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Questo scritto è per voi donne, parla della spaventosa degenerazione del sesso commerciale, e della mancata risposta di quello ‘sano’. Vorrei sentire le vostre reazioni.
Non sono un ipocrita, per cui inizio raccontandovi che tempo fa ho caricato una prostituta e l’ho portata a casa mia. Pagata subito, lei si spoglia, si lava e mi dice “ti faccio di bocca e poi mi scopi, ok?, mezzora, ok?”. E’ piuttosto bella, ma dico sul serio, decisamente superiore alla media italiana, e non è l’unica là fuori. Rimane sul letto ad aspettare la mia carica, ma io le chiedo a bruciapelo “Perché fai sto mestiere?”. La mia sintesi potrà apparire banale, eppure in un Paese come l’Italia dove la Cultura della Visibilità è tutto, una donna così bella deve proprio passare le notti a caricar gente (come me o peggio)? Mi dice: “Con 100 euro in Romania mangi un mese in quattro persone, ecco perché”. Lo immaginavo, ma insisto: “Certo, se però ti trovi un uomo benestante qui… e bella così te lo trovi subito… non è un po’ meglio?”. Lei: “Come faccio? Con chi esco? Da sola? Non conosco nessuno”. “Ok,” replico “iscriviti a un’agenzia di modelle per intimo, per le fiere o cose del genere”.
La ragazza mi fissa come se stessi parlando di Marte e di volare lassù. Il messaggio di quello sguardo, credetemi, era di una disistima terribile; il marciapiede è il target che la sua storia le ha trasmesso in eredità, non le è concesso neppure contemplare un mezzo gradino più alto. La giovane mi sollecita a consumare l’incontro nei minuti restanti, ma io a quel punto ho altri pensieri e la mia serata di sesso rapido svanisce. Sulla via del ritorno apprendo che non ha uno sfruttatore, lo ha avuto ma, dice lei, “se una ha le palle alla fine può sbarazzarsene, garantito”. Le credo, o meglio, le crede il mio senso di colpa.
Il senso di colpa. Perché l’ho fatto? Mi voglio rispondere. L’ho fatto perché volevo avere fra le mani una giovane ragazza nuda senza impazzire per trovarne una, esercizio che per il maschio medio normalmente significa trenta serate nei locali, cento abbordi sempre difficili, e altre mille assurde peripezie che noi uomini dobbiamo inventarci per avere finalmente una o due magre occasioni di sesso. L’ho fatto perché l’alternativa praticamente non esiste, e l’alternativa si chiamerebbe Sesso Ludico. Ludico significa eros veloce, fuori dal sesso di casa (che ora non ho), senza allegati, laccioli, sgambetti, commediole da recitare eccetera. Insomma, un aperitivo, una partita a carte, solo che al posto del Campari o degli amici/amiche c’è il sesso, puro relax da scambiare con chi ne ha altrettanta voglia lì per lì. Nel mondo del sesso ludico la donna che desidera un’ora di svago si comporta come l’uomo, tale e quale. Invece della palestra o della cioccolata in tazza con l’amica, essa adocchia un bel tipo ovunque si trovi, lo squadra, decide ‘ok, quello mi attizza’ e gli si avvicina per chiedergli “Che fai stasera? Domani? Ti va un’uscita?”. Sì?, bene. No?, ok passo al prossimo. Una cosa pressoché inesistente qui, oggi, fra noi. Ne riparlo più sotto.
Il fatto è che noi uomini corriamo quasi ogni giorno della nostra vita adulta dietro al sesso ludico, lo necessitiamo come l’aria, perché il nostro DNA ci ha fatti così. Siamo degli ‘inseminatori’ che dai tempi in cui camminavamo a quattro zampe in qualche punto della Tanzania dobbiamo inseminare il più possibile. Lo fanno i leoni, i topi, i pipistrelli e praticamente ogni specie di sesso maschile sul Pianeta. Questo ci ha ‘regalato’ un desiderio sessuale molto, molto superiore a quello femminile (per le donne, stesso marchio da DNA in direzione opposta, visto che siete programmate per figliare e conservare la specie). Ecco perché vi sembra sempre che gli uomini ‘ce l’abbiano piantata nella testa’ (la gnocca); non è una mania, è genetica. Ma qui sorge il problema dei problemi. Al mondo ci sono solo maschi e femmine (salvo rare eccezioni), e se i primi necessitano di sesso dieci volte le seconde, che accade?
Accade un disastro, e cioè un giro di prostituzione e di pornografia per un valore cumulativo mondiale di 120 miliardi di dollari. Accade che la quasi totalità degli uomini che voi donne conoscete o che vi giacciono accanto fa uso di porno, ga-ran-ti-to, e che una percentuale spaventosa va a prostitute, o ci è andato, o ci andrà, o ci ritornerà. Accadono le vite veramente buttate delle ragazze come la mia rumena, e tutta la mafia e orrore correlati. Accade che vivete, voi donne, in un mondo dove la vostra immagine è artificiosamente ridotta a perenni orgasmi e voluttà mentre mangiate uno yogurt in tv, o toccate una lavastoviglie o una scatoletta di tonno. Vivete in un mondo dove dal giornalaio è meglio non guardare a sinistra/destra perché è zeppo di cosce spalancate e bocche deformate da arnesi immensi, tette culi capezzoli come coriandoli (immagino l’inverso, io che compro il giornale immerso fra cazzi, pettorali gonfi, testicoli plasticati, ecc.). Vivete in un mondo dove vostro figlio al 99% imparerà come si fa sesso dal dvd più porco del momento (e fosse solo uno). E in un mondo strano dove esiste l’espressione “gliela do o non gliela do”, ma non l’espressione “glielo do o non glielo do”, e un mondo così vi condanna a una vita grama, pensateci. Ve la spiego: c’è una legge di mercato, bieca come sempre è quella legge, dove la domanda (di gnocca) è cento volte l’offerta, e voi donne (detentrici della preziosa materia) avete così un potere immenso di frustrare noi uomini sempre tormentati da quel DNA maledetto. Salvo poi che dopo averci fatto spellare la testa e altro per finalmente ‘averla’, noi ve la facciamo pagare in mille modi da veri beceri quali sappiamo essere. Bello schifo. E poi ci sono le vili chat erotiche (faccia a faccia macché, dietro il pc di tutto), gli scambisti, i privé dei locali Lap Dance con ancora altre orde di rumene o nere e coi vostri mariti/fidanzati lì a plotoni. Ci sono le migliaia di anonime studentesse che si prostituiscono in ogni città con gli annunci sulle riviste di settore, le escort di lusso, e poi la miserabile piaga del porno turismo di Cuba, Tailandia ecc. Insomma, un quadro osceno. Una realtà colossale, ciclopica, oggi deviante oltre il limite dell’assurdo, che troneggia sulle nostre vite ma che riceve da voi donne quasi nessuna attenzione, né proposte di soluzioni. Vivete accanto a uomini ridotti, loro malgrado, così. La vostra vita è zuppa di questa malattia erotica da DNA sfasato rispetto all’evoluzione dei tempi, e cosa fate?
Prevengo qui alcune obiezioni udite non di rado da donne coinvolte in questi dibattiti. Reclamate per esempio che non siete voi a restringere l’offerta di sesso, anzi, che sono gli uomini oggi a esserne sovente disinteressati. Mi sono persino sentito dire “ma io la darei eccome, è che non si trovano poi tutti sti uomini”. Sono affermazioni fallate, dovute al fatto che la donna in queste cose tende a mentirsi, a operare una rimozione acrobatica della realtà, là dove essa non si accorge che alla sua eventuale disponibilità interiore corrisponde però un respingente istantaneo all’esterno, che scoraggia moltissimo il maschio nell’approccio. In parole povere, lei vorrebbe, ma poi ‘se la tira’ al momento del contatto con l’uomo, cioè si irrigidisce o pretende il solito preambolo per noi estenuante di un lungo rito corteggiatore anche per una semplice trombata, e noi spesso gliela diamo su. Altre donne sostengono che sono i pregiudizi maschili a bloccarle, cioè il timore di essere poi additate come quelle che ‘la danno a tutti’, le ‘pompinare’ ecc. In questo c’è un elemento di verità, ma si tratta oggi, nel mondo occidentale evoluto, di casi sporadici, e ciò non spiegherebbe in ogni caso l’imponente divario di domanda/offerta che domina il sesso fra i generi. Infine ci sentiamo dire da voi che l’uomo comunque non perderebbe il vizio del sesso commercial-mediatico anche se lo potesse ottenere tranquillamente dal mercato ‘sano’, poiché “in fondo voi maschi sognate sempre di possedere la donna, vi eccita comprarvela, la dovete immaginare serva e sporca”. Di nuovo vi gabbate. Le ultime ricerche di settore puntano in primo luogo al bisogno fisiologico insoddisfatto come motivazione del cliente, poi al bisogno di essere accolti, e solo in ultimo al maschilismo irriducibile. Possiamo sicuramente dire che per tantissimi maschi la natura squallida dell’alternativa a pagamento – che si tratti della milionesima sega davanti al pc o, peggio, della trombata con una che ti mette fretta, ti succhia con il preservativo, e alla quale non puoi leccare la passera per paura dell’Aids, che non ti bacia, e sta lì a prendersi il tuo corpo come fosse un comodino da spostare – è una parte assai spiacevole di queste vie di fuga che volentieri si risparmierebbero. Poi, certo che ci sarebbe sempre una minoranza fisiologica di uomini recidivi che punterà comunque al degrado, ma chissenefrega, non fanno testo.
Un breve stop sui dati, vale la pena conoscerli. In Italia ci sono circa 70 mila prostitute rappresentati oltre 35 Paesi. I casi di violenze su queste donne in questi ultimi anni sono stati circa 700.000. Sono 9 milioni i clienti italiani delle prostitute (1 uomo su 2) con un giro d’affari di 1 miliardo e 80 milioni di euro all’anno. Nel mondo, il business della prostituzione raggiunge i 60 miliardi di euro (battuto solo da quello delle droghe), con circa 40 milioni di donne coinvolte; il giro d’affari del porno passa i 57 miliardi di euro, senza contare l’immenso mercato nero. I clienti italiani delle prostitute rispondono al seguente identikit: in prevalenza uomini fra i 35 e i 40 anni, lavoratori, nella maggioranza dei casi single con un’istruzione medio-alta; cercano le ragazze direttamente in strada in media una volta ogni 15 giorni. Per un nutrito gruppo, le mogli/compagne sono viste così: “Ti costringono ad andare in cerca di sesso a pagamento perché quando ti sposano ti promettono che farai sesso tutte le volte che ne avrai voglia, poi usano il sesso come una risorsa, un’arma”. Il mercato globale del turismo sessuale incassa qualcosa come cinque miliardi di dollari all’anno, con Paesi come la Thailandia dove il turismo (a prevalenza sessuale) è stato la prima fonte di valuta estera e contribuiva per il 13 % al Pil. Cuba, che sotto il regime di Batista era soprannominata il bordello degli USA, è oggi nota come il bordello d’Europa, con gli italiani in prima fila. (fonti: Gruppo Abele, Dipartimento Pari Opportunità, Ministero degli Interni, Fondazione Ismu, Transcrime, Università di Trento e Cattolica di Milano)
Spaventoso. Il problema della disparità di domanda e offerta di sesso fra uomini e donne è una catastrofe, e credo che queste righe lo abbiano dimostrato. Allora, donne, le vie per affrontare tutto ciò sono per me due, salvo poi scoprirne delle altre se avrete l’intelligenza di aprire un ampio dibattito su questo immenso problema. O mantenere lo status quo, con miglioramenti cosmetici, se decidete che per tanti motivi non potete/volete cambiare il vostro approccio al sesso. Oppure fare la terza rivoluzione dei generi nella Storia. Va fatta in partnership con noi uomini, ma non vi nascondo che qui la parte maggiore tocca a voi. Eccola: dovete abbracciare il Sesso Ludico, imparare a farlo e a chiederlo con naturalezza. Dovete imparare a smettere di avere paura di ‘far vedere’ che lo volete quando lo volete, dovete soprattutto semplificarci immensamente il percorso che dallo stimolo erotico porta alla soddisfazione di quello stimolo, semplificarlo imparando ad accogliere con più morbidezza le nostre avances (indipendentemente dal sì o no-grazie finali), oppure e soprattutto cominciando a FARLE quelle avances. Sesso gioco, sesso aperitivo, sesso jogging, sesso semplice. Donne, siamo esasperati dalla fatica orribile che dai 15 anni in poi ci tocca fare ogni volta, ogni maledetta volta che una ragazza ci colpisce, che vorremmo una ‘smanazzata’, un divertissment, o anche solo parlarlvi con una birra in mano. Voi non sapete cosa significhi esse ‘cacciatori’ in questo campo, può essere emozionante per un po’, poi ti distrugge, soprattutto quando nella normalità dei casi su cento tentativi al maschio tornano sbattuti in faccia come padellate 98 occhi scocciati, o girate di spalle, oppure i “non mi stressare”, i “non è il caso”, la rigidità, la freddezza o addirittura il disprezzo. Vi garantisco che sono tutte pugnalate alla nostra emotività, moltiplicatele per decenni, anche se noi poi fingiamo di sbattercene, ma non è vero. Una vita così ci indurisce, ci incattivisce dentro, e infatti, come scrivevo più sopra, poi le donne quel potere lo pagano carissimo, quando noi avvelenati ci vendichiamo da beceri chiamandovi troie o bocchinare con gli amici e nelle compagnie appena riusciamo finalmente ad averla. Qui entra in gioco la parte che tocca al maschio nella terza rivoluzione dei generi, cioè un impegno a dismettere per sempre, a seppellire negli inferi, lo stigma demenziale che appiccichiamo ancora oggi alle poche donne capaci di sesso ludico. Dobbiamo cancellare dal nostro cervello l’idea medievale che quelle che la danno sono una cosa, quella da sposare sono un’altra. Dobbiamo altresì piantarla con la pretesa idiota che tutte la diano con gioia ma non nostra moglie. Significa imparare in questo campo a non vedere, a non sentire, a non chiedere, ovvero il non detto anche se immaginiamo, e che valga per i giochi extra di lui come per quelli di lei. Questa rivoluzione va fatta in partnership, perché conviene a tutti.
Riequilibrare urgentemente lo squilibrio intollerabile fra domanda maschile e offerta femminile di sesso nel mondo moderno, conviene però soprattutto a voi donne. Come si diceva, il controllo dell’offerta (la do – non la do) vi dà un potere immenso, ma vi massacra pure. Oggi il corpo femminile è ipertroficamente valutato proprio a causa di quella sproporzione, e se non lo fosse più, se cioè a domanda 100 corrispondesse un’offerta adeguata, sparirebbe anche la commerciabilità oltraggiosa delle vostre parti corporee: mai più donne-pezzi di scottona nude e saltellanti che appaiono in tv ma non si odono; mai più deficienti televisive che ‘vengono’ mentre scartano il budino; mai più le ‘Albe Parietti’ invitate a parlare fra esimi intellettuali solo perché le telecamere possano offrirci due tette e una bocca da pompini fingendo però la parità intellettuale in televisione; fine del degrado grottesco della vostra immagine, in Italia in particolare. Dovete, in sintesi, svalutare la gnocca su questo mercato impazzito, rendendola molto molto più felicemente accessibile, e consegnare così al dimenticatoio della Storia le massime come ‘tira più un pelo di figa che un carro di buoi’, che infatti ispirano l’osceno concetto del gnocca-based marketing che vi insudicia la vita. E infine, pensateci, in un mondo di sesso ludico crollerebbe una fetta enorme del putrescente castello mondiale del commercio sessuale, portandosi al cimitero gli scempi planetari che causa.
Questa la mia sintesi di partenza. La penna a voi, datevi da fare, agite, proponete, fatevi sentire.
Paolo Barnard
Fonte: www.paolobarnard.info
547 Commenti
Ho imparato che non esisterà mai il sesso ludico.. a meno che tu non sia parte delle categorie che conosciamo tutti, cosi come le causee.
Sono convinto che la maggioranza delle donne nei confronti di tutti gli uomini, siano diversamente puttane, faccio un esempio:
A prescindere che se vuoi fare del sesso, l’uomo è quello che si deve proporre sempre e comunque, se si supera la prima fase, dove comunque hai offerto tu i vari drinks iniziali e/o quant’altro non meglio specificato, si arriva all’appuntamento.
benzina: 30€
autostrada: dipende se la lei è vicina o lontana, non metto il costo ma tenetelo presente.
Fiori: se avete a che fare con determinate donne, anche questo è un costo da tenere presente, ometto per il momento di metterlo alla somma.
drink: costo medio due persone 15€
discoteca o ristorante: pagate voi! si va dai 50€ a testa in su per il ristorante e circa 20€ di media per una disco
colazione: dopo la disco. cappuccino e pasta, oppure altro drink insomma.. anche qui pagate voi diciamo dai 5€ ai 15€
si arriva al conquibus!
dove si va?
Generalmente in un hotel.. costo matrimoniale varia.. ma di certo non andrete in qualche bettola, si va dai 50€ per le bettole ai 120€ 5 stelle
ora.. ma se la donna volesse avere sesso ludico, gli servirebbe tutta questa impalcatura che chiamano loro “corteggiamento” ed io chiamo pagare le diversamente puttane? perchè l’uomo dona il suo membro a titolo gratuito e questo si sà.. basterebbe un drink e 30 minuti di conversazione a due ADULTI per capirsi.. ma si sà.. le regine Vulva X hanno un prezzo, spesso fuori mercato, purtroppo per loro, rispetto alla extracomunitaria figa che ti chiede la metà per darti quello che chiedi e vai a letto bello contento, senza paura di multe, alchooltest e problemi di essersi dimenticati il preservativo.. che molte delle “diversamente puttane” si guardano bene da avere in borsetta.. le emancipate dei miei zebedei!
Invito quindi ad una riflessione tutti gli uomini ad usare lo stesso metro di misura delle donne.. se non lo fanno, non solo dopo tali spese non vi è certezza di nessun sesso, ma rischiano di essere sfruttati e basta.. l’ego della diversamente puttana è appagato.. il vostro amico Fritz meno..
Andare da una professionista, anzichè perdere tempo e soldi preziosi dietro ad una qualsiasi diversamente professionista, risulta sessualmente piu’ sicuro (perchè loro hanno sempre i preservativi, non vi vogliono ricattare con una gravidanza e non vi accusano di stupro) ed economicamente sono il migliore investimento (appagano al 100% le tue richieste dietro il compenso pattuito!) non solo! evitano che tu possa cadere vittima di alchool test, incidenti.. insomma.. ti fai una scopata e tutto contento te ne torni a casa.. tanto, molte delle diversamente professioniste hanno visto piu’ schizzi loro che gli scogli di sorrento, non penserai che siano meglio? magari non la danno gratis a te.. ma al tossico che appare macho la mollano! stai tranquillo e spesso senza preservativo!
Qualcuno potrà dire, si ma questo si fa perchè ti interessa la donna per una storia seria..
Mediamente oggi i ragazzi adolescenti capiscono quanto sia vero che l’esclusività fisica e sentimentale siano concetti estinti dal vocabolario della maggioranza delle ragazze, questo è appurato da loro stesse, che chiamano emancipazione sessuale..
Quando la donna poi decide di stare con te, risulta mediamente difficile che la maggioranza delle donne paghi cene, se poi pensiamo a quante vengono a prenderti sotto casa il cerchio si chiude.
Se vediamo il matrimonio poi, notiamo come per affrontarlo la maggioranza di loro non siano economicamente preparate, chiedono tutto.. in cambio ti danno amore (finchè va bene a loro… io lo chiamo INTERESSE) e figa (i primi periodi.. poi vai di Manola, la mano che consola!) senza contare tutte quelle cose belle che hanno perso col tempo (cucinare, una delle tante parole nel reparto ESTINTO femminile)
Sorvolo sul divorzio.. ampiamente escusso..
Domandona finale: a che serve una relazione con una donna oggi?
Devo dire che con il “diversamente professioniste”, caro Damien, hai sicuramente raggiunto il picco più elevato da quando sei qui, per lo meno a mio parere e a mia memoria (anche se la saga dei borg resta un pezzo da novanta…).
A mio parere, e non sto scherzando, ci potrebbero essere i presupposti per cimentarti con un libello ironico-satirico in tema.
Vedi tu…Io te l’ho buttata lì, come si suol dire…
Fabrizio
appagano al 100% le tue richieste dietro il compenso pattuito! (Damien)
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No, questo non è vero, nella maniera più assoluta.
Condivido in larghissima parte il tuo intervento, ma su questo punto dissento radicalmente, perché le cosiddette professioniste non appagano affatto le richieste del “cliente”. Credo che almeno in questa sede sarebbe il caso di raccontarci la verità.
Infatti “professioniste” è un termine inappropiato, con tutte le varianti dei gusti maschili che accompagnano la penetrazione o che se ne discostano. Il mondo lo hanno diviso in omossessuali e stupratori.
Gli uomini siamo variopinti, non tutti vestiti uguali in giacca e cravatta a servire le donne.
bisogna formare un gruppo ed andare alla prossima conferenza di Maschile Plurale, quelli che dicono che l’uomo deve riapproppiarsi del contenuto amoroso/relazionale nel sesso, come dire che puoi fare sesso solo se sei in una relazione stabile.
si forma una delegazione di Uomini Beta e gli si espone questi chiari e fondamentali concetti e vediamo come reagiscono.
Non, non avrebbe alcun senso, Fulvio. Quelli di Maschile Plurale sono in realtà solo dei collaborazionisti femministi, dei “maschi pentiti” a tutto tondo, è privo di qualsiasi scopo interloquire con loro. Conosco bene anche il loro “capetto”, Stefano Ciccone, militante di SEL, anche in odore di carriera (proprio in virtù della sua servitù filo femminista), a mio parere uno squallido opportunistello che ha scelto da molto tempo ormai di caratterizzarsi in questo modo e di ritagliarsi così un suo spazio politico. Un gioco assai facile, ovviamente, all’interno del partito più femministizzato dell’intero arco politico.
E così il nostro eroe se ne va in giro per l’Italia a presentare i suoi libri, invitato da femministe, giornaliste, intellettuali femministe, commissioni femminili e femministe e pari opportunità, e chi più ne ha più ne metta, a raccontare quanto gli uomini sono ancora arretrati (e violenti), quanto avrebbero da imparare dalle donne, e quale immensa opportunità rappresenta per loro il femminismo e la nuova libertà e autonomia del femminile.
Sono personalmente convinto che non possiamo separare del tutto il nostro aspetto esteriore dal nostro essere più profondo, da ciò che siamo. Non sto parlando di “bellezza” o di “bruttezza”, ovviamente (ciascuno è come è, non è certo questo il punto), ma della postura, del modo di essere, di porsi, di comunicare la propria interiorità, del modo di esprimersi, del linguaggio del corpo, del modo di gesticolare, di muoversi, di parlare, di interloquire, di relazionarsi con gli altri, di affrontare un diverbio, e perchè no, anche di trasmettere sensualità (quest’ultima specialmente è una caratteristica innata che dipende appunto in larga parte da ciò che siamo a livello profondo).
Ecco, sotto tutti questi punti di vista il personaggio in oggetto è il classico maschio pentito e rieducato (in realtà c’è anche una discreta componente di opportunismo politico) che ha somatizzato quel processo di castrazione psicologica (ma anche fisica) indotta e provocata dal femminismo (specie quello prima maniera, al quale Ciccone aderì fin da subito convintamente). In realtà nel suo caso, conoscendolo bene, in una qualche misura, è stata anche una scelta per lui funzionale. Aderendo anima e corpo al femminismo, specie in una determinata fase storica (ma anche successivamente) e facendosene paladino, il “nostro” ha avuto e forse ha tuttora qualche chance (anche dal punto di vista relazionale, intendo, non solo politico), che probabilmente, se non certamente, non avrebbe mai avuto se fosse rimasto nell’anonimato (da questo punto di vista ha cercato di sublimare i suoi complessi di inferiorità) . Non facciamoci però ingannare. Il personaggio in questione, molliccio fisicamente e umanamente, e privo di qualsiasi caratteristica sia fisica che psichica riconducibile ad un maschile relativamente sano, è anche un politicante opportunista profondamente sleale e fondamentalmente scorretto, come ho avuto modo di verificare personalmente in più di un’occasione.
Le mie parole vi sorprenderanno, forse, non è certo mia abitudine parlar male delle persone, ma nel suo caso (come in quelli di tutti coloro nei confronti dei quali nutro una certa dose di disprezzo) non ho alcuna remora. E poi se ne dicono talmente tante in quegli ambienti sul sottoscritto che questa in confronto è acqua fresca di ruscello…
Ma c’è un’altra ragione per cui ne parlo. E cioè perché quella dei “Ciccone” è una categoria “maschile”, se così può essere definita, ahinoi discretamente diffusa e ormai da diverso tempo anche politicamente trasversale (guarda caso…). Anche con questi personaggi abbiamo a che fare. Sia chiaro, questa è gente che se dovesse ipoteticamente cambiare il vento scomparirebbe nell’arco di un nano secondo…
Però, allo stato, questa è la situazione…
Fabrizio
A conferma di quello che dice Fabrizio ,ripeto quello che avevo scritto qui ,qualche tempo fa …
Sia chiaro che non conosco Ciccone ,ma curiosando sulla sua bacheca di Facebook ,ho letto i commenti ad una sua foto,molto positivi … Come Fabrizio ,non posso certo fare la gara di bellezza e bruttezza (sarebbe come dire cornuto all’asino ) però posso solo immaginare come quei commenti fossero completamente stravolti ,se il soggetto in questione avesse osato contraddire ,anche solo in parte ,il pensiero femdominista …
Per quanto riguarda il discorso di Fulvio ,anch’io trovo che non sia sensato portare una delegazione di uomini beta ,ho capito anch’io che andare a commentare su posti non “idonei” non si combina niente ,invece è importante parlarne ,nei posti ,sia in rete che fuori diciamo “generici” …visto che anche ,in altri non ti fanno commentare ,per quello mi sono fatto un blog personale
IN generale sarei d’accordo con Barnard, nei meccanismi che descrive mi ci riconosco ampiamente (purtroppo …) se non fosse che però c’è un punto che lui trascura, e che a me sembra importante. Cioè indipendentemente dal tasso di testosterone (dato comunque rilevante) resta il fatto che l’esperienza del sesso con una persona semi-sconosciuta non potrà MAI essere vissuta allo stesso modo dall’uomo e dalla donna, osservando semplicemente come donna e uomo sono fatti. L’uomo ENTRA, la donna RICEVE. E’ da ipocriti, e lo dico da UOMO, negare che un conto è entrare in casa di sconosciuti, un conto è quando uno sconosciuto ti entra in casa. Da questo punto di vista, agli uomini che si lamentano delle donne “che non la danno” mi verrebbe da dire (scherzosamente, ma non troppo): “ma perchè, tu nel tuo culo ci fai entrare il primo che passa?”
SIMONE SASSU
Come prima cosa benvenuto nel nostro sito, Simone, perché mi pare di vederti per la prima volta.
Ciò detto non condivido per nulla quanto dici, perché per un maschio eterosessuale subire un rapporto anale è comunque una violenza, mentre per una femmina etero un rapporto sessuale (naturalmente consensuale) con un uomo rientra nella normalità. Mi pare quindi che il termine di paragone che hai utilizzato sia del tutto fuori luogo.
Questo, ovviamente, a prescindere dalla diversità fra il modo di concepire e vivere il sesso, che in una qualche misura resterà sempre fra uomini e donne, e che nessuno nega e ha mai negato.
Fabrizio
x Simone Sassu
Questo è un argomento di cui ho parlato molto: le differenze tra maschi e femmine sopratutto genitali, e di solito mi si risponde che io considero le donne inferiori con le idee freudiane. Tu lo hai esposto come se la loro fosse una cassaforte piena di d’oro e in modo ingenuo, ma in fondo dici quello che diceva il padre della psicoanalisi. Per te una donna è come un uomo (penalizzato) visto che (scherzosamente, ma non troppo) paragoni un sedere maschile a quello femminile. Quindi noi meritiamo di essere penalizzati in favore delle femminile?
Bisogna aggiungere che il mondo non è fatto solo di uomini e donne tutti uguali, ognuno di noi con l’altro sesso e con gli altri in generale ha avuto esperienze diverse.
due cose veloci: qui discuto con alcune radical feminist di prostitution e direi che le sto pwnando con scioltezza grazie alla mia superiore capacità argomentativa.
http://femminileplurale.wordpress.com/2012/04/19/se-tutte-le-parti-del-corpo-fossero-uguali/
poi un consiglio cinematografico: Mes Cheres Etudes, film francese su una studentessa che si prostituisce per pagarsi le spese universitarie. è un film di denuncia sulla condizione di indigenza di molti studenti francesi, ma sembra considerare la prostituzione come un fatto naturale ed inevitabile.
fulvio, una domanda: tu saresti Astaroth?
Ecco, in tal caso ti dico subito che il tuo modo di ragionare e il tuo bollare come una massa di “sfigati” quei milioni di uomini che, per tutta una serie di ragioni, vanno a puttane, non mi piace neppure un po’.
Anzi, per essere più chiaro, mi sono proprio rotto il cazzo di tali terminologie, specie se usati da appartenenti al mio stesso sesso.
Un altro particolare che, al pari di altri vecchi della QM, non sopporto più, è questa storia secondo cui i comportamenti delle donne sarebbero sempre e comunque indotti dalla società, dal femminismo, dalla chiesa, eccetera.
L’ipotesi che le donne ci mettano “molto di loro” (ovvero che il loro agire sia dettato in primis dalla loro biologia), a prescindere da tutto il resto, neppure sfiora i più.
Questo modo di ragionare, oltre a rappresentare le donne come delle autentiche ritardate mentali, prive di pensiero autonomo, assolve sostanzialmente l’intero sesso femminile, proprio perché, in ultima analisi, “non è mai colpa loro” ma di chi le induce a comportarsi così: cioè gli uomini, il maschilismo, il patriarcato, eccetera.
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(Non se ne può veramente più)
Fabio C:
Questo modo di ragionare, oltre a rappresentare le donne come delle autentiche ritardate mentali, prive di pensiero autonomo, assolve sostanzialmente l’intero sesso femminile, proprio perché, in ultima analisi, “non è mai colpa loro” ma di chi le induce a comportarsi così: cioè gli uomini, il maschilismo, il patriarcato, eccetera.
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Sì, poi dicono a me che le considero inferiori o esagero la loro pericolosità.
Ripeto che le donne non hanno tutte la stessa aggressività, alcune sono timide e altre delinquenti pur restando nell’ambito del rapporto con gli uomini molto simili tra di loro, vedi Bobbit che ha attuato un qualcosa che altre “sentono” ma non farebbero mai nella loro vita (spero ).
fulvio, una domanda: tu saresti Astaroth?
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no, aono quello che si firma alex. notare come non abbiano replicato direttamente ai miei ultimi messaggi. nemmeno dietro la loro cecità ideologica riescono a contro-argomentare ai miei esempi.
senza troppi contorsionismi si puo’ rilevare la imparabile SINCERITA’ nel rapporto. Uno vuole una cosa l’altra vuole un’altra cosa. Entrambi ottengono quello che vogliono e senza strategie o falsita.
Io ci risanerei il bilancio dello stato, alla faccia di tutte quelle che non sanno mai quello che vogliono e cambiano idea ogni dieci secondi……
Sei un buona compagnia,neanche io ne conosco.
E tra l’altro,sono rimasto della cultura che rifiuta i rapporti occsionali(pensa te che pirla che sono!)
Di tanto in tanto ci vado anch’io a puttane,a volte,me ne pento di ciò e mi sento una larva umana più che un uomo.
Altre volte penso che di essere nato con l’animo dell’artista.
Non piaccio alle donne,non chiedetemi perchè;posso solo dire che le persone profonde risultano essere noiose,al contrario dei farfalloni,loro si che sono gente di mondo.
Quando vado da una prostituta,oltre al sesso,prediligo farmi una chiacchierata,stare un po’ nudo a sentire la sua pelle ad avere quel calore umano che un uomo tremendamente solo cerca.
Sono d’accordo con Barnard e condivido la sua analisi sul contesto sociale attuale in cui viviamo.
Ancor meno d’accordo sul suo concetto di “sesso libero” che considererò sempre un’utopia che sfida i vari sistemi e le varie epoche;sono passati oltre sette secoli dall’ “Amor Cortese” e credo che da allora non abbiamo visto alcune evoluzione.
Io provengo da una famiglia democristiana,per me,l’approccio sessuale disinteressato è inesistente.
Io se cerco una donna e perchè vorrei una compagnia,o ripeto a dire,cerco quell’amore come un conforto dalle innumerevoli sofferenze della vita(ricito Schopenauer).
Sono molto più emotivo che sessualmente aggressivo.
Renzoni,
a me invece piace fare sesso fine a se stesso senza problemi e implicazioni-
da due anni mi vedo con un uomo solo a casa sua, solo per andare a letto, no telefonate, no uscite ecc-
facciamo di tutto, senza limiti, io sono sottomessa ma a volte invertiamo i ruoli.
Nonostante l’altissima tensione erotica tra noi (ci basta incrociarci per caso per organizzare al più presto un incontro), due settimane fa è andato con una prostituta..
lo ha fatto per punirmi.
lui è una persona sola da sempre, ha il terrore di impegnarsi (ma io sono già impegnata e non ho interesse a legarmi a lui sentimentalmente), ma per premunirsi dal fatto che io mi potessi “innamorare” (parole sue..), mi ha detto più volte che sarebbe stato meglio se io fossi andata a letto anche con altri.
giusto per ribadire il nostro comune accordo di coppia aperta.
dopo due anni ho fatto un tentativo con un altro ma non mi è piaciuto, gliel ho detto.
lui ci è rimasto male (del fatot che io fossi davvero andata con un altro- ma sono una bella ragazza, ho molte “offerte”), ma è anche stato contento ce fossi tornata da lui “perchè lui è meglio” (è meglio della maggior parte degli uomini con cui sono stata nella mia vita)
poi dei suoi amici che vanno spesso in questo locale di prostitute lo hanno portato.. e lui ha consumato.
ora io non riesco più a guardarlo in faccia perchè so benissimo che una prostituta è molto più abile e sexy di me, che pure non sono male.. ma deve essere sicuramente più eccitante entrare in un posto pieno di donne nude che ti si buttano addosso, pagarla e scopartela, piuttosto che venire a letto con me, dopo due anni (anche se poi due giorni dopo questo fatto, mi ha comunque cercata- e anche la settimana successiva- mentre mi ha sempre detto che a lui non piace stare con le prostitute)
insomma una specie di ripicca per una situazione che ha provocato lui.
Io adesso mi sento inadeguata, ho questo film nella testa di lui con questa prostituta, non faccio altro che guardare porno di clienti con vere prostitute, mi eccito solo così.
lui non lo voglio più vedere, mi vergogno troppo di non essere all’altezza rispetto a una vera prostituta che ha un sacco di esperienza e di tecnica, ma penso che da adesso in poi cercherò di essere una simil-prostituta (tranne per i soldi), perchè ormai sono convinta che sia più eccitante di una “semplice” trombamica (e sì che mi ci ero impegnata.. anal, sottomissione, porno, foto.. chiacchiere dopo, un rapporto di fiducia, risate, relax oltre al sesso sfrenato. non è bastato)
volevo scrivervi la mia esperienza perchè sono la classica bella ragazza che nessuno sospetterebbe fare queste cose.
visto che qualcuno ancora pensa che le donne facciano solo l’amore, che vogliano impegnarsi, che siano moraliste e bigotte.
senza offesa, seesee, ma a me sembra che il tuo racconto sia l’essenza della diversità sessuale. Il tuo erotismo si riflette in lui. In uno solo, come avviene per la maggior parte delle donne.
Non so perchè.. questa è l’impressione che mi da il tuo racconto. Cioè boh.. fare quelle cose piace a te o a lui? In che senso ti “impegni” per eccitarlo? (l’uso dei verbi alle volte è rivelatore di qualcosa). Per il resto non saprei che dirti. A me sembra una sorta di Histoire d’O con la donna che “vuole” fare l’oggetto ed è disposta a tutto per accontentare l’uomo in cui si specchia. Mi sembri dimostrare l’incapacità femminile intrinsenca di essere soggetto sessuale attivo.
Di emule e di emuli della casalinga inglese diventata scrittrice miliardaria con le sue “sfumature di grigio” ne sono saltati fuori davvero tanti. Seesee mi sembra aderisca al medesimo genere letterario.
Certo è che stupisce il successo della casalinga inglese dovuto all’entusiastico apprezzamento nientedimeno che della donna USA ed occidentale in carriera: la donna nuova, la donna emancipata, la donna libera, la “Uoma”! le copie del libro vendute a milioni proprio tra questo tipo di donna, e all’inizio esclusivamente grazie al passa parola femminile. Come da un intelligente copertina di Panorama sembra si possa dire a sanare la contraddizione: ” libere e sottomesse”.
In questo record assoluto di vendite e successo editoriale di proporzioni storiche per il racconto circa un maschio che il mainstream oggi definirebbe un ” maiale oppressore” non c’è invece lo zampino, se non nella fantasia dell’autrice, di alcun “maiale” nè di alcun ” oppressore”. Assolutamente tutto esce da mani e menti femminili. E risulta che tra i lettori maschi il libro non abbia suscitato alcun interesse. Un fatto sconcertante.
C’è davvero da restare stupiti di questo risvolto del femminile che legge avidamente, compiacendosene sessualmente, esattamente tutto quanto con scatenato furore ha per decenni attribuito al maschile come colpa irredimibile. E si scopre invece che il maschio di tutto questo “se ne frega”. Una bella umiliazione. Si può a questo punto dire che i maschi hanno svolto per decenni da schermi per la proiezione di quanto l’inconscio femminile considera preziosissimo ma al tempo stesso proibito. Il maschio dello schermo a schermare il desiderio proibito delle donne.
Le “Uome” raccontano, cantano, ballano, godono, amano, tutto da sole e noi a far da schermo e guardare il cine che ci vuole persino protagonisti e colpevoli.
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Vero quanto scritto.Perchè vado a puttane?Primo perchè sono scapolo e non ho intenzione alla mia età di sposarmi,secondo perche mi piace andarci e non ho voglia di corteggiare una donna per mesi,spendere soldi per non arrivare a nulla…Terzo motivo e forse il più importante è che quando si ci mettono riescono a rompere la uallera anche ai Bronzi di Riace….in tutte le maniere possibili ed immaginabili.Per il mio lavoro in giro per il mondo di donne ne ho avute parecchie,gialle,verdi,nere,viola…Ma tutte,dico tutte INDISTINTAMENTE quando si mettono a rompere Gli Immacolati e Santissimi Zebedei lo fanno in maniera identica.Poi parlandoci chiaro,una volta chiusa la porta dell’appartamento o la portiera della machina i problemi restano fuori.Insomma,detto questo in maniera eloquente,semplice e priva di arzigogoli grammaticali sarebbe gradito viverci gli anni restanti tranquillamente.Saluti.
“Adesso non lo voglio vedere più”Dopo tutta la filippica che hai piantato queste sono le conclusioni?Ti posso dire una cosa in tutta confidenza?Sai quanto gli frega a lui se non lo vuoi più vedere?Via te al tuo posto ne arriva un’altra nuova….
Saluti.
Anche se sono fondamentalmente d’accordo sulla descrizione del rapporto tra i sessi descritta nell’articolo di Paolo Barnard, dissento su un punto che ritengo essenziale: non è affatto vero che alle donne non piace il sesso ludico, c’è molta più libertà sessuale in giro di quanta ne possiamo concepire tutti noi che scriviamo qui. Il problema è un altro e ben peggiore, mi dispiace ripetermi fino alla paranoia perchè ho già scritto di questo in un altro commento sempre in questo forum, ma le donne sono infinitamente più classiste e razziste degli uomini. Forti della loro consapevolezza di condurre il gioco, dividono i maschi in due caste: quelli degni della loro figa e quelli che devono solo farsi seghe e pure si meritano di essere sfottuti. Con i primi ovviamente se la spassano con il sesso ludico citato da Barnard, con i secondi invece devono giocare a farli schiattare per far loro capire che se la vogliono se la devono guadagnare con immensa fatica, o addirittura che non se la meritano nemmeno, specialmente se sono brutti e/o poveri. Ho avuto una relazione con una donna, durata circa quattro anni, lei lavora in banca, e da quello che mi ha raccontato la banca, almeno quella in cui lavora lei è paragonabile ad un bordello da quante tresche ci sono, impiegate che durante la pausa fanno pompini a qualche collega piacente, un caso di una sua collega che nonostante sposata, si è fatta scopare da un direttore per fare carriera, oltre che per il fatto che a lei quest’uomo piaceva, la mia ex stessa si è sempre vantata con me di aver avuto una relazione di solo sesso con un suo collega perchè osannato da tutte le colleghe come un dio del sesso, si è scopato tutto lo scopabile della banca in cui lavorava (compresa la mia ex appunto), e non contenta questa mi faceva sentire un verme a letto perchè a suo dire le mie prestazioni erano scarsine rispetto a quelle di quest’uomo, tranne che quell’uomo non ha dovuto ridursi a fare lo sguattero e l’insegnante di matematica del suo figliolo che non aveva voglia di studiare per poterlo far diplomare, a differenza di me, che appunto in quattro anni di relazione (poi fallita), ho dato a lei e a suo figlio il massimo della mia disponibilità, e naturalmente la gratitudine non è contemplata, perchè alla fine la signora non mi ha più voluto perchè esasperata dal mio “egoismo” a suo dire… questo è lo squallore delle donne moderne, all’occorrenza sante donne che pensano al bene della famiglia, ma quando l’occasione lo consente, troie che la danno gratis solo a chi ritengono veramente degno secondo il loro distorto modo di vedere. Io sono molto più pessimista di Barnard, riconosco che a questo punto le puttane a pagamento sono molto meglio di quelle solo apparentemente gratuite.
Damien,
Sei un grande, hai tutta la mia stima!!!!
Alcune sono per il sesso ludico http://passeggiatrici.blogspot.it/ ma solo se sei un fan sfegatato e neanche è detto che ti vada bene
Mah, belle parole e molta riflessione.
Ma oramai queste a furia di rincorrere l’emancipazione sono diventate uomini con la vagina e il seno.
Naturalmente ci sono le eccezioni ( rare ).
Tanto non può cambiare nulla, da una parte uomini che vanno a pagamento, dall’altra finti uomini detti “donne” che incoerentemente fanno ciò che disprezzano.
Nel mezzo i pochi normali che vivono felici e che riescono a scindere da questi schemi mentali.
Se una donna è una troia negante lo si vede subito dagli atteggiamenti, voi “uomini” però imparate a pensare realmente con la testa invece che con il pene.
Fidatevi si può fare e si vive anche bene…senza donne però.
L’unica cosa idiota a cui posso pensare a quel regalo anatomico che ci ha fatto Madre natura.
La ringrazio perchè apprezzo quel lembo di pelle sul pene noto come “prepuzio”,molto utile alla masturbazione e grazie a ciò la mia vita sessuale va avanti senza rischiare malanni all’apparato genitale.
Mi frulla in mente di vivere una vita senza donne.
E’ vero che ci si annoia molto senza donne.
A meno che non si abbia una intensa vita sociale.
Solo che io sono troppo ignorante da riuscire a intrattenere il prossimo.
Mi frulla in mente di vivere una vita senza donne.
E’ vero che ci si annoia molto.
A meno che non si abbia una intensa vita sociale.
Solo che io sono troppo ignorante da riuscire a intrattenere il prossimo.
A proposito di prostitute,mi chiedo perché sia il mestiere più antico del mondo.
Mi dà da pensare che l’atavica oppressione da parte del maschio padrone sia credibile come la storia di Adamo ed Eva
Il sesso ludico esiste per gli uomini e molto meno facilmente per le donne. Se non fosse cosi non esisterebbero le prostitute. Ad maiora
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Se lo dici tu…
Mah… Ogni giorno una.
articolo
Cosa ne pensate di questo articolo?
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Questo è ciò che leggo.
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Impossibile contattare il server
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Daniele,
Santo cielo,ho toppato!
Devo cercarlo di nuovo.
Ecco qua: http://www.linkiesta.it/it/article/2017/04/15/poveri-uomini-le-donne-li-hanno-gia-massacrati/33878/
Se devo dare un parere sull’articolo: all’inizio può entusiasmare pensand che possa “rompere gli schemi”,ma dopo averlo letto l’ho trovato irritante.
L’autore o autrice sembrerebbe incolpare gli uomini insicuri,ma non se ne domanda l’origine.
L’unico messaggio che mi è passato per la mente è stato: peggio per loro se sono una massa di inetti!
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Calcola che a me, una che inizia un discorso con parole del tipo “l’ex sesso forte”, ha già detto tutto… (*)
Inoltre, nonostante le critiche che queste tizie rivolgono alle loro “sorelle”, traspare evidente un certo compiacimento del tipo “Vi abbiamo fatto un culo così eh!”…
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(*) Tra l’altro quelle sono parole che queste presunte “salvatrici” del sesso maschile si guarderebbero bene dal pronunciare in un contesto non italiano e non occidentale: esempio, in Arabia Saudita o in Iran…
Dimenticavo: anche quell’ immagine della tizia in guantoni (*) che “dà un cazzotto in faccia” al tontolone di turno, che si presta a tale teatrino, è emblematica…
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(*) Naturalmente una tizia che non ha mai visto un ring né preso un cazzottone in faccia…
Sono d’accordo con te,Daniele.
Il messaggio che vogliono far passare è proprio: vi abbiamo fatto un c. così!!
Noto anch’io una sorta di autocompiacimento,nonchè una voglia di portare al patibolo quegli uomini insicuri.
Riguardo agli arabi e all’Islam…la civiltà occidentale è destinata a soccombrere: vuoi mettere i nostri figli ben educati,coccolati e concepiti in età matura contro figli concepiti da genitori giovani di civiltà più vitali e aggressive.
Riguardo alla guerra tra i sessi,è stata vinta da chi ha combattuto con i carri armati contro chi invece si è difeso combattendo con le fionde.
Dimenticavo che una tizia che si appella all’uomo come ex sesso forte,bisognerebbe rinfacciar loro l’ex gentilsesso!
Ben ci sta a loro…tiè!!!