Per una critica di classe e antisessista del femminismo

• Views 5562
• Likes
• Rating 12345

Avrebbero potuto votare un prelievo forzoso sui conti correnti di tutti gli italiani oppure una guerra nei confronti di questa o quella nazione, che so, l’Etiopia (non sarebbe la prima volta…) piuttosto che il Mozambico o la Guinea Bissau. Oppure ancora una legge per ripristinare il lavoro servile o per restituire alla mafia (con tanto di scuse) i beni che gli erano stati confiscati.

Quisquilie, pinzillacchere, come avrebbe detto il grande Totò, perché la vera notizia sarebbe stata (come in effetti è stata) che un parlamentare del M5S, durante una fase assai concitata del dibattito, si è rivolto ad un gruppo di deputate del PD dicendogli che la loro presenza in quel luogo è dovuta a prestazioni sessuali.

Orrore, scandalo, vergogna. Da giorni  non si discute di altro. Lo scorso anno si calcola che all’incirca 500  uomini, operai, artigiani, piccoli imprenditori,  si sono tolti la vita perché hanno perso il lavoro, ma questi sono “fattarelli” che non fanno notizia. E soprattutto non si ha interesse ad enfatizzarli.

La macchina mediatica politicamente corretta non si è fatta sfuggire questa ghiotta occasione (grazie all’improvvido e maldestro autogol del deputato De Rosa), si è messa subito in movimento e sui parlamentari del M5S si è abbattuta la scure della Santa Inquisizione Femminista. “Non solo si comportano come fascisti, anche se a volte in modo inconsapevole – come ha dichiarato con un pizzico di paternalismo ieri sera Corrado Augias (chiamato appositamente per tentare di demolire il buon Alessandro Di battista che era stato intervistato dalla Bignardi appena prima di lui) alla trasmissione della Bignardi sulla 7 – ma sono anche maschilisti e misogini”, come sta invece strombazzando da giorni il gregge belante democrat politically correct che ha immediatamente mobilitato il suo apparato “culturale”. La Comencini in particolare ha dato il meglio di se in questa occasione, quello che non riesce a dare quando tenta di fare del cinema essendo una regista meno che mediocre; nulla a che vedere con il suo illustre padre (una vocina tanto cattiva mi dice che senza cotanto padre avrebbe molto probabilmente fatto un altro mestiere…) .

Intollerabile. La fatwa politicamente corretta e neo femminista è stata emanata, la sentenza è senza appello. I “grillini” questa volta hanno fatto la pipì fuori dal vaso. Delitto di lesa maestà. Non dimentichiamo che una delle deputate pidine ha avuto anche un malore in seguito a quello spregevole atto di violenza subito dal parlamentare del M5S. Niente resterà impunito.

L’ideologia “politically correct” assolve alla sua funzione, fa quello che è chiamata a fare, cioè manipolare e a deformare la realtà, distogliere l’attenzione del popolo dai veri problemi, dalle tragedie e dalle vere violenze che vengono perpetrate sul suo corpo e sulla sua carne viva e naturalmente a produrre e ad alimentare “falsa coscienza”.  

Chapeau!

• Condividi il Post
• Email
• Facebook
• Twitter
• Google +1