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20 Nov 2023  |  0 Commenti

Israele paradiso dei “diritti civili” e massacratore del popolo palestines

Israele è il paradiso femminista e dei diritti LGBTQ+ e nello stesso tempo il massacratore seriale del popolo palestinese.

Ad un primo sguardo sembrerebbe una clamorosa contraddizione. In realtà è la fotografia dell’Occidente attuale, diciamo da una quarantina di anni a questa parte, di cui Israele è la perfetta sintesi.

La disinvoltura con cui si riesce a coniugare la questione di genere (cioè la narrazione femminista, la sola autorizzata ad esprimersi in tema), quella lgbtq+ e in generale la tematica (ormai pura retorica) dei diritti civili – naturalmente interpretati in chiave sessista e interclassista, laddove è il genere maschile ad essere di fatto individuato come il colpevole a priori e il nemico da combattere –  con un regime di segregazione razziale e di violenza sistematica e brutale agita nei confronti delle popolazioni civili palestinesi, rivela il volto spudoratamente ipocrita e razzista del mondo occidentale a trazione angloamericana di cui Israele è la sua longa manus.  E rivela l’ipocrisia dell’ideologia neoliberale e politicamente corretta che, fra le altre cose, costituisce il piede di porco culturale e ideologico per destabilizzare, rovesciare e anche scatenare guerre nei confronti di quei paesi e quei popoli che rifiutano di allinearsi al dominio neocoloniale e imperialista dell’occidente “anglosferizzato”.

Nulla di cui meravigliarsi, dunque, per lo meno per chi ha compreso il processo culturale e ideologico che ha attraversato il mondo occidentale da mezzo secolo a questa parte caratterizzato dal metaforico passaggio di consegne fra il vecchio sistema valoriale-ideologico veteroborghese e la (ormai non più tanto) nuova e largamente egemone ideologia newliberal e “politicamente corretta”.

Il bello (si fa per dire…) è che siamo talmente abituati a vivere in questa gigantesca contraddizione che la grande maggioranza di noi non se ne rende neanche conto.  E così, camuffando le guerre imperialiste sotto la veste di “guerre umanitarie” finalizzate a liberare i popoli del mondo e a portare diritti e democrazia, l’Occidente a guida USA cerca di imporre (a suon di bombe) il proprio dominio e di allontanare nel tempo lo spettro di un mondo multipolare.

Quanto accaduto, sta accadendo e purtroppo ancora accadrà a Gaza e in tutta la Palestina sta però forse cominciando a far scricchiolare il postulato ideologico di cui sopra. Il re è nudo, per chi ha ancora occhi per vedere.


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