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25 Feb 2021  |  0 Commenti

Genitori separati e bigenitorialità

In tempo di pandemia scopriamo dalle cronache, tra le altre criticità, che in Italia esiste una sorta di blocco nei tribunali dovuto all’alto numero di pratiche giacenti per le separazioni.

Sulla carta esisterebbe una legge dedicata al proposito, ma pare che nell’applicazione qualcosa non funzioni a dovere.

Ne parliamo con l’avvocato Gasperini di Roma che ci offre interessanti spunti al proposito.

 

D – Buongiorno avvocato, sono numerosi  i padri  alle prese con i problemi separativi ed anche le  nuove compagne degli stessi, genitori che cercano di rifarsi una vita.

La situazione non è certo rosea per queste categorie di genitori, a distanza di 15 anni dalla legge 54/2006 la tendenza è ancora quella di applicare la maternal-preference, come la mettiamo ?

 

R – E’ vero, sebbene oggi la gestione dei figli è paritetica, vedo molti padri essere presenti e attivamente partecipi alla vita e alla gestione dei propri figli, nei provvedimenti dei Giudici troviamo sempre la collocazione prevalente con la madre. Come se solo le donne fossero in grado di saper gestire la famiglia, cosa assolutamente non vera.

 

 

D – Sempre in riferimento al punto precedente, la 54/2006 verte sul principio della bigenitorialita’. Nei tribunali questo valido principio viene rispettato ?

Viene garantita l’uguaglianza di trattamento tra gli uomini ( padri ) e le donne  ( madri )?

 

R – La bigenitorialità è un Principio che pone il diritto di un figlio ad avere e mantenere un rapporto affettivo con entrambe i genitori, in primo piano. Ritengo però che siamo ben lontani dalla vera applicazione e rispetto di questo principio innanzi tutto perché pensare che ad un padre separato possa bastare un fine settimana ogni 15 giorni e un pomeriggio con  pernotto per mantenere o costruire un rapporto genitoriale al pari di quello materno, mi pare davvero la misura dell’applicazione e rispetto di tale principio;  poi perché fino a quando non sarà previsto che non  deve essere  il bambino a spostarsi  nelle  rispettive case dei genitori separati  ma il contrario e cioè  i genitori che si alternano per uguale tempo nella abitazione in cui il figlio vive stabilmente, questa parità non ci sarà mai.

 

 

D – Una riforma della legge 54/2006 sarebbe utile ?

L’applicazione dei tempi paritetici come avviene normalmente in Svezia porterebbe giovamento ai figli dei genitori separati ?

 

R –  Non conosco  la normativa in Svezia, ma qualunque riforma in materia familiare rispetto a quella attuale è sicuramente auspicabile

 

 

 

D – Una grave piaga che affligge il sistema delle separazioni in Italia è l’alienazione genitoriale, normalmente le madri distaccano i figli dai padri, sporadicamente avviene anche il contrario.

Cosa possiamo dire sul fenomeno ? Cosa servirebbe per limitare il grave fenomeno ?

 

R – Sull’alienazione genitoriale si sono espressi molti professionisti, certamente più autorevoli ed esperti di me, quindi non entro nel merito, certo è che il fenomeno del “parlare male e screditare l’altro  genitore” è una prassi antichissima, qualunque nome e forma gli si voglia dare. Basterebbe il buon senso, ma – mio malgrado –  pare che fino a quando non si preveda e si  non applichi una sanzione per tale condotta,  molti i genitori proseguiranno a farlo senza rendersi conto del danno irreparabile che causano ai loro figli.

 

 

D – Consigli per le nuove compagne dei padri separati…

 

R – Alle compagne consiglio di dare supporto ai propri uomini senza entrare in competizione con il loro passato e gareggiare con la ex ed entrare in punta di piedi nella vita dei figli dell’altro.

 

 

D – Consigli per i padri separati con prole…

 

R –  Ai padri consiglio di smettere di sentirsi inadeguati e battetevi per i vostri figli.

 

Grazie avvocato e buon lavoro !

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