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Segnaliamo questa bella iniziativa.
Sabato 29 marzo, ore 17.30
c/o AAB – Associazione Artisti Bresciani
vicolo delle Stelle, 4 – Brescia
Il biglietto di invito:
Il Comunicato (con pdf scaricabile):
Campo
Maschile
Progetto di ricerca-azione sull’identità maschile.
Paolo Ferliga
Campo maschile si propone come luogo, fisico e simbolico, di ricerca-azione sull’identità maschile e si rivolge a uomini che desiderano confrontarsi sui temi propri dell’esperienza maschile. Sempre più spesso alcuni maschi si sentono oggi insoddisfatti, bloccati nelle scelte, inadeguati nei confronti delle donne, titubanti di fronte alla responsabilità di diventare padri, vittime di una rabbia impotente. Campo maschile si rivolge in particolare a loro, ma anche a chi, partendo da una situazione di benessere psicologico, vuole conoscere la dimensione archetipica e simbolica del maschile per riconoscerne il valore e le potenzialità, in modo da poterle declinare personalmente nella vita quotidiana e nella relazione con gli altri. La scommessa è che un confronto tra uomini, in uno spazio separato e ben definito, possa aiutare ciascuno a vivere meglio e a sentire la bellezza di appartenere al genere maschile.
Tempi e Luogo
Incontri quindicinali, mercoledì sera dalle 20,30 alle 22,30 scanditi sul ciclo dell’anno, dalla primavera all’inverno, per una durata minima di sei incontri. Gli incontri si svolgeranno presso l’Associazione Artisti Bresciani, Vicolo delle Stelle 4, Brescia
Metodo
Campo maschile favorisce un cammino che aiuta a sviluppare l’attenzione ai vissuti del corpo e della psiche attraverso:
Respirazione, musica, ritmo e movimento
– Meditazione e riflessione su immagini e simboli
– Racconto di sogni e di esperienze personali
– Uso delle mani: disegno, creta, elementi naturali
– Lettura e commento testi di letteratura, filosofia e psicologia
Tracce
Da sempre l’identità maschile si presenta come una conquista che implica il confronto con la propria psiche, con il proprio corpo e con gli altri maschi. Per questa ragione le culture premoderne hanno attribuito importanza a prove e luoghi di iniziazione, dove fosse possibile la trasmissione di un sapere di genere indispensabile per superare la paura del proprio fallimento, per integrare nella coscienza le pulsioni aggressive, per riconoscere l’importanza del sentimento e dell’amore.
La scomparsa di queste prove e di questi luoghi rende oggi più difficile a un maschio riconoscere il proprio valore e scoprire il senso della propria vita.
Nell’inconscio personale e collettivo però, come ci ha insegnato Carl Gustav Jung, vivono immagini archetipiche che ci aiutano a superare la condizione di debolezza e fragilità in cui ci troviamo. Rivolgendo la nostra attenzione a queste immagini possiamo intraprendere una terapia dell’anima che consente, non solo un percorso di guarigione dalle nevrosi, ma anche un cammino di individuazione, che ci fa scoprire il senso della vita.
Nel fare anima, come dice James Hillman, le immagini dei sogni, i miti, le produzioni artistiche e gli elementi naturali, colti nella loro dimensione simbolica, diventano infatti occasioni di crescita e profonda trasformazione personale. La prospettiva indicata da Hillman assume una dimensione sensibile e creativa grazie alla Sandplay Therapy (terapia col gioco della sabbia) creata da Dora Kalff e oggi diffusa in tutto il mondo. Il gioco della sabbia consente di sperimentare la forza trasformativa delle immagini, come mostra il lavoro di ricerca di Martin Kalff che, in una sintesi originale tra psicologia analitica junghiana, buddismo e pratica yoga, ha focalizzato l’attenzione sull’importanza di sentire il corpo e le emozioni, attraverso la mindfulness (consapevolezza).
Le tesi di Jung sono state reinterpretate in chiave maschile da Robert Bly, poeta e psicoanalista statunitense che, lavorando con gruppi di uomini ha evidenziato il valore della wilderness (natura selvatica) e del wildman (uomo selvatico) per la costituzione dell’identità maschile. In sincronia con Bly, Claudio Risé ha tracciato una vera e propria fenomenologia del maschile, che partendo dall’archetipo del maschio selvatico culmina nella riscoperta del valore imprescindibile del padre come custode della libertà, e quindi della salute psicologica, dei figli e delle figlie. In continuità con la linea di ricerca qui solo abbozzata, Campo maschile si propone di fare anima, per permettere a ciascuno di guardare con speranza e con gioia al futuro e alla vita.
Libere associazioni
Un luogo in cui stare, campo di gioco, di calcio, di rugby, di addestramento, di battaglia, campo di Marte, ma anche campo santo e, nell’ombra più oscura, campo minato, campo profughi, campo di lavoro, di prigionia, di deportazione e di concentramento.
Campo, cortile, corte, amor cortese, cavalleria.
Campo di fiori, di grano, di papaveri, un campo che può essere arato e coltivato, un campo inaridito.
Campo di fragole. Strawberry Fields Forever, Via del campo, La guerra di Piero.
Fiori di campo. Campo de’ Fiori a Roma, Piazza del Campo a Siena. La Cour carrée. Il Campo dei miracoli. Campo di maggio.
Campo di forze, campo gravitazionale, visivo, magnetico.
Campus universitario, campo di ricerca, settore di specializzazione.
Scelta di campo, campo archetipico, luogo di iniziazione ai simboli del maschile…
Immagini e temi proposti
1. Il Cavaliere verde
La perdita della testa: l’onore, il coraggio e la colpa
2. Gli dei dentro di noi
Efesto / creatività, Hermes / astuzia, Ares / aggressività, Saturno / depressione
3. Gli dei dentro di noi
Ade / l’invisibile e la morte, Apollo / la giovinezza e la bisessualità, Dioniso / l’eros e l’estasi mistica
4. Figure dell’Ombra maschile
L’Orco, Barbablù, Don Giovanni, Dottor Jekyll e Mister Hyde
5. L’Ombra collettiva
Un terribile amore per la guerra!
6. Il dio Pan
Dietro il panico, la presenza vitale della natura e dell’istinto
7. L’incontro con Anima
Tristano, Parsifal e l’iniziazione all’amore
8. Phallos
Immagine simbolica e numinosa del maschile
9. Il maschio selvatico
Il valore dell’istinto, della natura, dello spirito
10. Il segno del padre
Autorità e libertà, da Crono ad Abramo
11. Essere figlio
Dal Puer aeternus a Gesù
12. Il Sè e l’amore per la vita
La vocazione personale
Paolo Ferliga, psicoterapeuta e insegnante di filosofia e storia, si è formato come psicoanalista di orientamento junghiano con Claudio Risé. Fa parte dello Zollikon Experience Related Sandplay Study Group (Zurigo), condotto da Martin Kalff e del gruppo di supervisione con Dieter Baumann (Milano). Svolge un lavoro di ricerca personale attraverso la Sandplay Therapy con Mariarosa Calabrese. Ha pubblicato Il segno del padre nel destino dei figli e della comunità (Moretti& Vitali), Attraverso il senso di colpa (San Paolo), e, con Elena Bianchetti, Psicologia e società (manuale per i licei, Editrice La Scuola).
Campo Maschile TM
www.paoloferliga.it
Per informazioni: pf@paoloferliga.it
5 Commenti
Comunicazione di servizio
Ci è pervenuta una parziale variazione dell’iniziativa. Riguarda solo l’indirizzo. Si terrà sempre a Brescia il 29 Marzo (ore 17.30). Ma non più allo Spazio Yoga Studio, Via Montello 75, ma presso l’Associazione Artisti Bresciani (AAB), vicolo delle Stelle, 4.
Ad ogni modo ho provveduto a modificare post e locandina.
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
Ieri Sabato 29 marzo ho avuto la fortuna di partecipare alla presentazione dell’iniziativa di Paolo Ferliga “Campo maschile”. Un successo di pubblico preceduto da una importante copertura dei media locali.
Interessantissima la introduzione di Claudio Risè che ha sottolineato come fondamentale l’atteggiamento di ascolto finalizzato a favorire l’espressione delle forme in cui la vita si manifesta e si struttura. Il campo è appunto il luogo dove crescono le potenzialità della vita e dove il contadino si attiva per assecondarne la crescita in un atteggiamento di totale attenzione e del tutto privo di proiezioni narcisistiche.
Esattamente l’opposto della distruzione di ogni forma in cui la vita si esprime sia che si tratti di forme espresse dalla natura (come la diversità sessuale) come di quelle espresse dalla tradizione storica, come la paternità, la maternità, la famiglia, sia di quelle create nella dimensione psicologica.
La distruzione delle forme in cui la vita si esprime disciolta in una liquidità mortifera è perseguita oggi dal mainstrem politico/ culturale tramite una azione oppressiva imposta con la violenza dagli apparati burocratici e dal dispositivo normativo che aggrediscono la vita al fine di controllarla in modo totalitario. Risè riconosce nella strutturazione del potere secondo la teoria Gender la forma assunta oggi dal totalitarismo dopo quelle manifestatisi nel ‘900. Ampi i riferimenti di Risè sia al lavoro pluridecennale suo e di Ferliga nel “Campo maschile” sia al testo di Ivan Illich dal titolo ” Genere. Per la critica storica dell’uguaglianza” opera fondamentale per la critica della teoria di Genere.
Ferliga ha spiegato come la sua iniziativa si rivolga esclusivamente ai maschi e si prefigga proprio di far scoprire ai partecipanti la bellezza in cui può esprimersi l’identità maschile che non ha solo basi biologiche e culturali ma soprattutto ha la sua strutturazione nella psicologia della persona (per es.: completamente diverse dal femminile sono le immagini del profondo prodotte dal maschile).
Sottolineo il coraggio di Risè e Ferliga nel promuovere iniziative che testimoniano la verità antropologica in un contesto di generalizzata imposizione violenta della teoria di genere.
Faccio mia in particolare la considerazione di Claudio Risè: la liberta ha le sue radici nella verità ed alberga nel cuore degli uomini liberi. E’ loro responsabilità testimoniarla e se necessario difenderla. Un impegno che raccolgo
cesare(Quota) (Replica)
cesare,
……..
Sono molto contento della riuscita dell’iniziativa. Maledetta lontananza, ci avrei partecipato molto volentieri.
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
Pochi giorni fa è scomparso grandissimo Eli Wallach, protagonista di uno dei capolavori dei Sergio Leone, “Il buono, il brutto e il cattivo”.
I film di Sergio Leone hanno molto a che vedere con la maschilità, e penso che nei prossimi giorni scriverò qualcosa nel merito.
Questa è, per quanto mi riguarda, la scena più bella e significativa del film (comunque tutto bellissimo):
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Fabrizio Marchi,
Certe scene dei film di Sergio Leone, ma più in generale tutto il loro impianto, a me ricordano i libri del grande Cormac McCarthy.
ARMANDO(Quota) (Replica)