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05 Dic 2013  |  4 Commenti

“Madiba” nel cuore

Il Presidente Nelson Mandela, “Madiba”,come era soprannominato dai suoi compagni e dal suo popolo, si è spento all’età di 95 anni, 27 dei quali trascorsi nel lager razzista sudafricano di Roben Island dove lo avevano rinchiuso, in condizioni disumane, i suoi aguzzini.  

Nelson Mandela è stato e resterà per l’eternità un simbolo per tutti quegli uomini e per tutte quelle donne che lottano per la libertà, l’eguaglianza, la giustizia e per l’abbattimento di ogni forma di discriminazione e oppressione.

La vita di Mandela è un esempio per tutti e in particolare per noi.

E’ un giorno di grande tristezza.

Onore e gloria eterne al Presidente Nelson Mandela.

Ciao Madiba, che la terra ti sia lieve!


4 Commenti

Fabrizio Marchi 11:53 pm - 5th Dicembre:

Data l’eccezionalità dell’evento e l’altissimo valore simbolico che rappresenta la figura del Presidente Nelson Mandela, propongo 24 ore di silenzio sul blog a partire da ora se non – chi lo volesse – per ricordare la sua persona.
Grazie a tutti.

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Fabrizio Marchi 2:42 pm - 10th Dicembre:

Fabio C.,

Non lo condivido affatto. Anche se vorrebbe avere un approccio apparentemente equidistante, a mio parere è invece molto parziale e, al di là dell’analisi storica e politica della realtà sudafricana (sulla quale avrei naturalmente molto da dire…) sorvola con colpevole superficialità (e con eccesso di benevolenza…)sui gravissimi risvolti del regime razzista instaurato dagli afrikaners, quali il ricorso sistematico alla tortura e ad una repressione feroce e sistematica della popolazione nera. .
Come si fa a dire, cito testualmente:” Sul piano del principio, l’implementazione dell’apartheid è passata attraverso significative violazioni dei diritti di proprietà e della libertà economica ed attraverso un restringimento delle libertà civili”.
“Significative violazioni dei diritti di proprietà e della libertà economica”? Ma stiamo scherzando o cos’altro? L’uso sistematico della tortura diventa una “significativa violazione dei diritti di proprietà e della libertà economica”? Sparare alzo zero sulla gente durante le manifestazioni provocando centinaia di morti, uomini, donne, bambini, vecchi, senza distinzioni, come avveniva altrettanto sistematicamente, è una “significativa violazione dei diritti di proprietà e della libertà economica? Per non parlare dell’ orrore del regime dell’apartheid dove il nero era considerato qualcosa a metà fra un uomo e un animale…
Non scherziamo, ragazzi…
Comunque, eventualmente, se avrò tempo, commenterò l’articolo di Faraci anche dal punto di vista politico…

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armando 10:53 pm - 11th Dicembre:

Secondo me l’articolo di Faraci dice anche alcune cose interessanti, ma ha alcuni punti debolissimi. Faccio solo due esempi. Quando scrive sull’uso della forza e della violenza, nonchè sulle tendenze filosovietiche del partito di Mandela, dimentica l’essenziale, e cioè che quelle tendenze erano semplicemente una reazione (quasi obbligata in quel contesto) ad uno stato di cose intollerabile. Poi è ben vero che gli afrikaner bianchi sono sudafricani a pieno titolo e che, forse, si poteva pensare a diversi tipi di federalismo che potessero preservare le diverse culture presenti nel paese, ma tutto ciò poteva essere fatto, forse, solo a partire da non considerare quelle diversità in termini di superiorità (bianca) e inferiorità (nera). E ciò non è avvenuto, semplicemente. E ciò spiega perchè Mandela non poteva accettarlo.
armando

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