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08 Mag 2012  |  862 Commenti

Video:Reciprocità e spontaneità

Chaplin - Tempi moderni

Reciprocità e spontaneità sono due concetti che la grande maggioranza delle donne non sa neanche cosa siano. Per lo meno per quanto riguarda il rapporto con i maschi non dominanti (beta), cioè la grande maggioranza degli uomini, che è quello che a noi interessa.

Tradotto in parole ancora più povere, se gli uomini (beta) non si proponessero, non andassero di loro propria iniziativa verso le donne, l’incontro fra i due sessi non avverrebbe mai, non avrebbe neanche luogo. Detto in modo più rozzo ma forse ancora più efficace, se anche gli uomini adottassero gli stessi comportamenti delle donne, l’umanità si sarebbe estinta già da un bel po’ di tempo.

Questa, ad una prima rapidissima lettura, potrebbe sembrare un’affermazione sopra le righe. Ma in realtà così non è. Ed è il semplice buon senso, l’esperienza quotidiana e l’osservazione della realtà che ce lo dicono. Probabilmente saremo tacciati di scarsa scientificità ma francamente questa accusa o questa critica ci interessa molto poco, se non per nulla. Riteniamo infatti che nelle scienze sociali e soprattutto nelle questioni che attengono l’essere umano, di scientifico ci possa essere ben poco. Crediamo anzi che il presunto riferimento alla scienza che troppo spesso nella storia è stato fatto per dimostrare la validità di teorie filosofiche (in taluni casi anche valide, a nostro giudizio) sia stato per lo più strumentale e finalizzato a rafforzare la validità di quelle stesse tesi.  Cosa che, a nostra modesta opinione, ha ottenuto il risultato opposto e contrario a quello che si voleva ottenere. E quelle stesse teorie che in questo modo si volevano rafforzare, ne sono uscite fortemente indebolite.

Con questo non vogliamo neanche, da una posizione speculare, esaltare il valore dell’ esperienza empirica e considerarla come la sola fonte di conoscenza. Preferiamo laicamente posizionarci su una posizione di equilibrio e di buon senso verificando, con gli strumenti di cui disponiamo, la nostra capacità analitica, la statistica, la ricerca sociologica e storica, l’osservazione lucida dei fatti, e naturalmente anche l’esperienza empirica, la veridicità o meno di questa o quella affermazione o teoria.

E sulla base di queste considerazioni testè fatte, ci sembra assolutamente verosimile confermare la tesi contenuta all’inizio  di questo articolo: e cioè che nel rapporto fra uomini e donne non c’è alcuna reciprocità. Nella grande maggioranza dei casi sono gli uomini ad andare verso le donne. E’ molto raro che accada il contrario e quando ciò accade significa che l’uomo o gli uomini in questione sono maschi alpha, cioè uomini appartenenti alle elite dominanti. Ma questa è appunto l’eccezione che conferma la regola e la nostra analisi.

Noi riteniamo che questo aspetto dell’ontologia e/o della cultura e del modo di essere femminile, che normalmente viene considerato dalla grande maggioranza degli uomini come un fatto più o meno naturale, scontato e dato per acquisito, sia in realtà uno dei più significativi, e anche dei più gravi, del manifestarsi delle donne nel mondo.

Ma cosa nasconde l’incapacità/non volontà/riluttanza/diffidenza/fastidio/ e il più delle volte addirittura l’insopportabilità, per le donne, ad andare verso gli uomini?

Innanzitutto l’incapacità di relazionarsi con l’altro da una posizione di parità. Pretendere che sia sempre e solo l’altro a fare il primo passo significa porsi automaticamente in una posizione di potere nei confronti dell’altro. Se l’altro si muove è evidente che sta già manifestando un interesse nei confronti dell’altra e quindi le sta già di fatto conferendo un potere. Il fatto stesso che egli si muova per primo, manifestando di fatto il suo interesse, la pone in una posizione di vantaggio (e di potere) nei suoi confronti. Non solo. Nel momento in cui è l’uomo, sempre e comunque, a proporsi, è la donna che si trova oggettivamente nella posizione di chi decide. Di nuovo il concetto di potere, che torna sistematicamente e implacabilmente ogniqualvolta si affronta questa tematica. Ma accanto al concetto di potere entra in ballo in questo tipo di relazione anche quello di “dovere”. Inteso non nel senso più nobile del termine (come l’adesione ad un sistema di valori o di regole etiche) ma piegato e deformato alle esigenze del “potere”.  Se infatti si dà per scontato e per acquisito, in base ad una sistema di regole non scritte ma universalmente riconosciute, che debba essere sempre e comunque l’uomo a proporsi, è evidente che il concetto di “dovere” viene a legarsi indissolubilmente a quello di “potere”. Quindi l’uomo deve proporsi, deve andare versus la donna. Se non lo fa è praticamente condannato alla solitudine affettiva (ammesso che su questi presupposti si possa veramente costruire una relazione autenticamente affettiva…) e alla totale assenza di vita sessuale.

Naturalmente non è affatto detto che proponendosi egli ottenga il risultato sperato, anche perché è la donna che dice l’ultima parola, né potrebbe essere altrimenti, date le circostanze.

Ma non è tutto. Non solo l’uomo ha l’obbligo (anche se non scritto) di proporsi ma lo deve fare anche secondo schemi e modalità gradite alla controparte. Deve insomma mettere in atto una serie di comportamenti al termine dei quali la donna, laddove valutasse tali comportamenti gratificanti e sufficienti, potrebbe decidere di concedersi, sempre secondo tempi e modalità che verranno da lei decisi e determinati.

Ma non è finita. Quali saranno i criteri di selezione che la donna, nella grande maggioranza dei casi, sceglierà di seguire per decidere un eventuale partner? Naturalmente quelli dell’ordine sociale dominante. E ci sentiamo di affermare con una notevole dose di certezza, sia pur empirica, che tra un uomo più vicino per una serie di caratteristiche di ordine sociale, economico o di provenienza familiare alla categoria dei dominanti (alpha), e un uomo decisamente appartenente alla categoria dei non dominanti (beta), ella sceglierà nella quasi totalità dei casi, il primo.

Naturalmente, in questo frangente specifico, non stiamo parlando di un maschio alpha doc, ma di qualcuno che nella scala gerarchica sociale, maggiormente gli si avvicina o gli assomiglia, anche se per difetto. Infatti, anche in questo caso, come abbiamo visto, stiamo parlando di un uomo che deve comunque proporsi.

Cosa che non avverrebbe mai se fossimo in presenza di uomini effettivamente dominanti (alpha). D’altronde, come abbiamo già avuto modo di analizzare nell’articolo “Natura e Cultura. Un nodo irrisolvibile”, in questo caso specifico il rapporto fra uomini e donne si inverte completamente in favore dei primi e la relazione fra i sessi viene a capovolgersi totalmente.

Ma il concetto di dovere è l’esatto contrario di quello di “piacere”, sul quale dovrebbe invece secondo noi fondarsi la relazione fra i generi. E’ evidente che se si fa una cosa per dovere, sarà assai difficile che la si faccia anche per piacere. Può succedere talvolta che ciò accada, ma certamente non è la regola. E in ogni caso, se la si fa innanzitutto per il proprio piacere, il concetto di dovere viene ad essere automaticamente disinnescato.

Ma può essere piacevole una cosa che si deve fare perché è stata aprioristicamente prestabilita secondo schemi e regole preconfezionate?

E cosa può esserci di spontaneo in questo? Nulla, dal momento che è uno schema prestabilito a priori. Se ci fosse spontaneità questo sistema di regole non esisterebbe affatto e gli uomini e le donne si incontrerebbero appunto spontaneamente, nel sereno, naturale, libero e reciproco gioco amoroso.

Ma è evidente che in questo modo i concetti di reciprocità e di spontaneità sono stati assassinati in favore di quelli di potere e di dovere.

Ma se la reciprocità e la spontaneità sono state assassinate, è altrettanto evidente che il delitto è stato perpetrato anche nei confronti della possibilità di una relazione autentica fra gli uomini e le donne. Che infatti al momento, tranne le solite rare eccezioni che confermano la regola, non esiste.

Se paradossalmente, applicassimo queste logiche anche all’altra grande questione umana, l’amicizia, avremmo commesso l’ennesimo delitto.

Ma l’amicizia, per nostra fortuna, è relativamente immune da queste stesse logiche. E questo perché l’amicizia, se è autentica, non può che fondarsi su di una scelta libera, spontanea, sull’empatia reciproca, sulla condivisione, sulla comune visione del mondo, sul piacere di stare assieme e di godere della presenza dell’altro/a in modo fine a se stesso. Ma nell’amicizia non è previsto lo scambio sessuale né lo scambio di alcun genere. Non vige insomma la regola del do ut des che è stata invece applicata alla relazione fra i generi.

Ma dal do ut des, cioè dallo scambio di fatto strumentale, non potrà mai scaturire amicizia, che  può nascere solo da un rapporto all’insegna della reciprocità, della spontaneità e della autenticità fra gli individui.

Come vediamo, il circolo diventa sempre più vizioso/virtuoso, a seconda dei punti di vista dai quali lo osserviamo.

Come Movimento degli Uomini Beta, ci proponiamo di lavorare per combattere queste concezioni deviate e devianti ma purtroppo tuttora imperanti.

Il nostro orizzonte è quello di una società di uomini e donne liberi/e ed eguali, dove la relazione fra i generi sia libera da tutti questi legacci, condizionamenti e sovrastrutture e all’insegna della reciprocità, dell’autenticità, della spontaneità, della libertà, e del libero e sano gioco affettivo e sessuale.

Solo tornando a concepire la sessualità per quello che è e dovrebbe essere, cioè un gioco naturale e spontaneo, e non come uno strumento di gestione, controllo e dominio dell’altro, sarà possibile costruire una relazione sana ed evoluta fra gli uomini e le donne.

Il nostro appello è INNANZITUTTO rivolto a tutti gli Uomini Beta affinché prendano coscienza della situazione e adottino comportamenti conseguenti, tesi a modificare sostanzialmente anche i comportamenti femminili.

Ma ci rivolgiamo altresì alle donne non appartenenti alle elite dominanti, sollecitandole a riflettere sul ruolo che hanno scelto e scelgono di recitare, invitandole ad uno scatto di dignità e di amor proprio e al rifiuto di quelle logiche strumentali, avvilenti, aberranti e antiumane, che abbiamo descritto.

Le invitiamo a smettere di scimmiottare i modelli dominanti e ad allearsi con gli Uomini Beta per costruire assieme una realtà diversa.

Saremo felici, in questo caso, di averle con noi, al nostro fianco.

Fabrizio Marchi


862 Commenti

Silver 9:07 pm - 5th Dicembre:

<>

Parole sante, che fanno il paio con quello che il sottoscritto era solito ripetere oltre venti anni fa, ossia che se il pinco pallino qualunque dovesse aspettare l’iniziativa femminile, resterebbe vergine per tutta la vita.
Io stesso lo sarei ancora.

Il bello, è che già all’inizio degli anni Ottanta, capitava di sentir narrare la favola secondo cui le femmine “ormai la sbattevano in faccia ai maschi” (quali maschi…?).

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Silver 9:12 pm - 5th Dicembre:

Il passaggio al quale facevo riferimento, nel mio precedente post, è questo:

“Tradotto in parole ancora più povere, se gli uomini (beta) non si proponessero, non andassero di loro propria iniziativa verso le donne, l’incontro fra i due sessi non avverrebbe mai, non avrebbe neanche luogo. Detto in modo più rozzo ma forse ancora più efficace, se anche gli uomini adottassero gli stessi comportamenti delle donne, l’umanità si sarebbe estinta già da un bel po’ di tempo”.

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giuly 9:33 pm - 8th Dicembre:

“ormai la sbattevano in faccia ai maschi” (quali maschi…?).

bruttissima espressione… la priva volta che la sentii pronunciare fu da un ragazzo che mi piaceva, avevo 15 anni…
già la debole “iniziativa” – (oltre femmina, sono pure timida come un riccio) – fu stroncata sul nascere .

queste balle sono un circolo vizioso…

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Luca 8:36 pm - 9th Dicembre:

Fabrizio, non hai idea di quanto io condivida queste parole.
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Ma non è tutto. Non solo l’uomo ha l’obbligo (anche se non scritto) di proporsi ma lo deve fare anche secondo schemi e modalità gradite alla controparte. Deve insomma mettere in atto una serie di comportamenti al termine dei quali la donna, laddove valutasse tali comportamenti gratificanti e sufficienti, potrebbe decidere di concedersi, sempre secondo tempi e modalità che verranno da lei decisi e determinati.
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In definitiva loro non devono fare nulla, salvo valutare se sei da “promuovere” oppure no.
E’ pazzesco.

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Fabio C. 1:44 pm - 10th Dicembre:

Credo sia il caso di evidenziare un altro dato di fatto: ovvero la tendenza femminile a dare per scontato che, durante l’atto sessuale, debba essere sempre l’uomo a fare tutto ed a doversi eventualmente assumere la responsabilità di un deludente rapporto sessuale.

A me, in 36 anni di vita, è capitato più di una volta di avere dei rapporti sessuali con donne che al dunque desideravano ricevere ma non concedevano altrettanto.
E non mi risulta essere il solo al quale è capitato.
Un’altra pecca che ho riscontrato in loro, è la scarsa fantasia sessuale, che in alcuni casi è addirittura nulla.

Un saluto da un vecchio iscritto alla mailing list di U3000.

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ckkb 6:17 pm - 18th Dicembre:

La reciprocità, e ancor più la reciprocità nel “sano gioco sessuale”, è un desiderio a mio avviso esclusivamente del maschile che per sua natura emancipa ogni dimensione, e quindi anche quella sessuale, dalla sfera della necessità e la colloca in quella della libertà di spirito: è proprio del maschile il gioco. E il sesso come gioco è una utopia maschile, il sogno maschile di una grande, nuova Civiltà.
Le donne dichiarano essere il femminismo l’espressione, conquistata in piena autonomia, della propria piena consapevolezza in merito ai rapporti tra i sessi. Ebbene proprio il femminismo nella sua attuazione reale, è riuscito a far diventare reato persino il desiderio maschile espresso tramite lo sguardo e colpevole persino il desiderio maschile in quanto tale. A meno che in qualche modo e a vario titolo non convenga: allora tutto, dicesi tutto, diventa lecito. Il che è esattamente il regno della necessità. Il sogno realzzato di una
in-Civiltà sessuofobica e repressiva.
Qualcuno o qualcosa le ha costrette? non mi risulta: il sesso è quanto di meno costoso e più facilmente accessibile a tutti esista in natura. Eppure….
Questa concezione del sesso del tutto opposta è a mio avviso una manifestazione inequivoca di una diversità naturale tra i sessi, molto profonda e ancora inesplorata. E per questo motivo non è una colpa e non è risolvibile con buone intenzioni, con una “piattaforma programmatica”. Diversità a mio avviso poco esplorata perchè fa paura per la sua estensione e profondità. E si preferisce coprire il motivo reale di questa paura in tanti modi fra cui con il rifiuto del presunto scandalo della sessualità per il suo irriducibile fondamento naturale di diversità vissuta come “disuguaglianza” e quindi “ingiustiza”. Donne e uomini sono uguali, questo è il mantra consolatorio di oggi.
Credo invece che la strada di un incontro libero tra i sessi, richieda come precondizione ineludibile, a parità di dignità, proprio la ricerca della piena consapevolezza della profonda diversità esistente tra uomini e donne. Altrimenti l’unica cosa che si riesce a condividere sono le buone intenzioni e una prassi assurda e alla fin fine necessariamente coercitiva. La prima regola per incontrarsi davvero? accettare serenamente il limite e cercare di dare a ciascuno ciò che è suo proprio secondo la sua propria natura: può il cavallo intendere il volo come lo intende il falco? certamente no. Eppure, sapendolo, possono incontrarsi.O, ipotesi non del tutto inverosimile, si può rinunciare in pace al rapporto sessuale: il piacere sessuale, la dimensione sessuata, è presente eccome anche nel maschile che virginalmente dedica le proprie energie a creare Civiltà o cattedrali dello Spirito ( che è poi la stessa cosa).
Dopotutto se i maschi sono storicamente riusciti a far sì che le donne siano emancipate da tanti condizionamenti così da poterle anche invitare a vivere insieme il sesso come gioco, è anche perchè moltissimi maschi si sono dedicati ad altro che a scoparle.
In ogni caso che le donne siano disponibili o in grado di accettare o meno l’invito maschile al gioco, un dovere comunque ce l’hanno. Ed è quello di ringraziare con tutto il loro cuore i maschi per questa straordinaria libertà che è stata loro donata.

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Rino 9:31 pm - 18th Dicembre:

Ckkb, tanto di cappello.
Sottoscrivo ogni riga.
Queste sono finestre aperte sulle questioni profonde della relazione F/M.
La nostra battaglia preannuncia tempo così lunghi che
avremo modo di conversare su tutto.

Solo una domanda: in questi ultimi 10/15 anni, perché non ti sei mai fatto vivo?
Infatti né dal tono, né dal contenuto, né dalla forma riesco ad allacciarti a qualche antica o recente lettura.
Ho solo vaghe ipotesi.

…mi affido a Silver.

RDV

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Fabrizio Marchi 12:12 pm - 19th Dicembre:

Cari Ckkb e Roberto, ponete in sostanza la medesima questione anche se in risposta ad articoli diversi (Roberto ha commentato l’articolo di Paolo Barnard). E siccome ci sono delle cose, specie nell’intervento di Ckkb, che non mi convincono (è il mio sesto senso che non mi tradisce) vorrei esprimere la mia opinione.
La questione che ponete è la solita (e per nulla scontata, da qualsiasi punto di vista la si affronti), antica e intramontabile (e irrisolvibile, a mio modesto parere), e cioè quella della relazione fra natura e cultura. Un nodo che a tutt’oggi nessuno ha saputo sciogliere. E quando dico “nessuno”, mi riferisco a millenni di pensiero e di riflessioni filosofiche, proprio su questo argomento. Una questione che, come ben sapete, va ben oltre la relazione fra i sessi e coinvolge tutto, ma veramente tutto lo scibile umano, in primis ovviamente la filosofia politica, la scienza politica, la scienza, l’economia, la sociologia, addirittura la teologia. Questo “nodo” abbiamo scelto di affrontarlo (non abbiamo certo la presunzione di risolverlo e credo di essere in buona e numerosa compagnia, compresa la vostra) nell’articolo che compare sulla homepage dal titolo appunto “Natura e cultura, un nodo irrisolvibile”. Mi sono proprio ora accorto (mi scuso per la disattenzione) che nel sottotitolo, per una banale svista tecnica, mancava proprio la seguente frase “un nodo irrisolvibile”. Vi invito quindi a rileggere quell’articolo “corretto”, non perché contenga delle risposte a quello che a nostro giudizio è appunto un nodo irrisolvibile, ma perché propone un approccio interpretativo e soprattutto pratico (nel senso di prassi) al problema dei problemi.
Insomma, è nato prima l’uovo o la gallina? Direbbe il buon De Crescenzo (burlone ma di buon senso…). A tutt’oggi, amici miei, nessuno lo sa. E se c’è qualcuno che pensa di saperlo o pecca di presunzione, o di malafede o di dogmatismo. Aveva ragione Hobbes? Aveva ragione Rousseau? Aveva ragione Spinoza?
Ciascuno di noi, a seconda delle preferenze, potrebbe schierarsi con l’uno o con l’altro ma una cosa è certa: non si arriverebbe mai ad una “verità” condivisa. Credo che, se siamo muniti di un minimo di umiltà, su questo possiamo essere d’accordo. Non ci sono riusciti loro a sciogliere questo nodo (e tantissimi altri), e francamente non credo che saremo in grado di farlo noi. Poi se qualcuno pensa di avere la soluzione si faccia pure avanti ed esprima liberamente la sua opinione. Ma non pretenda di chiudere il cerchio.
Uomini e donne. Eguaglianza nella diversità, afferma Ckkb. E perché no. Ma quanto sono diversi e/o uguali gli uomini e le donne? Altro nodo. Esistono diversità insanabili? Forse in parte è vero ma forse no. O forse entrambe le cose. Se queste diversità fossero veramente insanabili e appartenessero all’ontologia immutabile dei due generi, i comportamenti (nella fattispecie quelli sessuali) dovrebbero essere gli stessi in ogni angolo del pianeta. Così non è e lo sapete perfettamente tutti. Ciò significa che i processi culturali hanno giocato un ruolo importante nel modificare l’ontologia sia delle donne che degli uomini, nel bene e nel male. E chi decide cosa sia il bene e il male da questo punto di vista? Una donna che pratica sesso ludico, cioè vive giocosamente e liberamente il sesso va contro la sua natura profonda o invece l’asseconda liberandosi da tanta zavorra, questa sì, culturale, sociale, religiosa o pseudo tale? E una donna che invece lo vive in modo più tradizionale? Per lo meno pubblicamente (salvo poi portarsi a letto di nascosto il famoso idraulico o bagnino o insegnante di salsa…). Qual è la verità? O meglio, qual è la sua natura? Quella della donna pubblicamente fedele e irreprensibile (di giorno) sposata con un uomo benestante con il quale ha messo in piedi una famiglia medio-borghese oppure quella (la stessa) che (di notte) si scopa l’istruttore di aerobica? Oppure ancora entrambe le cose? Forse.
E gli uomini? Fin dai tempi di Omero ci si interrogava su queste questioni. Qual è la nostra natura? Quella di essere dei viandanti inseminatori? Molto probabile. Oppure anche gli uomini hanno nel loro dna la tendenza a costruire un nucleo familiare? E’ molto probabile anche questo. Oppure hanno un fondamento entrambe le cose? Altamente probabile, ma non certo e non certissimo, per lo meno non per tutti.
Eguaglianza fra gli uomini (nel senso di esseri umani). Si può stabilire un’eguaglianza a priori? Viceversa, si può stabilire una diseguaglianza a priori? E chi decide chi è eguale e chi è diseguale? In virtù e in base di quali parametri?
Potremmo continuare all’infinito su questa strada. Per questo abbiamo scelto di imboccare un altro percorso. Non perché vogliamo glissare sull’argomento sul quale possiamo continuare a discettare all’infinito (e non ci sarebbe nulla di male, sia chiaro) ma perché, nell’impossibilità di sciogliere, se non dogmaticamente, questo nodo, abbiamo deciso di dotarci di un metodo. La prassi.
Abbiamo scelto cioè di partire dalla nostra condizione reale di esistenza (che non ci piace) per provare a TRASFORMARLA. Non per motivi ideologici ma perché la nostra vita, qui ed ora, non ci piace. Abbiamo preso coscienza della nostra condizione di subordinazione e abbiamo deciso che non vogliamo più viverla. E per non viverla più dobbiamo CAMBIARLA. E per cambiarla dobbiamo LOTTARE.
Facendo questo, innescando cioè un processo di trasformazione partendo da quella che è la nostra condizione, provocheremo inevitabilmente una trasformazione anche della realtà che ci circonda.
Qualcuno (i teorici del’inamovibile e immutabile ontologia) potrebbe dirci che non è possibile. Ergo, se questo fosse vero significherebbe due cose. La prima è che se noi, uomini beta, viviamo una condizione di oppressione, vuol dire che questa è una condizione naturale alla quale è velleitario e addirittura innaturale ribellarsi. La seconda, conseguenza della prima, è l’accettazione supina e passiva della nostra inferiorità di natura ontologica. D’altronde, seguendo questo ragionamento, non può esserci via d’uscita. Se ci troviamo in una condizione di oppressione è perché evidentemente questa è la nostra condizione naturale, altrimenti ci troveremmo a vivere in un’altra. Ma siccome non ci troviamo a vivere in un’altra ma in questa, il cerchio si stringe. Insomma ci meritiamo tale condizione perché questo è il posto che la natura ha pensato per noi.
Riflettano bene, i sostenitori dell’immutabilità delle cose e della realtà, perché questo discorso è assai pericoloso, anzi, è un vero e proprio boomerang, non solo per gli uomini beta intesi nella loro relazione con l’altro genere, ma più in generale nella relazione di tutti gli esseri umani fra loro e con il mondo.
Noi non apparteniamo alla categoria dei maschi alpha ma non per questo ci sentiamo inferiori. Al contrario, riteniamo che questa distinzione sia profondamente errata. Ma, obietteranno sempre gli “immutabilisti” (che poi sono i conservatori di sempre, spesso mascherati sotto altre spoglie) “la distinzione fra maschi alpha e maschi beta appartiene allo stato di natura”. Ma chi era il maschio alpha nello stato di natura? Quello fisicamente più forte, quello che menava di più. E che comandava. E invece quell’altro (che magari nel branco non contava nulla) che mentre gli altri maschi si facevano scannare dal dominante per le femmine e il controllo del territorio, si è messo a scrutare, ad osservare, e ad un certo punto ha scoperto che sfregando una pietra contro l’altra scaturivano delle scintille? Che cos’era quello? Un “inferiore”? Certo, era un “beta” nella gerarchia del branco e magari una volta fatta quella grande scoperta dovuta al suo ingegno è stato pure massacrato dall’alpha, che dopo avergli rubato l’idea gli ha anche rubato la vita…E così via…
E mi fermo qui.
Fabrizio Marchi

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Roberto 11:39 am - 20th Dicembre:

Fabrizio, sono d’accordo con te quando scrivi che reciprocità e spontaneità sono due concetti che la grande maggioranza delle donne non sa neppure cosa siano.
Però tu scrivi anche:”Se queste diversità fossero veramente insanabili e appartenessero all’ontologia immutabile dei due generi, i comportamenti (nella fattispecie quelli sessuali) dovrebbero essere gli stessi in ogni angolo del pianeta. Così non è e lo sapete perfettamente tutti.”

D’accordo, i comportamenti non sono i medesimi ovunque, ma la prostituzione femminile esiste in ogni angolo del pianeta (quella maschile non è assolutamente paragonabile) e da tempo immemorabile. Come lo spieghi?

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fabrizio 1:00 pm - 20th Dicembre:

Caro Roberto, personalmente non ho mai negato che esistano delle diversità di natura ontologica fra uomini e donne. Negarlo sarebbe da stupidi o da persone in mala fede. Una di queste differenze è appunto il diverso approccio al sesso. Talmente diverso che, come spiega magistralmente Barnard nel suo articolo “Sono andato a puttane”, questa diversità (più tutta una serie di altre implicazioni di ordine economico e non solo, non dimentichiamolo…) arriva addirittura a costituire una delle cause prime del fenomeno della prostituzione (che è un fenomeno complesso che necessita di un’analisi più approfondita)
E’, altresì vero, e tu stesso lo confermi, che diverse condizioni sociali, culturali, economiche, religiose ecc. contribuiscono sensibilmente a determinare dei cambiamenti profondi nella sfera ontologica, in particolare di quella femminile (se parliamo di sessualità). Così come è innegabile che ci siano state da sempre delle diversità di natura ontologica, è altrettanto innegabile che i processi culturali abbiano innescato delle trasformazioni profonde (nel bene e nel male) di quelle stesse condizioni naturali. Converrai con me che l’approccio al sesso delle donne cubane (prostituzione a parte) è radicalmente diverso da quello delle loro colleghe di genere afghane. Così come quello delle donne italiane è diverso da quello delle donne scandinave, e quello delle donne di Tahiti è ancora diverso da quello di tante altre donne di varie culture del pianeta.
Ora, anche qui, cioè nell’ambito dei processi culturali, le cose non sono state così lineari. Se ad esempio i processi culturali hanno portato ad una maggior liberalizzazione dei costumi sessuali in alcune aree del pianeta (penso ad esempio ai paesi dominati dalla cultura cattolica), in altre hanno invece portato un irrigidimento di quei costumi. Penso appunto proprio a Tahiti e in generale a molti degli arcipelaghi del Pacifico dove fino a un secolo o due secoli fa il sesso era vissuto in modo assolutamente libero e una donna si avvicinava ad un uomo con la stessa disinvoltura con cui portava alla bocca una noce di cocco per berne il prezioso succo. Ricorderete certo i film (Gli ammutinati del Bounty in tutte le sue versioni) che mostravano i nostri uomini beta (poco più che trogloditi, di fatto) completamente impazziti al cospetto di queste fanciulle che gli si concedevano con la stessa disinvoltura con cui gli offrivano del latte di cocco o del mango.
Oggi , dopo un paio di secoli di “processi culturali”, quel paradiso sessuale (e di qualità dei rapporti umani, mi sento di aggiungere) non esiste più o comunque è stato notevolmente ridimensionato e deformato alle “ragioni” di quei processi culturali.
Potremmo portare innumerevoli esempi. Nella stessa direzione di Tahiti va la nefasta colonizzazione europea delle Americhe. Gli indigeni dell’Amazzonia o dell’area caraibica non sapevano neanche cosa volesse dire il concetto stesso di tabù sessuale che fu loro imposto (insieme a tante altre brutture assai peggiori). Per non parlare dell’Africa dove a tutt’oggi, in numerosi contesti, specie quelli dove i “processi culturali” sono stati meno potenti ed invasivi, il sesso è vissuto in modo assolutamente libero.
Dove voglio arrivare? Appunto al fatto che non c’è una verità assoluta, sia da un punto di vista ontologico, sia da un punto di vista culturale. E gli esempi che ho portato credo lo dimostrino. Questo, ripeto, non significa che io non sia consapevole delle diversità di ordine ontologico fra uomini e donne (e il fenomeno della prostituzione comunque si sviluppa e attecchisce proprio e anche su questa diversità). Significa però che non c’è una verità assoluta né in un senso né nell’altro. Lo spirito dell’articolo di Ckkb è condivisibilissimo ma, secondo la mia modesta opinione, rischia di cristallizzare una volta e per sempre delle diversità che non è detto debbano essere considerate immutabili.

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ckkb 1:05 pm - 21st Dicembre:

Certo, natura e cultura interagiscono. Ma un rischio di fondo la cultura porta con sè: il pregiudizio che cultura sia il Bene, perchè frutto di libera scelta e natura sia il Male perchè si presenta come dato precedente la coscienza e la libertà. Ovvero la posizione tra i due di una irriducibile antinomia. Il che ha portato a mio avviso l’evidenza storica che tra i due, natura e cultura, chi ha fatto più disastri sia stata la cultura, nel senso che invece di essere maieutica interprete della natura e della sua necessità, unico modo a mio avviso per accasarvi anche il mondo dello spirito ( e viceversa), la cultura vi si è sovrapposta con violenza repressiva e pervertitrice. Un esempio? a mio avviso la cultura della liberazione della donna è diventata, senza che nessuno se ne accorgesse, cultura di liberazione dalla donna, la cui integra e intera natura è oggetto di una concezione che è immediata e radicale negazione del femminile stesso: l’essere donna, nella sua datità naturale, è oggi di fatto quel concreto naturale contro cui il sapere contemporaneo si è scatenato come se fosse una malattia grave e l’epidemia più diffusa, che deve essere a tutti i costi “guarita”. Personalmente ritengo che mai nella Storia è comparsa una civiltà culturalmente meno disponibile, quanto la nostra, ad accogliere l’ “inefficienza” femminile, il modo e la capacità femminile di accogliere il reale. Al punto che oggi se si parla, a difesa del femminile, di esistenza di una struttura data naturale del femminile, di una ontologia del femminile, si può rischiare di esperimentare direttamente e individualmente che cosa comporta andare in rotta di collisione con interesse colossali e di tutti i tipi: non sia mai che qualche “arretrato maschilista misogino” non ponga ostacoli a che della donna se ne possa continuare a fare quel cavolo che si vuole e se ne sta facendo. Un modo molto “culturale” di intendere la donna e la sua specifica libertà: così com’è non è “economica”, e bisogna costruirne un’altra più adatta alle nuove funzionalità.

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armando 12:09 pm - 22nd Dicembre:

Ckkb ha toccato un punto importante. La cultura dominante parla di liberazione della donna, ma in realtà esige la liberazione dalla donna, ossia da tutto ciò che è, da sempre, stato tipico della struttura psichica femminile, ivi compresa l’insopportabile “inefficienza”, evidentemente legata ai ritmi naturali. Inutile sottolineare che la “scomparsa” della femmina scompensa anche il maschio. Il paradosso che per ottenere questo scopo si avvalga anche e soprattutto delle donne e delle loro istanze “emancipatrici ” (si legga, a proposito di femminismo quanto scrive A. Nucci in La donna a una dimensione) è solo la dimostrazione che in questa società l’alienazione da sè ha raggiunto il massimo.
Molto acuto anche l’uso che Ckkb da del termine “guarire”, che evoca le tesi di Ivan Illich sulla crescente medicalizzazione dei corpi. Proprio così, l’essere femmina (ma ormai anche maschio) viene visto come una malattia da trattare medicalmente, come nel caso dei farmaci che bloccano le mestruazioni.
Mi sono dilungato sulla questione perchè rimanda in tutta evidenza a quella relativa a uguaglianza/diversità fra maschile e femminile.
Tema difficile e irrisolvibile, dice Fabrizio Marchi. Difficile senza dubbio, irrisolvibile non so. Di esempi in un senso o in un altro se ne potrebbero portare molti, e saremmo punto e a capo. Una cosa è però certa e incontestabile. Sempre, in ogni tempo e in ogni organizzazione sociale, sono esistite cose considerati da maschi e cose considerate da femmine. Magari non erano sempre le stesse, magari esistevano varianti dovute a tanti fattori, ma questo dimostra solo che i confini sono sfrangiati (e vorrei vedere, partecipando tutti della stessa natura umana), non che sono eliminabili.
Ora a me sembra persino inverosimile ipotizzare che tutto quello che l’umanità ha fatto da quando è comparsa sulla terra sia stato sbagliato o tutto una costruzione culturale modificabile a piacimento. E’ un’idea funzionale al potere attuale, per il quale qualsisasi cosa del passato (tradizione, memoria storica) è un ostacolo da spazzare via. Le persone hanno da vivere in un eterno presente, tanto effimero e falso quanto sostanzialmente insoddisfacente. Hanno da essere come i polli d’allevamento spinti a mangiare (leggasi consumare) perennemente, salvo la frustrazione di non poterselo permettere. Così sono molto più controllabili.
Mi rendo conto di aver toccato molti punti in modo troppo veloce. Ma pian piano cercherò di tornare su tutti.
armando

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ckkb 6:15 pm - 22nd Dicembre:

In riferimento a quanto scritto nel mio post precedente, sviluppo meglio il mio pensiero, con la speranza di rendere più comprensibile quanto penso. Cultura di liberazione, quando seguito dall’articolo della (donna) fa riferimento a quanto di oggettivamente liberatorio la nostra cultura (uso il termine nell’accezione più ampia) è stata in grado di formulare e concretare perché la femminilità potesse esprimere tutte le sue potenzialità naturali:la funzione maieutica della cultura. Come esempio, fra gli infiniti sforzi tutti maschili a favore delle donne, si può citare il gigantesco sforzo della medicina (degli “oppressori maschi”) perché la morte per parto e il dolore del parto uscissero dalla dimensione di condanna del femminile. Dunque cultura di liberazione della donna. Cultura di liberazione seguito dall’articolo dalla (donna) fa riferimento a quanto risulta oggettivamente essere il dover essere della donna gradito e proposto oggi dal sistema: ovvero il “dover essere il maschio buono: la donna come l’unico vero maschio; che non è l’eunuco femmina, ma proprio il modello di maschio che al potere oggi risulta funzionale: infertile, efficiente e competitivo come un maschio, disponibile e solerte, ma anche bisognoso di conferme e di appoggio, come una donna. E’certamente la cultura prevalente è cultura di liberazione, ma in modo paradossale, nel senso proprio di liberazione dalla donna, dal femminile che è ritenuto in quanto tale non funzionale, non economico. Come non sono economiche e funzionali le balene, la foresta amazzonica, i nove mesi per fare un figlio, le mestruazioni, le lacrime femminili, la grazia femminile, il mondo rallentato e accogliente delle donne (“le donne dai gesti lenti” cantati da Milva in una stupenda canzone che esprimeva la nostalgia della”lentezza” femminile, sinonimo della saggezza, dell’amore che sa accogliere il reale). E come ci si deve “liberare” dalle balene, dalla foresta amazzonica, dal tempo libero delle donne, in realtà l’’unica cosa che ha davvero valore, e di tanto altro che conferma il valore della vita. Nella cultura di oggi il termine di liberazione e la sua accezione positiva è pervertitamente usato per nascondere l’odio contro il femminile: le donne sembra non si siano accorte che la liberazione aveva internamente questa possibile terribile evoluzione e connotazione distruttiva, questo messaggio davvero demoniaco: il limite da cui liberarsi siete voi stesse, ciò che più profondamente vi costituisce. Ma è possibile che la sacralità del concepire l’umano (la maternità) sia stata ridotta, per“ “liberazione”,” all’attività del disfare “materiale biologico” secondo tecniche di distruzione meccanica o avvelenamento chimico? Possibile che l’accogliere la vita uscita dal proprio ventre con l’offerta di un amore totale concretato dal latte dei propri seni sia giudicato l’ “insopportabile condanna” cui è preferibile andare a fare la serva fra i servi in un’azienda? è possibile che la potenza assoluta e il valore assoluto del femminile che è il ritrarsi femminile, il farsi concavo femminile per dare corpo all’illimitata accoglienza, all’illimitato esser-ci di chi ha il dono divino di poterci essere proprio nel ritrarsi (il femminile), sia percepita come perdita di potere e di valore? È possibile che la grazia e la piacevolezza narcisistica del femminile, il suo assoluto autoriferirsi, il suo proporsi come essere che ha in sé il suo pieno senso compiuto, il suo costituire istintivamente il luogo dove per i maschi la vita si manifesta realtà buona e bella, sia da buttare via con disprezzo perché è molto meglio infagottarsi a fare le alpine o le pompiere o le bigliettaie o le carabinieresse o addirittura le pugili? È molto meglio trovare il proprio senso in quant’altre copie mal riuscite del maschile? Questa è la cultura di liberazione dalla donna. E oggi proprio le donne hanno contribuito con tanta parte (parte preponderante) della riflessione e della azione del femminismo ad interpretare sotto le mentite spoglie di una cultura sedicente di liberazione esattamente l’opposto della liberazione: l’estraneazione del femminile da se stesse. La strada del proprio miglioramento, la libertà e la scelta del farsi altro da quello che si è apre anche l’abisso della tentazione di negare se stessi, di considerare nemici in primo luogo proprio ciò che ci costituisce ed è il nostro stesso fondamento. Dunque c’è una cultura di liberazione che persegue l’evolversi della natura nel rispetto assoluto della natura e comporta il ritrovarsi e c’è una cultura di liberazione che persegue l’evolversi in opposizione alla natura, nel disprezzo assoluto della natura e comporta il perdersi. E che le donne si “liberino” e siano “liberate” dalla donna, che le donne si perdano, è disastro umano e perdita che i maschi non hanno mai permesso, da sempre, Titanic compreso, e a maggior ragione non intendono permettere oggi.

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STRIDER 7:23 pm - 22nd Dicembre:

Scrive ckkb:” Ebbene proprio il femminismo nella sua attuazione reale, è riuscito a far diventare reato persino il desiderio maschile espresso tramite lo sguardo e colpevole persino il desiderio maschile in quanto tale”.

D’ accordo, pero’ ritengo che in questi casi vada sempre sottolineato che senza un “terreno fertile” il femminismo non potrebbe fare nulla. Credo vada sfatata una volta per tutte, la forzatissima tesi secondo cui le femministe avrebbero ottenuto certe “conquiste” da sole, perche’ cosi’ non e’.
Eppoi, a voler essere sinceri, ma le femministe avevano solo torto ? Io non credo. A mio parere, il femminismo delle origini aveva anche le sue buone ragioni.

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ckkb 5:03 pm - 23rd Dicembre:

Certo Strider, ci vuole il terreno fertile. Infatti il femminismo è diventato l’ideologia ufficiale del potere in Occidente (così che sono i media del potere e gli apparati repressivi del potere ad imporlo persino alle miltanti cui è venuto nel frattempo qualche dubbio) perchè ha offerto l’impianto teorico utile a:
1) buttare le masse femminili sul mercato del lavoro ( e nelle eventuali guerre) moltiplicando per due l’offerta,
2) contrapporre le donne (le uome socialmente utili) agli uomini (i maschi socialmente pericolosi) per spostare i termini del conflitto da conflitto economico a conflitto di genere,
3) teorizzare la natura criminale del genere maschile così da poter costruire un sistema di leggi speciali con la sospensione delle garanzie a tutela dei diritti personali maschi,
4) costruire nei confronti del genere maschile un clima di sistematica intimidazione terroristica con la minaccia di finire in galera o in campi di rieducazione o addirittura della castrazione (nemmeno il regime schiavistico aveva minacciato tanto),
5) assumere il controllo della funzione riproduttiva e della educazione espropriandone la famiglia, e in particolare il padre la cui figura e funzione è stata oggetto di una sistematica distruzione ad ogni livello;
6) entrare pesantemente nel controllo repressivo ed autoritario della sfera della sessualità maschile tramite una sistematica e onnicomprensiva azione normativa di tipo penale,
7) costruire una piattaforma ideologica a motivare una rinnovata politica estera di intervento militare.

Che cosa si può volere di più da una ideologia quando si deve ottenere e mantenere il controllo sociale in un epoca di grandi prospettati squilibri in ogni campo della convivenza sociale e in ogni parte del pianeta?

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Rino 10:13 pm - 23rd Dicembre:

Muy bien CkkB.
Ho copiato in archivio i quei tuoi 7 punti, troppo acuti e importanti per non tornarci spora. Per ora sintetizzo in forma estrema il contenuto dei miei futuri commenti:
“Ogni repressione è repressione antimaschile, in prima battuta, contro i maschi di basso rango in seconda istanza”.
Sempre, ovunque e comunque. Necessariamente.
Non si può castrare una femmina. Non si può reprimere l’aristocratizia. Non si può.
Non lo si potrebbe neppure se lo si volesse, questo è ciò che intendo dire.
Non è possibile.
Ne parleremo.

Rino

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STRIDER 1:28 am - 24th Dicembre:

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ckkb
Infatti il femminismo è diventato l’ideologia ufficiale del potere in Occidente (così che sono i media del potere e gli apparati repressivi del potere ad imporlo persino alle miltanti cui è venuto nel frattempo qualche dubbio)
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Appunto. Il che dimostra che sono anzitutto gli uomini di potere i nostri veri nemici. Non per niente in passato aprii questa discussione.
http://questionemaschile.forumfree.it/?t=6676667

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ckkb
4) costruire nei confronti del genere maschile un clima di sistematica intimidazione terroristica con la minaccia di finire in galera o in campi di rieducazione o addirittura della castrazione (nemmeno il regime schiavistico aveva minacciato tanto),
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Concordo riguardo al clima di sistematica intimidazione nei confronti degli uomini, non concordo quando fai riferimento al regime schiavistico.
Quello era molto peggio. Anzi, per certi aspetti lo reputo anche peggio dell’ essere spediti al fronte.

Riguardo alla questione della castrazione, credo sia giusto sottolineare che si fa riferimento alla castrazione chimica (Calderoli docet) e non fisica. Castrazione che a volte viene richiesta dagli stessi stupratori e pedofili.

In merito vorrei anche far notare che ci sono luoghi dove gli stupratori, nonche’ i gay, vengono pure condannati a morte. Basti citare l’ Iran, che tutto puo’ essere considerato, meno che un paese femminista.
Questo tanto per evidenziare che c’e’ molto di peggio dell’ Italia e dell’ Occidente in genere.

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STRIDER 1:39 am - 24th Dicembre:

http://it.wikipedia.org/wiki/Pena_di_morte_nella_Repubblica_Popolare_Cinese

“l codice penale cinese prevede un numero elevato di reati la cui sanzione prevista sia la pena capitale. In totale, secondo alcune ricostruzioni, vi sarebbero circa una settantina di fattispecie criminali così sanzionate; il codice penale del 1997 ha elencato almeno 68 reati capitali (ci sono delle discrepanze, certi dicono che ce ne sono una settantina, altri 80; questa differenza è dovuta alla censura che c’è in Cina su questo argomento) rispetto ai 28 di quello del 1979. Nel 1995 c’era stata comunque una riforma che aveva elevato a circa 74 (anche qui discrepanze, certi dicono fossero 68) i reati che prevedevano la pena di morte, tra cui diffusione della superstizione, contraffazione e speculazione.

Oltre ad una nutrita serie di reati violenti che comprendono le lesioni personali, il sequestro di persona, lo schiavismo, la rapina e l’omicidio (anche quello colposo), vi si notano fattispecie che riflettono le peculiarità culturali di quel paese; in campo di reati sociali, ad esempio, sono così puniti il gioco d’azzardo e la bigamia.

Numerosi reati economici e tributari sono puniti con la pena di morte; fra questi la frode fiscale, il contrabbando, la falsa fatturazione, i reati contro il patrimonio dello stato (compresi impossessamento di beni archeologici, corruzione, concussione) e lo spaccio di banconote false.

Quanto ai reati a sfondo sessuale, oltre allo stupro soggiacciono alla medesima previsione anche il lenocinio e lo sfruttamento della prostituzione, ma anche la diffusione di materiale pornografico.”

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cristiana 1:55 pm - 4th Gennaio:

Noto che questo sito è in prevalenza maschile, ma mi associo a molte vostre affermazioni pur essendo donna e con un retaggio, ahimè, un pò anni 50 dove la donna se si concedeva con facilità non la voleva più nessuno ed era additata come una “poco di buono”… ho lavorato molto su me stessa per superare questi limiti, ma devo ammettere che tanti luoghi comuni sono duri a morire e poi, proprio come si diceva, tanti uomini si mascherano da rivoluzionari ma in realtà sono ancora reazionari!!!

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Peppe 2:52 pm - 22nd Gennaio:

Fabrì ma io non riesco a distinguere tra blog e sito, vedo solo una pagina. Potresti illuminarmi al riguardo?

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Fabrizio Marchi 2:56 pm - 22nd Gennaio:

Peppe, per blog intendo lo spazio dei commenti…

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Marco 1:25 am - 24th Gennaio:

>>
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Ma cosa nasconde l’incapacità/non volontà/riluttanza/diffidenza/fastidio/ e il più delle volte addirittura l’insopportabilità, per le donne, ad andare verso gli uomini?

Innanzitutto l’incapacità di relazionarsi con l’altro da una posizione di parità. Pretendere che sia sempre e solo l’altro a fare il primo passo significa porsi automaticamente in una posizione di potere nei confronti dell’altro.
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Caro Fabrizio, nella mia variegata esperienza personale ho potuto constatare che le donne non sanno assolutamente relazionarsi da una posizione di reale parità.
A mio avviso, in loro esistono dei comportamenti innati (amplificati dalla cultura dominante, d’accordo), che gli impediscono realmente di relazionarsi con l’altro da una posizione di parità. Le donne o stanno sopra o stanno sotto: mai alla pari. In questo senso le ritengo degli esseri veramente semplici, molto più semplici degli uomini, contrariamente a quanto si crede.

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Alessandro 6:00 pm - 24th Gennaio:

Sicuramente le donne, cresciute in un clima culturale che tende a “coccolarle”, facilmente assumono questo atteggiamento di superiorità, essenzialmente con gli uomini beta è chiaro. Io direi però che la tronfiezza, la supponenza, la “puzza sotto il naso, “il tirarsela” è davvero il marchio dei nostri tempi e coinvolge moltissime donne, ma anche molti uomini. Aggiungerei che questo modo di essere diventa quasi indispensabile per relazionarsi agli altri, perchè invece mostrare umiltà, modestia, ecc., insomma manifestare autentiche virtù se paragonate alle suddette, è diventato oggi sinonimo di incapacità, di inadeguatezza. E’ queste considerazioni ci portano a confrontarci sui disvalori che vengono diffusi attraverso i mezzi di comunicazione, ma è questo un discorso molto lungo.

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Deepblue 12:16 pm - 26th Gennaio:

L’allievo Tse Kung chiese: Esiste una parola che possa esser la norma di tutta una vita? Il maestro rispose: Questa parola è «reciprocità». E cioè, non comportarti con gli altri come non vuoi che gli altri si comportino con te.
Confucio

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Deepblue 12:28 pm - 26th Gennaio:

“Non fare al tuo vicino quello che ti offenderebbe se fatto da lui” (Pittaco)[2]
“Evita di fare quello che rimprovereresti agli altri di fare” (Talete)[3]
“Quello che vorresti i tuoi vicini facessero a te, ciò sia anche per loro” (Sesto Pitagorico)[4]
“Non fare agli altri ciò che ti riempirebbe di ira se fatto a te dagli altri” (Isocrate)[5]
“Ciò che tu eviteresti di sopportare per te, cerca di non imporlo agli altri” (Epitteto)[6]
”Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te”(Gesù Cristo)7
”Fate agli altri ciò che vorreste fosse fatto a voi”(Gesù Cristo)8

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Peppe 2:06 pm - 31st Gennaio:

Bellissimo post. Non so se c’entri molto, ma vorrei esporre anche qui alcune osservazioni che ho esposto in altre sedi.

I sostenitori più o meno femministi più o meno antifemministi della teoria secondo la quale il Sacro Corpo Femminile sarebbe una sorta di Motore dell’Universo-mondo e della storia umana rischiano di ricevere un colpo non debole alla loro credibilità se viene alla luce il fatto che una donna, per essere appettibile, doveva portare al suo compagno non solo la sua Regale Farfalla, ma anche una dote. Dote che non sempre potevano fornire i familiari e che non di rado doveva guadagnarsi lei lavorando. E il bello è che le donne lo facevano, lavoravano e accumulavano le risorse per farsi una dote pur di trovare marito.

Tra l’altro sposarsi a “tarda” età e tra coetanei è usanza piuttosto antica in Europa. Fin dal XIV secolo, da poco prima che la popolazione europea fosse decimata dalla Morte Nera che fece calare il numero di abitanti da 74 a 47 milioni, gli europei (e le europee) avevano preso l’abitudine di sposarsi sui 25 anni circa proprio per evitare di fare troppi figli. Questo comportò una modifica nelle usanze e nelle strutture familiari. I giovani, uomini e donne, divennero più liberi di scegliersi il proprio coniuge a differenza di quanto era avvenuto per molte generazioni in cui i matrimoni erano combinati dai genitori e riguardavano figli adolescenti o addirittura bambini. Il criterio con cui si prendeva moglie o marito era per lo più legato alle proprietà che possedeva l’altro e l’altra.
Ah, una precisazione: non sto parlando dei ceti élitari che costituivano una minoranza della popolazione, ma di quei ceti che costituivano la stragrande maggioranza della popolazione dell’epoca: i contadini.

Per chi è interessato all’argomento può trovare una spiegazione chiara ed esauriente di quanto dico nel bel libro di George Huppert, “Storia sociale dell’Europa moderna”, Il Mulino.

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Strider 5:15 pm - 31st Gennaio:

Peppe
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I sostenitori più o meno femministi più o meno antifemministi della teoria secondo la quale il Sacro Corpo Femminile sarebbe una sorta di Motore dell’Universo-mondo e della storia umana rischiano di ricevere un colpo non debole alla loro credibilità se viene alla luce il fatto che una donna, per essere appettibile, doveva portare al suo compagno non solo la sua Regale Farfalla, ma anche una dote.
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Non mi sembra una grande scoperta la tua…
Casomai e’ a te che continuano a sfuggire alcuni particolari. Ma tanto so che non serve a nulla farteli notare. Pazienza.

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Damien 12:34 pm - 1st Febbraio:

La questione espressa, e’ meritevole sotto ogni punto di vista, mi piace giocare dunque su quanto avete esposto, ponendo il tutto nella pratica attuale odierna, correggetemi se sbaglio:

Uomo Beta:

In discoteca:
Devi essere un bello, se non lo sei devi fare in modo di migliorarti, se non ci riesci devi avere una buona dose di verve, senza dimenticare comunque un vestiario accettabile, l’abito FA il monaco.
Se hai problema di calvizie o alopecia, prendi una decisione drastica! rifatti a miti machi tipo jul brinner, il riporto non aiuta.
Preparati ad essere brillante, anche se hai 1000 giusti problemi esistenziali, suggerita la visione di zelig, colorado cafe’ per assimilare qualche buona battuta, che aiuta alla bisogna, devi infatti essere simpatico, giocare sulla propria visione allegorica esistenziale aiuta molto.
Cerca di esere acculturato sulle varie ciofeche che la trash tv ci propina quotidianamente, a te non frega una cippalippa del grande budello (ops grande fratello!) o di amenita’ simili, ma a molte di loro si! Non dimenticarlo!
Evita l’acqua velva e/o denim, compra un buon profumo, diversamente da quante molte donne professano, di gradire l’odore macho nessuna in realta’ e’ interessata, attribuendolo ad un olezzo abberrante, magari diciamocelo.. le tue ghiandole sebacee ti remano contro.. e lo sai anche tu!
Fatti qualche sessione di palestra, essere belli aiuta te stesso ma anche l’approccio! Non avrai mica pensato che realmente le donne spendano tempo per sapere se tu sia o meno una persona bella dentro.. vero?
Fatti un finanziamento con mutuo agevolato, e/o rottama la panda, lo sfigato piu’ terra terra ha gia’ capito che portare a prendere un caffe’ la Lei di turno in una city car equivale a darsi una martellata nei gemelli di famiglia, se non te ne puoi permettere una nuova, rifatti ad un usato sicuro, o pensi ancora che la panda 30 di tuo padre sempre efficente sia sufficiente per portarti nei locali notturni, tanto le donne non ci fanno caso?
Quando esci di casa, assicurati di avere non meno di cento euro in tasca, tra benzina, parcheggio, ingresso, guardaroba, tua bevuta, tua bevuta piu’ bevute offerte alla lei, e’ il minimo sindacabile, ma non credere che cio’ basti! e sei non puoi farlo tutti i giorni tranquillizzati! la societa’ odierna gravita’ intorno ai giovani, i locali dove puoi trovare la tua potenziale partner, fortunatamente, sono pochi, non dirmi che te ne vai in luoghi prettamente frequentati da ventenni vero? Perche’ tu non potresti, saresti additato come vecchio.. le donne sono al contrario ben accette, una nave scuola e’ ancora il sogno sessuale segreto di molti maschietti, pian piano i locali consoni alla tua eta’ sono ben pochi, puoi gestire quindi le tue uscite in maniera oculata, senza svenarti puoi pianificare un 400 euro al mese considerando ovviamente che non avrai risultati! e non metterti a pensare annualmente quanto spendi! per carita’!

Appena entri, cerca di essere quello che sei.. anzi no! Loro lo noterebbero ad un miglio di distanza, cerca di far finta che sei li per passare la serata.. che sei li per il divertimento.. Perche’ ti diverti a spendere 400 euro al mese semplicemente per far parte di un luogo che sempre piu’ appare una bolgia disorganizzata, caotica, effimera, costosa ed inconcludente.

Cerca di lasciare a casa frasi del tipo “Wow! sei uno spettacolo!” o “Ciao come stai? Ti va di scambiare due chiacchere?” Nel primo caso perche’ tanto non ci credera’ nessuna, sappiamo tutti i perche’, ma sarai squadrato da testa a piedi come l’ennesimo allupato in cerca di figa; nel secondo caso, rassegnati! A meno che tu non sia un belloccio, non accettera’. Inoltre dovrai sottostare alla legge del gruppo femminile, perche’ lei non e’ li da sola, l’unico in trincea e con poche pallottole, se non lo hai capito, sei solo tu!
Non far caso alle tipe che si dimenano, con minigonne minime e movenze da star, ma sopratutto tieni a freno ogni inizio di erezione! La tua libido qui e’ off limits, il tuo essere maschio deve essere nascosto! Pena l’appellativo di porco (come minimo)
Inviti una tipa.. ti piace.. sul serio.. riesci a farla tua per i pochi metri che vi separano dalla pista al bar ed al divanetto.. le parli con il cuore in mano, cerchi di essere brillante.. simpatico.. ma quando sei te stesso commetti l’errore.. di rispettarla come faresti con te stesso.. Le dici che non vuoi per il momento una storia seria, non intendi illuderla, ma ti piace e gli proponi di passare la serata insieme, dirle se te la da’ ti sembra troppo.. speri che lei capisca.. 2 di picche amico! Lei non e’ una di quelle.. La da’ per amore! Mica agli sfigati come te! Ti lascia per raggiungere le sue amiche..
Quando tutto e’ finito, torni a casa se ti va bene con un numero di telefono, tante sono le speranze, ma un fatto e’ chiaro, sei ancora solo e con cento euro in meno.

Donna in Disco:
Veloce giro tra le adesioni delle amiche e del luogo dove andare, preparazione un’ora e mezza prima dell’incontro, vuoi perchè devi essere al top, anche se sarai una TAP model hai sempre il potere! Non dimenticarlo! Inoltre doccia, asciugatura pettinatura, trucco richiedono tempo.. aah! la magia del maquilage.. che stupenda invenzione! E poi non dimenticare che se arrivi prima delle undici per le donne l’ingresso e’ gratis!!! Per la bevuta beh.. ci sara’ qualcuno che te la offrira’ di sicuro!

Appena arrivi al parcheggio c’e’ il tipo che conosci, una rapida occhiatina ammaliante e/o un bel sorriso unito al tuo bel decolte’ ti evitano di pagare il parcheggio! O semplicemente perche’ magari il tipo e’ interesato a te no? Entri e non paghi, il buttafuori ti sorride al solito rilasciandoti innumerevoli informazioni persino inviti gratuiti per il prossimo evento in disco! Felice lo saluti con i classici bacini e ti dirigi al guardaroba, cavolo! Stasera c’e’ la tipa acida! ti tocca pagare.. peccato.. Aspetta! il buttafuori ti dice che c’e’ la tua amica dentro ed ha un tavolo prenotato! Puoi lasciare la borsa li, ed anche il top impellicciato! Problema risolto, l’acida stasera rimarra’ a secco!!

4 chiacchere nel caos della disco con le amiche ad ammirare sempre i soliti maschi alpha, lo stripper ed il solito taglia e cuci farcito di critiche alla ex amica o ai soliti cretini che non sono in grado di un approccio brillante, non ci sono piu’ gli uomini di una volta vero? Speriamo che qualcuno lo incontri in pista! Ho voglia di innamorarmi!!
Mi abborda un tipo! Carino.. mi offre da bere.. ci sediamo.. Comincia a parlarmi col chiedermi le solite cose, dove abito, che faccio nella vita.. poi parliamo di qualcosa in comune.. uhm le solite 2 palle.. alla fine osa anche dirmi se voglio proseguire la serata con lui, mi dice che non cerca una storia seria ma io gli piaccio e vuole sapere se gliela mollo! Ma certo che no! Ci mancherebbe!! Non sono mica una di quelle!.. Ritorno dalle amiche, ancora qualche minuto per le critiche al tipo.. Poi nuovamente a ballare!! Mi abborda un altro tipo, questo mi fa’ delle avanches e gli rispondo in malo modo.. Questo animale se lo merita, non vedo perche’ dirmi che ho un bel culo! Non sono mica una di quelle solo perche’ ho il tanga, la microgonna e le tette per il 70% in bella vista e sculetto da vogliosa che si deve permettere di dar sfogo alla sua erezione! Questo porco! Anzi! Ora chiamo il mio amico buttafuori!! Hey non male questo qui.. vestito bene, buon profumo, bello.. mi invita a bere qualcosa.. perche’ no?.. simpatico! un sacco di interessi in comune! wow! Mi lascia il suo numero! Certo che ti chiamo!.. La mia amica un’ora dopo dice di averlo gia’ visto con un’altra.. ma io la rassicuro.. e’ solo per amicizia.. lui vuole me..mi ha detto che mi desidera! L’altra mi dice che e’ uno che ci prova con tutte.. un bugiardo.. Io non le credo..a fine serata lo ritrovo.. dice che e’ solo e vuole fare colazione con me, che carino.. mi invita a farla insieme.. dico alle mie amiche che torno con lui.. facciamo colazione.. ci sa fare! mi dice che sono speciale.. che non vorrebbe neanche perdermi come amica.. che sensibilita’ d’animo.. e dopo aver gustato un ottimo cappuccino ed un cornetto mi accompagna verso casa.. quasi non ci credo che sia capitato a me.. e’ cosi bello.. sensibile.. oddio.. non lo resisto.. ho goduto a meraviglia.. fantastico.. come sarebbe che non vuoi rivedermi? sei sposato? bastardo! stronzo! ipocrita!
Ritorni a casa, delusa e arrabbiata col mondo intero, coi maschi! Tutti falsi ed ipocriti! Sai che non ti e’ costato molto in termini economici, ma nulla e’ in confronto a quello che dovrai sopportare.. il gossip delle amiche e la loro critica.. “Te lo avevamo detto! quello ci prova con tutte”

La morale? trovatela voi..

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Silver 8:36 pm - 1st Febbraio:

Quand’ero ragazzo, dalle mie parti (ma non solo, ovvio), andava di moda dire che “co le femmine basta sapecce fa’ ” (dicesi pure “con le donne basta saperci fare).
Ovvero, una idiozia che mi faceva letteralmente andare in bestia.

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Alessandro 9:05 am - 2nd Febbraio:

Damien, davvero uno spaccato del rapporto uomo-donna perfetto.E’ non è valido solo per i giovani discotecari purtroppo…

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max brunaji 4:26 pm - 7th Febbraio:

Qualche giorno fa mi e’ capitato di incontrare un conoscente alle soglie della cinquantina.Vede passare una donna interessante e mi fa cenno con la testa che gli piace….Poco dopo in un forbito dialetto romanesco inizia a dirmi:” Me piacerebbe quella ma me dici ando’ c…..vado che nun cio’ li sordi che sto a paga’ er mutuo pe’ casa?????”. Io gli rispondo….Non ho capito bene, ma perchè chi non ha soldi non puo’ relazionarsi con l’altro sesso???? Lui mi dice:”Ma posso uscì co una senza portarla a spasso co ‘na bella machina ,a cena fuori….etc etc….Io gli rispondo che dovrebbe far prevalere la sua interiorita’ visto che ,accento romanesco a parte,non e’ proprio uno scemo…Lui mi risponde:”.Ma che ce vengheno a fà co me ,dopo du vorte che escono me dicono che sò triste e de rimanè da solo se no se deprimono pure loro”. Allora gli chiedo perche’ mai per uscire con una donna intelligente dovrebbe mettere in moto tutto ‘sto teatrino dimostrando di avere disponibilita’ economica e perche’ si deve sentire in dovere di farlo. E lui mi risponde:”E’ ‘a natura che e’ cosi ed e’ sempre stato cosi'”. Io incalzo e gli chiedo: ma perche’ che c’ ha lei piu’ di te’ che ti deve mettere in posizione subalterna per cui sei costretto a dover sempre e continuamente dimostrare di essere all’altezza???Lui mi dice:” Lo voi proprio sape’????? E’ la sor..a che vale un milione di volte di piu der c…o tuo che nun vale gnente…”. Lo porto a riflettere dicendogli che pero’ anche lui dovrebbe chiedere qualcosa di piu’ alla donna magari cercando una persona piu’ profonda che abbia qualcosa anche lei da mettere in gioco oltre al suo organo genitale e che visto che si parla tanto di parita’ dovremmo metterci in gioco entrambi con reciprocita e rispetto.
Questo piccolo aneddoto l’ho voluto scrivere per raccontare quello che spesso sento dire da uomini di tutte le classi sociali e culturali….

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Fabio 7:35 pm - 7th Febbraio:

max brunaji
“Non ho capito bene, ma perchè chi non ha soldi non puo’ relazionarsi con l’altro sesso????”
Ad una certa età, se si campa da soli, con 1100-1200-1300 euro al mese, diventa realmente difficile relazionarsi con l’altro sesso, a volte impossibile, perché le donne ben difficilmente si degnano di muovere il sedere per un uomo e di spendere per lui. Le eccezioni, poi, fanno ben poco testo. Io, ad esempio, di anni ne ho 37, vivo per conto mio da quando ne avevo 29 e guadagno 1260 euro al mese. Beh, tra l’affitto, le bollette, l’auto, l’assicurazione, il mangiare e tutto il resto, resta molto poco (anche a livello psicologico-emotivo) per potersi permettere di “corteggiare” e di portare a cena ed a spasso una donna. Trovarne una realmente “emancipata” ed intelligente, una che capisca i problemi di un uomo comune, è difficilissimo (perlomeno, dove vivo io – nelle Marche – è così).

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Peppe 9:40 pm - 7th Febbraio:

Ho qualche ammiratore a quanto sembra. Qualcuno mi pensa sempre, deve essersi perdutamente innamorato di me. laugh
Raga, non fatevi venire idee strane per la testa, sono strettamente eterosessuale, mi spiace! 😛

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Damien 3:51 pm - 10th Febbraio:

…E giusto per consolidare l’interesse verso questo articolo, vi propongo la visione di questo filmato:

Una domanda nasce spontanea, puo’ essere che, come nel filmato di Pasolini, queste trasmissioni abbiano sdoganato un abbigliamento per le donne moderne che prima era prettamente da prostitute?

http://www.youtube.com/watch?v=m08QI9r7P0I

E se la risposta è si, non verrebbe da chiedersi perche’ allora usano la televisione per sponsorizzare la prostituzione, aumentare la richiesta sessuale, eccitare inutilmente la libido maschile gia’ perennemente provata? O per istruire le giovani fanciulle all’esternazione del proprio corpo come raggiungimento del bene supremo richiesto dalla societa’? Mille ed altre domande appaiono d’uopo, comunque sono certo che converrete con me quanta ipocrisia ci sia intorno a noi, da parte delle istituzioni, dei media.. Ma, soprattutto, e la cosa non sorprende più di tanto, da parte delle stesse donne.

Il servizio espone in maniera geniale tutta l’indecenza che ha portato alla mercificazione e allo sfruttamento del corpo femminile; con un enfasi sottile e discreta denuncia l’ipocrisia che ci ha resi inermi di fronte all’evidenza.. Il meccanismo psicologico usato tramite i media risulta talmente evidente da fornire innumerevoli paragoni..

Ad esempio. Ne faccio uno facilmente comprensibile, un paragone che riporta noi uomini al sabato sera, in discoteca, dove molte di queste situazioni le subiamo da sempre, compresa la lingua lasciva del pirla di turno of course..

Nelle Discoteche de facto c’e’ il piu’ lampante dei paragoni. Le disco, fino a prova contraria, sono pubblici esercizi, diversamente sarebbero club priveé, il che non dà comunque sostanza a come le donne di fatto si comportano calpestando la libido maschile e mercificando il loro corpo dietro i dettami dei media..

Stranamente però in taluni luoghi la liceità di determinati atteggiamenti sembra del tutto regolare, a seconda del luogo ci si puo’ permettere di trasgredire.. si.. ma a patto che tu abbia una vulva..

Mi domando cosa accadrebbe se da domani gli uomini andassero vestiti (?) in disco semplicemente di una t-shirt, magari fashion e con un semplice sottile lembo di seta a coprire il proprio pene e null’altro..

Hei donne, dico a voi, vi eccitereste? Dipende da chi eh?!?!? Gia.. non temete.. non ho dimenticato con chi stò parlando..ma domandatevi… Cosa pensate che succeda agli uomini ogni santo sabato sera??? Perche’ voi potete PROVOCARE la mia libido (ed e’ moralmente e legittimamente accettato ed addirittura TUTELATO), ed io, in quanto uomo, NO!?!?

Ho diritto, in quanto persona, di non essere SEMPRE, COSTANTEMENTE messo alla prova dinanzi a CULI e TETTE. Non potete pretendere di avere tale atteggiamento, calpestando la dignità, la naturale e LECITA libido maschile! Io ho il DIRITTO di non essere PERENNEMENTE ECCITATO! Esattamente come voi! Ho il DIRITTO di non dover SUBIRE questo potere! Esattamente come voi! E allora perche’ a voi viene concesso di vestirvi cosi come da video e poi l’ipocrisia scoppia in tutta la sua indecente logica?!?

Perche’ siamo una massa di ipocriti! Perchè molte nostre usanze sono contaminate da tare mentali! Dove addirittura si dà per scontato che l’uomo DEBBA e DEVE resistere!! Non è ammissibile! Come far vedere dell’acqua fresca ad un assetato senza mai donargliela veramente! Se non qualche goccia ogni tanto giusto per vederlo continuare a strisciare nella sua condizione di sudditanza! Per non parlare di alcune donne che sostengono tesi effimere, e nei fatti si tradiscono, continuando a detenere il potere della vulva. Senza parlare di alcuni uomini, ormai incapaci di qualsiasi reazione, dignità e senso critico! Ed intanto il divario cresce..cresceeee cresceeee.. (e non solo quello..)

Un uomo beta apprezza la donna, ma non diverrà mai un oggetto a suo uso e consumo…. Io, sono un uomo beta.

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Fabrizio Marchi 5:31 pm - 10th Febbraio:

Caro Damien, credo proprio che anche questo tuo post diventerà un articolo sul sito!…smile

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Ivan 3:10 am - 15th Febbraio:

Articolo interessante,ma… non mi convince, e non solo in questo post, l’idea che si ha di maschio alfa. A determinare cos’è un alfa non è tanto il reddito e la posizione economica (sempre o quasi frutto della “borsetta di mammà” perchè oggi nessuno ha la possibilità di arrivare non dico al vertice ma manco a metà strada partendo da zero: una panda scassata e un mini mini appartamentino se ti va bene e rinunci pure alle ferie è quello a cui puoi puntare, ripeto, partendo da zero e con le sole proprie forze. ) Ma non penso che essere alfa sia questo. Perchè le donne vanno volentieri con immigrati più o meno appena scesi dai barconi senza arte nè parte se non delinquenti con vari precedenti penali, che poi magari gli comprano pure la casa e la macchina e si fanno mettere incinte? Cos’è che fa di un alfa un alfa? A mio avviso si trascura un elemento importante: l’aspetto fisico. Credo che la scelta delle donne (frutto purtroppo di una notevole selettività biologica) sia principalmente orientata dall’avvenenza e dalla prestanza fisica (“per una donna nessuna regola, nessun principio, vale più di un istinto vitale” diceva Massimo Fini… Appunto :gli istinti!). Le donne sono materialiste, su questo non ci sono dubbi, subiscono tutta la fascinazione per la “nera materia”.Ma attenzione: materia è anche un bel fisico a cui la donna molto difficilmente riesce a dire di no.. molto più di un uomo che a dispetto di tutti i luoghi comuni è meno selettivo e più capace di trascendere la materia e porre sotto controllo la propria sessualità (la donna è orgiastica come gli antichi greci ben sapevano). Che ne pensano i lettori di questo bel sito?

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LukeCage 9:35 am - 15th Febbraio:

Il fatto che la donna non prescinda dall’aspetto fisico è opinabile.
Come spieghi Briatore oppure tutti quegli ultracinquantenni che lavorano in tv e hanno storie con almeno due o tre veline o subrette.Non mi sembran sti strafighi.
A parte il fatto che da uomo giudicare l’avvenenza di altri uomini non mi è mai riuscito semplice (cos’ha di irresistibile uno Sgarbi??!…).
Non è la prestanza fisica e/o i muscoli che determinano e attraggono le donne di cui tu parli Ivan.
È la mascolinità e il lato selvatico del maschile che determina il successo (in fase seduttiva,vai a vedere poi cosa succederà nella maggior parte dei casi dopo l’arrivo del bambino) di questi stranieri.
Hai ragione a parlare di istinti, ma proprio questi istinti prescindono da ogni senso estetico (“la bellezza sta nell’occhio di guarda”).
Comunque le preferenze nella scelta dei partner sfuggono a categorizzazioni di genere (le donne scelgono tutte in base a questi fattori e gli uomini in base a questi altri),ci sono per me molte variabili (una persona può in un determinato periodo essere attratta da un certo tipo/a e dopo qualche hanno “cambiare gusti”) .

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Leo 9:43 am - 15th Febbraio:

Si, L’aspetto fisico conta, e anche un atteggiamento a non farsi dominare.
Il fatto è, che a differenza dei greci, oggi la donna è modello di bellezza, e la società è basata sullo sbavare dei maschi.

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Fabrizio Marchi 9:48 am - 15th Febbraio:

Caro Ivan, non sono d’accordo o solo parzialmente d’accordo, con quanto affermi. E ti spiego perché.
Le donne hanno un peso specifico, dal punto di vista sessuale, enormemente più grande rispetto a quello di un uomo. Esiste una asimmetria di natura ontologica, da questo punto di vista, che nessun contesto sociale o culturale, anche il più libero ed evoluto (che noi auspichiamo) potrà mai del tutto riequilibrare. Ciò significa (soprattutto ovviamente in un mondo reale come il nostro che è ben lungi dall’assomigliare a quell’ipotetico contesto di cui sopra) che una donna ha una potenza e una capacità di disporre degli uomini dal punto di vista sessuale, assolutamente sconfinata, rispetto a quella di un uomo. Di conseguenza, farsi una scopata (per dirla senza troppi giri di parole), per una donna “normale”, è veramente l’ultimo dei problemi, perché se la può fare in linea di massima quando vuole e quasi con chi vuole; a meno che non si metta in testa di farsela a tutti i costi con un divo di Hollywood o con il presidente della Microsoft, dela Gazprom o della United Fruit Company, allora in questo caso qualche problema lo avrebbe.
Ma solo in questo caso perché, in linea di massima, come abbiamo detto, lei è in grado di disporre, se è una discreta ragazza dal punto di vista estetico e se parliamo di semplice sesso, praticamente di quasi tutto l’universo maschile, con rare eccezioni.
Viceversa un uomo, come ho spiegato più volte, per avere lo stesso peso specifico di quella donna “normale” (non di una strafiga), cioè la stessa capacità attrattiva e di disponibilità degli altri (delle altre, in questo caso), deve essere un divo del cinema o un personaggio pubblico molto noto. Se vogliamo portare un esempio ancora più banale, che è lo stesso che ho utilizzato nel libro che ho scritto anni fa, se una donna normale decidesse di punto in bianco di farsi una scopata, entro una mezz’ora se la potrebbe fare; diciamo un’ora se proprio vuole farsela con uno che gli piace parecchio. Basta che esca di casa, si faccia una bella passeggiata in un luogo dove ci sono moti uomini, oppure se ne vada in discoteca, se ne scelga uno e se lo porti a casa.
Un uomo normale (anche un bell’uomo) non ha neanche un millesimo di questo potere specifico. A meno che non sia, come ripeto, una stella del cinema, un personaggio pubblico molto famoso e potente oppure, estrema ratio, come dici tu, molto, molto, ma veramente molto bello, ai limiti dell’irraggiungibile. Quanti sono su mille gli uomini siffatti? Lascio a te la risposta… E in quest’ultimo caso in effetti, da un certo punto di vista, ma con molti se e molti ma, come si suol dire, anche quell’uomo molto avvenente dal punto di vista fisico, praticamente uno su mille (o uno su cento, se preferisci, la sostanza non cambia) potrebbe essere considerato un maschio alpha. Ma non del tutto, o solo in parte. Dal punto di vista sessuale lo è. In parole ancora più povere se una donna ha deciso di farsi una scopata fine a se stessa non c’è dubbio che, potendo scegliere, sarà molto più propensa a farsela con quell’uomo lì piuttosto che con un altro meno attraente dal punto di vista fisico. E questo rappresenta un aspetto dell’essere alpha (stiamo sempre parlando di una minoranza di uomini). Ma tolta la sfera sessuale concepita in questo modo (e sappiamo che molto raramente una donna nel nostro contesto vive il sesso ludico, fine a se stesso), siamo veramente certi che quello stesso uomo venga scelto da quella donna per qualcosa di più impegnativo che non una fugace scopata o l’avventura trasgressiva di una notte o di una vacanza? Io credo proprio di no e per un semplicissimo motivo che ho poi già spiegato, e cioè che portarsi a letto un bell’uomo è per una donna un gioco da ragazzi. Ciò che per quasi qualsiasi uomo è un’”impresa” (portarsi a letto una bella figa, sto parlando di una bella figa…) per una donna è quasi come bere un bicchiere d’acqua. A meno che, ripeto, non si sia in presenza di un uomo di una bellezza eccezionale, straordinaria. E in questo caso peraltro, difficilmente un uomo così bello fa il postino o il metalmeccanico ma, in una società che esalta la bellezza fisica come fosse un valore, molto probabilmente farà l’attore o il modello o roba del genere…
Sempre per fare un esempio molto banale e spiegarmi meglio, se un uomo come Francesco Totti (indubbiamente un bel ragazzo), invece di essere diventato un calciatore famoso avesse fatto il meccanico o il garzone di bottega (mestieri che avrebbe fatto se non fosse diventato un calciatore), la sua bella mogliettina non gli avrebbe rivolto neanche uno sguardo per la strada e così tutta la pletora delle conigliette che fanno a gara per cercare in qualche modo di rimorchiarselo. Sarebbe un bel ragazzo, punto. Con un peso specifico maggiore a quello di un altro ragazzo povero e meno attraente di lui, ma fermati lì. Né più e né meno. E questo naturalmente varrebbe per tutti gli altri. Prova a far indossare a Brad Pitt o a George Clooney una divisa da postino o da autista dell’autobus e voglio proprio vedere se continuerebbero ad essere considerati dei maschi alpha…
Mi permetto di avere dei seri dubbi…con buona pace di Massimo Fini…che è uomo intelligente ma non infallibile…
Fabrizio Marchi

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Leo 12:03 pm - 15th Febbraio:

Fabrizio, però ti contraddici: un uomo dalla bellezza straordinaria non farebbe il postino, poi citi Clooney che come postino sarebbe meno alfa, ed è vero.
Non bisogna fidarsi di quello che si dice: noi maschi siamo più belli di quanto crediamo, ci vogliono brutti solo per privilegiare le donne, per quel’ istinto naturale a farsi corteggiare a sentirsi desiderate e potenti.
Riguardo al dominio sconfinato delle donne di disporre degli uomini sono d’accordo, anche uno bellissimo virile (si vuole contrapporre la virilità alla bellezza che sarebbe effeminata, niente di più falso)
sarà in svantaggio rispetto ad un alfa economico, ma c’è anche il fattore carattere e, che le donne per farsi una scopata anche se sembrano
disponibilissime, tendono sempre ad attrarre, a farsi notare e ad essere seguite.
Poi la questione della strafiga è un concetto che va superato, è una schiavitù pure quella: se uno va tra i Zulu chissà che che modello hanno della donna?!! Ogni uomo ha i suoi gusti.

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Fabrizio Marchi 12:32 pm - 15th Febbraio:

E perchè mai sarei in contraddizione, scusa? Ho solo detto che un uomo molto, molto attraente dal punto di vista estetico, ha relativamente molte più probabilità di un uomo normale di fare un mestiere socialmente più considerato. Ed è un fatto.
Nondimeno, laddove quello stesso uomo si trovasse a svolgere un mestiere normalissimo come l’impiegato o l’operaio, non sarebbe più considerato un cosiddetto maschio alpha, ma un maschio beta come tutti, magari più attraente e quindi piìù avvantaggiato dal punto di vista dell’approccio sessuale, ma sempre beta rimarrebbe…
E sta pur certo che fra un uomo alpha doc e un uomo beta bello quanto ti pare, il 90% delle donne sceglierebbe il primo, salvo poi portarsi a letto di straforo il beta bello, ma come trastullo e nulla più. Se questa ti sembra una condizione di privilegio o di dominio, valuta tu. A me non pare proprio. Tutt’al più, se si accontenta di recitare la parte dello stallone da letto, avrà molte più opportunità di fare sesso rispetto ad altri uomini. Tu dirai che è già molto ma, per quanto mi riguarda, non è certo questo che lo rende un alpha…rimane una figura subordinata anche se priviliegiata rispetto ad altri uomini che non hanno neanche questa possibilità.
Insomma, come direbbe Malcom X (per citare il puntualissimo esempio fatto da LukeCage in un altro post) è un po’ la differenza che c’è tra un “negro” da cortile (e quindi “privilegiato”) con un “negro” che lavora nei campi di cotone. Il primo, spiegava Malcom X, non si sarebbe mai ribellato al padrone” perchè si sarebbe accontentato di vivere alla sua ombra godendo dei vantaggi e dei priviliegi che aveva nei confronti del “negro da campo”, che viveva in condizioni ancora peggiori. Il famoso “piatto di lenticchie” per il quale tanti uomini si sono venduti nella storia e hanno scelto di abdicare alle loro idee…
E infatti, utilizzando la stessa metafora, è proprio quello che accade fra la massa dei maschi inconsapevoli. Il “bello” beta, o comunque quello che ha qualche chance in più, invece di coalizzarsi con gli altri uomini, fa orecchie da mercante e cerca di sfruttare quelle opportunità che la natura,la sorte o condizioni sociali un pochino migliori rispetto a quelle di altri, gli hanno dato.
Dividi et impera, caro Leo, è così che vanno le cose…ed è proprio quel genere di uomini lì (e non solo quelli) che procura dei danni enormi alla nostra causa…
Fabrizio Marchi

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Leo 1:14 pm - 15th Febbraio:

Avevo capito male dall’intervento precedente, perché c’è un altro aspetto per l’uomo che è l’intelligenza ed il carattere, per arrivare in mestieri importanti, prendi Picasso il pittore, Brutto e alfa, ha avuto non ricordo se 5 o 6 mogli ( come pure Maurizio Costanzo) ed è diventato il genio del 20° secolo; al contrario Van Gogh che era intelligente ma disturbato psichicamente: è stato un Beta in tutto nella vita, e questo vale anche se si è bellissimi.
Poi ci sono diversi tipi di bellezza: Rodolfo Valentino e Antonio Banderas hanno avuto fortuna in America con il loro aspetto virile e tenebroso, Raoul Bova anche ci ha provato ma il suo aspetto è meno tenebroso, è solo bello.

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Damien 2:22 pm - 15th Febbraio:

bisognerebbe imparare proprio dalle stesse donne.. anche la meno attraente (per non dire di peggio) si atteggia, si veste, si trucca esattamente come le altre piu’ belle.. il condizionale risulta d’obbligo in quanto loro hanno sempre “il potere”, noi no.. ecco che quindi laddove un uomo “si accontenta” anche di una non esattamente bella (es.: bel viso bel carattere, bel seno e stop), per una notte di sesso, loro no! sono comunque selettive!

ma di cosa allora stiamo parlando.. semplice, che per mutare le condizioni la vera rivoluzione NON E’ chiedere l’aiuto delle donne, loro come penso non abdicheranno mai al loro potere, ma svegliare gli uomini tutti nella speranza che ritorni un sano principio di rispetto in quanto persona e che ponga fine alla sudditanzavaginale, ma tutti sappiamo bene che questa e’ pura utopia..

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Leo 3:34 pm - 15th Febbraio:

Ritornando all’intelligenza e l’Arte sono due cose prevalentemente maschili, non dobbiamo dimenticarcelo, le donne non riusciranno mai ad eguagliarci nel campo della scienza e della cultura.
Riguardo al trucco è solo una moda e il simbolo del potere: come i faraoni e i nobili antichi, oppure basta guardare le tribù primitive sono soprattutto i maschi a truccarsi: questo per dire che si potrebbe cambiare parecchio in una società.

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Alessandro 11:05 pm - 15th Febbraio:

Io sono dell’opinione che tutto ciò che attrae una donna sia da rapportare al concetto di sicurezza e protezione. Ella cerca sicurezza economica, quindi possibilmente un uomo di alto status sociale; sicurezza fisica, ossia possibilmente un uomo prestante, alto e “piazzato” come dicono le donne stesse; in terzo luogo “sicurezza caratteriale”, ossia possibilmente un uomo dal carattere forte, da leader per così dire.
L’uomo cresce in contesti in cui si fa riferimento spesso a una donna tutta tesa verso l’amore disinteressato, verso il “due cuori e una capanna”.
Non vi è niente di più fuori dalla realtà. L’essere romantico è l’uomo, che si sposa o convive spesso davvero per amore. La donna si sposa o convive di solito per calcolo, che ella talvolta scambia per amore. E’ possibile che l’amore, quando si parla di donne, ci veda sempre così bene :-)?

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Strider 12:46 am - 16th Febbraio:

Ivan
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Ma attenzione: materia è anche un bel fisico a cui la donna molto difficilmente riesce a dire di no..
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Scusa, ma a me risulta l’ esatto contrario: ossia che di fronte ad un bel fisico e’ l’ uomo che ha molti piu’ problemi a dire no.

Ivan
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(la donna è orgiastica come gli antichi greci ben sapevano).
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Secondo me i greci non avevano capito molto delle donne, al pari di tanti altri popoli del passato…
Personalmente trovo gli antichi di una ingenuita’ spaventosa.

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Paolo 2:02 am - 16th Febbraio:

Si vede che non c’era il tuo genio a illuminarli Strider.. cerca di capirli

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Strider 10:15 am - 16th Febbraio:

Paolo
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Si vede che non c’era il tuo genio a illuminarli Strider.. cerca di capirli
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Ok, allora li perdono e li benedico e colgo l’ occasione per fare altrettanto con te…

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Leo 10:30 am - 16th Febbraio:

I greci sono considerati maschilisti, la donna era un animale e i maschi più belli e superiori, cosi si dice.
Quella che sembra evidente è che gli antichi avevano più libertà sessuale, in Grecia e a Roma sono famose le orge, i baccanali; anche l’omosessualità: l’imperatore Adriano aveva eletto il suo amante Antinoo Dioniso a Dio.
Con il cristianesimo tutto è finito, comincia il medioevo e fino ai giorni nostri.
Dal medioevo c’è questa elevazione delle donne, chiamate madonne, Dante con l’angelica Beatrice, l’amor cortese ed altro.
Secondo me la sessuofobia cristiana alimenta il potere delle donne.

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Animus 1:15 pm - 16th Febbraio:

Leo
>Secondo me la sessuofobia cristiana alimenta il potere delle donne.

Gia’, lo penso anch’io.
Il femminismo e’ in tutto e per tutto figlio/a legittima del cristianesimo, la sua evoluzione secolarizzata, il suo “miglioramento”/supramento.
E’ una cosa ormai talmente ovvia, da non costituire, a mio parere, neppure un argomento di discussione, e lo evidenziava gia’ Nietzsche oltre un secolo fa (mi pare in “al di la del bene e del male” o in “umano troppo umano”, ora non ricordo.)

E’ questo cio’ che la parte “conservatrice” del momas…..non evidenziera’ mai, ed in fin dei conti, la sua piu’ grande contraddizione.

(cosi’ spezzo una lancia in favore di Fabrizio..;-) )

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Leo 1:57 pm - 16th Febbraio:

Animus: più che discuterne dovrebbe essere uno slogan: visto che le femministe odiano il cristianesimo che le vuole angeli del focolare.

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Peppe 4:47 pm - 16th Febbraio:

Il cristianesimo non è per niente “sessuofobico”, è semplicemente un modo di disciplinare la sessualità umana e volgerloa versoil bene sociale.
Si tratta di una disciplina sessuale che era consona per un certo tipo storico di società.

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Animus 6:04 pm - 16th Febbraio:

Leo, non mi risulta che il cristianesimo le donne le voglia “angeli del focolare”, forse volevi dire …. la Chiesa (cattolica)?
Non e’ mica la stessa cosa….
Che poi, il “nuovo”, “l’evoluzione” per affermarsi, debba nessariamente ergersi sulle ceneri del “vecchio”, fino a negarlo (almeno apparentemente), e’ abbastanza ovvio, altrimenti non potrebbe occupare il suo “spazio”, e dunque si prende un abbaglio se si vede una presa di “distanza” solo come una contrapposizione/opposizione, e non come un necessario superamento….

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Leo 1:28 pm - 18th Febbraio:

Animus di religione non me ne intendo molto, la bibbia a volte ha delle botte di misoginia anche giuste tipo: la donna è peggio della morte o non permettere alla donna cattiva di comandare; difficilmente al catechismo il prete diceva queste cose anzi, la solità solfa sull’ uomo che deve lavorare e la donna fare figli, e di non maltrattare le donne e lezioni di bontà.
Reciprocità e spontaneità: magari, ma credo che le donne son saranno mai d’accordo proprio per natura.

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achille 9:43 am - 20th Febbraio:

Anche noi abbiamo un potere enorme, quello di cambiare la nostra donna obiettivo in qualsiasi momento vogliamo

meditate gente…meditate…

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achille 9:47 am - 20th Febbraio:

Io non ho mai permesso ad una donna di detenere potere nei miei confronti, se l’ho vista atteggiarsi ho subito cambiato obiettivo, io una cosa la voglio e la pretendo, subito.

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Leo 11:46 am - 21st Febbraio:

achille: il tuo nome la dice lunga, attento al tallone.

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Strider 4:11 pm - 21st Febbraio:

achille
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Anche noi abbiamo un potere enorme, quello di cambiare la nostra donna obiettivo in qualsiasi momento vogliamo

meditate gente…meditate…
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Percio’ suppongo tu sia non solo un “maschio alfa” ma un vero e proprio strafico, magari benestante o ricco.
Buon per te…

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Strider 4:20 pm - 21st Febbraio:

Leo
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achille: il tuo nome la dice lunga, attento al tallone.
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Il fatto e’ che la grande maggioranza degli uomini, per tutta una serie di motivi, non sa essere sincera nemmeno con se stessa. A mio avviso la massa maschile passa la propria esistenza prendendo per il c**** se stessa e il prossimo. Spesso mi chiedo quanto queste “tare maschili” siano innate e quanto acquisite, perche’ tutto cio’ e’ realmente sconcertante.
Dopo hai voglia a dire che il problema sono le donne e il femminismo…

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Strider 5:16 pm - 21st Febbraio:

Un’ altra dimostrazione della estrema superficialita’, nonche’ dell’ ipocrisia di tanti uomini, e’ data dal fatto che certi discorsi possono avere un senso, non solo se si e’ degli strafici o dei “maschi alfa”, ma fino a quando non si e’ sposati, non si hanno dei figli, si ha un buon stipendio – quindi la possibilita’ di girare, di viaggiare, di frequentare locali e quant’ altro – e/o si vive ancora con i genitori.
Senno’ prendiamo un operaio o un impiegato, che magari dopo il divorzio deve versare una bella fetta del proprio non eccezionale stipendio alla ex moglie ed ai figli: quante possibilita’ REALI avra’ di frequentare altre donne ? E un cassintegrato, probabile futuro disoccupato, quanta voglia, possibilita’ ed energie avra’ di scopare donne a destra e sinistra ?
Ripeto: ma gli uomini, in generale, sono veramente stupidi o ci fanno ? O entrambe le cose ?

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Animus 6:56 pm - 21st Febbraio:

Gia’.
Forse achille sta dicendo che le donne non ce l’hanno questo potere (???) o piu’ semplicemente ….non sa quello che dice.

Cmq nella mia esperienza di vita ho notato che i piu’ ciechi di tutti, i piu’ falsi, dice bene strider, soprattutto con se stessi, e che hanno una visione del rapporto tra i sessi completamente distorto ( perche’ scarsi di esperienze reali con l’altro sesso, visto che i rapporti con le donne li hanno sempre e solo immaginato), sono proprio gli uomini beta …… per ovvissime ragioni.

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LukeCage 7:16 pm - 21st Febbraio:

“Ripeto: ma gli uomini, in generale, sono veramente stupidi o ci fanno ? O entrambe le cose ?”

Io sono pessimista al riguardo:senz’altro il più delle volte ci fanno.
Per convenienza.Per paura dell’isolamento.Opportunismo.
La maggior parte delle persone che ho conosciuto,prese singolarmente,sono tutt’altro che stupide..

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LukeCage 7:58 pm - 21st Febbraio:

Animus,la tua via non è finita e gli uomini beta sono meno uguali l’uno con l’altro di quanto non lo siano gli uomini alfa…per ovvissime ragioni.

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Leo 1:27 pm - 22nd Febbraio:

Le donne non l’avrebbero questo potere se gli uomini la smettessero di dire balle e prendersi in giro a vicenda. Piuttosto che ammettere la loro scarsa vita sessuale si inventano esperienze in tal senso mai vissute. Tanti pare ci provino gusto a far soffrire i maschi in favore delle femmine:”Un po di servizio militare ti rende uomo, vai a lavorare”, e frasi del genere. Queste tare maschili sono in parte innate, poi c’è l’esperienza infantile e la società.
Penso che in molti di noi nell’infanzia e nella adolescenza o da adulti ci siamo trovati a riflettere sulle donne per via di esperienze più o meno ingiuste.

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Fabio 3:42 pm - 22nd Febbraio:

Le donne non l’avrebbero questo potere se gli uomini la smettessero di dire balle e prendersi in giro a vicenda. Piuttosto che ammettere la loro scarsa vita sessuale si inventano esperienze in tal senso mai vissute. (Leo)
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In linea di massima sono d’accordo con te, perché è vero che indirettamente gli uomini conferiscono alle donne un potere che certamente hanno, ma non fino “a quel punto lì”. Riguardo alle esperienze inventate dagli uomini, te ne cito una fra le tante che ricordo, riguardante un mio amico, oggi 39enne. Era l’estate del 1994, ed insieme a lui, nonché ad un altro amico di vecchia data, sarei dovuto recarmi al mare a Riccione, per una settimana. Però, a causa di un imprevisto, saltò tutto; pertanto dovetti rinunciare a quella vacanza. Ci andarono solo loro due. Al ritorno, il 39enne sopracitato, mi raccontò che una sera, nei pressi della stazione di Riccione, avevano conosciuto una ragazza 22enne del posto, che la sera stessa l’aveva data ad entrambi… Allorché io gli chiesi:”Scusa, ma era una puttana, una a pagamento?”. E lui:”No no, che cazzo stai dicendo; era una ragazza come tante, conosciuta per caso”. Dopo un po’ di tempo incontrai l’altro che era stato in vacanza con lui e colsi l’occasione per chiedergli delucidazioni al riguardo; beh, la risposta che mi dette fu la seguente:”Ascolta Fabio, Simone racconta solo delle cazzate, perché quella lì era una puttana”…
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Penso che in molti di noi nell’infanzia e nella adolescenza o da adulti ci siamo trovati a riflettere sulle donne per via di esperienze più o meno ingiuste. (Leo)
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Io credo che non sia tanto una questione di giustizia o ingiustizia, ma di una più o meno scarsa attrattiva nei confronti dell’altro sesso, che determina successivamente tutta una serie di problemi personali ed esistenziali. Perché la cruda realtà, da molti negata, è che una buona fetta della popolazione maschile non esercita alcun reale potere nei confronti delle donne.
Nei movimenti maschili c’è chi parla (a mio parere provocatoriamente) di “sganciamento emotivo” o di risolvere certi problemi masturbandosi o frequentando le prostitute. Personalmente ritengo che queste siano solo “soluzioni temporanee”, legate anche all’età ed al reddito (come ha giustamente sottolineato strider), perché, comunque, per andare con le prostitute bisogna avere del denaro in tasca. Il masturbarsi, poi, non mi sembra il massimo della vita. Inoltre non credo affatto a chi sostiene di poter “fare a meno delle donne” (come non credo assolutamente alle donne che dichiarano di poter fare a meno degli uomini), sia perché uomini e donne sono “animali sociali” sia perché se così fosse, nessuno di noi starebbe qui a discuterne. Non si discute di ciò che non interessa o si reputa superfluo.

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Leo 5:18 pm - 22nd Febbraio:

C’era un mio amico che spesso mi attaccava sul mio deprezzare le donne, quando gli ho fatto notare che faceva lo schiavo mi rispose: tanto poi quando te la fai hai vinto te, questo dicono in molti.
Le donne essendo svantaggiate fisicamente sono inaffidabili, a volte davvero perfide senza essere delle poco di buono, questo le fa apparire disinteressate al sesso, in realtà vogliono tutto dal maschio, o tutto o niente sembra che dicano. Il loro genitale inferiore e passivo serve soprattutto ad attrarre, questo le rende affascinanti e penso anche superiori davanti alla gran parte degli uomini.

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Fabio 6:42 pm - 22nd Febbraio:

tanto poi quando te la fai hai vinto te, questo dicono in molti. (Leo)
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Per quanto mi riguarda è un modo di intendere i rapporti fra i due sessi che non mi appartiene, nella maniera più assoluta. Non ho mai inteso le relazioni fra uomo e donna come una specie di guerra in cui alla fine uno dei due o vince o perde, benché sia pienamente consapevole del fatto che molti/e ragionano proprio così. Trovo che siano delle logiche malate, ed è anche per questo che io, in questa società, mi sento una specie di estraneo.

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Leo 11:39 am - 23rd Febbraio:

Si Fabio e ritorniamo al titolo della discussione: reciprocità e spontaneità.

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Damien 12:13 pm - 23rd Febbraio:

Tornando a rileggere l’articolo, appare evidente il notare quali siano le condizioni che oggi, nel nostro paese ma anche in altri, donano tale potere alle donne e, di conseguenza, la sudditanza vaginale agli uomini beta.

La mancanza di una figura paterna ha inciso in molte donne italiche le più vistose caratteristiche che una tale lacuna può segnare in un individuo, in primis il carattere. Questo viene segnato da una forma di “femminismo egocentrico”, che si manifesta con la autoconvinzione che “lei donna”, faccia parte di un “genere” completo e autosufficiente, privo quindi della necessità di una figura maschile, se non relegata ai meri fini di sfogo sessuale “animalesco” e come rigogliosa fonte di “risorse” per via di una sorta di parassitismo che spieghero’ più avanti.

Spesso lei donna, priva della figura paterna, o semplicemente con un padre succube di una situazione di zerbinismo, inculcherà il suo “credo” di “donna indipendente” alla figlia, la quale nella vita ricalcherà le medesime orme che a sua volta furono già state ricalcate a ritroso anche nelle generazioni precedenti, tutte costruite sullo stesso “stampo”. In questo modo vengono quindi ad essere formate la maggior parte delle femmine italiche con cui oggi abbiamo a che fare, che non hanno mai conosciuto una vera e autentica figura maschile (come può essere quella paterna o quella del marito) , ma che comunque se la sono cavata benissimo pur sole, sfoggiando le uniche ma “potenti” armi che la natura dona alla donna solo per il fatto di essere “femmina”!

Ecco quindi che il tipo di famiglia basata sul matriarcato, fomentata dai media e tutelata dalle opinabili leggi garantiste, va sempre più assumendo di generazione in generazione, connotati ereditari ben precisi.

Appare chiaro che una tale situazione familiare, ha indotto questo stereotipo di donna ad essere estremamente “libertino” e assolutamente privo di alcune cognizioni per noi morali, in una società che, al contrario, ne enfatizza le qualità sotto la menzogna dell’emancipazione femminile.

Tutto questo ha generato una serie di conseguenze ben note a tutti noi, ma il peggio sussiste nel constatare come viene usato questo “potere”, ovvero una vera e propria arma di ricatto sessuale dalla quale, sovente, scaturisce una vera e propria forma, ritenuta lecita e dovuta (?), di “parassitosi”. Nonchè le sue innumerevoli varianti, che consistono nel considerare l’uomo una figura a lei inferiore, che il caso vuole che la natura glielo abbia messo a disposizione per essere spolpato come se questi non avesse una sua dignità, o che non sia da considerarsi una persona di pari grado al genere femminile (il che spiegherebbe anche una marcata tendenza “lesbo” in buona parte di esse)

Non e’ errato quindi considerare tutto lo spreco di risorse economiche, affettive e l’enorme investimento di tempo verso queste tipologie femminili atte esclusivamente a ripagare se stesse e, nel caso, stabilire se ci si possa concedere o meno al malcapitato di turno.

Noi purtroppo ci mettiamo del nostro ovviamente, ad esempio non ci “ribelliamo” allo status quo, preferiamo azzerbinarci e sperare in una concessione, manchiamo di solidarietà, cosa essenziale per far nascere una vera rivoluzione ad ampio raggio, infatti spesso nella critica verso un altro uomo vediamo il miraggio della concessione, sperando che questo porti la donna a considerarci migliori del lasciato. Un esempio lampante lo si nota quando si parla con delle divorziate, laddove spesso io le fermo e le dico: “Scusa ma io non giudico, e semmai dovessi lo farei solo sentendo le due campane”. Quindi si vedono frotte di uomini inebetiti dare ragione a priori al racconto delle donne, ed io puntualmente vengo messo da parte, al mio chissenefrega fanno seguito i sorrisini compiaciuti dei beoti illusi di esser giunti nelle grazie mentali della divorziata e, al contempo, lo sguardo schifato della lei alla quale ho osato sbattere in faccia la verità. Magari e’ la stessa che poi mi critica con le amiche, che volete farci, basta che poi non si lamentino che non trovano persone con carattere.. per carità..

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Leo 1:49 pm - 23rd Febbraio:

Damien: frotte di uomini inebetiti dare ragione a priori al racconto delle donne.
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Bisogna stare attenti a non avere delle ostilità o liti con una donna specie in un luogo pubblico, ci saranno dei babbei pronti ad immolarsi per lei.
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Damien: lo sguardo schifato di lei alla quale ho osato sbattere in faccia la verità.
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Io sono anche stato aggredito fisicamente quando ero adolescente oltre che verbalmente.

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Silver 2:27 pm - 23rd Febbraio:

Damien
“Quindi si vedono frotte di uomini inebetiti dare ragione a priori al racconto delle donne”
Già, proprio così. A me è capitato anche ieri sera, in un bar, di vedere e ascoltare due mammalucchi, miei concittadini, dare ragione a priori alle “fantastiche narrazioni” di una barista ucraina tutta curve.
Non solo: alla tipa, che tutto è meno che una “povera vittima dell’uomo cattivo”, entrambi davano pure dei consigli su come fregare “quel coglione” italiano che tanto la fa soffrire. Il motivo lo conosci bene: volevano e vogliono scoparsela (ma non la scoperanno…).
Com’è che diceva qualcuno, parecchio tempo fa? Homo homini lupus…

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max brunaji 10:07 am - 28th Marzo:
Fabrizio Marchi 2:25 am - 4th Aprile:

. A TUTTI GLI UTENTI DEL BLOG E A TUTTI GLI ADERENTI AL MOVIMENTO DEGLI UOMINI BETA:
Quel tal Giorgio Mancuso, in arte Giosby, ha postato un trackbacks (che ho scelto di postare e fra poco ne spiegherò le ragioni) che riporta al suo blog dove c’è anche un intervento di Lameduck che naturalmente fornisce una versione distorta dei fatti e delle nostre risposte ai suoi interventi. Addirittura dice che le avrei dato, “sia pur in forma velata o giù di lì, della troia o della puttana”….Siamo nella falsità più totale…Per non parlare delle “interpretazioni” delle nostre tesi da parte di Giosby…
E va bene. Non mi interessa nemmeno quello che dice quella gente, palesemente in mala fede.
Quello che mi interessa è chiarire alcune cose fra noi. Avevo lanciato un appello a mantenere la discussione sul blog ad un certo livello. Come avete visto, nonostante abbia spiegato più volte che la linea ufficiale del Movimento è quella espressa negli articoli sul sito, questa gente (in particolare Lameduck e altre) continua in mala fede a fare il copia incolla di alcuni stralci di commenti (in particolare quelli di Leo e di Strider, peraltro i più distanti per ragioni ideologiche dal Movimento) e a pubblicarli sui loro blog.
Naturalmente il sottoscritto ha spiegato più e più volte che il blog (al contrario del portale che ha una sua linea politica precisa) è assolutamente libero e che i commenti pubblicati possono anche essere distanti anni luce dalla filosofia e dai valori fondanti del Movimento.
Ovviamente questa gente, essendo in mala fede, se ne frega, e continua a fare il copia incolla dei suddetti stralci di questo o quel post (magari di persone distanti anni luce dalle nostre opinioni) per screditarci.
Il mio invito a TUTTI, quindi anche e soprattutto a quegli utenti, come Strider o Leo, che non aderiscono al Movimento degli Uomini Beta per ragioni politiche e ideologiche ma che legittimamente intervengono nel blog, è di ponderare bene gli interventi e di non cadere nella tentazione di rispondere in modo piccato o con argomentazioni che potrebbero gettare una luce di ambiguità sul Movimento.
E’ assolutamente necessario fare un salto di qualità. Come ho già spiegato, il nostro obiettivo strategico è la costruzione di un Movimento maschile con determinate caratteristiche e peculiarità. Dobbiamo interpretare il sito e anche il blog come strumenti finalizzati alla realizzazione di questo progetto.
Dobbiamo quindi capire che anche il blog, per lo meno su questo sito, non è uno spazio qualsiasi dove scribacchiare sfoghi personali (ora sto parlando a tutti, non a questo o a quello) o sparacchiare a zero a questo o a quella con vari e coloriti epiteti. Questo si può fare in altri luoghi della rete, ce ne sono a migliaia, ma non qui. Perché qui, cari ragazzi, LA POSTA IN GIOCO E’ MOLTO ALTA E NON POSSIAMO PERMETTERCI DI SCIVOLARE SU UNA BUCCIA DI BANANA.
La sfida che abbiamo lanciato è altissima e rischiosissima per alcuni di noi che si sono messi in gioco a tutti i livelli. E’ quindi fondamentale che tutti quegli utenti che normalmente frequentano il sito e il blog, siano consapevoli di questo e agiscano di conseguenza, cioè con accortezza, equilibrio e buon senso.
Naturalmente non sto scrivendo queste parole perché preoccupato da quello che pensano personaggi come questo Giosby, Lameduck o Galatea. Come spiegava Rino, questi ci offrono l’occasione di fare “palestra”, di allenarci a rimanere sereni, tranquilli e soprattutto lucidi.
Dobbiamo sapere che ogni parola scritta su questo sito e su questo blog potrà essere male interpretata per fini strumentali e opportunisti. Di conseguenza è ASSOLUTAMENTE FONDAMENTALE PONDERARE BENE CIO’ CHE SI SCRIVE.
L’obiettivo dei nostri avversari è quello di “buttarla in caciara”, come si dice a Roma, di cercare di dimostrare che in realtà il Movimento degli Uomini Beta è solo e soltanto uno dei soliti raggruppamenti di maschietti, maschiotti o machisti reazionari, sessisti, maschilisti e fascisti.
Siccome SIAMO UN’ALTRA COSA ed è bene ribadirlo, il sottoscritto non vuole offrire a queste signore e a questi signori, campionesse e campioni di mala fede e opportunismo, il pretesto per gettare fango sul Movimento.
Considerate che queste sono solo piccole schermaglie, paccottiglia, rispetto a quello che si scatenerà inevitabilmente più avanti nei nostri confronti.
Vi siete chiesti perché mai questa gente viene a scorrazzare sul nostro blog e non ad esempio su quelli di altri siti maschili collocati su posizioni politiche e ideologiche più tradizionaliste? La risposta è semplice (e non me ne vogliano gli aderenti a quei movimenti). Perché gli Uomini Beta rappresentano la vera eresia, la contraddizione in termini. Uomini dichiaratamente di sinistra (anzi, di impostazione e formazione marxista) che mettono in discussione uno dei pilastri, anzi, l’ultimo pilastro che ancora resiste a sinistra: il femminismo, che noi non esitiamo a definire come un’ideologia interclassista, qualunquista, profondamente borghese e, nelle sue forme più estremiste (leggi femminismo della differenza), sessista e razzista.
Siamo noi che costituiamo un potenziale pericolo, proprio per le tesi che sosteniamo. Non altri movimenti che non vengono presi neanche in considerazione, nonostante esistano da molti anni mentre il nostro è giovanissimo. Perché hanno gioco facile a rintuzzarli, a dire “sono i soliti reazionari, maschilisti (anche quando non è vero), tradizionalisti, vogliono tornare al passato, al padre padrone, a quando le donne erano oppresse ecc. ecc.).
Con noi questo giochetto non lo possono fare. Devono provare a smontarci partendo da altre strade. Una di queste strade è appunto quella di tentare di buttarci nel calderone indistinto del machismo e del becero maschilismo. Insomma, la filastrocca più o meno suona così:”Parlano, parlano, si atteggiano a intellettuali di sinistra, ma in fondo in fondo sono sempre i soliti, hanno solo cambiato casacca per confondere le acque ma sono loro, i soliti reazionari e per di più sfigati, frustrati, non scopano mai e quindi sono pieni di risentimento ecc. ecc, la solita minestra che conosciamo benissimo”.
SAREBBE UN ERRORE IMPERDONABILE, OLTRE CHE GROSSOLANO, OFFIRE IL FIANCO A SIMILI BASSE INSINUAZIONI E SPECULAZIONI. EQUIVARREBBE A CADERE IN UNA TRAPPOLA COME DEI BAMBINI ALLE PRIME ARMI. E INVECE, Sia il sottoscritto che altri amici, Paolo Barnard (che tanto odiano, per le idee che esprime), Rino Della Vecchia, abbiamo una lunga esperienza politica, giornalistica, culturale e professionale alle spalle e non cadiamo certo in questi bicchieri d’acqua. Però possono utilizzare (i nostri avversari) le parole di altri utenti del blog per ritorcerle contro di noi, al fine di screditarci.
Quindi, d’ ora in poi, calma e gesso. E soprattutto dobbiamo fare uno sforzo, TUTTI, per elevare la qualità del dibattito. Il blog non è una bisca o una sala da biliardo dove si dice tutto e il contrario di tutto e dove ci si abbandona ad ogni genere di commento.
Il blog degli Uomini Beta è un luogo di discussione,alta e di qualità. Queste sono le regole del gioco. E a queste bisogna rifarsi. E’ stato un bene essere entrati in contatto con questi personaggi perché ci hanno dato l’opportunità di riflettere proprio su queste cose, cioè sul nostro modo di essere, di porci, di concepire l’impegno.
RIBADISCO CHE STIAMO IMPEGNANDO LE NOSTRE ENERGIE IN UN PROGETTO ESTREMAMENTE AMBIZIOSO. A tal fine è necessario che tutti cambino passo. La qualità e lo spessore, anche degli interventi sul blog, deve essere assoluta. E non sto parlando di sintassi o di ortografia, come sapete benissimo, ma di serietà e profondità del messaggio.
TUTTI DEVONO IMPEGNARSI IN TAL SENSO. VICEVERSA, L’ASSUNZIONE DI ATTEGGIAMENTI IN CONTRASTO CON LA FILOSOFIA E IL MODO DI CONCEPIRE IL SITO/BLOG, COSTITUIREBBE SOLO FONTE DI NOCUMENTO PER IL MOVIMENTO.
NON POSSIAMO PERMETTERCELO. Ora abbiamo avuto a che fare con Galatea, Lameduck , Giosby e qualche idiota che cerca di intasarci la posta o di buttarci qualche virus per boicottarci. Ma sono solo piccolissime avvisaglie. Più avanti avremo a che fare con avversari ben più potenti e pericolosi.
Come ho avuto già modo di dire più volte, ma lo ribadisco ancora, QUESTO NON E’ UN GIOCO. CHI PENSA CHE LO SIA HA SBAGLIATO DI GROSSO.
CHIEDO QUINDI A TUTTI UNO SCATTO DI CONSAPEVOLEZZA E DI MATURITA’, ALTRIMENTI E’ MEGLIO LASCIAR PERDERE.
CHIEDO INOLTRE CHE TUTTI SI ESPRIMANO NEL MERITO.
Come si suol dire, quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. Da ora in poi non si “gioca” più.
Non ho certo l’ambizione di creare un nuovo partito bolscevico smile (purtroppo non sussistono le condizioni storiche, anche volendo…)però dobbiamo avere TUTTI LA consapevolezza che QUESTO NON E’ UN GIOCO.
Galatea, Lameduck e Giosby possono permettersi di giocare, non io e non noi.
Fabrizio Marchi

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Fabio 7:11 am - 4th Aprile:

Il sito degli uomini beta si lamenta tanto della mercificazione del sesso, come fosse una invenzione tutta femminile, ma sembra non accorgersi nemmeno che se non ci fossero milioni e milioni di uomini disposti a pagare per una scopata, riducendo con questo gesto la donna ad un semplice oggetto al servizio del proprio piacere, questo problema neanche esisterebbe. (giosby)
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Mah… no comment.

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Alessandro 8:03 am - 4th Aprile:

Vedi Fanrizio, il problema dei tanti Giorgio Mancuso, senza alcuna offesa, che ci sono tra di noi è che costoro non fanno altro che ascoltare la vulgata corrente e ripeterla. Cercano un elemento che la suffraghi e ritengono di aver smontato ciò che si afferma qui. Inoltre, accendono la televisione, vedono immagini di uomini ( alfa nella grandissima maggioranza dei casi) e pensano che la condizione di quegli uomini sia la propria. Mi viene da sorridere. L’uomo comune, quello che tutti i giorni cerca di sbarcare il lunario è presente sul piccolo schermo solo per applaudire o al massimo per raccontare ogni tanto qualche storiella che commuova o qualche barzelletta. Della sua condizione si parla poco o male. Nel “bene”si accenna a essa quando 4 o 5 tra costoro lasciano la vita in qualche altoforno. Per un paio di giorni costoro diventano anche degli eroi, finchè il fatto non è più di moda. Nel male, si parla di quanto l’uomo comune sia versato in stupri, molestie, violenze varie.
Io posso dire che la mia presenza qui è di puro principio. Non lo faccio per i Giorgio Mancuso o chicchessia, i quali ancora non percepiscono il cambiamento e sono fermi agli anni Settanta, perchè ancora quello che ci viene raccontato a livello di rapporto tra i sessi è fermo lì. Come affermava il grande Giorgio Gaber, un altro che sapeva parlare del rapporto tra i sessi con una capacità rara:” la realtà è più avanti, siamo sempre indietro”.Sono sempre stato contro qualsiasi discriminazione di sesso, di razza, di classe, e chi più ne ha più ne metta. M’inalbero quando sento denigrare, criticare nella migliore delle ipotesi, coloro che vengono da Paesi più in difficoltà del nostro per cercare un pò di futuro qui, donne o uomini che siano, e applaudo quei giornalisti coraggiosi, i veri giornalisti, che si mettono a disposizione per battaglie di giustizia e dignità umana, vedi il caso di Riccardo Iacona come trasmesso in Annozero. Mi piacciono le donne. Fisicamente le adoro e caratterialmente penso possano essere affascinanti come nient’altro sulla faccia della Terra. Intellettualmente considero un confronto/dialogo con una donna allo stesso modo che con uomo: può essere stimolante e costruttivo, qualoro ci si metta in gioco rispettandosi reciprocamente, oppure inutile e anche dannoso qualora si scada nell’offesa gratuita. Ho, però, sotto gli occhi una società che sta cambiando. Credo di avere gli strumenti culturali per poterlo percepire anche perchè sono anni che considero il “si dice” da prendere con le molle. Sono dell’avviso che ciò che viene veicolato dai media siano essenzialmente posizioni atte a conservare rapporti di privilegio o ad aprirne altri. Quindi l’esperienza conoscitiva non può essere che un percorso individuale di confronto e di ricerca vagliando quante più fonti possibile, SOPRATTUTTO quelle che ritieni più lontane dalle tue posizioni. Tirerai poi le somme. Quindi coloro che sono fermi, bloccati sulle loro posizioni, che manifestano una forte disonestà intellettuale, che lanciano accuse infondate, cercando un pretesto qua e là, secondo me nuocciono prima di tutto a loro stessi, perchè perdono un’occasione, quella di approfondire la propria visone del mondo.
I rapporti di “potere” tra uomini e donne stanno cambiando. Non solo la parità tra i sessi nel MONDO OCCIDENTALE è stata pienamente conseguita, perchè sfido chiunque a indicarmi un ambito in cui le donne non abbiano gli stessi diritti degli uomini, le stesse retribuzioni, ecc. ( contro queste mie considerazioni viene controbattuto che le donne parlamentari sono meno degli uomini, come se, dato che su una donna che fa politica attiva ci sono dieci uomini che la fanno, debba essere rispettato un rapporto al 50-50, sarà molto più probabile ovviamente un rapporto 70-80 a 30-20 nei vari ambiti in cui si fa politica), ma anzi è in corso un lento ma continuo processo in cui la donna comune, beta, si ritova in posizioni di vantaggio, ripetto all’uomo comune ( beta). Potrei fare tantissimi esempi, dalle pensioni, alle leggi sull’imprenditoria, alle quote in vari ambiti, alle borse di studio universitarie destinate alle donne e non ai più meritevoli, tutti aspetti che ledono il principio di parità tra i sessi come sancisce la Costituzione, la mia stella polare, fino ad arrivare alla creazione di un Ministero che si professa delle pari opportunità, ma dove non trova spazio un solo uomo, perchè il suo statuto non lo consente. Qui c’è veramente da sorridere. Per l’uomo di potere, tutto ciò non cambia niente, ma per un uomo comune può cambiare la vita in bene o in male.
Concludo con una mia esperienza personale. Quando ero un pò più giovane, circa 15 anni fa, e come tanti e tante cercavo d’inserirmi nel mondo del lavoro senza avere padrini, la vera discriminazione in Italia è di classe e non di genere, non disdegnavo lavoretti e corsi vari. Ero interessato a un corso finanziato dall’Unione europea. Lessi il bando e mi resi conto che una quota era già destinata al sesso femminile. Da principio pensai di aver letto male. Rilessi e mi resi conto che Elenonora o Marta o Giulia avrebbero avuto, nonostante fossero arrivate dietro di me nella selezione, più possibilità di me di partecipare al corso per il solo fatto di esser donne, benchè provenienti anche da famiglie più agiate in molti casi. Fu il mio primo contatto con il nuovo che avanza, con il progresso come da tante parti lo si intende.
Quindi, in estrema sintesi, non sono qui perchè voglio salvare gli uomini o danneggiare le donne, perchè sono uno sfigato o un frustrato sessualmente, perchè ho ambizioni di potere o quant’altro. Sono qui perchè sono di SINISTRA.

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Rino 8:16 am - 4th Aprile:

La malafede è smaccata: la Lameduck ha finto di non capire, ha letto una parolina che le tornava utile e te l’ha attribuita come espressione diretta di un tuo giudizio su di lei.

Io sono stato liquidato come maschilista e misogino per avere citato testi di maschilisti e misogini. Come se un ebreo si rivelasse antisemita perché cita il Mein Kampf. Magari là dove Adolfo si lagna, sconsolato, del fatto che nel mondo c’è un sacco di gente …malvagia.

Se la Lameduck fa del copia-incolla in quel modo, spero che ci metta questo mio riferimento al Fuhrer per provare che io sono nazista e che questo è un covo di nazisti.

RDV

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Icarus.10 9:42 am - 4th Aprile:

“Il sito degli uomini beta si lamenta tanto della mercificazione del sesso, come fosse una invenzione tutta femminile, ma sembra non accorgersi nemmeno che se non ci fossero milioni e milioni di uomini disposti a pagare per una scopata, riducendo con questo gesto la donna ad un semplice oggetto al servizio del proprio piacere, questo problema neanche esisterebbe. (giosby)”

La malafede di questo maschietto scendiletto e zerbino è devastante. A forza vuol rigirare la frittata. Ha letteralmente capovolto i fatti. la verità è al contrario: molti uomini sono disposti a pagare per farsi una scopata perchè vi sono alcune donne che sculettano e che si smutandano e non certo per concedersi sessualmente, ma solo per provocare sessualmente e per sedurre e ricattare sessualmente per risalire posti nel mondo del lavoro o della politica(CIOè, LA MERCIFICAZIONE di cui stiamo parlando). La provocazione sessuale comporta sofferenza nei confronti del provocato. Per questo, chi non ha una partner, ricorre al sesso a pagamento con una donna adulta e consenziente.
E cmq qui per mercificazione non si intende il sesso a pagamento(che difendiamo) bensì proprio quello di aver trasformato il sesso in una logica di mercato per fini di interessi personali. Quello smutandamento che voi tanto difendete, ma sul quale poi ipocritamente straparlate a vanvera di “donna oggetto”.
I nostri nemici non sono le femministe, ma questi maschietti zerbini come giosby.

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Marco 3:53 pm - 19th Giugno:

da il Corriere.it
RICERCA SCIENTIFICA – Come fare per avere un numero di telefono?

Il lento che conquista
il primo appuntamento

Si gioca tutto sulla musica di sottofondo. Se è un lento, allora la ragazza cadrà nella rete

Una scena del film «Prima o poi mi sposo» con Matthew McConaughey che balla con Jennifer Lopez (Ap)
MILANO – È un grande ritorno, proprio a inizio estate, quello del ballo del mattone. Il lento che conquista la corteggiata più reticente ha ora una legittimazione scientifica: è con la scelta della colonna sonora che si gioca gran parte dell’opera di convinzione per instaurare un primo contatto con la bella desiderata. Lo dicono i ricercatori francesi di due università, Paris-Sud e Bretagne-Sud, in uno studio che piace molto ai nostalgici e che dà a molti maschi una chance in più in terra di conquista.

LA RICERCA – I risultati di questa ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Psychology of music e si aggiungono, a dire il vero, ai molti studi che tracciano legami tra la scelta della colonna sonora e il coinvolgimento sociale e psicologico. Tema caro a chi fa cinema, ma anche a chi produce videogiochi, e ai commercianti alla ricerca dell’ambiente migliore per far restare i propri clienti, e per farli spendere di più. In questo caso i tre ricercatori dei due atenei (Nicolas Guéguen, Céline Jacob, Lubomir Lamy) hanno studiato le reazioni di un gruppo di 87 donne single tra i 18 e i 20 anni di età, messe a confronto con altrettanti uomini. I due gruppi si sono incontrati due a due invitati a una finta ricerca di mercato, e dovevano parlare tra loro di un argomento irrilevante rispetto all’attrazione (un confronto tra due pietanze di due marche differenti). Dopo la chiacchierata arrivava l’affondo maschile, condito da un motivo romantico in sottofondo: «Ciao, sono Giulio, sei molto carina, mi daresti il tuo numero di telefono così dopo questa intervista possiamo andare a bere qualcosa insieme?». Ebbene, per quei fortunati che hanno avuto il lento a fare da colonna sonora, l’approccio si è concluso positivamente nel 52 per cento dei casi. Chi invece è stato messo alla prova in una sala d’attesa in cui la canzone scelta non era per nulla romantica, ha ottenuto il numero di telefono solo nel 28 per cento degli incontri.
>>

Insomma, chi deve sbattersi è sempre l’uomo…
NOTE E AFFETTO – Psicologicamente il legame tra musica romantica e attrazione è motivato dalla sensazione positiva di affetto che le note più dolci generano nelle persone. Ascoltare questa musica aprirebbe la ragazza o il ragazzo a un’emozione positiva che creerebbe il terreno fertile per una conquista, o l’instaurarsi di un legame. Ma ovviamente questo non basta a far scattare l’attrazione. Può però aiutare, come è già stato dimostrato in studi precedenti, a spingere le persone a compiere gesti romantici. Gli stessi ricercatori sono gli autori di una seconda ricerca, che ha dimostrato come i maschi si addolciscano e dunque spendano di più in un negozio di fiori se mentre ordinano le rose sentono passare alla radio una bella ballata.

Eva Perasso
19 giugno 2010

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marco_mi 11:37 pm - 19th Giugno:

“Il sito degli uomini beta si lamenta tanto della mercificazione del sesso, come fosse una invenzione tutta femminile, ma sembra non accorgersi nemmeno che se non ci fossero milioni e milioni di uomini disposti a pagare per una scopata, riducendo con questo gesto la donna ad un semplice oggetto al servizio del proprio piacere, questo problema neanche esisterebbe. (giosby)”
Riporto anche io questa idiozia, e dico la mia. Certo, il fatto che un uomo è disposto a PAGARE per fare del sesso non implica che c’è un problema? A questo riguardo dico che la colpa è principalmente DI NOI UOMINI. Per fare un piccolo esempio nel post di DAMIEN si parla della discoteca: l’ambiente meno adatto per conoscere una donna. Tanto per dire, è un ambiente che nella mia vita ho sempre frequentato pochissimo (e non mi pento di averlo fatto). Si vuole ridurre la sudditanza? Basta che i maschi non frequentino più le discoteche! Tra l’altro in quanti locali c’è scritto che le donne non pagano? Ah si? Bé allora buon divertimento… Chi sono io, il pirla che paga per tutte? Se è così io non ci sto. E così bisogna fare SEMPRE: se una è cafona, fuori dai coglioni. Perché si può essere uomini beta, ma perdio essere stupidi è un’altra cosa. E se ci dobbiamo estinguere, forse è meglio così. Paradossalmente dovremmo tutti andare a puttane: almeno è chiaro che per scopare devo pagare, senza sorbirmi le stronzate di “n” fallite che si credono chissà chi, e mi fanno pagare (cene, regali) per non scopare nemmeno.
Fatto lo sfogo, devo dire che al di là che mi sono sempre trovato male in questa società che ha sempre sminuito i maschi ed esaltato le donne (anche col nostro contributo, sia ben chiaro) la situazione è molto più complessa. Parlo per esperienza diretta: statisticamente sono irrilevante, ma posso dire con cognizione di causa che anche le donne hanno un problema. Questo problema si chiama INSICUREZZA. Le donne non sono fatte per comandare, e ora che lo fanno, come è sotto gli occhi di tutti, lo fanno male. Perché? Perché NON NE SONO CAPACI. Ora poiché per comandare occorre che qualcuno gli dia il potere, questo potere glie lo abbiamo dato (e glie lo diamo) noi uomini con i NOSTRI comportamenti, con il NOSTRO zerbinare, con il NOSTRO cedere ai loro ricatti. Mi sono trovato varie volte a corteggiare delle “dure”: alla fine erano solo delle gran insicure, paurose di lasciarsi andare con chi “poteva approfittarsene”(*). E quando hanno ceduto? Non lo vengo certo a dire qui, altrimenti diventa una tattica e come tale subito sputtanata. Vi basti sapere che basta toglierle la parte del manico del coltello… Perché parliamoci chiaro, il fatto che noi uomini non siamo selettivi, per le donne è un problema. Provarci con tutte non è un bell’atteggiamento, e mette le donne automaticamente in posizione di vantaggio. Sono in rotta con mia moglie, è una femminista testa di cazzo, ho sbagliato a sposarla (ero giovane e stupido) ma non mi sono MAI piegato al suo ricatto: quello di non scopare. Ho rischiato di finire per strada, ma con tre figli “piccoli” (stanno crescendo) forse ha realizzato che se me ne vado, non ci fa un grande affare. E tanto per mettere le cose in chiaro, l’ultima volta che le è venuta voglia di scopare (dopo anni) l’ho mandata affanculo, con le seguenti parole “non sono il tuo giocattolo”. Ha fatto delle scelte, e per le SUE scelte pagherà un prezzo pesante: i nodi vengono sempre al pettine, DEVONO venire al pettine. Purtroppo mi rendo conto che non tutti hanno il fegato e la possibilità di poterlo fare, e nonostante i rospi ingoiati possono finire in mezzo alla strada… non ho la bacchetta magica, e finché la situazione è questa io dirò ai miei figli “NON SPOSATEVI! Se state bene insieme non fate questa cazzata. Altrimenti lasciatevi senza rimpianti”. E’ vero la strada è in salita ed è lunga, ma se rialziamo la testa ce la possiamo fare. E non cadiamo nel loro stesso errore: quello di vendicarsi dei soprusi passati. Se ce ne sono stati, non dobbiamo pagarli ancora, e non deve pagarli tutto il genere maschile.
Tornando a bomba, quello che posso dire è che dobbiamo CRESCERE: l’errore è quello che ci siamo livellati verso il basso e le donne si sono adeguate, approfittandosene. Dobbiamo alzare gli standard di selezione, finirla col “basta che respira”. Tra l’altro con questa storia siamo sputtanati in tutto il mondo, l’italiano oramai è il principe dei pappagalli. E qui ho detto tutto.
(*) Qui si aprirebbe un altro tema, ma diventa veramente lunga. Magari un’altra volta.

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lasam 2:05 pm - 23rd Giugno:

in effetti ci sarebbe molto da dire sulla mancanza di veri rapporti tra uomo e donna.
consiglio la lettura di “l’anima delle donne” di Carotenuto..un uomo…il libro non è solo per le donne, anzi.
aggiungo che leggo qui molti uomini che dicono quel che penserebbero o farebbero le donne…e non ho visto risposta alle poche donne intervenute.
io capisco che le esperienze negative possono portare ad avere dei pregiudizi, ma con questi non si va avanti.
sono una che fa il primo passo se mi sento di farlo, sono una che per 35 anni non si è mai fatta pagare neanche una cena, ma mi è capitato di dare soldi ad un mio ex che non lavorava, prestargli l’auto per andare ai concerti mentre io mi facevo il mazzo con 2 lavori.
insomma…non credo di essere cosi poi tanto unica e rara come donna…le donne che tanto disprezzate perchè spinte dai soldi e dall’auto più che dall’anima della persona..bè…dovreste evitarle.
perchè invece quelle sono sempre le più desiderate? questo lo chiedo a voi uomini.

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Luke Cage 4:39 pm - 23rd Giugno:

@iasam :
perchè invece i fancazzisti trovano sempre una tipa con 2 lavori che gli prestano la macchina e offrono loro magari la cena…boh..misteri insolubili.
E poi quando ti rivolgi a “voi uomini” (nick sconosciuto che da queste parti non è mai comparso) perchè pretendi una risposta?
Cosa ti fa pensare che siamo qui per sapere cosa vogliono/pensano le donne (il web non è forse già pieno di materiale in proposito…oppure chi è interessato potrebbe chiedere direttamente a loro)?
E poi qui il dibattito è aperto,ognuno dice la sua, non c’è obbligo di risposta per nessuno (non siamo in una chat o in un forum) anche se cortesia ed educazione solitamente non mancano.

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Leonardo 5:04 pm - 23rd Giugno:

Iasam: POVERA SANTA: fai 2 lavori e non ti pagano neanche la cena.
Certo che le evito quelle che vogliono i soldi e l’auto: perché non ho nessuna delle due cose.

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marco_mi 5:57 pm - 23rd Giugno:

“…perché invece quelle sono sempre le più desiderate? questo lo chiedo a voi uomini” Bella domanda. Ma la risposta è semplice: perché siamo stupidi. Sono convinto che a sbagliare a sposarsi si sia sempre in due (ne basta uno che si renda conto che c’è qualcosa che non va, invece no, dritti contro l’iceberg a tutta velocità). E siccome si è stupidi in due, si fanno tutte le cretinate in due, salvo poi non riuscire nemmeno a parlarsi alle prime difficoltà. Che ci sia un livellamento verso il basso mi sembra ovvio: se chi è migliore non cedesse, a quest’ora non saremmo dove siamo. Sento solo discorsi tipo “lui è così…” o “lei è cosà…”. Il “noi” è sparito.
Tornando alla domanda iniziale, ripensandoci… è che siamo stupidi. Se le evitassimo come la peste, credo che (come insegna la legge di Darwin) una specie che non si riproduce è destinata a sparire; purtroppo devo constatare che invece qui siamo al “dio li fa, eppoi li accoppia”. Il problema insomma è distinguersi da una massa che è bravissima a mimetizzarsi (tutto fumo e niente arrosto), dove le regole sane del corteggiamento sono saltate, e dove in un mondo di pazzi una persona sana di mente non riconosce (in quanto oramai rara) un’altra persona normale…

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Fabrizio Marchi 6:06 pm - 23rd Giugno:

Cara Lasam, intanto benvenuta sul nostro sito. Devo però dirti che forse non hai seguito la discussione sul blog perché io personalmente ho risposto a tutte le donne che sono intervenute in questi giorni: Cristina, M. , Eraclea, Emanuela, e altre. Ma lo stesso hanno fatto anche molti altri utenti e amici che frequentano il sito. Vai a rileggere i commenti e lo vedrai tu stessa. Soltanto a Martina non ho risposto perché il suo non era un commento ma un insulto, uno dei tanti che ci vengono rivolti a intervalli più o meno regolari.
Ciò detto, Lasam, non è il caso che fa statistica ma la regolarità degli eventi. Mi fa piacere che tu sia una donna fuori dal coro, estranea alle logiche che ben conosciamo e che sia dotata di questo spirito di iniziativa comune a pochissime altre. Permettimi di dirti che di discorsi ne ho ascoltati tanti ma di fatti ne ho visti sempre pochi, comunque sempre molti di meno rispetto alle parole spese…Non ho motivo di dubitare della tua buonafede e quindi prendo per buono quanto mi dici.
Carotenuto lo conosco ma non ho letto mai nulla di lui. Seguirò comunque il tuo consiglio anche perché mi ero ripromesso di leggerlo. Sarà questa l’occasione.
Le donne a cui fai riferimento tu, Lasam, sono quelle più desiderate per un semplice motivo: perché sono le più attraenti, non perché se la tirano. Tutto qui. Ma essendo attraenti “se la tirano”, o meglio se la vendono, praticamente, psicologicamente, culturalmente o metaforicamente parlando, in modo diretto o indiretto, manifesto o nascosto, facendo carriera nei vari ambiti, frequentando salotti, sposandosi o vendendosi tot al kg., oggi anche separandosi…Ma siccome, come dice la Aspesi nella solita classica risposta femminista giustificazionista che ci ha dato sulla sua rubrica, “tutti si vendono al giorno d’oggi”, sono giustificate anche loro. Che è come dire, “Siccome tutti i politici rubano e hanno sempre rubato,rubo pure io, anzi ero costretto a rubare perché il sistema era quello”. Come ricorderai questo era il ritornello che ripetevano durante Tangentopoli numerosi assessori, amministratori pubblici ed esponenti politici vari sorpresi con le mani nel sacco. Per queste affermazioni sono stati giustamente stigmatizzati (e vorrei pure vedere). Le donne invece, ci spiega la Aspesi, ma non soltanto lei, sono autorizzate a farlo. Insomma sono coperte e giustificate in tutti i loro comportamenti da tutto il gotha del femminismo, senza eccezioni. Ti invito a leggere l’articolo dal titolo “Una nuova stagione del femminismo” pubblicato sul sito nello spazio “articoli” dove Luisa Muraro e Ida Dominijanni, madri e massime ideologhe del femminismo nostrano, indicano addirittura nelle veline e nelle escort una nuova soggettività femminile capace di scardinare il potere maschile… ecc. ecc. addirittura anche Veronica Lario viene indicata come un esempio di protagonismo femminile…va bè… lasciamo perdere, ci sarebbe da ridere se non ci fosse da mettersi le mani nei capelli…
Grazie del tuo contributo e a presto!
Fabrizio

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Fabrizio Marchi 7:20 pm - 23rd Giugno:

Caro Luke, mi sembra che tu sia stato un pochino troppo aggressivo con Lasam. In fondo non ci ha detto nulla di male nè ci ha insultato come hanno fatto altri/e.
Non sono d’accordo quindi sul tuo invito sostanziale a trovarsi altri blog. Nè tanto meno sul fatto che a noi non interessi sapere cosa pensino/vogliano le donne.
E perchè mai non dovrebbe interessarci? Abbiamo creato un sito per discutere della condizione maschile, finalizzato alla costruzione di un Movimento, è logico e conseguente che invece siamo interessati anche all’opinione delle donne e alla ricerca di dialogo. Senza perdere di vista i nostri obiettivi, è ovvio, ma il confronto resta fondamentale, tanto più che già alcune donne hanno aderito formalmente al nostro Movimento. Siamo qui per discutere serenamente, magari dividendoci e scontrandoci (civilmente), non per fare il muro contro muro o per allontanare le persone, soprattutto quando si pongono in una posizione equlibrata ed interlocutoria, come mi sembra abbia fatto Lasam.
Abbiamo ricevuto montagne di insulti, abbiamo ospitato provocatori e provocatrici che veramente meritavano di essere mandati a quel paese, e adesso ce la prendiamo con questa donna? Mi sembra esagerato…
Per cui, Lasam, tranquilla, siamo felici del tuo contributo, esprimiti liberamente e senza problemi (sempre nel rispetto degli altri).
LukeCage è un ragazzo molto intelligente ed è una colonna del sito, sono certo che lui stesso non voleva essere scortese.
P.S. Pensate che quel Giosby, dopo che ci ha insultati, sbeffaggiati, derisi, disprezzati, per sua stessa ammissione, e dopo che se ne è andato per l’ennesima volta, ha avuto anche l’ardire di pubblicare nello spazio dell’articolo “reciprocità e spontaneità” un trackbacks che rimanda al suo sito.
Veramente non ho parole. Come valutare un simile personaggio? E’ evidente che il soggetto in questione ha ben compreso lo spazio e il ruolo che il nostro blog sta assumendo e si sta conquistando (ben oltre la rete, come testimoniato dai fatti) e vuole utilizzarci.
Incredibile…senza pudore… Tralascio gli aggettivi perchè poi me li vedrei sbattuti da qualche parte con accanto un commento che recita:”Guardate il capetto degli ometti beta come è cattivo, arrogante, aggressivo, maleducato e presuntuoso”…
E va bè…andiamo avanti…
Fabrizio

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Leonardo 7:30 pm - 23rd Giugno:

Si, però sono d’accordo con chi ha detto che le donne sono cloni, tutte si presentano: non mi faccio pagare, non mi piacciono i servi, mi faccio avanti se mi va, addirittura prestare l’auto al fidanzato per andare ai concerti, ma dai, ma che generosità!! sembra chissà cosa dicono.

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Luke Cage 8:15 pm - 23rd Giugno:

@Lasam
Effettivamente ti ho risposto in maniera un pò piccata ma non intendevo invitarti a cambiare aria ma solo provocarti in maniera civile, risultando in realtà eccessivamente polemico .
Faccio ammenda.
Spero tu possa aiutarci a far crescere la sensibilità attorno alle tematiche che trattiamo,dando il tuo contributo anche e soprattutto critico.
Benvenuta.

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armando 8:41 pm - 23rd Giugno:

Carotenuto leggetelo con molta circospezione. Dice alcune cose giuste, ma in quel libro teorizza la solita cosa delle donne sempiterne oppresse, e che se non fossero “utili”, gli uomini quasi le eliminerebbero. Insomma i soliti pregiudizi che risentono di decenni di cultura (si fa per dire), femminilizzata. Fra l’altro Carotenuto predicava bene e razzolava così e così…, diciamo. Anche sul piano della serietà professionale come psicanalista mi risulta ci sarebbe qualcosa da dire, almeno a quanto risultava ad una mia amica che era in terapia da lui. Nulla di eclatante, ma insomma ….
armando

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Fabrizio Marchi 11:21 pm - 23rd Giugno:

Grazie della “dritta”, Armando, in ogni caso non sono uno che si fa condizionare…non sarei arrivato al punto in cui sono arrivato, soprattutto se consideri la mia provenienza (e la mia appartenenza) e la mia formazione…se fossi stato condizionabile non credo che sarebbero nati gli Uomini Beta…
E’ solo che ne ho sentito paralre spesso così come di Fagioli, che è considerato una specie di guru che pare essere molto vicino a Bertinotti al punto da aver avuto anche un’influenza su determinate opzioni politico-culturali (la scelta della non-violenza). Per lo meno così dicono…Certo se il risultato è quello che abbiamo visto meglio lasciarlo perdere…smile
Fabrizio

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armando 10:17 am - 24th Giugno:

Non dubitavo della tua sagacia, Fabrizio. Il fatto è che Carotenuto è stato uno degli autori che ho iniziato a leggere quando ho cominciato, diciamo così, ad occuparmi di me. E devo dire che scrive in modo molto coinvolgente, suscita emozioni, almeno per me. Poi, passando il tempo e rileggendo, si riesce meglio a distinguere e farsi opinioni proprie.
armando

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lasam 3:25 pm - 24th Giugno:

una cosa alla voltasmile
@luke cage: voglio rispondere cmq alle cose che mi chiedi provocatoriamente, apprezzando la tua ammenda perchè in effetti mi dispone meglio alla comunicazionelaugh
——————–“poi quando ti rivolgi a “voi uomini” (nick sconosciuto che da queste parti non è mai comparso) perchè pretendi una risposta? ” solo per avere un dialogo, perchè io la risposta potrei darmela da sola, ma preferisco che sia l’uomo a darmela, che magari..diversi uomini=diverse opinioni maschili. ————-
“Cosa ti fa pensare che siamo qui per sapere cosa vogliono/pensano le donne (il web non è forse già pieno di materiale in proposito…oppure chi è interessato potrebbe chiedere direttamente a loro)?”
io pensavo si trattasse di capire come avere più reciprocità e spontaneità, nei rapporti tra uomo e donna, E non si tratta quindi di dire cosa vogliono o pensano le donne…premetto che io ho letto solo questo post, inteso come argomento coi suoi commenti relativi.——

“E poi qui il dibattito è aperto,ognuno dice la sua, non c’è obbligo di risposta per nessuno (non siamo in una chat o in un forum) anche se cortesia ed educazione solitamente non mancano.” Perfetto, ma io credo che se non c’è dialogo (che comunque significa parlare ed ascoltare e magari appunto comunicare) , il parlare per esprimere solo una propria opinione limiti la crescita di tutti, non dando modo di confrontarsi in modo aperto nella possibilità di comprendersi. La mia domanda non era provocazione, ma una semplice domanda.

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lasam 3:53 pm - 24th Giugno:

@leonardo:
“Certo che le evito quelle che vogliono i soldi e l’auto: perché non ho nessuna delle due cose.”…posso chiederti una cosa? e se tu le avessi queste 2 cose? le eviteresti quelle donne? oppure perchè non hai soldi e auto provi rabbia per non poterti avvicinare anche tu a quel tipo di donna? oppure non ti piacciono proprio come persone e quindi non le avvicineresti comunque? è importante sapere il perchè uno non fa certe cose, e poi da li possiamo riparlarne leonardosmile
———–
“Iasam: POVERA SANTA: fai 2 lavori e non ti pagano neanche la cena.(..)Si, però sono d’accordo con chi ha detto che le donne sono cloni, tutte si presentano: non mi faccio pagare, non mi piacciono i servi, mi faccio avanti se mi va, addirittura prestare l’auto al fidanzato per andare ai concerti, ma dai, ma che generosità!! sembra chissà cosa dicono.”…vedi, io ho solo portato una mia esperienza diretta, reale. Il pensare che le donne siano dei cloni è un pensiero limitante…che già ti crea un pregiudizio.
ah..non sono una santa…ma la cena molte volte è preferibile pagarsela da se…troppe volte a quel farsela pagare segue inesorabilmente una implicita richiesta sessuale….e quindi la cosa non è piacevole da entrambe le parti. se invece c’è interesse, logico che può essere anche carino il fatto che mi paghi la cena, ma non deve certo essere un’abitudine o una pretesa da parte mia. si tratta della galanteria, io non so chi se la inventò..penso un uomo…che aveva uno scopo…magari quello di tenere la donna in suo “potere”, facendola credere o sentire “regina della casa”, coccolata, protetta. Che poi la donna ne abbia anche approfittato non ci piove, ma sono fenomeni da vedere sotto una grande lente…che coinvolge molte cose a livello sociale..discorso luuuungosmile

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lasam 4:14 pm - 24th Giugno:

@fabrizio marchi:
grazie del benvenuto. In effetti io non ho letto tutto il blog, lo farò sicuramente, ho letto solo questa pagina, post e relativi commenti, e mi è venuto spontaneo commentare. Per le donne che nn erano state calcolate, mi riferivo ai 2 interventi qui,..giuly e cristiana…ma mi ha spiegato poi lukecage che nn è fondamentale la risposta (io però parlavo di presa in considerazione delle affermazioni di queste donne, senza accusare voi di nn averlo fatto e senza voler dire che meritavano un’attenzione particolare, però..si parlava di donne cosi e cosa…e quell’indifferenza mi aveva semplicemente stupito)
Per quanto riguarda Carotenuto…è ovvio che non ho mai detto sia il vangelo, ogni lettura può darci qualcosa, oppure no, ma mi sembrava adatta (la lettura) all’argomento di questo post…Al di la poi delle vicende personali dell’autore -come diceva Seneca….all’incirca..l’importante è che io tenda verso la virtù, ovviamente non ho mai asserito di essere virtuoso, ma chi è meglio..chi vi tende o chi proprio non ne tiene in considerazione e vive schifandola?-.
D’accordo con te con quanto asserisci dopo, vorrei chiederti..cosa intendi con “sono le più attraenti?”
sono attraenti fisicamente? (chi ti dice nn potrei esserlo pure io…per dire) sono attraenti perchè ti attrae quel modo di fare? non puoi quindi lamentartene se lo scegli. Perchè dici le più attraenti? cosa ti attrae di donne che mettono al primo posto soldi e lusso?

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Damien 4:40 pm - 24th Giugno:

Cara Lasam.. facciamola breve.. tu vuoi un parere? vuoi disquisire? va benissimo.. allora da domani comincia anche tu a trovarti un lavoro, non denigrando i lavori negli altiforni, da domani comincia anche tu a chiamare qualcuno per il solo piacere di offrirgli la cena, vallo aprendere con la tua auto e quando parli alle tue amiche, comincia a dirgli che se gli piace un uomo devono proporsi anche loro, digli che se hanno voglia di sesso, non devono andare a Cuba o in Jamaica o altre località del turismo sessuale femminile, dove addirittura PAGANO se non letteralmente mantengono gli uomini per farsi cavalcare! comincia a dire alle tue amiche ed anche a te stessa di PAGARE per entrare nei vari locali e che non ti piace questa discriminazione nei confronti degli uomini ed altre cose.. solo dopo allora potremmo serenamente parlare, come dici tu, di RECIPROCITA’ e SPONTANEITA’, fino ad allora.. le tue affermazioni, come le poche intervenute, sono solo aria fritta..

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Leonardo 5:01 pm - 24th Giugno:

lasam: non mi piacciono come persone le donne in generale.
Le mie sono pure provocazioni: tu esci con un uomo a cena e ti lamenti che fa una richiesta sessuale? ma tu sai che un uomo paga la cena per fottere. Pensa se tutti gli uomini (bravi in tutto meno che con le donne) si mettessero con la braccia conserte a fare nulla? ad aspettare di essere rimorchiati?
ciao

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Rino 10:18 pm - 24th Giugno:

Nelle relazioni con le DD gli UU non hanno secondi fini:
quello è il primo fine.

RDV

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Fabrizio Marchi 12:32 am - 25th Giugno:

Cara Lasam, quando parlavo di donne attraenti, mi riferivo al loro aspetto estetico. Tu ti chiedi e ci chiedi perché mai le donne spinte dal desiderio di ricchezza, lusso,potere, posizione sociale e via discorrendo, siano le più desiderate. Appunto perché in genere questa tipologia di donne è quella più attraente dal punto di vista fisico e come tu ben sai, nel 90% dei casi, per lo meno per gli uomini, la spinta sessuale è ciò che spinge, per lo meno nella fase iniziale, ad andare verso la donna. Queste donne sono consapevoli di disporre di un “capitale” e lo investono, in modo diretto o indiretto (spesso quello indiretto è il più vantaggioso).
Quindi non è il fatto di “tirarsela”, come erroneamente si pensa, a renderle più attraenti, ma semplicemente il fatto di esserlo dal punto di vista estetico. Su questo si fonda la loro forza. Voi donne rigettate su di noi la contraddizione ma in realtà è tutta vostra. Perché non si possono colpevolizzare gli uomini se la natura li ha resi sensibili al fascino dell’eros femminile. D’altronde non è mica scritto sulle tavole di chissà quale legge che le donne fisicamente attraenti debbano vivere in questa maniera. E allora, proviamo per una volta a vedere le cose da un altro punto di vista, quello maschile. Perché nel 99% dei casi (tranne le solite rare eccezioni di cui siamo felici ma che confermano la regola) le donne molto belle sono anche quelle che “se la tirano” ma soprattutto quelle che vivono all’interno delle dinamiche strumentali e mercantili di cui anche tu sei consapevole (altrimenti non ci avresti posto questa domanda)?
Dovreste cominciare a chiedervelo in primis voi donne, se questo comportamento vi da tanto fastidio (e avreste ragione) e possibilmente ad avviare un discussione al vostro interno. Invece niente. Non una voce, nulla. La colpa è sempre degli uomini che non valgono nulla e cha vanno dietro alle “donne stronze” invece che a quelle in gamba. E perché invece di prendervela sempre con gli uomini (non che non abbiano la loro quota di responsabilità, sia chiaro)non cominciate a prendervela anche con quelle donne? Perché non cominciate ad avviare un serio e autentico percorso autocritico per smascherare pubblicamente quei comportamenti femminili che tu giustamente stigmatizzi? Non ho mai, dico MAI, sentito una sia pur minima riflessione autocritica pubblica di una donna nei confronti delle altre donne (al di là del chiacchiericcio in camera caritatis).
La responsabilità di tutto è sempre degli uomini. Perché invece di deresponsabilizzarvi completamente come siete state abituate a fare e come il femminismo vi ha educato a fare, non cominciate ad assumervi qualche responsabilità come genere (e anche come singole donne), quindi anche ad avviare una battaglia dialettica e culturale all’interno dell’universo femminile per contrastare quei comportamenti (di massa) che tu stessa denunci? Perché tutto questo non accade? Troppo comodo passare la patata bollente sempre nelle mani degli uomini. Gatta ci cova…ed è una gatta un po’ troppo furba che si guarda bene dal farlo perché ha capito che non le conviene. Chi glielo fa fare?…
Ed è a questo punto che la palla torna agli uomini. O meglio, dovrebbe tornare agli uomini (beta), se avessero la forza di modificare,attraverso la loro azione, anche i comportamenti femminili. Ma se gli uomini avessero questa forza non staremmo neanche qui a discutere e non sarebbe neanche nato questo Movimento. Lavoriamo proprio in questa direzione.
Fabrizio

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lasam 11:11 am - 25th Giugno:

Caro Demian….ti informo che io lavoro da quando finii la scuola superiore, e attualmente faccio ben tre lavori, fra i quali le pulizie in una casa nella pausa del mio principale lavoro e la barista nei fine settimana. Quei locali di cui parli (penso discoteche) io nn li ho mai frequentati (a parte qualche volta in gioventù, e pagandomi sempre la mia entrata senza chiedermi come mai).
Le mie amiche, vedi, sono più o meno come me. C’è chi fa sesso ludico (come lo chiamate voi- ho letto nel frattempo il blog “sono andato a puttane” e qualche commento-) e chi invece cerca una relazione, ma nessuna di quelle che frequento (per scelta) ha mai cercato di sistemarsi ed ha mai guardato all’auto o al portafogli di un uomo. Certo – e qui rispondo pure a fabrizio- che vorrei dirne a quelle donne che si pongono col potere della figa, che usano il sesso come ricatto, che vivono per il superficiale, perchè io mi sono sempre, per questo motivo, sentita diversa…e quindi meno apprezzata dagli uomini. Adesso scopro che gli uomini disdegnano quelle donne ma le cercano…hahahah…scusate, ma personalmente sono una che avrebbe potuto allo stesso modo approfittare di quel che ho tra le gambe, ma questo io non l’ho mai sentito un potere…perchè io vivo di sentimenti…cosa che qui non mi pare da voi venga presa in considerazione.
Qui leggo che principalmente il problema è che il maschio beta (perchè mai poi questa sottostima??)non riesce a trombare se nn pagando.
Mi guardo intorno nella realtà e vedo che belli o brutti si accoppiano tutti e tutte, quello che invece manca è il dialogo aperto e sincero sui propri moti interiori…ed è qui che casca l’asino nei rapporti.
Sul fatto di smascherare i comportamenti femminili che stigmatizzo…oddio…sono belli e smascherati…sono alla luce del sole…e io come donna che posso fare se nn essere diversa io, in prima persona? che gli devo dire a donne che facendo come fanno hanno l’uomo figo, ricco, che le mantiene e che danno pure della sfigata a me? o della poco furba? bè…se gli uomini accettano e anzi, sono attratti da quelle donne ( e ancora mi chiedo cosa sia l’essere affascinante per voi allora, se un cervello o meramente un corpo…e poi…anche il mio corpo è affascinante, ma se nn ho atteggiamenti da “me la tiro” è perchè ho scelto chi essere..in prima persona) allora ognuno si prenda le sue responsabilità.
E non capisco le parole di Leonardo ( che però se odia le donne…allora ha altri problemi) riguardo gli uomini che dovrebbero stare a braccia conserte aspettando di essere rimorchiati. Ma voi non vi siete mai resi conto che in fondo è la donna a rimorchiare(che brutto termine)?
Ma qui poi..di cosa si disquisisce in fondo?
Cosa volete voi maschi beta?
che ogni volta che vi tira ci sia una donna che è pronta e felice di soddisfarvi?
ma nn sapete che anche le donne si masturbano e forse proprio perchè in un rapporto a 2 , il sesso è il completamento di una serie di cose? e che migliora con la conoscenza? ma cosa pretendete se volete cambiare una donna a sera e usarla come un buco?
Io nn sto difendendo la donna in generale, io vorrei capire cosa lamentate voi di preciso, perchè se è quello che avrei intuito (spero di essermi sbagliata) allora non ci siamo.
se perseguite degli ideali voi come persone, e anelate di condividere la vostra vita con una donna che possa capirvi ed essere sulla stessa lunghezza d’onda, ok..ma se invece aprioristicamente sparate sul sesso femminile senza neanche tentare di vedervi delle differenze, allora non ci siamo.
Rino..scusa l’ignoranza, che sono le DD e gli UU? grazie

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