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Ormai da anni è in corso nel nostro Paese una campagna mediatica martellante e sistematica finalizzata ad accreditare la tesi che in Italia sia in atto un genocidio del genere femminile, altrimenti detto “femminicidio”.
E’ una tesi di emergenza priva di qualsiasi fondamento. In Italia ogni anno le donne assassinate sono circa 120/130, a fronte del triplo o del quadruplo degli uomini, pari ad una quota di 5 ogni milione.
Di queste, solo la metà e anche meno vengono uccise in ambito familiare ed affettivo, le altre perdono la vita in circostanze delittuose quali rapine, sparatorie, ed altri reati comuni in cui peraltro restano vittime, ed in numero assai maggiore, anche gli uomini.
E’ ovvio che ogni vita violentemente soppressa, di donna o di uomo, è una tragedia. Considerazione che non deve impedirci di osservare la realtà con lucidità. Questa ci parla dunque di una percentuale minima per un paese di 60.000.000 di abitanti. Nessun analista eleverebbe questi numeri a “fenomeno”, tanto meno da trattare con misure o leggi straordinarie. Secondo l’OMS, il numero delle donne uccise in altri paesi europei è fino a tre (Francia, Germania o Svezia) o anche quattro volte superiore (Finlandia).
Altri dati ONU del 2012 confermano che l’Italia è il paese più sicuro per le donne, secondo solo alla Grecia.
Si tratta dunque di una vera e propria manipolazione della realtà. Il punto più alto di questa offensiva mediatico-politica è stato toccato quando si è giunti a sostenere che la prima causa di morte per le donne sarebbe la mano omicida degli uomini. Basta il buon senso per capire che un simile dato è assolutamente inverosimile.
Eppure è stato detto che “ne uccide più l’amore che il tumore”, ossia che 120 sia un numero più grande di 18.000; slogan coniato dagli “esperti” di comunicazione che trova puntuale eco su tutti i media. La stessa Amnesty International si è vista costretta anni fa a smentire questa “notizia”, diffusa da fonti non ufficiali e non scientificamente verificata.
In questo clima, costruito artificiosamente, si è arrivati alla ratifica della Convenzione di Istanbul, la quale afferma esplicitamente che i maschi violenti sono i sicari dell’intero genere maschile ed esecutori di delitti di cui tutti gli altri uomini beneficiano colpevolmente, compresi quelli che ripudiano e non hanno mai praticato violenza.
Convenzione incredibilmente ratificata all’unanimità da entrambe le Camere. Bisogna diffidare delle votazioni unanimi e senza un vero dibattito; quando si vota nello stesso modo dall’estrema destra all’estrema sinistra c’è qualcosa che non va. La democrazia non si fonda sull’unanimità ma sul principio di maggioranza e minoranza, e quando si vota senza neanche un deputato che metta in discussione un qualsiasi aspetto, bisogna preoccuparsi perché significa che la democrazia è in una situazione di grave sofferenza.
Anche solo da un punto di vista statistico non è possibile che nessuno/a membro della Camera abbia avuto una minima critica da opporre, sia pur tecnica, nei confronti di quella Convenzione che peraltro (è bene ricordarlo) è stata rigettata da molti Paesi europei, tra cui la Danimarca, paese di solide tradizioni democratiche. Dobbiamo chiederci come e perché sia stato possibile: semplicemente, chiunque avesse osato contraddire la Convenzione sarebbe stato accusato del crimine più orrendo, quello di coprire politicamente chi “uccide le donne in quanto donne”, alla stregua di chi copre o giustifica l’assassinio di un ebreo o un nero in quanto tali.
Riteniamo colpevolmente fuorviante condannare la sola violenza maschile verso le donne e non la violenza in tutte le sue forme e manifestazioni, da chiunque venga esercitata.
Con l’approvazione di tale Convenzione viene ufficialmente sancito che “la violenza contro le donne è di natura strutturale, in quanto basata sul genere” e che essa “è uno dei meccanismi sociali cruciali per mezzo dei quali le donne sono costrette in una posizione subordinata rispetto agli uomini”.
Viene così sancito che la violenza è esercitata a senso unico dagli uomini sulle donne al fine della loro sottomissione. L’ipotesi contraria (che anche gli uomini subiscano violenza dalle donne) non è nemmeno presa in considerazione né contemplata, in spregio ad ogni dichiarato proclama di condanna del sessismo.
Con tale Convenzione viene di conseguenza a cadere anche il falso concetto di “violenza di genere”, una foglia di fico che ne camuffa ipocritamente il contenuto reale; da oggi non ha più senso parlarne perché già derubricata come “violenza maschile”. In questo modo la tesi, o meglio l’architrave ideologico del femminismo più oltranzista, sessista e razzista, diventa legge di Stato.
Ciò è lesivo della dignità maschile e discriminatorio.
L’approvazione della Convenzione è il lasciapassare per future leggi sessiste, antidemocratiche ed anticostituzionali che verranno approvate a breve, con l’obiettivo, tra gli altri, di sterilizzare il conflitto sociale e di dirottare l’attenzione dell’opinione pubblica, in particolare dei lavoratori e delle lavoratrici, dalla realtà di una crisi economica che sta producendo sempre più diseguaglianze e ingiustizie sociali dagli effetti devastanti ed intollerabili. Opporsi a questa deriva illiberale e liberticida è dovere di ogni sincero democratico e di ogni sincera democratica.
E’ nostra intenzione rivolgerci a tutti/e coloro che hanno a cuore il futuro della nostra democrazia per una mobilitazione comune contro questa deriva politica, culturale e civile, che rischia di far tornare il nostro Paese agli anni più bui della sua storia.
Firmato:
Riccardo Achilli
Gianluca Marco Adamo
Valeriano Agrillo
Silvio Albanese
Massimo Alberti
Giuseppe Albertini
Giuseppe Alfonso
Lorenzo Altobelli
Bruno Arduino
Andrea Badiali
Pietro Barba
Gabriele Bartolucci
Adriano Bergamo
Pasquale Binelli
Maurizio Boero
Stefano Borselli
Cesare Brivio
Fabio Brotto
Gianluca Calà
Stefano Camuncoli
Stefania Canterini
Diego Caprile
Alessio Cardinale
Giovanni Carducci
Giovanni Caridi
Raffaele Caruso
Roberto Castelli
Marco Casula
Antonio Cipriani
Lucia Civitella
Paola Conforti
Diana Corsini
Luigi Corvaglia
Maurizio Dabalà
Rino Della Vecchia
Diego De Matteis
Salvatore Di Martino
Gianmaria Di Silvestro
Renato Dragonetti
Emanuela Elisei
Armando Ermini
Domenico Esposto
Gianluca Farris
Antonella Flati
Benedetta Fortini
Elio Francesconi
Silvio Franzini
Ada Fusco
Giorgio Gallino
Giannino Garbin
Sabina Gatti
Donatella Ghisu
Andrea Giordano
Manuel Giovannelli
Alessandro Giuliani
Giovanna Glionna
Giuseppe Grasso
Carlo Iazzolino
Giuseppe Iraso
Ruggiero La Ferlita
Giulio La Torre
Gianluca Lo Cirio
Luigi Lombardo
Daniela Lorusso
Pasquale Lorusso
Leonardo Lorusso
Claudio Manzari
Carlo Manzoni
Fabrizio Marchi
Maurizio Marchisio
Sandro Marroni
Vincenzo Mastriani
Franco Mauceri
Raffaele Mele
Roberto Micarelli
Danilo Monteduro
Fabrizio Napoleoni
Fabio Nestola
Sean Nevola
Alessandro Olivieri
Maurizio Orlandi
Oliviero Orsi
Antonio Palumbo
Matteo Palumbo
Pantaleo Palumbo
Giuseppe Pasqui
Maurilio Pavese
Valentina Pazienza
Luca Pennati
Marco Pensante
Pasquale Perrotta
Giuseppe Petrozzi
Fabrizio Piludu
Antonio Pizzola
Maurizio Podio
Ciro Pollio
Andrea Poma
Luigi Puddu
Jan Quarius
Renato Rapino
Lorenzo Raveggi
Mauro Recher
Mirko Recher
Francesco Ricci
Angela Ritucci
Gianluca Ritucci
Lucio Ritucci
Rosanna Ritucci
Vincenzo Ritucci
Nicandro Romano
Rosanna Romano
Massimo Rosini
Giacomo Rotoli
Nadia Rufini
Valencia Saba
Elio Salvadori
Antino Sanzone
Rosa Savino
Edmondo Sena
Doriana Serci
Michele Serra
Paolo Sgorion
Antonio Signoriello
Doe Silver
Vincenzo Spavone
Tommaso Stefano
Luca Steffenoni
Francesco Toesca
Cosimo Tomaselli
Venere Trotta
Leonardo Vannimartini
Rita Vergnano
Stefano Zecchinelli
Carlo Zeuli
212 Commenti
Cari amici e amiche, questo è il documento definitivo sulla questione “femminicidio” e Convenzione di Istanbul che abbiamo approvato durante la nostra riunione di sabato 29 giugno.
Il documento è unitario, pertanto verrà sottoscritto a titolo individuale e non dalle associazioni.
Tutti/e coloro che intendono sottoscriverlo possono farlo direttamente qui sul sito, inviando le proprie generalità (sono sufficienti nome e cognome) oppure scrivendo al nostro indirizzo di posta elettronica.
Prima di indirizzarlo alle agenzie di stampa e ai partiti vogliamo raccogliere il maggior numero di adesioni. Naturalmente questo è un lavoro che può e deve essere fatto anche e soprattutto fuori del web.
Diamogli dentro!
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Rita Vergnano
Rita(Quota) (Replica)
Oliviero Orsi
Oliviero Orsi(Quota) (Replica)
mirko recher
mirko recher(Quota) (Replica)
Fabrizio Piludu
fabriziopiludu(Quota) (Replica)
Lorenzo Altobelli
Lorenzo Altobelli(Quota) (Replica)
Antonio Cipriani
P. Leo(Quota) (Replica)
Marco Pensante
Marco Pensante(Quota) (Replica)
armando ermini
armando(Quota) (Replica)
Bravi…
Rara Avis(Quota) (Replica)
danilo monteduro
danilo(Quota) (Replica)
Diana Corsini
Diana Corsini(Quota) (Replica)
Diana Corsini,
E andiamo! Grande Diait!… Così si fa…
Diamogli sotto con la raccolta delle firme
Vale per tutti/e, eh, mica solo per lei…
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
SE NON VOLETE PIU CHE ACCADA QUESTO E SEMPLICE …CHIEDERE CHE SIA LEGGE DELLO STATO I “CONTRATTI PRE-MATRIMONIALI ” ELIMINATO A MONTE LE SPECULAZIONI DELLE LOBBY DEI DIVORZISTI ITALIANI.
CON I CONTRATTI PRE -MATRIMONIALI…..LA CONVENZIONE DI ISTAMBUL VA A FARSI BENEDIRE………SE SI CONCORDA TUTTO PRIMA DI SPOSARSI\CONVIVERE …….SIA SUI BENI MATERIALI CHE LA GESTIONE DEI FIGLI COMPRESA …….STAI CERTO CHE MOLTI FEMMINICIDI NON AVREBBERO RAGIONE DI ESISTERE PERCHE E IL SISTEMA CHE LI CREA
maurizio(Quota) (Replica)
Giuseppe Grasso
Giuseppe Grasso(Quota) (Replica)
La truffa del “femminicidio” rientra fra le tecniche di manipolazione mentale dell’opinione pubblica per orientarla lentamente verso mutamenti di pensiero che non potrebbero essere imposti in tempi brevissimi. L’obiettivo è, come al solito, la famiglia tradizionale. Piani ormai ben avviati, devono preparare la società della “modernità” che, più che composta di individui capaci di pensare, sarà costituita da androgini nichilisti, misogini, schiavi della produzione mercantilista e del consumismo. E si sa anche bene da dove queste spinte arrivano: basti pensare alla Fondazione Soros che in Croazia sta imponendo nelle scuole filosofie in cui si esalta la pedofilia (condizione imposta a quel Paese per poter entrare nell’Europa comunitaria e accettata dal governo attuale di sinistra) mentre la Genovefa Idem aveva già recepito disposizioni europee per propagandare le istanze LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transessuali) fin dalle elementari e sui posti di lavoro, sbolognare l’efeboflia (14enni che possono frequentare adulti senza che i genitori possano intervenire), passo preliminare per la legalizzazione della pedofilia (eliminazione del limite di 14 anni) come chiesto dai Radicali. Naturalmente, l’attacco al maschile e la propaganda pro-aborto rimangono una costante dei diktat europei ed è per questo che il contrasto a questo sfascio sarà più efficace quando i cittadini avranno compreso la cosa. L’Europa (di converso all’ONU) spinge per la distruzione della società attuale, per sostituirla con una luciferiana (vedi massoneria) e nichilista.
Luigi Farinelli(Quota) (Replica)
Caro Maurizio,
stai pur tranquillo che anche con la istituzione dei contratti prematrimoniali se un sesso (quello maschile) e` riconosciuto palesemente inferiore all`altro (quello femminile), come oggi e`dato per assodato in Occidente in barba alle varie costituzioni e in virtu`di non si sa bene quale compensazione , i contratti stessi sono carta straccia. Sarebbe come, nel lavoro, firmare un contratto e, assieme, le dimissioni in bianco…cosa che in effetti avviene ovunque
Pappagallulus parvulus(Quota) (Replica)
sottoscrivo.
Stefano Borselli
Stefano Borselli(Quota) (Replica)
Sottoscrivo.
Luigi Puddu
Luigi Puddu(Quota) (Replica)
Sottoscrivo.
Fabio Brotto
Fabio Brotto(Quota) (Replica)
SOTTOSCRIVO.
DIO
DIO(Quota) (Replica)
Bruno Arduino
Bruno a.(Quota) (Replica)
Gianmaria Di Silvestro
Gianmaria Di Silvestro(Quota) (Replica)
sottoscrivo
Giuseppe Iraso
Giuseppe Iraso(Quota) (Replica)
sottoscrivo
Renato Rapino
renato rapino(Quota) (Replica)
sottoscrivo
Silvio Franzini
silvio franzini(Quota) (Replica)
Marco Casula(Quota) (Replica)
Fabrizio Marchi,
Ciao Fabrizio marchi, ottime osservazioni ,concordo in buonissima parte , mi permetterei di dare un piccolo suggerimento per Evitare Tutto questo ;
Basterebbero i CONTRATTI PRE-MATRIMONIALI per legge ,sia per coppie sposate che coppie di Fatto ,potendo concordare PRIMA
il patrimonio ,gestione e visita dei figli etc etc etc cosi come
tutti gli eventuali aspetti di una potenziale Separazione\divorzio
Si TOGLIEREBBE IL POTERE A tutte quelle discriminanti sessiste e di genere, drammi sociali EVITABILI , così come tutte le speculazioni poste in essere dagli avvocati divorzisti (Avvoltoi) ed i loro mandanti ,Tribunali ,magistrati ,Pubblici ministeri etc etc cosi come tutto il loro Network speculativo che vi ruota attorno sia a divorzi, separazioni che tribunali dei minori ,pseudo-medici e DiS-servizi ASS-sociali
PS;avevo già provato a firmare direttamente dal sito ma non sono riuscito a farlo !!
Comunque vi autorizzo ad inserire la mia firma nella vostra campagna i miei dati sono i seguenti
Maurizio Marchisio
Con Ossequi
M.Marchisio
maurizio(Quota) (Replica)
sottoscrivo
Andrea Badiali
Andrea(Quota) (Replica)
.
Maurilio Pavese(Quota) (Replica)
Sottoscrivo.
Gianluca Marco ADAMO
Gianluca Marco ADAMO(Quota) (Replica)
incredibile , non si può parlare di GENOCIDIO .
fabrizio falanga(Quota) (Replica)
Sottoscrivo.
Gianluca Lo Cirio
antifemminismoragusa(Quota) (Replica)
Condivido e sottoscrivo.
Sean Nevola, seanevola.wordpress.com
Sean Nevola(Quota) (Replica)
sottoscrivo
Giuseppe Alfonso(Quota) (Replica)
sottoscrivo e condivido
Garbin Giannino(Quota) (Replica)
La cosa più vergognosa è che come tutte le convenzioni “umanitarie” anche questa non farà altro che buttare melma sul genere umano.
Salvatore Di martino(Quota) (Replica)
Sottoscrivo
Alessio Cardinale(Quota) (Replica)
Sottoscrivo
Andrea Poma(Quota) (Replica)
Le varie associazioni “maschili”, per poter ottenere veramente dei risultati, dovrebbero uscire dal proprio “orticello” e creare la
>ASSOCIAZIONE ITALIANA UOMINI<
In questo modo (credo) vi sarebbero i presupposti legali per poter fare delle class action contro chiunque denigra il genere maschile.
Immaginate quanto sarebbe bello attaccare un politico o un giornale che continuasse a scrivere "i partner sono la prima causa di morte delle donne….." . E quanto sarebbe produttivo leggere e sentir parlare in TV di quelle class action sui media nazionali e stranieri.
vincenzo mastriani(Quota) (Replica)
Noi crediamo che sono gli uomini ad insegnarci la violenza ma loro non nascono con la violenza codificata in qualche loro gene.
Nel passato ed ancora oggi sono le donne che si occupano maggiormente di figli e nelle mani femminili che tutti siamo cresciuti e centiniamo a crescere ancora oggi.
Questo calcolo non può essere sostituito con un altro e dimostra che non e’ l’uomo a insegnare la violenza ma lo e’ la donna?
– 9 mesi nel grembo materno
– i primi mesi ed anni di vita si passa con la madre, la quale se ha bisogno d’aiuto viene sostenuta da altre donne: propria madre, suocera, sorella, cognata, cugina, amica o tata.
– poi se la donna deve ritornare al lavoro fuori casa le stessa donne si occupano del suo bambini
– poi abbiamo asilo nido e scuola materna
– poi scuola elementare e le medie.
Quanti uomini lavorano in quelle istituzioni?
Gli uomini possono essere accusati di assenze, abbandoni ed che anche loro in parte contribuiscono all’insegnamento della violenza ai figli ma siamo noi madri e donne ad essere le prime ad insegnare ai nostri figli e alle nostre figlie la violenza.
Siamo noi nelle mura domestiche, da sole, con bambini piccoli che non parlano ancora a scaricare su loro le nostre frustrazioni.
Siamo noi madri e donne per prime a distruggere la psiche di figlie e figli!
Sabina Gatti
Sabina Gatti(Quota) (Replica)
Sottoscrivo
Lorenzo Raveggi(Quota) (Replica)
Sabina Gatti,
Il caso di Xena è EMBLEMATICO: violenza allo STATO PURO.
Sydney Bristow approfitta della CIA per far violenza GRATUITA!
Sydney entra nei Texas Rangers, e Walker lascia che si soddisfi.
Sydney Fox: il BALLBUSTING TOURISM più sfrenato, ha pure un MAN-SHAPED DUMMY per le proprie OVAIE!
Ziva David: SADICA BOIA di Stato.
…
fabriziopiludu(Quota) (Replica)
Sabina Gatti,
Sottoscrivo
Sabina Gatti(Quota) (Replica)
sottoscrivo
Salvatore Di martino(Quota) (Replica)
…”Ciò è lesivo della dignità maschile e discriminatorio…..” —- io propongo alle femministe malate di fare una legge che vieta alle donne mettere al mondo figli maschi, così la prossima generazione delle donne potrà vivere tranquillamente e non subirà più violenze. Queste stupide leggi oltre a essere pericolose per gli uomini lo sono prima per i bambini.
Sarebbe meglio impegnarsi a portare alla luce la verità sulle donne e madri e non solo protestare contro questa stupida convenzione, perché in primo luogo si dovrebbe pensare e parlare di bambini che subiscono tanta violenza dalle madri e altre donne che li accudiscono. Eliminare il vecchio mito/stereotipo sulle donne/madri dovrebbe essere la priorità ancora prima della contestazione di questa stupida convenzione!
……”Dott. MARCO LOMBARDOZZI | LOMBARDOZZI.IT
Ci hanno riempito la testa con l’immagine indistruttibile ed indiscutibile dell’amore materno. Ci hanno propinato come unica certezza affettiva, nella vita, l’amore materno. Ci hanno convinto che l’unico vero affetto che non tradisce e non abbandona mai è quello dell’amore materno. L’arresto della madre del piccolo Samuele, se venisse confermata la sua colpevolezza, sarebbe solo l’ultimo di tanti avvenimenti che smascherano questa teoria, questa pia illusione in cui l’uomo-bambino ha avuto ed ha bisogno di credere. Non c’è dubbio che certi gesti si compiono in condizioni di salute mentale, in genere, alterata, ma vi sono anche madri che abbandonano i propri figli nei cassonetti, accettiamo anche per loro una salute precaria, ma allora questo amore materno non è così assoluto e al di sopra di tutto. E’ bene che uomini e donne si confrontino su questo tema, per maturare, crescere ed avere un rapporto adulto tra di loro. Se il padre è stato troppo assente negli ultimi decenni, la madre è stata troppo onnipotente nel considerarsi unica portatrice di un amore unico, e ciò non è vero. Quando la madre si convince di doversi immolare in nome di questo amore assoluto, si danneggia e finirà per odiare il figlio, anche se può non esserne cosciente, il quale diventa colui che le impedisce di vivere la sua vita. Sarebbe liberatorio per le madri riconoscere che questo decantato amore in realtà non esiste nei modi in cui è stato descritto, tutti noi dobbiamo accettare questa realtà per uscire dalla dimensione della Grande Madre castrante, rappresentata nell’antichità dalla dea Cibele. Questo percorso è importante per la donna perché le permette di incontrare l’uomo sulla base di un amore maturo senza volontà di dominio, per l’uomo perché così incontra la propria identità maschile, evitando la castrazione simbolica, ed imparando a non santificare o demonizzare la donna bensì ad amarla come un essere umano. Ma non è facile. Vedo molte resistenze nei miei pazienti, uomini e donne, a riconoscere che la propria madre non è stata come lei si descrive o come loro l’hanno voluta immaginare. “ I bambini sono grati all’adulto che legge loro storie di streghe “, scrive Robert Bly, “ dimostrando loro che non sono pazzi quando vedono che la propria madre, considerata da tutti amorevole, a volte ha una faccia da strega, e ogni bambino sa di essere troppo piccolo per poterci fare qualcosa”. L’amore materno e quello paterno sono realtà che esistono solo se esistono realmente, non sono scontati, e rappresentano comunque espressione di esseri umani che, in quanto tali, sbagliano, non sono perfetti e hanno i loro problemi. Volere a tutti i costi imporre un’immagine angelica della madre è molto pericoloso; la madre spesso non vede i bisogni reali del bambino ma chiede al bambino di soddisfare i suoi:” devi andare bene a scuola, devi mangiare, devi essere buono, devi riconoscere che quello che faccio è per il tuo bene etc.etc.” Ciononostante viene sempre data l’immagine della madre che ama di un amore infinito ed eterno, qualunque cosa faccia il figlio. Ma questa è un’illusione creata per rivestire di felicità l’eterna paura dei bambini di non essere amati. Mi auguro che questo mito illusorio possa essere trasformato in qualcosa di più aderente alla realtà umana e non ai sogni. Mi auguro che la figura della madre sia vista nella sua realtà e non come un emblema intoccabile e sacro, ne vediamo i danni nei rapporti tra uomo e donna. Siamo profondamente addolorati per i tanti bambini che sono stati traditi proprio da quel tipo di amore materno, in cui li avevano fatti credere…..”
Sabina Gatti(Quota) (Replica)
Condivido tutto dalla prima all’ultima parola, punteggiatura compresa.
Ottimo!
E.F.
Elio Francesconi(Quota) (Replica)
Vorrei sottoscrivere anch’io l’ottimo articolo.
Michele Serra(Quota) (Replica)
Carlo Zeuli
sottoscrivo
Carlo Zeuli(Quota) (Replica)
Michele Serra,
Caro Michele, la tua firma ci era già pervenuta da tempo…Grazie anche a Elio e a Carlo
(e a tutti gli altri…) per gli apprezzamenti.
Stiamo andando forte, continuiamo tutti/e nella raccolta delle adesioni!
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
maurizio,
Personalmente sono molto perplesso sul fatto che i patti prematrimoniali risolvano ogni problema.
Vanno benissimo con coppie senza figli, ognuno decide per sè, ma con figli minori come possono funzionare se c’è il (sacrosanto ma pessimamente applicato) principio del supremo interesse del minore?
Se ad esempio succede che una coppia stabilisce che in caso di separazione ognuno si tiene la propria casa e i figli a settimane alterne
con mantenimento diretto, poi al momento della separazione la mamma va dal giudice e dice che si era sbagliata e ora sa che i figli non possono stare neppure un giorno senza di lei,
il giudice le darà ragione, deciderà che nel loro supremo interesse saranno collocati presso la madre (a prescindere da quale sia il genitore che davvero si è occupato di loro), le assegnerà la casa di famiglia (a prescindere da chi sia il proprietario o il coniuge più debole economicamente) e imporrà un assegno di mantenimento a carico del padre. Il quale potrà vedere i figli a fine settimana alterni e un pomeriggio la settimana.
Allora per cosa sono stati fatti i patti prematrimoniali?
Quello che occorre è un cambiamento culturale; nell’immediato bisogna pretendere la semplice applicazione della legge, che prevede pari dignità e rapporto equilibrato e continuativo con entrambi. Le pagliacciate che normalmente vengono disposte sono delle evidenti prese in giro della legge.
Michele Serra(Quota) (Replica)
Posso chiedere di associare la mia firma a tutte le altre? Avete il mio consenso espresso… di più: la mia supplica!
Buon Week-end!
Elio Francesconi(Quota) (Replica)
Giorni fa leggevo una ricerca sulla violenza domestica (non mi chiedete adesso il riferimento), dal quale risultava che la maggior parte degli uomini violenti hanno a loro volta subito violenza da piccoli, soprattutto dalla madre …
Ovviamente i mass media tengono all’oscuro la popolazione da queste cose, perché l’ordine è quello di pubblicare solo informazioni che rafforzino nel nostro immaginario l’idea della violenza come pulsione appartenente al sesso maschile, in modo tale che fare la guerra al maschile diventi una cosa giusta come lottare contro il male.
Roberto Micarelli(Quota) (Replica)
..”……”CERCASI: persona che soprattutto detesti se stes- sa. Detesti il mondo intero? Ti piace dare sempre la colpa agli altri? Sto cercando una donna immatura e con problemi sessuali, che piagnucoli e si lamenti ventiquattro ore su ventiquattro. Disordini alimenta- ri, tossicodipendenza e altre manie ossessive costi- tuiscono elemento di interesse.
La compagna che cerco dovrà essere esperta nel buttarsi giù da un’auto in movimento, nel riattaccare il ricevitore mentre sto parlando, nel fare scenate in ristoranti di lusso. Non sopporti di essere toccata? Allora sei la donna perfetta per me!
Se sei di quelle che telefonano ai genitori meno di una volta al giorno, non potrò prenderti in conside- razione, perché non sto cercando una persona matura. Telefonami nel cuore della notte o meglio
ancora durante una riunione di lavoro. Non preoccuparti di avermi interrotto: niente è importante quanto te e le tue menate!…http://www.risorseavventiste.net/Letture/Approfondimenti/Famiglia/Ragioni%20inconsce%20dell'innamoramento.pdf
Sabina Gatti(Quota) (Replica)
Sabina Gatti,
Sabina Gatti(Quota) (Replica)
sottoscrivo
Giuseppe Albertini(Quota) (Replica)
Sottoscrivo!
Jan Quarius(Quota) (Replica)
Antonio Pizzola
Antonio(Quota) (Replica)
Sottoscrivo in pieno!
Maurizio Boero(Quota) (Replica)
Sottoscrivo pienamente.
Andrea Giordano
Andrea Giordano(Quota) (Replica)
Sottoscrivo!!!!!!
Luca Pennati
luca(Quota) (Replica)
Stavo per lasciare il link di questa petizione ad un forum “generico” adolescenti per lo più .ma ci sono anche persone più “mature” ….la risposta che mi sono preso è questa
Mi stavo complimentando con la discussione che ,finalmente esce fuori dai soliti binari ,ma vedo che c’è sempre qualcuno che non vuol capire ,va beh pazienza ,lo so che va in moderazione ,ma vorrei (visto che mi sembra una cosa importante) che non fosse cancellato .. vi consiglio di visualizzare e di firmare questa petizione
[MOD: Link non consentito da Regolamento]
nemmeno se fossimo un sito porno
l’ho aggirato in questo modo (averlo pensato prima)
hxxp://www.uominibeta.org/articoli/unemergenza-democratica-2/#comment-61573
L’ho scritto su questa discussione http://forum.amando.it/femminicidio-maschicidio-105088/index3.html
mauro recher(Quota) (Replica)
Concordo pienamente con l’analisi e mi complimento per i toni pacati usati da Fabrizio.
vincenzo spavone(Quota) (Replica)
vincenzo spavone,
Grazie Vincenzo. Nonostante ciò (il fatto cioè che abbia toni pacati), molti altri nostri amici e amiche appartenenti ad altri movimenti e associazioni pensano che sia troppo esplicito e che sia necessaria una linea più “tatticistica”.
A mio parere invece un eccesso di “tatticismo” può rivelarsi ambiguo e controproducente, specie in questa fase dove sono in gioco i più elementari principi della democrazia e del diritto e dove rischiamo di trovarci da un momento all’altro con leggi sessorazziste e liberticide che potrebbero imprimere una svolta, o meglio un’involuzione gravissima e antidemocratica.
P.S. molti altri, fra cui diversi appartenenti ad altre associazioni e movimenti, lo hanno invece sottoscritto e partecipato alla sua stesura.
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Tattticismi, prudenze, etc. etc. possono significare due sole cose. 1)Non si è d’accordo sulla sostanza del problema posto, con ciò finendo per accreditare la tesi del così detto femminicidio, oppure 2) Non si capisce minimamente il tempo che stiamo vivendo e la strategia dei poteri forti. Non si accorgono che la stessa cosa sta accadendo riguardo alla legge sull’omofobia di cui non c’è alcun bisogno poichè la legge attuale è già sufficiente per condannare chi fa violenza o offende o discrimina gli omosessuali, così come le donne o qualsiasi altra “categoria” sociale. La costituzione è chiara e non interpretabile. Il vero scopo è limitare la libertà di pensiero e la sua espressione. Il vero scopo è poter imputare chi esprime un pensiero non conformista a quello dell’ipercapitalismo globalizzato, femministizato e gaytizzato . Se si pensa che la spinta maggiore a quelle leggi arriva da coloro che da sinistra tuonano un giorno si e l’altro anche contro i cattivi capitalisti, non so se piangere o ridere. Così come non so se piangere o ridere di fronte ad uno spettacolo indecoroso di una destra incapace di smarcarsi, totalmente subordinata ai paradigmi culturali del capitale. E pensare che costoro dovrebbero essere i custodi del liberalismo e della libertà di pensiero, nonchè delle strutture sociali tradizionali.
Siamo davvero messi male.
armando
ARMANDO(Quota) (Replica)
http://www.iovivoaroma.it/notizie-de-attualita/coppia-lesbica-picchia-a-morte-bambino-di-4-anni-non-diceva-papa-2940894.html
Mortacci loro e de`ste zoccole. A morte, cazzo, a morte la gente cosi`. Per lapidazione e vestite di burka.
Scusate, non ce l`ho fatta a restare calmo. Del
resto sono maschio e la violenza ce l`ho dentro, non come le due angiolette di cui sopra.
E che cazzo!
Pappaaddus(Quota) (Replica)
Matteo Mazzalupi
Matteo Mazzalupi(Quota) (Replica)
ed anche oggi altre due povere DONNE uccise!!! Se questo non è femminicidio perpetuato da uomini…Io non so con quale coraggio lo negate…Non lo so davvero!!! E questo spaventa…tanto…
Betty(Quota) (Replica)
Betty,
Anche noi siamo tanto spaventati, Betty…e pure da parecchio tempo…
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
“ed anche oggi altre due povere DONNE uccise!!! Se questo non è femminicidio perpetuato da uomini…Io non so con quale coraggio lo negate…Non lo so davvero!!! E questo spaventa…tanto…”…
Fabrizio Marchi o chi per te, scusa la pesantezza, ma perche`non le cancelli direttamente queste insulsita`? Lo so: vuoi far vedere che sei diverso dalle femministe che nei loro blog cassano e censurano tutto; e non vuoi perdere tempo a spiegare alla Nobel di turno che mentre ammazzano queste due (poverette sicuramente ma messe in risalto oltre ogni decenza nella loro sfortuna) chissa`quanti uomini crepano al lavoro in quanto maschi, chissa`quanti padri separati si suicidano in quanto maschi, penalizzati da un sistema che avvantaggia le mogli in tutto; chissa`quanti mariti e figli in quanto maschi subiscono in silenzio e muoiono per mano delle loro madri e consorti, abusi, omicidi, infanticidi. Che passano puntualmente nelle pagine centrali o non passano affatto.
Ma, caro Fabrizio Marchi, proprio perche`immagino che non ne puoi piu` di certe persone anche tu, cassa! Cancella! E basta. Non e`scritto da nessuna parte che dobbiamo essere meglio di loro. Specie se poi consideri che sui blog e siti femministi cancellano solo i post pacati e argomentati, e allora noi possiamo bene buttare nello scarico quelli da un centesimo al chilo.
“Se questo non è femminicidio perpetuato da uomini…Io non so con quale coraggio lo negate…Non lo so davvero…”
Come perdere un occasione per tacere.
Pappagallettulus(Quota) (Replica)
Anch’io ,come Fabrizio sono spaventato
Mi spaventa il fatto che basta appartenere ad un genere per essere accusato di violenze di ogni tipo e se non sei colpevole ,mi spaventa il fatto che ,essere nato di un genere (che ,fatalmente, è lo stesso di quello che ha fatto violenza) allora devi sentirti responsabile ….
Ma vedi Betty esistono gli uomini violenti e quelli vanno puniti ,ma cosa mi accomuna a questo assassino ? Solo il genere di appartenenza e,con tutta franchezza ,basta solo quello per asserire chi è buono e chi no ?
mauro recher(Quota) (Replica)
mauro recher,
Mauro, e dai, ma ci perdi pure tempo a rispondere a Betty il genio? Boh…Io preferirei parlare col lavandino
Pappagallettulus(Quota) (Replica)
Io, in verità, ho letto di 3 omicidi di donne in 2 giorni. Ho anche notato che in 2 casi su 3 l’autore si è poi suicidato.
La Betty invece questo particolare non lo ha notato.
Perchè?
Perchè è un fatto che nega l’nterpretazione femminista delle cause. Non il potere ma l’impotenza.
Come ciascuno intuisce immediatamente.
Non supremazia ma dipendenza.
Qui la sola negazionista è la Betty.
Ciao Betty.
RIno DV
Rino DV(Quota) (Replica)
1- La Betty è la tipica ragazza in buona fede, che crede a ciò che sente e legge perché non ha motivo di pensare che tutti coloro che le stanno intorno mentano. Invece mentono, tutti senza eccezione, nei soliti due modi: con le menzogne e soprattutto con le verità parziali. Che sono menzogne supreme, ossia strumenti della manipolazione totale.
2 – Come si sa sono sostenitore da sempre del patto di unità di azione. E’ quindi ovvio che mi conforta leggere ciò che leggo tra Vincenzo e Fabrizio.
3- Leggo pure che Armando associa il liberalismo alla Destra. Il che mi sorprende assai. D’altra parte non lo si può neppure associare alla Sinistra. E allora?
Allora …aspettiamo quel sito di filosofia che Armando stesso aprirà in un prossimo futuro.
.
Rino DV
Rino DV(Quota) (Replica)
Rino DV,
@ Rino (e per tutti gli interessati) Ho in mente da tempo e lo farò prossimamente, di aprire un nuovo blog, non però su in argomento specifico, ma una sorta di “giornale”, dove esprimo la mia opinione sui fatti (anche i più disparati) del mondo ma anche su argomenti di ordine filosofico ecc. Del resto nella mia “carriera” giornalistica ho fatto il reporter, l’addetto stampa, ecc. ma non ho mai fatto l’editorialista, che è quello che a me sarebbe sempre piaciuto fare ma non ho mai fatto.- E allora ho deciso che è ora di farlo dando vita ad un “mio” giornale on line (miracoli della rete), cioè un blog, dove quando ne ho voglia pubblico un articolo, aperto ovviamente ai commenti di tutti.
Però non ho ancora trovato il nome (il nome è fondamentale). Anzi, se qualcuno vuole darmi una mano nella riflessione, è il benvenuto…Per arrivare a Uomini Beta ci avrò pensato sei mesi, spero di abbreviare i tempi…
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Vorrei rispondere in maniera più organica a Betty, ma come accennavo nell’altro commento oggi non è proprio possibile.
Però, approfittando del fatto che l’omicidio-suicidio di oggi (Taurisano, uccide la moglie e si spara. Non accettava la separazione: già denunciato) è avvenuto in un paese che conosco abbastanza bene (confina col mio) vorrei provare a suggerigli di cercare di dare alle questioni una prospettiva più razionale e complessiva. Senza necessariamente battere sul dente, che a torto o a ragione, duole di più.
Taurisano (parliamo di un paesotto di 13.000 abitanti circa) è il paese dove negli anni scorsi si sono verificati questi episodi:
Uccise il marito: 27 anni di reclusione ad una donna di Taurisano
Uccise il marito? Infermiera condannata all’ergastolo
Taurisano è il paese che nella zona, se non in tutta la provincia di Lecce, registra il più alto tasso si suicidi. Di uomini e di donne.
Lo stesso Gianpiero Mele che uccise il figlioletto di due anni era di Taurisano anche se il fatto avvenne a Torre San Giovanni (frazione marina di Ugento).
Allora Betty, anche con le sommarie ma contestualizzate notizie che ti ho fornito, sei in grado di andare oltre il matrix dominante? O di una questione che forse ti ha colpito personalmente?
Vedi, non è che io voglia polemizzare con te. Voglio solo mostrarti (approfittando di una situazione che conosco) come la realtà non è mai tutta nera o tutta bianca.
E qui nessuno nega niente. Magari cerca anche tu di andare oltre le cortine fumose del mainstream dominante. Magari ti accorgerai della sofferenza di tanta altra gente. Magari.
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
Luigi Corvaglia,
Io mi permetto da porello qual sono di ribadire la mia opinione…che rispondiamo a fare a una come Bbetti che gia`in tre righe si e`qualificata come soggetto con cui non interloquire? Io preferisco parlare col lavandino, torno a dire. Ma anche i soliloqui con lo sciacquone sono piu`costruttivi dei dialoghi con gente (gente?) cosi`.
Fabrizio Marchi,
Un suggerimento per il nome e il logo del giornale:
“Magica Lazio”
Sotto: una gallina biancoceleste che razzola. Accanto una pecora bruca, paciosa, dell`erba in un pascolo rigoglioso.
Didascalia: “Sono duemila anni che ve arzamo la coppa in faccia. E pure il capocollo, la caciotta pecorina e le ova fresche”
Dai campi con amore.
Pappagallettulus(Quota) (Replica)
Pappagallettulus,
Chiedo scusa a tutti per la parentesi semiseria ma non posso non raccogliere la provocazione…
a Pappagà, beccate questa, me la sò goduta tutta ieri ar mare sur lettino, soprattutto a guardà le facce degli amici tuoi e de Mauro Recher (e pure de Roberto Micarelli…)
http://www.lalaziosiamonoi.it/multimedia/il-litorale-romano-con-il-naso-all-insa-il-mare-mi-rilassa-ma-a-te-quando-te-passa-foto-36236
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Pappagallettulus,
Ti sei dimenticato dei trattori ,unico mezzo di locomozione da loro conosciuto
Chiudiamo la parentesi ,se no la betty pensa che siamo i soliti maschilisti che perdono tempo dietro ad un pallone
p.s ultima cosa ..ho visto il link e la pagina semiseria annerente ..ho letto colpo lazio preso IKONOMIDIS (sembra un nome da Asterix e dei galli :D) ma sopratutto chi cavolo è ?
mauro recher(Quota) (Replica)
“Il soggetto da non interloquire”…non interloquisce infatti, semplicemente sottopone fatti, semplicemente fatti che vanno aldilà di ogni…interlocuzione… Che vi piaccia o meno…
Betty
Tratto oggi da D.Repubblica.it
Femicidio, un blog contro la violenzaNasce “Femicidiocasadonne”, il blog della Casa delle donne di Bologna che raccoglie i dati di 28 anni di ricerche sul fenomeno. Lanciando un messaggio fondamentale: uscire dalla violenza è possibile. Anche se hanno dovuto bloccare la possibilità di commentare i post perché ricevevano troppi insulti da parte degli uomini, le responsabili non mollano. “Siamo fiduciose” conferma Anna Pramstrahler, coordinatrice del progetto
Ventotto anni di ricerche. Ricerche volontarie, fatte spulciando prima libri e giornali in biblioteca e poi, con l’arrivo di internet, i quotidiani online, i siti di informazione del web. La Casa delle donne di Bologna è l’unico centro in Italia che dal 1985 raccoglie con rigore scientifico, ogni giorno, i dati sul femicidio (l’uccisione di una donna per questioni di genere) e il femminicidio (il maltrattamento di una donna per questioni di genere), grazie alla caparbietà di un gruppo di volontarie/i che già trent’anni fa aveva intuito la portata distruttiva della cultura patriarcale in Italia.
Per dar voce a questo lavoro è nato il blog “Femicidio”: “Con femicidio si intendono tutte le uccisioni di donne avvenute per motivi di genere, quindi a prescindere dallo stato o meno di mogli. L’utilizzo di un termine specifico per identificare l’evento dell’uccisione della donna serve anche per distinguere tale esito estremo da quelli che rientrano nella generale categoria di femminicidio e che coincidono con ogni pratica sociale violenta fisicamente o psicologicamente, che attenta all’integrità, allo sviluppo psicofisico, alla salute, alla libertà o alla vita delle donne, col fine di annientarne l’identità attraverso l’assoggettamento fisico e/o psicologico”, si legge nella definizione tratta dalla ricerca sui femicidi in Italia (2011) che la Casa delle donne per non subire violenza pubblica ogni anno l’8 marzo.
In Italia, dall’inizio dell’anno, i femminicidi sono stati 68 (124 nel 2012). Solo alla Casa bolognese, dal gennaio 2013, hanno chiesto aiuto già 600 donne. Servizi come quello svolto volontariamente a Bologna, in Paesi in Francia e Spagna sono a carico dello Stato e vengono svolti direttamente dalle istituzioni. In Italia non esiste un sistema di monitoraggio sul problema del femicidio, che solo recentemente è stato inquadrato per quello che è, cominciando a diffondere il messaggio che le centinaia di donne che ogni anno vengono maltrattate o uccise dai compagni non sono vittime di un “raptus” o di un “delitto passionale” ma di una concezione patriarcale e squilibrata dei rapporti tra uomo e donna, e che proprio e solo in quanto donne vengono perseguitate e ammazzate.
“Quando abbiamo iniziato la nostra ricerca ci siamo subito chiesti cosa intendiamo per femicidio e femminicidio, stabilendo parametri scientifici precisi” spiega Anna Pramstrahler, coordinatrice del progetto di monitoraggio, “sulla base dei quali, ogni giorno, abbiamo aggiornato un database, tanto che i nostri dati vengono ripresi continuamente da giornali e siti specializzati: sono gli unici attendibili e verificabili (perché noi documentiamo tutto) che circolano in Italia. Ad oggi abbiamo monitorato più di 1000 casi di uccisioni di donne e abbiamo deciso di rendere pubblico questo lavoro aprendo il blog”. Il blog è nato da appena due settimane ma già raccoglie ogni giorno centinaia di contatti. Le amministratrici hanno però dovuto bloccare la possibilità di commentare i post perché ricevevano troppi insulti, soprattutto da parte di uomini. “Ci accusano di essere di parte, di avere una visione parziale e miope. Sono pieni di rabbia e sottolineano, ad esempio, che ogni anno gli uomini uccisi sono molti più delle donne. È un duro lavoro, bisogna faticare giorno per giorno per far capire che gli uomini vengono uccisi dalla criminalità, le donne in quanto donne. Ma ce la faremo”.
Lo scopo del blog dunque non è quello di ravvivare la discussione su questi temi ma di informare le donne vittime di femicidio o femminicidio sulle loro concrete possibilità di salvezza. “Negli ultimi due anni, soprattutto, si è parlato spesso del problema ma raramente vengono proposte soluzioni, di rado passa il messaggio: ‘una via d’uscita c’è, potete salvarvi, ecco come’. La stampa da questo punto di vista è stata superficiale, salvo qualche sporadico caso. Noi vogliamo invece dimostrare alle donne che uscire dalla violenza è possibile, che i centri di aiuto in Italia ci sono e lavorano bene. Proporre soluzioni, mostrare un’alternativa che prescinda dall’aiuto della polizia, dato che spesso le forze dell’ordine sottovalutano la situazione delle donne e hanno una concezione dei rapporti tra uomo e donna maschilista. La polizia spesso rimanda le vittime a casa, consiglia loro di riavvicinarsi al compagno o al marito. I centri hanno un approccio diverso, affrontano il problema con un’ottica di genere e possono davvero rappresentare un aiuto per le donne in difficoltà”. Il gruppo di ricerca della Casa delle donne di Bologna è stato il primo a dire che anche le prostitute sfruttate e uccise sono vittime di femicidio, restituendo dignità a morti di cui finora è sempre importato poco sia ai cittadini che alle istituzioni. Il lavoro da fare, dunque, conclude Pramstrahler, è ancora tanto, ma l’Italia è sulla buona strada. “C’è molta più sensibilità. Finalmente si comincia a capire la natura e la portata del problema, e il merito, va detto, è anche di voi giornalisti. Ci vorranno ancora 20, 30, forse 50 anni prima che le nostre posizioni vengano capite e condivise da tutti, ma siamo fiduciose”.
Un balzo in avanti in positivo era stato fatto, spiega, dalla ex ministra alle Pari opportunità Josefa Idem, che all’interno del suo breve mandato aveva dimostrato grande interesse per le problematiche proposte dai centri antiviolenza. “Ha voluto incontrarci anche il giorno prima di dimettersi” conclude Pramstrahler, “ha avuto anche quella sensibilità. Una donna umile, fuori dai giochi politici, che avrebbe potuto fare molto per le donne in Italia. Ad un uomo, al posto suo, non sarebbe stato chiesto di dimettersi, ne sono certa. La speranza è che quel passo avanti non cada nel vuoto e che nomino un altro ministro altrettanto in gamba. Abbiamo bisogno dell’aiuto delle istituzioni”.
Betty(Quota) (Replica)
Non so il perchè rispondo ,forse perchè sono in ferie ,forse perchè sono anche masochista ,o semplicemente mi piace discutere..avevo già letto questo pistolotto del nuovo blog feminicidio (sai la novità) dove si contano queste donne vittime di violenza ed è inutile negarlo ,che le donne subiscano violenza è vero …(ne subiscono anche gli uomini e non solo per la mano criminale ma ,si sa, agli uomini scivola tutto addosso, tanto da non essere presi in considerazione) ..ma vediamo il caso specifico della casa delle donne di Bologna ..la distinzione è netta ed inequivocabile gli uomini sono violenti e le donne vittime ,come il bianco e il nero …come se ,nella società esistesse una malattia e questa malattia si chiama uomo (anzi meglio maschio, da più l’idea del marcio, del viscido) ..ho letto anche di casi di molestia in strada ma che vale solo per le donne ,a me hanno detto brutto ,sfigato (facendomi tranquillamente gli affari miei ) quello non conta .. quindi, da tutto questo cosa possiamo tranquillamente dedurre ? Abbiamo appurato che esiste una parte malata ed è quella maschile ,quindi basta eliminarlo ,cosa succede se un dente ti fa male? Lo togli…
In Definitiva un mondo senza uomini sarebbe un mondo perfetto ,nessun femminicidio ,nessun stupro , nessun commento volgare ,in questo EDEN per noi non c’è posto ,mi sembra evidente ..oppure si costruiscono due mondi paralleli ,(dovrebbe uscire un film tra poco su questo tema ) dove esiste un mondo perfetto (dove si guarisce da tutto e non si lavora) e un mondo meno fortunato fatto di fatica e sudore e di morte ..a chi toccherebbe la parte meno fortunata? ..Per aiutarti posso solo dire che .nel mondo perfetto c’è come protagonista Jodie Foster ,un segno del destino …
In questo blog fatto da 4 sfigati del cazzo(uno è anche laziale :D) che ,essendo anche di idee di sinistra (quindi molto utopistici) pensano che nascere con una parte anatomica al posto di un altra non sia peccato ..pensa che che matti che siamo …
Concludo ,pensa una cosa comunque (ne ho parlato anche oggi ) se i centri antiviolenza aiutassero le persone malmenate dagli immigrati (solo da quelli) non si urlerebbe al razzismo ?
mauro recher(Quota) (Replica)
Betty, i fatti che vanno “al di là di ogni possible interlocuzione” dove sarebbero? Intendo cifre, analisi, comparazioni tra violenze diverse.
No perchè questa storia della “donna uccisa in quanto donna” è vecchia… e già alcuni anni fa dalle liste esposte in rete si potevano tranquillamente estrapolare donne uccise per gelosia, per psicosi, persino per rapina pensa.. c’era dentro di tutto e di più, e se spulci il blog o altri siti o discussioni in tema ne trovi a iosa.
Io per parte mia, se non ricordo male, partii chiedendo a Fikasicula spiegazioni su questa anomalia, tanto per fare un esempio. Come si fa a parlare di “allarme femminicidio” presentando un rapporto Eures che conta, nell’ambito familiare 104 donne uccise e 67 uomini?)
“Riguardo all’ambito in cui si e’ consumato l’omicidio, il rapporto Eures-Ansa evidenzia che il 70,7% dei femminicidi e’ stato compiuto nel 2008 all’interno di contesti familiari (104 donne uccise, a fronte di 67 uomini),”
http://femminicidio.blogspot.it/2010/07/femminicidi-in-italia-il-rapporto-eures.html
Adesso qualcuno.. qualche gruppo, comincia ad analizzare con un briciolo di serietà in più gli omicidi. (e dire che a me non pareva così difficile eh).
Evidentemente la Casa delle Donne è ancora rimasto al vecchio conteggio. Parole parole, dichiarazioni di analisi, ma nessuna tabella seria, numeri a caso e analisi a caso.
Posso essere leggermente disgustata?
Rita(Quota) (Replica)
Betty,
…
Ero quasi certo che avresti risposto in due righe, massimo tre (il resto è un copia-incolla).
Ed ero quasi certo che in realtà non avresti risposto o interloquito su niente.
Grazie per avermelo confermato.
Eviterò di perdere tempo in futuro.
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
Betty,
Comunque prima di abbandonarti ai tuoi soliloqui ti consiglio anch’io qualcosa da leggere: La galera per gli uomini prima della fine di un processo?
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
Claudio Manzari
Fabrizio Marchi,
Claudio Manzari(Quota) (Replica)
Betty. Poverella. Davvero. La dimostrazione vivente di tutto quanto ho scritto, piu` una legge fondamentale dell`umanita`e della politica: esiste solo l`interesse.
Non c`e`scienza che tenga, non c`e`empirismo, non c`e` nulla. Nella specie umana, come nelle altre, qui e ora, e probabilmente sempre almeno finche`non ci libereremo della corporeita` fisica. Solo interesse, come dire: sopravvivere e perpetuare il proprio genoma.Se qualcuno ha un determinato interesse a credere o fare qualcosa, lo credera`o lo fara`. O meglio: prima credera`, giustificandosi in anticipo, e poi fara`. E poi tornera`a credere, in eterno. Ai tedeschi del 1933 faceva comodo credere che gli ebrei fossero insetti. Grazie al cazzo. La maggior parte non era ebrea, e intuivano o sapevano che quanto tolto agli ebrei (e ai polacchi, e ai sovietici, e…) finiva in tasca a loro. Alle Betty di tutto il mondo conviene credere ai femminicidi, perche`sa che cosi`ancor piu`di sempre il 99%degli uomini in quanto maschi sara`obbligato per legge e per senso di colpa a svenarsi e morire per mantenerle nella bambagia. Cosa di cui nemmeno spesso si rendono conto. Femministe militanti escluse, ovviamente, quelle in perenne malafede, tipo quelle famose che scrivono su certi ricettacoli di scienza infusa che citiamo spesso…
Pappagallettulus(Quota) (Replica)
mauro recher,
“Chiudiamo la parentesi ,se no la betty pensa che siamo i soliti maschilisti che perdono tempo dietro ad un pallone”
Caro Mauro, di quello che pensan Betty e tutte le Betties del mondo non me ne frega un cazzo. Per me possono crepare tutte. La loro opinione equivale a sterco avvelenato. Buono nemmeno per la terra.
Per quanto riguarda Fabrizio e i laziali, invece, la loro opinione mi interessa molto. Li stimo e li rispetto, come stimo e rispetto coloro che da millenni riforniscono la citta`di Roma di prodotti agricoli. Bisogna lasciarli vincere, ogni tanto, senno` si indispettiscono e a Roma ci si riduce a mangiare l`erba delle piazzole.
Pappagallettulus(Quota) (Replica)
“Caro Mauro, di quello che pensan Betty e tutte le Betties del mondo non me ne frega un cazzo. Per me possono crepare tutte. La loro opinione equivale a sterco avvelenato. Buono nemmeno per la terra”
e questo è l’esempio di come si “confrontano” gli uomini beta…altro che Hitler!!!:-)))
Unica vostra speranza è “esistere” rinchiusi qui dentro, ma per fortuna…così non farete danni all’interno della vita VERA. Buon proseguimento
Betty(Quota) (Replica)
io invece ero quasi certa che l’unico post che avrebbe quotato e su cui avrebbe interloquito era quello di Pappagallettulus.
ma d’altronde se non ci fosse stato ci sarebbero state solo due possibilità:
1) sparizione totale (toccata e fuga)
2) confezione di apposito post opportunamente costruito da copia/incolla, omissioni, selezioni e aggiunte a libera interpretazione per dimostrare quel che tenta di dimostrare da omnia saecula il femminismo: “non è colpa mia/nostra! è colpa vostra”
Rita(Quota) (Replica)
Betty,
Mi dispiace dover abbassarmi a parlare con i farlocchi, ma tant`e`.
Assumiti le tue responsabilita`di donna. Adulta. Troppo comodo estrapolare da due frasi quello che vuoi tu.
Siete VOI e solo VOI che dovete domandarvi perche`ci comportiamo cosi. Troppo comodo puntare il dito e vomitare le solite accuse (sfigati, immaturi,violenti e via bestemmiando).
Troppo comodo e anche abusato: fate indignare la gente e poi puntate il dito contro la persona indignata: “Ueee! Quello e`violento!”. E sfuggite le responsabilita`.
Io non esisto solo qui. Noi non esistiamo solo qua.
Per quanto tu e le imbecilli come te corrano subito a provocare e usare i soliti stereotipi da ipocrite (“sfigati!” “Non ve la danno” “odiate le donne” etc.), ho la mia vita, e non la rovino a nessuno, o perlomeno, non a chi non la rovini a me. Io personalmente le donne le evito ormai. Si`, io per primo. Ovviamente una provocatrice come te correra`a pensare, scrivere e dire “sfigato”,”panzone”,”brutto””la volpe e l`uva”… beh, io quando vengo avvicinato da una donna scappo, invece: e capita spesso. Molto piu`spesso del contrario. Tipe che rimorchiano al bar, che danno da dire al lavoro con scuse palesi; certo, non sono Briatore, quindi non si prostrano, ma ad avvicinarsi ci provano. Non ci credi? Problema tuo, genietto provocatore. E pensare che a volte son pure giovani e carine. Capirai che guadagno.
Del resto cosa dovrei farci? Sesso? Preferisco davvero l`onanismo. Storie piu`o meno serie ne ho avute. Nemmeno poche, purtroppo. Spreco di tempo ed energie emotive. Avrei preferito essere tuttora vergine. Vorrei diventare gay, ma non ci riesco. L`orizzonte umano di (quasi) tutto cio`che ho conosciuto “dall`altra parte” (e non solo) e`il tuo, Betty: ignoranza e vittimismo allo stato puro. Ed egoismo. Assoluto, purissimo; devastanti egoismo e idolatria. Mai, ripeto mai, conosciuto una donna, specie se in odore di femminismo, che avesse un barlume di altruismo e di responsabilita`. A volte nemmeno coi figli. MAI. Ma ovviamente sto ancora aspettando, fiducioso e illuso. Non per accoppiarmi, fisicamente o spiritualmente: non ne sento la necessita`, non piu`di tanto, almeno (Si, vai con l`accusa di impotenza, ora, dai…); per pura speranza di vedere una inversione di tendenza.
Ma, per il resto, l`orizzonte e`solo infarcito di Betties, Betties ovunque. Ignoranti, egoiste, superficiali, guerrafondaie. Che vogliono la guerra, e guerra avranno. L`importante sara` far loro guerra nell`orizzonte dove le abbiamo dominate per millenni, quello dello spirito e del pensiero. No, non nel potere. Quello ce l`avevano loro anche prima, le Betties. E le mani? Le mani andranno bene per i loro pavidi servitori maschi, eventualmente. Il nostro problema e`che abbiamo, in quanto maschi, elevato talmente tanto l`umanita`da volere poi mettere le Betty sui piedistalli; e solo per vedere che ce lo davano sulla schiena, il piedistallo, senza alcuna riconoscenza e anzi vomitando accuse. Mia cara Betty, sai, a forza di accusare falsamente qualcuno prima o poi quello si mette a fare davvero cio`che di cui lo accusi. Anche diventare antipatico e poco conciliante. La famosa favoletta de “al lupo, al lupo”: la conosci?
Noi uomini non contiamo niente, Betty. Comandate voi, da sempre, e negli ultimi 50 anni la cosa e`diventata palese e anche svergognata. Gli uomini controllano tutto: e le donne controllano gli uomini. Da sempre. Siamo noi maschi in quanto tali che dobbiamo ribellarci a voi, femmine e dominatrici in quanto tali. NOI dobbiamo strapparvi lo scettro.
Solo cosi`smetteranno di avvenire i femminicidi, che pure sono merce rara e propagandata oltre ogni limite: e che hanno alla radice l`IMPOTENZA DEI MASCHI, non il loro surplus di potere, che avete inventato solo voi. E del resto, infatti, una accusa frequente da parte vostra, spesso ritirata quanto prima perche`controproducente, e`proprio quella di “impotenti”. Ancora credi alla favoletta dei maschi che dominano e reprimono le donne a forza di botte, Bettina? Mi spieghi come mai noi umani non veniamo schiavizzati dai gorilla, Betty? Anche nelle arti marziali e`palese che a differenza di peso e forza puo`essere vinta da tecnica e intelletto. Siete tanto superiori, Betty: davvero basta farvi “bu” per sottomettervi? Delle due l`una: o siete inferiori davvero, o NOI NON ABBIAMO MAI DAVVERO COMANDATO. E quindi i vostri schiavi siamo noi.
Tu, Betty, che assurgi Repubblica e il mainstream come verita`oggettiva e scientifica coi tuoi patetici copiaincolla dimostri solo quanto limitata sei. In effetti dovrei misurarmi solo con le vostre Maitresses a penser (e relative controparti maschili), le maestre della malafede , non con te. Non tanto perche`mi credo qualcuno, quanto perche`sei tu che ti squalifichi con quel che dici.
E nemmeno dovrei indispettirmi, con te, povera creatura in buona fede che ancora ascolta le favole solo perche` le conviene. Solo perche`le favole le dicono quello che vuole sentirsi dire.
Ma ammetto la mia debolezza: effettivamente sono facile a essere provocato, e magari al livello ridicolo delle Betty non dovrei scendere. Vero, ma e`anche vero che quando cammini in una palude e tutto e`letteralmente foderato di mota, sporcarsi e`inevitabile; le Betty e i Betty hanno foderato la civilta`, oramai. Al punto che la gente diversa da loro e`minoranza. Essere eleganti non e`cosi`semplice neanche per i signori quando si tiran via la fanga dagli stivali.
Ciao, Betty, un abbraccio.
Pappagallettulus(Quota) (Replica)
Una nota: probabilmente, FORSE, e anche forse per il nick che usa, so chi e`Betty, lei pure sa chi sono e ci conosciamo personalmente. E se e`chi penso che sia, o che possa essere, non mi stupisco di quello che scrive. Ciao Bettina, se sei chi penso e hai capito chi sono il mio numero ce l`hai, anziche`spendere soldi dallo psichiatra puoi chiamarmi, cosi`a quel paese ti ci mando io, direttamente, gratis e personalmente.
Pappagallettulus(Quota) (Replica)
Papp, ma Betty sa cucinare?
Marco Pensante(Quota) (Replica)
Oggi Sul Corriere della Sera a pag. 12 un paginone intero di pubblicità della Yamamay dedicato al “femminicidio”. Vi invito per una volta a fare uno sforzo e a comprare il Corsera perché è bene rendersi conto di persona della potenza del messaggio.
Titolone sparato a caratteri cubitali:”FERMA IL BASTARDO”
Sottotitolo:”Denuncia il violento, i tuoi diritti esistono fino a che sei in grado di difenderli. Yamamay, da sempre accanto a tutte le donne, si schiera contro la violenza di genere” (espressione ipocrita per significare “violenza maschile”…)
Ho trovato un’ ampia gamma di link in proposito, uno fra tutti: https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&ved=0CDEQFjAA&url=https%3A%2F%2Fwww.facebook.com%2FYamamayOfficialPage%2Fposts%2F10151532144280778&ei=BQj5UZPaBsmIOOmHgKgK&usg=AFQjCNGLcUnQaTxdKq9yYVBPyNn1USoshg&sig2=0gWWQsnDH59TuSXEXndGpg
Questo di seguito è l’invito che ho pubblicato su fb agli amici e alle amiche del MFPG a riompere gli indugi e a sottoscrivere il documento che abbiamo approvato.
“Cari amici e cari amiche, colgo l’occasione per rivolgermi a tutti voi per rinnovarvi l’invito, in special modo ai dirigenti e alle dirigenti del MFPG, ad aderire al documento “Un’emergenza democratica” che un gruppo di uomini e di donne, democratici e democratiche, ha promosso e diffuso da alcune settimane.
Non è più tempo di tatticismi. E se qualcuno/a pensa che una strategia “morbida”, non esplicita, possa essere pagante, si illude. L’offensiva è ormai stata lanciata, e in grandissimo stile.
E’ una nuova e moderna forma di totalitarismo quella che abbiamo davanti a noi rispetto alla quale bisogna cominciare ad attrezzarsi. E’ innanzitutto necessario mettere da parte le divisioni e fare “massa critica” attorno ad un minimo comune denominatore, che io individuo nella difesa dei valori fondamentali della democrazia, del diritto, della libertà, dell’eguaglianza, che sono stati quelli per cui i nostri padri hanno combattuto, e che oggi vengono di fatto messi in discussione da una nuova forma di razzismo strisciante abilmente e subdolamente camuffato dietro le bandiere dell’ideologia “politicamente corretta” e della emancipazione/liberazione delle donne.
Tentennare o affidarsi a improbabili tatticismi è sbagliato e politicamente debole. E’ giunta l’ora di fare fronte comune e di mobilitarsi. E’ in gioco la democrazia, cioè il nostro stesso diritto ad esistere come uomini senza essere criminalizzati in quanto tali.
P.S. per sottoscrivere il documento “Un’emergenza democratica” è sufficiente inviare le proprie generalità alla posta elettronica del sito https://www.uominibeta.org
Ribadisco che il documento è ASSOLUTAMENTE UNITARIO ed è stato sottoscritto da tanti amici e amiche non aderenti a Uomini Beta, molti/e dei/delle quali aderenti ad altre associazioni”.
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Rita: veggente oltre che “icona” di questi beta!! complimenti
Pappag..ecc…ecc: ahimè non ci conosciamo personalmente, peccato ma non hai il dono della “preveggenza” come Rita, pertanto non posso esaudire il tuo…desiderio:-))
Marco: macchè nemmeno cucinare so…..ma non mi dispero ho altre…peculiarità…che mi fanno perdonare di questa…pecca….-))
Betty(Quota) (Replica)
Di icone qua non ne ho mai viste, nè tra virgolette nè senza
Rita(Quota) (Replica)
Zitta Betty, che non l’ho chiesto a te.
Marco Pensante(Quota) (Replica)
Fabrizio ,la pubblicità yamamay ,come è stata la partita di calcio della nazionale (mi sembra giocata a Parma contro la Francia ,va beh ,non è importante) stà a significare che ormai il tema è cosi caldo (come hai fatto giustamente notare) da usarlo anche come propaganda pubblicitaria , come dire “Vedete, siamo al vostro fianco e se comprate dell’intimo ,ancora meglio” Ma il bello (si fa per dire) arriva dal corpo delle donne ,entusiasta (nonostante qualche voce contraria) a questa iniziativa ..leggete bene il titolo che vale di più di mille parole http://www.ilcorpodelledonne.net/?p=15354
Ma questa è l’Italia (non la è la Norvegia): il caso Yamamay ..quindi si dovrebbe intuire che la Norvegia (visto che parliamo dei cosiddetti femminicidi* ) sia una sorte di paradiso …Non so ,dalle casistiche che ho riportato anche sul mio blog ,sembra che la Norvegia abbia un tasso (anche se leggermente) superiore a quello italiano in caso di morti al femminile ..non ci vedo poi questo “guadagno” ad essere come la Norvegia (va beh ,per gli uomini cambierebbe poco ,mi sembra che il tasso di suicidi li sia molto elevato)
* femminicidi o ,come coniato dalla Somma feminicidi ,perchè c’è una differenza ,i primi sono per indicare le violenze in generale ,i secondi a indicare proprio gli assassini ..se non lo leggevo ,non ci credevo
mauro recher(Quota) (Replica)
Marco P: zitta…muta…:-))) il “potere” così si…esprime. Come l’educazione…:-)))
Betty(Quota) (Replica)
Certo. È per questo che ti piaccio.
Marco Pensante(Quota) (Replica)
Va bè, dai, a questo punto scambiatevi il numero di telefono.
Posso fare da sensale, da intermediatore, giuro che sarò discreto. Quello di Marco P ce l’ho già. Betty, se ci sei facci un fischio…sarò una tomba…
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)