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15 Mag 2013  |  55 Commenti

Piovono pietre…

Questa  sentenza è di una gravità inaudita, anche se a mio parere è solo il preludio ad altri interventi ben più gravi. Come si suol dire, prove tecniche di trasmissione…

Condannato per i commenti al suo blog nove mesi per "istigazione a delinquere"

L’obiettivo, come è evidente, è quello di zittire il dissenso, di prosciugargli il brodo in cui nuota. E oggi la rete è uno strumento fondamentale per chi non ha mezzi alternativi, materiali, finanziari e/o organizzativi. In altre parole per la gente come noi e tanta altra come noi. Hanno capito che il web sfugge al loro controllo e hanno deciso di metterci le mani. Mi meraviglio solo che abbiano lasciato passare tutto questo tempo

Con questa sentenza siamo addirittura ben oltre le recenti dichiarazioni della Boldrini.

Quindi, cari amici, è bene che tutti siano consapevoli che il gioco comincia a farsi duro. Per cui, come dico da tempo, non possiamo più permetterci di scherzare col fuoco o di interpretare questo luogo come uno “sfogatoio” personale dove si può scrivere di tutto e di più.. Quello che scriviamo deve essere ponderato con attenzione da parte di tutti.

Insisto sul fatto che quanto più ci palesiamo con le nostre generalità, più forza abbiamo.

Siamo sotto un fuoco incrociato, da destra a sinistra. Media (dal Manifesto al TG1), politica (dal PDL a SEL), magistratura (al completo), “cultura” (idem). Tutti allineati e coperti.

La mia opinione è che siamo solo all’inizio. Quindi è bene vigilare e fare la massima attenzione. Senza abbassare il tiro, dal punto di vista dei contenuti, questo è ovvio…ma con accortezza e intelligenza tattica…


55 Commenti

Luigi Corvaglia 10:32 pm - 16th Maggio:

Concordo con Fabrizio.
Aggiungo che da qualche mese a questa parte c’è un rilevante incremento di traffico (visitatori) sul sito.
La cosa, ovviamente, ci fa un enorme piacere. Ma ci carica di ulteriori responsabilità.

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Roberto Micarelli 1:34 am - 17th Maggio:

Abbiamo un canale di comunicazione con A Voice For Men statunitense. Da questo momento ogni azione volta a limitare la nostra libertà di espressione sarà divulgata anche all’estero.

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Luigi Corvaglia 6:13 am - 17th Maggio:

Roberto Micarelli:
Abbiamo un canale di comunicazione con A Voice For Men statunitense. Da questo momento ogni azione volta a limitare la nostra libertà di espressione sarà divulgata anche all’estero.

………..
https://www.uominibeta.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_good.gif

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Roberto Micarelli 6:46 am - 17th Maggio:

Parlato anche con gli attivisti europei.

Per chi vuole, questa sera su AVfM Radio va in onda un programma interessante, dove si farà anche il conto delle vittime della legge integrale spagnola.

The Voice of Europe: Male health

http://www.blogtalkradio.com/avoiceformen/2013/05/17/the-voice-of-europe-male-health

Nel programma che andrà in onda Venerdì 17 Maggio alle ore 20:00, Lucian Vâlsan, Huffnágel Pista and James Huff parleranno della salute maschile e di quanto la società investe sulla salute maschile.

Ci saranno anche dei report dalla Spagna sugli ultimi avanzamenti e il conto delle vittime della Ley Contra la Violencia de Genero (legge contro la violenza di genere), una ricca sezione di notizie e come sempre grande musica.

Take the red pill.

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Fabrizio Marchi 5:49 pm - 17th Maggio:

Roberto Micarelli,

Ottimo lavoro, Rob…https://www.uominibeta.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_good.gif

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Poetapirata 6:05 pm - 17th Maggio:

Premetto che il mio commento non è rivolto al caso concreto di cui peraltro non conosco né i fatti né gli atti.
”In sostanza, qualunque utente Facebook è ora a rischio di condanna, insomma: basta che tra i commenti ne appaia qualcuno che inviti a compiere reati di qualsiasi tipo”. Questo è quanto si legge sull’articolo.
In realtà il reato di istigazione a delinquere non è nato oggi, per cui gli “utenti di facebook” non rischiano né qualcosa di più né qualcosa di meno di quello che rischiavano prima dell’emissione della sentenza.
L’art. 414 c.p. così recita:
Chiunque pubblicamente istiga a commettere uno o più reati è punito, per il solo fatto dell’istigazione:
1) con la reclusione da uno a cinque anni, se trattasi di istigazione a commettere delitti.
2) con la reclusione fino a un anno, ovvero con la multa fino a lire quattrocentomila, se trattasi di istigazione a commettere contravvenzioni.
Se si tratta di istigazione a commettere uno o più delitti e una o più contravvenzioni, si applica la pena stabilita nel n. 1.
Alla pena stabilita nel n. 1 soggiace anche chi pubblicamente fa l’apologia di uno o più delitti”.
Per “pubblicamente” generalmente si intende un luogo in cui un numero indeterminato di persone può confluire.
La norma in esame in Italia è già stata applicata molteplici volte (vedi ad es. sentenza Cass. 5 luglio 1979 in Riv. It. Dir. Proc. Pen. 1982,735 con nota di Trucco – App. Milano 8 novembre 1984, in Giur. Merito 1986, 126 con nota Cadoppi). La stessa norma inoltre è già stata oggetto di un giudizio di legittimità costituzionale in quanto, ritenuta da colui che ha sollevato la questione, in relazione alla estrema generalità della fattispecie, in contrasto con il diritto costituzionalmente garantito di libertà di manifestazione del pensiero. Tuttavia la Corte ha ritenuto in quell’occasione (sent. 78 del 1978) costituzionalmente legittima la norma ritenendola sufficientemente determinata e non limitante l’esercizio delle libertà politiche e del diritto di manifestazione del pensiero.
E non è neppure la prima volta che ad essere condannato sia il gestore di un sito. Semmai la novità, da quello che posso comprendere dalla notizia così come divulgata è rappresentata dalla circostanza che ad essere condannato sia stato il gestore di un sito per dichiarazioni di fatto espresse da terzi.
Per quanto attiene al profilo penale, quello che personalmente mi lascia abbastanza perplesso è che l’elemento soggettivo del reato di istigazione a delinquere è rappresentato dal dolo generico, il che significa che per la configurazione del reato di cui si parla occorre che vi sia nell’agente la coscienza e la volontà di istigare a compiere uno o più reati o di fare apologia di delitti. Allora mi chiedo: può essere riscontrabile nel gestore di un sito la coscienza e la volontà di commettere un reato per il sol fatto di non aver provveduto a rimuovere dei commenti?
Quanto invece alla Dott.ssa Boldrini, a mio modestissimo avviso laddove la stessa voglia far politica dovrebbe dimettersi dalla sua carica in quanto l’attività politica a me risulta non essere esattamente compatibile con il ruolo istituzionale di garanzia di cui è investito il Presidente della Camera dei Deputati. Poi se qualcuno mi volesse eccepire che quello che fà il Presidente Boldrini non è fare politica, allora c’è bisogno che qualcuno mi spieghi che cosa sia la politica e che cosa significhi fare politica.
Ad ogni modo, tutte le cose accadute in questi ultimi giorni, ossia l’aria che si respira, hanno condotto la mia mente a riflettere sull’ atmosfera che doveva respirarsi nella nostra penisola nella prima domenica di giugno di circa 67 anni fa.
Precisamente il 02 giugno 1946, il Nuovo Corriere della Sera in prima pagina proclamava:
“Tutti alle urne! E tutti alle urne con serietà, con compostezza, con calma e con un gioioso senso d’orgoglio. Sì, siamo orgogliosi di aver finalmente ritrovato noi stessi; orgogliosi di essere ancora dei cittadini; di avere riacquistato il diritto e il dovere di contribuire individualmente e direttamente alle sorti del nostro Paese; orgogliosi che il domani d’Italia dipenda anche dal nostro piccolo voto odierno; orgogliosi di poterlo dare liberamente come ci detta la nostra coscienza”.
E poi la vena poetica che investì l’anima dei padri costituenti nella formulazione dei primi due commi dell’art. 21:
“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”.
Parole che per le emozioni che suscitano son degne di essere equiparate ad un notturno di monsiueur Fryderyk Chopin.
Ovviamente nel manifestare liberamente il proprio pensiero non bisogna diffamare nessuno, non bisogna istigare a commettere dei reati, non bisogna istigare a disobbedire alle leggi, non bisogna istigare all’odio, alla violenza ed alla discriminazione per motivi razziali, etnici religiosi o nazionali, occorre rispettare il limite del buon costume etc., tutti limiti necessari, ma per favore non portateci a distanza di sessantacinque anni a dover ancora discutere del nostro sacrosanto diritto di esprimere democraticamente il nostro pensiero anche quando è in contrasto con il vostro. Avete tutti i mezzi per trasmetterci le vostre idee e le Vostre opinioni. Noi abbiamo solo il Web.

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Rino 8:18 pm - 17th Maggio:

>>>
Semmai la novità, …è rappresentata dalla circostanza che ad essere condannato sia stato il gestore di un sito per dichiarazioni di fatto espresse da terzi.
>>>
Appunto.
Quanto al resto, ciò che conta è l’applicazione della legge. E l’applicazione è quella di cui si è detto.
Sta andando in frantumi un diritto costituzionale?
Esattamente.
>>
Ovviamente nel manifestare liberamente il proprio pensiero non bisogna diffamare nessuno, non bisogna istigare a commettere dei reati…
>>
Si capisce. Così per censurare chicchessia non ho che da dirmi “offeso” dalle sue parole o proclamare che quello sta “istigando alla violenza”.
E il gioco è fatto.
Chi nega il femminicidio …istiga alla violenza. Cioè al femminicidio.
Sbattiamolo dentro.
RDV

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Ethans 1:13 am - 18th Maggio:

Roberto Micarelli,

“No, io in wiki non ci vengo”… troppo bella questa…

“Questo forum va abbandonato“. Era ora…

https://www.uominibeta.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_wink.gif

Scusate se ho scritto in questo spazio ma non sapevo come dirglielo…

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Roberto Micarelli 1:51 am - 18th Maggio:

Sono entrato in forte polemica con il forum qm e ho deciso di non partecipare più. Per me che lo frequentavo da oltre dieci anni e che ho tecnicamente realizzato l’ultima versione sul dominio questionemaschile.org, è stata una scelta dura, ma credo anche necessaria.

Dovremmo ragionare un po’ in ambito UB sugli strumenti digitali di cui ci dotiamo, a parte facebook e il blog, si può fare di più, purché il tutto avvenga con regole di amministrazione e moderazione rigorose.

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Roberto Micarelli 1:55 am - 18th Maggio:

Interessante l’intervento di Poetapirata. Il suo nick mi è nuovo, benvenuto.

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Fabrizio Marchi 9:30 am - 18th Maggio:

Roberto Micarelli,

Roberto, posto anche qui un mio commento che ho pubblicato sulla bacheca FB sul “femminicidio” aperta da Mazzola, perchè credo che può essere utile al dibattito.

“Quello che dici relativamente al forum qm (ma il discorso è valido in generale) conferma quanto penso con convinzione da sempre. E cioè che si fa una gran confusione tra i concetti di “radicalità” e di ”moderazione”. Questo, come ripeto, vale per tutto, anche e soprattutto in politica, ma tanto più per la QM.
E cioè si identifica il concetto di “radicalità” con quello di “estremismo”.
NULLA DI PIU’ SBAGLIATO.
Si può infatti essere portatori di idee radicali, cioè di trasformazione radicale della realtà, senza necessariamente essere degli estremisti, così come, al contempo, contrariamente al luogo comune, essere dei moderati ma essere degli estremisti.
Potrei portare migliaia di esempi a conferma di ciò. Ne porto solo alcuni, forse i più banali ma forse anche i più efficaci.
Berlusconi è un moderato ed è il leader dello schieramento di centrodestra che ambisce a rappresentare (e in larga parte è vero anche se non del tutto) l’elettorato moderato. Non c’è però altrettanto dubbio sul fatto che Berlusconi sia anche un estremista, nei modi di agire (politici, intendo), nei comportamenti, nella spregiudicatezza della sua azione politica (e inevitabilmente anche personale).
Un uomo come Bertinotti invece ha idee sicuramente molto più radicali di Berlusconi (mi pare che su questo non ci sia dubbio) perchè, per lo meno in linea teorica, il suo orizzonte è quello di una trasformazione radicale della società e del mondo. Al contempo però non è affatto un estremista. Anzi, direi che è un uomo molto moderato ed equilibrato (parlo sempre politicamente e non solo a livello personale).
Come dicevo, potrei portare migliaia di esempi e se ne volete altri ve li posso portare, a vostro piacimento. Ma credo che ci siamo capiti.
Ecco, io credo che il nostro “modello” (paroloccia, ma ci capiamo…) debba essere proprio quello di coniugare “radicalità” e moderazione.
Ricordo bene che una volta, dopo la pubblicazione del mio primo libro “le donne:una rivoluzione mai nata”, fui invitato da una nota televisione privata romana (Roma Uno Tv) per intervenire in una trasmissione dove si parlava dei temi di cui ci occupiamo (c’erano anche altri ospiti fra cui la giornalista femminista Adele Cambria, l’avvocato penalista, Marazzita, quello che difese Rosaria Lopez per il massacro del Circeo e la presidente dell’UDI di cui non ricordo il nome).
Ad un certo punto (devo dire che quando intervenivo nelle radio o nelle televisioni, cosa che quando ero impegnato giornalisticamente avveniva in modo relativamente frequente, ero sempre molto calmo, disinvolto, forse perché allora conducevo anche io una trasmissione su una tv privata romana,anche se di politica estera e quindi ero abituato a stare davanti alle telecamere) la conduttrice, una collega, mi disse testualmente:”Fabrizio, ma in realtà tu dietro a questo atteggiamento così serafico e tranquillo, stai dicendo delle cose sconvolgenti, terribili, stai rovesciando il mondo sottosopra, stai dicendo che le donne si mercificano consapevolmente, che sono gli uomini ad essere vittime della mercificazione sessuale, ad essere oppressi ecc. …”.
Ecco, naturalmente anche questo è solo un esempio banale, ma credo che possa aiutare.
Alcuni forum “quemmisti” (da QM, cioè questione maschile, per chi ancora non è avvezzo alla terminologia quemmista) sono sicuramente ultramoderati, dal punto di vista dei contenuti, ultraconservatori, molto spesso dei sinceri reazionari, portatori di una cultura ultra nostalgica, ultra vetero tradizionalista e integralista, che in alcuni casi sconfina apertamente in concezioni razziste e fasciste.
Fino ad alcuni anni fa questa gente era egemone in ambito momas (movimento maschile). Ormai da alcuni anni la situazione è mutata e sta mutando radicalmente anche grazie al nostro lavoro (UB) e a quello di tanti altri amici del MFPG e di altre associazioni. Posso dirlo con certezza perché l’ho toccato e lo tocco con mano giorno dopo giorno. Il numero degli uomini che orbitano in ambito momas comunque riconducibili ad un alveo democratico e progressista, inteso nel senso più ampio della parola (permettetemi per una volta di estrapolare questo concetto rispetto a al significato, negativo, per quanto mi riguarda, che ha purtroppo assunto nella sua attuale declinazione politica…), è sempre più esteso e si estende sempre di più. In altre parole si sta pian piano verificando quello che noi auspicavamo, e cioè che il baricentro politico e culturale della QM e del Momas si sta lentamente spostando da “destra” a “sinistra” (sto utilizzando questi concetti in modo assolutamente improprio ma credo che ci capiamo…).
Ecco, credo che la strada da seguire sia questa. Non bisogna MAI rinunciare alla radicalità delle proprie idee ma senza commettere MAI l’errore di confondere la radicalità con l’estremismo, che è sempre, come peraltro ci è stato insegnato da qualcuno che certo tutto era tranne che un moderato, una forma di infantilismo”.
P.S. il riferimento a Berlusconi e a Bertinotti non ha ovviamente nulla a che vedere con le mie posizioni politiche ma mi è servito solo come esempio.

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Ethans 3:04 pm - 18th Maggio:

Roberto Micarelli,

Dovremmo ragionare un po’ in ambito UB sugli strumenti digitali di cui ci dotiamo
*****************************************************
In effetti un forum degli Uomini Beta non sarebbe male… con regole di moderazione chiare e inflessibili ovviamente, onde evitare che per colpa di un commento di un pinco pallo qualsiasi vengano “incriminati” i responsabili del forum…

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Luigi Corvaglia 6:18 pm - 18th Maggio:

Roberto Micarelli: Dovremmo ragionare un po’ in ambito UB sugli strumenti digitali di cui ci dotiamo, a parte facebook e il blog, si può fare di più, purché il tutto avvenga con regole di amministrazione e moderazione rigorose.

…………………..
Più che d’accordo. Ed un ragionamento che dovremmo fare quanto prima. Preferibilmente de visu.
A me personalmente non dispiacerebbe l’impostazione logico-funzionale di questo portale: antimisandry.com anche se mi rendo conto che, realizzazione a parte, la sua gestione richiede un impegno non indifferente.

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Fabrizio Marchi 10:44 pm - 18th Maggio:

Luigi Corvaglia,

Da qui a un paio di mesi al massimo organizzeremo un’altra riunione nazionale presumibilmente a Roma dove ho possibilità di ospitare fino ad otto persone. Per quanto rigaurda gli altri che verranno da fuori ci organizzeremo per dividere le spese di alloggio.
Un amico ci presta anche la sala della sua libreria per la riunione.

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Poetapirata 12:38 pm - 20th Maggio:

Rino:
>>>Semmai la novità, …è rappresentata dalla circostanza che ad essere condannato sia stato il gestore di un sito per dichiarazioni di fatto espresse da terzi.
>>>
Appunto.

>>
Ovviamente nel manifestare liberamente il proprio pensiero non bisogna diffamare nessuno, non bisogna istigare a commettere dei reati…
>>
Si capisce. Così per censurare chicchessia non ho che da dirmi “offeso” dalle sue parole o proclamare che quello sta “istigando alla violenza”.
E il gioco è fatto.
Chi nega il femminicidio …istiga alla violenza. Cioè al femminicidio.
Sbattiamolo dentro.
RDV

Nel dubitare che in Italia esista realmente un fenomeno di “femminicidio” a mio avviso né si istiga nessuno a nulla né tanto meno si commette alcun reato. Ed è ovvio che non è sufficiente sentirsi “offeso” per far si che un soggetto venga condannato.

Non so se si sia compreso bene, ma il mio commento è stato alquanto polemico nei confronti della decisione del giudice. Per come la vedo io, dalle motivazioni del giudice indicate dal giornalista, sembra quasi che il magistrato abbia accertato in capo al gestore del sito una responsabilità per colpa (avrebbe potuto e dovuto rimuovere i commenti e non lo ha fatto), mentre per la consumazione del reato di cui all’art. 414 c.p. non è sufficiente una condotta colposa essendo necessario la presenza del dolo, ossia la coscienza e la volontà di commettere un crimine.
Ad ogni modo comprendo la tua indignazione, del resto come darti torto.
Ma vedi, il problema non è giuridico. Una norma, le cui caratteristiche sono la generalità e l’astrattezza, può essere soggetta a cinquanta interpretazioni differenti, anche in antitesi tra di loro. Il problema quindi non è giuridico ma politico.
Personalmente credo che vi sia l’estrema necessità ed urgenza di avere una rappresentanza maschile in parlamento, o in generale nelle istituzioni, in quanto ormai siamo quasi alla stregua di una dittatura.
Attualmente il parlamento italiano è composto da 284 donne (86 senatrici e 198 deputate) e 661 uomini.
Dalla visione dei numeri verrebbe naturale pensare: “Ma se gli uomini sono circa il 70% e le donne il 30%, come fai a dire che in parlamento non c’è rappresentanza maschile”?
Ed invece confermo. E’ assolutamente indispensabile una rappresentanza maschile.
Il problema è che su 284 donne parlamentari, più o meno 284 donne, giusto o sbagliato che sia, vedono le questioni inerenti le problematiche oggi esistenti tra i sessi, solo ed esclusivamente da un’ottica, quella femminile ovviamente, e combattono coese per la tutela degli interessi della donna qualunque sia il loro schieramento politico.
Al contrario, a tutti e 661 uomini che ci sono in parlamento o quasi, della continua esaltazione del femminino e della contestuale e costante denigrazione della figura maschile, delle politiche post-femministe orientate a relegare l’uomo in un ruolo marginale per lasciare interamente la gestione della cosa pubblica in mano alla donna, delle molte leggi ad genus che suscitano forti dubbi di legittimità costituzionale, delle spedizioni punitive organizzate per massacrare un povero disgraziato ove si macchi del crimine di lesa maestà permettendosi di sollevare una critica nei confronti del comportamento della donna, etc., pare non glie ne freghi assolutamente nulla, non è un problema loro, non se ne preoccupano minimamente.
A ben vedere la gestione delle politiche inerenti le problematiche appena descritte è esclusivamente in mano alle donne (infatti i centri di potere che dovrebbero occuparsi della gestione di tali aspetti della vita sociale sono sempre stati e sono a tutt’ora gestiti esclusivamente da donne: vedi Ministero della Pari Opportunità, vedi Ministero delle Politiche Sociali etc.).
Su queste tematiche il rapporto della rappresentanza politica femminile – maschile è praticamente di 284 a 0. E’ per questa ragione che dico che non vi è rappresentanza maschile nelle istituzioni. Sotto questo aspetto quello in cui ci troviamo è sostanzialmente uno stato monopartitico.
Gli uomini politici di un certo peso, danno quasi l’impressioni di vivere in un idillio: “statele a sentire che loro lo fanno per il bene di tutti” . Cari uomini politici, svegliatevi! quelle non fanno gli interessi di tutti, QUELLE FANNO I LORO INTERESSI. Spesso la realizzazione di un interesse comporta il sacrificio dell’interesse contrapposto. E quando la soddisfazione di un interesse femminile comporta il sacrificio del diritto di un uomo in quanto maschio, loro lo sacrificano con gran tranquillità e la notte non faticano a prendere sonno. Per questa ragione una controparte, un opposizione in uno stato democratico è sempre indispensabile per non scadere in un regime totalitario. Ed oggi io, in ordine a queste tematiche, non vedo alcuna rappresentanza maschile. Ed invece è assolutamente necessario che gli uomini facciano sentire la propria voce. Per come la vedo io oggi, sia per quanto riguarda le pari opportunità che per le politiche sociali, dovrebbero esserci due Ministri per ogni ministero, uno uomo ed una donna. E c’è anche bisogno che all’interno di ogni partito, così come vi sono delle sezioni interamente dedicate agli interessi della donna comincino ad essere costituite delle sezioni dedicate alla tutela degli interessi maschili. Il fatto che parli di interessi e non di diritti non è causale. La parità dei diritti, per come la vedo io, è stata raggiunta già da tempo.
Ma purtroppo pare che gli uomini politici non vivono sulla terra e dal pianeta in cui vivono vedono le politiche donne occuparsi di tali questioni in maniera imparziale, come delle buone mamme che accudiscono, si preoccupano ed educano i propri figli.

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Luigi Corvaglia 7:41 pm - 21st Maggio:

Poetapirata: Personalmente credo che vi sia l’estrema necessità ed urgenza di avere una rappresentanza maschile in parlamento, o in generale nelle istituzioni, in quanto ormai siamo quasi alla stregua di una dittatura.

………
Sostanzialmente concordo con il ragionamento che svogli a partire dalla frase riportata.
Gli uomini nel Parlamento come nelle Istituzioni in generale su questo tacciono. Tutti.
Quindi non può essere “solo” una sorta di zerbinismo. Perché anche “solo” statisticamente questo non è possibile. Quindi sicuramente c’è dell’altro.
E su questo “altro” che si dovrebbe ragionare.

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fulvio terzapi 8:59 pm - 21st Maggio:

c’è che l’88% del consumo totale è femminile, quindi l’industria, il marketing e la politica si rivolgono prima di tutto alle donne. perlomeno il dato vale per gli USA, ma probabilmente da noi è simile.

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Roberto Micarelli 9:56 pm - 21st Maggio:

“Ma vedi, il problema non è giuridico. Una norma, le cui caratteristiche sono la generalità e l’astrattezza, può essere soggetta a cinquanta interpretazioni differenti, anche in antitesi tra di loro. Il problema quindi non è giuridico ma politico” (Peotapirata)

Sì !!!

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Roberto Micarelli 10:04 pm - 21st Maggio:

Se come giustamente evidenzia Poetapirata a fronte del 70% di parlamentari uomini non c’è alcuna difesa contro l’aggressione neofemminista né alcuna mozione in favore delle discriminazioni divorzili anti-padre, allora vale l’originaria obiezione del movimento maschile: non è nella conta del sesso genitale dei parlamentari che si misura la rappresentanza di genere.
Tuttavia la retorica neofemminista vuole insegnarci il contrario, vuole insegnarci che è in quella conta che si risolve la causa femminile. Ci stanno tutti prendendo in giro. Ho sempre sostenuto che la questione maschile è dal punto di vista istituzionale traducibile in una crisi di rappresentanza democratica, che prescinde dal sesso genitale degli eletti.

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Roberto Micarelli 10:08 pm - 21st Maggio:

L’amministratore del Forum QM, Cosimo Tomaselli, è stato querelato.

Assumere una posizione giudicante per me è difficile, perché Cosimo ha volutamente e pedissequamente cercato questa cosa.

E’ al tempo stesso indifendibile e difendibile.

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Roberto Micarelli 10:14 pm - 21st Maggio:

Il forum qm è inoltre da tempo sotto un pesante attacco spam. Sto studiando e mettendo insieme le forze e le informazioni per informare il movimento internazionale.

La tacitazione della rivendicazione dei diritti umani maschili non sarà tollerata, questo deve essere chiaro a chi sta tramando nell’ombra, a qualsiasi livello.

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Tiziano 6:48 pm - 22nd Maggio:

Roberto Micarelli:
L’amministratore del Forum QM, Cosimo Tomaselli, è stato querelato.

Assumere una posizione giudicante per me è difficile, perché Cosimo ha volutamente e pedissequamente cercato questa cosa.

E’ al tempo stesso indifendibile e difendibile.

>>
Ma cos’è successo? Chi l’ha querelato? Per quale ragione?

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Roberto Micarelli 12:03 am - 23rd Maggio:

Scusa Tiziano ma per motivi di privacy non rivelo i dettagli. Diciamo che è un caso di diffamazione e/o istigazione alla violenza che ci sta tutto, che Cosimo ha cercato. Lui non è un diffamatore, l’ha fatto apposta. Ma io non condivido questo metodo e mi sono ritirato già mesi or sono abdicando da ruoli di responsabilità, proprio per questo tipo di divergenze. Quello che mi sta a cuore è il fatto che il forum qm è un database decennale, che non deve andare perso almeno come base informativa. Ma non mettiamo il carro davanti ai buoi. Aspettiamo gli eventi e vedremo come regolarci.

C’è più in generale una volontà a livello internazionale di tacitare il pensiero critico quemmista, criminalizzandolo. C’è una strategia che prende forma in questo senso. Gli MRA (Men Rigths Advocate), vanno rinominandoli in MRE (Men Rights Extremist). La strategia consiste nel far passare gli MRA come esponenti di estrema destra, tanto è vero che Uomini Beta qui da noi non lo citano mai. E’ difficile dare dell’estrema destra a un movimento fondato da Marchi. Un’operazione ardita, troppo complicata. Usano i template “funzionali”, come il forum qm, quelli sui quali si può speculare e inflazionare, sui quali si può muovere fango. Il resto lo insabbiano e lo fanno sparire dalla scena evitando di parlarne.

Però Uomini Beta esiste.

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Roberto Micarelli 12:10 am - 23rd Maggio:

Noi li costringeremo ad aprire un fronte più difficile, ad attaccare frontalmente la libertà di opinione politica.

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Ethans 1:00 am - 23rd Maggio:

Roberto Micarelli:
Noi li costringeremo ad aprire un fronte più difficile, ad attaccare frontalmente la libertà di opinione politica.
***********************************************

E quale sarebbe il piano?

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Rino 12:30 pm - 23rd Maggio:

MUB: una spina nel fianco.
Un bacillo contro cui non si sa né come produrre antibiotici, né quali potrebbero essere.
Lunga vita al MUB, per quanto ci è dato di sapere, unico sul pianeta Terra.
E tanto di cappello a colui che ebbe la saggia follia di fondarlo.
Pane al pane.

RDV

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Rino 12:31 pm - 23rd Maggio:

Ethans: E quale sarebbe il piano?

La continuità nell’esistenza, ad ogni costo. Questo mi pare un buon piano.
RDV

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mauro recher 12:37 pm - 23rd Maggio:

E tanto di cappello a colui che ebbe la saggia follia di fondarlo
@Rino e che vedo poco presente in questi giorni, vuoi vedere che è in ritiro come la Lazio laugh ?

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Fabrizio Marchi 2:37 pm - 23rd Maggio:

Dunque, per conoscenza, come si suol, dire…
La mia relativa assenza dal dibattito è dovuta al fatto che ho avuto un incidente stradale (anzi, motociclistico) una decina di giorni fa, non grave, nel senso che ho “solo” una lesione muscolare al quadricipite della coscia sinistra, ma ho un edema grande quanto un melone (fa impressione a vederlo, sembra quasi una mutazione genetica…https://www.uominibeta.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_yahoo.gif) che mi fa dormire molto male la notte, quindi non sono nelle migliori condizioni complessive (anche di lucidità dal momento che la perdita del sonno influisce su quest’ultima…https://www.uominibeta.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_yes.gif).
Ringrazio Rino (ma non c’è bisogno fra noi…) degli apprezzamenti. Voglio però sottolineare e segnalare, e la cosa mi fa immensamente piacere, che sono in costante e in continua crescita gli uomini di “sinistra” (ci siamo capiti…) che stanno prendendo coscienza della situazione o l’hanno già presa da un pezzo.
E’ la scoperta (piacevolissima) che ho fatto negli ultimi sei o sette mesi, soprattutto da quando abbiamo iniziato il dialogo e la collaborazione con il MFPG (invito tutti, specie i più riottosi, anche se non ne hanno voglia, ad iscriversi a FB per ovvie ragioni che non credo sia necessario spiegare…) dove ci sono tantissimi uomini (e molto validi, sotto moltissimi aspetti) più o meno con le nostre stesse idee e la nostra stessa impostazione, che da molto tempo orbitano in ambito momas, alcuni anche in modo molto attivo Ci siamo incontrati, con alcuni di loro ci incontreremo nei prossimi giorni, parliamo, ci confrontiamo, discutiamo, approfondiamo.
Non ne sapevo nulla ed è stata una scoperta veramente positiva.
Proprio pochi giorni fa uno di questi nuovi amici ha fatto un intervento sulla bacheca dell’MFPG assolutamente illuminante nel quale, rispondendo all’ennesima obiezione (nonostante abbiamo ormai ripetuto migliaia di volte cosa intendiamo per spostamento a “sinistra” del momas…) di qualcuno che sosteneva la necessità di star fuori sia dalla destra che dalla sinistra (e naturalmente quelli che portano avanti questa tesi tendono sempre a destra) spiegava quali potenzialità dirompenti avrebbe il “ribaricentramento” del momas a “sinistra”, non ovviamente dal punto di vista politico in senso stretto (perché siamo ben coscienti di cosa oggi la “sinistra”) ma da quello culturale.
L’esempio che ha portato è stato il seguente:“Da Marx a Rawls (filosofo democratico e liberale di “sinistra” americano) – questo il riferimento fatto dal nostro amico nel suo commento – va tutto bene”.
Sottoscrivo naturalmente in toto questa sua posizione. Perché ciò che voleva ribadire è appunto la necessità di un approccio alla QM da posizioni anche molto diverse fra loro ma comunque non riconducibili ad una cultura di destra o tradizionalista (che è quella che è stata egemone fino a poco tempo fa nel momas), e anzi, pur con tutte le dovute e legittime differenze, riconducibili invece proprio a quelle culture, filosofie e visioni del mondo che in linea di massima (e mi rendo conto che sto banalizzando e generalizzando fino all’inverosimile, ma credo che ci capiamo anche in questo caso..) si fondano su quei valori di libertà, eguaglianza, solidarietà e superamento di ogni forma di discriminazione o di oppressione, siano esse di classe, di sesso, di razza, di etnia, religione ecc. di cui noi stessi siamo portatori (come da nostro statuto).
La cosa (ne parlavo proprio alcuni giorni fa con un altro amico ancora) oltre a farmi immensamente piacere, conferma il fatto che non abbiamo preso un abbaglio. Perché se uomini con più o meno la stessa esperienza e formazione che non si erano mai conosciuti prima arrivano alle stesse conclusioni (questo è ancora più interessante…), vuol dire che la nostra analisi non è campata per aria…
Insomma siamo in crescita, ma soprattutto, e questo è veramente FONDAMENTALE, è in crescita una certa area culturale del momas, sia pur nell’accezione più ampia (e meno male…).
Quindi diamogli sotto…
P.S. @ Mauro: la coppa Italia l’ha già vinta la Roma, puoi stare tranquillo…https://www.uominibeta.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_cool.gifva bè, scongiuri dovuti…
Quello che posso dire è che in quel caso (disgraziato…https://www.uominibeta.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_cry.gif) il mio silenzio potrebbe comprensibilmente prolungarsi perché al dolore della ferita (che comunque prima o poi è destinata a rimarginarsi) se ne aggiungerebbe un altro…E questo, ammesso che possa rimarginarsi, avrebbe comunque tempi mooolto più lunghi, trattandosi di un trauma a livello psicologico del profondo…https://www.uominibeta.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_wacko.gif
https://www.uominibeta.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_yahoo.gif

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mauro recher 5:10 pm - 23rd Maggio:

Azz…https://www.uominibeta.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_sad.gif per fortuna non è successo niente di particolarmente grave…
Sono iscritto ,ma non seguo ancora con particolare attenzione (colpa mia) il movimento MFPG ,sto più su quello ideato da Mazzola che ,anche se non sono d’accordo ,ha portato il gruppo in “chiuso” ,non so ma a me ,quando si parla di gruppi chiusi sembra quasi una setta, ma il gruppo l’ha ideato lui ed ha avuto i suoi buoni motivi per farlo ….visto che ci siamo voglio portare all’attenzione un video della presidente della camera Boldrini http://www.youtube.com/watch?v=VKkqUjUrR2M&feature=youtu.be in sostanza parla degli sbarchi e delle varie crisi internazionali , dice una cosa importante ,secondo me , (verso i 4 minuti e mezzo)”Allarmismo non serve” ..però allora deve valere per tutto ,l’ allarmismo del femminicidio serve?
P.s Non so per domenica ,pero dai sarebbe bello avere la stella d’argento ,pensa che ,per i laziali tifano anche i gobbi laugh … va beh tra i padroni bianconeri e i servi bianco celesti meglio noi che siamo “anarchici” laugh …scherzo dai https://www.uominibeta.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_good.gif

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Ethans 1:59 am - 24th Maggio:

Rino,

Cioè passare dal fronte virtuale a quello reale? Non credo di aver capito bene…

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Fabrizio Marchi 8:11 am - 24th Maggio:

Ethans,

Siamo già passati a quello reale, Ethans, ormai da molto tempo, nei limiti delle nostre possibilità, s’intende, ma cerchiamo di fare del nostro meglio. Abbiamo allacciato rapporti con altre associazioni, organizziamo riunioni, cerchiamo di diffondere le nostre idee, pendiamo contatti con quelli che sono disponibili ad un confronto, di farci sentire con la stampa, …se vuoi, alla nostra prossima riunione sei invitato fin d’ora…

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cesare 10:16 am - 24th Maggio:

Come sfasciare le vite dei minori, maschi e femmine? allo stesso modo in cui si sono sfasciate le vite dei maggiorenni, maschi e femmine, entrando a piedi uniti in nome della Legge, per i minori nella fase delicatissima della loro formazione, per i maggiorenni con la pretesa di gestire con il codice penale gli affari di cuore. Queste elites che ci governano hanno sposato loro sì una cultura suicida nel senso di cultura che porta al suicidio la società , e che porta al suicidio anche i suoi singoli cittadini, e i suoi figli. Si sono totalmente straniate dal cuore umano e non trovano altra misura a tutela dei propri giovani e minorenni che accusarli della diffusione tra loro della pulsione suicida.
http://www.corriere.it/cronache/13_maggio_24/novara-minorenni-indagati-suicidio_eb45f864-c446-11e2-9212-dfc1a4ff380d.shtml

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Ethans 12:26 pm - 24th Maggio:

Fabrizio Marchi,

Grazie dell’invito Fabrizio, la distanza e gli impegni sono un problema per me, vi seguo sempre con passione, sto leggendo tutto questo blog pazientemente (scarico gli articoli e relativi commenti sul mio Kindle, una sorta di libreria elettronica, e me li leggo comodamente sdraiato sul letto), non si sa mai cmq che un domani non decida di seguirvi anche dal vivo…

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Roberto Micarelli 3:19 pm - 24th Maggio:

x Ethans

L’aggressione neofemminista pare in gran parte originare fuori dall’Italia e va secondo me contrastata aderendo a iniziative internazionali, e collegandoci alla rete di A Voice for Men.

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Roberto Micarelli 4:27 pm - 24th Maggio:

E non date retta a chi accusa gli attivisti di essere d’estrema destra. E’ la nuova moda radfem. Fango. Anzi, l’adesione di UB sarebbe una forte evidenza del contrario.

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Ethans 11:10 pm - 24th Maggio:

Roberto Micarelli,

E’ sicuro che se si vuole iniziare a lavorare un pò ai fianchi il femminismo (un confronto “face to face” è prematuro allo stato dell’arte oltre ad essere assolutamente da sprovveduti) devi “anche” (e alla fin fine “soprattutto”) uscire dai confini nazionali. I lupi grossi sono altrove, lo sappiamo (che cos’è d’altronde la QM, in ultima analisi, se non una contrapposizione al capitalismo globale?). E’ certo che tenere un occhio (meglio due) in servizio permanente entro il giardino di casa è sempre una gran cosa. Soprattutto con ‘sto tempo incerto: non vedo ancora tutta ‘sta gran fioritura in giro per poterci permettere di perlustrare la Savana. Poi i contatti è giusto averli, sono d’accordo… si sa mai che il tempo migliori e la rosa si trasformi in un roseto. Dico rosa per via delle spine eh?

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Roberto Micarelli 1:22 am - 25th Maggio:

Non è solo questione di mantenere i contatti Ethans, ma di entrare in una rete di informazioni, sulla cui base avere risposte ed elementi di valutazione che possano aiutare noi e in generale il nostro paese. Per esempio tutte le proposte di legge sul contrasto al femminicidio sono state già sperimentate altrove, con caratteristiche quasi del tutto sovrapponibili. Per esempio sappiamo dalla rete internazionale, che il motivo principale che ci porta a giustifica l’introduzione di normative *emergenziali*, quello del numero di delitti, non pare essere poi tanto sincero, visto che anche negli Stati Uniti, malgrado la violenza di genere abbia raggiunto una sostanziale parità tra i generi, resta un orientamento politico generale restio a trattare il problema dalla parte della vittima, sia essa donna o uomo, e ancora incline, per usare un eufemismo, a considerare la vittima femminile diversa dalla vittima maschile, tradendo un sentire di fondo che seppure comprensibile non è accettabile sul piano del diritto, della laicità e della pari dignità, quindi sul piano del rispetto per l’individuo prescindendo da razza, sesso, etnia, credo religioso e politico. Perché un morto è una persona uccisa anche se è un uomo e la vita piace a tutti, non piace alle donne di più che agli uomini.
La Convenzione di Istanbul che sarà presto ratificata in Italia si fonda su una premessa che è fondamentale capire: la violenza di un uomo su una donna non è una violenza privata, o non è *solo* una violenza privata, bensì uno strumento di prevaricazione di genere. Questo significa che ogni uomo compiendo un delitto “avvantaggia” gli altri uomini nella loro azione di dominio sulle donne, significa che tutti noi beneficiamo dell’omicidio e siamo di conseguenza coinvolti e colpevoli.
La legge di recepimento del trattato che sarà approvata in Parlamento, sia essa il ddl Serafini o dei Cinque Stelle, parte da qui.
Questa premessa è pericolosa e ha dimostrato, vedi la Spagna, di indurre in legislazioni che non risolvono il problema, anzi, che pare abbiano introdotto ulteriori elementi e strumenti di conflittualità e abuso legale. In Spagna gli omicidi sono rimasti invariati, in lieve aumento, e l’unica novità è stata la persecuzione parallela di circa un milione di uomini innocenti, soprattutto padri in fase di separazione.
La Convenzione di Istanbul nel suo voler proteggere le donne, sta dicendo agli uomini che per smarcarsi dalla loro violenza devono rinunciare a considerarsi uomini, soggetti che beneficiano del delitto. Essere uomini è interpretato se vogliamo, come una specie di movente di omicidio.
Prevedono di entrare nelle scuole per insegnare ai bambini maschi questa cosa, per abbandonarli in un sostanziale deserto identitario, non avendo nulla da dare loro in cambio per sostituire l’identità di genere maschile con qualcosa altrettanto efficace nella psiche. Intende insegnare ai bambini maschi come si ama, insinuando quindi che fino a oggi noi tutti non siamo stati in grado di farlo, non solo gli assassini ma noi tutti.
La legge dello stato sarà fondata su un pregiudizio filogenetico, sulla separazione dell’agire e dell’esistere maschile storico in due tronconi: quello dell’amore verso le donne, cancellato, e quello del delitto, adottato come modello di riferimento, che costituisce la base sulla quale educare le nuove generazioni.
E’ una specie di risiko antropologico, una specie di sperimentazione fatta sulla pelle dei bambini, che molto probabilmente li porterà a condizioni di disagio, disturbo della personalità e propensione alla reazione violenta inconsulta, peggiorando le cose.
Se pensavate di poter amare e rispettare una donna rimanendo uomini, sbagliavate. In pochi avranno il coraggio nella vita quotidiana di dirvelo, ma in molti avranno lunedì il coraggio di ratificare un trattato internazionale che dice esattamente questo.
La C.d.I. va quindi ben oltre il contrasto alla violenza o meglio, utilizza l’argomento del contrasto alla violenza per promuovere una soluzione finale di genere, sarà la codificazione della logica di conflitto necessario propria del femminismo radicale, che mira a cancellare il nemico, scartando ogni ipotesi di contrasto della violenza facendo uso di strumenti di dialogo e pacificazione sociale. L’Italia sarà in compagnia di Turchia, Portogallo, Montenegro e Albania. Questi sono i paesi che finora hanno ratificato quel trattato. La Danimarca non solo non lo ratificherà ma non lo ha neppure firmato.

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Ethans 1:24 pm - 25th Maggio:

Roberto Micarelli,

La CDI verrà assunta anche in Italia a quanto pare di capire, del resto l’humus è favorevole affinchè attecchisca anche qui da noi. C’è tanto lavoro da fare, non lo dico certo io: se nel nostro paese ci fosse una coscienza maschile in grado di contrastare certe derive è certo che ci si potrebbe muovere più agevolmente, quando diventeremo “massa politica” forse potremo avere voce in capitolo su tali gravi questioni. Per ora non abbiamo forza sufficiente per poter contrastare i tanti pregiudizi antimaschili che si traducono in legge. E la differenza la fanno i numeri, si sa. Cmq ben venga l’adesione a una rete informativa internazionale, ci mancherebbe.

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Alessandro 3:05 pm - 25th Maggio:

R. Micarelli: bella disamina. Hai toccato anche un punto, a mio parere, fondamentale: la violenza contro le donne come alibi per poter penetrare nelle scuole e iniziare una sorta di “gender studies”indirizzata ai bambini-adolescenti. Scuola e, ancora di più, media: il controllo di entrambi, soprattutto quest’ultimo ambito considerato a ragione più “incisivo” nella società odierna, sono i reali obiettivi del neofemminismo. Infatti, come vedrete, la proposta di legge sul femminicidio, che verrà proposta e approvata in poco tempo, prevederà non solo la CDI, che piace ma non entusiasma le nostre, e il finanziamento ai centri antiviolenza, già più apprezzato, ma soprattutto, e questo sarà il colpo grosso che farà sobbalzare le nostre, più potere di controllo e di ingerenza nella scuola e nei media. Ciò che si persegue è l’indottrinamento femminista: la celebrazione di un sesso e la ridicolizzazione dell’altro. Dopo che, attraverso le quote rosa che verranno sempre più rafforzate, le nostre si accingono a occupare in gran numero i posti di potere, occorre dedicarsi al controllo di ciò che forma l’opinione pubblica: un potere che ne è privo è monco, e le nostre lo sanno perfettamente.

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Poetapirata 10:55 am - 27th Maggio:

E’ abbastanza evidente che quel trattato conferisce al femminismo una sorta di licenza di plasmare e modellare le generazioni future sulla base del suo libero arbitrio: Viene sostanzialmente cristallizzato in un testo normativo che i “nuovi maschietti” e le “nuove femminucce” dovranno essere attentamente istruiti sin dall’infanzia per svilupparsi secondo i modelli proposti e voluti dalle ideologie femministe. Quanto sancito nel trattato a mio avviso è in contrasto con almeno 6 o 7 principi fondamentali della costituzione italiana (e non solo di quella), ma non penso proprio che allo stato attuale alcun Giudice italiano sia nelle condizioni di rilevarlo.
Tuttavia, volendo vedere, come si suol dire “il bicchiere mezzo pieno”, anche quel trattato che di fatto instaura un regime dittatoriale, può avere i suoi lati positivi.
Secondo me, quando la normativa di attuazione comincerà a produrre e manifestare i suoi effetti nella vita reale, è possibile che molti uomini, oggi privati dai continui bombardamenti mediatici della propria identità e ridotti anche mediante la strategia della colpevolizzazione di genere ad una vera e propria condizione di devastazione psicologica, aprano gli occhi e comincino a comprendere ciò che realmente sta accadendo (cfr. situazione spagnola).

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Poetapirata 4:14 pm - 28th Maggio:

Poetapirata:

Tuttavia, volendo vedere, come si suol dire “il bicchiere mezzo pieno”, anche quel trattato che di fatto instaura un regime dittatoriale, può avere i suoi lati positivi.
Secondo me, quando la normativa di attuazione comincerà a produrre e manifestare i suoi effetti nella vita reale, è possibile che molti uomini, oggi privati dai continui bombardamenti mediatici della propria identità e ridotti anche mediante la strategia della colpevolizzazione di genere ad una vera e propria condizione di devastazione psicologica, aprano gli occhi e comincino a comprendere ciò che realmente sta accadendo (cfr. situazione spagnola).

XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Che vi avevo detto? E non è ancora neppure stata ratificata!

http://www.adiantum.it/public/3355-convenzione-di-istanbul–solo-un-mezzo-per-varare-leggi-anticostituzionali–.asp

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Roberto Micarelli 5:19 pm - 28th Maggio:

Oggi sentendo una parlamentare che parlava di violenza maschile sui figli, avete capito bene, “fanno violenza sui figli non solo sulle madri”, mi sono vergognato di vivere in questo stato. La descrizione del padre come un probabile criminale. La menzogna femminista portata nel cuore dell’istituzione.
Intanto loro picchiano bambini negli asili, li privano della frequentazione dei padri, li uccidono, ma restano sempre un genere di sante madonne.

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Pappagallus Nocturnus 6:02 pm - 28th Maggio:

Roberto Micarelli,

Caro Roberto, leggo le cose che scrivi e purtroppo sono d`accordo. Dico purtroppo perche` constatare cosa prende forma mi fa sentire male. non so se mi conviene continuare a seguire la QM, uno si avvelena, si avvelena…e poi ci crepa. Maledette…hai ragione tu, RM: Lorsignore sono LE SACRE MADONNE che puntano il dito cntro i maschi padroni e CHE AFFOGANO I BAMBINI NEL VOMITO, CHE LI TIRANO DAL BALCONE, CHE LI MALMENANO e che appena possono castrano, accoltellano o rovinano il marito! E piu`il marito e`pacioccone e piu`cattive sono, mentre a sentire loro ci si aspetterebbe che lo siano solo contro quei mostri che effettivamente stuprano, menano, opprimono. NO. Loro i mostri se li scopano, loro i mostri li amano. Tanto ci sono sempre gli sfigati su cui scaricare le colpe. VIGLIACCHE MALEDETTE DA DIO. Va beh, basta…che se no Fabrizio conferma (e ha ragione) che perdo lucidita`e mi esprimo in modo troppo sincero. PUAH!https://www.uominibeta.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_negative.gifhttps://www.uominibeta.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_negative.gif

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Roberto Micarelli 6:10 pm - 28th Maggio:

La cosa bella è che hanno pure il coraggio di citare la Costituzione, per ratificare un trattato che la viola in quattro o cinque punti.

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Pappagallus Nocturnus 6:18 pm - 28th Maggio:

Comunque, a parte gli sfoghi, volevo rimarcare che quando mi passa il demonio depressivo effettivamente mi rendo conto che non possono durare. Lo ripeto sempre: le capacita`politiche delle senatrici globali del femminismo sono miserrime. Non possono sperare di governare solo a questo modo. Vero e`che la piramide femminista e`solo la terza in ordine di importanza dopo il capitale globale impazzito che valorizza se`stesso e (la “mano invisibile” che le sbaglia tutte…) e dopo il direttorato oscuro che cerca di gestire il capitale senza riuscirvi (e che non so se si chiama Bilderberg o cosa, so solo che lo odio perche`odiarlo e`il dovere di ogni uomo che si chiami tale). Vero e`che la piramide femminista non fa altro che riproporre i metodi di gestione dell`esistente di quei padroni che adora e che finora hanno creato solo disastri. Ma uno si aspetterebbe qualcosa di piu`. Io dico sempre che se proprio ci vogliono dominare almeno lo facessero con cognizione di causa, con savoir faire. Invece no, menzogna pura e incompetenza pura, come se non si rendessero conto di una cosa fondamentale: che a lungo andare, poiche` agiscono politicamente in modo ipocrita ma rozzo, dovranno scoprire le carte sempre piu` e quindi una reazione la provocheranno. Parlando grezzo, per dominare qualcuno il 90%del tempo lo devi fare contento e coglionato, limitando la repressione e la menzogna pura ai casi limite, gli irriducibili. Queste qua provano a coglionarci, ma manco si degnano di farci contenti. O sono imbecilli, o hanno qualche asso nascosto nell`utero. https://www.uominibeta.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_scratch.gif

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Pappagallus Nocturnus 6:31 pm - 28th Maggio:

“L’Italia sarà in compagnia di Turchia, Portogallo, Montenegro e Albania. “…Uhm…se quella carta igienica del Trattato di Lisbona verra`ratificata un po`in tutti i paesi del sud Europa e PIGS varii mi metterei a pensare che non e`un caso…psicocastrazione preventiva dei potenziali rivoluzionari…uhm…uhm…https://www.uominibeta.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_wacko.gifhttps://www.uominibeta.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_scratch.gif

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Poetapirata 10:41 pm - 28th Maggio:

Ragazzi, ma cosa siamo femminucce che ci mettiamo a piangere? Gli uomini veri per quanto duro possono essere colpiti hanno una qualità genetica: il coraggio di alzarsi e lottare… fino alla fine. E questa non è la fine, è appena cominciata.

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Roberto Micarelli 10:54 pm - 28th Maggio:

Per quanto mi riguarda non ti preoccupare Poetapirata: sono quindici anni che convivo con questo mood e non ho mai smesso di lottare. Solo che io e qualcun altro quando lo dicevamo anni fa ci davano del pazzo. Oggi è un pochino più difficile farlo, quindi se vogliamo mi sento pure meglio.

L’attivismo internazionale per i diritti umani maschili si sta attivando. Ormai i nostri politici hanno i riflettori puntati. Chi può lo legga (in inglese):

A Voice for Men: L’Italia dichiara guerra agli uomini italiani.
Italy declares war against Italian men

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Roberto Micarelli 11:16 pm - 28th Maggio:

Dossier sulla Spagna a dieci anni dal varo della Legge integrale contro la violenza sulle donne voluta da Zapatero, una legge del tutto rispondente sia nel principio che nella implementazione, alle raccomandazioni contenute nel trattato in fase di ratifica.

parte 1: Spanish Gender Stalinism – Part I
parte 2: Spanish Gender Stalinism – Part II

Circa 800 mila uomini innocenti ai quali è stata distrutta la vita; violenza sulle donne invariata o in aumento. Quasi una preview di quello che accadrà in Italia.

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Roberto Micarelli 12:12 am - 29th Maggio:

E’ come se proponessero, sull’onda emotiva dei media che hanno opportunamente dato risalto a un tipo di cronaca delittuosa, che quando una mamma sbuffa perché il figlio piange, allora deve essere separata dal figlio come misura preventiva dell’infanticidio; ciò sulla base di una ideologia che interpreta la femminilità in negativo rendendo la donna, madre, mossa da sentimenti di proprietà sulla vita del piccolo e naturalmente incline a quel tipo di delitto. Quindi l’esatto contrario di quello che invece è il diffuso sentimento materno, comunemente caratterizzato da amore, dedizione.e cura.
Sarebbe un’assurdità, un comportamento ai confini del crimine contro l’umanità; ed è quello che stanno facendo con gli uomini, che nella stragrande schiacciante maggioranza non uccidono, non odiano né percepiscono la compagna, che amano, come una proprietà privata, piuttosto mossi da una sano istinto di protezione per lei e per i figli.
L’assenza totale dell’auto racconto maschile (oggi in aula non ha parlato un solo uomo), assenza culturale e rappresentativa che noi denunciamo da oltre dieci anni, ci ha portati a essere ridefiniti e criminalizzati da quel gruppo di interesse misandrico che sono i femminismi. Questa lettura si è sedimentata nella massa e sulla base di ciò è oggi possibile operare la criminalizzazione generalizzata degli innocenti, il sospetto e l’attribuzione connaturata per sesso di volontà criminose che noi, come uomini, invece rifiutiamo.
Prima ancora di prendere le distanze dai criminali, è necessario prendere le distanze dalla descrizione che il potere sesso-razzista fa di noi stessi, altrimenti saremo comunque considerati dei criminali.
Quando gli uomini capiranno questo non sarà mai troppo tardi.

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Roberto Micarelli 12:51 am - 29th Maggio:

Germania: in coppia donne piu’ violente
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2013/05/28/Germania-coppia-donne-piu-violente_8782555.html

In Italia non è mai stata fatta un’indagine ufficiale sulla violenza di genere che includesse anche un campione maschile.

Evidenze simili a quella tedesca sono emerse in vari studi statunitensi e praticamente ovunque, in occidente, sia stato indagato il fenomeno sulla base di un campione completo.

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Roberto Micarelli 1:16 am - 29th Maggio:

http://www.rki.de/EN/Content/Health_Monitoring/HealthSurveys/Degs/DEGS1-Abstracts.html

“Physical and psychological violence perpetration and violent victimisation in the German adult
population. Results of the German Health Interview and Examination Survey for Adults
(DEGS1) R. Schlack, J. Rüdel, A. Karger, H. Hölling
.
… For the first time as part of a nationally representative health survey, the data were collected from the perspective of victim and perpetrator both among women and men. The study population was comprised of 5,939 participants aged between 18 and 64 years. Approximately every 20th participant reported being the victim of physical violence in the preceding 12 months, men significantly more frequently than women …”

“… per la prima volta come parte di uno studio rappresentativo nazionale, i dati sono stati raccolti dalla prospettiva di vittime ed esecutori sia donne che uomini … Apprssimativamente uno ogni venti partecipanti ha riferito di essere stato vittima di violenza fisica negli ultimi 12 mesi, gli uomini significativamente più delle donne …”

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Roberto Micarelli 6:25 am - 29th Maggio:

Scusate se continuo a postare su questa discussione.

Adiantum: Convenzione di Istanbul, gli anticostituzionalisti escono allo scoperto: adesso nuove leggi

http://adiantum.it/public/3355-convenzione-di-istanbul,-gli-anticostituzionalisti-escono-allo-scoperto–adesso-nuove-leggi.asp

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Luigi Corvaglia 8:44 am - 26th Giugno:

Editoria, rispunta la norma ammazza blog: obbligo di rettifica per pubblicazioni online

….
ROMA – Rispunta alla Camera la cosiddetta ammazza-blog. La norma è contenuta in una proposta di legge depositata da Scelta civica, sulle modifiche alla legge sulla stampa del 1948 per quanto riguarda le disposizioni sulla diffamazione. Il testo, a prima firma di Stefano Dambruoso, è stato depositato il 6 giugno e assegnata lo scorso venerdì alla Commissione Giustizia dove già si è avviato l’iter sulla riforma della diffamazione a mezzo stampa. Di una iniziativa simile si era fatto promotore nel 2011 anche il governo Berlusconi nell’ambito della sua campagna per limitare la pubblicazione di intercettazioni telefoniche.
La proposta, sottoscritta da altri 13 deputati centristi tra cui Andrea Romano Mario Marazziti, estende l’obbligo di rettifica, su richiesta di chi si ritiene offeso, alle testate telematiche. Il comma, che contiene la norma anti-blog, reca modifiche all’articolo 8 della legge del ’48 e recita cosi’: “per i siti informatici, ivi compresi i blog, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate entro quarantotto ore dalla richiesta, in testa alla pagina, prima del corpo dell’articolo, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono”. Per chi non rispetterà l’obbligo di pubblicazione della rettifica scatterà una multa da un minimo di “euro 8.000” a un massimo di “euro 16.000”.
L’obbligo di rettifica viene esteso anche alla stampa non periodica, includendo quindi anche i saggi e i libri: la pubblicazione dovrà avvenire entro sette giorni dalla richiesta su due quotidiani a tiratura nazionale e nelle successive edizioni e ristampe con chiaro riferimento allo scritto ‘incriminato’. La proposta di legge Dambruoso, anche per le testate tradizionali, prevede che la rettifica venga pubblicata “senza commento”. Il testo cancella la pena del carcere in caso di diffamazione a mezzo stampa per un fatto determinato prevedendo solo la multa da “euro 5.000 a euro 50.000”.

Ora bisognerà vedere se la nuova proposta sulla riforma della diffamazione verrà abbinata alle altre due (una firma Costa e una a firma Gelmini del pdl) già all’esame della Commissione Giustizia di cui sono relatori Enrico Costa (Pdl) e Walter Verini (Pd).

Lo stesso Dambruoso nega però che lo scopo della sua proposta sia quello di “ammazzare” i blog. “La valorizzazione del momento della rettifica coglie da un lato l’esigenza di salvaguardare le persone che hanno un interesse alla correzione di dati inesatti, quando non addirittura diffamatori, e dall’altro introduce un correttivo che avrà ricadute significative nella determinazione del danno, il quale, dopo la pubblicazione della rettifica non potrà che risultare ridotto e in alcuni casi persino esaustiva”, spiega il deputato di Scelta Civica. “E’ dunque errato – aggiunge – denominare la proposta che introduce per blog e libri l’obbligo della rettifica come uno strumento ‘ammazza blog'”.
.

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