- Views 0
- Likes 5
Questo scritto è per voi donne, parla della spaventosa degenerazione del sesso commerciale, e della mancata risposta di quello ‘sano’. Vorrei sentire le vostre reazioni.
Non sono un ipocrita, per cui inizio raccontandovi che tempo fa ho caricato una prostituta e l’ho portata a casa mia. Pagata subito, lei si spoglia, si lava e mi dice “ti faccio di bocca e poi mi scopi, ok?, mezzora, ok?”. E’ piuttosto bella, ma dico sul serio, decisamente superiore alla media italiana, e non è l’unica là fuori. Rimane sul letto ad aspettare la mia carica, ma io le chiedo a bruciapelo “Perché fai sto mestiere?”. La mia sintesi potrà apparire banale, eppure in un Paese come l’Italia dove la Cultura della Visibilità è tutto, una donna così bella deve proprio passare le notti a caricar gente (come me o peggio)? Mi dice: “Con 100 euro in Romania mangi un mese in quattro persone, ecco perché”. Lo immaginavo, ma insisto: “Certo, se però ti trovi un uomo benestante qui… e bella così te lo trovi subito… non è un po’ meglio?”. Lei: “Come faccio? Con chi esco? Da sola? Non conosco nessuno”. “Ok,” replico “iscriviti a un’agenzia di modelle per intimo, per le fiere o cose del genere”.
La ragazza mi fissa come se stessi parlando di Marte e di volare lassù. Il messaggio di quello sguardo, credetemi, era di una disistima terribile; il marciapiede è il target che la sua storia le ha trasmesso in eredità, non le è concesso neppure contemplare un mezzo gradino più alto. La giovane mi sollecita a consumare l’incontro nei minuti restanti, ma io a quel punto ho altri pensieri e la mia serata di sesso rapido svanisce. Sulla via del ritorno apprendo che non ha uno sfruttatore, lo ha avuto ma, dice lei, “se una ha le palle alla fine può sbarazzarsene, garantito”. Le credo, o meglio, le crede il mio senso di colpa.
Il senso di colpa. Perché l’ho fatto? Mi voglio rispondere. L’ho fatto perché volevo avere fra le mani una giovane ragazza nuda senza impazzire per trovarne una, esercizio che per il maschio medio normalmente significa trenta serate nei locali, cento abbordi sempre difficili, e altre mille assurde peripezie che noi uomini dobbiamo inventarci per avere finalmente una o due magre occasioni di sesso. L’ho fatto perché l’alternativa praticamente non esiste, e l’alternativa si chiamerebbe Sesso Ludico. Ludico significa eros veloce, fuori dal sesso di casa (che ora non ho), senza allegati, laccioli, sgambetti, commediole da recitare eccetera. Insomma, un aperitivo, una partita a carte, solo che al posto del Campari o degli amici/amiche c’è il sesso, puro relax da scambiare con chi ne ha altrettanta voglia lì per lì. Nel mondo del sesso ludico la donna che desidera un’ora di svago si comporta come l’uomo, tale e quale. Invece della palestra o della cioccolata in tazza con l’amica, essa adocchia un bel tipo ovunque si trovi, lo squadra, decide ‘ok, quello mi attizza’ e gli si avvicina per chiedergli “Che fai stasera? Domani? Ti va un’uscita?”. Sì?, bene. No?, ok passo al prossimo. Una cosa pressoché inesistente qui, oggi, fra noi. Ne riparlo più sotto.
Il fatto è che noi uomini corriamo quasi ogni giorno della nostra vita adulta dietro al sesso ludico, lo necessitiamo come l’aria, perché il nostro DNA ci ha fatti così. Siamo degli ‘inseminatori’ che dai tempi in cui camminavamo a quattro zampe in qualche punto della Tanzania dobbiamo inseminare il più possibile. Lo fanno i leoni, i topi, i pipistrelli e praticamente ogni specie di sesso maschile sul Pianeta. Questo ci ha ‘regalato’ un desiderio sessuale molto, molto superiore a quello femminile (per le donne, stesso marchio da DNA in direzione opposta, visto che siete programmate per figliare e conservare la specie). Ecco perché vi sembra sempre che gli uomini ‘ce l’abbiano piantata nella testa’ (la gnocca); non è una mania, è genetica. Ma qui sorge il problema dei problemi. Al mondo ci sono solo maschi e femmine (salvo rare eccezioni), e se i primi necessitano di sesso dieci volte le seconde, che accade?
Accade un disastro, e cioè un giro di prostituzione e di pornografia per un valore cumulativo mondiale di 120 miliardi di dollari. Accade che la quasi totalità degli uomini che voi donne conoscete o che vi giacciono accanto fa uso di porno, ga-ran-ti-to, e che una percentuale spaventosa va a prostitute, o ci è andato, o ci andrà, o ci ritornerà. Accadono le vite veramente buttate delle ragazze come la mia rumena, e tutta la mafia e orrore correlati. Accade che vivete, voi donne, in un mondo dove la vostra immagine è artificiosamente ridotta a perenni orgasmi e voluttà mentre mangiate uno yogurt in tv, o toccate una lavastoviglie o una scatoletta di tonno. Vivete in un mondo dove dal giornalaio è meglio non guardare a sinistra/destra perché è zeppo di cosce spalancate e bocche deformate da arnesi immensi, tette culi capezzoli come coriandoli (immagino l’inverso, io che compro il giornale immerso fra cazzi, pettorali gonfi, testicoli plasticati, ecc.). Vivete in un mondo dove vostro figlio al 99% imparerà come si fa sesso dal dvd più porco del momento (e fosse solo uno). E in un mondo strano dove esiste l’espressione “gliela do o non gliela do”, ma non l’espressione “glielo do o non glielo do”, e un mondo così vi condanna a una vita grama, pensateci. Ve la spiego: c’è una legge di mercato, bieca come sempre è quella legge, dove la domanda (di gnocca) è cento volte l’offerta, e voi donne (detentrici della preziosa materia) avete così un potere immenso di frustrare noi uomini sempre tormentati da quel DNA maledetto. Salvo poi che dopo averci fatto spellare la testa e altro per finalmente ‘averla’, noi ve la facciamo pagare in mille modi da veri beceri quali sappiamo essere. Bello schifo. E poi ci sono le vili chat erotiche (faccia a faccia macché, dietro il pc di tutto), gli scambisti, i privé dei locali Lap Dance con ancora altre orde di rumene o nere e coi vostri mariti/fidanzati lì a plotoni. Ci sono le migliaia di anonime studentesse che si prostituiscono in ogni città con gli annunci sulle riviste di settore, le escort di lusso, e poi la miserabile piaga del porno turismo di Cuba, Tailandia ecc. Insomma, un quadro osceno. Una realtà colossale, ciclopica, oggi deviante oltre il limite dell’assurdo, che troneggia sulle nostre vite ma che riceve da voi donne quasi nessuna attenzione, né proposte di soluzioni. Vivete accanto a uomini ridotti, loro malgrado, così. La vostra vita è zuppa di questa malattia erotica da DNA sfasato rispetto all’evoluzione dei tempi, e cosa fate?
Prevengo qui alcune obiezioni udite non di rado da donne coinvolte in questi dibattiti. Reclamate per esempio che non siete voi a restringere l’offerta di sesso, anzi, che sono gli uomini oggi a esserne sovente disinteressati. Mi sono persino sentito dire “ma io la darei eccome, è che non si trovano poi tutti sti uomini”. Sono affermazioni fallate, dovute al fatto che la donna in queste cose tende a mentirsi, a operare una rimozione acrobatica della realtà, là dove essa non si accorge che alla sua eventuale disponibilità interiore corrisponde però un respingente istantaneo all’esterno, che scoraggia moltissimo il maschio nell’approccio. In parole povere, lei vorrebbe, ma poi ‘se la tira’ al momento del contatto con l’uomo, cioè si irrigidisce o pretende il solito preambolo per noi estenuante di un lungo rito corteggiatore anche per una semplice trombata, e noi spesso gliela diamo su. Altre donne sostengono che sono i pregiudizi maschili a bloccarle, cioè il timore di essere poi additate come quelle che ‘la danno a tutti’, le ‘pompinare’ ecc. In questo c’è un elemento di verità, ma si tratta oggi, nel mondo occidentale evoluto, di casi sporadici, e ciò non spiegherebbe in ogni caso l’imponente divario di domanda/offerta che domina il sesso fra i generi. Infine ci sentiamo dire da voi che l’uomo comunque non perderebbe il vizio del sesso commercial-mediatico anche se lo potesse ottenere tranquillamente dal mercato ‘sano’, poiché “in fondo voi maschi sognate sempre di possedere la donna, vi eccita comprarvela, la dovete immaginare serva e sporca”. Di nuovo vi gabbate. Le ultime ricerche di settore puntano in primo luogo al bisogno fisiologico insoddisfatto come motivazione del cliente, poi al bisogno di essere accolti, e solo in ultimo al maschilismo irriducibile. Possiamo sicuramente dire che per tantissimi maschi la natura squallida dell’alternativa a pagamento – che si tratti della milionesima sega davanti al pc o, peggio, della trombata con una che ti mette fretta, ti succhia con il preservativo, e alla quale non puoi leccare la passera per paura dell’Aids, che non ti bacia, e sta lì a prendersi il tuo corpo come fosse un comodino da spostare – è una parte assai spiacevole di queste vie di fuga che volentieri si risparmierebbero. Poi, certo che ci sarebbe sempre una minoranza fisiologica di uomini recidivi che punterà comunque al degrado, ma chissenefrega, non fanno testo.
Un breve stop sui dati, vale la pena conoscerli. In Italia ci sono circa 70 mila prostitute rappresentati oltre 35 Paesi. I casi di violenze su queste donne in questi ultimi anni sono stati circa 700.000. Sono 9 milioni i clienti italiani delle prostitute (1 uomo su 2) con un giro d’affari di 1 miliardo e 80 milioni di euro all’anno. Nel mondo, il business della prostituzione raggiunge i 60 miliardi di euro (battuto solo da quello delle droghe), con circa 40 milioni di donne coinvolte; il giro d’affari del porno passa i 57 miliardi di euro, senza contare l’immenso mercato nero. I clienti italiani delle prostitute rispondono al seguente identikit: in prevalenza uomini fra i 35 e i 40 anni, lavoratori, nella maggioranza dei casi single con un’istruzione medio-alta; cercano le ragazze direttamente in strada in media una volta ogni 15 giorni. Per un nutrito gruppo, le mogli/compagne sono viste così: “Ti costringono ad andare in cerca di sesso a pagamento perché quando ti sposano ti promettono che farai sesso tutte le volte che ne avrai voglia, poi usano il sesso come una risorsa, un’arma”. Il mercato globale del turismo sessuale incassa qualcosa come cinque miliardi di dollari all’anno, con Paesi come la Thailandia dove il turismo (a prevalenza sessuale) è stato la prima fonte di valuta estera e contribuiva per il 13 % al Pil. Cuba, che sotto il regime di Batista era soprannominata il bordello degli USA, è oggi nota come il bordello d’Europa, con gli italiani in prima fila. (fonti: Gruppo Abele, Dipartimento Pari Opportunità, Ministero degli Interni, Fondazione Ismu, Transcrime, Università di Trento e Cattolica di Milano)
Spaventoso. Il problema della disparità di domanda e offerta di sesso fra uomini e donne è una catastrofe, e credo che queste righe lo abbiano dimostrato. Allora, donne, le vie per affrontare tutto ciò sono per me due, salvo poi scoprirne delle altre se avrete l’intelligenza di aprire un ampio dibattito su questo immenso problema. O mantenere lo status quo, con miglioramenti cosmetici, se decidete che per tanti motivi non potete/volete cambiare il vostro approccio al sesso. Oppure fare la terza rivoluzione dei generi nella Storia. Va fatta in partnership con noi uomini, ma non vi nascondo che qui la parte maggiore tocca a voi. Eccola: dovete abbracciare il Sesso Ludico, imparare a farlo e a chiederlo con naturalezza. Dovete imparare a smettere di avere paura di ‘far vedere’ che lo volete quando lo volete, dovete soprattutto semplificarci immensamente il percorso che dallo stimolo erotico porta alla soddisfazione di quello stimolo, semplificarlo imparando ad accogliere con più morbidezza le nostre avances (indipendentemente dal sì o no-grazie finali), oppure e soprattutto cominciando a FARLE quelle avances. Sesso gioco, sesso aperitivo, sesso jogging, sesso semplice. Donne, siamo esasperati dalla fatica orribile che dai 15 anni in poi ci tocca fare ogni volta, ogni maledetta volta che una ragazza ci colpisce, che vorremmo una ‘smanazzata’, un divertissment, o anche solo parlarlvi con una birra in mano. Voi non sapete cosa significhi esse ‘cacciatori’ in questo campo, può essere emozionante per un po’, poi ti distrugge, soprattutto quando nella normalità dei casi su cento tentativi al maschio tornano sbattuti in faccia come padellate 98 occhi scocciati, o girate di spalle, oppure i “non mi stressare”, i “non è il caso”, la rigidità, la freddezza o addirittura il disprezzo. Vi garantisco che sono tutte pugnalate alla nostra emotività, moltiplicatele per decenni, anche se noi poi fingiamo di sbattercene, ma non è vero. Una vita così ci indurisce, ci incattivisce dentro, e infatti, come scrivevo più sopra, poi le donne quel potere lo pagano carissimo, quando noi avvelenati ci vendichiamo da beceri chiamandovi troie o bocchinare con gli amici e nelle compagnie appena riusciamo finalmente ad averla. Qui entra in gioco la parte che tocca al maschio nella terza rivoluzione dei generi, cioè un impegno a dismettere per sempre, a seppellire negli inferi, lo stigma demenziale che appiccichiamo ancora oggi alle poche donne capaci di sesso ludico. Dobbiamo cancellare dal nostro cervello l’idea medievale che quelle che la danno sono una cosa, quella da sposare sono un’altra. Dobbiamo altresì piantarla con la pretesa idiota che tutte la diano con gioia ma non nostra moglie. Significa imparare in questo campo a non vedere, a non sentire, a non chiedere, ovvero il non detto anche se immaginiamo, e che valga per i giochi extra di lui come per quelli di lei. Questa rivoluzione va fatta in partnership, perché conviene a tutti.
Riequilibrare urgentemente lo squilibrio intollerabile fra domanda maschile e offerta femminile di sesso nel mondo moderno, conviene però soprattutto a voi donne. Come si diceva, il controllo dell’offerta (la do – non la do) vi dà un potere immenso, ma vi massacra pure. Oggi il corpo femminile è ipertroficamente valutato proprio a causa di quella sproporzione, e se non lo fosse più, se cioè a domanda 100 corrispondesse un’offerta adeguata, sparirebbe anche la commerciabilità oltraggiosa delle vostre parti corporee: mai più donne-pezzi di scottona nude e saltellanti che appaiono in tv ma non si odono; mai più deficienti televisive che ‘vengono’ mentre scartano il budino; mai più le ‘Albe Parietti’ invitate a parlare fra esimi intellettuali solo perché le telecamere possano offrirci due tette e una bocca da pompini fingendo però la parità intellettuale in televisione; fine del degrado grottesco della vostra immagine, in Italia in particolare. Dovete, in sintesi, svalutare la gnocca su questo mercato impazzito, rendendola molto molto più felicemente accessibile, e consegnare così al dimenticatoio della Storia le massime come ‘tira più un pelo di figa che un carro di buoi’, che infatti ispirano l’osceno concetto del gnocca-based marketing che vi insudicia la vita. E infine, pensateci, in un mondo di sesso ludico crollerebbe una fetta enorme del putrescente castello mondiale del commercio sessuale, portandosi al cimitero gli scempi planetari che causa.
Questa la mia sintesi di partenza. La penna a voi, datevi da fare, agite, proponete, fatevi sentire.
Paolo Barnard
Fonte: www.paolobarnard.info
547 Commenti
@ Fabrizio
Ne sei proprio sicuro?…Sono in molti a bluffare ma quelli che “non devono chiedere mai” sono in realtà assai rari. Anche i più sbruffoncelli chiedono, non ti preoccupare, hai voglia se chiedono…
@
Fabrizio, come puoi vedere ho virgolettato quella frase, proprio perché so che è una sciocchezza.
>
@ Fabrizio
Ciò detto, caro Simone, quando facciamo “cilecca”, facciamoci una bella risata sopra…non è un dramma ma un evento normalissimo che è accaduto e accade a praticamente tutti gli uomini.
@
Sì, razionalmente so bene che non è affatto un dramma.
Il problema, specie in passato, è stato di natura emotiva, nonché legato al senso di impotenza che si prova in quei momenti. Questo è pure dovuto alla consapevolezza di non essere attraenti, e generalmente di non piacere; pertanto quando si viene mandati a quel paese da una donna, diventa dura da digerire anche per via del fatto che successivamente sarà difficilissimo trovarne un’altra (molto diversa è la situazione di una donna media, che potrà scegliere fra decine di corteggiatori). Praticamente si tratta di coltellate emotive, che specialmente da ragazzi non sono facili da digerire. Certo, è chiaro che un uomo realmente forte e libero nella testa, (ossia quello che io ancora non sono, benché ci abbia lavorato molto) se ne sbatterebbe di tutto ciò; come se fregherebbe dell’atteggiamento spocchioso e arrogante delle donne. Scrivo “le donne” e non “alcune donne”, perché nella vita di tutti i giorni, riscontro che certi atteggiamenti sono diffusissimi fra le esponenti del “gentil sesso”, ed in particolar modo tra le giovani.
>
@ Mizio
L’ insicurezza penalizza sia a venti che a quarant’ anni
@
Personalmente ritengo che penalizzi di più a quarant’anni, anche perché ci si porta dietro vent’anni in più di fallimenti e insicurezze.
Dagli ultimi commenti che ho letto noto che l’argomento si è spostato sulle problematiche di tipo umano e psicologico, diverse quindi dal sesso ludico che nell’articolo iniziale veniva descritto come eros veloce, fuori dai luoghi consueti e facile come bere un drink. E’ per questo che avevo inserito un commento.
In un’altra discussione, un intervento di Strider credo, riportava un articolo o commento descrivente una realtà di giovani donne il cui aspetto estetico e modo di vestire erano in grado di evocare agli uomini chissà quali desideri, ma non erano in linea con il vissuto intimo e sessuale né con la consapevolezza delle stesse.
Vero che si propongono modelli e si incentivano bisogni, ma poi nella realtà bisogna vedere chi è in grado di stare al passo e quali sono i costi umani.
E così come c’è differenza, ad esempio, tra vedere un film porno che serve solo ad alimentare la fantasia o l’eccitazione in un vissuto isolato ed entrare sessualmente in relazione con una persona reale, c’è differenza nelle varie aspettative che ognuno ha e ciò che è realizzabile o si è in grado di realizzare.
Parlando quindi di sesso ludico, intendevo dire proprio questo, che facile non è, almeno non sempre, sarebbe come dire ad una coppia giovane o scoppiata che invece di rivolgersi ad un sessuologo o psicologo, fare corsi, cure o sedute interminabili possa risolvere la faccenda ripetendosi “dalla”. Non è così facile.
Ancora di più se si pretende o si insegue il sesso occasionale o estemporaneo, basato solo su qualche sguardo o sull’aspetto fisico.
Con questo non intendo dire che è sempre difficile, ma solo che se mettiamo di lato l’aspetto umano, resta poco.
X Maria5
Premetto che non e’ una frase pensata originariamente da me, pero’ la riporto lo stesso.
Resta il fatto che “nell’ odierno contesto sociale, la castita’ femminile e’ quasi sempre una scelta femminile, mentre la castita’ maschile e’ QUASI SEMPRE UNA IMPOSIZIONE FEMMINILE”. Percio’ chi e’ che detiene il potere sessuale? E quanto questo potere influisce nell’ agire dell’ uomo? Quanto condiziona negativamente la sua vita? Io dico tantissimo, e non a caso anni fa ci aprii anche una discussione su U3000.
Maria5: Dagli ultimi commenti che ho letto noto che l’argomento si è spostato sulle problematiche di tipo umano e psicologico, diverse quindi dal sesso ludico che nell’articolo iniziale veniva descritto come eros veloce, fuori dai luoghi consueti e facile come bere un drink. E’ per questo che avevo inserito un commento.
<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<
Il sesso ludico fa parte sempre del lato umano e psicologico di un uomo e tutti gli uomini sono diversi, tutti gli uomini hanno un vissuto più o meno diverso e esperienze negative più o meno traumatiche.
Le donne spesso si lamentano delle loro debolezze nei loro siti (che cerco di evitare perché senno mi suicido) si lamentano di non avere orgasmo, di avere diversi problemi soprattutto con il partner….
Io mi posso lamentare di non poter avere rapporti con donne perché pretendono troppo e non danno niente, molte mi spavento anche solo a guardarle in faccia tanto sembrano ostili, altre sono sfigurate dai cosmetici che gli uomini dovrebbero fare un po di pulizia mentale per togliersi dalla testa certi modelli.
Riguardo al drink: andare con una donna è molto più difficile, si va con un essere umano a cui bisogna fare delle richieste.
In Olanda c'è una prostituzione molto diversa, credo che se abitassi li ci sarei già andato anche se mi rode pagare.
Caro Fabrizio eppure il mio problema e’ proprio quello: cioe’ di non essere fisicamente piacente. E nella vita ho avuto tante piccole conferme che me l’ hanno fatto capire e che non sto qui ad elencare. Poi un conto e’ non piacere, un conto e’ non piacersi, bisogna scindere le due cose. Si puo’ non piacere alle donne perche’ fisicamente non si e’ all’ altezza ma volersi bene cercando di avere piu’ cura del proprio corpo come sto facendo io. Basti pensare che in 2 mesi ho perso 6 chili facendo nuoto, corse e bicicletta proprio per star meglio fisicamente. Sul discorso dell’ autostima sono d’ accordo con te ma tieni presente che l’ autostima la si acquisisce con le esperienze avute, se queste sono state negative l’ autostima scende e bisogna alzarla. In che modo ? Sicuramente abbassando certe barriere e uscire allo scoperto come molti di noi stanno facendo. Ma alla fine come dice Mauro e’ inutile perdersi nelle ipocrisie: l’ aspetto fisico e’ il biglietto da visita per qualsiasi tipo di approccio, vale per l’ uomo quanto per la donna per cui se fisicamente non sei piacente subentrano insicurezze e l’ autostima inevitabilmente scende.
Riguardo al discorso psicologico e psicanalitico anch’ io ho avuto un percorso come te e ho constatato che per avere un percorso di crescita ci deve essere un costante feedback tra paziente e analista che non e’ sempre facile trovare. Un psicanalista deve essere in grado di capirti e tu farti capire. Probabilmente non ho avuto un percorso lungo come il tuo ma molte problematiche sono venute alla luce: certi problemi di timidezza ormai li ho risolti e abbandonati del tutto.
>>>>>
un bravo psicoterapeuta comportamentista che conosce il suo mestiere, nell’arco di un anno riesce a far sì che tu te ne vada a rimorchiare in discoteca con una certa disinvoltura; una cosa cioè che mai avresti pensato di poter fare nella tua vita.
>>>>>
Se fosse cosi semplice tutti gli uomini beta nel giro di un anno troverebbero donne a volonta’ e questo spazio non avrebbe piu’ ragione di esistere. E invece no, il discorso e’ piu’ complesso di quanto sembra e varia da individuo a individuo. Tu puoi migliorare l’ autostima, prendere coscienza dei tuoi errori, fare autoanalisi e risolvere determinate problematiche, ma ricordiamoci che sei sempre tu a proporti e alla fine e’ la donna che sceglie.
>>>>>>>>>>
Più una società è stanca, più ammira nella prostituzione la caduta dei suoi stessi ideali.
>>>>>>>>>>
Ennio Flaiano
@ Strider
L’attività sessuale fuori dai vincoli del matrimonio, si è sviluppata progressivamente alcuni decenni addietro ma di fatto in maniera più contenuta e diversa c’era anche in passato e portava non raramente ai matrimoni riparatori, anche a causa di minori possibilità di contraccezione.
Amanti e prostitute sono sempre esistite.
Diverse erano le consuetudini sociali e le norme legislative.
La verginità era richiesta sicuramente più alle donne che agli uomini.
La minore attività sessuale fuori dal matrimonio era compensata dal fatto che ci si sposava giovanissimi.
Oggi non è possibile pensare di arrivare vergini al matrimonio e questo non solo perché la verginità è in “disuso”, ma perché sono diverse le condizioni sociali, si tratterebbe di proporre un’astinenza sessuale che di per sé non ha alcun tipo di valore.
Rino dice:
“Bravi Simone, Leo, Mizio.
Mi pare di ricodare che qui abbiamo già rivendicato apertamente il diritto di fare cilecca.
Questo è il primo diritto maschile: il diritto di fare cilecca.
Il secondo è quello di essere sfigato: senza fica.”
Io dico:
d’accordissimo con Rino: chi ha martellato in testa al genere maschile che fare cilecca è fare cilecca, ed essere senza fica è essere sfigati? Non sono forse questi giudizi ( “idola fori” vichiani in senso letterale), uno degli aspetti più propriamente e miratamente repressivi contro i maschi della attuale cultura che sta facendo della donna un complesso di inesauribili e ineludibili doveri maschili? Penso che si debba imparare anche a pensare talvolta cose ossigenanti lo spirito, a mio avviso del tipo:
Gentili signore, carissime donne, amanti passate, presenti, o future. Voi, se appartenete alla categoria delle donne maldicenti ri-vendicatrici di tutto e il contrario di tutto, delle sindacaliste del rapporto tra i sessi, delle giustiziere con i codici penali alla mano per amore e galere sullo sfondo per accogliente femminil cura rieducativa, grazie di tutto. Vi vogliamo bene. E andate in pace. E se possibile andate anche a farvi benedire. Amen.
Maria5, non andarmi a parare in epoche passate che io nemmeno ho conosciuto (sono dell’ 80), resta al presente ed alla attuale societa’ italiana. Ebbene la realta’ che conosco, i rapporti che vedo intrecciare fra uomo e donna, confermano quanto ho scritto poc’ anzi: e’ la femmina che detta legge, e’ la femmina che fa il bello e il cattivo tempo. Questo perche’ in una societa’ civilizzata e femminilizzata come la nostra, dove non esistono piu’ certi paletti e pertanto le donne sono e si sentono autorizzate a fare quello che gli pare dal punto di vista sessuale, gli uomini comuni (o beta) contano quanto il due di coppe. In un certo senso quella attuale la si puo’ definire una realta’ rovesciata rispetto a quella presente in un mondo primordiale, dove la forza, l’ aggressivita’, la combattivita’ maschile – sia contro altri uomini che contro le forze della natura – sono predominanti, e pertanto in quel contesto e’ il potere sessuale femminile a contare quanto il due di spade, per non parlare del fatto che li’ le donne hanno un assoluto bisogno degli uomini per sopravvivere.
http://questionemaschile.forumfree.it/?t=14568826
Mizio, non ho mai sostenuto che esista la bacchetta magica né che si possa crescere, migliorarsi, trasformarsi, evolversi e infine piacersi senza pagare un prezzo molto alto, quello cioè di un percorso molto doloroso e faticoso. Non volevo assolutamente minimizzare le cose né affermare che si possano risolvere le cose con una scrollata di spalle. Rileggi il mio post. Ho solo detto che il primo percorso che ti suggerisco (psicoterapia comportamentista) è un primissimo step verso un percorso assai più profondo e faticoso. Un percorso che non avrà mai fine perché è il viaggio della nostra vita.
Non era certo mia intenzione banalizzare la tua problematica (e quella di tanti altri uomini beta) e forse, involontariamente, l’ho fatto. In questo caso mi scuso. Volevo solo dire che anche acquisire una certa disinvoltura (psicologica), innanzi tutto con noi stessi, indipendentemente dai risultati, è un percorso necessario. In fondo, anche andare in una discoteca (o dovunque sia) e cercare di rimorchiare qualcuna, è un tunnel che dobbiamo attraversare. A qualcuno e soprattutto a qualcuna (direi la maggior parte) queste riflessioni potranno sembrare delle sciocchezze ma noi sappiamo che non è così. Perché anche per fare questo ci vuole coraggio; specie se si nasce maschi qui ed ora in questa parte di mondo, non si assomiglia a un divo di Hollywood e non si ha in tasca la tessera dello Yachting Club di Punta Ala.
Sono quindi perfettamente consapevole che la questione è estremamente più complessa e non risolvibile con un battito di ciglia.
Aggiungo, per essere ancora più chiaro, che la Questione Maschile esisterebbe comunque, anche laddove avessimo tutti il fascino di Clint Eastwood o volassimo sulle piste delle discoteche come John Travolta prima maniera…(con relative conquiste di “sbarbine”…)
L’aspetto fisico? Certo che conta. O meglio, certo che può contare, ma nella stessa misura in cui può non contare affatto. E non è una frase fatta. Questo non significa che tutto possa dipendere da noi, altrimenti, come dici tu, non saremmo neanche qui.
Tuttavia io sono assolutamente persuaso, che un percorso di rivisitazione individuale e collettiva della maschilità può portare a risultati sorprendenti, sotto ogni profilo. E’ questa la sfida che sto proponendo a tutti voi, Mizio. Non le micro soluzioni individuali che possono esserci utili per sopravvivere ma la costruzione di un percorso umano molto, molto più grande.
Ci torneremo, naturalmente.
Fabrizio
@ Strider,
hai scritto in merito alla castità femminile ed ho dovuto riferirmi al passato, perché oggi nella nostra società dimmi dove si trova la castità, non era quindi mia intenzione di fare panoramiche storiche ma trovare un contesto nei riferimenti, soprattutto quelli relativi alle scelte.
In merito alla vostra questione maschile questo è il vostro spazio e potete trattarla come meglio credete.
Se vuoi vedere tutto dal punto di vista del potere e dei rapporti di forza, nei quali vi ritrovereste perdenti in ogni caso, ne prendo atto.
Ognuno conserva soprattutto il patrimonio delle proprie esperienze individuali. In una società dove le relazioni sociali anche uomo donna sono allargate rispetto al passato è ovvio che i rischi sono maggiori, perché si ha a che fare con una tale variabile di condizioni, punti di vista, esigenze che mi portano a dire che si trova un po’ di tutto. Bastano delle esperienze negative nella giovinezza per condizionare l’insieme futuro. A questo tipo di esperienze siamo maggiormente soggetti, anche le persone che hanno un sufficiente equilibrio interiore. Questo non impedisce di potere fare una critica del sociale e anche dell’altro genere, io però vi trovo piuttosto aggressivi, non con una forma di aggressività che tende a stabilire o delineare una posizione, ma tendente alla negazione in ogni caso, dove sfugge la risoluzione delle cose.
Le donne vanno a parare sempre nel passato che non è dimostrabile, ma basta sapere che le dame avevano i cavalier serventi e che le donne per lo più non lavoravano per rendersi conto che essere maschi era molto difficile.
Nel periodo in cui ero iscritto alle mailing-list (anni 2003-2004) mi ricordo che fu pubblicato un articolo più che attendibile nel quale si evidenziava che il 35% delle italiane, tra cui il 32% delle nubili e il 47% delle donne separate (che sono tantissime) non aveva una vita sessuale, mentre il 32% degli uomini italiani arrivava vergine ai 30 anni e oltre; la donna che lavorava faceva sesso un’ora ogni 15 gg. eccetera eccetera.
Perciò, cara Maria, quanto evidenziato da strider non è affatto campato per aria ma la pura e semplice realtà.
Di sesso se ne fa molto a parole, poco nei fatti.
Maria5: io però vi trovo piuttosto aggressivi, non con una forma di aggressività che tende a stabilire o delineare una posizione, ma tendente alla negazione in ogni caso, dove sfugge la risoluzione delle cose.>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Oltrechè aggressivi aggiungerei anche sfigati, frustrati e perchè no maschilisti e misogni A parte le battute, qui ciascuno ha un suo modo di porsi e risponde per sè stesso. Per quanto mi riguarda non credo di aver manifestato mai in questo sito e non solo alcuna forma di aggressività nei confronti di chicchessia. Mi è capitato di replicare in maniera decisa, ma solo in risposta a provocazioni . Di conseguenza l’accusa, per quanto mi riguarda, è infondata.
In ogni caso, il problema dell’aggressività, della violenza verbale, della maleducazione sul web nelle sue infinite sfaccettature si pone eccome. Purtroppo chi nella vita è già un vile, un maleducato, un mediocre, per essere generosi, trova nell’anonimato quella protezione che gli/le consente di esprimere ancor di più tutta la sua miseria umana. Purtroppo ci tocca dividere la “rete” inevitabilmente anche con costoro.
Condivido quanto scrive Fabrizio nella risposta a Mizio, nel senso che i singoli percorsi individuali sono necessari e utili, utilissimi, ma lo sono tanto di più se per loro tramite si arriva ad afferrare che sono comunque parte di una questione più vasta che non può essere ignorata.
Sulla questione delle cilecche: capitano, è normale, e sono d’accordo con Ckkb quando cataloga la questione fra i nuovi “doveri” maschili imposti dalla cultura dominante la quale, contemporaneamente, nasconde sistematicamente le fragilità e le insicurezze femminili. Perchè vedete, quando un uomo fa cilecca, la donna dentro di sè (e talvolta lo manifesta anche), si chiede se non sia lei la causa, se non piace, se non è stata brava a suscitare il desiderio maschile-. Non cadiamo nella trappola mediatica di considerare le donne come superwoman sicure di sè.Ridimensioniamole, non è affatto così. Donne e uomini hanno entrambi lati forti e lati deboli, sicurezze e insicurezze, naturalmente non identiche per tutti gli individui.
Perchè vedete, quando un uomo fa cilecca, la donna dentro di sè (e talvolta lo manifesta anche), si chiede se non sia lei la causa, se non piace, se non è stata brava a suscitare il desiderio maschile-. (Armando)
*****************
E’ vero, tuttavia sono del parere che a volte non sia “colpa” di nessuno: né di lui, né di lei. Intendo dire che ci si può pure conoscere, frequentare e al dunque scoprire che da una parte o dall’altra, o da entrambe, non vi è una reale attrazione fisica (pur essendoci quella emotiva).
@Fabio,
personalmente credo che avere una vita sessuale e relazionale non dico soddisfacente ma almeno accettabile faccia bene a tutti. Arrivare sino a trenta anni senza avere avuto un singolo rapporto sessuale, secondo me non va bene, anche se non voglio neanche drammatizzare, si può iniziare anche tardi.
Anche a me è capitato di fare astinenza sessuale per periodi abbastanza lunghi, ma questa non è castità. Nella verginità non ho creduto mai, non so se ci sono ancora persone che ci credono, penso di no, ma in ogni caso mi sembrerebbe un’ennesima follia umana.
@Alessandro,
la mia non era un’accusa, parlando di aggressività, ma solo qualcosa che ho personalmente notato, intendevo dire che comunque un minimo di incontro di tipo dialettico con l’altro genere non disturba. Peraltro, lasciando comunque aperta la vostra questione maschile, assumere un atteggiamento di acceso contrasto nei confronti dell’altro sesso non aiuta. Se ad esempio, io ho qualche difficoltà in una relazione e l’altro sostiene che la mia è solo una posizione di forza perché voglio comandare, sicuramente non ha centrato tutto.
Meria5; ma sai, le donne per fare sesso non devono muovere un dito, il primo spasimante che si fa avanti ed è fatto, magari ti porta in giro con la macchina, paga la cena e poi se ti va magari si stai.
Credo che molti si accontentano di fare sesso con una che sta sdraiata come un sacco di patate.
x fabio. Certo, spesso non è colpa di nessuno. Se non c’è l’attrazione c’è poco da fare. Lo dicevo solo per smontare due cose- Che le donne siano davvero, come sembrano, supersicure e che abbiano il diritto di valutare gli uomini in base alle cilecche, al che corrisponde lo sciagurato dovere che i maschi hanno introiettato di non sbagliare mai un colpo e di autoattribuirso ogni responsabilità quando accade.
@ Leonardo,
cercherò di spiegare meglio quello che penso in merito all’argomento che tu mi poni, questo secondo le mie esperienze e quelle delle persone che conosco.
Non si può accettare qualunque uomo si propone, questo non soltanto perché ci vuole l’attrazione, ma perché bisogna almeno un minimo valutare chi abbiamo di fronte. E’ necessaria un minimo di compatibilità anche di gusti sessuali (metti che a lui piace il sadomaso mentre a me no), devi considerare la parte igienica, l’educazione (non c’entra dovere portare fiori o azioni similari, ma che non sia un cafone e che sappia un minimo relazionarsi ) se a me non piace andare con uomini impegnati devo escluderli (e di uomini impegnati che si propongono ce ne sono invece molti), è necessaria una sincronia nei tempi (lui vorrebbe fare una cosa veloce e passare avanti, mentre io vorrei prima approfondire un poco, anche per i vari motivi sopra indicati) , se quindi togliamo tutto ciò che per me non andrebbe bene (consentitemi queste necessità) potrebbe restare poco. In realtà quel poco che resta è spontaneo e condiviso, ci muoviamo incontro entrambi, tranne che uno dei due non sia disturbato da problemi personali.
Invece per le cilecche il problema non si pone, tranne che non indicano problemi di salute, a volte anche le cilecche si possono manifestare per problemi di tipo emotivo, persino per un forte coinvolgimento iniziale, ma è poi nell’insieme del comportamento che si può stabilire se è il caso di continuare o meno e che non ci siano da ambo le parti atteggiamenti superficiali o egoistici.
Maria5, quello che in questo blog si cerca di evidenziare è l’ asimmetria sessuale – in parte naturale e in parte culturale – esistente fra uomini e donne.
Per esempio, in risposta a Fabio scrivi che “Anche a me è capitato di fare astinenza sessuale per periodi abbastanza lunghi”. Non discuto, ma dubito fortemente che sia stato dovuto al fatto che non trovavi uomini disponibili. Sicuramente è stata una tua scelta. Viceversa per un uomo non è così, quasi mai lo è.
Aggiungo che molto difficilmente ascolterai discorsi simili ai nostri fra gli uomini di tua conoscenza. Anzi, nel caso dovessi fargli presente le mie considerazioni, nonché quelle di altri utenti del blog, sicuramente ti risponderebbero che si tratta solo delle sciocchezze di una combriccola di “sfigati”. E certamente ti direbbero che oggi è facilissimo abbordare una donna, tanto è vero che loro ne avranno a disposizione due, tre o quattro tutte insieme…Siccome sono un uomo, posso assicurarti che gli uomini, pur di tenersi su, raccontano un sacco di bugie.
Maria 5 ci mostra che ha solo l’imbarazzo della scelta, ci sto o non ci sto? forse non riesce a capire la controparte, che qui non è formata dai ciarlatani comuni; mi sembra come la leggenda della regina Maria Antonietta d’Austria a cui dissero: il popolo non ha il pane, e la regina rispose: che mangino le Brioche.
>>>>>
Arrivare sino a trenta anni senza avere avuto un singolo rapporto sessuale, secondo me non va bene
>>>>>
Beh io sono arrivato a trent’anni senza avere un rapporto e non per mia scelta. E’ troppo facile parlare per nome di una donna perche’ una donna lo sappiamo: puo’ avere rapporti sessuali in qualsiasi momento, anche tra mezz’ ora se vuole mentre l’ uomo deve solo aspettare una donna disponibile e conseziente. Il bello e’ che poi queste donne dopo aver respinto numerosi corteggiatori giudicano gli uomini meno fortunati etichettandoli come sfigati e buoni a nulla. Ma ragazzi, alla fine questi discorsi si perdono nel vuoto, la donna non si calera’ mai nei panni di un uomo, discorsi di quel tipo li ho sempre sentiti fare dalle donne e mai da un uomo, ci sara’ un motivo no ? Per cui alle donne dico: scendete un pochino dal vostro piedistallo e cercate di rapportarvi con piu’ umilta’ verso l’ altro sesso, sono convinto che cosi facendo molti uomini che vi vedono ostili si proporranno a voi con maggiore serenita’ e anche la parte femminile ne trarra’ giovamento. Cosi la smetterete di affermare che non esistono piu’ gli uomini di una volta e che non sanno piu’ corteggiare.
“Ma ragazzi, alla fine questi discorsi si perdono nel vuoto, la donna non si calera’ mai nei panni di un uomo, discorsi di quel tipo li ho sempre sentiti fare dalle donne e mai da un uomo, ci sara’ un motivo no ?”
Proprio così Mizio,è quello che dico sempre,ogni tanto lo ripeto nella speranza di fare un favore ad altri uomini ma ho deciso che è bene che ognuno ci arrivi a capirlo dopo aver “investito” (a questo punto direi non inutilmente) il proprio tempo..
@Leonardo
Un uomo che si propone sta facendo una scelta, magari sbagliata, superficiale ma è una scelta.
Una donna può o meno aderire, facendo una scelta, magari sbagliata, superficiale ma è una scelta.
Io (per modo di dire) potrei essere invidiosa della mia amica, perché l’uomo ha scelto lei e non me. Mai sentito parlare di competitività femminile?
Pensi che se mi piaccia un uomo solo perché cerco di propormi mi accetta? E per fare cosa, una sveltina?
@Mizio
La tua situazione è particolare e non si conoscono i dettagli, non mi sento di pronunciarmi. Personalmente non mi sono mai sentita in un piedistallo. Ti auguro il meglio, potresti trovare qualcosa in futuro, solo stai attento alle scelte che fai.
@Mizio: sono gli uomini che devono farle scendere dal piedistallo.
Mizio
>>>>>>>>>>>>>>>
Cosi la smetterete di affermare che non esistono piu’ gli uomini di una volta e che non sanno piu’ corteggiare.
>>>>>>>>>>>>>>>
Premesso che io sono uno che ha la faccia come il … bip! con le femmine, (ma non e’ questo il punto, ovviamente) c’e’ da dire che noi trentenni siamo la generazione cresciuta col mito – perche’ di mito si tratta – delle “donne sessualmente aggressive, che prendono sempre l’ iniziativa e te la sbattono in faccia”… Insomma, la generazione che avrebbe “invertito i ruoli”… ?!? Be’, la realta’ che io conosco e’ molto diversa da quella narrata dai mass media e dalle stesse femminucce, nonche’ dai succubi che leccano loro i piedi. Se un uomo qualunque aspetta l’ iniziativa femminile, come minimo arriva alla tomba vergine.
@Simone,
I motivi che ci possono portare a periodi di astinenza sessuale sono tra i più svariati.
Nella statistica riportata da Fabio la percentuale più alta era tra le donne separate. Questo mi indica il valore negativo dell’esperienza precedente, una condizione di svantaggio rispetto alle donne libere soprattutto se c’è presenza di figli, minori spazi ludici o di frequentazione.
Per quanto invece riguarda il ritardo nell’inizio dell’attività sessuale, non lo trovo positivo, anche se mi terrei moderata sulla percentuale delle statistiche. In genere chi ha un rapporto di coppia, anche contenuto, ha un attività sessuale, è molto raro che questo non si verifichi, almeno tra le persone che io conosco, quindi mi lascerebbe pensare alla presenza di difficoltà nell’ instaurare un qualunque tipo di relazione continuativa.
Diverso è invece il problema dell’astinenza sessuale che si verifica nella coppia con la perdita di ogni stimolo, questo è un campo in studio e in osservazione.
Per quanto riguarda le motivazioni personali, mi astengo dal raccontare, l’unica cosa che posso dire è che non c’è stato un solo uomo che io abbia allontanato che si sia sentito colto dal panico o non abbia immediatamente dopo instaurato rapporti con altre, anzi forse sono stata d’aiuto. Quindi le mie se possiamo chiamarle scelte di astinenza hanno visto coinvolta, nei risultati, solo la mia persona medesima.
“Cosi la smetterete di affermare che non esistono piu’ gli uomini di una volta e che non sanno piu’ corteggiare”
Magari fosse così.
Il problema invece è dato proprio dal fatto che sono ancora la maggior parte, nonostante tutto.
Se quello che dicono fosse vero le cose si capovolgerebbero nel giro di un mese.
“alle donne dico: scendete un pochino dal vostro piedistallo e cercate di rapportarvi con piu’ umilta’ verso l’ altro sesso”
Passati gli “anta” lo fanno quasi tutte, almeno quelle che sono rimaste single.
Abbiate la pazienza di sopportare ancora un po’ questo vecchio Vampiro, ma vorrei farvi notare che frasi come questa di Maria5, “Pensi che se mi piaccia un uomo solo perché cerco di propormi mi accetta? E per fare cosa, una sveltina?” non fanno che confermare quel che in più di una occasione vi avevo fatto notare, ossia che alle donne del sesso ludico non frega una cippa.
Vi piaccia o no, le donne, per certi versi, sono realmente una specie diversa.
Maria noto che non hai risposto alle mie affermazioni come invece hanno fatto Sandro e Strider. Ammetto di essere stato un po’ forte nelle critiche ma hai utilizzato il classico atteggiamento tipico delle donne: spostare l’ attenzione su altri argomenti per non rispondere. Le donne quando si vedono sbattere la verita’ in faccia nuda e cruda cosi com’e’ oppure si sentono toccate nell’ orgoglio anziche’ affrontare l’ argomento si mettono sulle difensive affermando di essere diversa dalle altre. Io non ti conosco per cui non posso fare valutazioni su di te, ma credimi: donne cosi ne ho conosciute tante e ti assicuro che quando vengono messe alla prova tutti i nodi vengono al pettine. La mia situazione non e’ particolare perche’ io come tanti altri soffriamo dello stesso problema: non disporre dello stesso potere sessuale che ha la donna, con la differenza che io ho avuto il primo rapporto dopo i trenta. Quindi da questo punto di vista stiamo tutti sulla stessa barca.
>>>>>
Strider: Se un uomo qualunque aspetta l’ iniziativa femminile, come minimo arriva alla tomba vergine.
>>>>>
Verissimo. Per onesta’ di cronaca devo ammettere che io mi sono proposto poche volte con le donne vuoi per timidezza (ormai superata dopo i venti) e vuoi perche’ nella maggior parte dei casi e’ la donna che ti mette nelle condizioni di proporti oppure no. Per cui conoscendo le donne capisco dai suoi atteggiamenti se e’ il caso di farmi avanti oppure ritirarmi dalla competizione.
>>>>>
Sandro: Passati gli “anta” lo fanno quasi tutte, almeno quelle che sono rimaste single.
>>>>>
Si ma anche le ragazze fisicamente non proprio all’ altezza… loro abbandonano il trono gia’ dopo i venti…
>>>>>
Leonardo: sono gli uomini che devono farle scendere dal piedistallo.
>>>>>
Gli uomini devono imparare a tirare fuori gli attributi e smetterla di essere servi e cercare di essere un po’ piu’ cattivelli quando serve (nel senso buono del termine cioe’ piu’ duri, decisi e determinati nel far valere le loro ragioni).
Giustamente Mizio ci dice che la sua condizione è comune a tanti uomini(solo che ben pochi riescono ad ammetterlo), ragion per cui non so se ridere o piangere quando sento dire che da noi vige il Sesso Libero. Ma come si fa a parlare di Sesso Libero, se tanti, tantissimi uomini,come Mizio, ne sono preclusi? E così mentre un Maschio Alpha(categoria molto apprezzata dalle donne), oppure quello “bellone”(secondo i canoni mediatici, però) porta al suo attivo centinaia o migliaia di donne possedute sessualmente, magari ricoverandosi in una clinica per disintossicazione dal sesso, una moltitudine di uomini comuni, invece, assediati dai due fuochi della astinenza sessuale forzata(da single o da matrimonio) e dalla provocazione sessuale femminile, sono scaraventati nel vicolo cieco del porno multimediale o in quello, ancor più squallido, del sesso con le prostitute. E questa sarebbe la tanto decantata “libertà sessuale”??!!! Evidentemente si confonde il potere sessuale femminile con la libera sessualità. Infatti non si può parlare di “diritto” e “libertà” in relazione a qualcosa riservata solamente a senso unico e/o a pochi. In questo caso si parla di Potere e di Privilegi, non di diritto.
La beffa è che un uomo che versa in queste condizioni, non può nemmeno lamentarsi, perchè si attira pure l’ironia cattiva,sprezzante e beffarda di tante donne: “Se non trovi da scopare la colpa è tua, perciò fatti le seghe”. Come se un uomo “bruttino” che non riesce a trovare sesso occasionale fosse responsabile egli stesso della sua condizione. La sua condizione, il suo malessere, il suo bisogno di aiuto, non gli vengono nemmeno riconosciuti, anzi, come detto prima, diventa pure colpevole della sua situazione. E questa sarebbe l’ “empatia” femminile?
La beffa è che un uomo che versa in queste condizioni, non può nemmeno lamentarsi, perchè si attira pure l’ironia cattiva,sprezzante e beffarda di tante donne: “Se non trovi da scopare la colpa è tua, perciò fatti le seghe”. (Raffaele)
**************************
Non c’è solo l’ironia sprezzante delle donne ma anche quella degli uomini.
@Mizio: con attributi intendi l’intelligenza, la sensibilità? perché a me la frase caccia i coglioni non è mai piaciuta, un’ altro punto importante dovrebbe essere il rifiuto dei cosidetti attributi: io sono debole, le donne se ne approfittano, quindi le donne vanno punite; altrimenti siamo alle solite che l’uomo non può permettersi debolezze, se non ha donne è colpa sua.
Qualsiasi cosa ad un uomo gli si può rinfacciare di non avere le palle.
Possiamo dire a Van Gogh di non avere avuto le palle? A volte a grandi uomini del passato si dice che erano gay perché non hanno avuto donne durante la vita; se una donna vive sola la sua esistenza è solo una zitella e non lesbica, oggi si dice single.
Avete accolto nel vostro sito Paolo Barnard con altri articoli. Giusto lo accogliate con il seguente.
Questo, a mio parere, è il significato di essere Uomo. Ne Alpha, Ne Beta. UOMO.
Paolo, ce la facciamo.
Paolo Barnard:”Donne, leggete se ce la fate, poi ‘lapidate’ Massimo Fini.”
di PAOLO BARNARD
Donne, ritrovate il coraggio, la dignità, prendete il vostro destino nelle mani. E fate questo:
Trovatevi sotto casa di Massimo Fini, fate un picchetto di 24 ore su 24 per una settimana, e ogni volta che lo incontrate, con garbo e senza uso di violenza, ficcategli nelle tasche della giacca, se ce la fate nella patta dei pantaloni, nella buchetta delle lettere fino a intasarla, spargetegli sul pianerottolo del suo appartamento, mettetegli sotto i tergi dell’auto, insomma ‘lapidate’ Massimo Fini con fotocopie di quanto segue:
Massimo Fini ha scritto: “La donna è baccante, orgiastica, dionisiaca, caotica, per lei nessuna regola, nessun principio può valere più di un istinto vitale. E quindi totalmente inaffidabile. Per questo, per secoli o millenni, l’uomo ha cercato di irreggimentarla, di circoscriverla, di limitarla, perché nessuna società regolata può basarsi sul caso femminile. Ma adesso che si sono finalmente “liberate” sono diventate davvero insopportabili.”
Da The crimewave that shames the world, di Robert Fisk, The Independent, Gran Bretagna, 7 settembre 2010:
“E’ una tragedia, un orrore, un crimine contro l’umanità. Si chiamano ‘omicidi d’onore’, sono una pratica islamica, cristiana e hindu…
Lo scorso Febbraio Medine Mehmi, 16 anni, fu sepolta viva dal padre e dal nonno nel pollaio di casa, nella provincia di Adiyaman in Turchia, perché si accompagnava con gli amici maschi. Il suo corpo fu trovato 40 giorni più tardi, in posizione fetale e con le mani legate dietro la schiena – irreggimentata, circoscritta, limitata, vero Massimo?
Aisha Ibrahim Duhulow, di 13 anni somala, trascinata nel 2008 di fronte a mille uomini mentre urlava “No! Non uccidetemi!”, e sepolta in un buco fino al collo. Viene lapidata da 50 uomini per adulterio. Dopo 10 minuti la tirano fuori, è ancora viva, la rimettono nel buco e la lapidano ancora. Il suo crimine? Era stata violentata da tre uomini, e li aveva denunciati – irreggimentata, circoscritta, limitata, vero Massimo?
Nell’agosto del 2008 cinque donne furono sepolte vive per crimini d’onore in Baluchistan, da membri di una tribù armata; tre di loro, Hameeda, Raheema e Fauzia, erano adolescenti. Dopo essere state picchiate e fucilate furono gettate ancora vive in un fosso, poi coperte di sassi e terra. Quando le due rimanenti donne protestarono, furono ugualmente massacrate. Il crimine commesso dalle tre ragazzine era stato di aver voluto scegliere il proprio marito. Nel parlamento pakistano, il deputato Israrullah Zehri definì la strage come “una tradizione secolare che continuerò a difendere” – irreggimentate, circoscritte, limitate, vero Massimo?
Nel 2002, nel villaggio di Meerwala nel Punjab, una giuria tribale sentenziò che un ragazzino di 11 anni della tribù di Gujar, di nome Abdul Shakoor, aveva camminato illegalmente con una donna di 30 anni della tribù Mastoi, e questo aveva disonorato i Mastoi. Fu deciso che per riabilitare l’onore dei Gujar, la sorella di 18 anni del ragazzo, Mukhtaran Bibi, doveva essere stuprata dal ‘branco’. Al padre della giovane fu detto che se non la portava al supplizio tutte le donne della famiglia sarebbero state violentate. Lo fece, e la ragazza fu trascinata sotto una tenda e fu stuprata da 4 uomini, mentre un centinaio rideva e tifava dal di fuori. Poi fu costretta a ritornare a casa nuda attraverso il villaggio – irreggimentata, circoscritta, limitata, vero Massimo?
La giovane donna trovata in uno fosso vicino a Daharki in Pakistan, uccisa ‘per onore’ dalla sua famiglia mentre partoriva il suo secondo bambino; le mozzarono il naso, le orecchie e la lingua, poi la ammazzarono ad accettate. Il suo primo pargolo fu trovato morto sul suo grembo, il neonato col torso ancora nella sua vagina, la testa appena fuori. Fu scoperta decomposta, la polizia la seppellì – irreggimentata, circoscritta, limitata, vero Massimo?
***
Esiste una barbarie superiore a quelle che avete appena letto. E’ quella di chi scrive “La donna è baccante, orgiastica, dionisiaca, caotica, per lei nessuna regola, nessun principio può valere più di un istinto vitale. E quindi totalmente inaffidabile. Per questo, per secoli o millenni, l’uomo ha cercato di irreggimentarla, di circoscriverla, di limitarla, perché nessuna società regolata può basarsi sul caso femminile. Ma adesso che si sono finalmente “liberate” sono diventate davvero insopportabili.”
Donne, se non vi muovete per questo, se la barbarie per voce di uno di noi diventa non solo tollerata, ma addirittura fa ‘controversia intellettuale’, non oso immaginare cosa vi aspetterà, cosa ci aspetterà. Perché voi siete noi e noi siamo voi.
Fonte: paolobarnard.info
Come già spiegato precedentemente in altri post che tu non hai avuto occasione di leggere, Paolo Barnard non è organico agli Uomini Beta ma è “solo” un collaboratore, sua pur autorevole, data la sua esperienza giornalistica, la sua professionalità e anche le sue idee che, in molti ambiti più strettamente politici, condivido in larga parte.
Gli articoli che ci ha autorizzato a pubblicare sul nostro sito sono quelli che noi condividiamo. Ciò detto lui è ovviamente liberissimo di scrivere ciò che vuole.
La mia opinione personale è che Barnard, per le posizioni che ha assunto pubblicamente con gli articoli di cui sopra nei confronti del “femminile”, ancor prima che noi li pubblicassimo sul nostro sito, è stato strumentalmente accomunato (da persone in malafede) a Massimo Fini, uomo di idee opposte e contrarie alle sue (come a quelle degli Uomini Beta). Barnard ha quindi avvertito l’esigenza di smarcarsi e di sottolineare che la sua critica al “femminile” è radicalmente diversa da quella di Fini (vale anche per gli Uomini Beta).
Quello che penso è che sia stato maldestro in questo tentativo, utilizzando argomenti scontati intrisi di pseudocultura “politically correct” e luoghi comuni del guardaroba femminista.
Faccio un volo pindarico, per fare un esmpio, anche se può sembrare azzardato. Io (come Barnard) sono un fiero oppositore della politica israeliana in Medio Oriente. Per queste mie posizioni mi sono sentito rispondere spesso dai miei avversari politici:”Ma come? Gli ebrei sono stati perseguitati ovunque nel mondo e nella storia e tu ti permetti di criticare la politica del governo e dello stato di Israele, anche duramente?”
Ecco, ammesso e non concesso che si possa fare un parallelo fra le persecuzioni subite dagli ebrei nella storia e quelle subite dal genere femminile, mi pare che la risposta di Barnard a Fini sia un po’ su questa lunghezza d’onda. Molto debole, dal mio punto di vista, e molto scontata. A mio parere, molto al di sotto delle sue possibilità, ma questo è un suo problema, non certo il mio personale né tanto meno degli Uomini Beta.
Per quanto mi riguarda, nessuno di noi disconosce i torti e le ingiustizie subiti da tante donne nella storia, così come quelli subiti da tanti uomini. Nella stessa misura in cui, personalmente, non disconosco certo quelli subiti dagli ebrei (così come da tanti altri popoli e gruppi etnici di cui invece si parla molto meno, eppure l’elenco sarebbe lungo…). Ma questo non può certo impedirmi di osservare la realtà attuale e di dire ciò che penso senza nessuna remora o senso di colpa (per cosa?)sia sulle donne che sugli uomini o sulla politica di questo o quello stato.
Ciò detto, tu ritieni che in questo articolo di Barnard che hai pubblicato, si estrinsechi nel mondo migliore il significato dell’Essere UOMINI, né alpha né beta, ma solo UOMINI? Liberissimo di pensarlo. Io non la vedo così, sia perché non condivido (come già spiegato) la sua risposta a Fini, sia perché considerare gli uomini indipendentemente dalla loro condizione oggettiva, non ha alcun senso. Trovo anzi che sia profondamente qualunquista affermare proprio quello che hai appena affermato tu. Può convenire ad alcuni uomini ragionare in questo modo (e gli conviene) ma non certo agli uomini beta.
Fabrizio
La donna è baccante, orgiastica, dionisiaca, caotica, per lei nessuna regola, nessun principio può valere più di un istinto vitale
<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<
SI, MAGARI !!
Raffaele
La beffa è che un uomo che versa in queste condizioni, non può nemmeno lamentarsi, perchè si attira pure l’ironia cattiva,sprezzante e beffarda di tante donne: “Se non trovi da scopare la colpa è tua, perciò fatti le seghe
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Più che ironia la chiamerei paura…perchè un uomo che va a prostitute almeno non è soggetto al potere sessuale femminile . Altro che ironia…
————————————–
Fabio
Non c’è solo l’ironia sprezzante delle donne ma anche quella degli uomini.
>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Bah, non so te, ma io sento sempre uomini che dicono ad altri uomini di essere andati ( o di andare se single ) a prostitute e vantarsene pure . Forse quelli che intendi tu sono dei maschietti di merda pentiti, che si meritano solo donne come loro .
sul tema ebrei-palestinesi , proporrei una canzone degli ska-p “intifada” dove ,in un verso ,cita
QUIEN PODIA IMAGINAR ?
QUE DAVID FUESE GOLIATH
QUIEN PODIA IMAGINAR ?
QUE DAVID FUESE GOLIATH
credo che non bisogna tradurlo (anche se sono veneto e quindi agevolato ) ,praticamente da opresso il popolo di israele ,dimenticando di essere stato tale ,si trasforma in opressore …
nessuno qui vuole vedere donne brutalmente uccise o lapidate , ma stiamo discutendo che ,la maggior parte delle donne (sempre sbagliato generallizzare) stanno assumendo delle posizione di “vendetta” ,verso gli uomini ,ma solo quelli beta ….questo è il mio modo di vedere ….
leggetevi il testo e i commenti su il corpo delle donne ” su questo tema della prostituzione
http://www.ilcorpodelledonne.net/?p=3459
Vorrei porre una domanda:
Ma è compatibile con il minimo sindacale di onestà intellettuale che ogni individuo dovrebbe (il condizionale non è casuale) avere, replicare ad un discorso come quello fatto da M. Fini (che ho avuto modo di leggere), discorso chiaramente (e sottolineo il chiaramente) riferito al qui ed ora, argomentando che in qualche parte del mondo islamico le donne vengono ammazzate a sassate?
Considerate la mia domanda alla stregua di un sondaggio.
Il testo dello scritto di M. Fini:
“Le donne sono una razza nemica. Bisognerebbe capirlo subito. Invece ci si mette una vita, quando non serve più. Mascherate da “sesso debole” sono quello forte. Attrezzate per partorire sono molto più robuste dell’uomo e vivono sette anni di più, anche se vanno in pensione prima. Hanno la lingua biforcuta. L’uomo è diretto, la donna trasversale. L’uomo è lineare, la donna serpentina. Per l’uomo la linea più breve per congiungere due punti è la retta, per la donna l’arabesco. Lei è insondabile, sfuggente, imprevedibile. Al suo confronto il maschio è un bambino elementare che, a parità di condizioni, lei si fa su come vuole. E se, nonostante tutto, si trova in difficoltà, allora ci sono le lacrime, eterno e impareggiabile strumento di seduzione, d’inganno e di ricatto femminile. Al primo singhiozzo bisognerebbe estrarre la pistola, invece ci si arrende senza condizioni.Sul sesso hanno fondato il loro potere mettendoci dalla parte della domanda, anche se la cosa, a ben vedere, interessa e piace molto più a lei che a lui. Il suo godimento – quando le cose funzionano – è totale, il nostro solo settoriale, al limite mentale (“Hanno sempre da guadagnarci con quella loro bocca pelosa” scrive Sartre). La donna è baccante, orgiastica, dionisiaca, caotica, per lei nessuna regola, nessun principio può valere più di un istinto vitale. E quindi totalmente inaffidabile. Per questo, per secoli o millenni, l’uomo ha cercato di irreggimentarla, di circoscriverla, di limitarla, perché nessuna società regolata può basarsi sul caso femminile. Ma adesso che si sono finalmente “liberate” sono diventate davvero insopportabili.Sono micragnose, burocratiche, causidiche su ogni loro preteso diritto. Han perso, per qualche carrieruccia da segretaria, ogni femminilità, ogni dolcezza, ogni istinto materno nei confronti del marito o compagno che sia, e spesso anche dei figli quando si degnano ancora di farli. Stan lì a “chiagne” ogni momento sulla loro condizione di inferiorità e sono piene zeppe di privilegi, a cominciare dal diritto di famiglia dove, nel 95% dei casi di separazione, si tengono figli e casa, mentre il marito è l’unico soggetto che può essere sbattuto da un giorno all’altro sulla strada. E pretendono da costui, ridotto a un bilocale al Pilastro, alla Garbatella, a Sesto San Giovanni, lo stesso tenore di vita di prima.Non fan che provocare, sculando in bikini, in tanga, in mini (“si vede tutto e di più” cantano gli 883), ma se in ufficio le fai un’innocente carezza sui capelli è già molestia sessuale, se dopo che ti ha dato il suo cellulare la chiami due volte è già stalking, se in strada, vedendola passare con aria imperiale, le fai un fischio, cosa di cui dovrebbero essere solo contente e che rimpiangeranno quando non accadrà più siamo già ai limiti dello stupro. Basta. Meglio soddisfarsi da soli dietro una siepe”. (Massimo Fini)
@Lestat,
il sesso ludico come lo intendi tu, io personalmente non lo capirò mai e da questo punto di vista è meglio che ci mettiamo una pietra sopra.
Con la frase che ho scritto intendevo dire che non è sufficiente proporsi per realizzare qualcosa che possa avere un senso ludico condivisibile. La sveltina indicava appunto qualcosa di poco appetibile sotto vari punti di vista, ma entrando invece nello specifico della parola, credo che dobbiate prendere atto che la maggior parte delle donne sono poco interessate ad una botta e via. Questo che vi possa piacere o meno, sia per motivi fisici che psicologici. Con questo nessuno si illuda che l’obbiettivo sia quello di portare un uomo all’altare perché, visti i tempi, non coincide col prendere il palio.
Spero di essere stata chiara, poi i singoli aspetti vanno trattati singolarmente.
@Mizio,
credo di avere già indicato che non considero positivo il ritardo nell’inizio dell’ attività sessuale. Il rapporto con l’altro sesso inizia nell’infanzia, poi a scuola , poi negli ambiti sociali, ludici e lavorativi e non si esaurisce mai, quindi non si tratta di avere solo rapporti intimi e sessuali, ma relazioni in genere.
Dici tu stesso che dopo una certa età le donne sono più disponibili, anche quelle esteticamente meno attraenti, bene perché non ti sei rivolto a loro? Le insicurezze le abbiamo tutti, le ho anche io nonostante abbia avuto più esperienze, mi trovo anche un po’ prevenuta.
L’astinenza sessuale come ho già scritto non ha di per sé alcun tipo di valore, chi si astiene semplicemente rinuncia per svariati motivi, ma nessuno di questi è indice di guadagno.
Non hai idea (o forse sì) cosa significa trovarsi di fronte alle proprie contraddizioni, che chiunque ha, se è capace di vederle.
Vedo in maniera diversa il corteggiamento, non me ne frega se qualcuno mi corteggia, voglio solo che si presenti facendomi capire chi è e cosa vuole, trovare spazi condivisibili per iniziare un esperienza che non si rilevi un danno per uno dei due o entrambi, nel massimo della spontaneità che però mai è gratis, ma richiede impegno oltre che disponibilità.
Qui il problema non è la mancanza di sesso nella società, ma le difficoltà relazionali e il fatto che una fascia anche se contenuta si ritrova emarginata. Ma l’argomento, almeno a mio avviso, è complesso.
Ho conosciuto Paolo Barnard attraverso Uomini Beta e devo dire che ne ho apprezzato le capacità di scrittura e molto spesso anche i contenuti. In tutti gli articoli pubblicati nel sito ha sollevato alcune questioni a mio avviso degne del massimo interesse. La questione del “sesso ludico”, al di là di tutte le banalizzazioni di cui è stata oggetto, merita certamente grande considerzione. In quello stesso articolo, “Sono andato a puttane”, scade però, a mio parere, nel luogo comune quando scrive che il “sesso ludico” sarebbe lo strumento per restituire alle donne il rispetto di cui sono private a causa della “mercificazione” dei loro corpi, come se possa essere considerata una vittima una persona che volontariamente mette in parte in bella mostra il suo corpo per stipendi pari a quelli di importanti calciatori di serie A o come se un intero genere si dovrebbe sentire offeso per la scelta fatta da un numero pari quasi a zero di sue rappresentanti (sic!). Conosco invece da tempo Massimo Fini e, pur non cpondividendo alcune sue posizioni, la “celebrazione” della guerra, per esempio, mi pare sinceramente ridicola, trovo sia un giornalista originale e i suoi scritti assai interessante da leggere. Trovo quindi un pò tristi queste diattribe tra giornalisti “liberi”. Dovrebbero in verità evidenziare più ciò che li accumuna che ciò che li divide, in quanto tutti sappiamo in che stato si trovi il giornalismo italiano, servo del padrone di turno e del politicamente corretto imperante.
perché a me la frase caccia i coglioni non è mai piaciuta (Leonardo)
>>>>>
Come ho scritto nel post precedente il mio voleva essere un termine propositivo e non critico. Prova a farti un giro su Facebook tra i profili femminili o qualsiasi altro social network, troverai una serie di smancerie o le solite frasi scontate del tipo: “quanto sei bella”, “quanto sei carina”, “ti farei questo e quest’ altro…” e via discorrendo. E queste cose le vedo scritte anche su foto palesemente false o addirittura avatar !!!. Questo vuol dire essere succubi delle donne e le donne su questa nostra debolezza ci giocano e se ne approfittano. Ora, fermo restando che non c’e’ nulla di male nel fare un complimento gratuito proviamo un attimino a pensare a questo: se non dessimo tutto questo potere alla donna, la donna si sentira’ meno desiderata, il suo ego sara’ sempre meno soddisfatto, di conseguenza comincera’ anche lei a muoversi e essere piu’ propositiva per colmare i suoi vuoti. Questo e’ uno dei tanti esempi ma ne potrei citare tanti altri.
>>>>>
Simone: Siccome sono un uomo, posso assicurarti che gli uomini, pur di tenersi su, raccontano un sacco di bugie
>>>>>
Questo e’ anche frutto della mentalita’ che ci viene inculcata sin da giovanissimi, dagli amici ma anche dai nostri genitori per cui: “se vuoi conquistare una ragazza DEVI mostrarti figo, sicuro di te e dire di aver avuto un sacco di donne”, guai a mostrare le proprie debolezze, no no no. Finche’ l’ uomo non assorbe questi concetti e li fa talmente suoi che li aziona in automatico senza rendersene conto. Quanti di voi raccontando bugie hanno ottenuto i risultati sperati ? Io personalmente ne ho ottenuti pochissimi tant’e’ vero che mi sta balenando l’ idea che se fossi stato me stesso in alcune situazioni probabilmente (dico solo probabilmente) avrei ottenuto qualcosa di piu’.
Non è semplice mantenere serenità di giudizio nella tempesta che segue alla critica dei dogmi ideologici che il potere ritiene essenziali alla propria legittimazione. L’accusa che si finisce per avere sul collo è l’accusa del delitto storicamente più grave: lesa maestà, ovvero critica eversiva ai fondamenti del potere. Accusa naturalmente mascherata ad uso popolare nella più comprensibile versione: “ha incendiato il Reichstag” , e tutte le altre variazioni sul tema declinate oggi in chiave femminista. Come argomenti “contro le fiamme”, si finisce allora per ricorrere ai resoconti e ai toni truculenti che appartengono alla cronaca nera e alla follia. Si esce insomma dal piano reale della discussione e si diventa più realisti del Re. Già visto, o no?
“il problema non è la mancanza di sesso nella società, ma le difficoltà relazionali”
“difficoltà relazionali”
Partiamo da qui.
Se dovessi descrivere la modalità con la quale le donne si sono relazionate con me fino ad oggi, io la trovo in tutto e per tutto simile a quella con la quale io mi “relaziono” con la lavastoviglie piuttosto che con l’ automobile o l’ aspirapolvere.
Cioè io premo un bottone (o giro una chiave) e la prima mi lava i piatti, la seconda mi porta dove voglio e la terza mi toglie la polvere dal pavimento.
Penso che comprendere quale sia il “bottone” che premono le donne sia cosa alla portata di chiunque, quindi non mi dilungo al riguardo.
Il problema è:
come si può pensare di relazionarsi con un individuo comportandosi come se questo fosse un elettrodomestico e stupirsi del fatto che la relazione naufraghi nel giro di breve tempo?
Io credo di essere un pò diverso, per mia fortuna, da un ciclomotore, non di essere semplicemente un ciclomotore difettoso.
Forse quelli che intendi tu sono dei maschietti di merda pentiti, che si meritano solo donne come loro . (Silent Hill)
**********************
Fa qualche differenza il fatto che siano dei “maschietti”?
Non appartengono forse al nostro stesso sesso? Quindi?
*********
La sveltina indicava appunto qualcosa di poco appetibile sotto vari punti di vista, ma entrando invece nello specifico della parola, credo che dobbiate prendere atto che la maggior parte delle donne sono poco interessate ad una botta e via. (Maria5)
***********
Io ne ho preso atto da tempo…
Questa è una lettera che spedii ai maschi selvatici nell’estate del 2003.
http://www.maschiselvatici.it/index.php?option=com_content&view=article&id=807:-le-donne-e-il-sesso&catid=89:soldi-potere-sesso-&Itemid=50
“La sveltina indicava appunto qualcosa di poco appetibile sotto vari punti di vista, ma entrando invece nello specifico della parola, credo che dobbiate prendere atto che la maggior parte delle donne sono poco interessate ad una botta e via.”
Piantamola di farci addomesticare come cani.
Il sesso mordi e fuggi è molto più diffuso presso le donne di quanto loro stesse ammettano,solo che illudendosi di essere “superiori” (come vogliono farci credere), al fine di sentirsi a posto con la coscienza autolegittimandosi, queste racconteranno sempre che cercano qualcosa “di più” che normalmente un uomo è restio a dare per vari motivi (insicurezza,superficialità,etc. etc) così possono starsene sul loro piedistallo distribuendo giudizi opportunistici.
Lo dico sempre,le donne hanno ereditato dal femminismo quella “forma mentis” che le pone dialetticamente in vantaggio rispetto agli uomini,fanno politica di genere senza rendersene conto perchè si ritrovano con la strada spianata da anni e anni di propaganda anti-maschile.Loro sanno sempre con chi/che cosa hanno a che fare quando si accostano a certe tematiche,la maggior parte di noi no…teniamolo ben presente.Dobbiamo dotarci degli strumenti (anche psicologici)per “scalzarle” dal loro piedistallo e far loro capire che il dialogo è possibile solo su presupposti minimi condivisi (ad esempio il riconoscimento della realtà maschile al di là dei loro personalissimi feedback) e non (in pratica) dettati solo da una parte,come di fatto avviene oggi con il beneplacito di molti.Ma per fare ciò bisogna lavorare per costruire una consapevolezza di genere maschile ed una analogo (e per certi versi speculare) modo di accostarsi a certe discussioni.
Fabio
Fa qualche differenza il fatto che siano dei “maschietti”?
>>>>>>>>>>>>>
Si. I maschietti hanno subito il lavaggio del cervello , noi no…
Il sesso mordi e fuggi è molto più diffuso presso le donne di quanto loro stesse ammettano (Luke Cage)
*******************
Luke, una domanda: tutto questo sesso mordi e fuggi, con chi lo fanno le donne, dato che un numero imprecisato di uomini non sa neanche cosa sia questo genere di sesso, a meno che non paghi una prostituta?
Dimenticavo.
Luke, tu scrivi che “Loro sanno sempre con chi/che cosa hanno a che fare quando si accostano a certe tematiche,la maggior parte di noi no…”
Sono d’accordo con te quando sostieni che la maggior parte degli uomini non sa neppure cosa siano certe tematiche, ma dissento quando affermi che loro “sanno sempre”… No, non è vero: loro non sanno sempre.
Anzi, spesso sono di una superficialità scandalosa.
Si. I maschietti hanno subito il lavaggio del cervello , noi no… (Silent Hill)
************
Innanzitutto credo tu abbia compreso bene quello che volevo dire, per quanto riguarda il resto devo dirti che io non condivido del tutto la tesi del “lavaggio del cervello” (non la condividevo neanche anni fa, quando ero iscritto alla mailing list di U3000).
Secondo me, di fronte alle donne, molti uomini sono coglioni a prescindere. Lavaggio del cervello femminista o no.
Dici tu stesso che dopo una certa età le donne sono più disponibili (Maria)
(???)
Ho semplicemente detto che le donne oltre una certa eta’ scendono dal piedistallo non che siano piu’ disponibili, sono due cose diverse. Percio’ nessuna contraddizione.
Sorry…
@Fabio:
“Sanno sempre” nel senso che avendo la consapevolezza di avere il monopolio della sfera sessuale maschile sanno o intuiscono più facilmente come comportarsi per avere una posizione psicologicamente predominante.Come dicevo sopra,ciò non deriva da una superiore intelligenza,ma semplicemente ,a mio parere,dal fatto che coltivano tutt’oggi una consapevolezza di genere (che noi chiamiamo post-femminismo) che le rende più agguerrite.Poi ovviamente ogni caso fà storia a sè,ma in linea generale credo che le cose stiano,almeno in parte,come le ho descritte.
@Fabio
Il sesso mordi e fuggi preferibilmente lo fanno con :
– Il chirurgo plastico della serie “Nip/Tuck”
– il “George Clooney” della situazione
– il calciatore,meglio se di serie A (come “Alfa”)
-Il capo ufficio,il professore o l’intellettuale di spicco,l’imprenditore di successo
-etc…..
..insomma tutti quelli che identificano come “Uomini Alfa” e di cui hanno bisogno per sentirsi (in cambio di “attenzioni”) socialmente affermate.
Di fatto,come è scritto nel libro “Le donne,una rivoluzione mai nata”( https://www.uominibeta.org/category/libri/),le donne non si sono mai emancipate da quelle dinamiche di subordinazione che certo femminismo si era ripromesso di abbattere: hanno preferito un compromesso (con le attuali e prevalenti “opzioni” culturali e sociali) tutto sommato (per loro) accettabile,ovvero quello di rimanere “prone” di fronte a pochi (alfa),ma “inarrivabili” rispetto a “molti”(beta).
Per approfondimenti ti consiglio la lettura del manifesto e i principi del Movimento Uomini Beta che trovi nella home page del sito : https://www.uominibeta.org/category/il-movimento/
@Fabio
Penso che il sesso mordi e fuggi possa avere solo una funzione limitata, l’evento occasionale può essere solo complementare o di aggiunta ad altre relazioni che si hanno, ma non può divenire un modo di vivere il sesso.
Sveltina”, “mordi e fuggi” “botta e via”, danno il senso della corsa e della fugacità.
La mia esperienza personale mi porta tuttavia a pensare che la “botta e via” è riconosciuta tale per motivi soggettivi e non oggettivi.
E’ sincronicità del momento nella manifestazione degli istinti, performance, ispirazione, libera espressione, rappresentazione della propria condizione, finita la quale segue il vuoto, non perché da parte dell’altro non ci sia l’intenzione di ripetere o continuare ma perché soggettivamente viene riconosciuta tale, non si trovano le condizioni che possono portare ad uno sviluppo, a raccontare il resto della storia.
E’ difficile da parte degli uomini un’effettiva richiesta di una fruizione una tantum. Ho trovato invece un maggiore interesse ad acquisire e conservare territori, gli uomini non demordono facilmente.
Tu però colleghi l’andare a prostitute come sostituto del sesso fugace ed il conto non mi torna.
” tu però colleghi l’andare a prostitute come sostituto del sesso fugace ed il conto non mi torna.”Maria5)
Tu sei un clone come tante che sono intervenute qui. La solita malafede. A nessuno piace andare a prostitute(e io non sono mai andato), ma in mancanza o in scarsità di vita sessuale, almeno per gli uomini(non so per voi donne) diventa un male(per gli uomini) minore. La masturbazione come surrogato di una vita sessuale mancante o insoddisfacente, alla lunga diventa altamente frustrante. Voi giudicate la sessualità maschile e quindi le sue esigenze usando i parametri della sessualità femminile, ma sessualità maschile e femminile evidentemente non sono uguali. Nessuno chiede voi di cambiare la vostra sessualità, ma vi invitiamo semplicemente a prendere più iniziativa e ad essere più spontanee, senza pretendere che sia sempre il maschio a prendere iniziativa, ad essere meno esigenti nelle aspettative, e a scendere dal vostro piedistallo su cui siete indebitamente salite.
@Fabio
Il sesso mordi e fuggi preferibilmente lo fanno con :
– Il chirurgo plastico della serie “Nip/Tuck”
– il “George Clooney” della situazione
– il calciatore,meglio se di serie A (come “Alfa”)
-Il capo ufficio,il professore o l’intellettuale di spicco,l’imprenditore di successo
-etc….. (Luke Cage)
************************
Scusa Luke, ma tipi del genere quanti sono nella massa? Indubbiamente una ristretta minoranza.
Questo sta a significare che la stragrande maggioranza degli uomini il sesso mordi e fuggi lo conosce solo per sentito dire (prostitute a parte). Inoltre vorrei farti notare che anche i calciatori, gli attori o gli imprenditori pagano le prostitute (dalle quali in alcuni casi vengono pure sputtanati). Segno che pure loro sono subordinati alle donne.
******
Tu però colleghi l’andare a prostitute come sostituto del sesso fugace ed il conto non mi torna. (Maria5)
*****************
Maria, tu sei una donna, pertanto è ovvio che il discorso non ti torni. Tu, al pari di altre milioni di donne, non hai assolutamente bisogno di pagare né di rincorrerre gli uomini. Per te è tutto molto più semplice: ti corteggiano, ti portano a spasso con l’auto, ti pagano le cene, ecc. Tu non sai quante energie emotive bisogna spendere per star dietro alle donne, provarci, esporsi, far figure di merda, ecc. Maria, per molti uomini doverci provare con una donna è quanto di più impegnativo e difficoltoso possa esserci nella vita, anche perché generalmente le donne non fanno assolutamente nulla per mettere a proprio agio un uomo. Che poi i suddetti non lo vadano a dire in giro o a scrivere qui o altrove, non significa niente. C’è anche un’altra cosa che vorrei evidenziare. Il fatto che tu sia stupita dalle mie risposte, nonché da quelle di altri utenti di UB, sta a testimoniare che prima di noi nessun uomo ti aveva fatto notare certe “anomalie”. Ennesima dimostrazione di quanto gli uomini siano incapaci di parlare di sé e degli altri uomini, conferendo così ancor più potere alle donne.
Tiro un piccolo sospiro di sollievo (grazie Raffaele),la discussione stava prendendo una piega allarmante..
La risposta che darà Fabio a Maria5 confermerà (limitatamente a questo caso) una delle due considerazioni seguenti:
1) “.. di fronte alle donne, molti uomini sono coglioni a prescindere. Lavaggio del cervello femminista o no”
2) “Le donne sanno sempre con chi/che cosa hanno a che fare quando si accostano a certe tematiche,la maggior parte di noi no…teniamolo ben presente”
Io propendo per la seconda,dal momento che escludo che Fabio sia un coglione e che quindi sia consapevole dell’oculata parzialità di certi commenti (e sono anche buono,d’altronde come considerare l’affermazione “E’ difficile da parte degli uomini un’effettiva richiesta di una fruizione una tantum.” se non una presa per il c..lo o un riferimento al proprio partner che “mira a conservare il territorio”- leggi,non subire corna..).
@Sandro
Difficoltà relazionale è anche non riuscire ad esporre le proprie ragioni, le proprie esigenze e non sapere trovare un terreno comune. Se l’altro/a si stupisce che la relazione è naufragata evidentemente ognuno andava per conto suo.
Nella relazione tra i sessi ognuno dei due ha la tendenza a mistificarsi, per buona parte è anche naturale e spesso si nascondono molte cose allo scopo di proteggersi, riuscire nei propri intenti.
Penso che nessuno desideri avere un elettrodomestico per compagnia, può capitare che la parte più forte ne approfitti, ma una relazione dove è presente una sudditanza generalmente non è gradita e peggiora il comportamento. E’ superfluo dire che se ti rendi disponibile solo perché ritieni che viene ammaccato un bottone, è tutto da rivedere.
dal momento che escludo che Fabio sia un coglione e che quindi sia consapevole dell’oculata parzialità di certi commenti (Luke Cage)
*********
Luke, ad oltre 37 anni ho la presunzione di conoscere un po’ le donne. Tra l’altro io facevo parte della mailing list di U3000 già nel gennaio del 2003 e di quella di Marco Faraci dall’aprile dello stesso anno, perciò ho avuto un po’ modo di approfondire certe questioni, benché per tre anni – dal settembre 2004 all’ottobre del 2007 – non me ne sia più occupato a causa di una “profonda nausea”.
“E’ superfluo dire che se ti rendi disponibile solo perché ritieni che viene ammaccato un bottone, è tutto da rivedere”
Il senso di questa frase sinceramente non l’ho capito.
Che significa?
@Fabio:
“Scusa Luke, ma tipi del genere quanti sono nella massa? Indubbiamente una ristretta minoranza.
Questo sta a significare che la stragrande maggioranza degli uomini il sesso mordi e fuggi lo conosce solo per sentito dire (prostitute a parte). Inoltre vorrei farti notare che anche i calciatori, gli attori o gli imprenditori pagano le prostitute (dalle quali in alcuni casi vengono pure sputtanati). Segno che pure loro sono subordinati alle donne”
Forse non ti è chiaro che è proprio quello che intendevo dire (anche se i calciaori non spendono soldi in puttane per necessità quanto per il fatto che per loro,dati i soldi che hanno,non cambia nulla).
Mi sembra che contrariamente al mio suggerimento non hai letto i link che ti ho segnalato ma non c’è problema (avresti evitato di rispondermi in pratica confermando quello che intendevo dire).
Io ho aderito ufficialmente al Movimento Uomini Beta di cui questo sito è strumento di diffusione e aggregatore,per cui le mie posizioni/argomentazioni si inscrivono nell’ottica di quei prinicipi che ti segnalavo in quei link.
Se ritieni comunque sia produttivo insistere su determinati argomenti anche considerando la tua lunga “militanza” su tematiche legate alla QM (e avendo peraltro già probabilmente incontrato le solite superficiali contro-argomentazioni) ti auguro una buona continuazione nella discussione,lo dico senza alcuna polemica personale nei tuoi confronti.
@Fabio
Cercherò di essere più chiara.
Secondo me voi non volete il sesso fugace.
Forse volete la botte piena e la moglie ubriaca, ho questa impressione, leggendo Luke Cage che ha collegato l’acquisizione e la conservazione del territorio che ho indicato, con il timore delle corna.
Avete da ridire se la donna cerca il rapporto esclusivo e continuativo, mirate ad un’ulteriore liberalizzazione degli istinti, ma non si tocchi il tasto infedeltà.
Come le dobbiamo realizzare tutte queste cose contemporaneamente mi sfugge.
Io non so in quale ambiente vivi, dove vivo io c’è di tutto, ci sono coppie, trombamicizie, amanti, uomini tempestati da sms in mia presenza che pure si vantano di qualche donna che li “perseguita”, mi fanno vedere in facebook quelle con cui hanno avuto relazioni e so per certo che è tutto reale, ho ogni riscontro. Ho molti amici uomini, ho rapporti confidenziali.
Sono normali professionisti, impiegati ed operai, disoccupati e studenti. Quindi, cosa ti devo dire???
Diversamente non mi sarei “stupita”, non ti pare?
Ho evitato di scrivere quanto sopra perché non mi interessava tanto smentire la vostra realtà, ma comprendere il problema perché ripeto nella società c’è di tutto.
“Come le dobbiamo realizzare tutte queste cose contemporaneamente mi sfugge.”
Non ci vuole nulla. Una donna se è single si deve concedere. Se non è single si deve concedere solo al suo partner. Stessa cosa dicasi per un uomo.
Tu sei una persona ipocrita infatti anzichè riconoscere i vostri errori stai a puntare il dito, ergendoti a infallibile, come se voi donne foste infallibili!
I tuoi amici e i tuoi colleghi “perseguitati” da donne pretendenti?? Ma per piacere, và a dirla ad una altra parte questa balla!
@Maria5:
la tua impressione è sbagliata e hai volutamente capovolto il senso delle mie parole.
Cosa c’entrano le dinamiche di coppia (e le corna a cui mi riferivo) con il sesso una tantum??
Fa la brava va…che qui non siamo su facebook…
@Maria5
anzi…è così scoglionante stare qui a farsi prendere in giro da te che ti lascio divertire con chi ti sta dando corda..
Se ritieni comunque sia produttivo insistere su determinati argomenti anche considerando la tua lunga “militanza” su tematiche legate alla QM (Luke Cage)
*************
Luke, da parte tua noto una vena polemica, fine a se stessa, che non serve a nulla e che, fattelo dire, non ti rende “virtualmente simpatico”.
Tuttavia non c’è problema, poiché c’è di peggio nella vita. Argomento chiuso.
Saluti.
**********
Io non so in quale ambiente vivi, dove vivo io c’è di tutto, ci sono coppie, trombamicizie, amanti, uomini tempestati da sms in mia presenza che pure si vantano di qualche donna che li “perseguita”, mi fanno vedere in facebook quelle con cui hanno avuto relazioni e so per certo che è tutto reale, ho ogni riscontro. (Maria5)
************
1) vivo nelle Marche, che fino a prova contraria non sono “un altro mondo”
2) l’uomo medio è un gran racconta-balle
3) tu sei la classica donna media, che non fa che ripetere a memoria le solite banalità
4) Ho avuto le mie storie e per un breve periodo (circa dieci anni fa) ho pure convissuto con una mia concittadina, ma tutte le mie “conquiste” (che parola idiota!) le ho dovute sempre sudare.
5) L’iniziativa femminile è una leggenda urbana
Saluti pure a te.
Ragazzi ma ancora non avete capito che Maria si sta divertendo a provocarvi ? E la sua affermazione dei colleghi perseguitati e’ piuttosto lampante e eloquente. Un altro aspetto della donna che si appropria del potere per manipolare e rigirare l’ uomo come fosse un pedalino. Questa signora con le sue affermazioni vuole farci credere che gli altri uomini hanno donne a volonta’ e una vita sessuale e sentimentale sempre felice e appagante con l’ intento di farci sentire degli sfigati. Possibile che non l’ avete ancora capito ? Con me personalmente questo atteggiamento non attecchisce, Maria credimi se tu fossi stata un’ amica reale che conosco da tempo l’ avrei presa a ridere e ti avrei portato a cena per la tua simpatia ehehehh… e sono convinto che alla fine mi avresti ringraziato per la splendida serata trascorsa insieme. Io su Facebook ho ben 3 profili, uno completo di ben cinquemila amici con solo duecento uomini il resto tutte donne. Negli altri due ho 900 amici complessivi di cui il 95% donne. Se avessi voluto fare lo spaccone o il macho (per usare il termine che va di moda qui) avrei sventolato in giro il mio profilo, sarei andato a dire che tutte le donne mi chiedono l’ amicizia perche’ sono bello, stupendo e figo e avrei detto a tutti che ho avuto un sacco di incontri, notti passionali eccetera. Ma dato che sono un uomo e dunque non ipocrita mi sono esposto in prima persona per raccontare la mia REALE…. situazione, le mie debolezze, le mie problematiche, le mie difficolta’. Se poi vuoi credere alle balle che ti raccontano i tuoi amici sei liberissima di farlo. La vita e’ tua, il cervello anche. Ma non ti lamentare se poi gli uomini non sono come li vuoi tu.
>>>>>
anzichè riconoscere i vostri errori stai a puntare il dito (Raffaele)
>>>>>
Raffaele rassegnamoci: le donne non scenderanno mai dal trono per riconoscere i loro limiti e debolezze e questo dimostra quanto ho affermato qualche giorno fa ovvero: quando si espone a loro la verita’ e i dati di fatto che possono intaccare il loro orgoglio si mettono sulle difensive passando al contrattacco. E’ un sottile gioco del femminile e noi dobbiamo essere abili a non cascarci. Per questo ho sempre detto che bisogna essere duri, decisi e determinati e soprattutto non aver paura di esporre le nostre opinioni con fermezza con il rischio di ferire o intaccare il loro orgoglio.
@Raffaele,
non sono qui per convincervi di realtà che non conoscete, quindi se mi credete o meno il problema per me non si pone. Non posso erigermi a paladina di uno dei due sessi ma per quanto conosco gli uomini potrei scrivere romanzi. C’è la parte buona e la parte cattiva, ci sono le diversità individuali, ma tutto va preso con le pinze e senza visioni ingenue.
L’idea della donna e dell’uomo che da single si devono concedere, se hanno un partner devono mantenere la fedeltà, non ha nulla di speciale, non occorre alcuna ideologia, ma a quanto pare non sempre funziona. Ci sono molti uomini infedeli e anche donne, anche se in minoranza, ma forse solo ancora per poco. Ho avuto proposte da diversi uomini impegnati e solo pochi avevano problemi sessuali nel loro rapporto di coppia. Qualcuno si è pure giustificato dicendo che oggi non si mettono insieme due persone ma almeno quattro o cinque. Ne ho sentite di cotte e di crude, se sono un po’ prevenuta non credere che sia per caso. Io però per me ho scelto così, di guardare in faccia la realtà e se devo muovermi in maniera “seria” devo essere sicura di chi ho davanti.
Invece il “matrix” è una presa collettiva dei fondelli di generazioni pretenziose che vivono di favole
E adesso cominciamo anche con le accuse, invece di considerare le reciproche difficoltà.
Mi ha fatto piacere fare vostra conoscenza, una buona continuazione, i miei saluti.
Maria5 ho letto velocemente quindi qualcosa potrebbe essermi sfuggito.
Mi pare di aver letto che vedi uomini perseguitati da sms / messaggi / da donne con cui hanno avuto relazioni.
Per me quadra: e quando dico per me parlo anche in prima persona come donna.
Per me è una fatica (e lo è sempre stata) iniziare una relazione. Prima devo avere dei riscontri, almeno dei segnali inconsci, che magari mi creo io o quello che vuoi, che comunque ci sia qualche presupposto, oltre alla mera attrazione fisica, perchè si vada oltre al sesso mordi e fuggi. Che magari trovo anche in una sera eh, non è che ci voglia molto. Perchè quell’uomo resti. Che poi resti anche solo come amante, trombamico, amico senza tromba ha poca importanza per me. (Meglio sarebbe che i desideri coincidessero e che quello che voglio io – chiamasi tipo di rapporto – fosse lo stesso che vuole lui) ma se quell’uomo mi interessa come uomo mi da dolore non condividere più nulla e che sparisca dopo il sesso mordi-fuggi.
Quindi capisco e ci credo che questi uomini siano perseguitati da donne CON CUI HANNO AVUTO RELAZIONI.
E’ che difficilmente accade il contrario.
Se accade, facci caso, accade da studentessa a professore, accade agli uomini in vista.
Io credo che quello che si chiede è di non lasciare al genere maschile l’onere di esporsi, di dover fare sempre il primo passo, insomma di andare a “caccia” quando ci si sente sole.
E francamente io ammetto che quest’invito non l’ho mai accolto. Puo’ essere che sia carattere, timidezza, paura, incapacità di gestire alla pari la responsabilità del successivo fallimento (se sei scelta secondo me, psicologicamente scatta anche questo meccanismo).
Fatto sta che, nonostante tutte queste sfaccettature io mi sono “relazionata” in qualche modo come si suol dire. Ed è sempre dopo che qualcuno ha premuto questo tasto del “via” che mi sono messa in gioco, che, a quel punto mi sono attivata.
Che poi magari sia successo tutto in una sera o in una settimana, quel tasto, quel gesto esplicito l’ha sempre fatto un uomo, per quanto mi riguarda.
Maria5 prova ad entrare in una qualsiasi chat di incontri, anche senza mettere la foto. Ti ritroverai sommersa da uomini che vogliono conoscerti, incontrarti anche subito, a “scatola chiusa”. Senza sapere nulla di te, nemmeno che faccia hai. Dubito che cio’ possa accadere ad un qualsiasi uomo.
Approfitto del fatto che Maria5 sembra averci dato il benservito per dire due parole, non nel merito (perché c’è ben poco da dire, avendo lei stessa ben poco da dire) quanto nel metodo e soprattutto su noi stessi. Se lo avessi fatto prima sarebbe potuto sembrare un intervento indirettamente o velatamente censorio e allora non l’ho fatto. Anche perché non ero affatto stimolato a farlo, diciamoci la verità, e spesso preferisco lasciar cadere nel vuoto taluni interventi e commenti. Anche il silenzio è una forma di comunicazione, come sappiamo.
Mi sembra che alcuni di noi spesso si lascino coinvolgere in contraddittori improbabili, con interlocutori/interlocutrici altrettanto maldestri, destinati a non avere alcun costrutto. Siccome credo che dobbiamo imparare da ogni cosa che ci accade nella vita, anche quella apparentemente più banale, penso sia giusto e lecito domandarsi perché invece di discutere e affrontare argomenti ben più seri (e sì che ne abbiamo e il sito è strapieno di carne al fuoco da questo punto di vista…) ci perdiamo in chiacchiere di questo livello.
Guardate che il problema è serio e tutto sommato Maria5, da questo punto di vista, anche se inconsapevolmente da parte sua, naturalmente, ci ha fatto un favore perché ci ha consentito di ragionare su noi stessi. Vediamo un po’ di approfittare di tanta manna dal cielo…
Alcuni di noi sono stati inchiodati per giorni a parlare di banalità, non c’è altro modo per definirle, con questa donna, i cui interventi sono forse tra i più sciatti e scontati che siano mai stati postati su questo blog (scusa Maria5, non è un fatto personale, neanche ti conosco, ma noi abbiamo l’obbligo di parlarci chiaramente al fine della nostra crescita complessiva). Perché ci perdiamo in queste pseudo discussioni? Eppure ragazzi, ci sono state e ci sono donne che hanno pubblicato interventi infinitamente più intelligenti e puntuali, penso a quelli di Maria, ad esempio, o a quelli di Rita (per citare quelli delle donne) che hanno affrontato argomenti sicuramente molto più meritevoli di attenzione (e di discussione). Nonostante ciò spesso preferiamo perdere tempo in chiacchiere da bar o da dopocena su temi come quelli sostenuti da Maria5…Vogliamo ragionarci sopra o scegliamo di fregarcene?
Devo pensare che alcuni di noi preferiscono non impegnarsi più di tanto o addirittura che hanno timore a farlo, quando l’interlocutore o l’interlocutrice sono di ben altro livello. Non ci sarebbe nulla di male, sia chiaro, siamo umani e non superman e il confronto dialettico ad altri livelli ci potrebbe creare imbarazzo. Oppure, peggio ancora, ci divertiamo di più a fare un po’ di “cicaleccio”, il che può anche andar bene una tantum, per carità, però se diventa un’abitudine bisogna cominciare a rifletterci.
Una certa “Pincopallina” (questo è il suo nick), ci ha appena inviato una lettera che abbiamo pubblicato nello spazio apposito. Al di là del suo esordio maldestro e anche provocatorio (per il quale ci porge pubbliche scuse) in una prima lettera che ci aveva inviato e che non abbiamo pubblicato (per le ragioni di cui sopra), mi pare che gli argomenti da lei portati meritino senz’altro più attenzione di quelli di Maria5.
Volete cimentarvi nei contraddittori? Bene, fatelo pure, ben venga anzi questa attitudine, ma sceglietevi un avversario/a di rango e cercate di esserne all’altezza. Ricordate sempre che la nostra qualità è data dalla qualità del nostro avversario, che è il nostro specchio. Se il nostro avversario vale poco vuol dire che noi valiamo poco. E se ci scegliamo un avversario che vale poco vuol dire che noi per primi pensiamo di valere poco.
Anche e soprattutto scegliendosi gli avversari si cresce nella vita e si fa esperienza. E soprattutto si contribuisce a far crescere anche gli altri e la comunità alla quale, in qualche modo, si appartiene, anche solo per quei momenti in cui la si frequenta. E questo blog è già una comunità.
Naturalmente, sempre per essere chiari e per evitare fraintendimenti, quando invito ad elevare il livello del dibattito, non mi riferisco certo alla sintassi o alla grammatica ma ai contenuti che possono essere di altissimo valore anche se sgrammaticati, sia chiaro.
Questo non è un salotto per pseudo intellettualini e intellettualine e neanche un blog qualsiasi della rete dove si va a “cicalecciare”. Questo è il blog degli Uomini Beta, e lo rivendichiamo con orgoglio. Cerchiamo di esserne all’altezza e di farlo crescere. Possiamo essere solo noi a farlo.
Fabrizio
Ci voleva proprio questo tuo richiamo, Fabrizio. Il battibecco da bar non serve agli uomini, non serve a nessun movimento maschile. Non ci si può omologare alla miriade di forum del tutto inconcludenti, fatti di batti e ribatti piccati buoni solo per sfogarsi.
Armando
Spero che il commento venga pubblicato e che qualcuno mi risponda. Sono d’accordo con Barnard su tutto. Ho solo un piccolo problema. Sono un cesso. Sono brutta e grassa. La tv mi insegna che sono indegna di essere guardata,figuriamoci scopata. Farei volentieri sesso ludico ma rispondetemi sinceramente: davvero gli uomini hanno bisogno della figa o invece ricercano solo una BELLA figa? Perchè se è così sono condannata alla solitudine e all’invisibilità.Se invece non è così perchè non me lo fate sapere? Vi assicuro che molti uomini beta troverebbero migliaia di donne considerate inguardabili disposte a farsi delle scopate colossali e liberatorie. E senza corteggiamenti fasulli e cene pagate. Ma mi chiedo, ne siete capaci? O invece volete la gran figa che scende dal suv e la donna brutta neanche la concepite?
P.S.Ragazzi,parliamoci chiaro. Chi di voi vorrebbe fare sesso ludico con me? Io trovo il corteggiamento fasullo e odio chi mi paga il conto,preferisco dividere. Però non sono bella. Attendo risposta sincera e di getto
Grazie
“Ho solo un piccolo problema. Sono un cesso”
____________
Te sei fatta una flebo de ceramica?
____________
“Perchè se è così sono condannata alla solitudine e all’invisibilità.Se invece non è così perchè non me lo fate sapere?”
____________
Siamo in Italia, paese nel quale la gente lo infila in qualsiasi buco, compreso quello del piatto doccia.
Lo vuoi un consiglio?
Invece di manifestare la tua disponibilità sul web, fallo de visu.
Se neanche tu vai troppo per il sottile, tempo max 24 ore ne trovi quanti ne vuoi.
Concordo con Sandro.
Una donna, anche se decisamente brutta (per sua stessa ammissione), se veramente vuole fare del sesso e non va troppo per il sottile (sempre per sua stessa ammissione), può farlo in qualsiasi momento, a differenza di un uomo anche esteticamente più e (anche molto più) gradevole di lei, che è comunque obbligato a “sbattersi”, a meno che non appartenga alla categoria dei molto “belli e impossibili” (3 o 4%) o dei socialmente dominanti (un altro 5 o 6% per un totale del 10% e credo di essermi anche allargato…).
Il che mi fa sorgere più di qualche perplessità sull’autenticità di questo commento. Tuttavia è anche vero che potrebbe essere difficile per una donna poco se non per nulla attraente proporsi in modo schietto e diretto (come da sempre sono abituati a fare i maschi), per diverse ragioni: pregiudizi sociali o moralistici, timidezza,insicurezza, timore di essere rifiutata o ferita (cose che, come sappiamo, per la gran dei maschi sono normalissime…). Utilizzare la rete potrebbe quindi facilitare di molto le cose, da questo punto di vista. D’altronde le chat (non solo erotiche) e i milioni e milioni di persone, sia uomini che donne, che le frequentano non me le invento di certo io (e questo conferma quale sia la situazione reale delle relazioni umane e fra i sessi in particolare…).
Non avendo quindi elementi per verificare la veridicità o meno di questo post/invito che ci è stato rivolto , lo prendiamo a priori per buono (siamo garantisti…), fino a prova contraria.
A questo punto, è bene sottolineare un concetto. Uomini Beta non è una chat di incontri (non ci sarebbe nulla di male, solo che siamo un’altra cosa) ma un luogo di discussione, elaborazione e confronto per tutti coloro che lo frequentano e di organizzazione per quelli che ne condividono il progetto.
Però, al contempo, non siamo neanche dei bacchettoni, dei bigotti o dei falsi moralisti. E quindi, così come questo blog ha già contribuito a mettere in contatto persone che non si conoscevano prima e a creare delle nuove amicizie (o a rinsaldarle), non si vede per quale ragione dovrebbe precludere la possibilità di conoscenza e di socialità (a qualsiasi livello) anche fra uomini e donne.
Fatta questa premessa necessaria, chi è interessato ad entrare in contatto con questa donna, può scrivermi in privato e sarò ben lieto di dargli la sua email (come da sua richiesta) in modo da potersi mettere in contatto con lei.
D’altro canto, non è certo la prima donna che ci scrive, come sappiamo (anche se per la prima volta con queste modalità), e non riesco a vedere le ragioni per le quali il suo appello, molto sincero e umano (laddove fosse autentico), non dovrebbe essere accolto con spirito di altrettanta sincerità e apertura.
Fabrizio
Silvia
La tv mi insegna che sono indegna di essere guardata,figuriamoci scopata
——————————————————————–
Prenditela con la tv e i modelli che propone, che ci state a fare tutto il giorno a guardare le cavolate televisive,
guarda qui: http://andreapagliantini.simplicissimus.it/files/2010/02/Botero-Banistas.jpg
scusa fabrizio ma te queste donne bruttine che lo fanno quando vogliono dove le vedi scusa? e soprattutto quando lo fanno con chi lo fanno? con raul bova, brad pitt? no con un altro uomo magari bruttino, magari trovato su qualche chat. Non mi sembra un discorso che regga molto
@enrico657
Il bruttino paga la prosituta se gli piace la donna attraente, la bruttina potrebbe fare lo stesso con un uomo attraente.
Secondo te un uomo brutto, senza soldi, va con Elisabetta Canalis?
scusa fabrizio ma te queste donne bruttine che lo fanno quando vogliono dove le vedi scusa? e soprattutto quando lo fanno con chi lo fanno? con raul bova, brad pitt? no con un altro uomo magari bruttino, magari trovato su qualche chat. Non mi sembra un discorso che regga molto
Sono allibito nel sentire certi ragionamenti distruttivi.
E’ pacifico che una donna rispetto ad un uomo a parità di condizione e di aspetto ha più possibilità di trovare sesso.Ecco perchè ill consumo di materiale pornografico e il ricorso al sesso mercenario sono molto più diffusi in ambito maschile che non in quello femminile., proprio perchè vi è una innegabile disparità e asimmetria tra uomini e donne nella richiesta/disponibilità di sesso. La solitudine e la “sfigataggine” è un problema prevalentemente(anzi esclusivamente) maschile. Una donna se non è proprio di una bruttezza esagerata(intendo deforme), se vuole troverà sempre del sesso,ciò non accade invece negli uomini proprio perchè la domanda maschile di sesso è ben più ampia dell’ offerta femminile che riceve(la quale è molto più selettiva e ristretta), ergo nella ricerca di un partner sessuale, gli uomini, rispetto alle donne,hanno meno pretese. In conclusione, una bruttina, se vuole, avrà molte più probabilità rispetto ad un bruttino, di non rimanere in bianco sessualmente. Questa disparità è stata ben colta dal Femminile attuale e quindi la usa per trarne vantaggi attraverso l’ attrazione. Cioè il Potere Sessuale Femminile di cui ovviamente Jorek dirà che è una nostra “invenzione”. Sì, bravo.
Enrico, lascia stare Raoul Bova o Brad Pitt, che sono dei divi del cinema…Se è per questo neanche noi ci accompagniamo con Monica Bellucci o Charlize Theron…
Rimane il fatto che qualsiasi donna, a parità di “livello” (estetico e sociale) con un uomo, ha un peso specifico enormemente superiore a quest’ultimo dal punto di vista sessuale, per il semplice fatto che esiste una diversità fisiologica (e quindi anche psicologica) tra i due sessi che si traduce inevitabilmente in una asimmetria dal punto di vista sessuale (differente tasso di bisogno e conseguente differente relazione con il sesso).
E quindi una donna “bruttina”, come dici tu, potrà comunque disporre dal punto di vista sessuale di tanti maschi “bruttini” e non solo, anche meno “bruttini” di lei, appunto perché in questo caso, in base alle più elementari leggi dell’economia politica, l’offerta supera di gran lunga la domanda, come ben sappiamo. Di conseguenza, come ripeto, il suo peso specifico è di gran lunga superiore a quello di un qualsiasi uomo del suo stesso livello (estetico, fisico e sociale). Ciò significa che mentre un uomo “bruttino” dovrà comunque “sbattersi” per cercare di portarsi a letto una “bruttina”, quest’ultima, se vuole, sesso per il sesso, di uomini “bruttini”se ne può portare a letto qualche decina alla settimana, e senza “sbattersi” (a differenza del “bruttino” che se non “fatica” le sette famose camice è destinato all’astinenza sessuale, alla masturbazione e al sesso mercenario). .
Non solo. Lo squilibrio fra domanda e offerta è tale che anche la “bruttina” può legittimamente, dal suo punto di vista, aspirare ad avere uomini molto meno “bruttini” di lei. Per lo meno se parliamo della possibilità di disporre degli altri dal punto di vista sessuale( ma non solo, a mio parere…). Vorresti forse dirmi che se una ragazza “bruttina” (nella norma)ti facesse l’occhiolino sulla metropolitana e ti proponesse di fare del sesso ludico e disimpegnato, senza implicazioni di nessun genere, cotto e mangiato, come si suol dire, e poi chi si è visto si è visto (e forse non ci si rivede più), tu rifiuteresti? E ammesso anche che tu rifiuti, e ammesso pure che noi ci crediamo, a tuo parere, quanti uomini direbbero di no in percentuale ad un’offerta di sesso esplicito e ludico come questa, anc he se proviene da una “bruttina”?
Mi sembrano considerazioni evidenti e, ti dico la verità, mi meraviglia che tu possa addirittura trovare che “il discorso non regga molto”, come dici tu stesso…
Proviamo a fare un altro esmpio. Considera la relazione con una tua “pari grado” (cioè stesso livello estetico, fisico, e anche sociale). Vorresti dirmi che è lei che mediamente viene verso di te? E’ lei che mediamente si propone? E’ lei che ti invita a cena? E’ lei che ti telefona per uscire? E’ lei che ci prova dopo che ti ha scarrozzato la sera? Sei tu che fai il “prezioso”, che”te la tiri”, che “glielo fai sudare”. Non credo proprio.
Eppure lei è una donna normale, proprio come te, non è più brutta ma neanche più bella di te. Ma nonostante ciò è lei (sempre mediamente parlando, onde evitare obiezioni del tipo:“Sì, però alcune volte mi è successo che…”) che decide se, come, quando e con chi, non certo tu…
O mi sbaglio? Potrebbe anche darsi perché nessuno è infallibile. Però, se questo è il caso, allora è meglio chiudere questo sito perché significa che non abbiamo veramente capito nulla di come stanno le cose…
Fabrizio
@ enrico657
scusa fabrizio ma te queste donne bruttine che lo fanno quando vogliono dove le vedi scusa? e soprattutto quando lo fanno con chi lo fanno? con raul bova, brad pitt? no con un altro uomo magari bruttino, magari trovato su qualche chat. Non mi sembra un discorso che regga molto
@@@@@@
Fabrizio faceva semplicemente riferimento all’asimmetria sessuale esistente fra uomo e donna.
Ad esempio, io che esteticamente non faccio schifo per niente, avrei (ed ho) sicuramente molte più difficoltà a trovare una donna disposta a fare del “sesso ludico” rispetto ad una donna bruttina, qualora la medesima decidesse di “concedersi” a chicchessia. Te ne racconto brevemente una, risalente alla mia adolescenza, quindi ad almeno venti anni fa e riguardante una ragazzina (oggi trentaseienne) figlia di una coppia calabrese, la quale era sottoposta a un controllo rigidissimo sia da parte della madre che del padre (soprattutto di quest’ultimo). Posso assicurarti che era ed è più brutta che bella… Be’, proprio perché le era impedito di vivere normalmente, come le altre adolescenti, a un certo punto era diventata “la fidanzata dei ragazzi di un bar” che frequentavo in quel periodo… Ossia, non appena aveva un’ora libera, ce la passavamo un po’ tutti, perché lei aveva deciso di “concedersi”. Stai pur sicuro che se io, o te, o qualunque altro uomo comune, decidessimo di fare altrettanto, andremmo in bianco nel 99,999% dei casi.
Scusa Fabrizio,io non ti ho minimamente autorizzato a dare la mia mail a nessuno e non voglio che tu la dia a nessuno. Se voglio sarò io a darla a chi mi pare. Quindi non dedurre cose che non ho scritto. Sono una persona onesta e perbene e pensavo altrettanto di voi. Quindi sono certa caro Marchi che non la darai a nessuno. La mia mail,vero?
Il mio, cara Silvia, voleva solo essere un messaggio di apertura nei tuoi confronti. Mi dispiace che ci siamo fraintesi. D’altronde il tuo post era estremamente esplicito dal momento che chiedevi pubblicamente se qualcuno degli utenti di questo blog era disposto a fare del sesso ludico e privo di qualsiasi altra implicazione con te. Almeno su questo converrai.
In ogni caso, riporto testualmente il tuo post, onde evitare possibilità di equivoci:” Spero che il commento venga pubblicato e che qualcuno mi risponda. Sono d’accordo con Barnard su tutto. Ho solo un piccolo problema. Sono un cesso. Sono brutta e grassa. La tv mi insegna che sono indegna di essere guardata,figuriamoci scopata. Farei volentieri sesso ludico ma rispondetemi sinceramente: davvero gli uomini hanno bisogno della figa o invece ricercano solo una BELLA figa? Perchè se è così sono condannata alla solitudine e all’invisibilità.Se invece non è così perchè non me lo fate sapere? Vi assicuro che molti uomini beta troverebbero migliaia di donne considerate inguardabili disposte a farsi delle scopate colossali e liberatorie. E senza corteggiamenti fasulli e cene pagate. Ma mi chiedo, ne siete capaci? O invece volete la gran figa che scende dal suv e la donna brutta neanche la concepite?
P.S.Ragazzi,parliamoci chiaro. Chi di voi vorrebbe fare sesso ludico con me? Io trovo il corteggiamento fasullo e odio chi mi paga il conto,preferisco dividere. Però non sono bella. Attendo risposta sincera e di getto
Grazie” (Silvia)
Alla luce di quanto sopra ho pensato solo di aiutarti nel favorire eventuali contatti.
In ogni caso nessun problema. farò come dici. La tua privacy è garantita. Stai tranquilla. Il tuo indirizzo di posta elettronica non verrà dato a nessuno. Garantisco personalmente.
Fabrizio
Silvia
Se voglio sarò io a darla a chi mi pare
————————————————————-
è esattamente cosi, lo hai detto, brutta o bella che sei.
Leonardo, il tuo ultimo commento è assolutamente perfetto e fa tabula rasa di tante dissertazioni a mio parere anche un pochino capziose e frutto di una vecchia ruggine “machista” dura amorire, anche nei migliori…
Piaccia o no, c’è “chi la da” e c’è “chi la chiede”. Hai voglia ad arrampicarsi sugli specchi, specie quando c’hanno spalmato sopra il sapone…
Fabrizio
Grazie a Fabrizio che mi ha tranquillizzata. Nel mio commento ho solo voluto mettere in evidenza una cosa: io non mi sono mai sentita col potere di negare il sesso a qualcuno.In realtà sono cresciuta con una cugina perfetta fisicamente che mi torturava perchè non sono magra e mi derideva umiliandomi in continuazione. Mi sono sentita impotente e questo mi ha molto inibito nel mio rapporto con gli uomini. Ho il terrore inconscio ancora oggi di spogliarmi ed essere giudicata senza alcuna pietà. Non sono solo gli uomini a sentirsi senza alcun potere davanti ai finti alpha. Infatti,tra l’altro,col passare degli anni, mi sono resa conto che mia cugina mi invidia. Io sono la prova vivente che anche se lei ha un bel fisico non avrà mai le mie qualità umane nè intellettuali. E per questo mi odIa da sempre. Ne ho avuto da poco la prova ma ciò,lungi dal darmi sollievo mi ha lasciato l’amaro in bocca. Avrei preferito crescere con accanto una persona che mi accettasse e mi volesse bene. La vita è così non bisogna generalizzare. Però la derisione te la porti dentro. Per questo non mi sogno nè di rifiutare,nè di deridere nessun uomo. Vorrei solo poter chiacchierare liberamente senza giudizi nè conclusioni affrettate. Tutto qui
@ Fabrizio
e fa tabula rasa di tante dissertazioni a mio parere anche un pochino capziose e frutto di una vecchia ruggine “machista” dura amorire, anche nei migliori…
Piaccia o no, c’è “chi la da” e c’è “chi la chiede”. Hai voglia ad arrampicarsi sugli specchi,
@@@@@@@
Vallo un po’ a spiegare a tutti quelli convinti che con le donne “basta saperci fare” e che “in circolazione ci sono tanti uomini brutti, senza un centesimo in tasca, che scopano come ricci, anche con delle gran fiche”…
Hanno proprio ragione certi “vecchi” della QM quando sostengono che l’uomo medio è solamente un gran coglione.
Cara Silvia, qui nessuno ti giudicherà né ti deriderà, men che meno per il tuo aspetto fisico…
Ciò detto, saremo lieti del tuo contributo. Benvenuta fra noi e buona discussione.
Fabrizio
“E quindi una donna “bruttina”, come dici tu, potrà comunque disporre dal punto di vista sessuale di tanti maschi “bruttini” e non solo, anche meno “bruttini” di lei”
_____________
Io vedo spesso una coppia che rappresenta un esempio eclatante:
Lui ha 25 anni ed è alto, atletico, niente affatto messo male.
Lei, più che una donna, mi ricorda le immagini, che vidi sui giornali, degli animali nati deformi dopo il disastro di Chernobyl.
E tutto si può dire fuorché sia simpatica.
Io credo che tra di noi tutti conoscano almeno una coppia così assortita, semplicemente per calcolo delle probabilità.
Esiste pure il contrario ed è frequente, ma si verifica solo ad una condizione:
lui deve essere foderato di soldi.
La Corazzata Puttionkin 2011
http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2011/29-giugno-2011/segretaria-pd-gira-film-porno-viene-scoperta-si-dimette-190976699175.shtml
girovagando per youtube ho trovato questo video che parla proprio di Paolo Banard e di questo articolo
http://www.youtube.com/watch?v=hJZazRMj90A
oltretutto che è un maschietto pentito ,non so a voi ,ma a me ricorda un personaggio di mai dire gol
http://www.youtube.com/watch?v=hJZazRMj90A
No, un momento, dai commenti che leggo qui mi sembra che molte persone (sia uomini che donne) non abbiano colto il tragico problema che si cela dietro la “provocazione” sincera e senza giri di parole di Paolo Barnard.
Il tragico problema è che 35 anni di pseudo-cultura femminista hanno portato NON alla liberazione sessuale delle donne, ma – negli ultimi 10 anni – al RADDOPPIO del numero di prostitute!
E guardate, qui alcuni hanno tirato in ballo a sproposito la diversità genetica, psicologica, antropologica, ecc. della donna (come essere fisiologicamente destinato alla riproduzione) rispetto all’uomo.
Balle!! Siamo in una società post-industriale, e in Italia di figli se ne fanno pochissimi (tra l’altro), uomini e donne possono avere gli stessi ruoli (parto a parte) all’interno della coppia, se solo lo vogliono.
La realtà è che – mentre nel breve periodo fine anni ’60 /metà anni ’70, si era davvero avviata una liberazione della donna, e le donne si sentivano libere di fare sesso anche in base a semplici rapporti di amicizia con l’uomo (il “sesso ludico” di cui parla Paolo Barnard) tutto ciò è stato cancellato da 35 anni di pseudo-cultura femminista, in realtà ostile all’uomo in quanto considerato antropologicamente, o almeno larvatamente nemico della donna.
Fateci caso, ma oggi, da parte delle donne in genere ci sono due soli tipi di approccio sentimental-sessuale verso un uomo:
a) Ricerca di un partner stabile (fidanzato, marito, convivente) che dia sicurezza
b) Sesso solo mercenario.
Manca il c) il sesso ludico.
Provate ad entrare in qualsiasi sito web di incontri.
Se cercate gli annunci delle donne, nella quasi totalità trovate solo prostitute o trans, solo sesso a pagamento.
E’ praticamente impossibile trovare donne single che cerchino uomini single, per amicizia si basi PARITARIE non finalizzata necessariamente a rapporti stabili.
E non venitemi a dire che – come ha scritto qualcuno – il problema è che le donne single hanno paura di brutti incontri, o maniaci, ecc.
Perchè in realtà trovate anche una quantità di donne che mettono annunci cercando relazioni lesbo, o con coppie, o car-sex, parking sex, privè, e altre amenità, quindi NON è vero che è per pudore o paura che oggi le donne (in gran parte) schifano gli uomini single per relazioni libere.
La realtà è che ormai le donne italiane se la tirano talmente che – se single – o cercano (anche se cozze) il principe azzurro, oppure si vanno a complicare la vita cercando uomini sposati, fidanzati di amiche, ecc., ecc., oppure “emozioni forti” con rapporti lesbo, o a 3, a 4, ecc.
Quindi, per concludere, non tiriamo in ballo motivazioni improbabili.
La realtà è che – negli ultimi 10-15 anni – molte donne italiane hanno accentuato la loro freddezza e mancanza di veri sentimenti di amicizia e trasporto verso gli uomini, oltre che competitività (forse per ragioni lavorative).
Uno straniero di passaggio per lavoro a Milano ha detto di essere rimasto stupito per la “mascolinità” (psicologica) delle donne che ha conosciuto (unicamente proiettate sul lavoro) e prive di cordialità e amicizia verso gli uomini.
E la conseguenza è che – forse con la convinzione di avere fatto chissà quali passi avanti – moltissimi uomini (anche sposati o fidanzati) frequentano prostitute, magari diffondono anche l’aids alle ignare compagne, e in soli 10 anni la prositituzione in Italia è RADDOPPIATA!
Se è questa la grande conquista della pseudo-cultura femminista degli ultimi 35 anni, allora davvero si stava meglio quando si stava peggio, come si suol dire….
Sì, la prostituzione è raddoppiata – forse pure triplicata – ma questa è una autentica stupidaggine…
>>>>>>>>
magari diffondono anche l’aids alle ignare compagne,
>>>>>>>>
proprio di matrice femminista che, a quanto pare, anche te hai assimilato. Ti rammento che l’aids è pochissimo diffuso fra le prostitute, le quali, nei rapporti penetrativi, usano regolarmente il preservativo.
Non dar retta a chi racconta palle del tipo “le prostitute scopano senza preservativo”, perché sono solo stronzate. Fidati di me…
Inoltre, tu scrivi,
>>>>>>>>>>>>>
E guardate, qui alcuni hanno tirato in ballo a sproposito la diversità genetica, psicologica, antropologica, ecc. della donna (come essere fisiologicamente destinato alla riproduzione) rispetto all’uomo.
Balle!!
>>>>>>>>>>>>>>
No, caro amico, NON sono affatto balle, perché maschi e femmine NON sono assolutamente uguali.
Perciò finiamola di propagandare il falso.
Grazie.
Scusa Daniele, si capisce benissimo che per te è meglio la prostituzione, e la difendi.
E’ una TUA opinione, e tra l’altro sei tu a scrivere cose errate, perchè non tutte le prostitute pretendono il condom dai clienti, se ci sono quelli che pagano di più per farlo senza, ce ne sono tante che accettano (ci sono anche prostitute che accettano da certi clienti ricchi giochi ripugnanti da parte di depravati, tipo farsi vomitare o defecare addosso, ed è evidente che non tutte accetterebbero!), . E poi è superficiale scrivere – come te – che le prostitute si comportano tutte in un certo modo, poichè ci sono le prostitute d’alto bordo, e magari sono donne insospettabili (dalla studentessa universitaria, alla modella, alla moglie dell’imprenditore, ecc.) che lo fanno molto saltuariamente, alla prostituta schiavizzata e vittima del racket.
Quindi, evita per favore messaggi inutili da “grande esperto” quale: “fidati da me”.
E chi saresti? L’uomo che gestisce il corpo di tutte le donne in Italia?
Infine, dire che le donne e gli uomini non sono uguali dal punto di vista anatomico è un’ovvietà, chiaro che uomini e donne sono diversi.
Ma nella nostra società, in cui il sesso con la contraccezione può essere sganciato dalla procreazione, e le donne e gli uomini possono avere pari diritti e doveri (e in molti paesi li hanno davvero, vedi Danimarca, Svezia, Germania, ecc.) anche per quanto riguarda la vita di coppia e il lavoro, è ovvio che anche la sessualità può svolgersi su un piano di parità.
Sveglia, è finita l’epoca della donna che si sposa con “la dote”!
Era a questo che mi riferivo, se non l’avevi capito.
Infine, io non “propagando il falso”, mi limito ad esprimere il mio parere.
Caro Fabrizio Marchi, è la prima volta che entro nel tuo blog, e trovo i tuoi interventi acuti e intelligenti.
Perciò ti pregherei di richiamare il signor Daniele al rispetto per gli altri (soprattutto per chi partecipa una prima volta).
La sua intolleranza e incapacità di confrontarsi con chi la pensa diversamente da lui, in modo pacato e costruttivo, non lascia davvero bella impressione.
Ha dimostrato solo la sua mancanza di argomenti, con i suoi insulti.
Caro Al2011 (il tuo nick mi ricorda Al9000, il computer di “2001 Odissea nello spazio”…), come hai letto in alto a destra sull’”avviso per i naviganti” lo spazio dei commenti è assolutamente libero e appositamente creato per dare a tutti la possibilità di esprimere la propria opinione, purchè nel rispetto degli altri, della Carta dei principi e delle regole della civile convivenza.
Sì, forse Daniele è stato un po’ irruento nella sua risposta, forse anche eccessivamente assertivo, è vero. Però ti assicuro che è nel suo stile (noi lo conosciamo da più tempo di te, ovviamente), e non è la prima volta che lo fa, e non in mala fede. Però non mi pare francamente che ti abbia insultato. Credo che ci siano assolutamente i margini per ricomporre civilmente fra di voi questa piccola polemica.
Siete entrambe due persone che ragionano e che hanno modalità diverse di esprimersi. Con un pizzico di buona volontà da parte di entrambi si può serenamente risolvere questo attrito (che può succedere, ogni tanto, quando ci si confronta).
Cerchiamo di dimostrare tutti quella maturità e quella consapevolezza necessarie per portare avanti questa grande battaglia. Ne siamo capaci e la ricchezza del dibattito a cui diamo vita lo dimostra.
Vi ringrazio fin d’ora per la vostra disponibilità a sanare questa piccola frizione.
Fabrizio
p.s. dimenticavo: benvenuto fra noi!
Alberto: La realtà è che ormai le donne italiane se la tirano talmente che – se single – o cercano (anche se cozze) il principe azzurro, oppure si vanno a complicare la vita cercando uomini sposati, fidanzati di amiche, ecc., ecc., oppure “emozioni forti” con rapporti lesbo, o a 3, a 4, ecc.
(…).
La realtà è che – negli ultimi 10-15 anni – molte donne italiane hanno accentuato la loro freddezza e mancanza di veri sentimenti di amicizia e trasporto verso gli uomini, oltre che competitività (forse per ragioni lavorative).
Uno straniero di passaggio per lavoro a Milano ha detto di essere rimasto stupito per la “mascolinità” (psicologica) delle donne che ha conosciuto (unicamente proiettate sul lavoro) e prive di cordialità e amicizia verso gli uomini.
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
In verità, Alberto, mi sembra che le tue posizioni siano in quasi totale accordo con quanto sostengono su uomini Beta la maggior parte degli utenti. La tua disamina mi trova d’accordo su quasi tutto e penso che anche Daniele concordi con te in buona parte. Purtroppo la realtà italiana, in materia di rapporti tra i sessi, è quella che tu descrivi e le ragioni del perchè siamo arrivati a questo punto sono state più volte ripetute e, come giustamente sottlinei, non bastano le differenze “naturali” tra i sessi, a spiegarle: c’è tutto un ciarpame pseudo-culturale, come tu giustamente scrivi, che andrebbe mandato al macero, ma purtroppo, non solo rimane lì dov’è, ma fa sempre più proseliti.
La prostituzione non è certamente la soluzione dei problemi nè rappresenta un particolare passo avanti, però non è neanche da demonizzare. Anzi, i Paesi più evoluti, dalla Svizera, alla Germania…hanno capito che, dal momento che, nella nostra società, la sessualità è vissuta come una merce, e in primis dalle donne, è preferibile legalizzare la prostituzione, tra l’altro con numerose ricadute positive, dal punto di vista sanitario, fiscale, ecc..Insomma esiste ed è giusto che la si faccia emergere dalla clandestinità, cosa che appare impossibile in Italia, soffocata da paccotiglia pseudo-culturale come il femminismo o da un certo autoritarismo-oscurantismo di matrice cattolica.
Personalmente non sono mai andato con una prosituta, per la sola ragione che non mi piace quel clima di clandestinità che avvolge quel mondo, in cui si muovono anche sfruttatori da una parte e paladini dell’ordine costituito dall’altra. Se però venisse “ripulito” da queste figure inquietanti e le prostitute diventassero delle lavoratrici in proprio a tutti gli effetti,senza timore di smentita, non avrei alcun problema a recarmici. Una prestazione sessuale, nell’attuale contesto, è giusto sia trattata alla stregua di qualsiasi altra prestazione lavorativa, nè più nè meno.
Caro Fabrizio,
grazie per il tuo saggio intervento, e accolgo senza problemi l’invito a ricomporre la piccola diatriba con Daniele (di cui peraltro rispetto l’opinione).
Il vs.blog (e me rendo conto ora, dopo aver letto vari interventi, articoli, e temi trattati, oltre alla tavola dei valori che lo ispirano) è veramente bello (una rarità tra tanti blog-spazzatura che imperversano, pieni di insulti e chiacchiere futili), e sarebbe un peccato che temi così importanti e seri, venissero sciupati da sterili polemiche, quando siamo persone civili e adulte, che possono confrontarsi pacatamente.
Approfitto dell’occasione per continuare la discussione sul tema “sesso ludico”, e portare – a chi può servire – la mia personale esperienza.
Però vorrei sentire anche interventi di donne, sono loro – siete voi! – ad essere chiamate in causa.
Io comincerei col porvi una domanda, care amiche: appurato che oggi NON è per ragioni di paura di brutti incontri (quali brutti incontri? Qui si parla di relazioni con uomini che conosci, che una donna frequenta per lavoro, o di cui può informarsi quanto vuole, ecc.) o per paura di restare incinte (per favore, i contraccettivi esistono da più di 60 anni!) che molte donne italiane (in particolare) hanno questo atteggiamento freddo e distaccato verso gli uomini single, la domanda è: cosa è cambiato negli ultimi 15-20 anni?
Cosa spinge una donna di oggi a cercarsi o il fidanzato/marito, e a rifiutare (a differenza di molte donne nel periodo metà anni ’60, fine anni ’70) relazioni più libere con uomini single, quasi schifandoli?
O addirittura a cercarsi “cose strane” tipo sesso a 3 o a 4, rapporti lesbo, ecc.?
E vi dico subito – se la cosa può interessare – che per quanto mi riguarda non ho mai avuto grossi problemi a stabilire relazioni anche lunghe con donne (anche piuttosto belle).
Ho 50 anni, laureato e di buona cultura, con molti interessi, sportivo e di aspetto gradevole (non sto mettendo un’inserzione!, :-)), eppure non posso che condividere al 100% le riflessioni di Paolo Barnard (col quale scambiai una mail lo scorso anno) al riguardo.
Vi dico che, rispetto a soli 15-20 anni fa, le cose sono MOLTO peggiorate.
15-20 anni fa, nei luoghi di lavoro (e anche senza internet), o nei luoghi di ritrovo, associazioni sportive, ricreative, culturali, ecc., era abbastanza facile trovare anche donne single, libere, disposte ad allacciare rapporti fondati sull’amicizia, ma senza necessariamente doversi fidanzare, o giurare amore eterno.
E non è un discorso esclusivamente di sesso.
Io con una donna-amica voglio discutere, condividere interessi, capire e confrontarmi con lei, stare bene anche solo sentendo dell’affetto, ridere e scherzare con lei. Poi è chiaro che un uomo desidera anche il sesso, come lo dovrebbe desiderare lei, ma non è che tutte le volte che la vedi ci fai sesso!
Ebbene, non riesco a capire cosa sia successo soprattutto in questi ultimi maledetti 15-20 anni.
Cos’è, forse l’opera deleteria di mode internettiane, o di soap operas penose tipo “Sex and the City”? Che hanno diffuso nel mondo messaggi cretini e ridicoli, tipo quello per cui: “Se un uomo dopo i 30 anni è single, ha qualcosa che non va, oppure è gay”.
Ecco, vorrei saperlo da voi, perchè a me – come credo a tantissimi uomini – è capitato di stare in coppia, magari anche anni, e di stare single, magari anche anni.
Eppure sono sempre la stessa persona! E perchè se stavo in coppia ricevevo occhiate (che facevano ingelosire la mia donna) da ragazze, mentre se esco solo divento trasparente?
E perchè negli ultimi 10 anni molte donne single cercano tutte queste complicazioni: il car-sex, il sesso a tre, lo scambio di coppia, l’esperienza saffica, ecc., oppure cercano il fidanzato fico, o di successo, o l’uomo sposato da circuire, e sempre meno un sano rapporto di amicizia libera con sesso con un single?
E non venitemi a dire che la cosa riguarda solo me (che tra l’altro non sono più un ragazzino, avendo 50 anni), perchè avrei caterve di messaggi, anche da parte di ragazzi giovani, di 20-30 anni, di aspetto normale o piacevoli, che fanno una fatica tremenda ad avviare relazioni con ragazze del loro livello, perfino le più “cozzette” se la tirano incredibilmente.
Anzi, negli anni ’70-’80 l’uomo single era quasi uno “status”, era sinonimo di indipendenza, allegria, fantasia, libertà, ecc., negli ultimi anni è diventato quasi sinonimo di “sfigato”!
Qualche anno fa ero uscito a cena con una ragazza di 35 anni, indipendente, single, carina…beh, a un certo punto questa comincia a sciorinarmi una desolante litania sul fatto che una donna vuole sicurezza, che gli “uomini Peter Pan” eterni ragazzi non sono affidabili, e bla e bla, insomma per dirmi subito che lei avrebbe voluto subito CONVIVERE.
E lì mi sono cascate le braccia (e anche altri organi sottostanti).
Ma come? Siamo alla prima cena, ci conosciamo appena, e tu cominci subito a parlarmi di convivenza?
Ma divertiti!
Pazzesco! Ma poi, avrei capito ancora una disoccupata, o una ragazza “vecchia maniera”, che cerca un marito per stare in casa a curare i figli e crescerli mentre lui lavora.
Ma questa donna lavorava sempre, il resto del tempo lo dedicava ad alcuni interessi, insomma, la classica single milanese.
E allora, che senso ha per una così cercare subito un convivente?
Boh, vorrei capire, vorrei potermi confrontare, perchè così non si va da nessuna parte.
A me non piace un mondo in cui – condividendo anch’io l’opinione di Paolo Barnard – le donne oscillano tra la ricerca del fidanzato fico, e la ricerca del sesso con la coppia o con l’amica lesbo, o vanno ipocritamente a farlo in vacanza con il senegalese, o – se 40-50 enni – fanno le “cougar” cercando i ragazzi 20enni, e insomma se la tirano di brutto, e costringono sempre più uomini a pagare ucraine, rumene, marocchine, ecc.
Insomma, tirarsela un po’ meno no?
Va bè, ora devo proprio andare, ma stasera magari vorrei leggere qualche risposta.
A proposito, già che ci sono…(e non lo dico per piaggeria)
Ho letto che Fabrizio Marchi è un magazziniere, ed è diplomato, non è laureato.
Ebbene, si esprime con una facilità e proprietà di linguaggio, cultura, competenza, tali da distaccare di molte lunghezze tantissimi laureati!
Ecco, se io fossi una donna, sicuramente sarei interessata da un uomo come lui!
Poco mi importerebbe il lavoro che fa, se è ricco o povero, ecc., ma non potrei fare altro che ritenerlo una persona interessante da frequentare.
Non conosco la situazione di Fabrizio, e magari è felicemente sposato o fidanzato, ecc.
Però non posso fare a meno di notare che oggi, purtroppo, molte donne se ne fregano totalmente degli uomini colti, intelligenti, con una personalità, ecc., anche solo per una libera amicizia.
Ma basta il caso di Paolo Barnard, un giornalista acuto, intelligente, con un’esperienza notevolissima, e una personalità originale.
Eppure anche lui nota che il sesso ludico con le donne è un’impresa titanica!
Cosa succede?
Ditemelo! (non sono Gerry Scotti a “Chi vuol essere milionario”)
p.s.: Fabrizio, non sono un computer (Al9000 di 2001 Odissea nello spazio) però se continua così, farò come quel computer, e dirò: “Cantami una filastrocca, giro giro tonduooooooo!” )))
“Ho letto che Fabrizio Marchi è un magazziniere, ed è diplomato, non è laureato.
Ebbene, si esprime con una facilità e proprietà di linguaggio, cultura, competenza, tali da distaccare di molte lunghezze tantissimi laureati!” (Al2011)
Non so chi abbia mandato in giro questa diceria sul mio conto ma sono costretto a smentirla (e mi dispiace, da una parte, perché condivido il tuo assunto… ). Naturalmente non ci sarebbe e non c’è nulla di male nell’essere magazzinieri e diplomati, però il sottoscritto non è né l’uno né l’altro…Nella mia vita ho avuto la ventura di laurearmi per due volte (va bè, per la seconda mi hanno abbonato la metà degli esami…) e di fare il giornalista (ormai ex, da qualche anno mi sto dedicando ad altro, chissà se un domani mi tornerà la voglia).
Ciò detto, sono assolutamente d’accordo con te che un magazziniere con la quinta elementare può avere “palle” da vendere al mercato, e possa essere molto più intelligente e acuto di un plurilaureato, di un dirigente, un giornalista, un magistrato, un manager o quant’altro…
Molto interessanti le tue riflessioni che condivido appieno. Sto per realizzare, non appena una mia amica sarà disponibile, un video, tra gli altri, in cui affronterò proprio la questione del sesso ludico. Il titolo potrebbe essere: sesso ludico, una rivoluzione.
Fabrizio
Al2011
>>
Cosa spinge una donna di oggi a cercarsi o il fidanzato/marito, e a rifiutare (a differenza di molte donne nel periodo metà anni ’60, fine anni ’70) relazioni più libere con uomini single, quasi schifandoli?
>>
Mia madre è di origini meridionali (Calabria, per la precisione), perciò posso assicurarti che quella che tu descrivi non era (e in parte ancora non è) sicuramente la realtà del sud. Inoltre, stando anche ai racconti di uomini di altre regioni italiane, sia del centro che del nord, non è che in passato le donne italiane (*) fossero così disponibili, anzi…
Forse quella che tu racconti è una realtà che in quel periodo ha conosciuto una minoranza di persone residenti nelle grandi città e particolar modo al nord.
___________
P.S: leggo da tempo gli interventi del pugile Daniele (o ex, non ricordo bene), perciò posso assicurarti che egli non è affatto “favorevole” alla prostituzione, non nel senso in cui l’hai inteso tu. Basandomi sui suoi scritti si capisce chiaramente che pure lui (come chiunque di noi) amerebbe rapportarsi con un ben altro genere di donne, ma poiché di tipe del genere è quasi impossibile trovarne in giro, allora, a quel punto, è realmente meglio pagare una rumena 20-25enne.