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Riceviamo e pubblichiamo da un anonimo lettore questo documento del giornalista americano Walter Kaner:
http://www.youtube.com/watch?v=EcU47-skMIY
Riceviamo e pubblichiamo da un anonimo lettore questo documento del giornalista americano Walter Kaner:
http://www.youtube.com/watch?v=EcU47-skMIY
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6 Commenti
Beata leggiadria del Femminismo…
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Diciamo che questo Walter Kaner è stato poco galante, un gentiluomo non si sarebbe mai comportato cosi.
La galanteria è non far sentire alle donne quello che in realtà sono…
Leonardo(Quota) (Replica)
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/06/19/con-le-coppie-gay-perche-io-sono-una-donna/1032987/
Delirio femminista allo stato puro, ma bellissimo un commento poco sotto che recita più o meno così: “figliolo, quando incontri una così, evitala!”. Mai consiglio fu più saggio, ma quanti uomini sono in grado di raccoglierlo?
Alessandro(Quota) (Replica)
Alessandro,
Hai detto bene, Alessandro, un delirio…E’ difficile anche capire se questa ci creda veramente a quello che scrive…Boh…ho il terribile sospetto che ci creda, e questo rende il tutto ancora più inquietante… *shock*
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Ci crede, ci crede con tutto il cuore.
Siamo noi che fatichiamo a credere che questa e milioni di altre siano in buona fede.
L’opinione tragica cui sono pervenuto è questa: esse sono in buona fede. Quelle sono le verità incontrovertibili da cui derivano il loro giudizio sul mondo ed a cui fanno seguire la loro azione.
E’ questa la tragedia.: la buona fede.
RDV
Rino DV(Quota) (Replica)
Stavo pensando fratelli che la domanda che viene posta alla relatrice del seminario femminista, e cioè perché ogni espressione dello spirito umano, dalla poesia alla scienza, dalla pittura alla matematica, dalla filosofia alla religione, esce e si sviluppa da lombi paterni e non materni, ha un padre a concepirla e crescerla e non una madre, è una domanda di realtà. Intendo per domanda di realtà, una realtà talmente evidente che si fa domanda, è lei stessa una domanda. La domanda di realtà ha un’altra caratteristica: ha in lei stessa la risposta. nel senso che dimostra inequivocabilmente ciò che è, evidenzia la realtà, ciò che ha l’attributo dell’essere: intanto è cosi ed è già quanto basta. Che succede quando la realtà evidenziata dalla domanda non mi sta bene, non posso accettarla? Mi sgancio dal reale e do una risposta irreale dentro cui ci sta prima di tutto l’emozione del mio rifiuto, il risentimento aggressivo e poi ogni fantasia, ogni possibile delirio e talvolta l’unica risposta che ne può conseguire: la violenza.
Il meccanismo di cui sopra lo si riscontra anche nella politica “alta”, in ogni aspetto della vita sociale di tutte le grandi civiltà in crisi: la realtà è da una parte ma non posso accettarla ed io vado dall’altra. Perché si invade l’Iraq, perché si defenestra Gheddafi, perché si allungano le pensioni fino a pensionato morto, perché si portano alla fame popoli laboriosi? Sono domande a mio avviso di realtà. Anche in questo caso la risposta è contenuta nelle evidenze di realtà contenute nella domanda. Ed anche questa volta la realtà non è accettabile e non è accettata. E allora ci si sgancia dalla realtà e si inventa di tutto. Si delira ufficialmente.
Dove voglio arrivare con queste considerazioni? Voglio evidenziare che i deliri personali vanno di pari passo con i deliri del potere quando il potere è in crisi di realtà, che lo sgancio dalla realtà è diventata una esigenza strutturale della società occidentale ragion per cui il delirio personale è modalità di relazionarsi col reale funzionale al potere e il delirio necessitato del potere è funzionale e rassicura chi ha personalmente bisogno di delirare. In questo vuoto di realtà che è poi vuoto di buone ragioni e di ragione che cosa resta? Resta il risentimento e l’odio, e l’inevitabile conclusione che non le buone ragioni di realtà, ma la ragione della forza è l’unica salvezza da una realtà con cui non si vuole fare i conti. In conclusione i deliri femministi che vengono stranamente inseriti nei flussi mediatici che contano sono perfettamente coerenti con la pedagogia del delirio che sta permeando ogni comunicazione e relazione umana e sono coerenti anche con la necessità del potere di creare il nemico quando il potere ha bisogno di ricorrere alla forza.
Una sintesi scherzosa? Eccola: è Putin il maschio oppressore perfetto per gratificare deliri personali e adempiere alla necessità del potere di avere un nemico. È contro Putin che delirando saremo chiamati alla nuova guerra femminista?
cesare(Quota) (Replica)