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07 Mag 2012  |  738 Commenti

Un brusco risveglio ….

Per una volta una corretta informazione ci mette al corrente di una amara ma anche ovvia, a nostro parere, verità, e cioè che la violenza non è prerogativa di un solo genere, quello maschile, ma, ahinoi, di tutto il genere umano.

La realtà che emerge da questa inchiesta è che negli USA il 50% degli abusi, dei maltrattamenti e degli stupri sui minori (e molto probabilmente anche di più perché, come spiega la stessa Giovanna Botteri, è estremamente difficile per un bambino denunciare la propria madre e accettare di riconoscerla come sua aguzzina) sono commessi da donne e in particolari da madri.

Questo non è un servizio giornalistico come tanti, è una testimonianza concreta di qualcosa che fino ad ora era stato semplicemente sottaciuto, di una realtà che era stata occultata, e di un’altra che è stata raccontata in sua vece; quella secondo cui la violenza, e in particolare quella domestica e sui minori, è solo e sempre stata opera degli uomini e in particolare dei padri.

Ormai sappiamo che in  America, e possiamo ipotizzare in tutto il mondo occidentale di cui in genere gli USA sono i battistrada, non è così. E il fatto che tutto questo accada oggi, nel più grande paese del mondo occidentale, patria del femminismo, toglie ogni alibi.

E’ il crollo di un “mito”, di una verità assoluta e incontrovertibile, una vera e propria “caduta degli idoli”, perché questo è stato e ancora è per molti e soprattutto per molte: il mito dell’innocenza femminile, della incapacità e della impossibilità da parte delle donne non solo di praticare la violenza ma addirittura di concepirla. Una prerogativa che, secondo una lettura che non esitiamo a definire sessista e razzista,  apparterrebbe esclusivamente al genere maschile.

Naturalmente noi non facciamo certo i salti di gioia per questa “scoperta” e non ci sfiora neanche lontanamente l’idea, come è invece stato fatto nei confronti degli uomini, di criminalizzare un intero genere.

Non siamo dei manichei, né tanto meno degli integralisti, né ancor meno  dei difensori  a priori del genere. Al contrario, riteniamo questo atteggiamento, oltre che intriso di sessismo e razzismo, anche profondamente stupido.

Non pensiamo che ci sia sempre il bene da una parte e il male dall’altra così come non pensiamo che sia possibile andare “al di là del bene e del male”.

Crediamo  che la realtà sia sempre estremamente più complessa rispetto a come spesso tendiamo a vederla (o meglio, a come la vogliamo vedere) e che la ricerca e l’individuazione delle cause,  della origine dei problemi e delle responsabilità, sia un lavoro che richiede pazienza e fatica e che soprattutto deve essere animato da una profonda laicità e onestà intellettuale.

Assumere un punto di vista “parziale”, che è anche il nostro metodo, non significa sconfinare nella pretesa di avere in tasca la verità assoluta. Una cosa è essere convinti delle proprie idee e un’altra è trasformarle in una religione, in un teorema chiuso, impenetrabile e immodificabile.  Sappiamo che è impossibile arrivare a delle verità condivise, come probabilmente è giusto che sia, ma forse è possibile cercare di convivere nel riconoscimento e nel rispetto reciproco. Anche fra i generi .

Ci auguriamo che testimonianze concrete come questa possano offrire l’opportunità a molte e a molti di riflettere su convincimenti che si fondavano su opzioni ideologiche piuttosto che sulla effettiva realtà.

Fabrizio Marchi


738 Commenti

cesare 8:12 pm - 10th Luglio:
Rita 10:53 pm - 10th Luglio:

http://www.dirittoeminori.it/pages/coppia-lesbica-tortura-bambino-di-7-anni/

Le due sono state arrestate e si accusano a vicenda di avere guidato gli abusi.

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Fabrizio Marchi 11:34 pm - 10th Luglio:

“Giulia Bongiorno, riporta Repubblica di oggi, a Siena al raduno delle 1.500 donne di “Se non ora quando” ha promesso class action contro i maschi, mentre Lidia Menapace esalta la trasversalità del movimento che “non è qualunquismo”: piano piano ma irresistibilmente l’ombra del femminile si disvela”. (Cesare)
Il Femdominismo sta mostrando senza più veli (di cui non ha più bisogno da molto tempo)il suo vero volto: un movimento di genere politicamente trasversale che ha come obiettivo la supremazia del genere femminile su quello maschile; naturalmente il tutto camuffato dietro ai soliti slogan sulla parità fra i generi…
Nessuno può più rimanere inerme di fronte a quanto sta accadendo senza di fatto diventare complice di chi sta perpetrando questo disegno profondamente e intrinsecamente sessista e razzista.
Naturalmente è giusto anche dare una lettura “politicista” all’evento. La Bongiorno, esponente del partito di Fini, fa comunella con le donne della “sinistra” in funzione antiberlusconiana. Ma questo non cambia comunque nulla rispetto alla natura del fenomeno, che è quella sopra descritta, al di là delle giravolte tatticistiche di sempre. L’appartenenza politica (così come tutte le altre…) viene messa in secondo piano rispetto a quella di genere, con tutto ciò che ne consegue sotto ogni punto di vista: concezione del mondo, della realtà, interpretazione della storia, appartenenza sociale (di classe), orizzonti culturali. L’appartenenza di genere, da sempre l’elemento fondante del femminismo fin dalla prima ora, viene oggi ribadito con forza e da una donna dirigente di un partito di “destra”. E’ un fatto che non può non farci riflettere.
Il re è per l’ennesima volta nudo. La nostra analisi del fenomeno femminista e femdominsta si conferma corretta. Lo dicono i fatti.
Fabrizio

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cesare 8:38 am - 11th Luglio:

Il femminismo è la maschera presentabile e buonista del femdominismo. E ne è componente essenziale: la sostanza di entrambe è un pregiudizio, un progetto e una azione politica sessista e razzista i cui frutti sono sotto gli occhi di tutti: ha già liquidato conquiste costate lacrime e sangue della civiltà umana , inducendo nella civiltà occidentale una formidabile regressione. Primo fra tutti la liquidazione del suo cardine: il concetto di persona. Il femminismo e il femdominismo sono un medesimo motore ideologico e politico che apre le porte alla barbarie dell’ombra femminile e ne consente la legittimazione. Anzi la sua proposizione come superiore livello di coscienza.

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cesare 9:20 am - 11th Luglio:
mauro recher 9:54 am - 11th Luglio:

cosi a caldo ,dopo aver letto le prime parole della Terragni che era a Siena che ha raccolto alcune testimonianze,e della Terragni stessa , il tutto mi ricorda qualcosa come “la marcia su Roma” di stampo fascista, hanno trovato il nemico: “gli uomini”. E adesso vogliono il potere …
Adesso vado OT, oggi sono a casa dal lavoro perchè ho dovuto fare alcune analisi ,sono andato in due reparti ospedalieri ,si parla di quote ma ,nell’ambito della sanità ,anche se si parla di infermiere ,il rapporto e del 90% a favore delle donne

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Rino 11:38 am - 11th Luglio:

Diverse provenienze, sensibilità, prospettive.
Diverse contestualizzazioni e analisi storiche.
Diversa interpretazione eziologica.

Ma stessa diagnosi.
Prognosi riservata.

Importante è battagliare, per evitare che i nostri nipoti convergano sulla stessa …autopsia.

Ad altiora semper!

Rino DV

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maub 12:08 pm - 11th Luglio:

Giorni fa definivo il movimento “neo-fascista”. Adesso inizio a pensare sia molto peggio. E’ presente un livore ideologico che non puo’ non spaventare e preoccupare chi è ancora in grado di avere un minino di obiettivita’ analitica. Temo ne vedremo delle belle…

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Damien 12:12 pm - 11th Luglio:

http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/1015148/vibo-v-maestre-picchiano-disabile.shtml

“..Secondo quanto è emerso dalle indagini, il bambino è stato ripetutamente picchiato, anche più volte al giorno, e sottoposto ad altre forme di vessazione. Le quattro insegnanti sono state poste agli arresti domiciliari.””

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Fabrizio Marchi 4:53 pm - 11th Luglio:

“Giorni fa definivo il movimento “neo-fascista”. Adesso inizio a pensare sia molto peggio. E’ presente un livore ideologico che non puo’ non spaventare e preoccupare chi è ancora in grado di avere un minino di obiettivita’ analitica. Temo ne vedremo delle belle…” (Maub)
“Il femminismo è la maschera presentabile e buonista del femdominismo. E ne è componente essenziale: la sostanza di entrambe è un pregiudizio, un progetto e una azione politica sessista e razzista…” (Cesare)
Sottoscrivo in toto entrambi.
Ragazzi, la situazione è grave, è inutile negarcelo. Non voglio fare allarmismi ma non si può neanche sottovalutare o peggio rimuovere ciò che sta accadendo. Purtroppo temo che il clima (e non solo quello…) peggiorerà con il passare del tempo, e di molto. Personalmente credo (e spero veramente di sbagliarmi) che siamo solo agli inizi dell’era femdominista. Sempre che non accada qualcosa, un risveglio, un’ inversione di tendenza, che sarà possibile solo se riusciremo a fare breccia nella psiche maschile.
Dobbiamo metterci TUTTI in testa che se non ci muoviamo noi in prima persona, nessun altro lo farà al nostro posto. Dobbiamo contare esclusivamente sulle nostre forze. Badate che lo diceva uno che se ne intendeva parecchio di queste vicende, al di là di come possiamo soggettivamente valutare o giudicare il suo operato politico, nel bene e nel male…
Ho preso la decisione, sollecitato da un amico, di produrre alcuni video (dove parlerò di QM sotto forma di intervista; ce ne vorranno molti, non si può certo esaurire l’argomento con un video di 10 minuti…) che manderò in rete, su facebook, su you tube, ovviamente su UB, e chi vorrà, se lo riterrà utile, potrà diffonderli e pubblicarli ovunque. Generalmente ogniqualvolta ho partecipato a trasmissioni radiotelevisive me la sono sempre cavata abbastanza bene (forse anche un po’ per mestiere…:-)) ). Mi sono reso conto che i siti, i libri e la parola scritta non bastano più. Purtroppo oggi la comunicazione passa attraverso messaggi diretti e possibilmente dirompenti.
Naturalmente me ne diranno di tutte e di più, ma non importa; ci siamo abituati e non ci faremo certo intimidire…
E’ venuta l’ora di uscire allo scoperto per tutti. Nelle prossime settimane lavorerò a questo progetto con il mio amico che farà da “regista”. Ovviamente, chiunque può fare la stessa cosa o altro (qualsiasi cosa ritenga utile per far conoscere la causa).
Guardate che stiamo crescendo. Il sito aumenta i suoi lettori giorno dopo giorno. Il sottoscritto, dopo un periodo iniziale di difficoltà personale, è ormai come si suol dire “sdoganato”. Mi riferisco ovviamente anche alla mia rete di relazioni personali, professionali e amicali.
Ciò che voglio dire è che si sopravvive, ragazzi, non c’è da temere chissà quale cataclisma esponendosi in prima persona e pubblicamente. Quanti più di noi lavoreranno in tal senso, quanto più saremo forti.
Io ho toccato i fili e non sono morto. Anzi, sono più forte e soprattutto mi sento molto meglio e più sollevato di prima.
Forza e Coraggio! (mentre lo scrivo mi viene in mente che in arabo si traduce con la parola:Hamas! smile …Ma diciamolo sottovoce, abbiamo già tanti avversari, non ne aggiungiamo altri (a proposito, Israele è una fortezza femdominista…)
Fabrizio

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mauro recher 5:41 pm - 11th Luglio:

concordo in toto con l’idea dei video ,trovo che sia ormai l’unica fonte veramente efficace per far diffondere sia le idee che il sito di uominibeta….

lo volevo fare anch’io ,ma non sono un gran oratore ,come che ,purtroppo l’apparenza conta più delle idee ( ripeto purtroppo) è meglio che siano altri a fare questo ,certamente più in gamba di me
a tal proposito ,un mio commento a proposito della manifestazione di ieri
questo è il commento di un certo ugo(lungo)
Ugo (12:46:50) :
Nonostante il caldo le tre critiche di Giovanna non sudano per niente.
Come può il genere femminile raggiungere la parità (qualunque essa sia) con il maschile? Proviamo a fare gli strateghi della comunicazione (da spiaggia o per spiaggiate?) e guardiamo qualche soluzione.
I) Invidia del pene. Soppressione fisica del maschio e del ruolo che occupa. Soluzione hard, buona per scrivere libri felicemente corrisposti o scalare veloci carriere. Ottima nei comizi per l’applauso incondizionato delle ingenue. Poiché la violenza vede l’uomo in posizione geneticamente dominante, non si vede però con quale mezzo l’amazzone possa far fuori lo spartano che tra l’altro possiede pure le casematte. Tipico appannaggio della sinistra, a ben guardare è un appanamento, una retorica perdente per il singolo e per il genere.
II) Metodo Pompadour. Presa del potere per vie traverse attraverso la consapevolezza che se la forza maschile è letterale e facile da spendere, quella femminile è metaforica e diffcile da apprendere, ma non ha minor efficacia. Individuato il maschio alpha si corrisponde, dissimulando, alla richiesta di interpretare il tipico ruolo femminile. Nei casi riusciti si diventa indispensabili consigliere del capo, quindi si gestisce il potere informalmente. Si può aspirare alla sostituzione. È comunque un’impresa in proprio e di solito la donna vincente non condivide la preda con le colleghe. Nasce da qui il vero e unico problema politico da risolvere in casa femminile: la constatazione che se una donna vota per un uomo, l’unico ruolo da recitare nel copione successivo è quello della cariatide.Tipico metodo di destra, è una retorica vincente per il singolo ma perdente per il genere.
III) Effetto rana. Presa del potere tramite l’eliminazione del concetto di genere. Come molti sanno, le rane sono da giovani ermafrodite per poter adattare meglio il proprio curriculum alle richieste di flessibilità del richiedente. Riuscire a far scomparire dal linguaggio (e quindi dalle menti) la dimensione sessuale per cui componiamo per mezzo di inevitabili stereotipi le categorie astratte (maschio, femmina, lesbica, gay, trans, etc.) non è un gioco facile e viene rigettato immediatamente se la richiesta di eliminazione è improvvisa. L’effetto rana è la strategia comunicativa vincente nel lungo periodo: se si immerge una rana in ua pentola di acqua bollente essa salterà via all’istante. Se invece la si infila in acqua a temperatura ambiente e poi si scalda progressivamente il tutto, la rana finirà bollita senza nemmeno dire gr(a)! In sintesi occorre l’aiuto dell’uomo (che detiene il potere), perché solo un uomo educato a provare vergogna per l’esclusione degli altri generi potrà cambiare il sistema volontariamente senza che questo gli appaia come un subire l’assedio perché poi si sa come reagisce un animale all’angolo: continua a graffiare e a mordere più per istinto che per ragione.

Quindi è vincente subordinare alla rappresentatività politica di un partito composito la riuscita della parità di genere? Sì e no. È un problema gerarchico. In primis le donne devono riconoscersi in quanto donne “votando” altre donne, a tutti i livelli della società. Già questa è una battaglia ben lungi dall’essere vinta perché se si disperdono energie in altri obiettivi, l’emorragia non avrà fine vista la natura emofiliaca delle troppe declinazioni femministe (e da uomo non so nemmeno se sia un metodo dalle giuste conseguenze immediate: di sicuro è l’unico).
In secundis, appena si sono riconosciute – e forti di esersi contate! – dovranno imitare il camaleonte agli occhi degli uomini e far loro dimenticare che la conquista è in atto – ma è silenziosa. Far poetico rumore serve a farsi notare all’inizio ma è nel silenzio prosaico della quotidianità che si otterranno i risultati.

Purtroppo devo anche disilludere buona parte del genere femminile. Il mondo, e l’Italia, marcia già da tempo verso la parità di genere. Le statistiche vanno sapute leggere ed è inutile dire che quasi il 50% delle donne in Italia non lavora se non si rammenta che sul dato pesano non le disparità per le nuove leve ma le tare ancestrali delle anziane che non hanno mai lavorato in un contesto in ritardo sulla modernità – e il reddito è a seguire. Disgraziatamente tu puoi creare posti di lavoro femminili (oltre ai maschili, ovviamente) se quella modernità (economica) tiene, altrimenti ciccia. Puoi
rivendicare laparità di stipendio per ciò che concerne il nuovo, non l’acquisito perché, altrimenti, se la torta non aumenta alzare a lei vuol dire diminuire a lui e questo provocherebbe il ritorno alla clava di lui. O sogniamo?
Non vorrei che il genere femminile dovesse scendere in piazza per rivendicare la propria sperequata presenza non nei CDA o in politica, ma in categorie meno blasonate come il minatore, il muratore, il vigile del fuoco, etc.
Non vorrei, visto l’andazzo preso dall’economia, che aumentare la posta rischi di giocare una mano al ribasso. Ma questa è un’altra Storia

la risposta di un certo andreas (maschio pentito )

andreas (13:06:14) :
Ugo il problema degli uomini è proprio questo, quello che hai tu. Pensare che l’acqusizione di diritti delle donne, sia antagonista ai diritti degli uomini. Anni fa una psichiatra disse che per gli uomini era inconcepibile un rapporto di parità, simmetria con le donne: o domini o sei dominato..o io o tu, la grande rivoluzione maschile sarre quella di riuscire a creare alleanza con le donne….se pensate in termini di alleanza la qeustione femminile smetterete di viverla con la grande ambivalenza che traspare dalle tue righe….

questo è il mio

ma vedi andreas l’alleanza deve essere bipartisan …non penso proprio che l’acquisizione dei diritti delle donne sia un danno per me (che deve comunque far pari anche con i doveri ,nella vita ci sono due sacchi quello dell’avere e quello del dare) …..
però mi sono un pochino scocciato a sentire dire che gli uomini ,sono violenti ,che hanno il potere ecc ecc,chi lo spiega ad un operaio che si sveglia alle 5 del mattino, che lui detiene il potere ,magari lavorando a 35-36 gradi sotto un capannone e magari rischiando la vita? Gli uomini non se ne stanno tutti comodamente seduti in poltrone di pelle umana alla fantozzi .
dire che la colpa ricade su queste persone ,in quanto uomini ,mi sembra un tantino eccessivo ,Massimo Fini ,in un suo articolo ,diceva che le donne sono una razza nemica esagerato e razzista d’accordo ,ma cosa cambia se il genere viene capovolto ??
ho letto che c’erano pochi uomini , forse gli uomini sono stanchi di sentire continui discorsi degenerativi sul loro conto ,non tutti sono masochisti

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Saturno 6:59 pm - 11th Luglio:

E si, siamo agli inizi dell’ Oligarchia, come nel
Tallone di Ferro di Jack London. Le donne avranno un ruolo preminente in tale regime, come è già avvenuto a Sparta, in Israele e nel Cile di Pinochet.
Mi chiedo, ripensando a “Se non ora quando”, ma come si fa prima a sostenere Berlusconi e poi, mentre Berlusconi è ancora al potere, destarsi come se niente fosse e prendersela contro gli uomini in generale?

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sergio 7:52 pm - 11th Luglio:

andreas (13:06:14) :
Ugo il problema degli uomini è proprio questo, quello che hai tu. Pensare che l’acqusizione di diritti delle donne, sia antagonista ai diritti degli uomini. Anni fa una psichiatra disse che per gli uomini era inconcepibile un rapporto di parità, simmetria con le donne: o domini o sei dominato..
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Mauro, quello non è un “pentito”, è semplicemente un povero coglione, come ce ne sono tantissimi nella nostra società: perché uno che dà retta alle stronzate delle psichiatre, non può essere definito altrimenti.
Io ho 42 anni, di donne ne ho conosciute nel corso della mia vita (sono stato pure sposato per un breve periodo) e se c’è una costante che ho potuto riscontrare nell’altro sesso – mia ex moglie compresa – è la tendenza a voler comandare, nonché l’INCAPACITA’ delle medesime di relazionarsi su un piano di parità con gli uomini.
Questo perché nel loro intimo, le donne sono veramente convinte che gli uomini siano un monolitico branco di eterni immaturi, sostanzialmente degli imbecilli da gestire e dominare con la figa e la loro lingua biforcuta.

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sergio 8:15 pm - 11th Luglio:

maub
Giorni fa definivo il movimento “neo-fascista”. Adesso inizio a pensare sia molto peggio. E’ presente un livore ideologico che non puo’ non spaventare e preoccupare chi è ancora in grado di avere un minino di obiettivita’ analitica. Temo ne vedremo delle belle…
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So bene che Fabrizio non ama molto i miei interventi, ma pur sforzandomi di comprendere in tutti i modi la cosiddetta pervasività dell’ideologia femminista nel nostro contesto sociale, non posso fare a meno di evidenziare che stiamo parlando di esseri umani alti mediamente 1,63 m, fisicamente debolucci, cellulitici, incapaci di creare gruppi armati, che in altri tempi sarebbero stati presi a pernacchie e calci in culo.

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Fabrizio Marchi 8:56 pm - 11th Luglio:

“So bene che Fabrizio non ama molto i miei interventi, ma pur sforzandomi di comprendere in tutti i modi la cosiddetta pervasività dell’ideologia femminista nel nostro contesto sociale, non posso fare a meno di evidenziare che stiamo parlando di esseri umani alti mediamente 1,63 m, fisicamente debolucci, cellulitici, incapaci di creare gruppi armati, che in altri tempi sarebbero stati presi a pernacchie e calci in culo”. (Sergio)
Non amo i tuoi interventi quando sono stupidi, superficiali (dicendo quelle cose dimostri di aver capito ben poco di come stanno le cose) e controproducenti, come in questo caso, e purtroppo in diversi altri.
Comunque, qualsiasi allenatore degno di questo nome ti insegnerà sempre a rispettare l’avversario, a non sottovalutarlo e a non denigrarlo mai, soprattutto prima di averlo affrontato. E questo per due ragioni fondamentali: se vinci puoi rivendicare di aver vinto contro un avversario di rango. Se perdi, dopo aver denigrato il tuo avversario, sei doppiamente perdente ed esposto al pubblico ludibrio, essendo stato sconfitto da un avversario che tu stesso hai sbeffeggiato prima ancora di averlo affrontato. Non può esserci nulla di più idiota di un simile comportamento.
Noto in te anche un certo infantilismo, caro Sergio, forse vieni da queste parti per passare il tempo, ma non noi. Noi facciamo questa battaglia molto seriamente, come spero tu abbia compreso, e in tal senso ho appena postato un commento che invita tutti, data la gravità della situazione, ad uno scatto di maturità e di responsabilità.
Il chiacchiericcio polemico (che non ha nulla a che vedere con un confronto anche fra diverse posizioni) fine a se stesso non ci interessa e non giova a nessuno. Cerca di tenerlo bene a mente. Ti ho invitato più volte ad un cambiamento di atteggiamento.
Non vorrei ripetertelo ancora.
Fabrizio

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Rino 9:52 pm - 11th Luglio:

Non ci si può credere, e neppure io l’avrei creduto mai se non ci fossi andato a sbattere con il muso: quella dei sessi è una questione psichica. Non muscolare.
Riguarda il sotfware, non la ferraglia pesante.

Ho tre gatte. Due sorellone nate in casa ed una trovatella, minuta e magrolina giunta qui da infante. Dopo 2 giorni aveva già occupato tutti gli spazi che si era scelta. E le altre due? Con malumore, soffiando e frignendo …hanno ceduto.

Psiche. Il mondo è psiche.

La materia un epifenomeno. Quasi un’apparenza.

Quella antimale è una guerra psichica.

Rino DV

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Leonardo 10:11 pm - 11th Luglio:

sergio
se c’è una costante che ho potuto riscontrare nell’altro sesso – mia ex moglie compresa – è la tendenza a voler comandare, nonché l’INCAPACITA’ delle medesime di relazionarsi su un piano di parità con gli uomini.
Questo perché nel loro intimo, le donne sono veramente convinte che gli uomini siano un monolitico branco di eterni immaturi, sostanzialmente degli imbecilli da gestire e dominare con la figa e la loro lingua biforcuta.
non posso fare a meno di evidenziare che stiamo parlando di esseri umani alti mediamente 1,63 m, fisicamente debolucci, cellulitici, incapaci di creare gruppi armati, che in altri tempi sarebbero stati presi a pernacchie e calci in culo.
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Non sono d’accordo con gli altri tempi, le donne sono state adulate dal medioevo in poi…

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armando 10:36 pm - 11th Luglio:

1)Letto su Il Corriere che una delle partecipanti alla manifestazione di Siena, rivendica il 50% in tutti i settori, o meglio in quelli che contano per il potere, perchè in quelli sfigati le donne sarebbero già la maggioranza. Chissà cosa ne penserà uno di quegli operai che rischiano la vita ogni giorno. Forse penserà di essere un privilegiato.
2) Letto su un periodico dell’area metropolitana fiorentina (se serve ho la fotocopia). In un paese vicino a Firenze c’è un “editore” un po’ originale. Produce video hard amatoriali che poi vende. La cosa “buffa” è che le attrici, donne della porta accanto, si offrono spontaneamente di girare “a gratis”, per puro esibizionismo. Cosa ancora più “buffa” è che una delle attrici è stata riconosciuta come la segretaria del PD di un paese nel pisano. La stessa aveva anche sottoscritto il documento “Se non ora quando” e partecipato alla nota manifestazione romana. Commento dei dirigenti: non dobbiamo essere moralisti, anche se un qualche problema per il ruolo che occupava esiste. Approfondiremo.
Ora, a parte il commento risibile dei dirigenti se paragonato alla campagna per il bunga bunga, entrambi gli episodi servono magnificamente a dimostrare quanta falsa coscienza ci sia in certe donne, che riescono a vedere le pagliuzze negli occhi altrui ma non la trave nei propri. E temo che di queste donne ce ne siano ogni giorno di più.
armando

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cesare 9:06 am - 12th Luglio:

Rino@ “Il mondo è psiche”.
A pensarci bene, un tempo, la prima preoccupazione dei padri verso i figli maschi, e dei maschi verso se stessi, era quella appunto di evidenziare che c’è una dimensione psichica da presidiare con piena consapevolezza e con adeguate capacità e strumenti così da non venirne travolti. La dimensione psichica che veniva appunto problematizzata è quella dei rapporti tra i generi, ovvero di quali sono le attitudini positive e le piacevolezze di una donna e quali le attitudini negative della donna, e i relativi disastri. E come comportarsi per il bene di maschi e femmine. Privi di questo sapere e di questa capacità si sapeva che non era possibile affrontare la vita. Oggi invece questo sapere e la capacità di tradurlo in pratica è andato perduto. Nè si ritiene che sia indispensabile. Forse perchè illusi o falsamente convinti di possederlo già. In realtà sapersi rapportare con piena consapevolezza del femminile al femminile è il primo sapere per un maschio da elaborare e da acquisire.
E a pensarci bene questo è l’unico sapere e questa è l’unica dimensione la cui elaborazione è stata paradossalmente rivendicata dal femminismo come monopolio esclusivo delle donne e dichiarata invece illecita e proibita ai maschi, con l’accusa di elaborazione maschilista. La conseguenza è stata che la riflessione autonoma del maschile sul femminile è stata fatta passare per pensiero e progetto ostile e regressivo addirittura contro l’intero genere umano. Mentre la riflessione autonoma del femminile sul maschile come la via della liberazione dell’Umanità.
Invece è necessità assoluta che i maschi superino questo divieto che è stato interiorizzato come un tabù, ed elaborino quanto prima e in piena autonomia e separatezza dal femminile, una nuova consapevolezza di che cosa è nel bene e nel male una persona incarnata nel genere femminile.
Non c’è altra strada che questa che possa portare i due generi ad incontrarsi con reciproco compiacimento.

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Saturno 9:35 am - 12th Luglio:

Ripenso alla giustezza di quest’ ultimo commento.
Forse se per me la donna rimane un mistero
dipende proprio da ciò che ho letto.
Ripenso anche a quello che dice Fabrizio Marchi
sul rischio di sottovalutazione dell’ avversario.
Io da questo punto di vista sono pessimista e penso
che le donne, o meglio la loro concezione di supremazia sul maschio, abbiano già vinto.
Ma mi chiedo: è un bene per loro questa vittoria?
Berlinguer diceva che non può essere libero un’ uomo che opprime una donna. Ma una donna che opprime un’ uomo è libera?
A volte mi immagino un mondo futuro, nel quale grazie alla bioingegneria i maschi non ci sono e ci sono soltanto donne, che si soddisfano tramite tecnologie e tra di loro e si riproducono tramite ingegneria genetica. Sarebbe desiderabile per loro un mondo così? Senza più uomini, contro chi potrebbero sfogare la loro sete di dominio?

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Fabrizio Marchi 11:33 am - 12th Luglio:

“Berlinguer diceva che non può essere libero un’ uomo che opprime una donna. Ma una donna che opprime un’ uomo è libera?” (Saturno)
La risposta è no, ovviamente, a patto di utilizzare quello stesso parametro che sappiamo essere però sostanzialmente ideale, se non illusorio. Avrebbe mai liberato i suoi schiavi o i suoi servi, un aristocratico, un “signore” o un grande proprietario terriero per sentirsi “realmente libero”? Donerà mai tutti i suoi averi ai poveri un uomo molto ricco per sentirsi “realmente libero”? Chiunque si trovi in una posizione di dominio e di potere nei confronti di altri, mollerà mai questa posizione per sentirsi “realmente più libero”?
Ciò detto, non perché voglia sollevare Berlinguer dalle sue responsabilità politiche (del resto non era certo un uomo che le rifuggisse…), credo che quella sua affermazione, rispetto alla penosissima uscita di Bersani alla trasmissione del micro maschio pentito Fazio, “Che tempo che fa”, che certamente ricorderete, sia senz’altro da comprendere e da giustificare. Enrico Berlinguer è morto 27 anni fa, oggi avrebbe 90 anni ma, al di là dell’età anagrafica, era un uomo che apparteneva ad un’altra generazione, dal punto di vista storico, lontana ormai anni luce rispetto all’epoca attuale.
La sua visione del mondo e la sua capacità interpretativa (così come di tutti o quasi, probabilmente) non potevano comprendere né prevedere determinati processi evolutivi (o involutivi…) che si sono via via dispiegati negli anni successivi alla sua morte e che erano ancora in erba finchè lui stesso era in vita. Del resto chi di noi era “risvegliato” all’epoca?…
Completamente diversa e soprattutto ben più grave la posizione degli attuali leader politici, tutti, ma in particolare di quelli della cosiddetta “sinistra”, per quanto mi riguarda, sicuramente consapevoli di quanto sta accadendo. Mi rifiuto infatti di pensare che costoro non abbiano la benché minima percezione della realtà per quanto riguarda la relazione fra i generi. Ciò dimostra la miseria politica e personale nonchè l’opportunismo di questa pseudo classe dirigente.
Fabrizio

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Saturno 12:16 pm - 12th Luglio:

Si, è vero, del resto quando morì Berlinguer le femministe di allora si lamentarono del fatto che lui
non fosse andato abbastanza avanti………e solo oggi capisco ciò che intendevano…….
E lo stesso concetto di libertà è ambiguo. Luciano Canfora ha detto che non può esistere libertà senza schiavitù. Così come nell’ antichità erano gli schiavi a garantire la libertà dei liberi, ciò avviene anche oggi. E’ la democrazia ad essere contrapposta alla libertà. Oggi ha vinto la libertà e ciò ha terribili conseguenze che ciò ha per gli altri.

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sergio 12:38 pm - 12th Luglio:

Quella antimale è una guerra psichica.

Rino DV
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Quindi, questo significa che su questo terreno le donne sono superiori agli uomini, giusto?
E allora perché non riconoscere che l’uomo medio è molto più coglione della donna media, femminismo o no?
Fabrizio, evito di risponderti perché essendo tu proprietario e moderatore di questo blog, mi censureresti, giacché non sarei molto delicato nei tuoi confronti… In ogni caso, ci siamo capiti.
Ciao

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Damien 1:17 pm - 12th Luglio:

Come potete capire, è totalmente inutile ragionare con queste femmine in quanto sono in grado di argomentare esclusivamente in maniera emozionale, pertanto, privo di logica. e sempre e comunque verso la medesima direzione, risultando spesso piu’ che prevedibili, in quanto usate dalla maggioranza, tranne qualche rara eccezione, hanno una identità collettiva e non singolare..

NOI SIAMO LE NAZIFEMDOMINISTE BORG, SARETE RIEDUCATI, OGNI RESISTENZA E’ INUTILE!

o se preferite, la razza femminile è la migliore.. HEIL VAGINA!

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Fabrizio Marchi 1:34 pm - 12th Luglio:

Ecco, Sergio, facciamo che da questo momento in poi sei bannato, tanto sarebbe comunque finita così.
La tua presenza non è di nessuna utilità, hai idee dichiaratamente opposte e addirittura ostili alle nostre, e fai di tutto, molto maldestramente per la verità, per cercare di metterci i bastoni fra le ruote. Non hai la capacità né l’umiltà di confrontarti nel merito, e questo è dimostrato dai fatti. Le tue argomentazioni sono di una pochezza e di una superficialità disarmanti, tipiche di un vetero “machismo” destroide e destrorso della peggior specie, e molto rozzo, culturalmente parlando (senza dimenticarci dei sinistroidi e dei sinistrorsi “politically correct” nei confronti dei quali forse sono ancora più severo…).
Eviti accuratamente di rispondere nel merito dei temi che ti vengono proposti, continui a ripetere il mantra della “coglioneria” maschile più qualche altra frattaglia sugli uomini “bianchi” o altre simili puttanate, senza dare un contributo fattivo, magari anche critico. E questo perché non sei animato da uno spirito costruttivo ma semplicemente dalla volontà di fare polemica.
Non ha alcun senso la tua permanenza su questo blog, dal momento peraltro che tu stesso hai espresso un giudizio negativo sul sottoscritto e sul suo modo di agire,proprio nel tuo ultimo post:”… giacché non sarei molto delicato nei tuoi confronti…” (Sergio).
Non è la prima volta che si arriva a questa situazione, come già ricorderai e come forse ricordano anche altri. Però, chissà perché, puntualmente ritorni…
A questo punto credo proprio che non abbiamo più nulla da dirci, ciascuno vada per la sua strada e Dio con tutti.
Fabrizio
P.S. mi raccomando, non dimenticare di dire in giro per la rete che il sottoscritto è un censore del tribunale del popolo stalinista. D’altronde il lupo perde il pelo ma non il vizio (ti conosco, “mascherina”…), e i kommmunisti rimarranno sempre kommmunisti” (mi raccomando ancora, con il K e tre M).
Un’altra cosa, evita di scrivermi in privato per farmi la ramanzina o per ricordarmi che sotto sotto sono tutte quelle cose brutte e cattive che ho appena elencato; perderemmo tempo entrambi.

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Leonardo 2:23 pm - 12th Luglio:

Concordo con la guerra psichica ma non che le donne siano superiori, o meglio non del tutto; la superiorità delle donne nasce proprio dal loro svantaggio, dall’ assimetria sessuale che non le fa cedere, che le predispone al comando sul maschio…
Saturno ha parlato di fobia sociale: un uomo potrebbe essere alto 2 metri e pieno di muscoli, ma perdente per via del disagio psichico…

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Sandro2 12:49 pm - 13th Luglio:

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2011/07/13/visualizza_new.html_786822102.html
Moglie in crisi coniugale lega il marito e lo evira
La donna ha gettato poi il pene nella spazzatura
13 luglio, 11:07

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NEW YORK – A quasi vent’anni di distanza da Lorena Bobbitt, caso analogo in California, una moglie in crisi coniugale ha drogato di nascosto il marito, lo ha legato al letto e lo ha evirato con un coltello, gettando poi il suo pene nella spazzatura. E’ successo a Los Angeles, protagonista Catherine Kieu Becker, 48 anni, e il marito, 51 anni, di cui la polizia non ha reso noto il nome. Stando a quanto riferito dal Los Angeles Times, la donna ha preparato la cena al marito, versandogli di nascosto nel cibo una sostanza che gli ha fatto perdere i sensi. Quando l’uomo si é risvegliato, era legato al letto. La moglie a quel punto, armata di coltello, gli ha tagliato il pene, per poi gettarlo nella spazzatura. Quindi ha chiamato la polizia. All’arrivo degli agenti, la donna si è lasciata arrestare senza opporre resistenza. Ha solo detto loro che il marito “se lo meritava”. Il caso ricorda quello di Lorena e John Bobbit. L’uomo nel 1993 fu evirato in modo analogo. Al processo la donna fu assolta per infermità mentale.

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mauro recher 6:18 pm - 14th Luglio:

intanto ,per non perdere il vizio ,il blog vita da streghe ,se ne esce con questo post
http://vitadastreghe.blogspot.com/2011/07/invece-striscia-di-metilparaben.html

allora ho provato a dettare delle soluzioni ,il mio post è quello firmato anonimo ,perchè mi rompeva iscrivermi a quel blog li

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cesare 3:29 pm - 15th Luglio:

Assodato che maschi e femmine discendono tutti da Adamo ed Eva, e sono capaci in assoluta uguaglianza di fare sia il bene sia il male, questa nota informativa è per chi, deluso dei padri e di se stesso, ha dato dignità di progetto politico alla memoria di quanto stava bene sulle ginocchia della mamma, e le ripropone come utopia progressiva e unica salvezza per l’Umanità.
Nota informativa per maschipentiti e fedeli sinceri (paraculi astenersi) del rosaquotismo da CdA:

le ginocchia della Signora Maria Nella Manzoni, amministratore delegato della Società Nuova Termostampi, che il 4 giugno 2011 ha licenziato la sua lavoratrice, madre di quattro figli, x’ in coma vegetativo da 368 giorni causa aneurisma, non corripondono all’ideale di accoglienza-per-natura che ci si aspetta dal potere in rosa. Pregasi non cedere allo sconforto, come già ai tempi della caduta del Muro di Berlino, bensì di rimettersi in piedi sulle proprie gambe e contare sulle proprie forze.

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Marco 6:59 pm - 18th Agosto:

http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=441548&IDCategoria=11
TARANTO – «Negro, alzati. Quel posto è mio». Ha rivolto insulti razzisti a un giovane eritreo e poi lo ha minacciato spaccando per terra una bottiglia di vetro vuota. Uno dei frammenti è rimbalzato colpendo l’extracomunitario e procurandogli una vistosa ferita a un braccio. Infine si è scagliata contro gli agenti della Squadra Volante intervenuti sul posto ed è stata arrestata per resistenza, oltraggio a pubblico ufficiale e lesioni personali. Si tratta di Alessandra Torno, di 20 anni, tarantina.

Erano stati i poliziotti di quartiere a intervenire in piazza Garibaldi, dove era stata segnalata una rissa. Giunti sul posto, gli agenti hanno appreso da alcuni testimoni che una ragazza, pochi minuti prima aveva apostrofato con epiteti razzisti un cittadino di origine eritrea residente in provincia di Brindisi, seduto sulla panchina intimandogli di alzarsi per farle posto. Al rifiuto del giovane, la donna aveva continuato a minacciarlo strattonandolo violentemente e brandendo una bottiglia di birra vuota che nella concitazione del momento ha rotto sbattendola per terra. Un frammento della bottiglia ha procurato una ferita al malcapitato.

I poliziotti hanno rintracciato la giovane, seduta poco distante su un’altra panchina, che ha iniziato a inveire contro di loro. La donna, visibilmente agitata, ha minacciato sia i poliziotti che il giovane aggredito, il quale ha confermato quanto accaduto poco prima.

Il ragazzo si è poi recato al pronto soccorso dell’ospedale «Santissima Annunziata» per farsi medicare la ferita al braccio, giudicata guaribile in 8 giorni.

Gli agenti, con l’ausilio di una pattuglia della Volante accorsa nel frattempo sul posto, sono riusciti a bloccare l’esagitata e a condurla negli uffici della Questura. Durante gli accertamenti di rito, la donna ha continuato a inveire contro i poliziotti cercando anche di scaraventare per terra un computer della sala relazioni. Dopo l’ennesima aggressione è stata tratta in arresto e accompagnata in carcere. La donna dovrà rispondere sia di lesioni personali nei confronti del cittadino extracomunitario che di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Nelle prossime ore comparirà al cospetto del giudice delle indagini preliminari per l’interrogatorio di garanzia.
14 Luglio 2011

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Sandro2 6:12 pm - 20th Settembre:

http://violenza-donne.blogspot.com/2011/09/libia-la-vampira-di-gheddafi.html
La Vampira di Gheddafi
Il popolo libico si è rallegrato di conoscere la notizia. Huda Ben Amer – donna conosciuta con il soprannome di “La Vampira” o “Il boia”, per come giustiziava in maniera sinistra molti oppositori di Gheddafi durante il regime del Rais – è stata arrestata venerdì scorso dai ribelli a Tripoli.
“Se la rivoluzione fallisce, Huda Ben Amer ci impiccherà tutti” aveva dichiarato un ribelle in TV, a proposito di Huda Ben Amer, uno dei membri più importanti del regime di Gheddafi. Da 27 anni era ritenuta una delle principali responsabili delle atrocità del leader libico contro il suo popolo.
La Ben Amer era conosciuta per la sua partecipazione attiva alle impiccagioni degli oppositori di Gheddafi. Per questo motivo era anche soprannominata ‘Huda al-Shannaga’, che letteralmente si traduce “Huda l’impiccatrice”, secondo Al Arabiya. Il suo nome si trovava nella lista delle 38 persone più ricercate dalle nuove autorità libiche. La sua casa in Bengasi era stata incendiata una settimana dopo lo scoppio della rivolta popolare, lo scorso 17 febbraio.
Appena ventenne “La vampira” iniziò a guadagnarsi la sua fama di boia partecipando alle campagne repressive contro studenti dissidenti, iniziate nel 1972 e finite nel 1985. Un brutale episodio consolidò la sua reputazione nel 1984: l’impiccagione di Hamed Al-Shuwehdi, di 30 anni.
Al-Shuwehdi, era appena tornato dagli Stati Uniti dopo essersi laureato in ingegneria aeronautica e iniziò a promuovere delle campagne pacifiche contro il regime sotto il motto “Salvate il fronte libico”. Fu arrestato e il 5 giugno 1984 fu portato allo stadio di Bengasi. Con le mani legate fu giudicato e condannato a morte.
In contemporanea alla sentenza “La vampira” Ben Amer gridava a favore del regime e inveiva contro l’imputato per un’esecuzione capitale pubblica. Fu lei stessa, sul patibolo, a spingere la sedia che sosteneva Al-Shuwehdi. Il pubblico rimase scioccato vedendo le gambe dell’imputato in preda alle convulsioni. E più sorpreso ancora quando Ben Amer si avvicinò al cadavere e tirò le gambe in giù nel tentativo di finire Al-Shuwehdi. I dottori esaminarono Al-Shuwehdi per accertare la sua morte, ma era ancora vivo. Portatolo in ospedale, i dottori riuscirono a rianimarlo. Tuttavia, gli uomini di Gheddafi avevano ricevuto l’ordine di uccidere lo studente. Gli aprirono la bocca e riempirono di sabbia la gola fino al suo decesso.
Gheddafi rimasi affascinato dalle azioni con la forca di Ben Amer. Per questo motivo ella continuò a partecipare ad altre impiccagioni pubbliche, compresa quella di sette studenti nel 1987.
Una delle atrocità più recenti commesse da “La Vampira” – celebre, fra le altre cose, per portare una pistola alla cintola – avvenne nel 2008. Allora diede l’ordine di sparare contro dei manifestanti pacifici che erano usciti in strada per protestare contro le caricature di Maometto pubblicate da un giornale danese. I fatti avvennero il 17 febbraio, lo stesso giorno dell’inizio della rivoluzione che ha deposto Gheddafi.
Oltre che della sua brutalità, “La vampira” si è vanagloriata di disprezzare il popolo di Bengasi. In uno dei discorsi ha asserito: “Non ci sono uomini qui. Io sono l’unico uomo a Bengasi”. Inoltre, si sospetta che si sia appropriata di milioni di dollari.

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Luigi Corvaglia 9:01 pm - 20th Settembre:

> Sandro2
Avevo già letto quest’articolo.
Se non sbaglio sull’Unità.
Che dire?
Chissà chi avrà traviato la poverella … perché è ovvio che è stata sicuramente imbrogliata, de-culturalizzata e de-eticizzata.
Prima assoggettata e poi resa complice dal Sistema e per il Sistema.
Sistema retto da uomini ——> Sistema maschilista ——> Uomini responsabili comunque ———-> Oddio vuoi vedere che …. o.O …. sono stato io?

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Sandro2 9:01 pm - 29th Ottobre:
Andrea 7:56 pm - 5th Novembre:

http://www.tg1.rai.it/dl/tg1/2010/articoli/ContentItem-d3a78c6e-de47-4b06-90e4-2dd088c96e8a.html
MILANO – E’ stata sgozzata con un coltello da cucina dall’amante di suo marito. Sono bastate poche ore ai carabinieri per risolvere il giallo dell’omicidio della 58enne casalinga Patrizia Reguzzoni, trovata cadavere ieri mattina in un parcheggio isolato in via Lago Malaspina a Pioltello, nell’hinterland di Milano.
ARRESTATA UNA DOTTORESSA – I militari di Cassano d’Adda e Monza hanno posto ieri sera in stato di fermo una 28enne, medico milanese, con l’accusa di aver assassinato la rivale in amore al culmine di un appuntamento fissato forse per un chiarimento. La discussione sarebbe però in breve degenerata in una lite e ad un tratto la dottoressa avrebbe estratto il coltello che aveva portato con sé e accoltellato alla gola la Reguzzoni. Poi ha trascinato il corpo per alcuni metri e l’ha lasciata agonizzante vicino alla sua auto, dove la casalinga è morta poco dopo.
LA RIVELAZIONE DEL MARITO – Sarebbe stato il marito della vittima, dopo aver effettuato il riconoscimento del cadavere nel parcheggio, a rivelare ai carabinieri la relazione che aveva da qualche mese con la collega, la cui auto era stata segnalata ai carabinieri da alcuni testimoni che ieri mattina si trovavano nei pressi del luogo del delitto. La dottoressa è stata dunque convocata in caserma nel tardo pomeriggio e verso le 22, dopo diverse ore di interrogatorio, è crollata e ha confessato l’omicidio, rivelando di aver gettato il coltello in un cassonetto della spazzatura di Vimodrone, poco distante da Pioltello.
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Non so quanti anni abbia l’uomo conteso, ma suppongo almeno sessanta, considerando che la donna uccisa dalla dottoressa ne aveva cinquantotto. Quello che io mi chiedo è come possa una giovane donna di soli ventotto anni, uccidere per gelosia una donna che potrebbe essere sua madre, moglie di un uomo che quindi potrebbe essere suo padre. E questa sarebbe la “razionalità” femminile?
Per come la vedo io, in casi del genere una donna dovrebbe essere condannata ancor più pesantemente di un uomo, perché a quell’età (e a meno che una donna non sia un mostro di bruttezza) il potere sessuale femminile è assoluto.
Di conseguenza una donna può avere quasi tutti gli uomini che desidera, al contrario di un uomo della stessa età, che al massimo potrà averne qualcuna e dopo aver faticato un bel po’. Cercherò di spiegarmi meglio: se non sbaglio, alcuni anni fa, in Spagna il governo Zapatero ha stabilito che un reato commesso nei confronti di una donna, da parte di un uomo, è più grave del contrario, questo perché (sempre se non vado errato) l’uomo è fisicamente più forte e pertanto può abusare più facilmente dell’altra.
Ebbene, a mio parere questo discorso dovrebbe valere per le donne quando c’è di mezzo il sesso e i sentimenti, visto che in questo caso sono loro ad avere il coltello dalla parte del manico, perlomeno fino ad una certa età.

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Andrea 8:03 pm - 5th Novembre:

http://www.agi.it/genova/notizie/201111021745-cro-rt10212-circuisce_convivente_e_si_fa_dare_133mila_euro_chiesto_giudizio
(AGI) – Genova, 2 nov. – Il pm Stefano Puppo ha chiesto che una donna genovese, madre di una bambina di tre, sia processata per lesioni, maltrattamenti e circonvenzione di incapace per avere vessato per anni e convinto a farsi consegnare la somma di 133mila euro da un’anziana convivente che aveva preso in casa con se’. Secondo quanto chiarito dalla procura, la trentaseienne nel 2008 aveva preso in casa una sessantacinquenne affetta da un deficit mentale. Aveva preso a umiliarla, insultandola e picchiandola, fino a spezzarle un dito della mano sinistra, lesione che i medici del pronto soccorso giudicarono guaribile in trenta giorni. In tre anni, attraverso il versamento di tre assegni, la donna si sarebbe fatta consegnare tutti gli averi della convivente, lasciandola pure con un piccolo debito verso la banca. Spetta ora al gip decidere se mandare a processo la donna o valutare eventuali riti alternativi.(AGI) Ge1/Mav

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Andrea 8:10 pm - 5th Novembre:

http://www.umbria24.it/%C2%ABse-mettessero-galera-ammazzerei%C2%BB-minaccia-sequestra-marito-denuncia/67004.html
di Francesca Marruco

Lo aveva svegliato intorno alle due di notte e puntandogli un coltello alla gola gli aveva detto: «Se non ti comporti bene te lo infilo in gola». Gli ha tagliato il busto ortopedico con cui curava la sua ernia. Gli ha tirato un bicchiere d’acqua quando era ancora convalescente disteso sul divano di casa. Lo ha lasciato chiuso fuori di casa più di una volta. E una volta ce lo ha chiuso dentro per impedirgli di uscire. Sono solo alcune delle azioni che una cinquantenne residente in provincia di Perugia avrebbe messo in atto nei confronti del marito che ad un certo punto si è stancato e l’ha denunciata.

Presto la richiesta di rinvio a giudizio Per la donna, difesa dall’avvocato Giuseppe De Lio dello studio Brusco, è arrivato ora l’avviso di conclusione delle indagini, l’anticamera alla richiesta di rinvio a giudizio. E per lei, le accuse sono sequestro di persona, violenza privata e minacce. L’avvocato si dice «sereno per l’eventuale processo». Certo è invece, che il marito quando sporse denuncia nel 2008 tanto tranquillo non doveva essere.

Quattro albanesi per farti menare Quando aveva detto alla moglie di aver intenzione di andare da un avvocato per la separazione, lei prima lo aveva buttato fuori di casa, «vai via immediatamente», gli aveva urlato sbattendolo fuori. Poi lo aveva richiamato al cellulare dopo un quarto d’ora e gli aveva intimato di rientrare in casa, per dirgli «tanto pago quattro albanesi per farti menare» sottraendogli le chiavi della macchina. Non paga alle due di notte lo aveva svegliato dal divano letto chiuso dove normalmente lo costringeva a dormire dicendogli di andare a dormire su una sedia in cucina.

A dormire sul divano letto, chiuso Già perché pare che nonostante la necessità dell’uomo di riposare comodamente visto un intervento alla colonna vertebrale, la donna lo costringesse a dormire sul divano letto in salotto. Senza aprirlo però. In un’altra circostanza in cui l’uomo stava riposando sul divano poco dopo l’operazione invece, la moglie prima gli aveva tirato un bicchiere d’acqua addosso poi gli aveva strappato la catenina dal collo.

Le minacce Nell’arco di 48 ore, tra la fine di agosto e l’inizio di settembre 2008 gli avrebbe detto: « Se non mi mettessero in galera ti ammazzerei» e anche «devi aver paura a dormire in casa con me perché tu non mi conosci, io posso farti del male». E una volta gli aveva impedito di uscire di casa per andare a un visita medica programmata, gli aveva tolto le chiavi di casa e lo aveva chiuse dentro a chiave.

Lo chiudeva fuori di casa Una volta lo aveva tenuto fuori sul pianerottolo per più di sei ore. Sei ore in cui lo aveva insultato, ogni volta che lui bussava chiedendo di rientrare. E una volta dentro gli avrebbe detto «tonto rientra in casa e stai muto», salvo poi minacciarlo nuovamente di mandarlo a vivere nello scantinato «come un sorcio». Un’altra volta lo aveva fatto stare fuori per più di due ore con le buste della spesa. Impossibile rientrare con la chiave messa da dentro. « torna a casa è l’ultima occasione non ti sopporto più» gli aveva poi amorevolmente comunicato per rientrare a casa.

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Andrea 8:17 pm - 5th Novembre:

http://www.pupia.tv/castel-volturno/notizie/000724.html
Nella mattinata di lunedì 31 ottobre, a seguito di una complessa indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, la squadra mobile di Caserta ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, in relazione ai reati di induzione e sfruttamento della prostituzione, estorsione e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, nei confronti della cittadina nigeriana Arase Otiti, 35 anni, nigeriana, residente a Castel Volturno.

Le indagini scaturivano dalla denuncia di una giovane connazionale, la quale raccontava che, nel 2008, convinta a partire per l’Italia con la prospettiva di un lavoro onesto da una concittadina, giunta dopo un lungo viaggio in Libia ed imbarcatasi per l’Italia, raggiungeva Lampedusa, da dove veniva trasferita al centro di accoglienza di Crotone, dove, dopo alcuni giorni, era stato contattato da un emissario della Arase che, per 200 euro, l’aveva poi accompagnata a Castel Volturno, dove l’aveva conosciuta.

La donna, dopo una iniziale e cordiale accoglienza nella sua abitazione, sottoponeva la giovane ad un rito magico (voodo) con la quale, secondo le credenze tribali del loro paese di origine, la vincolava a tutti i suoi voleri. Da quel momento, “la madame”, con l’aiuto di altri due giovani, aveva costretto la vittima a prostituirsi affinché potesse pagare la somma di 35mila euro pretese come risarcimento per le spese sostenute per farla giungere in Italia e consentirle di riscattare la sua libertà.

Dopo circa un anno, la giovane vittima era rimasta incinta e, grazie all’aiuto del fidanzato italiano, approfittando di un viaggio in Nigeria della Arase, era fuggita. La madame, al suo rientro, aveva più volte contattato la giovane, che si era trattenuta nell’area domitia, minacciandola continuamente al fine di indurla a ritornare sotto la sua protezione, fino a quando non era scappata a Mantova, insieme al figlioletto nato nel frattempo, dove aveva continuato a subire le minacce telefoniche della sua sfruttatrice.

Le scrupolose indagini della squadra mobile, a seguito delle dichiarazioni della vittima, permettevano di individuare l’abitazione dove ella era stata ospitata da Arase e, quindi, l’identificazione di quest’ultima. La dovizia degli indizi raccolti e le conseguenti informative trasmesse alla Procura permettevano di inoltrare al gip del Tribunale sammaritano una richiesta di misura cautelare in carcere che veniva integralmente accolta.

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fulvioterzapi 2:27 pm - 6th Novembre:

>>>>A volte mi immagino un mondo futuro, nel quale grazie alla bioingegneria i maschi non ci sono e ci sono soltanto donne, che si soddisfano tramite tecnologie e tra di loro e si riproducono tramite ingegneria genetica. Sarebbe desiderabile per loro un mondo così? Senza più uomini, contro chi potrebbero sfogare la loro sete di dominio?

c’è un film polacco (Sexmission del 1984) che ha una trama simile . si trova su torrent ma i sottotitoli sono solo in inglese e temo che da bravi italiani che conoscono solo il proprio idioma il 99% di voi non sia molto proficiente con la lingua dei Beatles.

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Daniele 6:12 pm - 6th Novembre:

fulvio, non so se te nei accorto, ma anche il regista di quel film polacco è un “uomo”, così come è un “uomo” il regista di quest’altro ridicolo film
http://www.youtube.com/watch?v=5xQF0gerTtM&feature=youtu.beSexmission del 1984)
Pensa che prima di andarlo a vedere neanche sapevo cosa fosse. Addirittura pensavo che trattasse di una invasione aliena, invece ci sono i Cinesi che invadono l’Australia… e vengono fermati da un gruppo di adolescenti guerriglieri! AHAAHAHHAHAHAHAHHA!! Capitanati da una 21 enne (ovviamente superfica…) che sprona gli uomini a combattere! AHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHHAAH!!! Ad un certo punto ridevo così forte, che la gente voleva linciarci in sala. Mai viste tante puttanate insieme!
Quello che voglio dire è che sarebbe il caso di prendere certe vaginate, per quello che sono, ovvero delle vaginate!
Ma tu credi veramente che da SOLE, senza la fattiva collaborazione maschile, potrebbero mettere in atto una cosa del genere? Scherzi, vero? *
Tra l’altro, come è stato più volte fatto notare sia in questo blog che altrove, l’ingegneria genetica è una creazione maschile…
>>>>>>>>>>>>
* Per esempio, vuoi che ti dica che fine hanno fatto le “terribili amazzoni” di Gheddafi…?
http://libyanfreepress.wordpress.com/2011/11/05/gaddafi%e2%80%99s-female-bodyguards-murdered-le-amazzoni-di-gaddafi-assassinate-eng-ita/
Questa è la differenza che passa fra la realtà e le fantasie mediatiche, propagandate sia dalle femministe che dai loro servi…

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Daniele 6:15 pm - 6th Novembre:

fulvioterzapi
>>>>>>>>>>>>>>>>
ma i sottotitoli sono solo in inglese e temo che da bravi italiani che conoscono solo il proprio idioma il 99% di voi non sia molto proficiente con la lingua dei Beatles.
>>>>>>>>>>>>>>>>>
Vabbè, fulvio, s’è capito che tu conosci l’inglese al contrario del 99% degli italiani, però ti metto al corrente del fatto che esistono google e relativi traduttori…

http://translate.google.it/

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Daniele 6:26 pm - 6th Novembre:

PS: per la precisione il film in questione è questo:
http://www.mymovies.it/film/2011/tomorrowwhenthewarbegan/news/ottogiovanicontrounesercito/
La canzone sopracitata è l’unica cosa buona di quel ridicolo film.

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Leonardo 7:29 pm - 6th Novembre:

fulvioterzapi:
A volte mi immagino un mondo futuro, nel quale grazie alla bioingegneria i maschi non ci sono e ci sono soltanto donne, che si soddisfano tramite tecnologie e tra di loro e si riproducono tramite ingegneria genetica. Sarebbe desiderabile per loro un mondo così? Senza più uomini, contro chi potrebbero sfogare la loro sete di dominio?
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Non voglio avere preconcetti sulle doti ingegneristiche e tecnologiche delle donne, ma credo che sarebbe più realistico un mondo dove gli uomini siano in maniera totale sottomessi dalle donne e infaticabili lavoratori, ma quasi ci siamo. Più che altro in un mondo di sole donne dovrebbero rimboccarsi le maniche e occupare tutti i rami svolti dagli uomini; oppure senza uomini cesserebbe la loro invidia e svilupperebbero doti oggi sconosciute.
Allora cerchiamo di curare i mali dei maschi e delle femmine, cosi entrambi svilupperemo doti oggi sconosciute, in fondo si dice che il cervello umano è impiegato solo in una piccolissima parte…

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Luigi Corvaglia 7:38 pm - 6th Novembre:

Fulvio
hai proprio azzeccato.
Portato sia per materie matematiche che umanistiche, col tempo ho scoperto che le lingue non facevano proprio per me.
E’ grave? sad
Mah … sopravviverò.
Magari comunicando a gesti …. altra specialità dell’italica gente!!
Trovo però un tantino più preoccupanti queste tue elucubrazioni.
Parere personale ehh …. smile

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Andrea 7:57 pm - 6th Novembre:

Leggete le parole di questa donna.
http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20090903083756AABNJz7
>>
c’è solo un caso dove la donna viene (quasi) scagionata:
questa è la sindrome post partum, una forma di gravissima depressione provocata dallo schok ormonale sommata dallo stress, è una situazione molto grave dove la donna, per un periodo circoscritto, non è praticamente in grado di intendere e volere.
SE chi sta attorno a questa donna se ne accorge è curabile, se invece certi segnali vengono deliberatamente ignorati la cosa può sfociare in tragedia, spesso con l’omicidio del figlio.
>>

>>
una donna che uccide il proprio figlio in simili circostanze NON è un’assassina!
>>
_____________

Se io sostenessi che uno stupratore è stato reso tale da un eccesso di testosterone o da una astinenza impostagli dalle donne, cosa mi risponderebbero? Oppure se scrivessi che un serial killer è stato reso tale da abusi subiti in passato dalla madre, e pertanto il suddetto non è da considerare un assassino, cosa mi accadrebbe?
Verrei linciato?

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Andrea 9:10 pm - 6th Novembre:

http://www.corriere.it/cronache/11_novembre_06/avvelenatrice-dobnna-reggio-calabria_a3fea964-0864-11e1-8af3-7422a022c6dd.shtml
A INCASTRARLA UN VIDEO
Succo di mela e benzina, tenta
di avvelenare il compagno: arrestata
L’uomo era già ricoverato in ospedale per intossicazione

MILANO – Ha tentato di avvelenare l’anziano convivente, già ricoverato in ospedale per un’intossicazione, facendogli bere un succo di frutta alla mela verde miscelato con della benzina. La donna, una 45enne, è stata scoperta e arrestata dai carabinieri di Locri per tentato omicidio. Stando ai primi accertamenti anche l’intossicazione per un mix di farmaci, che aveva portato al ricovero dell’anziano, sarebbe stata provocata dalla 45enne la sera precedente. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, che hanno acquisito anche i filmati delle telecamere di un bar sotto l’ospedale, la donna ha acquistato un succo di frutta alla mela verde e vi ha poi versato dentro della benzina.

LA MISCELA – Preparata la miscela, si è diretta al reparto di geriatria e ha cercato di propinarla all’uomo. Quest’ultimo, nonostante versasse già in gravi condizioni, è riuscito a richiamare l’attenzione degli infermieri. È intervenuto anche un carabiniere libero dal servizio che si trovava nella stanza accanto per assistere un parente. Ormai scoperta, dopo aver recuperato la borsa, la donna ha cercato di allontanarsi dal reparto ma è stata fermata dal militare. Giunti i rinforzi è stata accompagnata in caserma ed arrestata. Nel corso di una perquisizione è stata trovata nella sua borsa una pistola giocattolo a tamburo calibro 38 con 5 colpi a salve.

IL POSSIBILE MOVENTE – La donna non avrebbe avuto mire sul patrimonio del compagno, anche perché non avrebbe ereditato nulla. Ma, secondo gli inquirenti, voleva a tutti i costi la sua morte:«Lui mi maltrattava», avrebbe confidato agli inquirenti. Sarebbe per questo motivo che venerdì sera ha somministrato al convivente un mix micidiale di farmaci con la scusa di fargli superare un’alterazione febbrile. Il pensionato, però, non è morto ed è stato ricoverato nell’ospedale di Locri per intossicazione. La donna non si sarebbe comunque persa d’animo e sabato mattina avrebbe tentato nuovamente di ucciderlo. Oltre che per l’insospettabile resistenza dell’uomo, il tentato omicidio sarebbe stato sventato anche dalla ferrea dieta imposta dagli infermieri all’uomo. Gli operatori sanitari del reparto si sono infatti allarmati non appena la donna ha estratto dalla borsa il succo di frutta. L’attività investigativa ha poi consentito di accertare che la donna era stata ripresa dal sistema di videosorveglianza dell’ospedale mentre versava la benzina nel succo di frutta che aveva acquistato per il convivente. Un elemento di prova inoppugnabile che è servito a rafforzare il contesto delle accuse a suo carico.

Redazione Online
06 novembre 2011 19:19

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Marco 10:54 pm - 6th Novembre:

@ Leonardo –
ma credo che sarebbe più realistico un mondo dove gli uomini siano in maniera totale sottomessi dalle donne e infaticabili lavoratori, ma quasi ci siamo.
@@@@@@@@
Madonna mia, ma quanto sei esagerato Leonardo!
Guarda che il mondo non è solo l’Italia, l’Europa dell’ovest, gli Stati Uniti e il Canada: il mondo è anche l’Africa, la Cina, l’Europa dell’est, il Sud America, ecc. ovvero paesi in espansione, che si portano dietro usi e costumi diversi da quelli occidentali e che in un futuro non lontanissimo prenderanno pure il posto dell’America.
Basti dire che i cinesi hanno comprato una parte del debito statunitense ed hanno stretti rapporti economici con quasi tutti i paesi africani…

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Marco 11:20 pm - 6th Novembre:

@ fulvioterzapi –
A volte mi immagino un mondo futuro, nel quale grazie alla bioingegneria i maschi non ci sono e ci sono soltanto donne, che si soddisfano tramite tecnologie e tra di loro e si riproducono tramite ingegneria genetica. Sarebbe desiderabile per loro un mondo così? Senza più uomini, contro chi potrebbero sfogare la loro sete di dominio?
@@@@@@@@
fulvio, a quanto pare anche te ami esagerare.
Boh, detto francamente certe esagerazioni non le capisco proprio, non le capisco perché noto che alcuni – fra i quali tu – tendono a descrivere le donne come delle “guerriere” in grado di sterminarci. Credo sia il caso di guardare meno film, perché come ha giustamente scritto Daniele, fra la realtà e le stronzate mediatiche ci passa di mezzo un abisso.

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Luigi Corvaglia 12:21 am - 7th Novembre:

Fulvio
ho visto il film …. in polacco….
Beh …. tanto la profondità dei dialoghi si capiva lo stesso.
ehmm ….. che dire?
Niente.
Non sono un cinofilo* ….

* non è uno sbaglio e tu mi sembra ci voglia prendere per il culo.

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fulvioterzapi 6:08 am - 7th Novembre:

aspettate un momento: nel post precedente stavo citando Saturno che tratteggiava un futuro distopico popolato solo da donne e io gli suggerivo un film con argomento simile.
in realtà ci sono altri esempi del genere: una puntata della serie I Viaggiatori (che dovrebbe trovarsi su Megavideo), la graphic novel intitolata Y: The Last Man On Earth (ma non ho idea se sia stata tradotta in italiano) e il libro Anatomia Umana di C. Chernov la cui lettura consiglio caldamente.

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cesare 10:05 am - 7th Novembre:

Vi segnalo un articolo sul Il Foglio di Sabato 8 novembre dal Titolo: “Nero di donna” di Matteo Marchesini che riconosce in Velia, la protagonista del romanzo “Velia” del fiorentino Bruno Cicognani (prima edizione nel 1923 e poi negli anni cinquanta per i tipi di Mondadori) un tipo femminile del tutto attuale. Vi invito a leggerlo tutto perché ne vale davvero la pena. Di seguito una parte dell’analisi/descrizione che Matteo Marchesini fa della protagonista del romanzo in questione, ovvero Velia:
…”Ecco dunque chiarita la ragione per cui più avanzavo nella lettura più la creatura di Cicognani mi sembrava paradossalmente attuale: perchè è uno dei pochissimi personaggi che, pur agendo in un contesto lontanissimo dal nostro, potrebbero essere “riscritti” e inseriti senza cambiamenti decisivi nella cornice del Duemila. La Velia infatti, somiglia in modo straordinario a certe tipiche figure più o meno pubbliche di oggi, che riescono ad incarnare al tempo stesso la femmina-oggetto e la tiranna senza rimorsi, che oscillano tra volubilità estrema e la volontà ferrea ma nichilistica di chi crede solo che gli sia tutto dovuto perché ha subito un torto originario. Non a caso Velia è una revisionista compulsiva: ha l’abitudine di riscrivere di continuo il passato a seconda delle esigenze del presente. E proprio per questo è anche una narcisista sadica-una tranquilla, spericolata, feroce eroina del consumo. Non sorprende quindi che la sua meschina e inarrestabile volontà di potenza sembri così vera a chi la guarda dal fondo della nostra epoca, immersa in un sempre più precario benessere e in un sistema di relazioni socio-economiche che ha insieme parodizzato e cancellato le speranze di riscatto delle categorie un tempo oppresse. Questa donna non ha compagne o compagni, nemmeno nel male: il suo darwinismo quotidiano conosce solo nemiche e nemici, alleate o alleati provvisori, clienti o strumenti da manipolare. “La carne era un’impenetrabilità ignota”, dice il povero ingegnere Soldani Bo (suo amante destinato alla distruzione) battendo contro l’oggetto irraggiungibile del suo desiderio. E davanti a questa carne non c’è niente da fare, niente da capire: il mondo è moravianamente quello che è, senza nemmeno le stilizzazioni sublimatorie degli anni Settanta. Restano insomma, a maggior gloria di questo infernuccio, perfino i sentimenti, le azioni benevole o tremende, le troppe gioie o i troppi paradisi: solo, somigliano a frutti perfetti e osceni perché sono senz’ombra, cioè senza significato”.
Matteo Marchesini aggiunge:
“Chiudo “La Velia”, e mi viene in mente un altro pensiero. Se non si raccoglie questa eredità “naturalistica”, e non si porta al parossismo il vertiginoso degrado relazionale che descrive – o se si preferisce se non ci si perde nell’euforico vorace assaggio dei suoi cibi insapori – oggi è davvero difficile scrivere un romanzo vero”.

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Leonardo 10:42 am - 7th Novembre:

Marco:
Madonna mia, ma quanto sei esagerato Leonardo!
Guarda che il mondo non è solo l’Italia, l’Europa dell’ovest, gli Stati Uniti e il Canada: il mondo è anche l’Africa, la Cina, l’Europa dell’est, il Sud America, ecc. ovvero paesi in espansione, che si portano dietro usi e costumi diversi da quelli occidentali e che in un futuro non lontanissimo prenderanno pure il posto dell’America.
—————————————————————————-
Speriamo di no, vivere come nei paesi che hai descritto, dai quali fugge un sacco di gente per venire in occidente a vendere le rose nei nei locali o pulire i vetri alle automobili, non mi sembra auspicabile. Se poi aggiungiamo il fanatismo religioso islamico ci ritroveremo come in Afghanistan.
Il peggio è che tu Marco hai estrapolato una frase da un discorso completamente diverso.

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mauro recher 6:16 pm - 7th Novembre:

non è proprio pertinente al tema ,ma volevo parlare di Forum ,il programma di Rita Dalla Chiesa. Questo programma ,un mese fa ,ha discusso una causa (anche se finta ,poco importa ,importa il contenuto ) ,dove un uomo ha trovato la moglie insieme al fratello ,e dalla rabbia ,sono partiti due schiaffoni. La Dalla Chiesa ,ha detto :”Beh ,in quel contesto ,due schiaffoni ci stanno anche”. Naturalmente ,partendo dalla 27 ora ,fino ad altri blog femministi (tra qui un altro genere di comunicazione ,che saluto smile ) si sono scagliati contro Rita Dalla Chiesa e il programma. Morale del discorso? Da un pochino di tempo stanno andando in onda delle puntate “riparatrici” dove mettono le donne dalla parte delle vittime ,proprio oggi una causa che vedeva la donna che incolpava il suo datore di lavoro di fare scelte sessiste ,perchè lei è donna e quindi non in grado di svolgere il ruolo di direttore del supermercato (mi sembrava)…altre volte ,sempre cause dove le donne sono vittime…
senza contare che il datore di lavoro ha risposto quello che le donne vogliono sentire dire ,cioè che la donna si sente realizzata anche se sta a casa.
Oltre che fare un danno immenso ,a mio avviso, alla questione maschile (credo che noi ,di uomini beta non abbiamo mai detto una cosa del genere) leggeva un copione dove già passava dalla parte del torto ,secondo il modello femminista …
E via discorrendo che ci sono solo uomini nei CDA ecc ecc ,secondo un modello ben definito ..
ma nessuno però ha detto che ,nel mondo maschile ,ci sono due velocità ,gli uomini nei cda ,ma anche quelli che fanno la fila alla caritas o che muoiono sul lavoro. Anche nel femminile c’è una velocità diversa ,ma molto meno accentuata ,eppure per le femministe essere uomo comporta l’essere privilegiati …
Un ultima cosa ,qui si parla spesso di donne in generale ,sarebbe opportuno ,secondo me , chiamarle femministe e combattere la loro ideologia.

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Sandro2 9:19 pm - 27th Novembre:

http://www.leggo.it/articolo.php?id=150620
Domenica 27 Novembre 2011 – 17:04
>
PADOVA – Maltrattava i figli di 16, 10 e 3 anni con frustate, colpi di scopa e digiuni forzati. Farà appena 2 anni e 8 mesi di reclusione. Il giudice del Tribunale di Bassano del Grappa, infatti, non ha accolto la richiesta della pubblica accusa che aveva chiesto per la donna, una quarantenne del vicentino, 4 anni e 10 mesi di reclusione. A riportare la notizia il Gazzettino, che scrive come i piccoli hanno ancora le cicatrici sul corpo, segni indelebili della violenza della madre. La donna è arrivata addirittura a prenderli a morsi.
Torture che sono state scoperte solo nel 2008, quando il figlio di 10 anni ha avvisato “Telefono Azzurro” di quanto accadeva in famiglia. Dopo la verifica dei servizi sociali, i figli sono stati affidati ai rispettivi padri: il minore, infatti, è figlio del secondo marito della quarantenne.

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Rita 2:03 pm - 6th Dicembre:

http://www.nyasatimes.com/malawi/2011/12/05/7-women-in-court-for-slicing-teen-girls’-genitals/

Malawi Police arrested seven women in the lake-shore northern district of Nkhata Bay for performing genital mutilation on two young girls and they are facing prosecution.

The women are reported to have sliced the vaginas of two girls aged 15 and 16 with a brand new razor blade with the aim of preventing them from prostitution.

Nkhatabay police spokesperson Martin Bwanali confirmed, saying one of the suspect is a mother to one of the girls.

Female Genital Mutilation
Police said the seven women are answering charges of unlawful wounding contrary to section 421(a) of the penal code and attracts a maximum seven years sentence.

“One of them suffered a wound measuring 4.5-5cm long and 0.4cm deep,” the police spokesman said.

Police said after performing clitoris removal, they dumped the young girls outside the bar and leaving them in pain until some wishers who were shocked with the incident took the girls to hospital.

The torturous procedure is said to have been done at one of the rooms near the bar.

The seven suspects are identified as Ireen Kasambara, aged 38 (mother to one of the girls), Ruth, 29, Lilian, 25 and Ireen Kaunda, 20, Martha, 22, and Anne Kamanga, 20, and Joy Aliya, 31

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dia 9:18 pm - 6th Dicembre:

bisognerebbe anche aprire il capitolo sulla circoncisione, però. Le mutilazioni genitali non sono solo “femminili”. Per praticare un’infibulazione ci vogliono tre donne, due che reggono e una che taglia. Tutte innocenti? Tutte vittime? Per carità.

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cesare 10:24 am - 7th Dicembre:

La circoncisione non è considerata una mutilazione sessuale per il semplice fatto che non lo è: non ha infatti alcun effetto di riduzione della potenza o del piacere sessuale nè maschile nè della partner. Intevento non invasivo, di facile attuazione e poco doloroso. Dal punto di vista strettamente sessuale la circoncisione conferisce al glande una minor sensibilità e pertanto consente una maggiore durata dell’atto sessuale. Si ipotizza, fra le controindicazioni, che conferisca alla pelle del pene minore elasticità. Da un punto di vista clinico è fra gli interventi curativi in caso di fimosi.
Essa è praticata in ambito laico per motivi igienici e in ambito religioso (Islam, Ebraismo) per motivi sia igienici sia simbolico/rituali (segno dell’ingresso del maschio nell’età adulta e della consegna di tutto se stesso nella relazione con Dio: il patto con Dio). Storicamente, laddove l’igiene (l’acqua) è pratica inarrivabile, e il clima caldo prevale, il prepuzio è ostacolo all’igiene sessuale e la sua eliminazione ritenuta necessaria ad evitare infezioni.
Nota affettuosa alle donne così preoccupate in merito alla circoncisione maschile: preso atto che che l’utero è vostro, al nostro cazzo ci pensiamo noi, OK?

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Rita 9:54 pm - 8th Dicembre:

http://www.diariodelweb.it/Articolo/Mondo/?d=20111128&id=225580

Si indaga su presunti rituali di magia nera e traffico di sperma. Diciassette i capi d’accusa, le imputate rischiano il linciaggio. Oggi tre donne sono comparse davanti al giudice nella capitale Harare, chiamate a rispondere di delitti così morbosi da avere sconvolto i connazionali
HARARE – La polizia dello Zimbabwe teme che la pratica si sia estesa a livello nazionale: nel paese africano si moltiplicano le denunce di stupri di gruppo da parte di donne, le quali preleverebbero poi il seme del maschio violentato per rituali esoterici. C’è voluto più di un anno – dall’apertura del primo caso di questo genere – perché la polizia riuscisse ad arrestare qualcuno, e oggi tre donne sono comparse davanti al giudice nella capitale Harare, chiamate a rispondere di delitti così morbosi da avere sconvolto i connazionali.

Il racconto di una vittima – Una delle presunte vittime – che ha preferito restare anonima – ha raccontato lo scorso luglio in un’intervista alla tv nazionale la dinamica dello stupro: tre donne gli offrirono un passaggio in auto ad Harare. Dopo essere salito sul veicolo, ha spiegato, «una di loro mi ha versato dell’acqua in faccia e mi hanno iniettato qualcosa che deve avermi stimolato un forte desiderio sessuale».
«Hanno fermato la macchina – ha raccontato il testimone, citato anche dall’edizione online della Bbc – e mi hanno costretto a fare sesso con ognuna di loro diverse volte, usando sempre il preservativo. Quando hanno finito, mi hanno abbandonato in una foresta completamente nudo». «Alcuni contadini mi hanno aiutato a chiamare la polizia, e le forze dell’ordine mi hanno accompagnato all’ospedale per contrastare gli effetti della droga che mi avevano somministrato, visto che il desiderio sessuale non andava via» ha detto ancora la presunta vittima.

Le prime donne ad affrontare il processo dovranno rispondere di 17 capi d’accusa per aggressione oscena con l’aggravante della violenza, visto che il codice penale dello Zimbabwe non prevede lo stupro ai danni di uomini. Le tre imputate sono state arrestate all’inizio del mese nella città di Gweru (275 chilometri a sudovest di Harare, dove la polizia ha trovato 31 preservativi usati nell’auto in cui viaggiavano). Dopo il rilascio su cauzione il mese scorso, sono state minacciate da folle di persone. Sarebbero in seguito state costrette a rimanere chiuse in casa per evitare attenzioni indiscrete.

La polizia teme che la pratica si sia estesa a livello nazionale – La polizia, come ha spiegato l’investigatore Andrew Phiri alla Bbc, pensa che si tratti di un’organizzazione che opera su scala nazionale. «Abbiamo ricevuto denunce da numerose zone del paese, succede soprattutto nelle autostrade – ha riferito il responsabile dell’inchiesta – dobbiamo ancora scoprire il reale motivo di queste aggressioni ma abbiamo sentito dire che si tratti di riti esoterici». Sembra infatti che le donne conservino lo sperma maschile per utilizzarlo in rituali di magia nera, ma c’è anche chi suggerisce che il seme venga utilizzato per traffici.

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Andrea 5:31 pm - 10th Dicembre:

http://violenza-donne.blogspot.com/2011/12/monreale-aggredisce-il-marito.html
08 dicembre 2011

MONREALE – Ha colpito ripetutamente con una stampella il marito di 85 anni paralizzato a letto e il figlio dell’anziano. Con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni i carabinieri hanno arrestato a Monreale (Palermo) una romena di 44 anni. La donna aveva sposato il pensionato acquisendo così la cittadinanza italiana. La lite sarebbe scaturita per futili motivi. Le due vittime dell’aggressione, rimaste lievemente ferite, sono state medicate e giudicate guaribili in pochi giorn

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Andrea 5:33 pm - 10th Dicembre:

http://violenza-donne.blogspot.com/2011/11/le-persecutrici-telefoniche-di-donne.html
07 novembre 2011
Di fronte alla “bulimia” telefonica della persecutrice non c’è prova del danno alla vittima che tenga ai fini della misura cautelare di cui all’articolo 282 ter Cpp a carico dell’indagata per stalking: una serie massiccia e quotidiana di telefonate alla (presunta) rivale in amore per un periodo di quattro mesi è di per sé sufficiente a far scattare a carico della persona sotto inchiesta il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. Lo precisa la sentenza 40105/11 pubblicata dalla quinta sezione penale della Cassazione.
Accolto il ricorso del procuratore: sbaglia il Tribunale, e ancora prima il gip, a bocciare la richiesta del pm che chiede l’applicazione della misura cautelare che impone l’off limits a carico dell’indagata per molestie. La donna ha preso di mira il cellulare di una collega del marito di cui è gelosa: in certe giornate le chiamate sfiorano addirittura quota cento.
La vittima, che fa la venditrice a domicilio, sostiene dal canto suo di non poter cambiare numero telefonico: perderebbe preziosi contatti commerciali; acconsente tuttavia a cambiare gruppo di lavoro, pur di allontanarsi dal compagno della focosa signora che la perseguita.
Risultato: per i giudici chiamati a pronunciarsi sulla misura cautelare, ai fini dell’adozione del provvedimento, non basta il pericolo di danno ma serve la lesione in concreto.
Attenzione però: un’impostazione tanto restrittiva, osservano oggi gli “ermellini”, limiterebbe oltremodo l’applicabilità della misura ex articolo 282 ter Cpp; quando i comportamenti lesivi sono tanto numerosi e duraturi – spiegano – non ha senso stare a disquisire sugli eventuali danni cagionati. È lo stesso numero delle telefonate ricevute dalle vittime, davvero rilevante, a legittimare il “keep out” a carico della molestatrice, senza la necessità di superflue visite mediche che attestino l’ansia suscitata nella vittima dalla condotta della persecutrice.
Anzi, concludono i giudici, la tutela cautelare deve essere apprestata prima che il disagio si trasformi in patologia vera e prova. La parola torna al Tribunale che, a questo punto, saprà di certo cosa fare.

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Andrea 5:35 pm - 10th Dicembre:

http://violenza-donne.blogspot.com/2011/12/gioiosa-jonica-arrestate-due-donne-per.html

Alle ore 08,00 circa, in Gioiosa Jonica (RC), i carabinieri della locale stazione, coadiuvati da militari della stazione di Roccella Jonica e del 2° plotone-compagnia speciale G.O.C. (VV), in ottemperanza al provvedimento di fermo di indizato di delitto, emesso in data 07.12.2011 dalla procura della repubblica di Locri, procedevano ad eseguire la misura nei confronti di:
Hotin Lacrimioara, cl. ‘67;
Florea Alisa Lamiita, cl. ’89.
Le predette sono ritenute responsabili del reato di rapina effettuata in data 24 novembre 2011, alle ore 17,00, ai danni di Calvi Elisabetta, nata a Martone (RC) il 12.09.1947, ivi residente, Vico Colletta n. 26, e del convivente Agostino Peppino, nato a Martone (RC) il 19.08.1917, pensionato, incensurato.
Nella circostanza le due donne, dopo essere entrate nell’abitazione dei due anziani, con la scusa di chiedere riparo a causa della forte pioggia battente, distraevano la donna e si introducevano nella stanza dell’Agostino asportando dai cassetti di quella camera da letto la somma in contante di euro 2.500,00 ed alcuni monili in oro.
Le donne, subito dopo aver ottenuto quanto sopra, si davano a precipitosa fuga per le vie di quel centro, unitamente ad una terza persona che le attendeva all’esterno.
Dalle indagini esperite dai carabinieri di Gioiosa Jonica emergeva però che durante l’episodio le donne trattenevano con l’uso della forza la Calvi, impedendole di fatto di verificare cosa stesse succedendo al piano superiore.
Questa mattina quindi i militari della stazione di Gioisa Jonica, con il rinforzo dei colleghi della stazione di Roccella Jonica e del 2° plotone della compagnia speciale di Roccella Jonica, davano esecuzione al provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dalla procura della repubblica di Locri, sulla base degli elemementi emersi dall’attività investigativa. Ulteriori sviluppi per giungere al terzo complice delle due donne.

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Damien 8:43 am - 11th Dicembre:

La vulva non è razzista! non è strumento di violenza! gli uomini non sono succubi della vulva al punto tale da operare i piu’ orrendi ed efferati crimini verso se stessi e verso gli altri!

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2011/12/10/visualizza_new.html_11938088.html

..o forse no?

un brusco risveglio.. certo.. esattamente quello che ci si augura che accada il prima possibile per svincolarsi dal distruttivo, anichilante, alienante, umiliante ficapower!..

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Ivan 9:31 am - 11th Dicembre:

e ora non vogliono pagare l’ici perchè la donna quando non lavora fa “opere di bene”.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/12/10/niente-tasse-anche-donne/176691/

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Saturno 1:07 pm - 11th Dicembre:

La violenza cieca contro i Rom
è forse il segno più odioso
dell’ ignoranza popolare.
Quella stessa gente che è
pronta a scannare dei poveri
esseri umani inermi non appena
ne ha la più minima occasione,
è la stessa che non fa nulla e che
piega volentieri la testa di fronte
al bastone dei potenti.

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mauro recher 2:28 pm - 11th Dicembre:

a proposito di questo ,non poteva mancare la “giustificazione” della ragazza …
———————————————————————-
Io credo che a muovere quelle persone non sia stato il finto stupro della ragazzina ma un profondo odio nei loro confronti. La classica scusa.Sarebbero andati a bruciare quelle case anche per un chilo di pane rubato. La ragazzina non la giustifico anzi…condanno un gesto del genere ma sono anche d’accordo con quanto scrivono in questo blog “Quella ragazza è vittima di una cultura maschile e patriarcale che accoglie ed esalta i sedicenni che spargono il loro seme e condanna come ‘troie’ le sedicenni che con quei ragazzi ci vanno. E questa ragazza ha tentato una difesa pazza, certamente senza senso, ma attingendo da quell’odio razziale che sicuramente ha respirato nella società, probabilmente anche a scuola, forse in famiglia.
—————————————————————————
c’è del vero ,in senso di odio ,ignoranza ecc ecc.. anche se non credo che ,per un chilo di pane avrebbero fatto questa sommossa ,lo stupro (che lo ricordiamo sempre ,è una violenza contro una persona) è un arma facilmente utilizzabile ,infatti la ragazza in questione l’ha usato perchè “faceva più presa” ,ed ha ,come detto giustamente damien ,esortato gli uomini ad andare a fare una spedizione punitiva …è stato come gettare benzina sul fuoco ,ovviamente alla ragazza nessuna “condanna “,nemmeno morale ,vittima della società patriarcale che ,lo ricordiamo sempre ,miete più vittime tra gli uomini che tra le donne (una su tutte i morti sul lavoro) ma si vede che gli uomini piace essere masochisti …

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Damien 3:11 pm - 11th Dicembre:

@Saturno

Ricordati che molte delle genti da te citate sarebbero in grado di accoltellarti per una fede CALCISTICA, ma si cala le braghe dinanzi ai problemi seri che li riguardano in prima persona..lo dico da sempre io.. gli ultimi veri ITALIANI degni di fregiarsi di tale nome, sono morti sul Piave!

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Fabrizio Marchi 4:31 pm - 11th Dicembre:

Sicuramente degnissimi, caro Damien, infatti sono morti al posto di chi li ha mandati al macello…Morti dunque per una causa sbagliata. Morti di fame contro altri morti di fame, in nome e per conto di chi li ha sempre fatti morire di fame…
Fabrizio

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Daniele 5:05 pm - 11th Dicembre:

Damien
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Ricordati che molte delle genti da te citate sarebbero in grado di accoltellarti per una fede CALCISTICA, ma si cala le braghe dinanzi ai problemi seri che li riguardano in prima persona..lo dico da sempre io. gli ultimi veri ITALIANI degni di fregiarsi di tale nome, sono morti sul Piave!
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Non sei il solo a dirlo.
Tra l’altro, in questi ultimi tempi, è in atto un revisionismo storico in salsa femminista, attraverso il quale si vorrebbero attribuire alle femmine gli stessi meriti degli uomini, ovvero di coloro che combatterono e morirono per l’Italia.
Infatti, anche oggi, sul Messaggero, è stato pubblicato un articolo – scritto dal solito giornalista maschio, mentalmente castrato – in cui si parla “del maschilismo degli italiani e degli storici”, che avrebbero occultato “il contributo femminile”, come se starsene in seconda o in terza linea, equivalesse ad essere in prima linea, a prendere schioppettate e cannonate.

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Daniele 5:20 pm - 11th Dicembre:

Damien
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La vulva non è razzista! non è strumento di violenza! gli uomini non sono succubi della vulva al punto tale da operare i piu’ orrendi ed efferati crimini verso se stessi e verso gli altri!

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2011/12/10/visualizza_new.html_11938088.html

..o forse no?
>>>>>>>>>>>>>

Ennesima dimostrazione del fatto che in Occidente una parola femminile ha lo stesso valore di una prova.
E resto dell’idea, che se lo stesso fosse accaduto ad un suo coetaneo di sesso maschile, la reazione degli abitanti sarebbe stata ben diversa.
Ovviamente, alla tipa in questione non sarà fatto nulla, vuoi perché minorenne, vuoi perché femmina. La società Occidentale deresponsabilizza le femmine, le quali però vogliono “contare di più” nella nostra società. Ecco, se fossero coerenti, le prime a chiedere una condanna per questa ragazzina demente e irresponsabile, dovrebbero essere le femmine stesse. Ma così non è e non sarà mai.
Inoltre, c’è un aspetto sul quale si sorvola sempre e di cui in passato si è parlato sia su 3000 sia UB sia su altri blog, ed è quello relativo all’ “erezione a comando”…
Ossia, da uomo “normale” so che un uomo (normale), per eccitarsi, ha bisogno di determinate condizioni, altrimenti può bastare anche una parola, un gesto, un odore a fargli perdere l’eccitazione o a non farglielo venir duro per niente. A questo aggiungiamo l’uso massiccio che, ormai ovunque, viene fatto di farmaci come il Cialis, il Viagra e il Levitra, che sta a testimoniare che tutta questa facilità nell’eccitarsi e nel mantenere l’erezione, non esiste…
Ragion per cui, come farebbero questi stupratori – sia veri che presunti – ad eccitarsi in tali situazioni, di fronte a una femmina che urla, scalcia, non ti vuole, ti rifiuta?
Sarei veramente curioso di saperlo, perché io non ci riuscirei mai, al pari di tantissimi altri uomini.

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Andrea 6:00 pm - 11th Dicembre:

http://violenza-donne.blogspot.com/2011/12/spoleto-15-mila-euro-per-non-rivelare.html
10 dicembre 2011

(ANSA) – SPOLETO (PERUGIA), 10 DIC – E’ accusata di essersi fatta consegnare da un sessantenne 15 mila euro minacciandolo che altrimenti avrebbe rivelato alla moglie la loro relazione extraconiugale una romena di 29 anni arrestata a Spoleto dalla polizia con l’accusa di estorsione.

La donna e’ stata bloccata dal personale della squadra anticrimine del commissariato che si era appostato nel luogo concordato per la consegna di ulteriori 2 mila euro. Dagli accertamenti e’ emerso che l’uomo aveva conosciuto la romena in un giardino pubblico di Spoleto. La relazione extraconiugale era stata pero’ interrotta nell’agosto scorso dal sessantenne.

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Andrea 6:04 pm - 11th Dicembre:

http://violenza-donne.blogspot.com/2010/01/gb-donna-fa-sesso-con-12enne-per-191.html
A 36 anni si è invaghita ed ha circuito un ragazzino di 12, facendo sesso con lui ben 191 volte. E’ accaduto in Gran Bretagna, dove Angela Sullivan, madre single di Middlesbrough, è sotto processo per violenza sessuale e si è già dichiarata colpevole di tutte le accuse mosse ai suoi danni. La donna teneva un diario su cui prendeva nota di tutti i rapporti avuti con il ragazzino, affiancando vicino ad ogni data un numero di stelline pari alla qualità del rapporto. Dopo la centesima volta, Angela avrebbe anche regalato un paio di scarpe nuove al ragazzo, per ricompensarlo. La 36enne è ora in carcere in attesa delle prossime udienze: alcuni psichiatri stanno valutando il suo stato mentale, anche alla luce di ciò che la donna scriveva sul suo diario. La Sullivan è stata arrestata dopo che all’interno della scuola del ragazzo si sono intensificate le voci su una presunta relazione tra i due: a complicare le cose, il fatto che Angela, proprio in quel periodo, sia rimasta incinta, ma il padre non era il 12enne, bensì un amico di chat con cui aveva rapporti occasionali. Per restare sola con l’amante-ragazzino, Angela mandava suo figlio a casa dei nonni in tutti i fine settimana. La sentenza arriverà nel giro di un mese.

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Andrea 6:07 pm - 11th Dicembre:

http://violenza-donne.blogspot.com/2011/10/dallas-usa-choc-fa-girare-film-porno.html
20 ottobre 2011

DALLAS – Una donna di ventiquattro anni è stata accusata dalle autorità in Texas per aver costretto la figlia di soli sei anni a partecipare a sesso di gruppo e per aver filmato il tutto con una telecamera.
Il compagno che all’epoca dei fatti viveva con lei era lontano da casa quando la donna girava queste scene, di cui lui era all’oscuro. L’uomo ha convissuto con la donna per due anni e non era il padre biologico della piccola.
Al momento i video sono al vaglio della polizia, che sta cercando di risalire da quelle immagini all’identità dei partecipanti. Le indagini saranno volte anche ad accertare se la bambina è stata vittima di abusi.
Alla madre della piccola, che ora è stata data in affidamento, è stato contestato il reato di atti osceni in presenza di un bambino, che prevede una pena massima di dicei anni di carcere, ed una multa di 10.000 dollari, mentre la cauzione per il suo rilascio ammonta a 50.000 dollari.
La bambina ora “fisicamente sta bene”, ha dichiarato Marissa Gonzales, portavoce della Child Protective Services agency del Texas, “ma in situazioni come queste il bambino potrebbe aver bisogno di una terapia”.

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Andrea 6:08 pm - 11th Dicembre:

http://violenza-donne.blogspot.com/2011/11/usa-madre-si-porta-letto-il-compagno.html
09 novembre 2011

Una donna di 43 anni residente a Fountain Valley, Patricia Ann Serrano, è stata arrestata con l’accusa di aver avuto rapporti intimi con un ragazzino di dodici anni, amico del figlio coetaneo.
La donna è stata incriminata venerdì scorso con tre capi d’imputazione tra cui atti osceni con un minore di età inferiore ai 14 anni, e rischia fino a dodici anni di prigione se riconosciuta colpevole.

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mauro recher 7:02 pm - 12th Dicembre:

sulla vicenda di torino alcune mie piccole riflessioni
http://femdominismo.wordpress.com/2011/12/12/quando-il-babau-non-ce/

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Rino 8:00 pm - 12th Dicembre:

Torino.
Il fatto è caso particolare di una classe generale di fenomeni, piccoli e invisibili o grandi ed eclatanti che hanno segnato le storie maschili individuali e quelle di vasti gruppi.
Mi ricorda il fatto a suo tempo descritto da Cesare sul linciaggio di un accusato, ma non ho in mente dove né quando, fatto che divenne forse un film o un libro.
Lei accusa uno, il paese lo lincia.
In etologia umana si chiama “meccanismo scatenante innato”.
Le femministe del link indicato da Mauro sono corse immediatamente alla “contestualizzazione” del comportamento della ragazza. Che ne esce innocentissima vittima, ça va sans dire…
Il male è rimandato verso la sua vera fonte.
La guerra pare intensificarsi.
.
La consolazione è che oggi i risvegliati sono moltissimi…. Forse alcune centinaia in tutta Italia.
E ci sono alcune DD che capiscono ciò che sta accadendo perché non odiano il maschile.
.
RDV

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cesare 10:04 am - 13th Dicembre:

E’ un episodio raccontato in un articolo da Giorgio Bocca, all’epoca giovane cronista, e divenuto (eccezionalmente) un filmato RAIEDUCATIONAL ( devo cercare il video ottenuto dalla RAI). Nel 56, mi sembra, in un paese della bassa mantovana un ragazzone allegro, lo “strano” del villaggio, viene linciato dai paesani: la madre della belloccia del paese entra al bar gridando, “me l’hanno rovinata”. Non era vero, ma i paesani usciti, trovarono subito il capro espiatorio di tutti i loro desideri proibiti: fecero a pezzi il ragazzone che non c’entrava nulla.
Meccanismi in azione da sempre. La novità è che da decenni siamo a lezione di pogrom antimaschile dal femdominismo ( http://www.maschiselvatici.it/pdf/brivio_2004.pdf).
che, a mio avviso, è una componente anche del recente episodio di pogrom etnico contro i Rom: pochi giorni fa grande la sensazione e sacrosanta la riprovazione generale per il pogrom dei Rom nel loro campo a Torino, pogrom seguito alla accusa della ragazza sedicenne contro i Rom di aver subito lo stupro da due giovanotti appartenenti a quella etnia. Giustamente tutta la stampa formula una ferma riprovazione , e nessun politico si tira indietro, nella condanna. Domanda: ma questi criminali non hanno forse messo in pratica la lezione che da decenni media e politici impartiscono loro quando, giorno dopo giorno, trasferiscono, nell’ambito di campagne di propaganda femdominista, la responsabilità personale di uno stupro o di una qualunque violenza criminale contro le donne all’intero genere maschile? Colpevolizzare il genere maschile per una colpa personale è esattamente Il meccanismo ideologico che sta alla base dell’agire di quei violenti che ci hanno dato le immagini orrende di una ennesima caccia all’uomo su base etnica invece che di genere. E anche la gravità delle azioni, non sono diverse: tra tirare una molotov , bruciare cose e persone e far saltare nientedimeno che i principi fondamentali del diritto, giustificando con la colpa di genere carcerazioni di innocenti e leggi speciali antimaschili, qualcuno mi può per cortesia spiegare che differenza fa?
Un’aria da pogrom antimaschile soffia in Italia in crescendo dagli anni ’70 e si combina e si allea con tutte le feroci arie di intolleranza di ogni tipo. E noi che dal femminismo si aspettava più libertà e aria buona per tutti!

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cesare 6:33 pm - 13th Dicembre:

@Rino: Mi ricorda il fatto a suo tempo descritto da Cesare sul linciaggio di un accusato, ma non ho in mente dove né quando, fatto che divenne forse un film o un libro. Lei accusa uno, il paese lo lincia.

Ecco il riferimento preciso:

http://www.unita.it/culture/il-meglio-di-bocca-1.254254

“A proposito del mestiere di giornalista, pensando magari a chi vuole imparare, vorrei segnalare il reportage che va sotto un titolo duro, «Il linciaggio», che apparve sull’«Europeo» nel marzo del 1960, dove si racconta di un povero vagabondo, definito «mezzo scemo», ubriaco tra un’osteria e l’altra in un paese della Bassa mantovana, massacrato di botte, colpevole di un complimento a una ragazza. Muore il vagabondo e Bocca ne ricostruisce le ultime ore, attraverso le reticenze dei compaesani, tutti colpevoli di violenza o di indifferenza, e le informazioni dei parroci, componendo davanti ai nostri occhi quell’ambiente rurale di fatiche, stalle, ignoranza, vino e crudeltà, con l’amarezza di chi ha combattuto per un altro mondo, anche per quella gente, e la pietà che dovrebbe appartenere ad ogni essere umano, giornalista sì, ma vicino al povero Renzo, così si chiamava il vagabondo, che prima dell’ultimo pugno ha la forza di gridare: «Non vedete che mi uccidete?”

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sergio 8:15 pm - 13th Dicembre:

E’ un episodio raccontato in un articolo da Giorgio Bocca, all’epoca giovane cronista, e divenuto (eccezionalmente) un filmato RAIEDUCATIONAL ( devo cercare il video ottenuto dalla RAI). Nel 56, mi sembra, in un paese della bassa mantovana un ragazzone allegro, lo “strano” del villaggio, viene linciato dai paesani: la madre della belloccia del paese entra al bar gridando, “me l’hanno rovinata”. Non era vero, ma i paesani usciti, trovarono subito il capro espiatorio di tutti i loro desideri proibiti: fecero a pezzi il ragazzone che non c’entrava nulla.
Meccanismi in azione da sempre. (cesare)
>>>>>>>>
Appunto, da sempre. Il che dimostra che l’uomo è da sempre dipendente dal femminile, altrimenti certi fatti non si spiegherebbero. Sono anche del parere che quella italiana non sia mai stata una vera società patriarcale, considerando il diffusissimo mammismo, che affonda le sue radici nei secoli dei secoli.

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Rino DV 8:30 pm - 13th Dicembre:

Grazie Cesare.
.
(Ovviamente dissento dall’interpretazione delle cause datane da Bocca [se sono quelle riportate dall’Unità]. Ma il trattarne aprirebbe un capitolo semi-infinito di considerazioni che per giunta atterrebbero alla QM solo di lato).
.
RDV

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Leonardo 9:27 pm - 13th Dicembre:

sergio:
Sono anche del parere che quella italiana non sia mai stata una vera società patriarcale, considerando il diffusissimo mammismo, che affonda le sue radici nei secoli dei secoli.
———————————————————
http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/M/mammasantissima.shtml
L’Italia è una madre patria.

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magenta 8:52 pm - 14th Dicembre:

a leggere i vostri commenti sembra che le donne siano iperagressive. oggi ho visto una madre rimproverare energicamente la figlia piccola, evidentemente spazientita dalla vivacità della bambina e ho pensato “se quegli esauriti che commentano su UominiBeta vedessero questa scena la prenderebbero a pretesto per i loro deliri sulle donne che sono dominate da impulsi distruttivi ecc. ecc.”

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Rita 9:17 pm - 14th Dicembre:

pensa che invece praticamente chiunque veda un padre rimproverare energicamente la figlia piccola lo prende a pretesto per delirare di patriarcato dominatore e violento, maschilismo imperante, misoginia applicata fin dalla culla, femminicidio etc etc
Stanno pure nelle statistiche della violenza maschile sulle donne bambine dell’ONU dell’Istat e dell’Unicef: padri che violentano psicologicamente le proprie figlie rimproverandole energicamente

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Rino DV 9:27 pm - 14th Dicembre:

Caro Magenta,
… non ho parole.

RDV

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luigi corvaglia 9:31 pm - 14th Dicembre:

@ magenta
Di norma ti presenti sempre così?
Avrai una vita sociale abbastanza conflittuale, presumo.
Perchè invece di offendere, non argomenti?
La tua osservazione, come l’hai formulata, è pietosamente banale. 😳

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Leonardo 10:18 pm - 14th Dicembre:

magenta
a leggere i vostri commenti sembra che le donne siano iperagressive.
——————————————————-
Leggi questa:
http://palermo.repubblica.it/cronaca/2011/12/04/news/coca_nel_sangue_e_bruciature_su_un_bimbo-26056174/

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Damien 11:45 pm - 14th Dicembre:

Caro Rino, ti agevolo le parole da scrivere in questi frangenti:

Definizione dell’utente Magenta:

::::::::Gli ometti zerbino::

Quando le donne argomentano con un ragazzo e/o un uomo dal carattere debole, lo “catturano” con l’arma femminile e ne inizia il processo di rieducazione, egli viene sottoposto ad una serie di violenze psicologiche, in una “camera di soppruso maschile di storica memoria”, all’interno della quale lo si sottopone a un processo di zerbinismo; Vengono effettuati molti paragoni sia storici che contemporanei, del tutto privi di riscontro nella maggioranza dei casi, e si inizia cosi la rieducazione maschile necessaria alla completa integrazione del nuovo verbo femminista.

Tale processo risulta talmente efficace che egli stesso si sente come il vero colpevole dei presunti sopprusi attuati dagli uomini nella storia ai danni di tutte le donne! anche se all’epoca dei fatti, egli non era ancora nato!

L’ometto, infine, fà suo il concetto FEMMINISTA e spesso rinnega e schifa se stesso e/o tutto il genere maschile.

Al termine di questo processo, l'”ei fu.. Uomo”, ora divenuto ometto zerbino, entra a far parte a pieno titolo della mente collettiva FEMMINISTA. spesso l’ometto zerbino, annullato della propria identità e valenza maschile nel sociale, rimarrà al servizio del FEMMINISMO fino a quando non cesserà di esistere.

Penso posta bastare.. grazie ad un veloce copia/incolla, il tempo dedicato a tale utente è più che sufficente, ma temo inefficace.

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magenta 11:56 pm - 14th Dicembre:

ho l’impressione che molti qui si siano scordati che le donne compongono circa la metà della popolazione.

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Marco Pensante 12:08 am - 15th Dicembre:

un sacco di gente sputa sentenze a vanvera.

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luigi corvaglia 12:11 am - 15th Dicembre:

Uff …. magè …. solita tecnica ….
E tu, evidentemente, hai scordato le norme di buona educazione.
Cos’è? Sei venuta a giocare?

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Sandro2 1:51 am - 15th Dicembre:

magenta:
“ho l’impressione che molti qui si siano scordati che le donne compongono circa la metà della popolazione.”
_____________

Bene, perlomeno tu non hai scritto la solita “sciocchezuola” secondo cui la popolazione mondiale sarebbe composta per la maggior parte da femmine.
Di questi tempi niente non è.
Dai, magenta, che puoi fare ulteriori progressi.
Saluti.
>>
P.S. Per inciso: nel mondo ci sono 99 donne ogni 100 uomini.

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cesare 9:49 am - 15th Dicembre:

L’ideologia femminista ha inventato e definito nuove categorie, intendendosi qui per categorie chiavi di lettura della realtà a significato predefinito, esempio: “Le Donne” bbuono , “I maschi” nobbuono, “La Storia” oppressione maschile, “La Violenza” maschile, ecc. ecc.: un pensiero sofisticatissimo, come si può notare, ma assai utile soprattutto per gli opportunisti e le pari opportuniste o per i distratti che per l’ un motivo o l’altro ne sono conquistati. Le donne concrete e i maschi concreti, la metà della popolazione, sono vitalmente e irriducibilmente fuori di ogni categorizzazione ideologica. Proprio per questo chi si occupa di QM, si interroga sulla loro concreta realtà e cerca di sottrarli alla categorizzazione dell’ideologia femminista che banalizza e deforma la realtà umana sui propri paradigmi con la violenza terribile, quanto invisibile, tipica di ogni ideologia (il ‘900 docet): da decenni ogni minuto, ogni ora, ogni giorno, in ogni media, passa l’imagine del maschio criminale, violento e oppressore e della donna vittima innocente e in sostanza irresponsabile (la chiameremo “Infanzia”). E un bel giorno ci si sveglia e ci si accorge che tribunali, leggi, apparati di repressione, hanno imparato la lezioncina: il femminismo? più galera per tutti!. Allora ci si guarda attorno un pò stupiti e ci si interroga su questo mistero di un regime repressivo come pochi altri nella Storia e apparso dal nulla. E magari non si trova altro modo, per rinfrancarsi, che trovare “il nemico” e attaccare, proprio utilizzando le categorie del femminismo, la sparuta minoranza che da un paio di decenni lancia l’allarme. La sindrome del “Tafazzi” è una malattia molto seria, ma ancora poco studiata.

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magenta 10:48 am - 15th Dicembre:

questa storia dell’aggressività femminile non mi convince proprio: basta paragonare Egitto o Libia, società patriarcali e arretrate, con Svezia o Islanda, dove la partecipazione alle res publica delle donne è nettamente maggiore e le tensioni sociali sono nettamente minori.

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magenta 11:29 am - 15th Dicembre:

non vedo proprio tutta questa aggressività e violenza da parte delle donne: le nazioni a piu alto tasso di partecipazione femminile nella res publica come Svezia e Islanda hanno un tasso di conflitto sociale estremamente piu basso rispetto a società di orientamento patriarcale e arretrato come Egitto o Libia, nettamente piu violente.

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dia 11:54 am - 15th Dicembre:

x magenta
Forse non hai dimestichezza con numeri e statistiche dei maltrattamenti infantili. Le donne sono iperaggressive.

Solo che una donna che fa del male a chi non può difendersi può sempre contare su un vero e proprio arsenale di attenuanti e giustificazioni (oppressione maschilista, emarginazione, depressione, solitudine, isolamento…). Un uomo “iperaggressivo”, invece, è solo stronzo – quando gli va bene. Sennò mostro, maschilista, orco, padre padrone eccetera.

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dia 12:41 pm - 15th Dicembre:

sai qual è la cellula più importante e fondativa della res publica, magenta? La res privata delle quattro mura di casa. E’ lì, prima di tutto, che si dovrebbero misurare cose come violenza, abuso di potere, rispetto dei confini altrui, manipolazione psicologica, ricatto emotivo, e via dicendo.

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dia 1:00 pm - 15th Dicembre:

un’ultima (che non sarà l’ultima) cosa per magenta:
quando vedo una madre avere un comportamento violento con un bambino/bambina, sono sempre l’unica a intervenire. Le altre donne non fiatano. C’è una specie di omertà istintiva, di spirito corporativo. Alla fine, sono sempre io quella “strana”, e non la donna adulta che tira per i capelli la figlia di 4 anni, o scuote violentemente un bambino di 2 perché “così impara”.

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Sandro2 1:41 pm - 15th Dicembre:

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