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20 Apr 2012  |  167 Commenti

Inchiodate al muro della pavidità

Non potevate reagire peggio. Il mio articolo ‘Sono andato a puttane’ ha scatenato un putiferio. Doveva suscitare un dialogo, non la guerra, ma almeno ora lo sappiamo: siamo in guerra care donne, e come ha mirabilmente notato un lettore “lo siamo da decenni, e lei Barnard ha calato un microfono in trincea”. Che miserevole risultato.

Eppure nelle mie righe c’era tutto ciò che qualsiasi anima incolpevole avrebbe chiamato ‘una mano tesa’ per voi. Esordivo esponendomi in prima persona a una rischiosissima gogna (sono un professionista impegnato), affidandovi una fetta del mio intimo sessuale, e l’avevo fatto appositamente per scendere subito sul piano dolente di noi maschi puttanieri e pornomani, cioè ammalati di una pratica deviata. Era una mossa all’opposto esatto di chi parte sulla difensiva. Eppure, su molte centinaia di commenti e un fiume di mail ricevute, solo una donna, una sola, ha apprezzato quel mio calarmi nell’arena coi panni sudici in bella vista. Non vi dico quante di voi hanno commentato da bassa caserma, cose come “fatti delle seghe Barnard”, “se non trovi da scopare te lo meriti” ecc. Bell’esordio.

Il significato del Sesso Ludico non richiedeva il Q.I. di Newton per essere compreso. L’avete mischiato in cento salse con tutti gli altri tipi di sensualità e corteggiamenti, che col Sesso Ludico non c’entrano alcunché, mancando del tutto il target. Non ne avete compreso il potenziale dirompente di liberazione che vi offre, quello di spiazzare gli uomini, di ficcargli in testa che il potere erotico si gioca alla pari. Il potere per esempio di stoppargli l’uccello mentre vi sbattono da onanisti ignoranti e di dirgli “così non sento niente, possiamo fare un gioco diverso? Te lo insegno”. Queste parole educative sono solo possibili nel contesto di un Sesso Ludico, e assai più difficili o impossibili da pronunciare col fidanzato o con lo sperato tale, per ovvi motivi. E c’è dunque questo intelligente potere che l’aumentatissimo numero di contatti sessuali del Sesso Ludico vi offrirebbe, con cui educarci a farvi godere, o anche solo a darvi piacere come vorreste voi, finalmente! Ma voi niente, manco vicine ci siete arrivate. Dovevate capire al volo, donne, che a fronte di un esercito di femmine capaci di prendersi il sesso come un aperitivo, con leggerezza e benevolenza, finirebbe per crollare qualsiasi becero retaggio maschile, perché la Storia insegna che il progresso non è resistibile – maschi, maschilisti, sciovinisti e teste di cazzo nonostante. Il Sesso Ludico è una mina nel cuore di tutti gli alibi dell’uomo per ancora contenere la vostra avanzata, ma voi addio che lo capite. E sapete perché? Perché comporterebbe per voi la fatica del coraggio, che qui non avete, e non lo volete esercitare. Lamentarsi per generazioni è più comodo.

E rimanendo nei paraggi, avete dimostrato una callosa indifferenza di fronte all’appello che ho riportato nell’articolo a nome di tantissimi uomini. Trattava dell’estenuante fatica e del dolore intenso che soffriamo lungo un’intera vita di abbordi, corteggiamenti, contatti, dove l’implacabilità  statistica delle vostre reazioni a “occhi scocciati, o girate di spalle, i ‘non mi stressare’, ‘non è il caso’, la rigidità, la freddezza o addirittura il disprezzo” è ingiustificabile qui, oggi, in Italia. Quella vostra indifferenza, dicevo, è un faro puntato sulla vostra perfidia, care belle e avanzatissime donne (ne riparlo più sotto). Perché non ci vorrebbe tanto a calarsi per un minuto nei panni dell’altro e arrivare alla conclusione cui arrivò una meravigliosa e bellissima donna ‘marziana’, che una volta mi disse: “Se io dovessi fare lo sforzo emotivo che fate voi tutte le volte che ci abbordate, sarei paralizzata dal terrore. E se a ‘cacciare’ in questa cultura dovessero essere le femmine invece degli uomini, credo che sarei stata sola tutta la vita”.

All’angolo come siete di fronte alla prospettiva del dover esplorare il nuovo, avete tentato la ritrita arma della persecuzione storica di cui siete state vittime e che peraltro nessuno nega. Ma da 50 anni è l’uomo che è cambiato verso di voi. Chi ha la mia età (51) ricorda benissimo il passaggio dal maschio italico ‘scopatore grugnente’ a quello in punta di piedi nel negozio di porcellane, dove nel letto con lei anche la minima tensione erotica alla vecchia maniera che gli fosse sfuggita era ‘fascista’! e oddio! che vergogna per noi. Intere generazioni di maschi sono passate da lì, e poi a lavar piatti, spingere carrozzine, cambiare pannolini, ecc., una mutazione giusta, non discuto, ma è successo. E’ l’uomo che, da padrone del salotto dove le donne erano viste ma non udite, ha accettato cambiamenti epocali, certamente perfettibili, ma i salti mortali li abbiamo fatti, se si pensa da dove siamo partiti solo ieri. Oggi voi che cambiamento avete fatto? Ne avete fatto uno di pari valore verso di noi? Ma figurati, e guai a chi osa proporvene uno, come avete dimostrato in questa occasione.

La perfidia. Avevo inzuppato l’articolo di critiche urticanti alla beceraggine maschile, fra l’altro implicita anche nella mia descrizione del sesso commercial-mediatico, risparmiandovi una disamina della vostra. Il libro nero degli errori/orrori del mondo maschio è stato scritto, pubblicato, letto e discusso più della Bibbia. Quegli errori/orrori permangono in molte sfere della vita, contro le donne senza dubbio, ma anche questo è arci noto. Manca all’appello dell’obiettività dialettica fra sessi il libro nero dei vostri errori/orrori. Donne, siete zeppe di vergogne, che al contrario di noi celate dietro a uno degli ultimi taboo della Storia moderna. Posso tralasciare gli aneddoti storici, tramandatici tuttavia da storie come quella di Hansel e Gretel, dove la ricerca d’archivio ha dimostrato che fu Gretel, pasticcera incapace, a denunciare per stregoneria la vecchia e brava pasticcera rivale (la strega della favola), gioendo della sua condanna al rogo. La storia dell’Inquisizione è fitta di donne accanite delatrici di altre donne ‘streghe’, al solo scopo di vendetta o per sbarazzarsene, distillati di pura perfidia femminile esenti da alibi di qualsivoglia natura (si legga La Strega, di Jules Michelet); oppure l’evidenza che dimostra che i peggiori aguzzini inquisitori dei Khmer Rossi cambogiani furono le donne, appositamente selezionate per la loro crudeltà (si legga Children of Cambodia’s Killing Fields, di Dith Pran); o il  fatto che nella prostituzione moderna non sono di rado le donne (nel caso della tratta delle nere lo sono sempre) le sfruttatrici che poi infliggono le punizioni sadiche. Ma vengo a voi donne comuni. Quasi quarant’anni fa, la madre delle femministe inglesi, colei che per prima concepì la necessità di rifugi per le donne soggette a violenza domestica, iniziò a notare che qualcosa non andava nella retorica del rapporto vittime(donne)-carnefici(maschi). Erin Pizzey, così si chiama, me lo disse durante un’intervista, con queste esatte parole: “Molte donne che ci giungevano portavano chiari segni di abuso maschile sui loro corpi… Ma che cos’erano quelle impronte di tacco a spillo impresse sui corpicini o sul cranio dei loro miseri bimbi?”. Già… Pizzey scrisse un libro epocale, ‘Prone to Violence’ (portata per la violenza), dove passo passo svelava al mondo l’aberrante realtà del sadismo femminile sui figli e anche sugli uomini. Fu minacciata di morte, la polizia arrestò all’ultimo minuto un gruppo di femministe svedesi che si erano appostate per accoltellarla. Dovette fuggire e vivere anni in incognito. Ma ogni giorno, anche qui da noi, chiunque non abbia il lardo sugli occhi può testimoniare come nei nostri supermercati, campeggi, giardini pubblici o per strada così tante madri si rendano protagoniste di scene di violenza e di umiliazione sui propri piccoli da dare il voltastomaco. La letteratura clinica psicoanalitica straripa di esistenza distrutte nell’emotività da madri brutali, anaffettive, da maestre o insegnanti sadiche, da donne manager perfide come nessun uomo può essere, e le donne vittime di altre donne sul lavoro non si contano più. Scendete dall’Olimpo delle vostre bugie su voi stesse. Non siete meglio di noi, solamente non avete avuto mai sufficiente potere per essere come o peggio di noi.

Infine nessuna ha colto, poi, l’allarme sociale del mio pezzo, non avete neppure lontanamente affrontato il punto, cioè la domanda delle domande: Allora, che si fa con i 120 miliardi di dollari di catastrofe planetaria del sesso commerciale? Quali sono le vostre proposte? Nulla. Strillate ogni sorta di congettura rivendicatrice, con arrampicamenti sugli specchi, disamine dal pulpito (cara Forcheri), ma anche qui, mute. Il mio scritto era gravido di consapevolezza per voi, come testimonia l’elenco da me più volte fatto degli obbrobri sociali che il sesso commercial-mediatico vi infligge. Sarò stato inesatto, forse ho dettato i rimedi sbagliati, ma era un richiamo nero su bianco a lottare insieme contro lo scempio del vostro corpo, e francamente avreste più voi da guadagnarci che noi. Eppure, di nuovo, non avete colto. Vi manca il coraggio, ecco cosa manca, e vi manca un coraggio neppure tanto nobile. E’  il coraggio di chi, consapevole della soffocante urgenza di un cambiamento, ha la forza di tentare una strada nuova che nel mondo civile moderno è del tutto fattibile. E’ il coraggio di sgonfiare il mostruoso edema sessuale rilanciandosi come protagoniste di un’altra, dirompente interpretazione del sesso, col vantaggio aggiunto , come dicevo poc’anzi, di avere fra le mani anche uno strumento educativo tutto a vostro vantaggio. Insomma, “FARLE quelle avances“. Ma figuriamoci, voi no, tutto ma non avere quel coraggio. Buone a strillare e a giudicare, ad auto-eleggervi nell’imperfettibile mondo del ‘Noi Donne’, dove vi rassicurate a vicenda. E allora rimanete sepolte da culi, gnocche, tette, porno, puttane, troiaggine in ogni anfratto del vivere, carne da schizzare, sesso miserabile, uomini grezzi, volgarità come liquame per le strade di un moderno diluvio universale. L’Eros impazzito non guarisce gridandogli addosso, donne, ma facendo la fatica di guarirlo, assieme a noi. Donne incapaci quando c’è da fare la fatica del nuovo. Donne inchiodate con le spalle al muro della pavidità, nel risibile mondo della vostra superiorità morale.


167 Commenti

Rino 5:37 pm - 13th Febbraio:

Articoli pieni di coraggio e sincerità, di disincanto eppure ancora di speranza. Sfide e provocazioni che non vengono raccolte ma anzi interessatamente fraintese e usate come pretesti per insinuazioni ed insulti.
Lealtà tradita, benevolenza negletta.

Il soggettivismo femminile è tremendo. Certo, porsi dalla parte dell’altro è difficile, costoso. Ci si mette in gioco, si rischiano comode certezze.
Ma io incomincio a sospettare che non vi siano solo l’interesse, la pavidità, la pigrizia, la pressione della cultura corrente a tenere le donne inchidate in una parzialità che le rende cieche (e in fondo le umilia).

Forse vi è una difficoltà più profonda, una impossibilità che giace nell’intimo. Ma non voglio ancora credere che questa ipotesi sia vera.

Il sospetto però si rafforza di giorno in giorno.

Quanto al sesso ludico in sé …le risposte che Paolo ha ricevuto la dicono lunga. Non hanno capito o hanno finto di non capire? …

Bravo davvero Barnard.

RDV

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Damien 9:08 pm - 13th Febbraio:

Leggendo questo articolo, rassegnato nel mio cosciente, sono sempre più convinto che il mio celibato sia in fondo una benedizione.

Vado per la mia strada cercando di non essere l’ennesimo appartenente alla statistica dei divorzi, vivendo la mia sessualità in maniera cosciente, anche se tuttavia sterile.

Ma se queste sono le condizioni in cui io dovrei sottostare, questa e’ la società nella quale i miei figli dovrebbero vivere, questo è la estrema razio per avere una propria famiglia, ebbene, trovo ancora più coraggio nel percorrere la mia esistenza da solo.

Donne incapaci persino di tenersi un uomo normale, come possono professarsi superiori? come potrebbero mai capire cosa Paolo ha voluto auspicare?

Nessun uomo ormai le crede piu’, nessun uomo degno di questo aggettivo si sognerebbe mai di portarle all’altare, cio’ che gli tocca e’ quello che hanno, brevi relazioni effimere, perche’ non sono piu’ donne, non sono più la cosa bella che può accadere ad un Uomo beta di avere accanto per una vita, sono divenute semplicemente…femmine, femmine con le quali ho perso purtroppo la tanto amata voglia di sentirmi chiamare un giorno…papà.

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ilmarmocchio 8:11 pm - 24th Febbraio:

barnard : Se io dovessi fare lo sforzo emotivo che fate voi tutte le volte che ci abbordate, sarei paralizzata dal terrore. E se a ‘cacciare’ in questa cultura dovessero essere le femmine invece degli uomini, credo che sarei stata sola tutta la vita”.

Se anche le donne volessero, non potrebbero. sono irrimediabilmente diverse, e , come non possono cacciare o fare una guerra, non possono fare sesso ludico

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ilmarmocchio 10:07 am - 25th Febbraio:

Come volevasi dimostrare. Quando a lor signore conviene, contano le abitudini naturali ( o congenite, innate, ecc). Quando non convengono, conta la cultura ( fattori acquisiti, ambientali, ecc ).
E se a loro viene detto di no , per es non potete fare il militare perche’ non rendete un tubo, ahinoi, e’ discriminazione.
pero’, il sesso ludico, orrore, troppo moderno, e’ grigio, anzi, e’ uniforme. Meglio discriminare ( gli uomini, ovviamente
Ricordo a tal proposito un vecchio collega di mio padre, appuntato della G.d. Finanza, 5 elementare.
Ai miei discorsi modernisti e femministi di giovane e confuso liceale, rispose :
” Guai al giorno in cui le donne metteranno i pantaloni ”
Della serie, inanita’ della scuola.

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Silver 1:10 pm - 25th Febbraio:

ilmarmocchio
“” Guai al giorno in cui le donne metteranno i pantaloni ”
Della serie, inanita’ della scuola”
Mia madre, casalinga, quinta elementare, era solita dire:
“Quando in casa comanda una femmina, l’uomo è meglio che si spari”…
(Metaforicamente.)

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Leo 1:59 pm - 25th Febbraio:

Quando in casa comanda una femmina l’uomo è meglio che si spari

—————————————————————————
Ne rimarrebbero ben pochi e non sposati.

Questa cosa che bisogna portare i pantaloni e avere le palle viene usata anche per demolire il maschio, io non sono tenuto a far niente, sono debole e vigliacco: ma so che le donne vogliono il potere sugli uomini sia con i pantaloni o senza.

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ilmarmocchio 3:58 pm - 25th Febbraio:

le nostre tematiche non erano poi cosi’ sconosciute. ma in tanti ancora non sanno…

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Leo 6:56 pm - 25th Febbraio:

ilmarmocchio, ce l’hai con me, in effetti non mi sono mai interessato molto di maschilismo e
femminismo. Credevo di essere un caso isolato, comunque ho notato che molti della diciamo QM erano femministi prima, anche io da bambino lo dicevo, mi dava fastidio come erano viste le donne, parlo degli anni 70

Anche mia madre casalinga e quinta elementare ha detto delle femministe oltre: che stronze (dipende da ciò che dicevano, sempre nei 70) oppure: ma stiamo tanto bene cosi.

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armando 6:57 pm - 25th Febbraio:

A parte tutto, ma parlare di persecuzione storica delle donne da parte dei maschi, oltre al fatto che sarebbe tutto da dimostrare in quei termini secchi, mi sembra un autogol. Nel senso che avvalora la Grande Narrazione Femminista.
armando

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ilmarmocchio 8:43 pm - 25th Febbraio:

@ Leo : no, non mi riferivo a te. parlavo in generale. la q.m. non e’ molto conosciuta tra gli uomini, anche se un disagio confuso e’ sempre piu’ presente. Condivido quanto scritto da Armando sulla falsita’ della persecuzione storica delle donne. Non e’ una mera questione storica, ma e’ base su cui si giustificano tutte le discriminazioni odierne a danno dei maschi. A tal proposito, gia’ nel 1400 , un poeta borgognone, tal Eustache Dechampe :

Voi che servite donna e fanciulli
ricordatevi sempre di Giuseppe
Egli servì donna sempre triste e dolente
e custodi’ Gesu’ Cristo nella sua infanzia
a piedi trottava, col fardello sul bastone
in molti luoghi e’ raffigurato cosi’
accanto a un muletto, per far loro piacere
e non fu mai festa per lui in questo mondo

Come si vede, la q.m. era presenta anche 600 anni fa

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Fabio 12:32 am - 26th Febbraio:

Leo, a prescindere da quello che dicono e vogliono le donne, avere un po’ di spina dorsale è assolutamente necessario su questo mondo, altrimenti come vai avanti?
Ed anche quando devi confrontarti con gli altri uomini che fai? Fuggi e ti nascondi? Libero di farlo ma non puoi pensare che altri ti seguano. Di sicuro non io.

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Fabio 12:51 am - 26th Febbraio:

Scusa Armando, ma se anche per ipotesi la narrazione femminista fosse vera al cento per cento (non lo è), dove sarebbe il problema? Ma poi, quello che io non riesco a comprendere bene fin da quanto ero iscritto alla mailing list, è: ma perché evidenziare anche le magagne maschili causa sempre così tanti problemi?

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MarcoP 1:47 am - 26th Febbraio:

Okay, è cominciata la fase 1 (sfigati, lagnosi, sessualmente frustrati).

http://ilnuovomondodigalatea.wordpress.com/2010/02/25/la-cattiveria-e-femmina

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MarcoP 1:58 am - 26th Febbraio:

Mi sa che è saltato il commento a cui si riferiva il P.S.

Ragazzi, è cominciata la fase 1 (sfigati, lagnosi, sessualmente frustrati).

http://ilnuovomondodigalatea.wordpress.com/2010/02/25/la-cattiveria-e-femmina/#comments

Yawn.

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MarcoP 2:08 am - 26th Febbraio:

P.S. al commento delle 1.58

Fabrizio, forse potresti scrivere tu e spiegare ai signori che hanno letto giusto la riproposta degli articoli di Barnard (tanto che lo considerano il padre fondatore del movimento, non so a voi, ma a me non passa neanche per la testa) che ci sono un sacco di questioni più importanti in ballo.

Fino ad allora io non commenterò affatto sul blog di Galatea (nonostante l’impulso) e propongo che non lo faccia nessuno. Troppi manginas, fra l’altro.

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Fabrizio Marchi 9:03 am - 26th Febbraio:

Caro MarcoP, non ci penso neanche un po’ a infangare il mio nome su un sito del genere o ad accapigliarmi in un pollaio di quel genere…Se qualcuno di voi vuole scriverci è liberissimo di farlo, sia chiaro; massima libertà ovviamente. Ma di certo io non mi mescolo neanche un secondo con gente simile. Siamo di fronte veramente al peggio del peggio del mondo femminile in questo caso. Molto peggio addirittura delle femministe storiche…Senza alcun dubbio. Qui siamo di fronte ad un tipico esemplare di ciò che io definisco postfemminismo, il prodotto del sistema attuale. Una sorta di pseudofemminsimo deprivato di tutte quelle connotazioni ideologiche che caratterizzavano il primo.
Qui c’è solo la rivendicazione tronfia e a dir poco arrogante di quel potere che oggi molte donne hanno. Un potere figlio di un perverso e complesso meccanismo che ci stiamo sforzando di spiegare sulle pagine del nostro sito. Non c’è nulla di ideologico in quel sito, solo tracotanza e arroganza gratuita.
Mi fanno pena quei maschi pentiti che le fanno il verso.
Oltretutto sono anche molto superficiali. Addirittura uno ha scritto che uno degli ispiratori del Movimento Beta potrebbe essere Massimo Fini. Con tutto il rispetto per un intellettuale come lui, noi siamo collocati da tutt’altra parte…lo abbiamo anche spiegato molto chiaramente nell’articolo a mia firma, “Destra e sinistra”…
Fabrizio Marchi

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Fabrizio Marchi 9:31 am - 26th Febbraio:

E comunque, caro MarcoP, avevamo ampiamente previsto (a tal proposito puoi leggerti l’articolo a mia fimra “Non abbiamo paura” fra gli editoriali) la sequela di insulti che ci sarebbero piovuti addosso. E’ inevitabile.
La cosa che ci deve far riflettere è che sono gli stessi identici insulti che venivano rivolti alle femministe e alle donne che facevano politica quarant’anni fa. “Fai politica- questa era l’affermazione ricorrente all’epoca – perchè sei racchia e non ti si scopa nessuno”. Vai a leggere i commenti in quello squallido sito e troverai, a parti invertite, le stessi precise identiche parole…
Pensa che povertà umana, intellettuale, spirituale…
Si respira anche violenza in quel luogo…una violenza becera, gratuita, un’aggressività profonda.

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MarcoP 10:43 am - 26th Febbraio:

Sì, capisco che tu non abbia nessuna voglia di andare a giustificarti in quella sede. D’altronde il blog lo conosco abbastanza bene e direi che l’etichetta di postfemminismo si adatta, io lo specificherei come un postfemminismo alla Sophie Kinsella: borsette, scarpine, superiorità femminile e “maschietti”. (Peraltro, gli uomini che commentano sembrano goderci un mondo ad autodefinirsi tali). D’altronde, a sentire quello che racconta la stessa Galatea, anche lei non è che ultimamente cucchi molto, per cui sai com’è, chi ha la testa di vetro non vada a tirar sassi per strada. Più che violento, però, mi sembra spocchioso: lei è intelligente e ha studiato, però la sua filosofia è (non ricordo il post esatto, ma lo trovate facilmente) “Io non te la do, ma tu CI DEVI PROVARE”. Però poi leggono
solo i due articoli di Barnard e ne concludono che noi consideriamo le donne “dei distributori automatici in cui non vogliamo neanche fare la fatica di infilare la monetina”. Pura malafede, ma va be’, inutile prendersela.
Vi consiglio di leggere il compendio delle “Shaming Tactics” per capire da dove viene la tipica obiezione “parli così perché sei sfigato”.
http://www.dumpyourwifenow.com/2007/03/01/the-anti-male-shaming-tactics-catalog/
Il nostro caso ricade nel Codice Tan, “Accusa di Zero Attrattività”.
Leggetelo, è interessante.

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Luke Cage 10:56 am - 26th Febbraio:

Condivido il tuo atteggiamento Fabrizio.
La cosa sconcertante è come possono ancora tanti uomini che si fregiano di tale definizione considerare di interloquire con persone animate da tale cieco livore anti-maschile: della serie se non mi dimostri di meritare la mia considerazione,allora ti tratto per quello che sei, e cioè (per loro) una merda,uno sfigato.Avevo scritto già in un altro post su cosa è il rispetto (da “guadagnarsi” x giunta!)per molte donne.Avevo fatto centro.

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ilmarmocchio 11:26 am - 26th Febbraio:

@ LukeCage : il tuo rilievo e’ esatto. Infatti i piu’ avversi alla maschilita’, piu’ delle femministe, sono proprio i maschietti, epiteto derisorio di cui loro si gloriano.
Sono dei cagnolini la cui natura e’ di leccare, sperando di avere poi qualche briciola dalle padrone. Sentendo di essere inadeguati ( perche’ le padrone non amano i cagnolini ), presumono le loro stesse inadeguatezze negli altri, attaccandoli con astio. Come fa il cagnolino, dietro la ringhiera, se passa un cane imponente o un gatto, lui si libero e fascinoso.
la donna ha NELLA SUA ESSENZA l’ammirazione per la forza, e spesso per il potere. Cosi’ e’ sempre stato e cosi’ e’, come confermano anche queste donnucole, che sicuramente non se la passano molto bene. Non valgono di perderci del tempo

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armando 12:18 pm - 26th Febbraio:

x Fabio. Riconoscere anche le magagne maschili non mi crea alcun problema. Anzi, è segno di forza e non di debolezza.
Ma, appunto, riconoscere le magagne reali, non quelle inventate o interpretate con capziosità per dimostrare la Tesi che la storia passata è stata storia di oppressione di genere.
Dire che le colpe del passato non possono essere fatte ricadere sugli uomini di oggi è ovviamente giusto ma non basta. Avallare la tesi della millenaria persecuzione maschile significa anche, inevitabilmente, consentire che il genere maschile, sia pure quello del passato, sia processato con un capo d’imputazione tanto grave e devastante quanto falso. I “processi” mediatici e culturali non hanno conseguenze giuridiche, ma il loro fortissimo significato simbolico ha inevitabili ricadute anche sul presente, sia psicologiche che, come conseguenza delle prime, anche pratiche.
Insomma, dire che i maschi sono stati verso le donne come i nazisti verso gli ebrei, preclude ogni possibile discussione serena sul passato. Inchiodare gli uomini ad una colpa storica così enorme, automaticamente significa anche sollevare le donne di oggi dalla necessità di guardare in “casa” propria. Il genere per definizione “innocente”, appunto!
armando

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Fabrizio Marchi 12:22 pm - 26th Febbraio:

Condivido completamente, Armando.

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Fabio 1:04 pm - 26th Febbraio:

Insomma, dire che i maschi sono stati verso le donne come i nazisti verso gli ebrei, preclude ogni possibile discussione serena sul passato. Inchiodare gli uomini ad una colpa storica così enorme, automaticamente significa anche sollevare le donne di oggi dalla necessità di guardare in “casa” propria. Il genere per definizione “innocente”, appunto! (Armando)
*****************************
E su questo sono pienamente d’accordo con te, Armando.
La mia (piccola) critica era rivolta a certi iscritti alle mailing list, nel periodo compreso fra il 2003 e il 2004 (ossia quando io ne ho fatto parte), i quali erano soliti “saltare sulla sedia” non appena qualcuno faceva soltanto cenno al fatto che anche molti appartenenti al sesso maschile qualche umano errore l’avevano commesso. Tutto qua. Sennò figurati quanti problemi mi faccio io ad evidenziare le magagne e le ridicole contraddizioni femminili.

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Fabio 1:19 pm - 26th Febbraio:

“La cattiveria è femmina”, scrive qualcunA… Io direi che più che altro la stupidità e la vigliaccheria è femmina…

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Leo 2:02 pm - 26th Febbraio:

Ma anche la cattiveria è femmina, lo diceva De Sade che le donne erano più cattive degli uomini, faceva l’esempio delle esecuzioni in piazza dove le donne accorrevano per prime, questo nel 700.

Schopenhauer nel suo trattato sulle donne, diceva della dama: bisogna abbattere questo mostro.

Poi ai tempi cerano i cavalier serventi, che servivano le dame.

Nell’ignoranza e superstizione avranno bruciato qualche strega, ma bruciarono molti eretici che erano frati e gente di chiesa scomodi.
Oppure delitti d’onore.

Riguardo alle femministe in quei blog sanno solo insultare gli uomini che vanno loro contro, la donna ha bisogno di cavalier serventi.

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ilmarmocchio 2:56 pm - 26th Febbraio:

C’e’ una lunga lista di donne famose della storia che, in fatto di cattiveria non sono seconde a nessuno. Cominciando da Agrippina. Irene di Bisanzio, Elisabetta bathory, ecc.
le donne sono anche cattive, eccome

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MarcoP 4:00 pm - 26th Febbraio:

Mah, io non starei tanto a discutere sulla cattiveria, anche perché nei secoli passati era molto più facile essere cattivi: te credo, la vita di chiunque, uomini e donne, valeva meno di zero. Massacrare indiscriminatamente è sempre stato lo sport preferito dell’umanità indifferenziata. Chi capitava, capitava. È anche per questo che la teoria dell'”oppressione patriarcale” mi fa ridere: perché io un minimo di storia l’ho studiato, e non mi è proprio sembrato che l’oppressione fosse caratterizzata dal genere. Il punto è che Galatea parla di “cattiveria” per dire: guarda questi poveri bambini beta che si lamentano perché le donne sono cattive, poveri tesori, che tenerezza. Cioè fa dell’ironia. E con l’ironia, il “siate un po’ più spiritosi”, si nasconde la protesta e la si riduce a capriccio infantile. Si sminuisce e si ridicolizza il disagio altrui, ma questo disagio non ha certo bisogno di una carezza sulla testa e una risatina di compatimento: ha solo bisogno di essere notato e considerato come uno degli aspetti (secondo me essenziali) del vivere quotidiano.
A nascondere la polvere sotto il tappeto e riderci su, dopo qualche anno tocca il tappeto e vedi come sbroffa fuori un gran polverone. Io vedo questo nel futuro: magari non una rivoluzione, ma un mutare degli atteggiamenti nelle relazioni fra uomini e donne che inevitabilmente peggiorerà le condizioni di entrambi.
Galatea è intelligente e acuta ma con la sua ironia paternalistica (e con l’appoggio dei cavalieribianchi/manginas) non si rende conto che c’è anche chi non sta facendo la lagna, sta indicando un problema; non deve “diventare adulta”, perché è già adulta; non ha bisogno di tenerezza, perché sta nutrendo durezza. Che tutto questo nasca dalla “sfiga”, dalla “delusione”, dalla “solitudine dei cani”, tutto questo è irrilevante. Forse nasce dalla disillusione e dall’insoddisfazione, da un’inquietudine liquidata con una risatina da un paternalismo d’accatto alla rovescia (lo chiamiamo “maternalismo”?). Ignorare tutto questo e riderci sopra, come sta facendo Galatea e come sicuramente faranno altri seguendo a ruota, sarà dannoso per tutti. Io ci sono preparato: ma un bel giorno ci sarà un sacco di gente che si troverà in mezzo alle rovine e si domanderà: “Ma cosa è successo?”

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Rino 4:29 pm - 26th Febbraio:

Concordanza piena con Armando.

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ckkb 6:17 pm - 26th Febbraio:

Rinvio a un racconto di affettuoso umorismo e di divertente satira dello scrittore russo Bulgakov. Bulgakov in “Cuore di cane” racconta di un chirurgo, un luminare della scienza rivoluzionaria post Rivoluzione di ottobre, che con un intervento eccezionale quanto generoso, dà al suo cane la parola. Si aspetta naturalmente riconoscenza e comportamenti adeguati alla nuova libertà che “il migliore amico dell’uomo” ha appena ottenuto: Dopotutto ora ha la medesima opportunità degli uomini: parla. Ahimè, grande delusione. Il liberato, si dimostra menzognero, petulante e sciocco e per di più lo accusa di tutto, disastrando in aggiunta, con ogni sorta di incredibili danni, la casa del benefattore. Se liberare e liberarsi è un dovere, grandi sono i rischi che ne conseguono: quelli per i liberatori li conosciamo, quelli per i liberati sono che il loro cuore si rivela per quello che è.

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Fabrizio Marchi 6:26 pm - 26th Febbraio:

Io non conosco questa Galatea se non per dei ridicoli insulti a Paolo Barnard che ho letto tempo addietro, che pretendevano di essere la risposta ai suoi articoli (quelli che sono sul nostro sito)…Roba penosa, credimi…Anche in quella pagina del suo sito che ho letto e che hai segnalato in cui si parlava di noi c’erano solo delle battute banalissime e scontate della serie “posso andare con gli uomini sfortunati ma mai con gli sfigati” e “le donne non apprezzeranno mai gli sfigati” e altre menate del genere.
Sarà anche una donna intelligente ed acuta. Del resto io non la conosco. Certamente se lo è non lo si può evincere da questa paccottiglia sciocca e volgare che leggo sul suo sito. Inoltre, sia lei che i suoi cani da cortile mi sembrano molto, molto superficiali. Uno di questi ci ha definiti “pallosi”. Interessante e articolata come sintesi del nostro Movimento, non c’è che dire…
Se Donna Galatea fosse veramente così intelligente forse visiterebbe con più attenzione il nostro sito. Non credo però che sia intenzionata a farlo. D’altronde, la reazione che lei stessa, fra le altre, ha avuto ai vari articoli di Barnard, la dice lunga…
E’ troppo facile cavarsela con battute del genere “sfigati” o “segaioli”. E infatti oltre non va e se ne guarda bene dall’andare.
Tuttavia, anche questo pur fortuito e non desiderato incontro con questo personaggio ci offre un’opportunità che potrà esserci utile al fine della comprensione delle cose. Infatti questa donna è, come dicevo, un tipico esemplare di postfemminismo, un prodotto in tutto e per tutto di questo sistema di cui rispecchia pienamente lo spirito e l’ideologia. Una donna aggressiva, classista, feroce con tutti coloro che ritiene non essere alla “sua altezza”, razzista nei confronti degli uomini beta e sostanzialmente subalterna, anche se non lo ammetterà mai, agli uomini alpha, dai quali è attratta, fondamentalmente perché attraverso la loro frequentazione, cerca o crede di poter colmare il suo vuoto interiore. Un vuoto che non può permettersi di ascoltare neanche per un secondo, un lusso troppo grande per lei, perché ciò significherebbe cadere in un abisso di desolazione umana ed esistenziale. Fatto assolutamente normale per chi non ha valori di nessun genere se non la esaltazione fine a se stessa e l’autocelebrazione della propria persona. E così, in un circuito vizioso senza fine. La sua freddezza e il suo cinismo sono direttamente proporzionali alla sua povertà umana. Il sistema ne ha sfornate a milioni di questi prototipi qui. Ad esso sono funzionali in tutto e per tutto.
Fabrizio Marchi

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Leo 7:45 pm - 26th Febbraio:

Va di moda questa parola: sfigato, che esprime bene la mancanza di figa, ma almeno qui ci si lamenta, gli sfigati veri sono quelli che stanno li a fare la bava e i servi con i sorrisetti di superiorità.
La cattiveria delle donne non è solo tutta quella marea di criminali figlicide, uxoricide, serial killer; ma nella vita di tutti i giorni.

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armando 10:10 pm - 26th Febbraio:

Sono anche io dell’opinione che quella tal Galatea abbia, forse inconsapevolmente, disvelato una verità storica difficile a confessare apertamente. I così detti “sfigati” sono in realtà gli uomini normali, con un lavoro normale, un fisico normale, e coi normali “difetti” o debolezze che sono di ogni persona normale, senza distinzioni di sesso.
Difficile da confessare perchè ci è stato detto in ogni modo, e molti ci credono ancora, che “sete di potere”, avidità di ricchezze materiali etc. contrassegnerebbero il solo genere maschile, essendo invece quello femminile il concentrato di virtù (disinteresse, empatia, sensibilità, spiritualità etc. etc. etc.). Su questo dogma è stato costruito il castello accusatorio contro gli uomini, ma quando si scrive quelle cose il velo cade, e la regina rimane nuda. Male e bene sono propri dell’essere umano, punto e basta.
Aggiungo una cosa. Se il genere femminile ha potuto sentirsi “innocente”, e spesso in buona fede, è perchè il tanto deprecato patriarcato ha fatto si che tutto il carico e il dolore della violenza fisica agita concretamente, per il bene e per il male, se lo sono presi sulle spalle gli uomini, mentre le donne ne sono state esentate. Perchè generavano e dunque erano preziose, ed anche perchè, a mio parere, gli uomini avevano il bisogno di crearsi un’oasi di pace e di rigenerazione psichica. Il “riposo del guerriero” insomma, anch’esso giudicato una forma di sottovalutazione e svilimento delle donne quando invece ne è stata l’esaltazione al massimo livello, quasi una beatificazione. E’ straordinario il rovesciamento di prospettiva che è stato effettuato senza che quasi nessuno se ne accorgesse. Come se gli uomini fossero pietrificati e ipnotizzati dallo sguardo della medusa.
La controprova è che oggi che il patriarcato è al tramonto o già morto, e dunque le donne da esso “oppresse” sono finalmente libere ed emancipate, proprio oggi i delitti al femminile aumentano, aumenta la violenza agita dalle donne, sia singolarmente che in gruppo (bullismo), e appaiono anche le donne Kamikaze. Più chiaro e consequenziale e logico di così si muore, e del tutto risibile, per un’intelligenza minima in buona fede, la spiegazione che le donne stanno imitando i maschi. No, stanno facendo se stesse, semplicemente. Ma assumere il proprio male è difficile, e le donne sono meno abituate degli uomini per i motivi che ho detto. Ed è difficile, e aggiungo doloroso, anche per noi ammettere la fine delle illusioni. Perchè, diciamocelo, la figura di Beatrice come simbolo del femminile è straordinariamente affascinante e difficile da abbandonare. Non voglio dire, con questo, che donne splendide in tutti i sensi non esistano più. Ce ne sono ancora, per fortuna. Basta cercare di individuarle senza credere, ingenuamente, di trovare in ogni donna solo virtù.
Ma non stiamo parlando di singoli/e, bensì di processi diciamo così psicosociologici, ed è questo che ci interessa maggiormente.
armando
PS. detto questo, ritengo che continuare a parlare delle Galatee sparse per il web sia del tutto inutile, tanto più parlare con loro.

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Icarus.10 10:22 pm - 26th Febbraio:

Vedo che le donne e in particolare le femministe provano una certa viscerale avversione nei confronti degli “sfigati”. Cioè contro quegli uomini soli(vuoi per un fatto esteriore, vuoi per un fatto economico, ecc) e quindi tristi e demoralizzati. Che come se non bastasse devono essere pure derisi e insultati(“segaioli” “non mi metterei mai con uno sfigato”).

Cosa è questa se non cattiveria femminile?

Inoltre, prima accusano gli uomini di pensare solo alla fica, e poi insultano e deridono quegli uomini che non hanno accesso alla fica, cioè appunto gli “sfigati”.

Tipica razionalità e coerenza femminile. Si fa per dire…

Ragazzi, secondo me, state dando troppo importanza a questa strega(sì, una persona che dice e pensa queste cose, non può che essere definita tale). Le state rendendo gli onori delle visibilità e della fama, con tanto di link del suo blog e di citazione del suo nick.

Persone ignoranti, stupide,cattive e sadiche come questa, devono essere solo e soltanto ignorate. E’ l’unico trattamento da riservare nei loro confronti.

Più leggo e sento parlare certe persone, più amo le bestie.

Che schifo.

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Strider 10:34 am - 27th Febbraio:

Come immaginavo “Galatea” mi ha censurato il seguente provocatorio post…
_____________

Buongiorno a tutte le femministucole acidelle ed a tutti i loro cagnolini maschi, come va?
Sapete, io sono un giovane musulmano in cerca di una donna possibilmente vergine e musulmana; ma anche cristiana va bene lo stesso. L’ importante e’ che taccia, non rompa, lavi, stiri e faccia sesso quando dico io, perche’ Allah ha cosi’ stabilito.
Infatti nel Corano si legge:”Gli uomini hanno autorita’ sulle donne perche’ Allah ha fatto gli uni superiori alle altre” (versetto 4, 34).
Un antico commentatore del Corano, Ibn Katir, ribadisce:”Gli uomini sono superiori alle donne, e un uomo e’ meglio di una donna”.
Un altro commentatore, Razi, sostiene: “L’uomo e’ piu’ perfetto della donna nella creazione, nell’intelligenza e nella sfera religiosa, così come nella capacità di giudicare e di guidare il lavoro. Inoltre, la testimonianza di un uomo vale doppio di quella di una donna. Per questo, a una maggiore responsabilita’ devono corrispondere maggiori privilegi. Poiche’ la donna e’ deficiente di intelligenza e molto libidinosa; se le si da’ troppo denaro, ne risulterà una maggiore corruzione”, e aggiunge:”Se nel Corano l’uomo e’ menzionato per primo, significa che l’uomo è meglio della donna”.
Anche Ahmad Zaky Tuffaha nel 1985 scriveva:”Dio ha stabilito la superiorita’ dell’uomo sulla donna nel versetto 4, 34, che nega l’uguaglianza di uomo e donna. L’uomo viene posto sopra la donna in virtu’ della sua superiorità intellettuale e della sua capacita’ di amministrare e di spendere per lei”.

Insomma, l’intento e’ quello di farla entrare a far parte del mio harem: c’e’ in questa “oasi virtuale” una femmina che ha il coraggio di proporsi al suo eventuale futuro sovrano ?

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Fabrizio Marchi 11:31 am - 27th Febbraio:

A mio parere, Strider, quel genere di ironia con personaggi come quella non serve a nulla. Se proprio vuoi metterla in difficoltà sono ben altri gli argomenti da trattare…
Fossi in te, ma in questo caso mi rivolgo anche a tutti gli amici che comunque visitano quel sito, farei un altro genere di operazione (che non posso essere io in prima persona a fare). E cioè me ne fregherei altamente di lei e punterei a mettere, con intelligenza e astuzia, la pulce nella testa di tutti quei maschietti (parecchi, a quanto pare) che gli scodinzolano intorno. Nè mi farei scoraggiare dalle loro eventuali risposte piccate che hanno la sola finalità di dimostrare alla loro signora e padrona chi è fra loro che scondinzola di più.
Ricordate che tutto quello che potranno dirvi sono solo frattaglie alle quali a livello profondo neanche loro credono. Di questo potete stare certi. Tutti gli uomini sanno perfettamente come stanno le cose, compresi i maschi pentiti. Il nostro problema non è tanto spiegare agli uomini come stanno le cose (solo un idiota potrebbe non rendersene conto), ma come spiegarglielo. Come riuscire a penetrare nella loro psiche, a fargli tirar fuori il loro amor proprio, a ricostruirgli una consapevolezza, a fargli vincere la paura, a farli uscire allo scoperto.
Questo è il vero punto della questione. E’ qui che l’avversario ha vinto. A tal punto che quegli stessi uomini hanno calpestato loro stessi e hanno seppellito la loro coscienza nell’angolo più remoto della loro psiche. E’ lì che dobbiamo arrivare. Dobbiamo toccare il nervo che loro stessi, per paura che venga sollecitato, hanno sepolto laggiù, da qualche parte, nell’anfratto più oscuro del loro mondo interiore.
Ma non pensate in alcun modo che essi non sappiano; essi sanno. Questa è la vera tragedia della situazione che stiamo vivendo. Se non sapessero, tutto sommato sarebbe meno grave. Ma sanno, e tacciono. Anzi, non si limitano a tacere ma ad assecondare l’avversario e a sostenere le sue teorie. A questo siamo arrivati. A questo sono ridotti la grande maggioranza degli uomini.
Quindi, amici miei, indipendentemente da come ciascuno di noi la pensa, è FONDAMENTALE agire con grande acume e capacità psicologica. Dobbiamo essere più preparati dell’avversario. Dobbiamo metterci in testa che qui non stiamo giocando. Dobbiamo entrare nell’ordine di idee che non stiamo qui per fare del chiacchiericcio ma per cercare di costruire un progetto AMBIZIOSISSIMO: penetrare nell’universo maschile (beta), restituirgli consapevolezza e dignità e costruire un Movimento reale, fatto di Uomini in carne ed ossa.
Dobbiamo entrare nell’ottica che per fare questo servono intelligenza, analisi, studio, riflessione, acume, lucidità, psicologia, strategia e tattica.
E allora, cominciamo ad uiltizzare queste armi e ad utilizzare anche le potenziali opportunità che ci fornisce l’avversario.
Siamo entrati più o meno casualmente in contatto con il sito di questa Galatea? Bene, allora, invece che andare lì a fare ironia pesante oppure a vomitargli in faccia il nostro veleno (giustificatissimo), cose che non servono a nulla e tanto meno a noi e anzi danno linfa all’avversario, perchè non utilizziamo quello spazio in modo arguto e intelligente?
Portiamo in quel luogo delle argomentazioni sagaci ed efficaci che sappiamo possono toccare la sensibilità profonda e la psiche dei maschi. Non andiamo a fare il muro contro muro. Non cadiamo nella loro trappola, anche laddove dovessero attaccarci. Datemi retta, e datemi ascolto se pensate che abbia le credenziali minime per potervi chiedere questo.
Siate lucidi, freddi, distaccati, per quanto vi è possibile, e sforzatevi di mantenere a tutti i costi “calma e gesso”, come si suol dire. Anche se vi danno degli sfigati. Sapete come rispondergli, anche in questo caso…
Dobbiamo capire che prenderci insulti, epiteti vari e improperi, è normale, lo dobbiamo dare per scontato. Il che non significa subire passivamente; è ovvio, non lo chiederei mai e anche questo non servirebbe a nulla. Quello che propongo è di agire con grande intelligenza e lucidità psicologica.
Il vero obiettivo è conquistare uomini alla nostra causa. Tutto il resto è assolutamente secondario.
per farlo dobbiamo dare il meglio di noi stessi. E dobbiamo anche cambiare passo.Smetterla di giocare o di considerare questo sito come un luogo dove fare quattro chiacchiere con altri amici. Si può fare anche questo, sia chiaro, non siamo dei monaci in clausora al Monte Athos, ma non è certo solo per questo che mi sono imbarcato in questa avventura. La mia ambizione è ben altra. E spero che sia anche la vostra.
Fabrizio Marchi

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Strider 11:42 am - 27th Febbraio:

Caro Fabrizio, che (purtroppo) il problema principale siano i nostri simili anziche’ le donne, e’ un dato di fatto evidenziato gia’ diversi anni fa da altri uomini, fra i quali uno che conosco personalmente da quasi un decennio.
Il motivo per cui ho postato quel mex in quel blog era semplicemente uno: fare emergere una volta di piu’ la vigliaccheria delle femmine nostrane, “forti e dure” contro gli italiani, debolissime e vigliacchissime contro chi percepiscono forte e indomabile, come i musulmani.

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Luke Cage 11:42 am - 27th Febbraio:

Strider non era ironico e il suo esempio non era casuale.Un movimento maschile di sinistra e favorevole all’interculturalità non ha nulla da dire?

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Strider 11:52 am - 27th Febbraio:

Fabrizio
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Tutti gli uomini sanno perfettamente come stanno le cose, compresi i maschi pentiti.
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Secondo me, Fabrizio, sei troppo ottimista; ossia attribuisci alla massa maschile una consapevolezza nascosta che a mio parere non esiste.
Gli uomini, in genere, non sono cosi’ profondi, anzi.

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Fabrizio Marchi 1:07 pm - 27th Febbraio:

Strider, quando dico che gli uomini hanno gettato nell’abisso più oscuro e profondo la “verità”, cioè la consapevolezza della loro condizione, non intendo affatto dire che sono consapevoli. Al contrario, sto dicendo di peggio e cioè che pur avendo questa consapevolezza, anche se a livelo molto profondo e nascosto e in molti casi anche dimenticato, vivono una condizione di subalternità tale che non hanno la forza e il coraggio neanche di aprire bocca. Anzi, sono ridotti e si sono autoridotti a cani da cortile. Quindi peggio di così non si potrebbe. L’uomo inconsapevole, in genere, per lo meno così è stato fino ad ora, nel momento in cui apre gli occhi sulla sua reale condizione e appunto ne assume piena consapevolezza, comincia a ribellarsi o comunque a mettere in atto un processo di trasformazione della suddetta condizione.
Qui invece stiamo di fronte ad un fenomeno estremamente più grave e penoso, mai avvvenuto prima nella storia. Esiste cioè una forza oscura, profonda, una miscela di vergogna, paura, senso di colpa, pudore, che paralizza gli uomini ancor prima che essi stessi possano ipotizzare di concepire una critica al mondo femminile. Paralizza la loro sfera emotiva profonda prima ancora che quella razionale. Figuriamoci poi il passare all’azione. Devo descriverti le facce di tutti coloro ai quali ho inviato il sito da visitare (e sono tanti)? Tutti quelli che da quel momento mi guardano con un’espressione particolare, non sanno cosa devono fare, come devono reagire, se devono buttarla a ridere, prenderla seriamente, far finta di nulla. Farfugliano frasi più o meno sfuggenti, dicono “Si, avevo cominciato a scrivere qualcosa ma poi non ho avuto tempo…” oppure ancora “è interessante, ne dobbiamo riparlare…”.
Non esiste ancora una parola che possa significare questa condizione umana. MAI conosciuta prima nella storia. Gli uomini hanno avuto la forza di ribellarsi a TUTTO, ma proprio tutto, ma non riescono neanche a fare un colpo di tosse in questo caso…
Se non capiamo questo, non capiamo realmente cosa è avvenuto e cosa sta avvenendo.
Questo è il punto determinante, siamo di fronte ad un fenomeno assolutamente nuovo di fronte al quale bisogna attrezzarsi in forme assolutamente nuove.
Ho l’impressione, scusate la franchezza che mi contraddistingue, che la maggioranza di noi ancora non abbia percepito con cosa abbiamo a che fare, contro quale forza ci stiamo cimentando.
Forse è il caso di scrivere un articolo ad hoc su questo argomento.

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MarcoP 2:01 pm - 27th Febbraio:

Strider: ti capisco, ma credo tu abbia sbagliato a spedire un post simile. Non nella sostanza, ma nella tattica.
Fabrizio: sono d’accordo. Questa prima “escursione fuori da noi” potrà essere utilissima, se sapremo come usarla. Chiacchierare fra noi è interessante, ma fuori da noi c’è un mondo e dobbiamo trovare una forma d’azione nel mondo.
Per come la vedo io, è controproducente rispondere al sarcasmo altrui menando cazzotti. Finisci per dare ragione a chi ha usato il sarcasmo. Ma non fraintendiamo: chi ha usato il sarcasmo non voleva “essere spiritoso” o “sdrammatizzare”. Voleva farti del male, voleva ridere del tuo disagio e anche della tua eventuale sofferenza fottendosene altamente del tuo stare male. Come avrai visto, Fabrizio, la tua risposta iniziale è stata copincollata e fatta oggetto di ulteriore sarcasmo con tanto di faccina sorridente. Credo di sapere perché. Perché hai esagerato, non conoscendo la persona di cui parlavi. Non sto dicendo che è una tua colpa, solo che non conoscendola e sparando ad alzo zero le hai dato un’ulteriore arma. L’hai tratteggiata come una odiatrice di uomini, quando in realtà è un’insegnante che scrive nel suo blog piccoli racconti di vita veneta e parabole sullo stato della sinistra odierna, oltre a vari pensieri sparsi; ogni tanto ci infila qualche canzonatura sugli uomini che conosce o qualche piccola sofferenza amorosa. Tutto qui. Il fatto è che ha assorbito, e interiorizzato, un senso di superiorità di cui ormai neanche si accorge, quel “postfemminismo alla Sophie Kinsella” di cui parlavo. Fa la “spiritosa”, ma se qualcuno si offende è colta di sorpresa, usa le classiche Shaming Tactics: “io scherzavo, se ti offendi sei tu che sei sfigato”. Proiezione di sé, deflessione della responsabilità.
Gli uomini sanno benissimo che bisogna stare attenti a come si parla a un altro uomo. Perché a tirare troppo la corda, c’è il rischio reale e concreto della violenza fisica. Sapendo questo, nessun uomo si azzarda a svilire o sminuire troppo o esagerare col sarcasmo a spese di un altro uomo. Ogni uomo impara un “ordine sociale”, e quelli che lo violano sono (giustamente) emarginati, la feccia della società: assassini, stupratori, ecc. Le donne, fra una risatina e una borsetta di Prada, stanno violando questo ordine perché sanno che non devono temere alcuna violenza fisica. Ma non si rendono conto che a forza di calci, anche il cane più mansueto e affettuoso del mondo prima o poi si sentirà chiamato a battersi, anche contro un altro cane grosso il doppio di lui. È questo che sta succedendo oggi.
Trovo ormai inutile discutere ulteriormente sul blog di Galatea. È “terra bruciata”, è una porta chiusa. Qualunque cosa si possa dire in quella particolare sede, fosse anche l’analisi più profonda e importante che potremo mai esporre, sarà sempre vista alla luce del primo impatto, che non è stato buono. Concordo totalmente sul fatto che bisogna attirare gli altri uomini, parlando alle loro emozioni e chiarendo cosa c’è dietro a questo disagio. Questa Metà della Terra per me è stato fondamentale perché mi ha spiegato perché stavo male. Io soffrivo e non sapevo perché. RDV me l’ha spiegato. Per questo gli sono grato, come al medico che ti chiarisce finalmente il nome della malattia che ti toglieva il sonno da anni. Ognuno di noi dovrebbe diventare medico degli altri.

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Fabrizio Marchi 2:15 pm - 27th Febbraio:

A me, caro LukeCage, quell’esempio fatto di Strider sembrava più una provocazione, al di là di come lui stesso la possa pensare sull’Islam (cosa che sa solo lui perché a me personalmente in tal senso non ha mai comunicato nulla). Io l’avrei evitata anche perchè simili iniziative non portano a niente. E infatti l’hanno censurata…
Ciò detto, relativamente alla questione dell’interculturalità, il nostro Movimento è molto chiaro: è sufficiente leggere ciò che scriviamo nella nostra Carta Costituzionale sulla homepage (I Principi) per capire come la pensiamo in proposito.
Cito testualmente:” Il Movimento degli Uomini Beta affonda le sue radici nei valori dell’eguaglianza, della libertà, della democrazia e del superamento di ogni forma di oppressione e discriminazione di genere, di classe e di razza”.
Più chiaro di così non si potrebbe. Faccio notare peraltro che il nostro dettato costituzionale, in questo senso, è del tutto simile a quello della Costituzione Italiana, per quanto mi riguarda una delle più avanzate al mondo. Magari fosse realmente applicata…
E’ quindi chiaro ed evidente che nel nostro sito NON c’è spazio NEL MODO PIU’ ASSOLUTO per qualsiasi atteggiamento a sfondo razzistico, xenofobo o inneggiante all’odio razziale,etnico o religioso.
Posso dire però che fino ad ora nessuno si è mai prodotto in commenti o affermazioni di questo genere, sia direttamente che indirettamente. Anche perché se lo avesse fatto non le avrei pubblicate e avrei con molta chiarezza spiegato all’autore o agli autori di cambiare aria.
Posso garantire che su questo sito MAI avranno casa, voce e spazio atteggiamenti in palese spregio della nostra Carta dei Principi. Il razzismo e l’odio etnico e/o religioso,di qualsiasi genere, sono fra questi. Se qualcuno degli utenti del nostro blog ha di queste “idee” le deve andare ad esprimere altrove. Qui NON lo può fare e, devo dire, fino ad ora, non è stato fatto. Se avessi intepretato quel post di Strider come un’affermazione a sfondo razzistico non lo avrei pubblicato. Mi è sembrata, come ripeto, una provocazione, peraltro anche maldestra, come ho già spiegato.
Comunque, a scanso di equivoci, adesso siamo tutti avvertiti e tutti sanno come comportarsi. D’altronde, come avete potuto constatare, un paio li ho già estromessi per evidente incompatibilità con il sito (per ragioni completamente diverse).
Fabrizio Marchi
P.S. Possiamo eventualmente aggiungere, perché no, alla Carta dei Principi, oltre al superamento di ogni discriminazione di genere, di classe e di razza, anche quella religiosa.In tal modo evitiamo eventuali fraintendimenti.
Anzi, lo vado a fare subito.

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Luke Cage 3:39 pm - 27th Febbraio:

Sei una persona intellettualmente onesta Fabrizio.

“..fare emergere una volta di piu’ la vigliaccheria delle femmine nostrane, “forti e dure” contro gli italiani, debolissime e vigliacchissime contro chi percepiscono forte e indomabile, come i musulmani.”

Chi ti ha indicato di guardare la questione in questi termini Strider è un abile manipolatore che SA (non ancora SS) con chi ha a che fare e quali leve muovere.

Pensare che la questione maschile sia un problema italiano o della sola società occidentale in un mondo globalizzato come il nostro è fuorviante.
Per mia esperienza personale,molti popoli e società non si pongono semplicemente la questione per via del tradizionalismo(i cui mali conosco da molto vicino).
Nessuna vieta di richiamarsi alle radici cristiane e di riscoprire i valori paterni giudaico cristiani per riconquistarsi le proprie donne e frenare l’invasione dei maschi islamici che vogliono invadere le italiche terre ingravidando più donne occidentali possibili.
Però a quel che si fondi un nuovo movimento maschile di Centro-Destra,magari con uno scudo crociato e con tanto di statuto e principi.
Invece no…
Definizione:
http://it.wikipedia.org/wiki/Criptofascismo

Esempio pratico:

http://ismaeleblog.blogspot.com/2009/04/borghezio-il-criptofascista.html

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Leo 3:47 pm - 27th Febbraio:

Niente contro Strider, ma non penso che i mussulmani siano più duri degli italiani, una volta su un forum parlando con uno sbruffone che diceva che sotto il burqa le donne mussulmane erano nude: e questo già dice tutto, gli chiesi ma chi le mantiene queste donne: il marito rispose, poi riguardo alla poligamia disse che la prima moglie te la sceglie mamma, e la seconda la prima moglie.
Cosi ha detto lui, se è vero; poi la legge coranica che lapida le adultere e frusta chi beve alcolici non è certo per me, nessuna religione è per me.
Più che altro si fanno del male da soli.

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Alessandro 4:07 pm - 27th Febbraio:

Ho letto anch’io le “acutissime critiche” rivolte al sito uomini beta: “pallosi”, “sfigati”, “non se li fila nessuna”, e così via, in un crescendo di gergo “preadolescenziale” imbarazzante. Spero che possano ogni tanto leggere qualche articolo o commento in questo “esilarante sito”. Potrebbero così almeno arricchire il loro bagaglio lessicale. Sarebbe già qualcosa.

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Fabrizio Marchi 4:11 pm - 27th Febbraio:

Caro MarcoP, se non me lo avessi detto tu non avrei neanche saputo che era stato fatto un copia incolla con uno stralcio del mio post. Naturalmente, come sempre avviene in questi casi, viene preso un pezzo estrapolandolo dal discorso complessivo…E vabbè, ho fatto il giornalista per vent’anni, sai quanti quante ne ho viste di queste cose., vecchi trucchetti del mestiere…
Ora, mettendo da parte questa Galatea, di cui veramente non me ne frega nulla, la cosa importante è quella che tu hai ribadito e che mi sforzo di far capire a tutti da tempo.
E’ necessario agire con grande acume, sensibilità, senso tattico e soprattutto capacità di penetrazione psicologica. Provocazioni come quelle di Strider (al di là dell’argomento da lui utilizzato come pretesto, poi se non è un semplice pretesto, come dice LukeCage, sarà lui stesso a comunicarcelo, e in tal caso se ne assumerà le sue responsabilità) non servono a niente e a nessuno. Voglio chiarire a te che io stavo scrivendo sul nostro blog e mai avrei pronunciato quelle stesse parole sul loro. Poi se qualcuno viene qui a fare i copia-incolla io non ci posso fare nulla. Non posso certo autocensurarmi sul sito da me fondato…Tanto più che un conto è il portale che funziona come un vero e proprio giornale, con una sua linea politica ed editoriale, e un conto è il blog, che è assolutamente libero, fatto salvo quello che ribadivo in un precedente post, e cioè il rispetto per i Principi rappresentati nella nostra Carta Costituzionale.
Mi pare che molti di noi, purtroppo, non abbiano ancora la piena consapevolezza della posta in gioco. E’ invece assolutamente necessario fare innanzitutto questo lavoro con noi stessi. La QM non è una barzelletta né tanto meno un passatempo o un gioco. E’ una questione strutturale che si interseca con altre questioni strutturali, in primis quella sociale ed economica. A queste va oggi aggiunta anche quella che riguarda l’altra frontiera, quella che un pensatore a me caro, Pietro Barcellona, definisce come l’era del post-umano (eugenetica, uteri artificiali e soprattutto clonazione).
Quindi è fondamentale, per quanto mi riguarda, attribuire la giusta importanza e il giusto spessore a quello che stiamo facendo. Il tempo dei giochi è finito.
Ribadisco che la ragione per cui ho fondato questo sito è finalizzata alla costruzione di un vero e proprio Movimento e a questo sono finalizzate le mie energie, compatibilmente con gli altri impegni che ho…
Non posso e non possiamo certo sapere che tempi potrà avere un simile processo. Però è questo il vero salto che ciò che impropriamente chiamiamo Momas (Movimento Maschile) non ha mai fatto fino ad ora. Forse solo il Movimento dei Padri Separati fondato eguidato con merito da Vincenzo Spavone può essere definito tale ed è andato oltre la semplice discussione in rete o la elaborazione teorica. Tuttavia, senza negargli i meriti che ha avuto e ha, rimane a mio parere un movimento fondamentalmente a carattere settoriale e rivendicativo. Importante, sia chiaro, anche perché ha ottenuto risultati concreti, ma con questi limiti strutturali. Rimane insomma una sorta di “sindacato” dei padri separati ma impossibilitato, forse per la sua stessa natura e ragion d’essere, a diventare qualcosa di più grande. Il che non significa diminuire la sua importanza, tutt’altro. Significa prendere atto che il compito che abbiamo davanti è ben più grande di un semplice movimento rivendicativo, che comunque svolge un ruolo di grande rilievo . E per ribadire la sua importanza sottolineo che si tratta di un movimento reale, fatto di uomini in carne ed ossa, come uso dire, cioè un movimento che affonda le sue radici nella prassi. Insomma, anche se Spavone non lo sa o fa finta di non saperlo (perché lui proviene dalle fila dell’allora PCI), è più marxista del sottoscritto…
Anzi, un errore fondamentale che a mio giudizio quel movimento commette, è proprio quello di cercare sponde politiche a destra perché a sinistra non ne trova…A parte il fatto che ne trova pochissime anche a destra, ma è proprio questo uno degli errori strutturali che lo indeboliscono. Spavone “va a destra” (politicamente, non idealmente) non perchè lui lo sia ma perché ritiene che a destra ci siano più spazi per la QM. In questo modo commette un doppio errore. Innanzitutto, dal mio punto di vista, è ovvio, dimostra di non aver compreso come stanno effettivamente le cose e rimane legato ad una vecchia interpretazione della realtà in base alla quale la responsabilità dello stato di cose presenti sarebbe da attribuire alla sinistra che ha sposato e fatto suo il femminismo. In realtà, la sinistra, colpevole anch’essa, sia chiaro, ha giocato solo una parte del ruolo in tutta questa vicenda, e neanche la più importante. Non approfondisco perché conoscete la mia opinione…
La seconda cosa è che, seguendo questa linea, va ad operare una forzatura su un movimento che è, esso sì, intrinsecamente e strutturalmente di sinistra (parlo culturalmente e socialmente in questo caso, non politicamente). Cos’ altro può essere un movimento che difende i diritti negati, i bisogni e gli interessi legittimi di una parte oppressa e discriminata come i padri separati? Pensate forse che fra gli aderenti a quel movimento ci siano ricchi imprenditori, banchieri, finanzieri, o comunque appartenenti ai ceti alti? Ma è evidente che no. Sono tutti lavoratori salariati, gente “normale” che guadagna 1500 euro al mese e che si ritrova sbattuta in mezzo a una strada, magari con un mutuo e gli alimenti da pagare e che deve pure trovarsi un altro buco dove vivere.
Come vedete, si torna sempre lì. La QM non può essere separata dalla questione sociale. Ma quella scelta politica, come ripeto, non dettata da ragioni ideali (anzi), mi ricorda un po’ quel marito che per fare un dispetto alla moglie si taglia l’uccello…
Naturalmente sono opinioni personali delle quali avrò molto piacere a parlarne con lo stesso Spavone. Detto ciò, tornando a noi, il mio ambiziosissimo obiettivo strategico è quello di dar vita ad un movimento molto più ampio che prescinda dall’avere sponde politiche in questo o in quel partito (cosa che non avrebbe senso, specie oggi) ma che abbia delle radici molto salde sia dal punto di vista del suo radicamento sociale sia dal punto di vista del suo orizzonte culturale e ideale.
Sono questi ultimi due i punti fondamentali, a mio parere, i soli in grado di “bucare” il “Matrix” che è stato talmente astuto da far suo un’ideologia che nasce (solo in parte) a sinistra per utilizzarla pro domo sua. Infatti, e su questo vi preannuncio un mio prossimo articolo, perché credo sia ora di aggiornare la nostra analisi, è più corretto oggi parlare di post-femminismo piuttosto che di femminismo.
Chiudo e vi rimando alla lettura dell’articolo che spero di scrivere al più presto.
Fabrizio

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Leo 4:29 pm - 27th Febbraio:

Alessandro cosa è che ti fa tanto ridere?
Se ne può parlare.

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Fabrizio Marchi 5:01 pm - 27th Febbraio:

Bè, però LukeCage, sia in quello stralcio che riporti, a firma suppongo di Strider, sia il post in questione da lui scritto e dal sottoscritto pubblicato e che gli è stato censurato sul sito di Galatea, andavano in un’altra direzione. Addirittura in questi due post sembra quasi che ci sia una sorta di apprezzamento per una cultura che vede ancora gli uomini in una posizione dominante rispetto alle donne. Ti assicuro che conosco molti uomini di destra (destra tradizionalista ovviamente, non liberista) o addirittura di estrema destra che strizzano l’occhio con simpatia all’Islam anche per queste ragioni. Quel post (o entrambi i post), onestamente, andava più in quella direzione, certamente sotto forma di provocazione. “Fai tanto la preziosa con noi, uomini occidentali accusati di maschilismo ecc. ecc. e per questo messi da parte, e poi però ti vai a mettere con altri uomini (i musulmani) che certo ti trattano in modo molto più duro (cosa tutta da vedere poi…,ma lasciamo perdere, è in gran parte anche questa una leggenda metropolitana…)”.
Mi pare che questa fosse la provocazione, cioè mettere in risalto la contraddizione di alcune donne occidentali (molte) che da una parte rivendicano eguaglianza, parità ecc. e poi dall’altra cercano ancora l’”uomo forte” che le prenda a calci nel sedere…
Il succo di quel post, a mio parere, è questo. Sempre che non lo abbia male interpretato; non sono infallibile. Poi se in realtà Strider, indipendentemente o in contraddizione con il suo stesso post, sia animato da un sentimento anti islamico o razzista, questo è un altro discorso. Un discorso che certamente non potrà MAI fare su queste pagine. Mi dispiacerebbe per lui perché sarebbe una atteggiamento molto stupido da parte sua, ma rimarrebbe comunque un suo problema. Io non posso fare, né sarebbe giusto farli, processi alle intenzioni. Come dicevo, fino ad ora non c’è stata nessuna manifestazione di razzismo da parte sua o di altri; cosa che non sarebbe comunque stata tollerata. Il giorno che avverrà sarò ovviamente il primo ad intervenire. Però neanche il codice penale prevede l’arresto preventivo di una persona prima che questa abbia commesso il reato. Per lo meno in uno stato di diritto…
Come avete potuto vedere ho allontanato fino ad ora due persone. Una di queste è Peppe che si è comportato ripetutamente in modo non serio e provocatorio e l’altra è Iulbrinner che ha avuto un atteggiamento classista, offensivo e dispregiativo nei confronti di noi tutti, non solo del sottoscritto. Il giorno che entrambi chiederanno pubblicamente scusa a tutti per il loro atteggiamento, saranno reintegrati.
Laddove anche Strider (o chiunque altro) si producesse in affermazioni lesive, nocive e dispregiative dei nostri Principi Fondativi e Costituzionali (ed è ovvio che il razzismo di qualsiasi genere è una di queste), è scontato che anche lui sarebbe allontanato senza mezze misure.
Fabrizio Marchi

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MarcoP 5:25 pm - 27th Febbraio:

Leo, Alessandro si riferiva ai commenti altrui sull’altro blog, nei quali questo sito viene definito esilarante e i suoi frequentatori sfigati lagnosi soli come cani.

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Leo 5:52 pm - 27th Febbraio:

Scusa Alessandro. Comunque le donne di quei blog non hanno voglia di parlare su ciò che le fa “ridere tanto”, e anche nella vita di tutti i giorni se piaci ad una donna non vuole sentire ragioni se non quello che vuole lei.

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Alessandro 8:53 pm - 27th Febbraio:

Leo, mi riferivo, come giustamente ha affermato MarcoP, ai commenti sul blog di Galatea. Forse ho sottinteso qualcosa e non sono stato molto chiaro.

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Leo 9:28 pm - 27th Febbraio:

Alessandro, non avevo capito io l’ironia.

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Leo 11:29 am - 28th Febbraio:

In effetti, sia il mio commento su Johnny che quello di Alessandro hanno messo in risalto le scarse capacità intellettive delle femmine.
Questo è sconfortante che veleno è poco cervello convivano in esseri tanto amati e riveriti dagli uomini.
Una cosa che mi è capitata già è, che se tenti un dialogo con loro vuol dire che ci stai provando, tutta li la loro forza, perché nei casi come Johnny (wots’Amereka) che sono la maggior parte dei maschioni che a detta di lui fotte e non paga, la cosa è vera: ci provano, paga e fotte poco.
Devo dire che parlare in questi siti è deprimente si, ma aiuta a conoscere il carattere dispotico di queste micine indifese.

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MarcoP 4:15 pm - 28th Febbraio:

“wots’Amereka”

AHAHAHAHAHAHAHAHAHAH

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Fabio 7:33 pm - 28th Febbraio:

Scusate, ma non condivido per niente le critiche che avete rivolto a strider. A mio parere ha fatto bene a stuzzicare in quel modo le vigliacche. Poi non so se sia anti-islamico oppure no, ma, detto chiaramente, non me ne importa proprio nulla. Di certo è uno che non ha peli sulla lingua.

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armando 7:35 pm - 28th Febbraio:

A queste va oggi aggiunta anche quella che riguarda l’altra frontiera, quella che un pensatore a me caro, Pietro Barcellona, definisce come l’era del post-umano (eugenetica, uteri artificiali e soprattutto clonazione)., ha scritto Fabrizio (aggiungerei la questione aborto).
Sono convinto anche io. Anzi, più che da aggiungere, dico che i temi del post umano di cui scrive Barcellona nel suo bellissimo libro “Il furto dell’anima”, oggi è diventato centrale, il futuro vero discrimine anche fra le forze politiche, ma prima ancora culturali.
A me non interessa nulla che chi si pronuncia su queste cose lo faccia dichiarandosi di dx o sx. Interessa sapere come pensa. E, attenzione, sono faccenduole che non hanno solo una valenza culturale e politica e antropologica. Sono attinenti strettamente anche alla QM e al destino del maschile in un futuro neanche troppo lontano. Del maschile e del paterno. Non voglio neanche stare a discettare quale delle due sia il contenitore e quale il contenuto. So però che, escluso il padre dalle questioni della vita, sicuramente ne va del destino di tutti gli uomini.
A me sembra, sinceramente, che discutere di queste cose sia molto più importante che parlare di Galatea & Co. Più importante e infinitamente più utile per gli uomini.
armando

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Fabio 7:37 pm - 28th Febbraio:

Gala, una grecista come te, vittima di questa subalternità agli uomini alpha… eh, devo dire che mi deludi veramente non poco.
Per non tacere poi della censura nei commenti…

E vabbè ciao. Anzi bau. 😉 (frap1964)
*****************************

Che tristezza questi ometti leccaculo.

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Fabrizio Marchi 8:16 pm - 28th Febbraio:

Fabio, la mia critica a Strider non era tanto nel merito del suo post che era certamente a sfondo provocatorio. Era di ordine tattico. Un atteggiamento di quel tipo non serve a nulla, anzi, è controproducente per la nostra causa.
L’ho già spiegato ma lo ribadisco senza nessun problema. Dobbiamo entrare in un’ottica diversa. E’ come se stessimo facendo politica, anzi, stiamo facendo politica; ve lo dovete mettere in testa una vota per tutte.
QUESTO NON E’ UN GIOCO. CHI LO PENSA NON HA CAPITO NULLA. Dobbiamo agire con lucidità, razionalità, lungimiranza. Non ha senso andare su qui siti per “smadonnare”, urlargli in faccia la nostra rabbia e poi andarcene via con il coretto dei “cani da cortile” che fa il verso alla loro padrona che gli butta l’osso per farli scondizolare…
E una volta che abbiamo fatto questo che cosa abbiamo concluso? Te lo dico io: niente. Anzi, ci siamo dati ancora una volta la zappa sui piedi perchè agendo in quel modo abbiamo offerto il fianco alle solite critiche trite e ritrite con le quali da sempre ci incartano.
Ora se a te non te ne frega nulla, a me frega. E molto. Perchè se ho deciso di mettere in piedi questa baracca non è per far sfogare un gruppetto di uomini incazzati ma, RIPETO, per dar vita ad un progetto MOLTO AMBIZIOSO e cioè la costruzione di un MOVIMENTO MASCHILE DI MASSA.
E’ chiaro? Per fare questo ci vogliono UOMINI CON LE PALLE, che non perdono tempo a ciagolare o a sbraitare sui siti delle varie Galatee, o a spettegolare fra loro su quanto è stronzo quello o quanto è figo quell’altro.
Qui abbiamo ben altre intenzioni. Qui vogliamo costruire dei quadri, degli Uomini in grado di portare avanti la QM a tutto tondo. Insomma i nuovi militanti, le nuove avanguardie di un Movimento maschile possibilmente radicato su tutto il territorio nazionale. Se ci riusciremo non lo so. Io ce la metterò tutta. Però di sicuro non ci riusciremo se non saremo in grado di fare un grande balzo in avanti, soprattutto con noi stessi. E certo un simile balzo non lo faremo mai se continueremo a perdere tempo in questo modo oppure a pensare che possa essere di qualche giovamento andare a sputare metaforicamente in faccia a una tizia come Galatea. Finchè saremo questa roba qui saremo ben poca cosa.
E io non penso di essere “poca cosa”.
Volete fare qualcosa di veramente utilie alla causa? Bene, non perdete tempo con le menate. Parlate con gli altri uomini, fatelo con sensibilità, intelligenza, fategli conoscere il sito, spiegategli cosa sono gli Uomini Beta. Anche se vi faranno dei risolini, anche se in molti non vi prenderanno sul serio, non ve la prendete, insistete, con tatto, con psicologia.
Diffondete il sito ai vostri amici, ai vostri conoscenti, e anche quando vi guarderanno perplessi, con molta calma, spiegategli cosa siamo e cosa pensiamo.
Oppure, se volete andare su siti come quello della Signora Galatea, andateci pure, ma col cervello, con la capacità di far emergere le contraddizioni nel fronte avversario, a instillare il dubbio, rimanendo freddi e sereni anche se vi attaccano in modo subdolo, non a sbraitare ai quatrto venti la vostra rabbia.
Questo è UTILE E NECESSARIO. Il resto è chiacchiera da bar.
Fabrizio Marchi

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Fabrizio Marchi 8:17 pm - 28th Febbraio:

Su questo non c’è alcun dubbio, Armando.
Fabrizio

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Fabio 8:30 pm - 28th Febbraio:

Volete fare qualcosa di veramente utilie alla causa? Bene, non perdete tempo con le menate. Parlate con gli altri uomini, fatelo con sensibilità, intelligenza, fategli conoscere il sito, spiegategli cosa sono gli Uomini Beta.
****************************
E tu credi che io non l’abbia già fatto, Fabrizio? Scusa, ma io, nel mio piccolissimo, certe cose le facevo già sette anni fa facendo conoscere U3000. Ed anche questo sito l’ho segnalato ad alcuni miei conoscenti, fra i quali neppure uno si è degnato di scrivere un post. Fabrizio, gli uomini sono ottusi: ricordatelo.

_____________
QUESTO NON E’ UN GIOCO. (Fabrizio)
Mai pensato.

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Fabrizio Marchi 8:54 pm - 28th Febbraio:

Perfetto. Va bene così. Insistere, insistere, insistere, come si suol dire…è una guerra di lunga durata questa…lunghissima…prepariamo il terreno…
Fabrizio

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Alessandro 9:35 pm - 28th Febbraio:

La maggior parte degli uomini sono dei “morti di figa” o degli indottrinati politicamente, questa è l’amara realtà. Chi si sforza di osservare la realtà per quella che è rappresenta una minoranza. Questi ultimi oggi vengono fatti rientrare nella categoria degli “sfigati”.Se avanzi una qualsivoglia critica al pensiero dominante vieni così etichettato. Comunque, come giustamente affermato da Fabrizio, la storia si ripete: se ieri erano le femministe a essere attaccate sul piano personale per le loro tesi, più o meno condivisibili s’intende, oggi sono gli uomini che hanno il coraggio di esprimere il proprio malcontento a esserne oggetto.
Le critiche rivolte a Uomini beta in questo dozzinale blog ne sono, nel loro piccolo, una conferma.La differenza tra le due epoche consiste nel fatto che mentre allora la società era comunque disposta ad ascoltare chi rivendicava e si lamentava, oggi non lo è. Sei un uomo, cioè un privilegiato di non si sa cosa però, quindi non ti puoi lamentare, ci viene in soldoni risposto. Solo le donne godono oggi di questo diritto, senza essere fatte oggetto di pesante ironia. Già solo questo basterebbe per allarmarsi.

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Luke Cage 12:05 pm - 1st Marzo:

Cmq non ho nulla contro Strider.
Mi spiace solo che la sua grinta sia coinvogliata/dispersa/deviata su quelli che non dovrebbero essere i nostri bersagli principali.
Homo homini lupus è tanto vero quanto noi per primi ci disponiamo contro altri uomini a causa delle donne.
Per quel che riguarda la puntualizzazione sui fascisti che simpatizzano per l’islam Fabrizio,ne ho conosciuti anche di quelli. Per mia esperienza sono spesso (scaltri) antisemiti che si nascondono dietro un (per me)condivisile antisionismo.
Come ti dicevo in un e-mail,il nemico del mio nemico non sempre è mio amico.
I nostri obiettivi principali dovremmo essere noi stessi.
Poi la cerchia delle persone ai noi più vicine e alle quali teniamo di più.
Infine le persone con cui entriamo in contatto casualmente e che 99 volte su cento non sanno di galleggiare ancora nel liquido amniotico materno.

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Damien 12:15 pm - 1st Marzo:

Ho avuto modo di vedere il sito di questa galatea, ebbene, onestamente non vedo perchè dare rilevanza ad una palese rappresentante delle donne(?) odierne, con lo stuolo di sudditi striscianti ed inebetiti a fargli coro dietro, si nasconde dietro la sua parvenza intellettiva che cela senza dubbio una persona che, definire tale, e’ un vero e proprio eufemismo, di queste acculturate della vulva ne abbiamo piene le scatole, lasciatela gioire delle sue misere certezze, e qualcuno per favore gli dica che gli uomini beta fanno sesso, amore e quant’altro, percui sfigati non ci sentiamo, casomai offesi da queste signorotte di basso borgo che limitano la loro visione del mondo all’apertura della propria vulva, in quanto e’ lampante quale sia il concetto che esprime questo sito, ma per la signora evidentemente non lo e’, non solo.. non essendo capace di misurarsi, risponde a chi osa postare sul forum sia con la censura preventiva, sia con la derisione (un classico!). Di gente cosi, onestamente, possiamo farne anche a meno.

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Leo 12:48 pm - 1st Marzo:

E’ che uno nasce e cresce in un determinato ambiente, e gran parte della gente non sa vedere oltre, è come se uno oggi andasse in giro vestito come due secoli fa, molti vedendolo scoppierebbero a ridere.
Cosi a molti uomini sembra assurdo mettere in discussione la figa e i suoi privilegi, più che altro alcuni maschi soprattutto adolescenti si sentiranno disadattati e incapaci di poter avere una donna. Quando si da la notizia dello stupratore si condanna e basta: non si parla delle cause per cui un uomo ha stuprato o se è realmente uno stupro, e che vita del cazzo ha fatto quest’uomo, si prende solo come un atto di dominazione virile.
Le rivoluzioni sono possibili.

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Fabrizio Marchi 5:00 pm - 1st Marzo:

Cari Alessandro, MarcoP e Maschile Individuale, voglio ringraziarvi pubblicamente per i vostri post sul sito di Galatea che sono andato or ora a sbirciare.
Avete interpretato perfettamente il mio messaggio. Siete andati su quel sito e avete interloquito tutti in modo arguto e intelligente. Non vi siete fatti prendere dal nervosismo e dal livore, come invece hanno continuato a fare i maschi che popolano quel blog…
E’ proprio questo il lavoro che va fatto. Bravissimi. Rispondiamo agli insulti beceri e gratuiti con argomentazioni lucide, razionali, logiche. Con serenità, calma, forti delle nostre ragioni, della nostra capacità critica e della nostra interpretazione della realtà.
In questo modo, ma solo in questo modo, può essere utile anche frequentare un sito come quello.
L’obiettivo, ricordatelo sempre quando intervenite in quel luogo o in altri simili, non è la polemica con la Galatea di turno, di cui non ci deve importare nulla, ma far arrivare il nostro messaggio agli uomini.
Ricordate che anche fra quelli che fanno il verso in questo caso a Galatea e che gli soffiano il naso quando lei starnutisce, ci sono uomini che nell’angolo più remoto della loro sfera interiore sanno come stanno le cose, anche se apparentemente può sembrare il contrario. Purtroppo il tasso di subordinazione psicologica della grande maggioranza degli uomini nei confronti del genere femminile e in special modo delle elite femminili dominanti, è così elevato che gli uomini stessi arrivano a far proprie le ragioni degli altri (e delle altre, in questo caso), facendo a gara a chi è più realista del re, come si suol dire, a chi serve il padrone con maggior zelo. Insomma la logica, magistralmente descritta da LukeCage nel suo articolo “Terre desolate” dove, citando Malcom X il “negro da cortile” è il più fedele cane da guardia del padrone, soprattutto quando si tratta di tener buoni i “negri da campo di cotone”.
Dobbiamo arrivare al cuore anche di quegli uomini, non diprezzarli, pensare che un domani, il giorno che riusciranno ad alzare la testa e a trovare la forza di recuperare la propria dignità e la propria consapevolezza di Uomini, potrebbero essere fra noi e con noi. Sono assolutamente CERTO che se siamo in grado di portare anche in qelle sedi argomenti razionali e convincenti, si potrebbero aprire delle crepe profonde.
Questo non vuol dire nel modo più assoluto assecondarli. Anzi, vanno sferzati, se necessario, come spesso faccio io, come potete ben vedere, ma mai con disprezzo. Sono altrettanto convinto che quando la stessa Galatea di turno si accorgerà che i nostri argomenti, lucidamente e serenamente esposti come avete fatto voi, potrebbero cominciare a far vacillare qualcuno, lei stessa cambierà atteggiamento e farà di tutto per gettare acqua sul fuoco e disinnescare la discussione oppure ancora preferirà seppellirci sotto la solita coltre di insulti e luoghi comuni. Magari lo facesse. Sarebbe il segnale che stiamo andando forte…
Fabrizio Marchi

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bhishma 12:15 pm - 2nd Marzo:

dovere e piacere fabrizio.

se posso permettermi due suggerimenti:

1) dovresti scrivere una piattaforma pragmatica di rivendicazioni visibile sul sito e molto semplice/chiara con le leggi da abrogare e quelle da promulgare per un giusto equilibrio tra sessi che non escluda gli “uomini beta” .

2) visto che qualche contatto all’interno della Sinistra lo hai, dovresti scrivere un articolo sulla condizione maschile in Italia ed inviarlo ai partiti della Sinistra italiana

ciao
bhishma / maschile individuale

p.s.
ho letto qualche volta il blog di galatea, la tizia è intelligente ma un po’ (tanto) vanitosa, probabilmente si è accorta dell’errore sia nel merito delle sue posizioni uomo/donna sia strategicamente ad attaccare (in quella maniera poi) “uomini beta” ma non lo ammetterà mai.
peccato, sarebbe un’ ottima penna.

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Fabrizio Marchi 1:33 pm - 2nd Marzo:

Caro Bhishma, sul punto 2 credo che più di quello che abbiamo scritto sul sito in tutte le salse non possiamo davero fare.
Sul punto 1 ci si può ragionare, perchè questo è un passo successivo che presuppone una discussione approfondita fra noi. Personalmente però credo che il problema oggi non sia quello di andare ad una piattaforma programmatica. Si rischia di “sminuire” l’intera Qm che è qualcosa di molto più grande di una piattaforma rivendicativa. Anzi, a mio parere, si rischia, così facendo, di indebolirla, per lo meno in questa fase. Quando saremo più forti ci si potrà e ci si dovrà pensare seriamente. Naturalmente posso sempre sbagliarmi, sia chiaro.
Credo che oggi sia prioritario portare avanti la nostra causa, farla conoscere, “bucare” il Matrix, coinvolgere altri uomini, fargli prendere coscienza, aggregarli, organizzarli, e poi costruire il Movimento. E a quel punto mettere nero su bianco alcuni punti fondamentali.
Però è solo un’opinione, di cui non sono certissimo al 100%.
La discussione è aperta e ben vengano le idee e i contributi di tutti.
Relativamente a Galatea (come a chiunque altro), se è disposta ad un confronto SERIO, e non a colpi dei soliti slogan, insulti e imbecillità varie scontate e banali (“sfigati”, “frustrati”, “segaioli repressi” e altre boiate che conosciamo a memoria), noi non chiudiamo la porta in faccia a nessuno/a. Ma solo in quel caso. Altrimenti se suonasse se la cantasse con i suoi seguaci.
Fabrizio Marchi

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red. cac. 2:50 pm - 2nd Marzo:

Fate attenzione: non è intelligente ma è perfida. Io sono stato interdetto in quanto non cicisbeo, però con qualche eccezione se le fa comodo. Tuttavia voi dovreste stare un po’ più attenti alla grammatica, quando scrivete sul suo sito. Se poi volete vederla cadere, la pseudofemminista (in realtà disperata), dovete fare salire il livello della discussione. Dal momento che è vanitosa e presupponente, non si tira mai indietro… e a quel punto casca a faccia in avanti. Però, altra cautela: Lei è molto contenta che si visiti il suo blog, qualunque sia il motivo. Un occhio alla discussione e l’altro al counter. Sempre.

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bhishma 4:27 pm - 2nd Marzo:

non sono al corrente se vi è già stato, in tal caso faccio ammenda:
io proponevo il contatto diretto con esponenti dei partiti di Sinistra addetti alle pari opportunità.

paola schiavulli(ha anche un blog ed è di roma mi pare) ed anna falcone per la cultura socialista,
l’invio di una mail con richiesta di pubblicazione (in quanto elettore/militante di Sinistra) al sito di Sinistra Ecologia Libertà in occasione dell’ 8 marzo,
il contatto con i vari partiti comunisti (non so chi siano i responsabili ma almeno rifondazione dovrebbe averlo pubblico sul web) ,
il partito radicale (che a suo tempo , mi pare, vide proprio un tentativo di “entrismo” della QM ) ed i cui esponenti spesso rispondo all’invio di mail.

chiaramente era solo un suggerimento e saprai come muoverti meglio di me.

saluti
libertari e socialisti

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Fabrizio Marchi 5:03 pm - 2nd Marzo:

Caro Red. Cac, ho letto una risposta di Galatea in cui citava un mio errore grammaticale, Naturalmente dovuto ad una svista data dalla fretta di scrivere. Invece di rivolgermi a lei con il “le” ho scritto “gli”, come spesso si fa discorsivamente non badando al fatto che ci si rivolge ad una donna invece che ad un uomo. A lei non è parso vero di poter sottolineare quella che era una semplice svista e non certo un errore lessicale o grammaticale da parte mia…
Mi pare che anche l’aggrapparsi a queste inezie sia una modo per nascondere la pochezza di contenuti…io personalmente non ci avrei neanche fatto caso e sicuramente non mi sarei attaccato ad una simile scemenza.
Detto ciò, grammatica a parte, tutti in quel luogo, rileggendo i loro commenti, si rivelano di grande povertà umana e intellettuale e veramente di scarso spessore. Mi dispiace doverlo dire ma, come tutti sanno, non sono mai stato un sostenitore del “politically correct”…
Comunque, se avessero voglia di approfondire, e non credo proprio, noi siamo qui.
Di lei, come ho già detto, non ce ne importa nulla. Se è disposta ad un confronto serio che vada oltre le solite becerate e i luoghi comuni (ma mi pare, leggendo anche i suoi commenti, che l’andazzo sia più o meno quello…). In un suo post ho letto che lei potrebbe “darla” ad un uomo sfortunato ma mai ad uno sfigato… Questo è il livello… Oltre a tutto ha anche forti venature razziste…
Comunque, tiremm innanz e pensiamo a noi…
Intanto benvenuto fra noi! Speriamo di avere il tuo contributo nel prosieguo!
Fabrizio Marchi

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Icarus.10 7:33 pm - 2nd Marzo:

Io non ho mai visitato il blog di questa sciacquetta di cui state parlando. Coloro che offendono le persone sofferenti e sole(come ad es. gli “sfigati”) oppure che ridono sulle disgrazie altrui(come fanno le femministe nei confronti dei padri separati che si suicidano) non sono esseri umani,non sono nemmeno bestie, ma subumani che vanno allontanati dalla società, perchè irrispettosi e alieni nei confronti delle più elementari norme di umanità e di convivenza civile.. Queste persone vanno denunciate per vilipendio ai morti, alle sofferenze altrui e per istigazione all’odio razziale(dire che un sesso è superiore rispetto all’altro è razzismo).

Certo, però un sito di un movimento come questo che si prefigge l’ ottimo e nobile scopo di coniugare la giustizia tra i generi con quella sociale, non dovrebbe occuparsi di queste vipere(che non si offendano i serpenti), ma ignorarla e guardare altrove.

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red. cac. 8:09 pm - 2nd Marzo:

Ma l’uomo sfortunato (la sig.na intende, per sfortunato, bello di fama e di sventura) potrebbe anche dirle che se la tenga. Lo sfigato, non si sa. Quanto al serio confronto, la signorina non ha altre risorse che starsene chiusa sul suo blog e recintarsi del plauso dei cicisbei. Non affronterà mai una discussione in campo avverso perché da qualche tempo ha una sia pur vaga percezione dei suoi limiti, intellettuali e culturali. Ma, per essere onesti, bisogna ammettere che ha una discreta vena bozzettistica.

p.s.
I suoi cicisbei (oggi il sig. Frap) vengono qui a guatare e prendono spunto. Oggi dal summenzionato sono stato ricordato su quel sito. Non so se lo abbia fatto di sua iniziativa o per ordine della signorina.

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frap1964 9:10 pm - 2nd Marzo:

Via red, lei dovrebbe già sapere che mi è molto simpatico (a parte quando esagera ed abusa di empeiría kolakiké) e che io non prendo mai ordini da nessuno, eh. 😉

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Fabrizio Marchi 9:15 pm - 2nd Marzo:

Infatti, caro Icarus10, non mi pare che stiamo dedicando chissà quali energie alla suddetta Signora. Comunque, grazie al suo blog, abbiamo acquistato in questi giorno qualche centinaio di visitatori, quelli cioè che orbitano attorno al suo sito. Non foss’altro che per questo ci è stata utile.
Detto ciò, il nostro obiettivo strategico, in questa fase, è quello di farci conoscere dal maggior numero possibile di uomini. In tal senso va bene qualsiasi inziativa che possa aiutarci ad ottimizzare l’obiettivo e bene hanno fatto Alessandro, MarcoP e Maschile Individuale ad andare a dire la loro su quel sito con estrema calma, lucidità e fermezza. Peraltro, voglio sottolineare che è stata la stessa Galatea a segnalarci il suo sito, mi pare proprio lo stesso giorno che lo postò anche Silver.
Ciò detto, andiamo avanti e rafforziamo le nostre posizioni. Tu, Icarus, stai facendo un lavoro molto importante. Il tuo sito ci ha portato quasi trecento visitatori. Non è poco. Anzi. E’ molto. Un contributo preziosissimo.
Fabrizio Marchi

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MarcoP 9:51 pm - 2nd Marzo:

@ -> frap:

Yawn.

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red. cac. 10:15 pm - 2nd Marzo:

Ma scusi, sig. frap, quando e come io potrei mai abusare di empeiría kolakiké?
Comunque, vorrei dire al sig. Fabrizio che la signorina Galatea è appunto signorina, e ci tiene a farlo sapere.

p.s.
Confesso però che a me le donne piacciono; pur con tutti i loro difetti, se non ci fossero mi mancherebbero… anche solo a vederle e sentirle attorno: non voglio essere frainteso, ormai, per quanto mi riguarda, si tratta ormai di messe dette. Sarei già felice se ci scappasse ancora qualch rosario ogni tanto.

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Icarus.10 11:38 pm - 2nd Marzo:

“Il tuo sito ci ha portato quasi trecento visitatori. Non è poco.”
E ora che sto incominciando a segnalare su FB, aumenteranno di più.

Cmq, riallancciandomi alle tematiche poste dal bravissimo Paolo Barnard, lascio alcune considerazioni.

Le tante sciacquette varie dovrebbero spiegarci come mai quello della Prostituzione è il lavoro più antico al mondo. E come mai oggi il consumo di materiale Pornografico abbia assunto proporzioni così esaperate.
Ovviamente queste galline diranno che queste cose sono dovute al fatto che gli uomini sono “porci” e “potenziali stupratori”. Una ipotesi ,questa, razzista che non dobbiamo nemmeno prendere in considerazione.
L’unica spiegazione, quindi, è che l’uomo ha un primario bisogno al Sesso. E non già perchè sia un “porco” ma perchè il sesso è appunto un bisogno fisiologico e come tale, quindi, ha l’urgente (dico, urgente) bisogno di essere appagato e soddisfatto. In caso contrario, ovvio, che sopraggiungono frustrazioni psicologiche e sofferenza fisica e prostatica. Tutti, chi più chi meno, hanno e sentono bisogno primario del sesso. Io non credo che esista la castità a vita. Non si può stare tutta la vita senza fare sesso, è antifisiologico.
Appurato questo, quindi, sorge il problema di come fare per espletare questo bisogno fisiologico. Prima non era un problema(se si eccettuano le regole morali religiose vigenti ). Bastava stare ai meccanismi della natura: l’ uomo richiedeva, la donna se voleva si rendeva disponibile. E iniziava il sesso. Il tutti secondo una logica paritaria.
Oggi, però, la mentalità femminista ha sovvertito questa logica. Il sesso non è più inteso come una forma di reciproca condivisione piacevole tra un uomo e una donna, bensì come una forma di strumento di potere e di ricatto da parte di lei cui lui deve solo sottostare . Lei si sente investita del diritto di poter eccitare gratuitamente e deliberatamente attraverso gli abbigliamenti più sconci e succinti gli ormoni di lui, i bisogni fisiologici di lui, ovviamente, senza concedersi, ma per il solo scopo di provocare per provocare(sia per vanità, sia per sadismo, ma anche per perseguire vantaggi nel mondo del lavoro e della politica). E lui, se ha la fortuna di essere un appartenente alla categorria Alpha (potente e ricco) oppure un “bellone”, una sorta di “briciolo di pane” di sesso l’ avrà pure. Nel resto dei casi, invece, rimarrà in “bianco” e con il desiderio fisiologico provocato ma appunto represso e soffocato.
Se questa è “libertà sessuale”, tanto decantata dai mass media, allora significa che io sono Napoleone e che Berlusconi è alto 2 metri! No, questa è Repressione Sessuale, come dai talebani. Solo che dai talebani, almeno gli uomini non vengono costretti ad eccitarsi..Mentre da noi, i maschi sono costretti ad eccitarsi e come beffa senza poi che la loro libido provocata possa essere appagata, se non nel caso degli Alpha e dei “belloni” di cui a quanto pare le sciacquette Galatee vanno matte. Il resto sono degli sfigati e quindi come tali non hanno diritto al sesso, ma al massimo(almeno per ora) gli sono consentite le seghe. Di qui, il ricorso all’ uso sistematico della Pornografia come surrogato di una sessualità mancante, per cercare di appagare i propri bisogni fisiologici sessuali violentati e soffocati. Il problema è però che la masturbazione se non è affiancata o seguita da una vita sessuale, a lungo andare non solo non risolve i problemi di appagamento sessuale, ma anzi li peggiora. Diviene una sorta di droga, che aggiunge frustrazioni a frustrazioni.E danni al cordone spermatico(il pene è fatto per penetrare il corpo femminile, non certo per “segarsi”)
L’unico rimedio, quindi, per coloro(uomini o donne) che per un motivo od un altro non riescono a trovare un partner sessuale, è quello di pagare una persona disponibile(purchè adulta e consenziente) per contrattare e ottenere la prestazione sessuale. Se anche questo è vietato, allora per lo “sfigato” di turno rimangono due alternative: ammalarsi(e magari anche suicidarsi) o stuprare. La prima alternativa è molto frequente. La seconda, per fortuna, è molto rara (proprio perchè la stragrande maggioranza degli uomini non stupra), però sempre possibile, e purtroppo in taluni casi accade. Se ci fosse una giustizia sessuale, una vera libertà sessuale, una reciprocità sessuale, non ci sarebbero questi sconsiderati ma pochi casi di violenza sessuale, che purtroppo a volte accadono e di cui la cronaca mediatica ossessivamente ci parla.
Come si vede, quindi, il femminismo non solo ha cagionato male agli uomini, ma a volte si può ritorcere contro le donne stesse.

Inoltre bisogna smascherare queste sadiche megere e spiegare il vero motivo per cui lor femmi-nazi si oppongono alla Prostituzione. E cioè, perchè con la Prostituizione le donne vedono la dissoluzione del loro Potere Sessuale, che tanti vantaggi arreca loro nel mondo del lavoro e della società, in generale, attraverso la seduzione e il ricatto sessuale. Un qualunque maschio con un cervello come quello della Carfregna o della Gemini, mai e poi mai sarebbe potuto diventare ministro..meditate femministe nazistelle da quattro soldi!!

Ovviamente le cose che ho detto sono solo e soltanto mie opinioni personali.

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Rino 8:02 am - 3rd Marzo:

Icarus:
“Ovviamente le cose che ho detto sono solo e soltanto mie opinioni personali.” …ma non ti dispiacerà sapere che sono condivise da altri. smile

E penso non da pochi. Hai descritto perfettamente la situazione e il senso vero della c.d. “liberazione sessuale” che consiste al tempo stesso nello smutandamento eccitativo-ricattatorio e nella fine di ogni dovere sessuale all’interno dei rapporti di coppia.
Perciò direi che forse in nessuna società, in nessuna epoca storica vi è stato un tale disagio maschile in ambito sessuale e altretttanta sofferenza.
Come in Orwell: il ministero dell’amore istillava l’odio, quello della pace preparava la guerra etc. …
Lo smutandamento viene fatto passare per “cultura dellla donna oggetto (=vittima)” mentre il vero oggetto, la vera cosa manipolata è l’emotività (e la mente) degli uomini. L’esercizio (sleale) di un potere (senza contropoteri) viene contrabbandato come sottomissione e sfruttamento della padrona. Un beffardo radicale stravolgimento.

RDV

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Leo 1:13 pm - 3rd Marzo:

Bellone hai fatto bene a metterlo tra virgolette, molte donne sembrano (sono) invidiose del bello, lo status di simbolo di bellezza con la quale si aprono tutte le porte, le ragazze se lo tengono ben stretto; il bellone gli piace, ma non si abbassano più di tanto per averlo;
anzi, se è vanitoso ingenuamente, lo demoliscono.

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Icarus.10 6:15 pm - 3rd Marzo:

Esatto, Rino. Altrimenti non si spiegherebbe come mai dapprima definiscono lo smutandamento come espressione della loro “liberazione sessuale”, ma poi allo stresso tempo, ipocritamente, parlano di “donna oggetto” di fronte al velinismo. Che siano schizofreniche? Non di certo. Parlano e straparlano a seconda delle loro convenienze del momento. La femministoide media si comporta così: va vestita succinta, scollata e con il sedere in bella mostra, ma definisce “maschilismo” il mondo delle veline. Perchè? contraddizione? apparentemente sì. In realtà è perchè lei prova invidia sul fatto che milioni di occhi maschili sono puntati sul sedere della velina, e non sul proprio. E quindi parla e straparla di “maschilismo” e di “donna oggetto” per camuffare la sua invidia nei confronti delle altre donne più avvenenti, più fortunate , più “Alpha” di lei. E quindi non sapendo dove aggrapparsi dà addosso al “maskio”.

Poi un altra cosa: è ora che noi uomini parliamo liberamente di sesso, della nostra sessualità, senza preoccuparci del giudizio di certe femministoidi astiose.
Bisogna sfatare questi luoghi comuni secondo cui la sessualità maschile è “rozza”, “sporca”, mentre quella femminile “pulita”, “aulica” e “innocente”. Così, siamo stati abituati, con questi preconcetti razzisti. E’ inammissibile che si condanni senza scrupoli e senza pietà un poveraccio solo e “sfigato” che paga una donna adulta e consensiente per far sesso, mentre si giustifica ed elogiano quelle donne avvenenti e piene di cortreggiatori, che nonostante questo danno “pali” ma vanno a fare le ninfomani in paesi esotici. Una contraddizione logica mostruosa che può essere spiegata si tiene presente il livello di ipocrisia sessista e femminista cui è immersa la mentalità occidentale.

Oh femministoidi, mi piace moltissimo il sesso. E non sono un “porco”.Certo, il sesso non è tutto, anzi vi sono nella vita altre cose più importanti(amore, amicizia, per non parlare del lavoro e della sicurezza economica,ecc), però cmq è irrinunciabile. Se la vagina la si ottiene gratuitamente, bene. Altrimenti, si paga. E ce ne freghiamo un caxxo che voi vi fate approvare dai vostri zerbini maschi politicanti leggi contro i clienti di prostitute. Se si rende necessario, ci andremo comunque a lucciole. Mettevelo bene in testa, in quella testa vuota che avete.

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Marco 7:10 pm - 3rd Marzo:

x Icarus.10
Condivido in larga parte le tue opinioni, nondimeno vorrei farti notare che lo stupro esisteva anche mille o tremila anni fa. Di più: lo stupro esiste anche fra alcune specie animali.
Inoltre tu scrivi:”Prima non era un problema(se si eccettuano le regole morali religiose vigenti ). Bastava stare ai meccanismi della natura: l’ uomo richiedeva, la donna se voleva si rendeva disponibile. E iniziava il sesso. Il tutti secondo una logica paritaria”.
Non credo che fosse veramente così, di certo so che un tempo non esistevano i metodi contraccettivi di oggi, sicché il fare sesso portava frequentemente a delle maternità e delle paternità spesso indesiderate, questo in una misura assai maggiore rispetto all’epoca odierna.

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Damien 8:45 pm - 3rd Marzo:

io credo alla logica dell’equilibrio, degli estremi.. ad ogni estremo equivale una migrazione verso l’altro.

Che ci crediate o meno, noto con piacere che molti uomini (anche ragazzi a dire il vero) si rendono conto di quanto accade nel rapporto uomo/donna, si stanno scocciando di questa situazione ben descritta qui sopra, persino le non piu’ giovani donne si accorgono (indirettamente) della situazioni, talune ancora resistono celando il loro malcontento nella frase (hey damien, ma te conosci qualcuno che non abbia paura di una donna? di relazionarsi seriamente?..rispondo: non appena cesserà la sudditanza della vulva e tornerete ad essere donne, gli uomini si rifaranno vivi.. che cavolo dici? ecco.. appunto.. tu devi ancora capire quanto ti ho appena detto..)

Procediamo verso questo sentiero, che prima o poi diverrà un’autostrada percorsa da tanti uomini, persino dagli alpha credetemi, in quanto anche a loro piace avere la biancheria pulita e la camicia stirata! contrariamente a noi beta, la maggior parte di loro non sà badare a se stessi, non appena troveranno dinanzi a loro il vuoto sentimentale malamente celato dalla florida disponibilità di prove tecniche di procreazione, si renderanno conto che una donna non serve solo per quello.. e pretenderanno una donna beta.. una normale che sia in grado di amare e di avere cura del proprio uomo per un semplice orgoglio personale, roba estinta ormai ma che dona senso alla reciprocità dell’amore, allora essi si accorgeranno del messaggio che noi oggi proclamiamo a spada tratta, noi uomini beta sul piano paritario, noi che sappiamo badare a noi stessi, usare la lavatrice, stirare, pulire i pavimenti, pagare le bollette, accudire i nostri figli e rispettare nonchè supportare la donna che amiamo, sappiamo benissimo tutto questo che significa, diamo tempo al tempo e vedrete, ne sono certo, ritorneranno a più miti consigli..e se non ci riusciremo.. ci penserà la sha’ria.

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Icarus.10 9:32 pm - 3rd Marzo:

@Marco: Le obiezioni che mi hai fatto, ricordano molto quelle che mi sono state opposte da alcuni(chi in buona fede, chi provocatori). Io su questo argomento ho già detto tutto, ho risposto a tutte queste incosistenti obiezioni, sia nel forum, sia nel mio blog. E siccome, di questo argomento(cioè sulle casue che possono concorrere in uno stupro) non ne voglio più parlare anche perchè voglio evitare strumentalizzazioni e mistificazioni delle mie opinioni a riguardo, ne approfitto per esporre per l’ultima volta in assoluto la spiegazioni alle vostre obiezioni su questo argomento:

“Condivido in larga parte le tue opinioni, nondimeno vorrei farti notare che lo stupro esisteva anche mille o tremila anni fa. Di più: lo stupro esiste anche fra alcune specie animali.”(Marco)

Sì, e c’era pure 4mila fa, pure 5mila anni fa..pure quando iniziò il big bang!! ma che ragionamenti sono questi? Ovvio che lo stupro, così come qualsiasi altra violenza, sessuale o non, è sempre esistita, ma questo non scalfisce di nulla il discorso che ho fatto. Io sto parlando di violenza sessuale degli anni 2000 in Occidente.Uno stesso fenomeno, può avere genesi e cause diverse a seconda della civilità, del luogo e soprattutto dell’ epoca in cui avviene. Centinaia, migliaia di anni fa, le guerre tra nazioni, o anche paesi e tribù circostanti erano all’ordine del giorno. E quindi la parte vincitrice umiliava la parte sconfitta uccidendo,facendo schiavi e stuprando(uomini e donne) la popolazione occupata(un simile scenario lo vediamo pure oggi con gli stupri di guerra oppure con quelli in carcere). Questo in tempo di guerra. In tempo di “pace” bisogna coniderare che a quei tempi vigeva una mentalità rigidamente patriarcale e iperprotettiva nei confronti delle donne. Quindi il più efficace e brutale modo per umilare un proprio nemico era quello di stuprargli la figlia, anche perchè la perdita della verginità prematrimoniale era considerata la peggiore umiliazione non solo nei confronti della donna in questione, ma anche e soprattutto del padre(e questo avviene tutt’ oggi in alcuni paesi islamici). Quindi, come si può vedere, in quest’ ultimo caso,lo stupro aveva origine in un contesto storico-socio-culturale fondato sulla mentalità patriarcale dell’ “onore”, del “rispetto”, della “purezza della moglie o della figlia”. Tutte cose, ormai scomparse dalla mentalità odierna occidentale. Ovvio quindi, che salvo casi particolari, oggi uno stupro trova origine in ben altri contesti, in particolare sull’aspetto esclusivamente libidinoso in un soggetto malato di mente con una sessualità violentata, provicata ma insoddisfatta. Nei tempi passati, quest’ ultimo aspetto non aveva modo di porsi perchè non c’era la provocazione sessuale e chi aveva bisogno di una donna prima o poi la trovava(a 20 anni un uomo era già sposato senza passare per “test” fisico-economico-attitudinali) e nel rapporto matrimoniale, il sesso era pienamente soddisfatto reciprocamente: lui si concedeva a lei, lei si concedeva a lui.Senza tabù femministi sulla “donna oggetto” o del “marito-padrone”
Oggi, invece, come ho detto nel commento di prima, queste cose sono state sovvertite: Lui è condannato a subire la pevocazione dei suoi ormoni sessuali, ma è lei che comanda nel sesso:è lei decide chi, come e quando bisogna eccitarsi di fronte al suo culetto esposto,è lei che decide come, quando e quanto va fatto il sesso, ed è lei che decide, a seconda dei suoi umori vaginali, la linea di demarcazione tra “sesso meraviglioso” e stupro. La Corte di Cassazione è lo strumento con cui, nel sesso, la volontà della Donna ha effettivo compimento. Il Carcere è il risultato finale del processo.
Allora, è facile immaginare che di fronte a questa asimettria sessuale e logica della Jungla, qualcuno,malato di mente e tremendamente frustrato(cioè, “sfigato”), per fortuna appartenenente ad una ristretta e insignificante fascia della popolazione maschile, possa non capirci più nulla e perdere l’autocontrollo della sua libido, o addirittura trovarsela alterata(come nel caso delle parafilie, e sappiamo bene anche quale alterazione rientra nelle parafile..ma è vietato dirlo perchè non confacente con il Pensiero Unico).
Ma, sembra un paradosso-e non lo è- con tutto che c’è la provocazione sessuale, oggi gli stupri sono diminuiti rispetto al passato. E ciò non implica affatto la falsità del ragionamento(in verità, una semplice evidenza) che ho fatto sulla correlazione provocazione-stupro, nè implica la correttezza di chi afferma che la maggiore severità delle punizioni per lo stupro abbassi l’incidenza in termini percentuali di esso(così come di ogni altro reato). Se gli stupri sono diminuiti rispetto al passato, questo avviene proprio perchè essi, oggi, hanno una componente esclusivamente libidinosa, e quindi quando si tratta di controllare e contenere i propri istinti libidinosi, la stragrande maggioranza degli uomini riesce nell’ intento: non stupra, e non stupra perchè antepone la morale all’istinto. E chi lo fa,quei pochissimi che lo fanno, è perchè dietro la provocazione/insoddisfaziomne sessuale vi sono turbe mentali oppure strascichi di abusi subiti nell’ infanzia.

Inoltre, per concludere, non capisco cosa c’entrino poi gli stupri che avvengono nel mondo animale con il discorso che ho fatto nel commento di prima. E’ ovvio che nel mondo animale succedono stupri. Ma non vengono percepiti come una violenza nè da parte dell’animale “stupratore” nè dall’ animale “stuprata”. L’animale non ha una ragione, non ha una morale. Tutto ciò che fa è frutto solo e soltanto dei suoi istinti, e l’istinto dice loro che essi devono inseminare la femmina per riprodursi(negli animali non esiste il sesso “romantico” o per divertimento), ragion per cui l’animale maschio porta a compimento questo suo istinto con quasiasi mezzo e in qualsiasi modo: con “corteggiamento” o senza. “Lui” il problema morale non se lo pone perchè non ha una Ragione. E’ una cosa così ovvia, così banale. Quindi non vedo che correlazione c’è tra lo “stupro” nel mondo animale con il discorso che ho fatto sulla libido umana e della sua incidenza con lo stupro. Ma evidentemente pur di parlare e straparlare, pur di credere di confondere l’ interlocutore, si arriva a dire i più imprevedibili strafalcioni. E io, francamente, già di per se ho poco tempo, e non voglio perdere ulteriore tempo.

Chiuso con l’argomento.
Passo e chiudo.

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Silver 10:47 pm - 3rd Marzo:

Tratto da IL MITO DEL POTERE MASCHILE, di Warren Farrell.
_________________

Non è il ruolo maschile che deve cambiare, visto che è l’uomo a stuprare?

Punto di vista prevalente. Negli incontri, il problema è costituito dal ruolo maschile, perché a violentare sono gli uomini e non le donne.
Il mio punto di vista. Il problema non è nei ruoli: i ruoli dei due sessi portano ai problemi dei due sessi – il problema della violenza per le donne e i problemi come il rifiuto, l’impari responsabilità, l’impostura e le menzogne dei primi incontri per gli uomini.
«Date rape»
Ecco come i ruoli maschile-femminile, e migliaia di anni di selezione sessuale, portano al problema del date rape per le donne. Il ruolo sociale:
• Rafforza nei ragazzi la dipendenza dal sesso con le ragazze, mentre mette in guardia le ragazze dal sesso con i ragazzi. A tutti dice che il sesso è sporco e pericoloso (herpes, AIDS) e poi…
• Dice ai ragazzi: «Sarete voi ad assumervi la responsabilità per queste ‘porcherie’», il che fa sì che si diffidi dei ragazzi e si opponga loro un rifiuto.
• Invece di accettare a livello personale i rifiuti, un giovane impara a trasformare la donna in un oggetto sessuale: è meno doloroso essere rifiutati da un oggetto.
• L’oggettificazione la fa sentire alienata, il rifiuto lo fa sentire ferito, arrabbiato e impotente. Quando rifiuto e identità sessuale vanno di pari passo, seminiamo i semi della violenza, specie tra i ragazzi che non hanno nessuna fonte di potere. La violenza e l’oggettificazione rafforzano i presupposti iniziali: il sesso è sporco e pericoloso, e gli uomini non meritano fiducia.
Da tutto ciò consegue che un uomo viene rifiutato a livello sessuale finché non si dimostra degno di fiducia per «non aver corso dietro al sesso», ma viene sessualmente ignorato finché «corre dietro al sesso».
Notate bene che si tratta di un processo bisessuale, non unisex. Se vogliamo metter fine al date rape, dobbiamo anche metter fine alla «passività» delle donne. A questo punto, le donne conservano l’antica opzione di essere passive e prendere iniziative indirette, e intanto conquistano la nuova opzione di prendere inziative dirette. Non ci si aspetta comunque che siano le donne a cominciare. Né viene detto loro che c’è qualcosa che non va se non lo fanno. Così le donne conquistano opzioni nuove, ma senza nessuna aspettativa. Gli uomini conservano le antiche aspettative, ma senza opzioni nuove. Fatta eccezione per l’opzione della prigione se esercitano il loro vecchio ruolo in modo maldestro.
Se l’etichetta «stupro ai primi approcci» ha aiutato le donne a definire l’aspetto più traumatico di un incontro dal punto di vista femminile, gli uomini non possiedono etichette che li aiutino a definire gli aspetti più traumatici di un incontro dal loro punto di vista. Ovviamente, l’aspetto più traumatico è attualmente la possibilità di essere accusati di stupro da una donna con la quale pensavano di far l’amore. Se gli uomini volessero dare un nome agli aspetti peggiori del tradizionale ruolo maschile, potrebbero definirli «rapina», «rifiuto», «responsabilità», «impostura», «menzogne».
Rapina, rifiuto e responsabilità nei primi incontri
L’aspetto peggiore di un incontro dal punto di vista di parecchi uomini è quella sensazione di essere vittime di una rapina avallata dalle usanze: saranno loro a tirar fuori il portafogli, a dare il denaro a lei, e il tutto si chiamerà appuntamento sentimentale.
Per un giovane, gli incontri peggiori sono quelli in cui ha la sensazione di essere derubato e rifiutato. I ragazzi rischiano anche la morte per evitare un rifiuto (per esempio, entrando nell’esercito). Serate che costano denaro… e poi un rifiuto: ecco la versione maschile del date rape.
Molti cominciano a contestare l’aspettativa fuori discussione per cui gli uomini si devono assumere un’impari responsabilità per ricevere un impari rifiuto. Tuttora scoprono che, quando compare il conto, le donne scompaiono nella toilette. Gli uomini non hanno ancora spiegato al mondo quanto l’aspettativa che siano loro a pagare li spinge a mestieri e professioni che non amano ma che rendono di più, e che ciò provoca stress, infarti e suicidi. Sanno soltanto che le donne hanno la possibilità di chiedere e la possibilità di pagare, e che dagli uomini tuttora ci si aspetta che chiedano e che paghino.
Impostura e menzogne ai primi incontri
Se un uomo che ignora il «no» verbale di una donna si rende colpevole di stupro, allora una donna che dice «no» con il linguaggio verbale ma «sì» con il linguaggio del corpo si rende colpevole di impostura. E la donna che continua a mostrarsi pronta al sesso dopo aver detto «no» si rende colpevole di menzogne.
Le donne si comportano così? Secondo due femministe la risposta è affermativa. Circa il 40 per cento delle donne che studiano al college ha ammesso di aver detto «no» al sesso anche «quando intendevano dire sì». Anche nel mio lavoro con circa 150.000 persone tra uomini e donne – la metà circa single – la risposta è risultata positiva. Quasi tutte le single riconoscono di aver accettato di tornare nella camera di un ragazzo «solo per parlare», sensibili tuttavia già al primo bacio. E quasi tutte ammettono di aver di recente detto qualcosa di simile: «Ci stiamo spingendo troppo in là», mentre le labbra continuano a baciare.
Abbiamo dimenticato che quando non si parlava ancora di stupro e di impostura, sì diceva che era eccitante. Forse non a caso i romanzi rosa scritti dalle donne non si intitolano Si fermò quando dissi «no». S’intitolano Dolce amore selvaggio, con la donna che rifiuta la mano dell’amante gentile che la salva dallo stupratore e sposa l’uomo che ripetutamente e selvaggiamente la violenta. È proprio il tema del «matrimonio con il violentatore» che ha fatto di Dolce amore selvaggio un best seller. Ed è Rhett Butler, che porta sul letto la recalcitrante e urlante Rossella O’Hara, l’eroe delle donne – e non degli uomini – in Via col vento (il romanzo più venduto di tutti i tempi, alle donne). È importante che i «no» di una donna siano rispettati e che i «sì» di una donna siano rispettati. Ed è anche importante – quando i «sì» non verbali (le bocche ancora unite) sono in conflitto con i «no» verbali – che un uomo non sia messo in galera per aver ascoltato i «sì» e non i «no». Forse cercava soltanto di diventare la fantasia della sua donna. II pericolo è nel sottile confine tra fantasia e incubo.
Le differenze nelle esperienze dei due sessi sono talmente grandi a livello emotivo che si possono capire soltanto invertendo i ruoli: la donna invita l’uomo e scopre quali «no» dell’uomo significano «no» per sempre e quali «no» per la serata… e l’uomo si rende conto che effetto fa vedere che i propri «no» vengono ignorati.

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ilmarmocchio 9:06 am - 4th Marzo:

prostuta non pagata = stupro. Ecco dove arriva la degenerazione ideologica della giustizia italiana. Ormai e’ tutto alla luce del sole. la cassazione legifera, in spregio alla tripartizione dei poteri, da una eventuale truffa siu passa allo stupro, naturalmente la parola di lei e’ assolutamente affidabile, e l’habeas corpus se ne va in soffitta.
A proposito dell’illuminante post di Silver, io ricordo quanto mi disse una signora, che ai suoi tempi , aveva battagliato assai, ” nel pieno rispetto della legge” : ” se uno mi invita a cena e non mi piace, io a cena non ci vado, perche’ e’ chiaro che l’invito potrebbe essere in vista di qualcos’altro. E se a me non piace e ci vado, sapendo gia’ di rifiutare, e’ un imbroglio ”
Qusta frase vale piu’ di 1000 sentenze della cassazione

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Leo 11:34 am - 4th Marzo:

Una signora che aveva fatto battaglie femministe, mi ha detto di essere pentita, che le donne al potere fanno guai perché vogliono dare la loro impronta, e altre cose sul carattere sgarbato delle donne. Ha concluso dicendo: queste cose gli uomini non le possono dire ma io le dico.

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Alessandro 3:11 pm - 4th Marzo:

Premetto che a mio parere non pagare una prosituta equivale a non pagare un servizio a pagamento di qualsiasi genere e va di conseguenza punito. Ma mi chiedo: cosa c’entra lo stupro? Sono sentenze che fanno rabbrividire per le conseguenze che possono avere. Ipotizziamo che un uomo qualsiasi vada con una prostituta. Concordano un prezzo. Per una ragione o per l’altra, dopo aver ricevuto il denaro, la prostituta nega di averlo ricevuto. Lo porta di fronte a un giudice. Come fa il giudice a stabilire chi mente? La prostituta rilascia uno scontrino fiscale prima della prestazione? Non mi pare che questo accada. Quindi se il giudice darà fede alla versione della prostituta, l’uomo dovrà scontare i suoi bei giorni di galera e in più per tutta la vita verrà bollato come stupratore. Ma se ipotizzassimo anche che la prostituta avesse tutte le ragioni di lamentarsi in quanto non ha ricevuto il compenso dovuto, cosa c’entra lo stupro? Si tratta di prestazione non pagata, quindi punibile con una sanzione pecuniaria.
Sembrerebbe una delle tante sentenze incomprensibili della giustizia italiana, ma non è così. Essa fa da pendant con la criminalizzazione del cliente voluta dal centrodestra. Insomma, è come se si volesse mettere in guardia il cliente con un monito di questo genere: sappi perfettamente che la tua voglia di sesso te le potremmo far pagare cara. Ovviamente si tratterà di un cliente beta, in quanto quelli alfa potendo tirar fuori dal loro portafogli cifre importanti, difficilmente cadrebbero nella rete.

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Luke Cage 3:46 pm - 4th Marzo:

@Alessandro:…e anche quando ci cadono nella rete,ne escono ” a testa alta”,come qualche rampollo di casa Agnelli o qualche illustre deputato “festaiolo” smile

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Fabrizio Marchi 4:06 pm - 4th Marzo:

Anche a mio giudizio non si può mettere sullo stesso piano uno stupro con una truffa. Uno stupro è un atto di violenza gravissimo e per la maggior parte delle volte premeditato che procura danni altrettanto gravi per la persona che lo subisce sia da punto di vista fisico che psicologico.
Mi pare che nel caso in questione siamo di fronte ad una truffa, certamente aggravata dal fatto di essere a sfondo sessuale, ma comunque una truffa, un raggiro. La persona che l’ha subita può sentirsi appunto truffata, raggirata, presa per i fondelli, ma non avrà neanche minimamente, per fortuna, le conseguenze devastanti sotto ogni profilo che gli deriverebbero dall’essere stuprata.
Mi sembra che mettere sullo stesso piano le due cose sia un atto di assoluta leggerezza e gravità da parte della magistratura. E’ come se paragonassimo una rapina a mano armata dove ci sono stati anche dei feriti causati da armi proprie o improprie utilizzate dai rapinatori con un’altra azione simile, dove però non ci sono feriti e dove successivamente si scopre che le armi usate dai rapinatori non erano vere ma dei semplici giocattoli utilizzati per intimorire i presenti e per estorcergli denaro.
Indubbiamente anche in questo secondo caso c’è un reato (peraltro qualcuno dei presenti potrebbe anche venire colto da un malore grave non sapendo che in realtà si è in presenza di armi giocattolo) e cioè la sottrazione del denaro; anzi di diversi reati se andiamo a vedere bene. Però di sicuro non c’è la stessa gravità del primo.

Fabrizio

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ckkb 4:58 pm - 4th Marzo:

Lo stupro oggi è categoria di crimine che sfugge al suo ambito specifico e anche ad una specifica definizione. E’ utilizzato, con una illimitata estensione, a tutta l’attività sessuale maschile, in quanto è la penetrazione maschile ad essere proposta intrinsecamente come stupro (così la letteratura femminista è riuscita a farlo passare nella coscienza collettiva e mediatica). Pertanto, con l’ennesimo rovesciamento di significato, (all’origine di ogni rovesciamento dell’onere della prova in ambito giuridico a danno dei maschi), è la penetrazione maschile a dover dimostrare di non essere stupro. A questo risultato (per cui è il nero a dover dimostrare di non essere un selvaggio, e l’ebreo di non essere avido e sanguinario, e l’abitante delle città di non essere corrotto e degenerato, e lo straniero di non essere criminale, ecc. ecc.,) ci arrivano solo i regimi (e le ideologie) più violenti e repressivi. Oggi è il maschio a dover dimostrare di non essere stupratore e violento. La categoria dello stupro, nell’utilizzo che oggi viene fatto nella nostra società e cultura, è rivelatrice pertanto del carattere di regime e di regime violento, repressivo e sessista, che ha assunto il potere. Se non servisse a fini di controllo sociale non sarebbe proposto ossessivamente ogni giorno come atto d’accusa quotidiano contro ogni italiano che in quanto maschio è per definizione stupratore. A meno che non si penta di essere un maschio. Allora va a tenere applauditissime conferenze

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ilmarmocchio 7:46 pm - 4th Marzo:

quoto ckkb. Lo stupro e’ un reato grave, certo non equivalente a un omicidio, ma nel caso in questione non c’entra nulla. E’ evidente l’ideologia che e’p alla base della sentenza. Una sentenza errata, purtroppo non la prima, in senso antimaschile. Del resto la giustizia italiana e’ pessima e i magistrati portano responsabilita’ non da poco.
la criminalizzazione del cliente non e’ di destra, ma di tutto l’arco politico, e dura da anni. Tutti sintomi di un potere che , delegittimato sul piano del carisma e dei risultati, cerca di rafforzarsi con robuste iniezioni di demagogia : stupro come crimine assoluto, interferenza dell’ordine giudiziario nella funzione legislativa, assoluto arbitrio nell’informazione.
Informazione pero’ univocamente concorde nel martellare il popolo bue con un messaggio, sempre il solito : la sessualita’ maschile e ‘
sporca e intrinsecamente violenta

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Marco 9:22 pm - 4th Marzo:

Icarus.10
>Quindi non vedo che correlazione c’è tra lo “stupro” nel >mondo animale con il discorso che ho fatto sulla libido >umana e della sua incidenza con lo stupro.
La correlazione sta nel fatto che anche l’essere umano è un animale, sebbene molto più evoluto e cosciente (al contrario degli animali). Questo sta altresì a significare che lo stupro non ha origine in questa o in quella società, che sia essa patriarcale o femminista, bensì nella natura stessa.
Per il resto, basandomi su quello che scrivi, mi sembra che tu descriva una realtà artefatta e tutta tua.
Libero di farlo, intendiamoci, ma non pretendere che altri siano in sintonia con te (e viceversa, ok…).
Inoltre cerca di stare un po’ più calmo, perché ieri ho soltanto postato un messaggio, non una sentenza contro di te.

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Rino 9:32 pm - 4th Marzo:

Sottoscrivo pienamente quanto scritto da Ckkb.
In particolare “…in quanto è la penetrazione ad essere proposta intrinsecamente come stupro…”.

Precisamente. il resto segue di conseguenza.
Se davvero prendessimo sul serio il significato della massima secondo cui “Ogni coito è uno stupro” tutto diverrebbe chiaro. Quel che sta progressivamente accadendo non è che la realizzazione di quel principio/programma. Il principio si allarga, estende i suoi effetti di anno in anno e sempre più in profondità.

Ricordo che il femminismo ha elaborato molto tempo fa la dottrina secondo cui il sesso a pagamento è in se stesso stupro. La criminalizzazione del cliente (di strada) voluta dal centrodestra (e appoggiata dalla sinistra) non è altro che la formalizzazione di quella dottrina femminista.

Anche quest’ultima sentenza non è che un altro passo in quella direzione.

Si noti poi che dello stupro come “rapporto forzato ottenuto con l’uso della forza o le minacce” qui non vi è traccia.

Perciò ha ragione Ckkb
“…in quanto è la penetrazione ad essere proposta intrinsecamente come stupro…”.

A meno che il maschio non dimostri il contrario.
Cosa che non può fare.
A piccoli (grandi) passi verso l’era della paura.

“Ogni coito è uno stupro!” non fu uno slogan vuoto: fu un impegno, un programma, un obiettivo.

RDV

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Icarus.10 10:57 pm - 4th Marzo:

@Marco: se per questo, gli animali spesso si cibano dei cuccioli della stesse specie. Eppure, gli esseri umani, con tutto che sono anche essi animali(come dici tu), non mangiano i bambini(eccetto i comunisti laugh ).Se gli esseri umani, in certe circostanze, si lasciano sopraffare dagli istinti, e quindi comportandosi come gli animali, è perchè in quegli individui sono saltati certi equilibri. E il motivo per cui succede questo l’ho detto e stra-detto. E’ evidenza, realtà. Se tu e altri antifemministi,credete ad un altra “realtà”, degli Andreoni(quello scapigliato veronese), dei Morelli, dei Frassi, del FBI, della Scotland Yard,delle femministe, cioè la barzelletta dei c.d “Sexual Offender”, secondo cui certi individui, magari con una bella e appagante vita sentimentale e sessuale, un bel dì, di punto in bianco, decidono di andare a stuprare le nostre dolci, soavi e amorevoli donzellette per il puro gusto di “dominarle”..beh non so che dire, libero di farlo, liberi di farlo..però poi quando basandosi su queste farneticazioni pseudoscientifiche, i legislatori approvano tutte queste anticostituzionali e infami leggi in materia di violenza sessuale..beh..avete l’obbigo morale di tacere. Per coerenza.

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Marco 12:01 am - 5th Marzo:

Icarus.10
>se per questo, gli animali spesso si cibano dei cuccioli >della stesse specie. Eppure, gli esseri umani, con tutto >che sono anche essi animali(come dici tu), non >mangiano i bambini
Sbagli, perché gli umani sono stati anche cannibali.
Riguardo alle “farneticazioni pseudoscientifiche”, vorrei farti notare che forse sei tu a non essere molto preparato al riguardo. Per il resto, dei Morelli, dei Frassi, del FBI, della Scotland Yard, delle femministe e di tutto il resto, non me ne importa proprio niente, perché io sono uno abituato a ragionare con la propria testa.

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Fracatz 12:42 pm - 5th Marzo:

Nella attuale società, dove non si ha nulla per nulla, neanche un posto da usciere, c’è ancora qualcuno che intenderebbe interferire con le leggi di mercato.
Certo, pagare, credo sia umiliante, ma di certo più economico se rapportato ad altre elargizioni od addirittura vitalizi.
Il cosiddetto ludico io l’ho trovato su un 10% di rappresentanti dell’altro sesso e questo conferma la volontà della natura.
Se si è fortunati di avere incontrato ed avuto una di questo 10% io consiglio di tenere duro e magari sopportare anche l’idea di doverla dividere con altri della specie.
Per tutti gli altri vita agra e pippe mentali.
Pace e bene

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Icarus.10 2:12 pm - 5th Marzo:

Marco, tu hai sempre la risposta giusta, pronta al momento giusto. Eh sì, io sono nato ieri e quindi non sapevo che il cannibalismo esiste anche tra gli esseri umani. Il fatto è che, però, quando non è dovuto a disturbi mentali, era praticato da qualche popolazione tribale in omaggio a qualche loro superstiziosa credenza pseudo-religiosa. Non certo per un loro istinto vitale.
Negli animali accade, invece, per altri motivi, cioè quello dell’ istinto vitale alla nutrizione. Non solo, è anche normalità. Fa parte della loro dieta alimentare.

Già l’ho detto e stradetto: uno stesso fenomeno può trovare cause e genesi diverse a seconda di tanti altri fattori, quali contesto storico, cultura..e aggiungiamoci anche la specie animale

a) Un poveraccio per fame ruba soldi.
b) Un politico ruba soldi e ottiene tangenti
c) Un robin hood ruba per dare ai poveri

Tutti e tre i casi, appartengono allo stesso reato, cioè il furto, ma sono determinati da cause e fattori completamente diversi.

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Icarus.10 2:26 pm - 5th Marzo:

Attenzione, Fabrizio. Lo stupro più comune in Occidente,cioè quello di matrice esclusivamente libidinosa(non sto parlando quindi degli stupri di guerra), al più può essere pre-determinato, prestabilito, ma non premeditato. La differenza, pur sottilissima, è importante e decisiva al fine di un analisi vera o obiettiva sul fenomeno. La teoria della premeditazione a riguardo dello stupro ci porta dritto dritto alle dottrine femministe sul “narcisismo maschile nel voler assoggettare e dominare il corpo femminile”. Cerchiamo, quindi, di non cadere in questo errore, Che ci porterà dolori e sconfitte, carissimo Fabrizio.

Lo stupro è certamente una violenza(e come tale, quindi sempre ingiustificata e da punire sempre). Ma la sua effettiva dimensione in termini di gravità va stabilita, caso per caso, in base soltanto alla dinamica con cui è avvenuto e ai danni fisici che ha cagionato(e in genere i danni fisici cagionati da uno stupro sono minimi, limitandosi a qualche livido o escoriazione). E non certo anche in base a (supposti) danni psicologici. Perchè non c’è nessun criterio oggettivo volto al rilevamento e alla quantificazione di un malanno psicologico, al limite si può anche fingere(Cutolo ‘ò professore fu scarcerato, fingendo di essere matto) e quindi quello del danno psicologico non può e non deve usato come parametro giuridico che concorre nella determinazione della pena(altrimenti bisognerebbe mettere in galera tutte quelle milioni di brave Donzelle che lasciano fidanzati e mariti dopo anni e anni di rapporto, lasciandoli quindi nell’atroce strazio interiore e psicologico, molti dei quali si concludono con il suicidio). E’ ovvio, però, e mi pare naturale, che una donna stuprata(intendo il vero stupro, quello nel senso più classico e brutale della sua accezione), subisca una sofferenza interiore, e quindi in virtù di ciò ha il sacrosanto diritto di chiedere e ottenere la punizione del suo stupratore, però che subirebbe, come sostiene la maggior parte della gente(compresi gli “antifemministi”), una sofferenza psichica e interiore superiore rispetto a quella patita dalle vittime di ogni altra violenza, no, è una menzogna sessista e vaginocentrica che ci ha condotto alla seguente legislazione sessista e antimaschile (e fra qualche rigo più avanti, vedremo il perchè). Questa concezione, oramai, è così radicata nel sentire comune che contestarla attira addosso l’accusa di essere favorevoli allo stupro e di odiare le donne, più la solita tiritera strappalacrime “tu non sei una donna, quindi non sai cosa significhi essere stuprata”. Or bene io non sono una donna, ma tu oh donzelletta arrogante, nemmeno sei un Pincopallino che ha subito un pestaggio a sangue, tu nemmeno sei un Pincopallino picchiato e insultato solo perchè rom, perchè nero, perchè “terrone”, perchè gay, perchè “diverso”.; tu nemmeno sei un Pincopallino che ha subito delle torture in una caserma delle nostre “democratiche” polizie; tu nemmeno sei un Pincopallino piccolo ed esile di corporatura malmenato da un omone grosso e spavaldo(magari sotto gli occhi divertiti della sua “principessina” così orgogliosa di vedere il suo Principe Azzurro così cavaliere ed eroico). E così via. Quindi come ti permetti di dire che Pincopallino soffre di meno rispetto alla Santa Donzelletta Stuprata??!!! In base a quale criterio scientifico e oggettivo lo deduci??!!Tu non sei Pincopallino, quindi anche tu non sai cosa significa subire queste violenze, quindi stà zitta, razza di stronza!! Eppure per queste violenze nemmeno è previsto il carcere(la tortura, addirittura, in Italia non è nemmeno reato), mentre se la Donzelletta va dai Sacri Carabinieri a denunziare dicendo di essere stata stuprata, subito carri armati, carceri speciali, carceri preventivi, punizioni esemplari, soppressioni di leggi Gozzini, linciaggi popolari e mediatici.Aver elevato lo stupro ad “Omicidio dell’ Anima”, alla Somma Violenza, alla Violenza Suprema, cioè quello che io chiamo Dogma Stuprazionista,non solo offende le vittime(e i cari) di altre violenze, ma ha anche posto la Donna in una situazione di Recriminazione e Credito morali permanenti nei confronti degli uomini. Di qui tutta questa mentalità pro-donne, di tutte queste leggi sessiste e antimaschili in Occidente, come “espiazione” di questo Debito eterno che gli uomini hanno nei confronti delle Sacre Donne . E quindi finchè non prenderemo le distanze da questo politically correct stuprazionista, ogni nostra analisi, ogni nostra obiezione e demolizione della falsità della propaganda femminista, per quanto ben fatta e ben motivata non porterà mai ai risultati sperati, in quanto la figura della Donna continua comunque ad avere quella Legittimazione morale nel ricevere tutti questi trattamenti di privilegio. “sì, le statistiche sulla violenza maschile nei confronti delle donne saranno pure false, però ricordate che noi Donne abbiamo lo Stupro, sì gli uomini subiscono discriminazioni, ma noi Donne abbiamo lo Stupro”..e così via. Tutto, quindi, trova origine nel Dogma Stuprazionista. E non possiamo quindi aspettarci cambiamenti di sorta, finchè lo non avremo demolito. Diversamente, continueremo a mantenere la figura maschile in una situazione di Debito e di Espiazione eterna nei confronti della Donna: la violenza per eccellenza, la vera Violenza, la subisce la Donna. Quindi, dobbiamo tacere noi maschi e dobbiamo accettare i privilegi femminili.
Ecco, Fabrizio, a dove si arriva e a quali miseri risultati conduce questo politically correct di buona parte del MoMas.
Se vogliamo continuare con questa strada all’ insegna del politically correct fate pure, però non si arriva da nessuna parte. Io ho detto come fare, il femminismo ha origine nel Dogma Stuprazionista. e quindi di conseguenza nel Debito Eterno degli uomini nei confronti della Santissima Liberata.
Io, quindi, non sono disposto ad abbracciare altri approcci di intendere la QM perchè porteranno al fallimento totale.

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