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La deputata del PD Michela Marzano, ha avuto un mancamento durante la turbolenta seduta dell’altro ieri alla Camera, in seguito agli insulti ricevuti dal deputato del M5S, De Rosa, che si sarebbe rivolto a lei e ad un gruppo di deputate del suo stesso partito insinuando che se loro ricoprono quel’incarico è solo grazie al fatto di essersi prodotte in prestazioni sessuali.
Una battut(accia) che, come tante altre battutacce, parolacce e improperi, più o meno triviali, vengono rivolte da qualcuno/a nei confronti di qualcun altro/a all’incirca qualche decina di migliaia di volte ogni minuto di ogni giorno per le ragioni e nei contesti più disparati.
Nonostante ciò la sensibilità (ferita) della Marzano non ha retto all’urto di tanta violenza verbale e psicologica (figlia della cultura patriarcale a maschilista di cui è ancora intriso il nostro paese), che potrebbe lasciare delle tracce indelebili sulla sua psiche. Naturalmente è scattata prontamente la solidarietà da parte delle altre colleghe e della Presidente Boldrini, indignate per questa ennesima volgare dimostrazione di violenza maschilista.
Un’altra deputata del M5S si è invece beccata non una parolaccia ma una bella manata in faccia da un deputato di uno dei partiti fantoccio che sostengono il governo, ma in questo caso pare che non sia scattata nessuna solidarietà nei suoi confronti da parte della Boldrini e delle deputate del PD.
E va bè, questione di sensibilità che certamente non può essere misurata col bilancino, ciascuno ha la sua e non possiamo metterci a sindacare.
Mi chiedo:” Se tanto mi da tanto, quale potrebbe essere la reazione della Marzano di fronte ad un episodio anche leggermente più cruento o drammatico? Io personalmente, ma credo tutti/e o quasi, ne avrò vissuti qualche centinaio nel corso della mia vita, non foss’altro per tutti gli insulti, i calcioni, gli sputi, le gomitate, le risse e le aggressioni fisiche subite durante la mia lunga “carriera”, (magari, si fa per dire…però la passione c’era e c’è tutta…), calcistica…
Per non parlare della violenza sia fisica che psicologica che ho subito (e anche inferto) per ragioni politiche.
Se avessimo tutti/e la stessa sensibilità della Marzano l’umanità si sarebbe già estinta, nel senso che il suicidio sarebbe all’ordine del minuto, dato il tasso di violenza che ci infliggiamo quotidianamente e in mille modi diversi. Se avessi avuto un mancamento ogniqualvolta qualcuno nel corso della mia vita mi ha dato del figlio di puttana o mi ha mandato a fare in culo anche con modo assai bruschi (per non dire violenti), avrei dovuto già da molto tempo essere entrato in uno stato di coma vegetativo…
A meno che il problema non sia dato dal fatto che il sottoscritto, a differenza della Marzano, essendo un uomo, potrebbe essere dotato di una minore sensibilità…
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112 Commenti
Sono abituate da sempre e fin da giovanette a maltrattare i maschi, a coltivare pensieri ed emozioni negative e violente contro di loro, ad esprimersi in pubblico e negli scritti con tesi antimaschili di grande aggressività (La Marzano ne ha fatto una scienza e una carriera filosofica) e non è successo loro mai niente. Anzi ricevono applausi e grande considerazione dai maschi stessi che vanno pestando moralmente. Queste guerriere antimaschili da conferenza però crollano alla minima reazione. E’ la sindrome del potente impunito, offensivo e psicologicamente violento nel suo rapportarsi all’inferiore finchè questo subisce e subisce in silenzio (zio Tom): se quest’ultimo gli restituisce un centesimo della violenza subita, il potente è psicologicamente ed emotivamente disarmato e nello stupore doloroso di una reazione da lui inimmaginabile, finisce per crollare. Cara Marzano, e socie, torna su pulpito a far prediche misogine: nella tua chiesa ci sono solo i tuoi fidati fedeli occupati nell’esercizio spirituale del pentimento di essere maschi. Lì nessuno obietterà mai nulla nè alcun maschio opporrà resistenza alcuna alle tue male-dizioni.
cesare(Quota) (Replica)
La politica è questione di “bon ton” tutto il resto è hate speech
fabriziaccio(Quota) (Replica)
Sappiamo bene che le femministe usano ogni pretesto per tirare fuori l’odio di genere, l’insulto di genere in modo da rendere le donne intoccabili e incriticabili a prescindere.
E tuttavia, pur avversando la schiavitù del politicamente corretto, nella fattispecie, si è trattato di un insulto che non saprei come altro definire se non biecamente maschilista. Un grosso autogol (di un uomo che rappresenta i cittadini in Parlamento) da cui potranno scaturire nuove invettive antimaschili.
paolo(Quota) (Replica)
paolo,
Si, è vero, non c’è dubbio che sia stato un autogol, uno dei tanti che si segnano da soli quegli uomini che normalmente se ne stanno zitti e subiscono e poi sbottano improvvisamente e improvvidamente dove invece dovrebbero mantenere la calma.
E’ normale che se non c’è un processo di elaborazione e di consapevolezza è ovvio che le reazioni finiscono per essere inevitabilmente queste: incontrollate, fuori luogo, scomposte. E naturalmente si scopre il fianco all’avversario che ha buon gioco nel tirar fuori il solito armamentario di sempre.
Il risultato finale, nel caso specifico, è che la Camera ha votato una legge per ricapitalizzare le banche (che sono in sofferenza, come sappiamo tutti, a suicidarsi non sono gli artigiani, gli operai e i piccoli imprenditori ma i banchieri…) e il tutto verrà ricordato come la giornata dell’insulto sessista ad una parlamentare del PD, femminista militante, una che, come ha giustamente ricordato Cesare, ha costruito la sue fortune accademiche e politiche grazie ai deliri femministi che ormai trovano ampio spazio nelle nostre università.
A tal proposito mi giungono notizie a dir poco allarmanti da Villa Mirafiori (facoltà di filosofia di Roma) da un mio giovane amico studente in filosofia (figlio di una mia amica) , che mi parla di una facoltà ormai egemonizzata dal pensiero femminista dove la gran parte dei seminari sono a sfondo genderista femminista e ovviamente tenuti da queste pseudo docenti non si sa bene in cosa, come ci sono arrivate, ecc. ecc.
Il clima da questo punto di vista – mi racconta – è pesantissimo, guai a chi osa contraddire. Sarebbe emarginato da tutto il contesto sotto ogni punto di vista. Ma in realtà a nessuno passa neanche per la testa perché ovviamente il tutto è considerato come un fatto acquisito, è così e basta. Mi racconta che lui va spesso a questi seminari per rimorchiare (il ragazzo è molto sveglio e ha già capito come funzionano le cose…) e finge di stare al gioco…
Allucinante…Meno male che sono nato ormai tanti anni fa, certo la storia non mi ha risparmiato questo scempio ma ho purtroppo l’impressione che i miei nipoti se la passeranno ancora peggio del sottoscritto…
Lavoriamo affinchè non sia così…
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Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Cesare
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Queste guerriere antimaschili da conferenza però crollano alla minima reazione. E’ la sindrome del potente impunito, offensivo e psicologicamente violento nel suo rapportarsi all’inferiore finchè questo subisce e subisce in silenzio (zio Tom): se quest’ultimo gli restituisce un centesimo della violenza subita, il potente è psicologicamente ed emotivamente disarmato e nello stupore doloroso di una reazione da lui inimmaginabile, finisce per crollare.
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Esattamente, il che dimostra la reale fragilità femminile e cosa accadrebbe alle suddette se gli uomini iniziassero a percepire, considerare e combattere l’altro sesso, esattamente come percepiscono, considerano e combattono i propri “compagni di genere”…
Tiziano(Quota) (Replica)
Fabrizio
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A meno che il problema non sia dato dal fatto che il sottoscritto, a differenza della Marzano, essendo un uomo, potrebbe essere dotato di una minore sensibilità…
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In realtà, al pari di altri milioni di uomini, sei semplicemente più temprato e pertanto più resistente…
Le stesse scazzottate giovanili ci rendono più tosti delle “delicatissime” femminucce.
Tiziano(Quota) (Replica)
Tiziano,
il riferimento alla mia presunta minor sensibilità rispetto ad una donna ) o in genere di un uomo rispetto ad una donna) voleva essere ironico…
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
>>
Lo so, Fabrizio…
Tiziano(Quota) (Replica)
Fabrizio è chiaro e fattene una ragione: appartieni al genere che ha scritto tutta, dicesi tutta la poesia,la musica, la letteratura,la pittura, la scultura, la religiosità, ecc. ecc. di ogni secolo e come ognuno sa si tratta di espressioni di insensibilità umana. Infatti solo spiriti freddi, cuori gelidi, privi di empatia umana, perfetti esempi di durezza di cuore e di spirito si esprimono nella pietra o nella tela o sulla carta o su sette stupiodi segnetti neri da cui traggono dei rumori o si inventano Iddio. E’ per questo che cercare fra le donne un Michelangelo, un Dante, un Mozart, un Omero, un Matisse, un Cristo, ecc. ecc. è un’impresa impossibile.
cesare(Quota) (Replica)
Oggi, anche scene come questa, sarebbero irrealizzabili…
http://www.youtube.com/watch?v=BRqOKzEpUXY
Ormai, a livello mediatico, non si può più dire nemmeno “a” ad una femmina.
Tiziano(Quota) (Replica)
Ma davvero credete che la reazione della Marzano sia stata quella di una intimamente fragile che crolla?Io credo invece che abbia colto la palla al balzo per strumentalizzare il fatto e inscenare il solito vittimismo.
andrea(Quota) (Replica)
giovanni carducci(Quota) (Replica)
in questo artistico maschile mondo mi ci metto anche io che di fumetti artisticamente mi destreggio ed occupo
giovanni carducci(Quota) (Replica)
andrea,
No, infatti non lo crediamo neanche un pò…
Il mancamento dela Marzano è simile alle finte lacrime che mettono sugli occhi delle attrici durante la scena di un film…
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Una Comencini delirante a proposito dei fatti a 5 stelle dell’altro ieri:
Ethans(Quota) (Replica)
Vabbe’ metto il link, poi mi spiegherete come inserire i video:
Ethans(Quota) (Replica)
Altro che delirante,questa qui si è bruciata il cervello ..ma se le mando a cagare ? Sono sessista oppure no ?
Mauro Recher(Quota) (Replica)
Fabrizio Marchi,
Esattamente quanto successo negli USA qualche decennio fa …
fabriziaccio(Quota) (Replica)
giovanni carducci(Quota) (Replica)
credo che ci sia poco da aggiungere
Mauro Recher(Quota) (Replica)
Credo il movmento 5 stelle abbia un comportamento distruttivo. Basta vedere che non si sono opposti a questa schifosa legge elettorale.
Aliquis(Quota) (Replica)
In riferimento alle parole di Andrea Scanzi, vorrei chiedere: ma cosa sono “le vere femministe” ??
Il problema è che è anche molti di quegli uomini consapevoli dell’esistenza di una QM, non hanno ancora compreso che nel profondo le femministe si somigliano un po’ tutte, e che il loro reale obiettivo non è una fantomatica “parità” con l’uomo ma il potere…
Tiziano(Quota) (Replica)
Di chi proverbialmente non si può dire che bene? risposta: dei morti. A chi proverbialmente bisogna dare sempre ragione? Risposta: ai matti. A chi proverbialmente bisogna concedere una posizione di favore? Risposta: le donne e i bambini. Domanda: quale ideologia impone di dire sempre bene delle donne, dare loro sempre ragione, e concedere loro vantaggi in quanto donne? Meditate, amiche, meditate.
cesare(Quota) (Replica)
Ethans,
come avrai notato, al momento non è possibile, da parte dell’utente, caricare direttamente i video. Devo assolutamente trovare un buon plugin che assolva alla bisogna …
Comunque tu manda il link, il codice lo inserisco io.
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
Ethans,
La Comencini è solo una squallida sessista misandrica. Perfetta esponente di quell’ideologia divisiva, mistificatoria e totalitaria (non tollera altra visione che la sua) che va sotto il nome di F-E-M-M-I-N-I-S-M-O.
E’ meglio non giraci attorno e dirlo chiaramente. Non sarebbe l’ideologia -subordinata ma funzionale- delle classi dominanti se fosse altro. L’avrebbero schiacciata da quel dì se fosse stato altro!
A parte l’assunto di fondo, ridicolo se non fosse il refrain del nuovo potere, di cui le/i comencini-girls&boys sono le/i utili idiote/i riesce a dire delle cose platealmente falsificate con assoluta nonchalance.
“Però poi non si piangano le ragazzine vittime di aggressioni, vittime di bullismo da parte dei loro coetanei…”
La signora lo sa di cosa parla? Penso proprio di no. Non bisogna essere sociologi, psicologi della crescita, ma nemmeno registe e sceneggiatrici per saperlo. Il bullismo è un fenomeno “intra-genere”. E’ sempre avvenuto tra maschi e avviene (da quando la sua generazione -che è anche la mia, sigh- è al potere guardacaso) da relativamente poco tra femmine. Ma sempre all’interno del proprio genere. La norma (triste, ma tant’è..) è questa Comencini. Chieda, chieda … ma non ha bisogno di scomodare luminari. Può chiedere anche alla più umile bidella. Sempre che lei ne conosca. E se qualche caso si è verificato in tal senso lei lo sa benissimo che non è la norma ma l’eccezione.
Va bene che lei e consorelle siete specializzate nel rilevare situazioni patologiche delimitate e costruirne sopra dogmi universali però .. però: a tutto c’è un limite. Lei è assolutamente squallida nell’usare falsità assolute per creare un’atmosfera da “caccia all’uomo cattivo”. Si vergogni.
Una domanda Comencini. Ma lei si dissociò o criticò la Guzzanti quando si espresse in questo modo nei confronti della Carfagna?
….
….
Spero di si. Almeno dimostrerebbe coerenza. Se non l’ha fatto, almeno abbia il pudore di tacere.
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
Ok grazie Luigi x il video…
Ethans(Quota) (Replica)
……
Mi chiedevo ….. preoccupatissimo per la salute della Marzano: ma come si sarà sentita dopo l’esibizione della “maschilistissima” Guzzanti?
Spero non abbia avuto un mancamento, o peggio. Povero fiorellino …..
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
Tutto cambia per cui si dirà: non si devono avere pompini negli armadi. Nuova norma che apre una nuova straordinaria branca degli studi di filosofia morale. Eccezionale scoperta filosofica merito da ascrivere tutta alle nostre filosofe femministe e che sta alimentando un serrato dibattito filosofico tra i più acuti e arditi intellettuali italiani.
cesare(Quota) (Replica)
cesare,
Caro Cesare, ho talmente apprezzato questo tuo ultimo ironico e intelligentissimo commento (accde spessissimo, per la verità…) che non ho potuto fare a meno di copia-incollarlo sulla mia bacheca di facebook. Sono certo che mi perdonerai per questo “scippo”…
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Per come sono fatto io ,(non so se sia un pregio o un limite) anche in casi di estrema arrabbiatura,in 43 anni forse ho detto una bestemmia un paio di volte ,ma proprio 2 di numero ,mai detto puttana e/ o troia e/o pompinara a nessuno/a ( pensato si ) ecc ecc ..Credo che le cose possano essere dette anche senza offendere … detto questo capisco il senso del post di Cesare ,che invece di occuparsi di temi fondamentali della nostra democrazia , non da meno della vita dei cittadini , tutti a sindacare a chi ha detto pompinara a chi , come in una specie di gossip ,dove se un uomo perde la vita per il lavoro viene presto dimenticato ,ma se quello ha messo le corna a quella (o viceversa) diventa un caso nazionale da molte ore televisive ….
p.s ieri ho visto la pubblicità (su canale 5 ) di quella dei manifesti delle donne con il fumetto , una curiosità ,tanto per restare in tema
Mauro Recher(Quota) (Replica)
Un’altra col cervello in pappa:
http://m.huffpost.com/it/entry/4712800/
Ethans(Quota) (Replica)
>>
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La non equipollenza, la tragedia della disparità. E, se salgono davvero in alto, come l’onorevole Boldrini, le donne finiscono travolte dal terrore animale che molti uomini provano, di fronte a chi, oltre al potere di generare, conquista anche quello di parlare, decidere, comandare.
>>>>
Ma io non ho mica capito cosa sarebbe questa “paura delle donne”, “paura del loro potere di generare”, ecc…
Dico: ma qualcuno di voi ha mai provato questo genere di “paure” ?? Scempiaggini che delle viziate femministe di cacca possono permettersi di pronunciare solo perché viviamo in un mondo cosiddetto civilizzato: in un mondo più primitivo non potrebbero neppure fiatare…
Peraltro la Boldrini è una vera e propria incapace, ma non perché è nata femmina: no, perché è veramente inadatta al ruolo che ricopre.
Tiziano(Quota) (Replica)
Ho ascoltato i telegiornali di oggi ed ho avuto la netta impressione di un tentativo da parte della Sg.ra Boldrini di.svolgere un ruolo di provocazione allo scontro di genere finalizzato ad interpretare e coagulare i progetti antipopolari e autoritari della maggioranza e di finalizzare e coagulare i progetti antipopolari e autoritari della maggioranza allo scontro di genere. Al suo fianco si si è schierata la lobby femminista femminile fra i deputati e nei media. Se così è allora la Signora sta interpretando il suo ruolo in modo del tutto estraneo ai previsti compiti e alle prescritte finalità. Un’azione pericolosissima per la tenuta democratica del paese. Un comportamento eversivo.
cesare(Quota) (Replica)
Caro Mauro
anche per me non è un abitudine bestemmiare. Se mi è successo o mi succede di sbroccolare piu in là di un mandare a fare in culo, dare dello/a stronzo/a non vado.
Nè tantomeno ho dato della zoccola o della troia ad alcuna donna. Anche quando, qualche volta, taluna se lo sarebbe meritato.
Ci sarebbe però da chiedersi perchè molti uomini lo fanno.
Forse la lettura del link allegato qualche risposta può fornirla.
Gianni Chiodi e Letizia Marinelli, in ballo anche progetto post sisma da 1,5 milioni di euro
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
Tiziano,
La paura delle donne è semplicemente la paura nei confronti di quel potere distruttivo e destabilizzante per ogni ordine sociale che loro ontologicamente portano in dote, un potere che gli uomini hanno da sempre saputo tenere saggiamente a bada e che allo stato è lasciato correre sempre più a briglia sciolta, con le spiacevoli conseguenze che tutti noi ovviamente conosciamo. Entrando nel particolare e soggettivizzando la questione posso dirti che il sottoscritto ad es. ha provato più volte questo genere di paura: una vera e propria morsa di angoscia che ti stringe il basso ventre e ti avvelena l’anima, lasciandoti vuoto e senza forze nel tentativo di trovare un senso al gelido dolore in cui LEI ti ha fatto lentamente sprofondare.
Ethans(Quota) (Replica)
cesare,
A mio parere sta cercando un pretesto per pararsi il culo di fronte alla pubblica opinione relativamente allo scempio che ha combinato per la prima volta in tutta la storia repubblicana (robe che neanche Robespierre era così frettoloso a far calare la puleggia), quale miglior appiglio dunque se non aggrapparsi furbescamente alla parolina magica STUPRO per tacitare gli urlatori di turno?
Ethans(Quota) (Replica)
Sottoscrivo…
Ethans(Quota) (Replica)
Luigi》》Ci sarebbe però da chiedersi perchè molti uomini lo fanno. Forse la lettura del link allegato qualche risposta può fornirla.
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Forse perchè la maggior parte delle volte queste indicibili esternazioni sono foriere di verità?
Ethans(Quota) (Replica)
Una notte x 1,5 milioni di Euro: un personale politico maschile opportunista fino alla follia, ma soprattutto un maschile fragile e culturalmente arretrato su cui la furbizia e la violenza psicologica di alcune donne in carriera ha buon gioco. Questi sono maschi totalmente privi di una autentica virilità facile preda della ricattatrice sessuale di turno, pronta poi a generalizzare al genere maschile tutto l’accusa di violenza sessuale. E questa cos’è visto che è manifesta la subornazione violenta di una personalità maschile assolutamente fragile e irresponsabile? Perché non dovrebbe essere considerato un caso ed un reato di violenza sessuale? Forse perché la vittima è un maschio “che però se l’è fatta”? E’ esattamente il simmetrico della violenza alla donna di cui un tempo si diceva “però ha goduto” o sbaglio?
cesare(Quota) (Replica)
Penso che la campagna di insulti volgari lanciata da Beppe Grillo contro la Boldrini sia dannosa per gli uomini stessi.
Tagliato da Zeus(Quota) (Replica)
giovanni carducci(Quota) (Replica)
Tagliato da Zeus,
E invece quelli della Boldrini che dice che i lettori del blog di Grillo (e in generale del M5S) sono dei potenziali stupratori, cosa sono?
E’ più grave il comportamento di un singolo deputato che perde le staffe in un momento di rabbia e concitazione e dice ad un gruppo di deputate ciò che pensa una gran parte del popolo (anche se non lo dice) oppure quello della terza carica dello Stato che si rivolge agli italiani in televisione criminalizzando in quel modo becero quelli che non le pensano come lei?…
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
La Boldrini, ripeto, porta la terza carica dello Stato ad attivarsi come promotrice dello scontro di genere: non può più coprire quel ruolo. E’ uno scandalo istituzionale che sia ancora lì e la prova che buona parte dei politici maschi hanno perso di vista la realtà ed il bene del Paese.
cesare(Quota) (Replica)
Ancora una volta devo ricredermi.
Siete un movimento antidemocratico.
Questo volta addio sul serio.
Tagliato da Zeus.(Quota) (Replica)
Tagliato da Zeus.,
Io invece credo che tu sia un uomo con le idee molto confuse, Aliquis-Tagliato da Zeus, devi ancora capire chi sei e cosa essere. E non parlo per sentito dire ma perchè in qualche modo ci siasmo conossciuti, sia pur solo telefonicamente. Nulla di male, sia chiaro, non è mica una colpa non avere le idee chiare sul mondo e soprattutto su noi stessi, però questo non ha nulla a che vedere con l’affibbiarci l’etichetta di antidemocratici; un atteggiamento che trovo anche poco corretto da parte tua.
Ciò detto, noi siamo sempre qui, quando e se per l’ennesima volta cambierai idea, sarai sempre il benvenuto. I nostri avversari sono ben altri, non sei certo tu…
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Non sono l’ unico ad essere confuso.
Mi sembra che lo siate anche voi.
Vi faccio conoscere l’ opinione di Spinoza e mi
dite giustamente che quella è un’ opinione che poteva essere sostenuta soltanto nel Seicento.
E Luigi Corvaglia dice che non ci si può affidare agli antichi perchè così si offrono argomenti al femminismo. Allo stesso modo, non si dovrebbe condannare l’ offensiva insultante di Grillo per lo stesso motivo? Non si può accettare l’ inciviltà di un tale comportamento perchè esso è contro la dignità umana, quindi anche contro la nostra.
Se la Boldrini ha sbagliato (ma le maggiori responsabilità per me le ha il governo) bisogna a mio avviso rispondere politicamente, non volgarmente. Ora le femministe diranno che gli uomini approvano gli insulti perchè sono tutti dei degenarati. Lo stanno dicendo. E poi la grandezza di un movimento lo si vede dalla sua capacità di gauardare oltre il proprio particolare: la democrazia sta scomparendo per tutti, anche per le donne; basti vedere com’è la riforma elettorale in corso.
Perchè Umoni Beta non si pronuncia sulla legge elettorale?
Tagliato-Aliquis(Quota) (Replica)
Tagliato-Aliquis,
Posso dirti la mia idea sulla legge elettorale ,con lo sbarramento alto premette solo ai grossi partiti di sedere al parlamento ,in nome di una tenuta di governo …(da quello che ho capito ) ma, la vera porcata ,per me avviene sia se si vogliono le preferenze(da me auspicate) o le liste bloccate(porcata al quadrato) , perchè è obbligatorio scegliere esponenti di sesso opposto e per me se c’è un obbligo non siamo più in democrazia ma in una dittatura
Mauro Recher(Quota) (Replica)
@ Tagliato-Aliquis
Cerchiamo di rimettere le biglie al loro posto.
Non sono un fine pensatore, uno studioso di filosofia, etc. ……. non lo sono, non ho mai pensato di esserlo, in definitiva nemmeno mi interessa esserlo. Non ho sovrastrutture derivanti da studi in tal senso, obbligati o meno. E che non ho mai millantato avere (credevo che il commento a cui ti riferisci fosse abbastanza chiaro al riguardo). E’ uno svantaggio? E’ un vantaggio? Non lo so. Probabilmente il primo che ho detto. Ma è la verità.
Se c’è un minimo di abilità che mi riconosco è quella riguardante “l’intuito politico” (sempre che mi metta d’impegno però ….). Ma quello non mi deriva da studi, ma dall’esperienza.
Stai parlando insomma con un “ragazzo di bottega” (chi si azzarda a fare l’ironia sul ragazzo lo strozzo ….. 👿 ). Con un “buon selvaggio”. Quanto può esserlo uno nato nella seconda metà del ‘900 in Italia.
Se non sbaglio proprio in risposta ad un tuo commento spiegai il mio modo di vedere la vita e il fatto che tutto questo mi derivava dalla mia formazione. Tecnica. Integralmente tecnica. Eccezion fatta per scrittori e poeti obbligatori anche negli istituti tecnici.
Ciò nonostante non mi sembra, in questo caso, di aver fatto il passo più lungo della gamba. E mi sembra (è la mia impressione) che sia tu a non aver capito.
Ho risposto (e comunque non ho esposto i 10 comandamenti, ma solo il mio personale punto di vista) ad un commento di Roberto in cui parlava genericamente di “antichi”. Non penso che un filosofo del 1600 possa essere considerato tale.
Ed il succo della mia risposta era: non guardiamo indietro rimpiangendo “tempi d’oro” che non sono mai esistiti (per l’uomo normale), ma prendiamo quello che di buono i nostri avi ci hanno trasmesso, rielaboriamolo (non io per carità …) e guardiamo avanti. Questo era il senso. Mi sarò espresso male…
Poi Roberto non ha più risposto per cui non so se il senso del suo commento era quello che gli ho attribuito io o no.
Adesso devo lasciare. Su Grillo ed il resto ti rispondo domani.
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
C’è chi a causa degli alberi non vede la foresta e in una situazione in cui a parlare sui media senza contraddittorio sono gli autodefinitisi democratici e per gli altri da decenni non c’è che pestaggio morale, rimprovera questi ultimi delle accuse loro rivolte. Oggi più che mai, tempo in cui agiscono provocatrici di professione in nome e per conto dei padroni del vapore. Come non accorgersi che l’unica voce ammessa è quella del regime a ideologia femminista? Con tutto il rispetto ma questa “omissione” è assai evidente e mi domando a che cosa è dovuta.
cesare(Quota) (Replica)
Tagliato-Aliquis,
Caro Tagliato-Aliquis, lascia stare Spinoza, la filosofia, le contraddizioni in cui verseremmo ecc. ecc. e proviamo a prendere il toro per le corna.
Ti conosco un po’, è ho la presunzione (lo ammetto) di avere un certo qual intuito sulle persone. Ero indeciso se scriverti in privato ma poi ho pensato di farlo qui, perché questo in fondo è anche un luogo di autocoscienza maschile dove è giusto discutere in modo maturo e consapevole anche di aspetti che riguardano la propria realtà personale. Lo hanno fatto in parecchi, alcuni anche “confessando” problematiche molto personali, disagi che si manifestavano sotto forma di disturbi psicosomatici ecc. (naturalmente non entro né lo farò con te nello specifico, questo è scontato, per ovvie ragioni di privacy).
La mia opinione, in tutta sincerità, caro Aliquis, è che tu debba ancora decidere chi essere e che pesci pigliare, nel senso che devi cioè ancora decidere se il tuo disagio (nel quale, come ripeto, non entro, per ovvie ragioni…) sia dovuto alla realtà esterna o alla tua persona. Detto in parole ancora più povere, sei pervaso da un grande senso di inadeguatezza e di non accettazione di se (problema che riguarda o ha riguardato la pressoché quasi totalità degli esseri umani per lo meno per un periodo della loro vita…) che ti impedisce di osservare la realtà (anche la tua) con la necessaria lucidità. Per cui vivi un conflitto interiore dal quale non riesci ad uscire. Perché quando cominci ad uscire dal tuo guscio e ad ipotizzare che forse, oltre al tuo disagio, c’è anche la realtà esterna che ha la sua parte di responsabilità per la tua situazione complessiva, immediatamente c’è l’altra parte di te che ti dice “No, sono io il problema, sono io che non valgo, sono io l’inadeguato, l’incapace ecc.”. E così si alimenta il circuito vizioso. E’ questo che fa sì che un giorno ci scrivi perché ti senti più vicino e l’altro invece ti allontani.
Ora, la realtà è fatta di interazione fra soggetto e oggetto e non può mai essere completamente rispecchiata, appunto per la semplice ragione che siamo anche noi stessi a creare la realtà, anche se i neopositivisti, gli scientisti e i materialisti con l’eccezione di Marx (checché ne dica la vulgata ortodossa…) non la pensano in questo modo ma ora non è questa la sede per un dibattito filosofico (fra non molto avremo anche quella…’sti Uomini Beta non si fermano un attimo…).
Questo assioma vale anche per te naturalmente, che non sei un ente estraneo alla realtà ma fai parte della realtà stessa e contribuisci anche tu a trasformarla oppure a conservarla così com’è.
Capisco che non è facile (conoscendo le tue problematiche) cercare un equilibrio. Anche perché hai interiorizzato un profondo senso di colpa (per varie ragioni…) e tu capisci che il combinato disposto fra senso di colpa e senso di inadeguatezza è un brutta bestia che paralizzerebbe chiunque e soprattutto gli impedirebbe, come dicevo, di osservare la realtà complessiva, oggettiva e soggettiva, con la necessaria lucidità.
Ora, io credo di aver capito (presuntuosamente…) che tu vorresti essere “coccolato”, compiaciuto, e anche un po’ compatito, specie e soprattutto nelle tue problematiche personali e nelle tue nevrosi, non solo da noi ma anche e soprattutto dal genere femminile.
Ora, il genere femminile da sempre non sa che farsene di un maschile da compiacere, da coccolare o peggio da compatire. Poi ci sono anche le cosiddette “crocerossine” che trasferiscono il loro istinto materno sull’uomo “fragile” da trattare di fatto come un figlio. Ce ne sono moltissimi di questi casi ma se è questo quello che cerchi non siamo e non saremo certo noi gli interlocutori adatti per questo percorso, perché noi andiamo in un’altra direzione, come mi sembra evidente, che è quella di cercare di ricostruire un maschile evoluto e consapevole.
Io credo invece che il tuo tornare qui (e mi fa molto piacere) sia dovuto al fatto che c’è una parte di te che, magari inconsciamente, vuole uscire da quella condizione psicologica auto castrante, in cui ti sei ficcato e voglia essere anche un po’ brutalizzata.
Ed è quello che io, metaforicamente, faccio, perché se un atteggiamento è sbagliato con te, è proprio quello di assecondarti. E infatti non solo non lo faccio ma ti dico pure di darti una mossa perché se aspetti che il mondo (le femmine) apprezzino le tue (indiscutibili) doti umane e qualcuna fra loro (magari una bella crocerossina…) stenda la sua mano verso di te, stai fresco, come si suol dire…O meglio, può darsi pure che prima o poi la trovi, ma questo non ha nulla a che vedere con quello che stiamo faticosamente cercando di fare qui.
Ergo, non ti commiserare e non scambiare i nostri (miei?…) modi bruschi come metodi antidemocratici perché in questo blog (e tutti possono confermarlo) hanno scritto tutti di tutto, perfino i fascisti dichiarati e i tifosacci della a.s. roma (passi per i primi ma per i secondi ci vuole veramente il mio spinoziano spirito di tolleranza, a proposito di Spinoza…).
Scherzi (fino a un certo punto…) a parte, che sono necessari perché non sta scritto da nessuna parte che dobbiamo prenderci a martellate sulle palle, spero di essere stato chiaro.
Tu hai necessità di uno scossone, e anche bello forte, non di una metaforica carezza accomodante sul “capoccione”. Non devi essere assecondato. Anche perché se lo facessimo, non asseconderemmo te, il tuo vero “Es”, ma la tua nevrosi, e io non ho nessuna intenzione di farle questo regalo. Io voglio aiutare te e non la tua nevrosi, cioè la trappola che una parte della tua mente (in combutta con la realtà esterna, cioè con il sistema sociale, culturale ecc.) ha costruito per te. E’ chiaro?
Mi dispiace solo (sinceramente) che siamo distanti fisicamente, perchè altrimenti ti avrei proposto, fra le altre cose, di andare a puttane insieme (paghi tu naturalmente…), primo sano step decolpevolizzante e liberatorio in direzione di una altrettanto sana e profonda pratica psicoterapeutica.
Come direbbe la nostra amica Rita (che è parecchio che non si fa più viva e per questo sarà pubblicamente redarguita..), spero di essermi capito…
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
O:T tifosacci della a.s. roma (passi per i primi ma per i secondi ci vuole veramente il mio spinoziano spirito di tolleranza, a proposito di Spinoza…https://www.uominibeta.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_yahoo.gif
Taci Fabrizio che portiamo qui dentro un pochino di cultura
Mauro Recher(Quota) (Replica)
quoto
giovanni carducci(Quota) (Replica)
Mauro Recher,
Cultura? Si, quella che avete appreso all’ “ammazzatora” (mattatoio, in dialetto romanesco..)… perchè quelle sono le vostre origini ( ) mescolate a quelle delle genti delle regioni dell’ex stato pontificio che in modo massiccio sono pervenute, diciamo così, a Roma, dove era già stata fondata, diversi decenni prima, da un gruppo di romani di sette generazioni (è storia documentata) un’altra squadra di calcio… sia chiaro, non che sia una colpa avere origini abruzzesi, molisane, marchigiane, calabresi, lucane e siciliane (oltre che dell’alto Lazio), però, come dire…il Lazio Club più distante da Roma è quello di Viterbo…
Va bè, basta su, se no poi qualche spione provocatore pensa che parlo seriamente (bè, insomma… ) e va in giro a dire che sono razzista…E poi altrimenti non la finiamo più… e domenica prossima c’è pure il derby… mannaggia a chi li ha inventati i derby…
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Circa le sensibilità ferite non posso non.sentirmi partecipe del lamento della signora in quotarosa straordinaria (per doppio lavoro in turno di notte) che ha cumulato due cariche nella regione Abruzzo, e che ora si scopre pure la sorella ha avuto in quotarosa straordinaria: assunta anch’essa. Come alto si alza il lamento di esclusione da ben remunerati posti pubblici per fancazzisti politici “perché donne” così alto si alza il lamento quando finalmente non discriminate “perché donne”, vengono trovate con le mani nel sacco o a far cavolate e denunciate in pubblico “perché donne”. Anche la signora abruzzese in questione usa questo argomento/lasciapassare. Pertanto sono partecipe del suo lamento anche per adesione intellettuale ad un argomento di logica insuperabile: “perché donna”. Però mi sembra ingiusto avere escluso: “e perché bambina”.
cesare(Quota) (Replica)
Non credo di avere qualcosa di cui vergognarmi
nè di avere in me stesso qualcosa che non va.
Non capisco assolutamente il discorso fatto e
tantomeno la personalizzazione di opinioni politiche. Non c’ entra nulla la mia psicologia con
la situazione generale. Ognuno ha le sue caratterstiche e fa le sue scelte di vita e gli altri non ci devono mettere bocca. Questa è l’ essenza del liberalismo che secondo me deve continuare anche nel socialismo, per non ripetere gli orrori dello stalinismo. Volevo dire che secondo me il foresennato attacco dei grillini contro la Boldrini è antidemocratico, indipendentemente dagli sbagli politici da lei commessi. Su questo volevo si parlasse, non di me.
Qualcuno (tradotto dal latino).(Quota) (Replica)
Non capisco tutto il discorso fattomi da Fabrizio Marchi. Ognuno ha le sue caratteristiche e fa le proprie scelte di vita, ma non ho particolari problemi nè nulla di cui rimproverarmi o vergognarmi. E non sono intevenuto qui per mie questioni personali. Perchè personalizzare? Perchè focalizzare l’ attenzione su di me?
Per me l’ attacco dei grillini alla Boldrini è antidemocratico a prescindere dagli atti da lei compiuti. Di questo avrei voluto si parlasse, non di me. Personalizzare questioni di merito è un’ atteggiamento non molto spinoziano. Mi chiedo se il socialismo che propugnate non sia un pò invecchiato, vale a dire un pò staliniano.
Mi convince invece il socialismo di Tsipras, quello è davvero quello più adatto ai nostri tempi.
Qualcuno (tradotto dal latino).(Quota) (Replica)
……….
Quindi UB è un movimento antidemocratico perchè non si è dissociato dall’attacco dei 5 stelle al Presidente della Camera.
Va da sè, se sbaglio correggimi, che il nuovo nemico sono loro. anticostituzionali, brutti, sporchi, cattivi e …. maschilisti ovviamente.
Scusami, non so la tua età, ma io sono abbastanza vecchio da averlo già visto questo film (in cui l’unica variante contro gli avversari politici è l’uso come clava dell’unica ideologia rimastagli:quella sessista e divisiva del femminismo). Con gli stessi protagonisti peraltro. Mi permetterai almeno una buona dose di scetticismo.
Comunque iniziamo a parlarne sgombrando il campo da alcuni equivoci: ha sbagliato De Rosa e hanno sbagliato nell’inserire quel post su FB sulla pagina di Grillo. Anche Sorial ha sbagliato. Per ingenuità. Perchè avrebbe dovuto sapere che quel “boia” a Napolitano, strappato e decontestualizzato dal suo discorso sarebbe stato usato per demonizzare i 5 stelle.
Sono sbagli, certo, importantissimi perchè hanno permesso di distrarre l’opinione pubblica dagli argomenti, sacrosanti, per cui stavano dando battaglia.
Certamente non gli si può dare degli antidemocratici perchè hanno reagito animosamente ad un provvedimento mai attuato nella storia repubblicana. E peraltro nemmeno presente nel regolamento della Camera. Provvedimento che peraltro non sarebbe dovuto arrivare in quella forma. Ma non mi dilungo su questo. Ti lascio alle parole di Imposimato che qualsosa in più del sottoscritto ne capisce: Decreto Imu-Bankitalia: incostituzionale la legge di conversione
E comunque, in ogni parlamento, ad ogni latitudine, ci sono momenti come dire “caldi”. E’, come minimo, da sepolcri imbiancati scandalizzarsene.
Sul resto, per adesso, ti invito a leggere questo mio commento ad un post della Zanardo sul FQ:http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/12/08/il-conflitto-di-interessi-e-i-soliti-idioti/440161/#comment-731197783
Poi ci ritorno.
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
Qualcuno (tradotto dal latino).,
Caro Aliquis-Qualcuno-Tagliato da Zeus, ho volutamente personalizzato perché mi piace andare all’origine dei problemi e non girarci intorno.
Ciò detto, ho forse scritto che devi vergognarti? Vergognarti di cosa? Ma chi l’ha mai detto? Ho detto proprio il contrario…Cerca di leggere quello che scrivo e di prenderlo per quello che è e non di interpretarlo a tuo modo.
Continui con questa storia dello stalinismo….Mi pare un po’ stucchevole, francamente, anche poco credibile…
Comunque, nel merito degli attacchi “grillini” alla Boldrini. Si potrebbe anche rovesciare il tutto. Il tentativo della maggioranza di governo era quello di far votare in sordina un decreto molto importante e controverso come quello della ricapitalizzazione delle banche (che come abbiamo visto nascondeva molte incognite e una volta portato alla luce ha sollevato una discussione molto accesa, come non poteva esser altrimenti), i grillini se ne sono accorti e hanno avviato la discussione, anche con l’ostruzionismo, certo, fa parte anch’esso del gioco democratico tant’è che è previsto dalle leggi e dalla Costituzione. Ricordo che in Parlamento è successo di molto “peggio” di quella mezza gazzarra di alcuni giorni fa e che ci sono stati innumerevoli casi in cui le opposizioni hanno fatto ricorso all’ostruzionismo. Riporto questo articolo pubblicato su FB da un mio amico:
” Andreotti così racconta il primo vero ostruzionismo ad opera del PCI di Togliatti che, nel 1948/49, si oppose ferocemente all’adesione al Patto Atlantico: “Si andò avanti a oltranza, tre giorni e tre notti. Però l’ostruzionismo comunista, più che sulla logorrea, puntava sulle intemperanze, per far sospendere la seduta. Ai Comuni i deputati brita…nnici solevano leggere la Bibbia. A Montecitorio volavano insulti, talora anche banchi.”
Nel 1953, durante la discussione sulla riforma elettorale, il presidente del Senato fu costretto a dimettersi per la paura, dopo essere stato bersagliato dal lancio delle tavolette dagli scranni dei parlamentari comunisti che inneggiavano ad una nuova Piazzale Loreto per la DC.
Gli interventi degli onorevoli non avevano limite di tempo sino alla modifica del regolamento (max 45 minuti) voluta da Nilde Iotti nel 1981 dopo un intervento-fiume di 18 ore e 5 minuti del radicale Boato, che detiene il record italiano seguito da Teodori, Cicciomessere e Giorgio Almirante (detto “vescica di ferro”).
Per costringere il governo Craxi alle dimissioni, i parlamentari del Pci di Berlinguer misero in atto un escamotage: parlare per tutto il tempo a disposizione e poi applaudire a lungo ogni intervento, fino a spellarsi le mani…
Della clausola “tagliola” applicata dalla Boldrini non c’è traccia in quasi 70 anni di storia parlamentare”
E ancora, sempre da FB, La “Domenica del Corriere” di allora, la ribellione in parlamento delle Sinistre in occasione della famosa “legge truffa” https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10203047643782770&set=a.1275007806051.2040944.1555625542&type=1&relevant_count=1
Mai, in nessuna occasione, la “tagliola” (che peraltro non è prevista alla Camera dei Deputati ma al Senato) è stata applicata. Ma, come ripeto, è il metodo che ingenera sospetto. Lo volevano far passare sotto silenzio, come se stessero votando un ordine di servizio interno o gli straordinari dei commessi.
Il M5S li ha “tanati” e ha iniziato a fare quello che è chiamato a fare, cioè l’opposizione. E a quel punto la Boldrini ha fatto scattare la “ghigliottina”. Dopo di che le coses sono andate come sono andate, la gazzarra (finta, perché le gazzarre vere le conosco bene e quella era solo una finta…), l’uscita infelice del deputato De Rosa che ha provocato il “mancamento” della sensibile deputata filosofa femminista del PD, Michela Marzano, e poi le parole, gravissime, della Boldrini (che dovrebbe rappresentare tutto il popolo italiano e invece criminalizza l’opposizione in quel modo…) in Tv dal servo Fazio.
Chi è più antidemocratico ? Ci vogliamo far condizionare dalle immagini televisive che mostrano un gruppo di parlamentari penta stellati che corrono ad occupare i banchi dove siedono i rappresentanti del governo?
Se così fosse saremmo facilmente condizionabili…
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
giovanni carducci(Quota) (Replica)
Alessandra Moretti scrive al «Corriere»: «Mostrare i volti di chi insulta sul web»
……
Caro direttore, provo a tirare le somme di quanto accaduto nelle ultime due settimane, tra il Parlamento e il web. Non a caso tra il parlamento più femminile che mai e il web più maschilista di sempre. Ma non parliamo di Rete in generale, soffermiamoci pure sui social network, che sono ora il centro della questione. Claudio Magris ha aperto sulle pagine del Corriere la riflessione sulla diffidenza, sulla distanza da prendere da Facebook e Twitter. Io dico un’altra cosa: riprendiamoci la libertà di dire la nostra sul web. Guardiamo quello che accade negli Usa, dove la scalata delle leadership femminili nelle multinazionali dell’online si è tramutata in una vera e propria «onda rosa» che guida la conquista della Silicon Valley: dalla top manager Susan Wojcicki alla guida di Youtube a Sheryl Sandberg numero uno di Facebook, da Marissa Mayer per Google fino a Carol Bratz per Yahoo. Nonostante questo, la rete è ancora regno di quella che chiamerei un’archeologia machista. Lo dice bene Maria Luisa Agnese raccontando l’ultimo degli episodi «insulti&violenza» nei confronti, guarda un po’, di donne che si stanno sempre più emancipando dalla subalternità rispetto ai colleghi uomini. Mi sono presa l’onere di ripetere in tv l’insulto che mi era stato rivolto in commissione alla Camera e ciò sia per un dovere di cronaca, ma anche per dire che non abbiamo più paura degli stereotipi, nemmeno quelli che ci vogliono «signore» che non usano certi linguaggi.
Abbiamo il Parlamento più rosa di sempre, lo ripeto, e intendiamo restituirlo al futuro dello stesso colore: a cominciare dall’alternanza di genere nella legge elettorale, su cui non faremo passi indietro. La politica è donna, così come la tecnologia. E dunque: esiste la necessità, l’urgenza di reagire. Tanto per cominciare smettendo di fare le vittime! Mostriamo le facce e i volti di chi pensa di intimidirci con offese sessiste. Denunciamo pubblicamente quelle persone che passano il tempo a inquinare uno spazio che dovrebbe essere di tutti, ma che purtroppo al momento è solo di chi ha la voce più grossa (e di timbro maschile). Denunciamo alla polizia postale e replichiamo agli insulti. Non restiamo immobili, non arretriamo perché l’offesa brucia tanto quanto uno schiaffo e a questo tipo di linguaggio dobbiamo rispondere per le rime, proprio oggi quando possiamo cambiare la cultura del Paese costruendo una vera leadership femminile non ricalcata su quella del maschio. È dunque maturo il tempo per dotarsi di strumenti che ridistribuiscano il diritto a esistere e a fare opinione sul web: sono la promotrice di una proposta di legge sull’hate speech (incitazione all’odio) in rete, firmata dal capogruppo del Pd e da un sostanzioso numero di giovani deputati under 35. Troviamo infatti che ci sia una doppia morale sul web: si è fin troppo tutelati contro le diffamazioni sui giornali online e per nulla in quella terra di nessuno che sono i «social». Occorre che i provider inizino un processo di responsabilizzazione dei contenuti, affinché la rete resti luogo di dibattito libero e democratico e non spazio per dare sfogo anche alle peggiori frustrazioni e agli istinti più bassi. La stessa cosa è avvenuta per la pedopornografia. Ma il principio è anche quello di diffondere una cultura personale della responsabilità dell’insulto: perché il problema non è la rete ma chi la usa. E questo lo dobbiamo soprattutto a chi si deve difendere con i propri mezzi senza dover ricorrere ad avvocati; è una legge pensata per le ragazze: è importante che capiscano che reagire è facile, che come si è fatta una battaglia contro la violenza fisica, il cui primo grande risultato è la legge sul femminicidio, ora se ne sta iniziando una nuova. Si può fare molto anche a livello di comunicazione: pubblicare i volti di chi pensa di insultare impunemente sul web è un modo per rafforzare e condividere la reazione. «In alto gli Ipad», dunque: facciamo vedere le facce di chi cerca di intimidirci, limitando la nostra libertà personale.
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
Si, è vero, non hai detto che devo vergognarmi.
E’ chiaro anche a me che la ghigliottina messa in atto dalla Boldrini non è giusta. Ma anche il 5 Stelle non mi convince; non mi ha mai convinto, perchè hanno un’ integralismo di fondo. Fin dall’ inizio Beppe Grillo si è basato sull’ antipolitica e sugli insulti fin dall’ inizio mentre Casaleggio mi pare pervaso da una forma estrema di tecnocrazia
(informaticacrazia). Non accettare alleanze a priori e puntare a sfasciare tutto è un’ altro forte indicatore di non democraticità. Il PCI non era così. Togliatti e Berlinguer avevano una cultura politica elevatissima, fondarono e presidiarono la Costituzione repubblicana, il partito era diffuso e partecipato sul territorio e ricercò sempre il compromesso, il dialogo; furono gli altri a non volerlo. Ed il PCI in mezzo secolo ricorse all’ ostruzionismo soltanto tre volte: nel 1949, nel 1953 e nel 1984; ogni volta su gravi questioni di principio. E quando vi ricorse dimostrò di saperlo fare nel modo giusto.
Aliquis(Quota) (Replica)
Dopo il controllo della carta stampata e della televisione, gentilmente offerto dai maschi zerbini che popolano ahinoi soprattutto l’area politico-culturale di sinistra, ora le femministe vogliono il controllo pro domo loro del web. e per questo mandano in avanscoperta la deputata PD per sondare il terreno, che sanno essere abbastanza sdrucciolevole. Eppure a questo web dovrebbero essere grate perchè senza di esso, che ha offerto loro di compattarsi in una lobby internazionale potentissima, non avrebbero ottenuto neanche una minima percentuale di quello che sono state in grado di ottenere negli ultimi dieci anni. Ma si sa, l’appetito vien mangiando, e la generosità dei zerbini non ha limiti.
C’è anche poi chi sta peggio: basta dare un’occhiata in Francia.
Alessandro(Quota) (Replica)
Alessandro
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. Eppure a questo web dovrebbero essere grate perchè senza di esso, che ha offerto loro di compattarsi in una lobby internazionale potentissima, non avrebbero ottenuto neanche una minima percentuale di quello che sono state in grado di ottenere negli ultimi dieci anni.
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Infatti costoro devono ringraziare proprio degli uomini se ora possono starnazzare e offendere ovunque, perché il web è un’invenzione maschile (come quasi tutto quello che esiste sulla faccia della Terra).
Per coerenza dovrebbero immediatamente smettere di usare tale strumento “maschilista” (campa cavallo…).
Personalmente sono dell’opinione che non vi sia il minimo paragone fra le offese che il sesso femminile vomita nei confronti di quello maschile e quelle che quest’ultimi rivolgono alle suddette. Notoriamente gli uomini si limitano ad apostrofarle col classico “sono tutte troie” , mentre il campionario di insulti femminili è ben più sottile e vasto.
Le stesse madri sono molto offensive con i loro figli maschi, al contrario di quello che fanno i padri con le figlie.
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gentilmente offerto dai maschi zerbini che popolano ahinoi soprattutto l’area politico-culturale di sinistra
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Esattamente, perché l’espansione femminile altro non è che la conseguenza della ritirata maschile.
Viceversa non potrebbero dire neppure “a”, tanto, lo si ammetta o no, quelli fra i due sessi sono rapporti di forza e non di amore. Per cui o comandano loro o comandiamo noi. Tutto il resto è utopia: alle femmine interessa solo il potere.
Daniele(Quota) (Replica)
Mi sembra che la discussione prescinda da una domanda: che c’entra con la questione maschile, con il movimento maschile la discussione sulla guerra di reciproche offese tra la Boldrini e il Movimento 5 stelle? Qualcuno per cortesia può rispondermi? infatti o ho perso qualche intervento, o non ho capito qualche intervento, o mi sfugge qualcosa di importante, o in effetti non è stata data ancora risposta.
cesare(Quota) (Replica)
cesare,
…..
Penso che su questo debba risponderti Aliquis.
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
Provo a rispondere; per me non è facile perchè quando ho accesso al computer sono anche al lavoro; per questo i miei interventi sono sempre brevi. Inoltre sono anche una persona semplice, che non ha studiato.
La questione maschile, a rigor di logica, non avrebbe dovuto entrarci con la gazzarra successa alla Camera dopo la ghigliottina messa in atto dalla Boldrini. Ma ci è entrata dopo, quando sul web sono apparsi gli insulti di Beppe Grillo, soprattutto dopo l’ apparizione del post “Che cosa faresti se tu avessi la Boldrini in macchina” a cui sono succeduti gli insulti più disparati e irripetibili, tra cui alcune proposte di stupro. In seguito a ciò mi è capitato di leggere sul manifesto: “poveri nostalgici del dominio sessuale”. Credo che lo scatenamento degli istinti di alcuni maschi repressi e psicotici, a cui Beppe Grillo ha vigliaccamente posto un’ esca, non faccia bene alla questione maschile; le femministe hanno subito rispolverato il clichè degli uomini volgari e violenti, tutti potenziali stupratori.
Posso sbagliarmi certo, ma credo che una simile gazzarra si ritorca contro i maschi. Forse mi sbaglio, ma Hitler usò l’ incendio del Reichstag; le femministe possono usare gli incendi accesi da Beppe Grillo.
Aliquis(Quota) (Replica)
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2014/02/06/gabbia-raimondo-insulti-sessisti-in-parlamento-e-test-della-banana/264534/ per me fa una riflessione importante verso la fine del video ,cioè che si può dire mafioso e fascista ,ma non si può dire pompini (una curiosità.. perchè c’è una faccina alla fine del messaggio e non riesco a toglierla )? *help*
Mauro Recher(Quota) (Replica)
Aliquis,
Su questo hai ragione, Aliquis, non bisogna assolutamente scoprire il fianco e quelle battute fatte da Grillo e riprese sul suo blog da tanti altri sono degli errori che forniscono solo linfa vitale agli avversari. Ne abbiamo parlato mille volte. Finchè non ci sarà un percorso di consapevolezza da parte degli uomini, finchè la questione maschile resterà silente, sotterranea, rimossa, non affrontata, continuerà ad emergere con queste eruzioni improvvise, incontrollate, tutt’altro che lucide, all’insegna del più vecchio e becero machismo di sempre. E’ come quando si sopporta per tanto tempo e poi si sbotta all’improvviso. Ma questo però è un altro discorso. Tu hai esordito in modo diverso, di fatto prendendo a priori le difese della Boldrini e tacciando il M5S di essere un movimento antidemocratico. E’ legittimo pensarlo, sia chiaro, al contrario di ciò che tu pensi di noi, qu ciascuno può esprimere liberamente la propria opinione. Lo dico solo ad onor del vero, diciamo così.
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
…….
Non preoccuparti. Se non scegli nessuna di quelle che compaiono passandoci sopra il mouse non esce niente.
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
Si può dire pompini in tv: evviva l’emersione del rimosso! padre e madre invece sono cacciati per legge nel rimosso. Non parliamo poi del termine maschio che occupa lo spazio dell’osceno. Mi aspetto dunque l’emergere nella tv dal linguaggio liberato la ricchezza linguistica in uso nei bordelli, e finalmente la scomparsa definitiva dei termini in uso a descrivere la realtà del quotidiano, insopportabile memoria di un tempo di schiavitù.
cesare(Quota) (Replica)
Immaginate cosa accadrebbe al contrario…
>
http://i.imgur.com/H5SGsHO.gif
Sandro D.(Quota) (Replica)
Per via di questo servizo http://www.iene.mediaset.it/puntate/2014/02/26/lucci-speriamo-bene-_8361.shtml Le Iene sono state accusate di molestia sessuale dalla Terragni http://blog.iodonna.it/marina-terragni/2014/03/01/solo-in-italia-la-ministra-molestata/
romano(Quota) (Replica)
La Bacchiddu ha un gran bel sedere. E ce lo ha, con legittimo orgoglio femminile, fatto vedere. Faccia un piccolo passo e tolga, di mezzo, anche quel bianco delle mutandine del bikini: il suo sedere è di per sè autorevole testimonial di bellezza e di sex appeal. E non solo, ma anche di sapienza. Infatti parla e dice tante cose. Per esempio di quanto “oggetto” sia il corpo delle donne agli occhi delle stesse donne e al loro desiderio narcisistico (e chi poi ne dubitava?).
Quel bel culo parla e parla e parla. Per esempio di quale potere di se-duzione una donna è consapevole di avere nei confronti di qualunque maschio, al punto di giocarselo credibilmente per orientare nientedimeno che le sue scelte politiche. E dice anche quale disponibilità abbia a farne un uso strumentale così che, perso il senso critico, “il feroce oppressore” è pronto a fare qualunque autolesionistica fesseria. Ci parla di quanto oppressori possano essere stati storicamengte questi “maschi oppressori” che disarmano dietro ad ogni culo di “oppressa”. Come se quest’ultima non avesse e non sfoderasse poi ben altre armi. Ma dice anche quale ossessivo psicotico diluvio di balle ha impegnato ed impegnano per giorni, mesi ed anni ogni media italico ed occidentale, con le frignate accusatorie circa la donna oggetto. Perfino l’ONU si scomoda e l’Impero.
Il sedere della Bacchiddu vale una intera conferenza stampa internazionale su temi attuali e di grande rilevanza.E poi tante incaute dicono che la donna oggetto è un oggetto.
cesare(Quota) (Replica)
Eh caro Cesare …..quel culo serve per avere voti “sporchi” ,maledetti e subito ..poco importano le idee
La Zanardo si era lamentata del poco spazio che aveva la sua lista (ricordiamo che questa che ha mostrato il sedere , che poi è un semplice bikini e sai che scandalo, e la rappresentate della comunicazione della stessa lista) ma certe liste e movimenti (cito il più famoso cioè il M5S ) sono nati nel web senza bisogno di televisione e io credo che ,se si ha idee valide ,piano piano i consensi arrivano per fare un esempio ..per me il successo di Berlusconi nel 1994 era perchè internet ancora non c’era …
Detto questo ,c’è da considerare che ,nella stessa pagina facebook di questa tizia ,c’era un cartello che ricordava che c’era bisogno di sinistra ,ricordando la statistica che pochi uomini (sempre uomini) prendono quanto 500000 operai ,detta da una che è stata raffigurata in una barca non proprio “proletaria” lascia perplessi ,va beh ,non facciamo facile demagogia ..resta il fatto che gli operai , questi “oppressori” (perchè sono uomini ,io mi domando se dentro ad una fabbrica due operai di sesso diverso ,come fa ad essere uno oppressore e l’altro oppressa ,ma credo che resterà un mistero) fanno comodo ,però poi quando si ricordano il sesso di appartenenza di questi ,magari per un fischio di troppo ,allora vai di maschilismo e di patriarcato ,quando magari è semplice maleducazione
Mauro recher(Quota) (Replica)
http://www.ilcorpodelledonne.net/2014/05/i-corpi-di-noi-donne/
Lorella ci spiega che perdona la leggerezza di Paola Bacchiddu. La Sorella ha sbagliato, ma l’ha fatto in buona fede. Perché ha sbagliato? Semplice, ci spiega Lorella che mostrare il culo in Italia è sbagliato. L’avesse fatto in Egitto, in Iran, in Afghanistan o dove il corpo delle donne viene oscurato avrebbe fatto bene. Le tette delle Femen, per fare un esempio, in paesi dove non si vedono tette ha un ruolo simbolico esplosivo. Qui no. Qui ci sono già troppe tette. Troppa concorrenza banalizza evidentemente. L’articolo è talmente diffuso da diventare poco prezioso.
RitaRita(Quota) (Replica)
Fossi nella Bacchiddu (magari…) dichiarerei che la foto è stata scattata in acque territoriali mediorientali. Così forse si salva.
Rita(Quota) (Replica)
Penso che sia più facile spiegare il culo della Bacchiddu presso i pastori Afgani che presso le femministe occidentali: l’intolleranza fanatica espressa dal movimento femminista credo non abbia eguali in nessuna attuale cultura.Dopotutto dalle culture “arretrate” mi sembra ci vengano più lezioni di saggezza, umanità, dignità e tolleranza che il contrario. Credo che ci accorgeremo presto che questo rovesciamento di prospettiva è già realtà.
Quanto alle Femen violentano qui come in Iran il sentire più profondo della coscienza altrui. Non è un caso che sono le inviate a pagamento del medesimo tipo sociale di persona che non batte ciglio nel rovinare milioni di persone e nel commettere crimini economico/finanziari contro l’umanità.
cesare(Quota) (Replica)
Se il rimbambimento (pre)senile non mi inganna, mi pare di aver sentito proclamare dalla Boldrini (sarà stato l’autunno scorso) che l’esposizione del corpo femminile (oltre ovviamente ad offendere le DD, fatto noto da sempre) è propedeutico allo stupro.
.
Chiedo conferma a voi.
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RDV
Rino DV(Quota) (Replica)
Su IL Foglio di oggi paginone sul tema: il “senonoraquandismo” ha fatto sì che nelle aule di giustizia italiane si sono visti processi che nemmeno a Riad o a Teheran in epoca talebana
cesare(Quota) (Replica)
Il femminismo NON ha mai preteso che le donne si coprissero ma al contrario che si spogliassero.
Francamente non riesco a comprendere tutto questo stupore.
Tarallo(Quota) (Replica)
Come al solito il femminismo è libertario o bacchettone secondo convenienza.
L’articolo del Foglio a cui si riferisce Cesare offre uno spaccato del bacchettonismo moralista di Senonoraquando e compagnia, che NON PUO’ AMMETTERE che ci siano donne che usano liberamente il proprio corpo per ottenere vantaggi di vario genere. Ammettendolo, infatti, si disarticolerebbe la narrazione femminista della donna oppressa sempre e comunque dalla fallocrazia. Sarebbe l’ammissione che la femmina predilige il maschio potente e danaroso non perchè bello o per altre doti interiori, ma appunto solo perchè potente. E gli altri, i normali coi quali nessuna olgettina uscirebbe una sola sera? Si arrangino a guardare ma non toccare in quanto ogni toccata deve essere pagata da chi può. Fine del mito dell’innocenza femminile! Per cui le olgettine DEVONO ad ogni costo passare per vittime di Berlusconi, e quest’ultimo condannato a sette, dico sette, anni per qualche cena sexy o qualche scopata (non importa se con aiuto o no). Insomma il mostro e le vittime. Come sempre, come con le prostitute di strada. Fra l’altro è da notare che una delle femministe più dure, Conchita de Gregorio ex direttora de l’Unità, quando assunse la carica fece una campagna promozionale che mostrave un bel culo di ragazza (naturalmente coperto, non sia mai). Ma si sa, la coerenza non è dote specifica femminile.
Detto questo, quell’articolo e la tesi libertar/libertina che sottende sono anche uno spaccato di una società che mercifica tutto e tutti. Questa è la società della forma merce come unico valore, ed allora è logico che le persone tendano a mercificare se stesse, soprattutto le donne che sono ben consce del valore di scambio del proprio corpo. Bacchettonismo moralisteggiante e libertinismo femministi sono due facce, solo apparentemente opposte, di uno stessa medaglia.
Io non mi ritrovo in nessuna di esse.
armando
PS: Sul piano morale, se così vogliamo metterla, secondo me sono migliori le prostitute di strada che le altre. Lì non c’è finzione ma una trattativa aperta e chiara. E una volta sgombrato il campo dal problema denaro perchè risolto all’origine, può anche accadere che il rapporto cliente/prostituta si arricchisca, diciamo così, di altri aspetti non direttamente sessualgenitali. Talvolta accade, ma vallo a spiegare alle bacchettone.
ARMANDO(Quota) (Replica)
Armando, questa contraddizione di cui parli è solo apparente. Sembra che il femminismo intorno alla questione della sessualità femminile oscilli tra due poli opposti, come un soggetto affetto da schizofrenia. Ma non è così. L’apparenza è una cosa, la realtà è ben altra. La sedicente “questione morale” opposta dal femminismo sulla questione olgettine e veline, è assolutamente circoscritta ad un ambito particolare e limitato(trasmissioni televisive e rapporti con Berlusconi) e che come tale quindi non abbraccia la stragrande maggioranza degli ambiti in cui la donna agisce e interagisce. Tale crociata che molti, a torto,anche e soprattutto in ambito QM, hanno definito “sessuofoba” non contraddice assolutamente il libertinismo sessuale femminile nè quindi va a braccetto con il moralismo religioso dei costumi, in quanto è semplicemente finalizzata ad evitare che con la diffusione mediatica di modelli femminili di bellezza sopra la media(secondo i canoni mediatici) le pretese maschili(in termini di gusti verso le donne)aumentino facendo abbassare di conseguenza il potere sessuale femminile della donna media(in quanto la donna media e “normale” rischia di perdere “valore”). Questo è il timore delle femministe e di tante donne comuni. Pertanto tale crociata antiolgettine e antiveline mascherata da lotta “alla mercificazione delle donne” è invece funzionale alla salvaguardia proprio di quel libertinismo sessuale femminile(privo di ogni forma di reciprocità) che sul potere sessuale femminile fa leva. Altro che moralismo,altre che sessuofobia!
Ma ci vuole tanto ad arrivarci?
Non ce la faccio più a sentir parlare di “femministe suore”, di “femministe talebane”, di “femminismo sessuofobo” e roba simile.
Ora basta!
Tarallo(Quota) (Replica)
Tarallo, il femminismo talebano è una questione di falsa coscienza e di opportunismo. Chiarissimo. E spesso, aggiungo, anche di invidia inconscia. Quello che dico io non è poi così lontano da ciò che sostieni tu.
armando
armando(Quota) (Replica)
Tarallo abbi pazienza: è toccato in sorte ad alcuni maschi di questo Tempo di dover decidere di fare i padri dei propri padri e dei propri fratelli: quando si sa di avere pensieri o di fare azioni che possano essere loro di aiuto, inesorabilmente si deve cedere alle regole della buona didattica fra cui: ripetere, ripetere, ripetere. Alcuni di noi lo stanno facendo da più di un decennio. D’altro canto i campioni della ripetizione e le campionesse della ripetizione sono proprio i nostri antagonisti: è da decenni che raccontano indefessamente la incredibile storiella che ne uccide più la mano maschile che ogni altra causa, oppure l’altra storiella dell’ oppressione maschile, ecc., ecc., ecc. Quindi non stancarti di ripetere.
cesare(Quota) (Replica)
Grazie, Cesare.
RDV
Rino DV(Quota) (Replica)
Tarallo, le tue riflessioni sono spesso approfondite e interessanti, ma su questo tema sei chiaramente fuori strada. Sono anni che il femminismo ci ossessiona con la “mercificazione della donna”, sono anni che porta avanti patetiche battaglie per togliere dalla circolazione pubblicità in cui compare una donna in reggiseno, sono anni che ci rompe i maroni con le veline perchè un po’ svestite, sono anni che solleva i polveroni per la Belen di turno che mostra la coscia, sono anni che “crocifigge” qualsiasi donna osi discostarsi dalla sua visione paranoica, non ultimo questo caso della giornalista che ha osato “pubblicizzare” il suo bikini, e tu mi vieni a scrivere che non è moralista? Certo non è moralista tout court: quello femminista è un moralismo di genere, ipocrita, per questo ancora peggiore, nel senso che si scandalizza e sbraita solo se ci sono donne coinvolte.
Dopo di che non ho niente altro da aggiungere e auguro a te e a tutti una buona serata.
Alessandro(Quota) (Replica)
Oh Cristo Santo, Alessandro, ma l’hai letto il mio post di prima? Già è intervenuto Cesare per bastonarmi paragonandomi al nemico, poi è intervenuto anche Rino per ringraziarlo di avermi bastonato.Poi ti ci metti tu che non leggendo il mio post mi costringi ad esprimermi su cose su cui già mi sono espresso, e non una volta.
Ho detto, per caso, che non sia vero che il femminismo da anni stia lottando per togliere veline e belle donne dalla tv? Ho detto, per caso, che io sia d’accordo con questa loro crociata antiveline e antiolgettine? Non mi pare! Ma non per questo il femminismo sia sessuofobo o voglia coprire le donne e rendere pudici i loro comportamenti. E’ l’ opposto. L’ estremo opposto. Leggi quello che scritto!
Cercate di vedere le cose oltre le apparenze e al di fuori dell’ orticello del piccolo contesto della tv, su cui alcuni di voi avete costruito il vostro dogma del “femminismo moralista”, come se poi la stragrande maggioranza delle donne agisse nella tv, come se poi le donne avessero da guadagnarci a mettersi coperte e pudiche, L’episodio di quella femminista che si fa riprendere con il culo fuori per farsi propaganda elettorale,prende a schiaffi questa vostra tesi. Le donne non ne possono fare a meno dell’ esibizionismo sessuale, perchè è un loro modo per guadagnare consenso, appeal, stima, credito, facendo leva sulla dipendenza maschile nei confronti della gnocca.Figurarsi quindi se il femminismo voglia privare le donne di questa loro potente arma. MAI il femminismo ha invitato le donne a coprirsi, anzi ha sempre linciato educatori e preti che hanno osato invitare le ragazze e le donne a comportamenti, portamenti e costumi un pò meno esibizionisti e un pò più sobri. Io non so come e dove avete tratto questa assurda leggenda metropolitana delle “femministe moraliste”. La libera sessualità post 68ina voluta dal femminismo(non condanno il ’68 sia chiaro,fu grazie ad esso che ci furono i diritti dei lavoratori) si è rivelata un flagello per noi uomini normodotati e pocodotati, perchè è una sessualità allo “stato naturale” , cioè che risponde solo alle rudi logiche naturali, e come tale sganciata da ogni principio etico(non mi riferisco necessariamente a questioni religiose) , nella quale quindi la femmina esercita la selezione naturale nei confronti del maschio e quindi l’ uomo medio viene falcidiato da tale selezione. Perchè così accade in Natura, in tutte le specie animali. Ecco perchè il femminismo si oppone ad ogni forma di regolamentazione etica del sesso sia in versione religiosa(ad es. morale cattolica) sia in versione laica(ad esempio la proposta del MUB su una sessualità nuova basata sulla “spontaneità e reciprocità” è stata duramente contestata e sbeffeggiata dalle femministe). Le femministe hanno preteso e ottenuto una sessualità da BESTIE(“la donna può fare tutto ciò che vuole”, come le bestie quindi), cioè Libero Sesso in Libero Stato- che ha portato la grande maggioranza degli uomini ad uno stato di perenne di frustrazione sessuale, tra masturbazione e porno, perchè esclusa dalla selezione naturale femminile. E tu Alessandro, vorresti ancor di più “liberalizzare” e “deregolamentare” la sessualità femminile, come se le donne non avessero già tutto questo strapotere sessuale.
Il Libero Sesso risponde alle stesse logiche del Libero Capitalismo. Ci vuole un Socialismo Sessuale. E questo può avvenire solo collocando la sessualità all’ interno dell’ Etica. Solo l’ Etica può limitare il potere sessuale femminile. Di qui l’avversione femminista nei confronti della religione cristiana(etica cristiana). Di qui l’avversione femminista nei confronti di quei laici che vogliono regolamentare la sessualità in un’ ottica basata sulla spontaneità e reciprocità(etica laica).
Tarallo(Quota) (Replica)
cosa intendi per socialismo sessuale? che ad ogni uomo spetti di diritto una donna?
fulvioterzapi(Quota) (Replica)
Ovvio.Leggi il mio commento di prima, e capirai cosa intendo. Il socialismo, attraverso la regolamentazione etica, limita il potere e l’arbitrio di chi esercita il potere capitalista. Stesso discorso lo possiamo applicare alla sessualità, limitando il potere sessuale di donne(e uomini alpha).
Tarallo(Quota) (Replica)
Tarallo attraverso quale processo mentale sei giunto alla conclusione che ti ho paragonato al nemico? Ho scritto esattamente il contrario.
Sono pertanto davvero curioso di capire come sei giunto a questa conclusione: forse il mio testo aveva una così doppia possibilità di lettura? E non me ne sono accorto?
cesare(Quota) (Replica)
Cesare, perdonami per averti frainteso. Ultimamente sono piuttosto suscettibile e troppo sulla difensiva.
Tarallo(Quota) (Replica)
@ Alessandro e Tarallo: mi meraviglio, francamente, che due veterani della QM come voi si siano incartati in una simile querelle sulla concezione della sessualità secondo il femminismo (meglio dire i femminismi, e li cito al plurale non casualmente…). E’ ovvio che avete entrambi ragione, e non lo dico per fare il conciliatore che non sono, ma perché tutti e due avete centrato degli aspetti del femminismo, apparentemente contraddittori. O meglio, lo sarebbero se il femminismo fosse una ideologia coerente e logica (ma che ho detto? Logica? … ), ma siccome non lo è, volutamente, il problema non si pone. Non a caso si sono inventate/i diversi femminismi, proprio per poter confondere le acque e aver una risposta buona per ogni occasione (della mancanza di logica e della contraddittorietà intrinseca delle loro posizioni se ne sono sempre strafregate perché sanno che non è quello il punto e che qualsiasi cosa dicano nessuno le/i contrasterà o gli farà notare la contraddizione). C’è quello che afferma e quello che nega, quello neomoralisteggiante e neobacchettone che vorrebbe proibire la prostituzione (e naturalmente perseguire i “clienti, cioè gli uomini…) e quello che invece vorrebbe liberalizzarla perché le donne devono essere libere di fare quello che gli pare col proprio corpo (gli uomini comunque restano sempre dei porci che utilizzano il corpo delle donne..).
E’ una storia molto vecchia, il femminismo è un “mostro” con tanti tentacoli, quando serve entra in ballo uno, e poi, alla bisogna, è il turno di un altro. E’ un gioco delle parti,lo hanno sempre fatto. E lo hanno sempre fatto,ripeto, per la semplice ragione che sanno che qualsiasi cosa dicano, nessuno li metterà di fronte alla contraddittorietà delle loro posizioni. Tutto e il contrario di tutto diventa possibile, è l’ABC del femminismo e mi sorprende, lo dico veramente, che ancora ci “accapigliamo” in discussioni di questo genere. Il paradigma più evidente di questa situazione è dato dall’esistenza delle due principali correnti femministe, quella dell’eguaglianza e quella della differenza. L’esistenza di queste due tendenze, consente loro di poter affermare tutto il contrario di tutto.
Probabilmente quello, diciamo così, neomoralisteggiante, è quello prevalente, quanto meno a livello politico istituzionale, ed è senz’altro quello più ipocrita perché ovviamente serve ad occultare e a coprire la compartecipazione, la consapevolezza e la responsabilità femminile nel processo di mercificazione (in senso lato) della sessualità, e deve presentare le donne come vittime sempre, comunque e dovunque, quando invece sono le donne stesse per prime ad alimentarlo. E proprio per questo, dal nostro punto di vista, non ha nessun senso parlare di sistema maschilista. Loro lo devono fare per ovvie ragioni, perché devono dire che le donne sarebbero costrette dagli uomini a mercificarsi, il che è una menzogna perché come abbiamo sempre detto, sia direttamente che indirettamente, soltanto un idiota preferirebbe pagare per quello che potrebbe avere gratuitamente e liberamente (sempre in senso lato) se fosse veramente gratuito e libero. Ma a quel punto ti rispondono che in questo modo, cioè comprando iol loro corpo, gli uomini diventano proprietari delle donne e quindi ecc. ecc. via discorrendo con i deliri che sappiamo…
E’ per questo motivo, e su questo ha ragione Alessandro, che il femminismo neo bacchettone è quello predominante, non solo in Italia ma anche nei paesi del nord Europa. Proprio perché funzionale ad alimentare e a coprire quell’ipocrisia di cui sopra. Fermo restando che qualora si verificassero delle situazioni in cui quel gioco non regge perché talmente palese (tipo quella pseudo attrice di cui non faccio il nome che si fece pagare cento milioni di vecchie lire da un emiro per una notte di sesso, oppure l’escort che si porta a casa trentamila euro al mese), ecco che entra in campo l’altro femminismo, quello “libertario” che dice che le donne possono fare quello che gli pare ecc. ecc.
Punto e fine della storia. E noi dopo anni e anni ancora stiamo discutere su queste cose?…
Ragazzi, cerchiamo di risparmiare tempo…
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Quotone Fabrizio… la doppiezza è elemento vitale per dare fondamento ai loro paradossi: la logica impallidisce di fronte a chi si può permettere di dire tutto e il contrario di tutto senza dover rendere conto di nulla a nessuno.
Ethans(Quota) (Replica)
Marchi se c’è qualcuno che spreca energia non è chi come me sta o discutendo di cose attinenti alla QM, ma sei proprio tu che perdi giornate per prendere in giro Ciccone o per disquisire di Marx, Hegel, Nietzche cercando di trovare improbabili collegamenti con la QM.
Venendo al tuo commento:o ho ragione io, o ha ragione Alessandro, non c’è altra scelta, le nostre sono due posizioni inconciliabili, diametralmente opposte, perciò è inutile che fai finta di dar ragione anche a me quando alla fine hai detto che ha ragione lui. Io non voglio che mi si dà ragione ad ogni costo(non te le ho chieste, visto che non ti considero un mio “superiore” nella QM), non sono un bambino, voglio solo chiarezza e non ipocrisia. Vi ho già detto e ripetuto che non c’è NESSUNA contraddizione nel femminismo e nei femminismi, vi ho spiegato che questa contraddizione è solo apparente, e l’ha capito anche Cesare. Ma a te e altri convinti con questa cazzata del femminismo “bacchettone e neomoralista”, non vi è entrato in testa. Il Femminismo da sempre predica e invoca la libertà sessuale assoluta e senza limiti delle donne, ma voi invece lo fate passare per una ideologia “moralista e sessuofoba”, solo perchè nel ristretto ambito tv il femminismo vuole togliere Belen e simili, tra l’altro ignorando il vero motivo di questa loro crociata(e cioè il timore che le donne medie perdano “valore”, e quindi loro potere sessuale), motivo che vi ho spiegato ma che tu,alessandro e compari non capite non volete capire, perchè troppo confusi.
Ed è inutile che cerchi di “apparare” la situazione inventandoti questa cavolata dei “tanti femminismi” l’ uno in contraddizione con l’altro. Ci saranno anche tanti femminismi, ma tutti accomunati dall’ anarchia sessuale femminile. Voi siete convinti che liberalizzando ancor di più i costumi sessuali femminili(ma cosa c’è ancora da liberalizzare, visto che le donne sessualmente possono fare tutto quello che le pare e senza limiti?) ne usufruiranno gli uomini, ignorando che la sessualità femminile(non solo in ambito umano) è fortemente selettiva(in quanto orientata al maschio migliore, a differenza di quella maschile che invece è orientata ad accoppiarsi con quante più femmine possibile, quindi molto meno selettiva di quella femminile), e quindi non è certamente la liberalizzazione sessuale femminile a rendere meno ristretta la loro selettività. Anzi, è il contrario: da quando, a partire dagli anni ’70,la sessualità femminile è stata liberalizzata, la selettività femminile è aumentata, oggi riuscire a mettersi con una donna(parlo dell’ uomo medio, non di quello alpha) è molto più difficile che in passato, e lo dimostra anche tutta questa frustrazione sessuale maschile generalizzata.
Quindi liberalizzando la sessualità femminile,come purtroppo è già stato fatto, è semplicemente aumentata la disinvoltura femminile , non si è certo quindi allargato il campo della selezione femminile( anzi come detto prima è finito per restringersi ancor di più). Noi uomini pocodotati e normodotati cosa abbiamo guadagnato da questa liberalizzazione sessuale femminile? Nulla, quindi. Abbiamo solo perso. Solo i maschi alpha ci hanno guadagnato. Prima, certo, c’era il bacchettonismo religioso(questo sì veramente), ed era sbagliato, ma di sicuro c’era più equilibrio tra maschi e femmine nella sessualità, rispetto ad oggi.. Non dico assolutamente che bisogna ritornare a quei tempi, ma nemmeno al contrario si può esaltare e incoraggiare ancor di più questo libertinismo sessuale femminile(che è in quanto tale è femminista).
Bisogna rivalutare il concetto di Etica, in quanto essa è imprescindibile dalla natura umana, è parte integrante di essa.-Solo così ci potrà essere più equilibrio. Il Liberalismo(sia in campo economico che sessuale) favorisce solo i più “forti”, perchè non prevede nessuna regolamentazione etica volta ad equilibrare i meccanismi con i quali le persone possono accedere ai “beni di servizio”, in quanto è tutto incentrato sugli esclusivi interessi(nel campo sessuale, si chiama “edonismo”) dell’ individuo. Occorre un Socialismo in tutti i sensi e in tutti i campi, quindi non solo in campo economico, ma anche in campo sentimentale e sessuale.
Ma se voi non ci arrivate a queste cose, continuando ad esaltare il porno e percorrere la stessa battaglia femminista combattendo contro i “bacchettoni” credendo che anche le femministe lo siano, la vostra battaglia è destinata al fallimento, perchè è una battaglia filofemminista nei contenuti, quindi non farà altro che rafforzare il femminismo.
Se questo è il movimento per la QM, io me ne dissocio completamente,e ovviamente mi dissocio anche dal MUB.
Ufficialmente e irrevocabilmente.
Tarallo(Quota) (Replica)
Tarallo,
Caro Tarallo-Icarus, l’articolo su Ciccone l’ho scritto in dieci minuti e quello su Hegel, Marx e Nietzsche (e su tanti altri) non è mai tempo perso…Mi meraviglia che sia proprio tu a dire certe cose…
Per il resto non so che dirti, ho cercato di spiegarmi al meglio ma evidentemente non ci sono riuscito… Sarebbe tempo perso, questo sì, iniziare una nuova querelle con te. Non per te o con te in particolare, sia chiaro, ma proprio per le querelle in quanto tali. E poi non vedo neanche il senso di stare qui ad accapigliarci fra noi. Non mi interessa e non ha alcun costrutto.
Sarebbe veramente tempo perso…
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Volevo segnalare che la sensibile deputata Marzano sta studiando una proposta di legge per mettere in carcere i gestori di blog pro-anoressia.
La maggior parte di tali blog sono gestiti da ragazze/ragazzine affette personalmente da questo disturbo. In pratica sbattere in galera ragazze anoressiche appena maggiorenni servirebbe a combattere il fenomeno. Potremmo anche arrestare i mendicanti per combattere la povertà…
Enrico Rossi(Quota) (Replica)
Ma santo Cielo perché le avanguardie femminili, le “intellettuale”, le “presidente” a vario titolo e rosaquotazione, risultano essere manifestamente il frutto di una selezione alla rovescia?
Voglio dire che le donne in gamba e intelligenti e sagge e con vivissimo senso della realtà ci sono ma sono state fatte “scomparire” lasciando le luci della ribalta e il monopolio della rappresentanza ufficiale del genere femminile a femmine che sembrano proprio costruite e “messe li” solo per confermare tutti gli stereotipi negativi sul genere femminile.
Insomma perché dal femminile “ufficiale” non si sentono altro che inverosimili sciocchezze, opportunismi infantili, stravolgimento del ruolo affidato, espressioni di livore e invidia verso il genere maschile, bugie e inganni?
Perché alle durezze e avversità della vita attuale, si devono aggiungere anche la persecuzione di donne prive di ogni talento, persino della capacità di accorgersene, le cui sciocchezze vengono proposte dai media e dai centri di potere loro affidati come perle di saggezza da trasformare poi in leggi dello Stato?
Anche la cavalleria maschile o l’opportunismo maschile hanno un limite: verrà il tempo in cui la follia in generale, e nello specifico quella femminile sarà riconosciuta tale e quella messa a norma dello Stato sarà revocata.
cesare(Quota) (Replica)
Ma perché le donne sono fatte così caro Cesare, ontologicamente vipere fino al midollo. O credi che sia tutta colpa del femminismo brutto sporco e cattivo. È ora di spostare un pò più in profondità l’analisi del fenomeno… basta col velo di Maya del femminismo, non se ne può più di sta manfrina… paura di sporcarsi troppo le mani? Chi gioca sporco merita solo un gioco altrettanto sporco. Donne in gamba e intelligenti dici? Ma dove, io vedo solo delle ipocrite e opportuniste (a partire da mia madre) che sono sempre dovunque e comunque supportate dal potente di turno… e credimi che a tutte ste furbastre fa comodo lo stato delle cose altroche’ storie… donne intelligenti? Certo come no: fosse per le donne saremo ancora all’età della pietra… L’unico merito del femminismo è quello di aver portato alla luce l’animo diabolico che aleggia dentro l’interiorita’ femminile… credimi… lascia stare la pavana del femminismo e abbi il coraggio di guardare in faccia la Verità… che fa parecchio male, me ne rendo conto.
Ethans(Quota) (Replica)
Ethans che il riferimento al femminismo possa costituire il velo di Maya al fine di dialettizzare l’eterno scontro tra maschi e femmine, e non cadere in un giudizio maschile sul femminile che chiuda ogni possibiltà di rapporto, è vero, ma solo in parte vero.
– C’è uno specifico “male-dico” e “male-facio” femminile del tutto attribuibile alla elaborazione che l’ideologia femminista fa del femminile: da tempo mi appare che femminismo e femminilità confliggano in modo disastroso per quest’ultima e che nel femminismo ci sia come motore emotivo e psicologico l’intero assetto di pulsioni e sensibilità che caratterizzano la fase infantile/adolescenziale, in una parola immatura, del femminile: rifiuto del maschio, invidia penis, desiderio di castrare il maschio, propensione alla manipolazione emotiva e picologica, ricorso alla dipendenza e ricatto sessuale, inconsapevoli proiezioni di fantasie sessuali scambiate per realtà, rifiuto della maternità, rifiuto della realtà, pagnisteria capricciosa, atteggiamenti liberticidi, sistematica delega allo Stato di proprie responsabilità, ecc. ecc.. Non è un caso che il femminismo sia diventato l’ideologia di quella forma storica del dominio dell’uomo sull’uomo che si chiama capitalismo e del capitalismo nella sua fase di crisi regressiva. Il dominio capitalistico oggi ha bisogno di questo tipo di donna. L’incontro con questo femminile è toutcourt l’incontro con il Male per i maschi di oggi che non ne siano consapevoli e non si dotino degli strumenti emotivi, psicologici e culturali, soprattutto rieducativi, per contenere l’irrompere nella loro vita di questa energia femminile infantile e regressiva.
In questo senso chi ama davvero le donne, e per fortuna non c’è maschio che nel profondo non le ami, è giusto che 1) ponga assoluta fermezza nello smascherare l’insieme di menzogne che costituiscono l’ideologia femminista e 2) contenga con responsabità e rigore tutte le elaborazioni femministe che ancorchè assurde tendano a entrare nella dimensione del reale portando la società,qualunque società, alla rovina.
Fuori del femminismo c’è uno spazio psicologico e affettivo, nonchè mentale, dove si trovano le donne in carne ed ossa.
– In questo spazio reale, a mio avviso è giusto e liberatorio assumere piena consapevolezza che i due generi sono portati anche a confliggere, a farsi la guerra, per tanti motivi: da quelli dovuti alla diversa strutturazione genetica del corpo, della pische, della mente, a quelli dovuti alla diversa elaborazione psichica e culturale che il femminile ha fatto di sè (ripeto: ha fatto di sè, con le sue mani sotto la sua responsabilità) nel corso della Storia. Ebbene: chi si contrappone perchè portatore di interessi opposti e diversi, non per questo deve essere giudicato negativamente: è certamente un nemico in tutto il peso negativo che il termine evoca ma al tempo stesso è anche tutta la ricchezza e vitalità relazionale che il porsi da nemici comporta: prima fra tutte la splendida ed unica opportunità di fare la pace che solo chi è nemico offre (da un sapienziale ebraico).
Un conto pertanto è dire delle donne che sono “nemiche” del maschile, “nemiche” nel senso positivo di cui sopra, un conto è seppellire la possibilità di relazione sotto un giudizio negativo che comporta inimicizia radicale, una estraneità cui è legata necessariamente ed unicamente l’alienazione del maschile da cui la necessità dell’indifferenza perchè: ” la donna è peggio della morte” come recita il testo dell’ Ecclesiaste (mi sembra Ethans che sei in autorevole compagnia).
– Oltre alle “donne rielaborate come artifici” nel femminismo, oltre alle donne dialetticamente e felicemente “donne nemiche per natura del maschio”, ci sono poi le donne figlie di Eva (insieme ai maschi, i figli del primo maschio manipolato da una donna, ovvero Adamo) che si portano nel cuore la consapevolezza del bene e del male, per cui sono “donne capaci di bene e di male”. Nella vita di ogni maschio c’è memoria riconoscente per il Bene ricevuto da una o più donne, come c’è memoria dolorosa per il Male ricevuto da donne malvage.
Una conclusione a carattere generalesi impone: per avere a che fare con le donne è necessaria la patente di guida sia su strada che su circuito. La patente da sempre era ed è rilasciata dai padri. E ci hanno insegnato a cacciarli e deriderli. Ai maschi che le hanno ascoltate e le ascoltano acriticamente, un affettuoso:
tanti auguri mattacchioni!
cesare(Quota) (Replica)
Nessuna radicalizzazione dello scontro per quanto mi riguarda… bisogna solo prendere atto di questa deriva femminile che, dove ha trovato terreno fertile (il capitalismo), non si è fatta nessun scrupolo ad infilarcisi dentro e ad esplicare la sua malefica parabola in tutta la sua potenza devastante. “La donna è peggio della morte” recita l’Ecclesiaste? Si sono d’accordo… lascia le redini del potere in mano al femminile e vedi i disastri che ti combina (femminismo o non femminismo)… del resto i risultati conseguenti alla “liberazione della donna” sono sotto gli occhi di chiunque abbia un minimo di onestà intellettuale e non s’ incaponisca a voler vedere con le lenti convesse della propaganda… e se gli antichi (Chiesa su tutti) hanno sempre cercato di arginare il grande potere (sessuale) femminile un motivo ci sarà, non credi?
Ethans(Quota) (Replica)