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03 Ott 2014  |  7 Commenti

Uomini Beta con i “Comunisti contro il femminismo misandrico”

Il Movimento degli Uomini Beta sostiene attivamente la pagina facebook “Comunisti contro il femminismo misandrico”. Qualsiasi attacco o provocazione nei confronti della suddetta pagina e del suo ideatore e promotore sarà da noi considerata come un’aggressione e come un atto di ostilità anche contro il nostro Movimento.
Il nostro suggerimento ai compagni di “Comunisti contro il femminismo misandrico” è quello di non prestare la minima attenzione alle provocazioni (il tempo e le energie vanno razionalizzate e non possono essere disperse in facezie) ma di registrarle e archiviarle in modo che si possa eventualmente ricorrere alle vie legali, qualora se ne presentassero le condizioni.
Questo è un concetto che a mio modesto parere (saranno i gestori stessi a decidere) dovrebbe essere esposto in modo chiaro sulla homepage della pagina in modo da scoraggiare gli eventuali provocatori che inevitabilmente faranno la loro comparsa dal momento che la nascita di “Comunisti contro il femminismo misandrico”, come del resto quella del Movimento degli Uomini Beta, è un vero e proprio sasso tirato nell’occhio del femminismo e dell’ideologia “politically correct” nel suo complesso.
Il femminismo ha prodotto la sua contraddizione, anche se naturalmente viene e verrà negato. Oggi possiamo dirlo a ragion veduta dal momento che l’area degli uomini (ma anche di diverse donne) orientati idealmente, culturalmente e politicamente a Sinistra che hanno assunto una posizione radicalmente critica nei confronti del femminismo e dell’ideologia “politically correct” nel suo complesso, sta crescendo sensibilmente.
E questo da molto, molto fastidio. Perché il mainstreaming politicamente corretto dominante ha gioco facile nell’ attaccare posizioni antifemministe neoconservatrici, neotradizionaliste e spesso reazionarie di destra. Molto più difficile trovare la maniera giusta per attaccare e mettere a tacere degli uomini schierati apertamente a Sinistra e spesso anche dichiaratamente di formazione marxista. La nascita e la crescita di un movimento di genere (maschile) e di classe è di per sé destabilizzante per l’ideologia femminista e politicamente corretta. E’ una contraddizione devastante. Una vera e propria mina vagante.
Da quarant’anni ad oggi Sinistra e Femminismo sono stati la stessa cosa. Da ora in poi non sarà più così. Perché per quanto questo movimento abbia ancora dimensioni ridotte, è comunque nato (ormai da diversi anni), sta crescendo ed è inevitabilmente destinato a crescere.
Che si rassegnino. La falla è stata aperta e non potrà che ampliarsi. E lo sanno anche loro. E questo non lo sopportano perché la nascita di un movimento siffatto era veramente l’ultima cosa che si aspettavano.
Che comincino a tremare, come una volta diceva qualcuno…


7 Commenti

Luigi Corvaglia 10:36 pm - 3rd Ottobre:

Proprio vero. E perchè non ci sia pericolo di “sparizioni” da faccialibro riporto la testimonianza di quanto il fastidio sia grande:

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Daniele 11:47 pm - 3rd Ottobre:

Comunque è proprio vero che il quoziente intellettivo delle femmine/femministe è pari a quello delle scimmie bonobo…
Ce ne fosse una di queste povere ritardate che non parla di “privilegi di genere”…??!?
Fosse per me, ne avessi il potere, le spedirei tutte a lavorare in miniera, nei cantieri, nelle cave e nelle fonderie.
E non aggiungo altro, sennò rischio la censura…

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Rino DV 5:08 pm - 4th Ottobre:

“Oportet ut scandala eveniant” Mt. 18,7.
E’ inevitabile ed è bene, è necessario ed è vitale che emergano gli scandali.
Che le contraddizioni esplodano, che la cancrena spurghi.
Bei giorni!
.
RDV

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Roman Csendes 3:35 pm - 9th Novembre:

Sono entusiasta.
Viva la lotta contro il capitalismo imperialista misandrico.
Riscopriamo le radici socialiste della repubblica italiana.
Che rifiuta, nella Costituzione, la discriminazione di genere.
Anche se sono le furbette gentildonne a proporla!
Vi ringrazio.

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romano 8:43 pm - 22nd Gennaio:

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Fabrizio Marchi 11:32 am - 23rd Gennaio:

Va bè…diciamo che a una persona anziana come la Menapace (credo che si aggiri sui novant’anni) si deve del rispetto a prescindere…
A parte questo, il suo pensiero è in tutto e per tutto quello del più scontato femminismo di sempre. Ho dato un’occhiata all’articolo, e non saprei come definire una che a tutt’oggi pensa che essere femministe significhi andare controcorrente o addirittura essere delle rivoluzionarie antisistema e anticapitaliste…
Questa ormai sarebbe roba da museo della preistoria se non fosse che le sue tesi siano tuttora quelle del femminismo attualmente egemone…

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