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Questo è l’intervento di Sandro Marroni, fra i nuovi ad aderire all’Associazione UB, e impossibilitato anch’egli, a partecipare alla riunione.
Fabrizio Marchi
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“Raccolgo l’invito dell’amico e compagno Fabrizio Marchi ad entrare a far parte del direttivo dell’Associazione Uomini Beta,che seguo gia’ da alcuni anni.
Mi riconosco nei valori “metastorici” della Sinistra emi piace pensarmi allievo della scuola di Karl Marx ,nella definizione “letterale” che ne dava Costanzo Preve e che riporto:“Scuola di Marx” indica un rapporto diretto con l’insegnamento di Marx non mediato dal passaggio attraverso il filtro ideologico di una delle tante scuole marxiste particolari cresciute nell’ultimo secolo, che sono almeno venti, ma potrebbero anche arrivare a cinquanta . Ed indica anche il recupero consapevole del vecchio modo greco classico di chiamare le scuole filosofiche (scuola di Platone, scuola di Aristotele, scuola di Epicureo, eccetera). Tuttavia, è la rivendicazione di rapporto diretto e non filtrato da una particolare scuola “marxista” che qui conta. Dicendo che facciamo parte della Scuola di Marx noi facciamo quindi una netta scelta di campo in favore del comunismo inteso come critica rivoluzionaria radicale non solo ai cosiddetti “eccessi neoliberali e finanziari” del capitalismo, ma anche e soprattutto alla riproduzione capitalistica in quanto tale. Per noi il capitalismo è come lo schiavismo o il feudalesimo, sia pure accettando parzialmente il suo carattere progressivo”.
Personalmente, penso non si possa combattere il capitalismo in nome dei valori “progressisti” nei quali la cosiddetta “sinistra” odierna si riconosce, considerando una degenerazione la sua cieca adesione alla teoria (o alla religione) del “progresso” – o meglio alla metafisica dell’illimitato – che costituisce il cuore della filosofia dei Lumi, e dunque della filosofia liberale. Riconosco però l’importanza assunta nella storia dall’illuminismo per aver sottratto la filosofia alla compatibilita’ coattiva con la religione riportandola su basi razionalistiche.
Considero il femminismo organico al capitalismo individualista, di conseguenza anticomunitario e anticomunista, dal momento che sembra tendere ad una guerra ideologica che non ha piu’ niente a che vedere con il principio di uguaglianza simbolica, giuridica e politica tra i sessi. Ritengo il “politicamente corretto” una limitazione della liberta’ di opinione, usata dal potere per annichilire opinioni e idee che differiscono e contrastano gli interessi delle classi dominanti”.
Sandro Marroni
1 Commento
Questo è l’intervento di Sandro Marroni, che entra a far parte anch’egli del Comitato direttivo dell’associazione e che per ragioni personali, come Francesco Toesca, non ha potuto partecipare alla riunione.
Tutti gli altri sono intervenuti a braccio.
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)