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10 Mar 2018  |  3 Commenti

I Guinness della sorellANSA

Illuminante il sito ANSA, dove ieri comparivano in homepage 23 (si, ventitre) notizie che hanno  a che fare con l’8 marzo, i diritti delle donne, le uccisioni delle donne, lo sciopero delle donne, il contrasto alla violenza sulle donne (ma non si celebrava il 25 novembre?), il lavoro delle donne, i fondi da stanziare per le donne, le statistiche sulle donne, gli spettacoli sulle donne, le iniziative delle donne e per le donne, persino i giocattoli sulle donne e l’imperdibile servizio che tutti aspettavamo con trepidazione: finalmente online le foto dell’international women’s day per le strade di Nuova Delhi.

Tutto lo stesso giorno sul sito ANSA

Per osannare il femminile qualsiasi argomento è buono, si raschia il fondo del barile arrivando persino ad un improbabile “la locomotiva è donna” per complimentarsi con Roberta e Stefania,  TAVdrivers.

Se da un lato mi tranquillizza sapere che in Spagna Rajoy ha fatto gli auguri alle donne, dall’altro l’angoscia torna ad assillarmi quando, scorrendo febbrilmente il sito, non riesco a capire se anche la Merkel abbia fatto gli auguri alle donne tedesche.

 Emergendo per un attimo dal delirio adorante, bisogna però ricordare che non è mai abbastanza,

bisogna fare di più, che diamine ….

Bisogna stanziare più fondi, aprire più centri antiviolenza, finanziare più iniziative.

Bisogna parlare delle donne, dare loro visibilità, uscire dal silenzio …

USCIRE DAL SILENZIO ?!?!?!  MA SE NON SI PARLA D’ALTRO !!!!!!

Nessun altro evento nella storia italiana ha avuto nello stesso giorno, in homepage sul sito della più prestigiosa (e seguita) agenzia di stampa nazionale, 23 notizie, 4 rassegne fotografiche ed 11 filmati, nemmeno la morte di un Papa, la strage di Nassiriya, gli attentati a Falcone e Borsellino.

Sembra poi divenuta imperdibile ogni dichiarazione di Asia Argento che mai, da attrice, aveva avuto un centesimo della visibilità odierna ma l’8 marzo per fortuna – sua – imperversa sui social e quindi anche sulla homepage ANSA: Asia dichiara di aver rotto il velo del silenzio, Asia al Parlamento UE “non più vittime ma vincitrici”, Asia in testa al corteo con NonUnaDiMeno,  Asia su twitter “è arrivato il tempo del WeToo”, Asia ha scoperto una verve da attivista che non sapeva di avere …

Forse scarseggiano le scritture, quindi qualcosa bisogna pur fare per avere l’attenzione dei media.

Non c’era Monica Lewinsky, un’altra che – sulla scia del caso Wenstein – dopo vent’anni ci ha ripensato e si lamenta di aver subito molestie da Clinton.

Non ha circuito quel tonto che per aver ceduto alle avances della stagista  è stato sputtanato a livello internazionale, non lo ha incastrato con premeditazione conservando in ambiente sterile il vestito che aveva il giorno della “prestazione”, invece di lavarlo come avrebbe fatto qualsiasi persona in buonafede, non ne ha gelosamente custodito le macchie allo scopo di esibirle come prova in tribunale, non ha lucrato sulla notorietà acquisita scrivendo libri di memorie e partecipando a decine di trasmissioni tv …

Era una vittima, anzi, una povera vittima travolta dagli eventi …

In piazza vogliamo anche lei.

 


3 Commenti

TuttoTorna 7:39 pm - 10th Marzo:

Prima o poi..le cose torneranno come natura vuole, un giorno gli uomini torneranno ad essere rispettati e non dovranno sentirsi colpevoli in quanto nati maschi, purtroppo adesso siamo nel punto più buio del percorso..ma tempo al tempo..l’importante è non arrendersi mai.

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Rino DV 10:14 am - 11th Marzo:

Ne avevo contate una ventina tra Repubblica, Corriere, Stampa, che evidentemente hanno censurato l’ANSA.

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Andrea M. 10:33 am - 11th Marzo:

Fatti del genere dimostrano che le donne son complici e artefici di questa guerra non dichiarata contro gli uomini.
Infatti, al contrario di altri uomini del Momas, io non condivido affatto la tesi secondo cui i c.d. “poteri forti” avrebbero deciso tutto dall’alto, mettendo gli uni contro le altre.
Troppo semplicistico e al tempo stesso assolutorio nei confronti dell’inesistente “gentil sesso”, che invece è l’artefice principale dell’odierna guerra contro gli uomini.
Ricordo a tutti gli uomini in ascolto, che le donne si reputano intellettivamente e moralmente superiori agli uomini (tesi condivisa da un numero impressionante di uomini), perciò non hanno scusanti.
Chi è superiore non può essere sottomesso e manipolato da chi è inferiore.
——————

PS: In passato, già qualcun altro prima di me, lo fece presente altrove.

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