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Orgutu Council of Women World Leaders
Qualche nota sul governo della Tansu Penbe Çiller, che è stata Primo Ministro della Turchia dal 25 giugno 1993 al 6 marzo 1996 (da Il Foglio di sabato 7 gennaio, “Quella mano turca dietro omicidi, golpe falliti e incendi in Grecia”). Prima, ed unica fino ad ora, donna a ricoprire questa carica in Turchia, attualmente la Çiller svolge attività di lobbyng di alto profilo nel Council of Women World Leaders. Durante il suo mandato ha messo in piedi la “Çiller orgutu”, organizzazione personale tramite la quale “governava facendo ampio uso di quello che in Turchia si chiama “Stato profondo”. Un’alleanza tra 007, padrini mafiosi e Lupi grigi”. (…) “Lo scandalo travolse la Çiller e segnò la sua fine politica.(…) “ Al suo posto arrivò Ylmaz, che affidò l’indagine al capo dell’ufficio ispettori della Presidenza del Consiglio. Il responso fu sconvolgente: la Çiller aveva organizzato un suo servizio segreto, chiamato “Çiller orgutu”, finalizzato alle operazioni contro i “nemici dello Stato” e finanziato per 500 miliardi di dollari da fondi segreti e da contrabbando di eroina”. (…) “Il Çiller orgutu si occupò di centinaia di esecuzioni di esponenti Curdi e di numerosi attacchi contro centri culturali armeni a Beirut e a Parigi. Il rapporto, consegnato nelle mani di Ylmaz, fu reso pubblico con un omissis di dodici pagine riguardante “operazioni nei paesi vicini”. Sul testo censurato circolavano da tempo varie indiscrezioni. Il quotidiano Turkyie aveva pubblicato in prima pagina la foto di un grande incendio a Parnitha, nei dintorni di Atene con la frase: “avete capito ora?”” (…) “Ora Ylmaz ha dato una conferma ufficiale: “Sotto il regno della Çiller agenti turchi hanno incendiato le isole dell’Egeo, Creta e la Macedonia. Della stessa matrice furono le numerose esplosioni a Rodi, in piena stagione turistica, nel maggio 1997. Morti, feriti, e milioni di ettari carbonizzati (..)””
Perché citare la Sig.ra Tansu Penbe Çiller? Perché le anime “belle” dei maschi che recitano il mantra: “finalmente la pace e la giustizia grazie al potere alle donne”, piuttosto che invocare l’avvento salvifico delle donne al potere, abbiano a lavorare su se stessi per una rinnovata consapevolezza e responsabilità personale facendosi avanti autorevolmente e generosamente in famiglia e nella società. L’atteggiamento contrario, l’attesa infantile e acritica delle “dee ex machina”, potrebbe riservare amare sorprese e tutt’altro che la salvezza e il nuovo mondo sperato. Potrebbero anche trovarsi arruolati, loro malgrado, in qualche “Çiller orgutu” a compiere ogni sorta di illegalità, magari in nome dello Stato. Come dire che il peccato originale, come chiave di lettura della propensione di entrambe i generi a commettere il male, è ipotesi da tenere in considerazione, così come il conseguente consiglio biblico ad una prudente realistica valutazione delle cose. Soprattutto perché, dal comportamento delle donne di potere, così come del resto verso chiunque eserciti il potere, la Storia insegna che è legittimo, anzi è dovere civico dubitare, onde verificare se le signore intendano cedere alla tentazione di interpretare il mandato ricevuto ricorrendo allo “Stato profondo” come già la Çiller e magari, ma con le migliori intenzioni, contro il genere ritenuto, come tutti i nemici, da “rieducare”: quello maschile. La vicenda del Primo Ministro turco, sig.ra Çiller, insegna che non è dal sesso, maschile o femminile, che deriva la garanzia che un politico sia capace, pacifico e giusto,e tuteli la libertà di tutti e che la salvaguardia della libertà dei cittadini è compito quotidiano.
5 Commenti
Sottoscrivo questo articolo di Cesare.
Naturalmente potremmo portare migliaia di esempi di donne che nel corso della storia si sono macchiate, come gli uomini, di crimini terribili, ben prima della Ciller. Non c’è però necessità di tornare troppo indietro con la memoria.
E’ sufficiente ricordare l’ex vicepresidente USA, Condoleeza Rice, corresponsabile, insieme al suo compare Bush, di vere e proprie stragi in Iraq, Stessa cosa dicasi per Tzipi Livni, progressista (ex laburista) e femminista, ideatrice e artefice insieme all’allora premier Ehud Olmert, dell’operazione “Piombo fuso” nella Striscia di Gaza, dove furono uccisi circa mille civili in poche settimane (fra cui 350 bambini e bambine) e altre migliaia furono gravemente feriti o mutilati. Per non parlare della signora Golda Meir che, esattamente come la Ciller, oltre a bombardare i campi profughi palestinesi nei Territori e nel Libano, spediva i killer del suo servizio segreto in giro per il mondo ad assassinare esponenti dell’OLP o semplici intellettuali palestinesi che si battevano contro l’occupazione israeliana della loro terra.
E infine (si fa per dire…) la chicca: la altrettanto progressista, femminista e “liberal”, Illary Clinton, che ha fortemente caldeggiato l’aggressione alla Libia ed è in prima fila nel sostenere l’occupazione dell’Afghanistan da parte degli USA e dei suoi alleati-lacchè, tra cui l’Italia. Naturalmente per liberare le donne di quel paese dall’oppressione maschilista in versione islamico-integralista…
Come dicevo, l’elenco potrebbe essere lunghissimo (ricordo di vere e propri torturatrici in Africa, in particolare in Rwanda e in Uganda), , ma non è necessario riportarlo, anche perché il nostro intento, come credo sia evidente, non è certo quello di metterci a fare i conti della serva per dimostrare chi è più “cattivo” tra “maschietti” e”femminucce”, ma solo ribadire il concetto che è già contenuto nell’articolo.
Fabrizio
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Personalmente considero le donne di potere ancor più vigliacche e immorali degli uomini di potere, perché mentre quest’ultimi usano per i loro scopi gli uomini che stanno in basso (e si guardano bene dal far crepare delle donne), le prime usano sempre gli uomini ma non le donne. Ovvero, in entrambi i casi il genere femminile viene salvaguardato; quello maschile usato.
Fabio(Quota) (Replica)
Ritengo che è l’ideologia che porta anche i meglio intenzionati ad essere ciechi e all’errore più devastante: non si contano i paradisi umani promessi e dichiarati tali, di tempo in tempo, dai sapienti e nei centri studi più qualificati e autorevoli di tutto il Mondo. E tra l’altro abbracciati con grandissime speranze, come nuova religione, dalle masse. E poi, sterminio dopo sterminio, fossa comune dopo fossa comune, campo di concentramento dopo campo di concentramento, miseria dopo miseria, disastro dopo disastro, regressione dopo regressione, la verità delle cose, nonostante ogni resistenza, si è imposta e si impone. E’ già successo a tutti i seguaci, anche quelli appassionati e sinceri, delle ideologie (gli “ismi” del ‘900). Non solo abbiamo assistito alla caduta degli dei, rossi o neri o scientisti che fossero: oggi è cominciata la “caduta delle dee”: la Ciller è fra le tante. Al femdominismo, cui si sono genuflessi innumerevoli ginocchia e cervelli, usciti che saremo tutti dalla cecità, anche generosa, gli ex genuflessi finiranno per presentare il conto dei disastri ad esso imputabili, nessuno escluso, fra cui la tendenziale scomparsa, demograficamente e culturalmente parlando, di un intero popolo. Alla verità delle cose ci si arriva senza scorciatoie, con cuore e mente capaci di stupore e senza occhiali ideologici.
cesare(Quota) (Replica)
Forse più pertinente al titolo che all’articolo ,ma in un blog che conosciamo bene ,si ha la brillante idea di inasprire le pene per il cosiddetto femminicidio (uomo che uccide una donna) ,praticamente ,seguendo questo discorso ,la vita di un uomo ammazzato da una donna ,vale meno ….
Sul resto concordo anch’io con l’articolo di Cesare e rispondendo a Fabio ,basti dire che la Fornero ,per via di due lacrime ,intanto la metteva nel di dietro agli uomini (e anche donne) beta ,la Terragni intitolava la ministro più bella del mondo ,cosa sarebbe successo se fosse stato un uomo a dire quelle cose (cosa che ho già detto ma ,secondo me ,è bene ripeterlo) ?
Inutile sparare cifre, concordo con Fabrizio , su chi è stato più cattivo, credo che l’articolo voleva solo mettere in risalto che non ha poi molta importanza il sesso di appartenenza.
Un ultima cosa a questo proposito . Dovrebbe uscire a breve il film “the iron lady” dedicato a Margareth Tacher ,dove le femministe si sono espresse con entusiasmo ,ma lo sanno o no le “comuniste” che la Tacher era una fervente oppositore del comunismo ? tanto da essere d’accordo con il cavaliere ?
mauro recher(Quota) (Replica)
“A” come amore:
cuore di mamma, cuore di moglie, negli appalti della P.A.:
http://www.ilgiornale.it/news/interni/dava-incarichi-figlio-torino-salta-testa-supermanager-847324.html
cesare(Quota) (Replica)