50.000 all’anno…
Alla luce di questa considerazione, sarà ancora possibile fra cento o duecento anni fare un giuramento di fedeltà (sessuale e affettiva) davanti ad un prete o ad un funzionario civile senza scoppiare tutti in una fragorosa risata?…
Forse potrà succedere al matrimonio di una coppia un po’ eccentrica che ha deciso di unirsi in matrimonio con il rito (in chiave ironica, ovviamente, una finzione appunto) di un’era ormai antica. Un po’ come quelle coppie che oggi affittano una vecchia automobile d’epoca in occasione del loro matrimonio…
Credo che un gruppo di uomini (e anche donne) consapevoli ed evoluti, risvegliati, come da un po’ di tempo, usiamo definirci, non possa eludere la questione. Poi si potrà giungere a conclusioni diverse, in base alle sensibilità di ciascuno, ma far finta di nulla non è nella nostra filosofia.
Fabrizio
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
@Armando: il tuo discorso ha un senso logico, ma cozza con il mio modo di intendere un rapporto basato sull’amore e/o amicizia. Tu mentre ignaro ti massacri di lavoro, tua moglie si fa sbattere da un amante segreto o da un giovanotto grosso come un armadio(perchè così piacciono alle donne) appena conosciuto in strada, e mentre a te non te la dà quasi mai, a lui, invece,gli dà pure il culo(con o senza l’ausilio dell’ olio di vasellina, mentre a te aveva detto che ha l’emorroidi e/o che il rapporto anale è “immorale”). Tu, però, non sai nulla di tutto ciò, e continui a credere che tua mogli ti rispetti, e quindi, come se nulla fosse, credi che il tuo rapporto con lei sia stato “d’amore”. No, io alle prese per il culo non ci sto!!!! Se mia moglie o fidanzata mi confessasse di avermi tradito, e fosse sinceramente pentita, io la perdonerei, anche perchè apprezzerei il suo gesto di avermi confessato tutto(quante sono le persone che confessano al loro partner un tradimento? nessuno o quasi).Sì, lo so, a parti invertite, non sarei perdonato, le donne non perdonano un semplice screzio o diverbio con il partner(“siamo troppo diversi, non si può più andare avanti così”), figuriamoci se sono capaci di perdonare un tradimento. E allora se le donne sono così, e più passa il tempo più mi convinco che siano così, allora conviene non fidanzarsi nè sposarsi, proprio per evitare l’atroce strazio di essere lasciati, ma pensare solo a scopare(se ci si riesce), altrimenti seghe. Meglio soli, che essere abbandonati!
@Rita: no, dissento profondamente da ciò che dici!!! Io non mi faccio i cazzi miei di fronte ad una persona pugnalata alle spalle dalla persona cui crede di essere amata!!!!!!Io respingo questo politicamente corretto del tutti bravi a “non giudicare” quando ci troviamo di fronte al male subito da altri, ma se poi capita a noi,allora ci arrabbiamo! No, io condanno i tradimenti, sia se capitano agli altri che a me!!!!!!!!!!!! E non sto “standardizzando”, anzi sono stato proprio io a dire che non tutti gli adulteri sono tradimenti(ad es. coniuge trascurato sessualmente e sentimentalmente dall’altro che fa una “scappatella” non va demonizzato, ma solo criticata).
@Luke Cage: vedo che non mi sono spiegato bene, o non mi hai capito bene.Io non ne faccio una questione morale, ma umana. E il tradimento è un crimine contro i sentimenti umani. Che c’entra l’Inquisizione con tutto questo?
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Maria dice: “la fedelta’ a vita non esiste ed e’ contronatura.”
Questa è vera e propria Logica della Jungla.
Icarus.10(Quota) (Replica)
@Damien
“Ma sapete cosa mi da tristezza? veramente tanta? e che in finale.. siamo un branco di single.. la solitudine resta la nostra unica certezza.. nell’affanno quotidiano dove trovi tante donne come uomini annaspare ad arrivare a fine mese, nessuno piu’ ricorda come da sempre uomini e donne, uniti, hanno vissuto le loro misere esistenze spesso in maniera piu’ che dignitosa.. e te le vedi li.. sole.. tra un letto e l’altro che cercano chissà chi.. chissà cosa.. ed intanto il tempo passa.. per tutti.. belli e brutti, alpha e beta.. un prosit alla vita!”
Ho letto quanto mi hai consigliato, tutto. Concordo Damien, concordo con te. Con l’uomo. Punto. Senza distinzione alcuna.Come condivido il tuo commento ad Armando.Le PERSONE sono quelle che ti cambiano la vita, in meglio o in peggio. Le PERSONE…
Un fine comune davvero forse c’è…
iM_pAVIDA(Quota) (Replica)
Maria, oltre ad intervenire su questioni più generali ha scelto anche di entrare nel merito delle sue vicende personali, cosa che nessuno/a ha fatto fino ad ora. Protetta naturalmente dall’anonimato. Tuttavia, poteva anche non farlo, e invece lo ha fatto, e questo va a suo merito.
E’ ovvio che se una persona decide di parlare pubblicamente (anche) di sé e dei propri “affari”, di fatto autorizza gli altri ad esprimersi in tal senso. Direi anzi che, più o meno consciamente o inconsciamente, è proprio ciò che desidera. Ed è quello che è avvenuto. Ciascuno ha espresso e sta esprimendo la sua opinione su un tema così delicato, controverso e scottante che è quello del rapporto di coppia, della relazione fra Bene ed Erotismo, e di tutto ciò che ne consegue: gelosia, possesso, tradimento, libertà sessuale, fedeltà coniugale, principi morali ecc.
Su questi punti non potrà mai esserci una posizione condivisa, tanto meno ufficiale come Movimento, altrimenti l’ avremmo inserita, come fa giustamente notare Maria, nella nostra Carta dei Principi.
Sono questioni che possono e debbono, a mio parere, essere affrontate e discusse e non ipocritamente rimosse, come dicevo nel precedente post, ma che attengono al foro interiore e alla sfera privata di ciascuno.
A tal proposito, colgo l’occasione per suggerire alla nostra “amica” Impavida (o forse debbo dire Nicole?…) che ci segue con grande attenzione, di andarseli a rileggere, onde evitare di cadere in banali quanto maldestri tentativi di inserire un cuneo o di cercare di scovare la contraddizione a tutti i costi anche quando non c’è.
Affermare, come ho fatto, che Maria sia avanti di un pezzo rispetto a lei in termini di consapevolezza, lucidità, capacità analitica, intelligenza ed evoluzione psicologica, non comporta assolutamente la condivisione delle sue scelte personali e del suo modo di vivere. Non ero e non sono volutamente entrato nell’aspetto etico (e personale) della sua vicenda, come hanno fatto altri (legittimamente, sia chiaro), per diverse ragioni, sia di metodo che di merito. Quello che conta è che Maria, come possiamo constatare tutti/e, ci ha dato l’opportunità di discutere su un tema importante, e di portarlo alla luce, per lo meno in questo spazio.
E siccome lo scopo di questo blog è discutere, possibilmente fuori dalle righe e dalle liturgie, mi sembra che la sua scelta di affrontare questo argomento sia stata utile e proficua.
Fabrizio
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Chiarisco perchè evidentemente non ho saputo spiegarmi bene. Non teorizzo affatto il tradiment. Penso anzi che il tradimento sistematico sia indice di qualcosa che non funziona nel rapporto. E non approvo neanche quelli che tradiscono e poi tornano dalla moglie (o dal marito) accogliente e consapevole perchè significa scambiare la compagna (o il compagno) per una mamma comprensiva. Se è così, insomma, meglio non sposarsi e fare quel che si vuole liberamente.
Dico solo, però, che può accadere, per tanti motivi, di tradire. Una sbandata, un’avventura, un momento di crisi superabile etc. etc. Allora è bene valutare l’esito della “confessione”. Penso che nella grande maggioranza dei casi tacere è meglio che parlare, naturalmente se a quel rapporto si tiene. Poi ogni caso fa storia a sè e non entro nel merito. So soltanto che tante confessioni fatte con le migliori intenzioni di onestà hanno inserito fra i due un cuneo e un retropensiero di sfiducia non più superato definitivamente. Quando invece accade, credo raramente, tanto di cappello. L’uomo (e la donna), sono quelli che sono.
armando(Quota) (Replica)
Fabrizio, quale il problema con me? Cunei? Scovare contraddizioni? Perchè a me non è concesso non essere in sintonia con Maria quando esprimo, forse solo con post più stringati, gli stessi pensieri, inerenti questo preciso argomento, di Damien, Luke ecc??
iM_pAVIDA(Quota) (Replica)
Fabrizio, dimenticavo scusa, ma l’anonimato qui allora è garantito solo a chi decidi tu? Non ho trovato corretto quanto hai, tra le parentesi specificato riguardo il nik. Questo solo per mia informazione, per il resto, se vuoi, non ho nessun problema a fornirti i miei dati anagrafici completi. Credevo fosse però garantita la privacy per me, come per gli altri…evidentemente ho sbagliato.
Prego non rendere pubblico questo mio post, sempre se ti è possibile. Grazie
iM_pAVIDA(Quota) (Replica)
@Icarus:non ti ho chiesto nessuna spegazione,non devo chiederti il permesso per manifestare la mia opinione (e non deve farlo nessuno) in questo caso diversa dalla tua,di Damien e di Nicole/iM_pAvida.
Icarus vedi di darti una calmata,su questioni etiche e di umanità come tu le chiami è giusto che ognuno dica la sua nel rispetto delle altrui opinioni senza buttarla sul personale ( non mi ero rivolto a te,ma al prossimo affondo ti esorto a badare alla forma e alle parole che sceglierai nel rivolgerti a me).
Luke Cage(Quota) (Replica)
Nicole (Impavida), non c’è stata e non c’è alcuna violazione della privacy, anche perchè non abbiamo certo pubblicato le tue generalità (che non conosco né voglio conoscere). Semplicemente abbiamo intuito che dietro ad Impavida, in realtà ti celavi tu. D’altronde nessuno ti obbligava a svelarti o comunque a confermare la nostra intuizione…Quindi non te ne uscire con discorsi fasulli sulla violazione della privacy che non stanno né in cielo né in terra. Hai fatto una pessima figura, accettalo e basta. Non ti arrampicare sugli specchi come fai sempre. Almeno per questa volta.
E sei anche andata sul tuo blog creato ad arte per straparlare di noi a dire che Maria sarebbe il mio fratello gemello, un’invenzione della mia fantasia per darmi/ci ragione. Come i “matti” E ora vieni anche qui a chiedermi di non pubblicare il tuo post…Io invece lo pubblico perché è giusto che tutti conoscano la verità. Qui vige la legge della trasparenza…
Scusa ma sei patetica…anche divertente però, dobbiamo dirlo, qualche risata ce l’hai fatta fare…
Ecco, ragazzi, questa è quella che parla di buoni sentimenti, che si camuffa, insinua cose non vere, mette in dubbio l’esistenza di persone in carne ed ossa, straparla di noi sul suo blog (sapete in quali termini) e poi viene qui con un nick fasullo a fare la finta tonta…
Buttiamola a ridere che è meglio…
Fabrizio
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
ahò che vi devo dire… per me Bertrand Russell non è riuscito ad applicare la sua teoria soltanto perchè c’era la questione “figli” (in un’epoca in cui non c’erano contraccettivi).
Ma la penso un po’ come Fabrizio, con l’andare del tempo credo sarà sempre più accettata la coppia aperta, senza magari arrivare a quanto descritto nel filmato “utopia”.
In sostanza credo sarà sempre più accettato il disvelamento delle “finzioni”.
La fedeltà sessuale e la monogamia sono due tabù che non sono ancora crollati.
Il perchè è difficile da stabilire: puo’ essere che abbia ragione Armando e che siano radicati naturalmente per cui non crolleranno così facilmente, ma in realtà mi paiono più culturali, dato che naturalmente la fedeltà sessuale non è mai stata così diffusa anche se nascosta.
@Icarus: se tu consideri il tradimento un crimine contro i sentimenti, a mio avviso, poni già le basi per una sorta di ritorno all’inquisizione. Tra l’altro vorrei sapere chi, fra quelli che si scandalizzano e si scagliano con tanta veemenza contro queste, sarebbero disposte a fare da delatori ad un coniuge tradito inconsapevolmente. Paradossalmente, se qualcuno lo facesse, verrebbe a sua volta considerato da metà società uno che “si poteva fare i c… suoi”.
Con cio’ confermando che, appunto, la materia e le sfumature sono talmente complesse e private (… come si fa a stabilire ad esempio quando è giusto il tradimento perchè ci si sente trascurati?) che non resta che renderle neutre per gli altri ed ognuno si faccia per sè la sua morale.
Rita(Quota) (Replica)
piccolo O.T. tecnico, da ignorante eh…
ma quelli col doppio nick (o doppio account) insomma quelli che entrano in forum e luoghi di discussione prima con un nome e poi con un altro, in genere sono vietati dai regolamenti di molti forum e sbugiardati pubblicamente quando non espulsi….
Poi per il resto, fai come vuoi Imp.-avida o Nicole che tu sia: per quanto mi riguarda rispondo all’argomento e non alla persona, quindi non me ne “cale”., però mi fa un po’ sorridere quest’appunto alla scorrettezza da parte di chi, in molti forum sarebbe considerata talmente scorretta da essere espulsa.
Rita(Quota) (Replica)
Tante risate le sto facendo anch’io…hai preso un granchio grande questa volta!!! L’intuizione è sbagliata. Ora però comprendo questo tuo accanimento contro di me. Mi è chiaro. Peccato io sia la persona sbagliata. No Fabrizio. Non ho blog, mai mi è passato alla mente quello che tu asserisci. Avresti dovuto comprenderlo forse dal post che con soddisfazione hai pubblicato. Non è un problema. Non ho trappole da tendere ne tantomeno da nascondere… io… e nemmeno la coda di paglia. Per mia fortuna.
Fabrizio, le troppe certezze a volte sono deleterie…hai responsabilità verso chi ti legge. Mi dispiace Fabrizio. La trasparenza vige. Anche da parte tua.
Si Fabrizio, buttiamola in ridere…
iM_pAVIDA(Quota) (Replica)
@Rita: vedo che non mi hai capito. Io per “crimine” riferito all’adulterio non mi riferivo a nessun aspetto penale giudiziario, ma solo e soltanto a quello umano. Fare del male ai sentimentali del prossimo è una violenza,una violenza psicologica e morale anche se non è sanzionata per legge.
@Luke: amico mio, mi sa che una calmata te la devi dare tu, perchè io non ti ho aggredito, ti ho solo chiesto cosa c’entra la condanna del tradimento con l’Inquisizione. Non ho usato nessun termine offensivo, nè tanto meno toni sarcastici o polemici. Sono stato oggettivamente corretto con te.
Icarus.10(Quota) (Replica)
@Icarus, guarda che, secondo me, la morale precede il sistema penale e giudiziario. L’abbiamo visto sempre. E’ sempre successo questo. Quello che si propaganda come “criminale” nel senso di non giusto, che procura sofferenza, prima o poi (oggi molto più velocemente dato il diffondersi dei media e la globalizzazione) diventa legge.
Tu stesso la stai definendo “violenza”. Pensi che diffondere questo termine non porterà, prima o poi, a far sì che tutta la società, considerandola una violenza psicologica reclami qualche forma di reprimenda verso questi violenti?
Io non ci vedo differenza tra la cultura della molestia sessuale (anche questa a forza di chiamarla violenza, vedi che è punita come crimine?) e il discorso che stai facendo tu. L’adulterio era un crimine punito con la legge, reintroducendo una morale rigida che lo qualifichi come “violenza psicologica” “crimine sentimentale” o qualsiasi altro termine che tu gli voglia dare, non credi che, alla lunga, potrebbe ridiventare punibile dalla legge?
E’ solo una questione di tempo.
Rita(Quota) (Replica)
E poi smettiamola con questa cretinata, stampo Uaar, che non esistono verità oggettive e assolute!! Esistono eccome!!!!!!!! Si può ben distinguere oggettivamente quando un coniuge è trascurato o meno dall’altro coniuge. Ad esempio, una donna che non si concede sessulamentre al marito(oppure magari si concede con il contagocce), oggettivamente trascura il marito, e quindi è logico che quest’ ultimo vada a prostitute. Quindi in questo caso su questa tipologia di adulterio non è corretto parlare di tradimento, ma di reazione, giusta o sbagliata che sia.. Gli stessi ragionamenti, anche se con casi diversi(perchè la sessualità femminile è completamente diversa da quella maschile) si può applicare alle donne.
Giustificare il tradimento è una grossa porcata. Il tradimento, cioè far del male al prossimo alle spalle, è un vergognoso e abietto crimine morale(anche se non penale). Molti confondono la laicità con far le corna alla persona che ti ama. Per questo motivo l’ attuale (falsa) “sinistra” fa acqua da tutte le parti.
Icarus.10(Quota) (Replica)
Contrordine, ragazzi, Impavida dice di non essere Nicole, ma un’altra persona che ci (mi) ha teso una trappola, scrivendomi e poi chiedendomi di non pubblicare quel post facendo finta di spacciarsi per Nicole, o comunque facendomi credere che lo fosse…
Ammettendo che non siano la stessa persona (???!!!), cambierebbe qualcosa? Il comportamento di impavida è migliore di quello di Nicole?…
Fantastico…si fa per dire…va bene, ora, Impavida o Nicole, o Impavida/Nicole o solo Nicole o solo Impavida, o chi per queste, abbiamo dato anche troppo spazio a queste imbecillità. Questo purtroppo è ciò che succede quando certi personaggi entrano in un blog.
Non darò più spazio a scemenze del genere. Abbiamo mille altre cose da discutere e da affrontare e non è certo con questi soggetti che costruiremo qualcosa. Capitolo chiuso.
Andiamo oltre. Una raccomandazione. Cerchiamo di evitare inutili polemiche fra di noi. Il confronto è una cosa e la polemica un’altra. Nello stesso tempo discutiamo, confrontiamoci e dividiamoci pure ma sempre nella serenità e soprattutto senza pensare di avere la verità in tasca. Vale per tutti, ovviamente, a partire dal sottoscritto.
Fabrizio
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Senti, Rita, sei una persona che sa ragionare, ma secondo me dovresti dare meno ascolto all’ Uaar 😛 Ma, scusa, dove sta scritto che condannare moralmente un comportamento si traduca necessariamente in una legge penale? Allora, siccome, io e te, condanniamo il comportamento delle femministe, significa che chiediamo che vengano sbattute in carcere? Oppure, che siccome, sempre io e te, condanniamo la stupidità di certi comportamenti, significa che chiediamo una legge penale contro comportamenti non accettabili?
Scusa, Rita, se fosse come dici tu-cioè che la condanna morale si traduce in condanna penale- dovremmo astenerci automaticamente dal condannare ogni cosa o comportamento. Nessuno vuole che una Maria qualunque venga condannata al carcere, ma mi sembra giusto e doveroso, stigmatizzare il comportamento di chi nonostante ha buoni rapporti con il marito,tradisce per il solo motivo di voler vivere “nuove emozioni”, “nuove avventure”. Il tutto, senza pentimento, senza scrupoli.
Ma, su, dai, dei sentimenti umani te ne vuoi dimenticare???!!!!!!!!
Icarus.10(Quota) (Replica)
“..facciamo l’amore perche’ il nostro lato sconosciuto, il buio che ci abita si esalti e faccia volare la nostra essenza le metta le ali e la porti verso i suoi veri talenti, verso la sua vocazione, verso cio’ che siamo per davvero e naturalmente senza quella artificialita’ che recitiamo a noi stessi e agli altri….l’eros, l’amore, il desiderio sono tanto piu’ potenti quanto piu’ fanno incontrare due liberta’, due esseri indipendenti, due nature che non si attaccano l’una all’altra, che non si masturbano di ragionamenti: allora liberano le sostanze creative dell’essenza interiore…noi non facciamo l’amore con lui o con lei ma cogli dei Eros e Venere che sono collocati nella carne degli amanti e solo il desiderio puo’ liberare le mie energie spirituali…andare incontro all’amore senza ideali, senza credenze, senza romanticismo, senza obiettivi, senza chiedere nulla in cambio significa far volare l’anima…” Questi sono alcuni stralci dell’ultimo libro letto: Il sesso e’ amore di R. Morelli. Mi e’ sembrato di vedervi come ridefinito in senso aulico il significato di sesso ludico..sbaglio?
maria(Quota) (Replica)
@Icarus: cosa c’entra l’Uaar scusami?
Che il costume sociale (che altro non è che la traduzione della morale socialmente accettata) si tramuti in legge è cosa accertata da sempre. Che il sentire comune preceda la legge e la giurisdizione e non il contrario lo penso da mo’, pure da prima di conoscere l’esistenza dell’Uaar che non vedo proprio cosa c’entri nel discorso.
Cosa c’entrano le femministe in tutto cio’? Tuttalpiù il femminismo ha fatto in gran misura quello che tu contesti come non possibile: ha propagandato una morale come universale fino a trasformarla in legge. E’ esattamente questo che (almeno io, non so tu a questo punto) contesto alle femministe: quello di imporre una morale di “parte” come applicabile al mondo intero.
Qui oltretutto si parla di morale all’interno del matrimonio e/o di un rapporto di coppia. Tu puoi decidere per te (ed eventualmente stabilire chiaramente con la tua partner cio’ che è morale e cio’ che non è morale). Non mi far ripetere tutto il post, ma vallo a rileggere per cortesia.
Rita(Quota) (Replica)
Temo di sì, Maria, ma parlo in questo caso esclusivamente per quanto riguarda me. Trovo che Morelli sia abbastanza banale, un personaggio da Costanzo Show insomma, e infatti è proprio quel “salotto” che lo ha reso famoso…
“noi non facciamo l’amore con lui o con lei ma cogli dei Eros e Venere che sono collocati nella carne degli amanti e solo il desiderio puo’ liberare le mie energie spirituali”. (Maria)
Sono passato, come tutti credo, attraverso questa fase della vita, in cui il sesso era il Sesso, con la maiuscola ed era sovraccaricato di significati. Da un bel po’ di tempo, ad essere sincero, ho cominciato a concepirlo con la minuscola. Il che non significa diminuirlo ma semplicemente attribuirgli la giusta e corretta collocazione. Per essere ancora più chiari, bere o mangiare sono cose importantissime (certamente più del sesso) e piacevolissime ma non credo che possiamo attribuirgli altri significati. O meglio, lo possiamo anche fare, ci mancherebbe; ciascuno è libero di fare ciò che crede più opportuno senza danneggiare gli altri. Personalmente però, io non la vedo più in questo modo.
Francamente, Maria, non credo che le Vie dello Spirito (e questa volta le maiuscuole ce le metto tutte) passino attraverso il sesso. Credo anzi che questa storia sia un’enorme bufala, una mistificazione.
Condivido invece il concetto di libertà che può esserci nell’incontro fra due persone e nell’eros in generale. Questo sì (e non è poco), ma non andrei oltre, non sconfinerei in altri territori (Amore e/o Spiritualità).
Però, come ripeto, questa è una considerazione del tutto personale.
Vorrei concludere con una metafora. “Il fior di loto – dice la filosofia Zen – guarda al cielo ma affonda le sue radici nel fango”. Questo per significare che non esistono un sopra e un sotto, che tutto è importante. Mi trovo, col passare degli anni, sempre più in sintonia con alcuni degli insegnamenti di quella filosofia. E’ la nostra cultura (che ha i suoi lati positivi, non è certo tutta da buttare via, sia chiaro) che ha creato il “sopra” e il “sotto”, lo “spirituale” e il materiale”, il “migliore” e il peggiore”, lo “Spirito” (che sta sopra) e la “materia” (con la minuscola, che sta sotto). Il Cattolicesimo, da questo punto di vista, ci ha messo il carico da undici, come si suol dire. E invece lo Spirito e la Materia hanno la stessa medesima importanza proprio perché entrambe facenti parte di quella grande (e per me anche terribile) meraviglia che è l’Universo. Quindi, se è vero che le cose non vanno separate, è vero anche che non vanno confuse.
Fabrizio
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Io non credo che sia così facile distinguere “oggettivamente” un qualcosa di così profondamente attinente a come ci si sente. Proprio a cio’ facevo riferimento quando parlavo delle innumerevoli sfumature e degli innumerevoli casi che esistono tra una coppia “sempre insieme per dovere” ma che magari a un certo punto scopre (insieme o separatamente) che rimane solo l’affetto e un legame che non ha nulla di attrattiva sessuale e una coppia che se non ha “tutto” (intesa sessuale, affettiva e quant’altro) si separa immediatamente.
Valutare quanto di oggettivo e di colpa ci sia nell’uno o nell’altra sta poi al Giudice in sede di separazione, ovviamente se il Giudice non si fa influenzare troppo dalla morale sociale.
Il problema è che una cornuta è vista con benevolenza dalla società perchè “patisce e sopporta” mentre un cornuto (per gli stessi motivi e cioè che patisce e sopporta) è visto come un idiota senza palle.
Senza poi parlare del fatto che (quando non si tratta di un’occasionale scappatella) non è così infrequente il caso di tradimenti reciproci (che ciascuno intuisce o sospetta nell’altro/a, e che accetta tacitamente).
Boh poi francamente non capisco l’esempio di Icarus: ovvero sì lo capisco ma non lo considero molto “oggettivo” anche perchè se è vero che il desiderio sessuale è diverso tra uomini e donne lo sarà anche fra i singoli diversi uomini e e le singole diverse donne (per non parlare delle diverse età), quindi diventa un po’ difficile qual è lo standard del contagocce. E all’inverso? A cosa si potrebbe arrivare intromettendoci in una coppia? Che un marito che si dimentica regolarmente gli anniversari o non fa sufficienti coccole alla moglie la trascura e quindi è comprensibile che lei lo tradisca?
Ma questo sta alla coscienza individuale di ciascuno e ciascuna compatibilmente col vissuto e con le persone la cui vita dipende anche dalle nostre decisioni in merito.
Rita(Quota) (Replica)
“Certi personaggi” non possono essere a me rapportati. Mi dispiace Fabrizio ma non lo accetto. Se forse avessi prestato maggior attenzione ai miei post invece di contrastarmi per partito preso probabilmente non saremmo arrivati a tanto. A tanta imbecillità. Concordo. Vi ho letto e seguito perchè sto cercando di capire, anche dal vostro sito, dove gli errori, dove questa incomunicabilità, dove questa sfiducia, che fa si che siano ad oggi così complessi i rapporti tra gli uomini e le donne. Solo questo era la mia curiosità, non sono una femminista, non sono una maschilista, non sono nemmeno politicamente impegnata. Solo una semplice donna. Ma forse per questo non c’è spazio qui.
iM_pAVIDA(Quota) (Replica)
@Rita:L’Uaar c’entra con il fatto che secondo te non esisterebbero verità assolute e che la condanna di un comportamento morale si traduce in condanna penale. Cose da sempre ripetute e straripetute da queste scuole di pensiero che con la vera Laicità nulla hanno a che vedere..
Ripeto, secondo il tuo ragionamento, da ora in poi non si potrà più condannare(moralmente) un comportamento che riteniamo, a torto a ragione, sbagliato, in quanto secondo te, i costumi morali giudicati sbagliati finiranno per essere sanzionati penalmente. Questo poteva accadere secoli fa, quando non esisteva nessuna distinzione tra stato e chiesa, tra penale e morale.Ma oggi non più, e credo che sia superfluo spiegare il perchè.
Inoltre tu mi critichi per il fatto che io ho usato il termine “violenza psicogica e morale”, in quanto secondo te, parlare di “violenza” riferito ad un comportamento sbagliato che fa male ai sentimenti dell’altro, aprirebbe la strada alla censura penale. Quindi secondo questo tuo ragionamento non esistono le violenza morali e psicologiche, ma solo quelle fisiche. Inoltre, vorrei farti presente, che non la metto dal punto di vista dell’isttuzione matrimoniale(non me ne può fregar de meno) ma dal punto di vista umano e sentimentale nei rapporti umani. Tradire il prossimo è disgustoso e causa sofferenza a chi è tradito. ma è così difficile capire?
Icarus.10(Quota) (Replica)
“Solo una semplice donna. Ma forse per questo non c’è spazio qui”. (Impavida)
Impavida, o chiunque tu sia o pretenda di essere, smettila di piangerti addosso e di ripetere queste sciocchezze senza alcun fondamento.
Come puoi ben vedere, le donne hanno molto spazio su questo blog, tutto quello che vogliono. E come vedi spesso contribuiscono alla grande, come nel caso di Rita e di Maria, ad alimentare il dibattito.
Ne ho (e non credo di essere il solo), le palle piene di queste stronzate. Adesso vai pure in giro a dire che sono un maleducato, zotico e aggressivo…Fai quello che vuoi. Però se vuoi stare qui argomenta, se ci riesci. Altrimenti taci. Nessuno ti obbliga a stare qui.
Perché invece di continuare a menarla con queste idiozie non provi a dire qualcosa su argomenti più seri? O sei capace a parlare solo di infedeltà coniugale e di “corna”?
Abbiamo da pochi giorni pubblicato un articolo sulla tragedia (tutta maschile) dei morti sul lavoro. Ecco, se vuoi, cimentati su questa questione che è assai più importante e seria e risparmiati il resto.
Guarda che se continui con questa sciocca polemica non ti pubblico più. Poi, come ripeto, vai a dire in giro peste e corna di me e di noi, non me ne importa veramente nulla.
Fabrizio
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
“Che un marito che si dimentica regolarmente gli anniversari o non fa sufficienti coccole alla moglie la trascura e quindi è comprensibile che lei lo tradisca?”(Rita)
Scusami, ma questo è un esempio fuori luogo. Certo, non è carino dimenticarsi sistematicamente degli anniversari, ma potrebbe anche essere che il dimenticarsi di ricordare gli anniversari è un piccolo sintomo fra i tanti di un distacco totale di lui(o di lei) verso lei(o lui), oggettivamente visibile in tantissimi atteggiamenti, e quindi non solo sul fatto che degli anniversari ricordati. Ecco che allora si parla del fatto che che uno dei coniuìgi trascura l’altro.
Rita, per il resto pensala come vuoi, io rispetto le tue idee, però non è che per il solo gusto di contraddirmi, puoi incalzarmi su ogni cosa che dico. Nunn aggia tutta ‘sta pacienza 😛
Icarus.10(Quota) (Replica)
Icarus credo che non ci si schiodi: facciamocene una ragione, abbiamo opinioni differenti. Credo che ci si sia spiegati a sufficienza. Io credo davvero (Uaar a parte non so se lo credano anche loro ma poco mi importa anche perchè credo che come tutte le associazioni non abbiano opinioni granitiche soprattutto in questo campo) che i codici morali non siano assoluti. Tanto è vero che esistono comunque diverse culture i cui comportamenti morali hanno codici diversi. Ognuno di noi ha una sua morale e una sua etica più o meno influenzata dalla morale corrente, ma che è comunque specifica e individuale. Pretendere che determinati comportamenti morali siano assunti a modello comportamentale di tutti, stigmatizzando chi (per vari motivi) non vi si adegua (e con lo stigma sociale si pone la propria morale come superiore alle altre) apre la porta (e non ho mai detto che necessariamente la diffusione di un comportamento morale si traduca in norma giuridica ma è successo molte volte nel passato)
Poi adesso mi parli di “tradimento del prossimo” … e di nuovo non so cosa c’entri nel discorso. Boh io lo interpreterei come slealtà. Verso un amico, verso il marito o la moglie, verso la società in generale. Sono cose un po’ più ampie dell’infedeltà coniugale e un po’ più complesse. E comunque si ribadisco che io la penso così: un tradimento o una slealtà non è sempre così determinabile oggettivamente come puo’ essere un danno fisico o economico.
Rita(Quota) (Replica)
Mi si accusa di condannare l’adulterio in nome di una mia mera visione morale delle cose. Ma non è così. Io sto inquadrando questo discorso dal punto di vista Umano, non Morale. Io sono un Umanista, non un Moralista. Anzi, non poche volte, Umanità e Morale stanno in perfetta antitesi tra loro. Ad esempio, opporsi all ‘indulto e alle scarcerazioni in nome del “chi sbaglia paga” attiene ad una visione Morale, non certo Umana, anzi fa carta straccia dell’Umanità.. Enrico Berlinguer, grande pasdaran della “Questione Morale” preferì far morire Aldo Moro (che supplicava e implorava la classe politica di trattare con le Br affinchè gli venisse risparmiata la vita), pur di non venire meno ad un suo Principio Morale secondo il quale lo “Stato non deve trattare con i criminali”, cioè la “Ragion di Stato” di Machiavellica memoria. Quindi il principio di Umanità di salvare la vita ad un prigioniero fu letteralmente “assassinato” in nome della Morale.
Perciò non mi si venga a dire che io ne faccio una questione morale su ciò.
Rita dice che il tradimento non è oggettivamente riscontrabile e che comunque fare adulterio non è tradimento. Orbene un rapporto sentimentale di amore è basato sulla fedeltà reciproca, e quindi, venire meno a questo patto si configura necessariamente come un tradimento, anche perchè cagiona sofferenza interiore a chi subisce l’adulterio! Come si fa a non parlare di tradimento in riferimento, ad esempio, ad una donna che non ha nessun problema con il marito, ma che per cercare “trasgressioni” e “nuove avventure” intraprende relazioni stabili o continue con altri uomini infrangendo ingiustificatamente un rapporto basato sull’ amore e facendo una cosa che se il marito lo sapesse, soffrirebbe molto??
Icarus.10(Quota) (Replica)
Leggo altri interessati all’ argomento citato.
iM_pAVIDA(Quota) (Replica)
“Leggo altri interessati all’ argomento citato”. (Impavida)
Questo è il commento di Impavida al mio invito ad abbandonare sterili polemiche e a pronunciarsi su questioni un po’ più importanti, quali la tragedia dei morti (maschi) sul lavoro.
Non aggiungo altre parole se non per dire che da una parte ci si permette di giudicare un’ altra donna che ammette pubblicamente di avere degli amanti (ammesso che chi giudichi abbia la coscienza a posto,e in genere non è quasi mai così) e dall’altra si fa mostra di indifferenza di fronte ad una tragedia sociale e umana.
Fabrizio
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
iM_pAVIDA/Nicole:
Tu hai grossi problemi di natura psicologica.Non c’è altra spiegazione.Probabilmente alla lunga saremo costretti a interdirti perchè il tuo apporto si sta rivelando unicamente volto alla più sterile polemica e a quello che tu chiami “sfrucugliare”.Non si parla con chi non può o non vuole sentire,non si scrive a chi non sa leggere,non si ragiona con chi non è in grado di ragionare ( o non vuole farlo).Tutto molto semplice.La riprova del DANNO che stai arrecando a tutti noi consiste anche nell’inutile protrarsi degli interventi in cui ti si invita a cambiare atteggiamento.L’unico modo per tutelarci da persone problematiche come te sarebbe la censura,oppure l’adozione di una linea comune da parte dei partecipanti abituali a non cadere nei tuoi costanti tentativi di fare arenare le discussioni in quisquilie inutili ed interminabili.Questo è solo il mio punto di vista,magari altri trovano interessantissimi i tuoi interventi e irrinunciabile il tuo apporto alla discussione…
Luke Cage(Quota) (Replica)
Mi sento di condividere, anche se solo parzialmente, l’ultimo post di Icarus.
E’ verissimo che nel nome della Morale o delle varie Morali sono stati perpetrati nel corso della storia passata e recente crimini e atrocità. Giusta quindi la sua distinzione fra “Umanità” e “Morale”,o meglio, fra “Umanismo” e “Moralismo”.
In parte è condivisibile, dal mio punto di vista, anche il suo ragionamento sull’adulterio e sul “tradimento”. Un conto è il “gioco”, cioè il sesso ludico che ciascuno (quindi anche due che sono in coppia) ha diritto di vivere nei suoi spazi di libertà, sempre che questa libertà sia reciproca e sia il frutto di un “accordo a monte” fra persone evolute e consapevoli oppure di una trasformazione della relazione che rimane comunque, e non solo dal punto di vista formale ma sostanziale, il baricentro per entrambi.
Un altro è avere un’altra relazione stabile, con una condivisione che si presuppone a quel punto andare ben oltre la camera da letto, e all’insaputa del proprio coniuge o partner “ufficiale”.
A questo punto le cose si complicano e di parecchio, e sotto vari aspetti. Sia chiaro, non sto giudicando nessuno anche perché non sono titolato a farlo né credo nessuno lo sia. Non solo, sono cose che accadono frequentissimamente e hanno una infinità di risvolti di vario genere (psicologico, sessuale, emotivo ecc) e non possono essere giudicate solo sul piano della morale, cioè del “tradimento”. C’è anche questo aspetto, spesso, anzi spessissimo, è vero, e non c’è dubbio che questo procuri dolore e sofferenza al partner “tradito”. Però è anche vero che la realtà, come spesso è in queste vicende, non sempre è tutta “bianca” o tutta “nera”.
E proprio perché siamo laici e umanisti, credo che dovremmo approcciare ad una questione controversa e contraddittoria come questa in particolare, con uno spirito diverso, appunto più laico. L’unico atteggiamento che può consentirci di analizzare con più lucidità la complessità dei meccanismi delle relazioni umane e in particolare fra i sessi.
Insomma, forse dovremmo provare ad uscire dalla spirale della condanna morale, da una parte, e del “giustificazionismo assolutorio (e strumentale)” dall’altra, per cercare di analizzare il fenomeno che, su questo non c’è dubbio, contiene in sé tanti aspetti, estremamente complessi, controversi e contraddittori.
Fermo rimanendo, non lo dimentichiamo mai, e non è il sottoscritto il più titolato a ricordarlo (anche se mi capita spesso…), che Qualcuno una volta salvò la vita, guarda caso, proprio ad una adultera, e pronunciò quelle parole che tutti conosciamo benissimo:”Chi di voi è senza peccato scagli la prima pietra”. Ricordandole naturalmente, una volta liberatala dalle grinfie del “popolobue” che voleva lapidarla, di non peccare più…
Ho sempre pensato che fosse un Grand’Uomo e secondo me anche un grande laico (Lui non se la prende di certo per queste mie parole)…
Fabrizio
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)