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Gli uomini sono sottoposti 24 ore su 24, per la strada, in televisione, sui giornali, al cinema, nei luoghi di lavoro come in quelli di svago, ad una costante e continua sollecitazione sessuale destinata a rimanere inappagata, e quindi frustrata, con tutte le implicazioni del caso. Un vero e proprio bombardamento che ha l’obiettivo di tenerli costantemente sulla corda.
Questa sorta di “smutandamento” che gli uomini sono costretti a subire quotidianamente non ha nulla a che vedere, neanche lontanamente, con il concetto di libertà sessuale. Anzi, più cresce il primo e meno si afferma la seconda.
Naturalmente questo fenomeno viene interpretato dalla vulgata dominante a senso unico e in due differenti modi, assolutamente in contraddizione l’uno con l’altro. Da una parte si afferma che le donne sarebbero obbligate a porsi in una certa maniera perché costrette dagli uomini e dal potere maschilista che le vuole ridotte ad oggetti sessuali. Dall’altra, le stesse identiche persone che sostengono questa tesi, nel momento in cui gli si fa notare che in realtà determinati atteggiamenti sono assunti in piena consapevolezza, ribattono che le donne hanno il diritto di agire come più gli aggrada e in assoluta libertà.
Delle due l’una. Non si sfugge. Le due ipotesi non possono convivere. Sarebbe una contraddizione in termini. Se ciò che chiamiamo “smutandamento”, cioè l ‘assunzione da parte della grande maggioranza di donne di alcuni comportamenti, modo di vestirsi, di conciarsi, di porsi, di esporre o non esporre (e tutta l’infinita serie di richiami, messaggi, input, tattiche e contro tattiche, giochi e controgiochi…) il proprio corpo e di mettere in atto determinate modalità seduttive, è il risultato del loro libero arbitrio, è logico e conseguente che questi stessi comportamenti e modi di agire non potranno essere il frutto di una volontà coercitiva. L’una esclude l’altra.
In parole ancora più povere, hanno l’ardire e la faccia come il bronzo di spiegarci che una donna che passeggia serenamente per la strada con una minigonna “girofica” oppure con uno “spacco ascellare” e il perizoma infilato tra le chiappe provocando il panico tra i passanti, è costretta a farlo dalla cultura maschilista che glielo impone con le buone o con le cattive, ma che al tempo stesso è una sua libera scelta. E se qualcuno ha qualcosa da obiettare che si facesse una bella doccia fredda oppure si voltasse dall’altra parte…
Naturalmente, ci mancherebbe altro, viene escluso a priori che questi comportamenti siano animati da narcisismo, egocentrismo, volontà di sedurre, di piacere, perché, come ben sanno tutti, le donne non vogliono mai essere apprezzate per il loro aspetto estetico (figuriamoci…) ma per la loro personalità (salvo poi sprofondare nell’oscurità abissale di una crisi depressiva se per una volta gli capita di non piacere a qualcuno, ma questo è un altro discorso…).
D’altro canto si nega anche il fatto che la seduzione possa costituire uno strumento di gestione, controllo e dominio sull’altro e men che meno un comportamento concettualmente (e spesso anche praticamente) strumentale. Figuriamoci…
In tutto ciò, ovviamente, ci si guarda bene dal mettersi, anche solo per un attimo, dalla parte degli uomini, di osservare il fenomeno dal loro punto di vista. Come se non esistessero. Come se essere sollecitati sessualmente dalla mattina alla sera per ogni giorno della propria vita, in un meccanismo di sistematica sollecitazione-frustrazione del desiderio, non fosse una forma di violenza costante, continua, sottile, che scava e scava come una goccia cinese, giorno dopo giorno, fino a penetrare in profondità nella psiche maschile, provocando alla lunga dei danni forse non apparentemente visibili e invece devastanti sotto il profilo psicologico.
Ma dov’è il paradosso di questa situazione, per lo meno per gli osservatori più superficiali?
Ci si aspetterebbe che a tutta questa esposizione di sesso scaraventato in faccia agli uomini, corrispondesse una libertà sessuale in misura quanto meno proporzionale. E invece, come tutti sappiamo e come spiegavamo all’inizio, è esattamente il contrario.
Quindi, “guardare e non toccare”, questa è la condizione maschile, nella speranza che qualcuna, dopo essere stati ammessi a corte (il che non è ovviamente affatto scontato) e dopo opportuna recita da parte maschile, decida che “Sì, forse si può fare”. Ma con chi, come, quando, perché e se? E quali sono i criteri di questa “selezione” a senso unico?
Ora, nessuno mai si interroga sugli effetti che potrebbe produrre e produce tutto ciò.
Io affermo che tutto ciò produce sofferenza, frustrazione profonda, dolore e violenza. Soprattutto in coloro che non hanno i mezzi , la forza interiore e le possibilità umane, sociali, economiche, psicologiche, per potersi relazionare in modo relativamente sereno, equilibrato e consapevole con questa situazione. E sono tanti.
E cosa generano purtroppo la violenza e la frustrazione? Altra violenza e altra frustrazione.
Naturalmente, prima che i soliti avvoltoi (e loro consorelle) si lancino sul loro misero brandello di carne, diciamo subito che da queste parti condanniamo ogni forma di violenza senza se e senza ma, e che nessun atto di violenza può essere in alcun modo giustificato. Ma una cosa è giustificare e un’altra capire.
E allora non si capisce perché il caso di una donna che annega suo figlio in una vasca da bagno e poi lo getta in un cassonetto dell’immondizia debba essere affrontato da un punto di vista prevalentemente psichiatrico mentre quello di un uomo che commette violenza sessuale, solo e solamente come un fenomeno criminale, al punto di arrivare a sospendere qualsiasi garanzia costituzionale e qualsiasi beneficio di legge (credo che neanche i mafiosi sottoposti al famigerato regime di 41 bis “godano” di un simile “privilegio”). Per non parlare del risvolto psicologico e mediatico di massa di tutta la vicenda. La prima viene fondamentalmente compatita e assolta (“è una “poveretta”, questa la vulgata corrente) mentre sul secondo si abbatte la scure dell’ignominia e della vendetta sociale (“è un criminale ancor peggio di un omicida”), considerato peggio di un mafioso assassino mandante di assassinii, di uno stragista, di uno spacciatore di droga, di un trafficante di armi o di organi, di un criminale di guerra oppure di uno che ha deliberatamente gettato sul lastrico migliaia di famiglie per le sue speculazioni finanziarie. Non solo. A nessuno (fortunatamente) è mai passato per la mente di linciare una infanticida, anche colta in flagranza di reato. Al contrario uno stupratore colto sul fatto, se non fosse per l’intervento delle forze di polizia, verrebbe sicuramente linciato dal branco senza tanti complimenti, proprio come nei film western.
Cosa si nasconde dietro a questa evidente asimmetria di giudizi rispetto a due fenomeni che sono entrambi essenzialmente il risultato di una condizione complessiva di profonda sofferenza (psicologica, sociale, ambientale, familiare, fisica ecc.)?
La prima è solo una psicopatica depressa e il secondo solo un criminale? Oppure sia nell’un caso che nell’altro ci sono alle spalle delle problematiche di vario genere, sociali e psicologiche, una sofferenza profonda che affonda le sue radici in tanti aspetti dell’esistenza e che spinge questi individui, uomini e donne, a comportamenti criminali?
Io credo che sia giunto il momento di affrontare anche problematiche assai spinose (è dir poco…) come queste. Mettere la testa sotto la sabbia non serve alla comprensione della realtà ma solo ad alimentare l’ipocrisia e logiche securitarie classiste e sessiste”.
297 Commenti
Io credo che lo sbaglio madornale stia nel confondere l’ esibizione con la disponibilità. Il fumo con l’ arrosto.
Pure i concessionari mettono in vetrina auto lussuose, ma la gente, se non ne ha la possibilità, si guarda bene dallo svenarsi per comprarsele.
Se ci si arriva a capirlo per quanto riguarda le auto, non si capisce perché non ci si possa arrivare per quanto riguarda le donne.
Bisognerebbe chiarire finalmente una volta per tutte che, per quanto riguarda le donne, esibizione e disponibilità seguono un rapporto di proporzionalità inversa.
Si pubblicizza a tappeto un prodotto quando si vuole supplire alla sua scarsa convenienza: in mezzo ad una moltitudine di individui raggiunti dal messaggio il “pollo” si trova più facilmente.
Il cd. “pacco” ha sempre un involucro curato, ma dentro ci trovi inevitabilmente un mattone.
sandro(Quota) (Replica)
C’era un’altra lettrice che aveva avanzato questo accostamento tra la vendita delle belle automobili e la provocazione sessuale femminile,inutile dire che la discussione andò degenerando, in parte a causa della consueta miopia e rifiuto delle donne di prendere in considerazione i risvolti umani e psicologici richiamati da Fabrizio nel suo commento e in parte per questioni di altro tipo su cui preferisco non soffermarmi.
A proposito di donne e automobili propongo il seguente video:
http://www.bu2z.com/video/importfest-2010.html
inutile dire che non ho riconosciuto e non ho notato nessuno dei modelli di automobili comparsi nella clip.
Tra un pò ci verrà negata anche la libertà di masturbarci,inventeranno un apposito chip inibitore o ci costringeranno ad una qualche cura tramite medicinali per prevenire e reprimere sul nascere l’arrapamento non approvato da “qualche” ministero.
Nel frattempo se decido di andare a farmi fare una sveltina da una professionista corro anche il rischio di essere fermato dalla gendarmeria…questa è la realtà dei maschi “oppressori”…!
Luke Cage(Quota) (Replica)
bello ,veramente bello il commento di Fabrizio ,mi devo ricredere sui Laziali (scherzo dai ) ….praticamente era la stessa cosa che era venuta fuori nel forum del corpo delle donne ,che trattava di queste problematiche ,la colpa è sempre dell’uomo ,sempre e comunque , ho fatto notare che anche gli uomini cominciano a spogliarsi a mostrare tartarughe perfette che ,francamente non faccio pazzie per vedere corpi nudi esibiti ,non sono ipocrita ,dfi certo non dispiace ,ma ho notato che ,se questa viene una costante ,diventa una forzatura ,come ho scritto nel mio reading ,tu continui a morire nei posti di lavoro ,ma vuoi mettere la soddisfazione di vedere un culo nudo alle 8 meno qualcosa di sera (parlo del culo di Belen) ??
Sono di Vicenza ,e dalle mie parti si è fatto grande clamore che usavano le donne nude come vassoio ,io lo trovo una cosa di cattivo gusto ,inutile e senza senso , mio padre ,che ha visto il solito dibattito ,sulla solita tv (canale 5) che si potrebbe chiamare tv d’Urso …. ha visto una Mussolini esagitata ,ma sapete cosa hanno risposto le ragazze che lo facevano (non costrette da nesuno) che ,fare il “vassoio” 3 ore al giorno prendevano molto di più che lavorare come cassiere al supermercato , ma è una cosa vecchia ,sempre mio padre ,per un periodo di tempo faceva il tassista di notte ,e caricava spesso prostitute (da chiarire senza il pappone e non schiavizzate) ,era venuta fuori la legge Merlini , al che mio padre gli chiese se adesso cambiavano lavoro….la loro risposta ?? “fossi matta, prendo più in una sera che in un mese in fabbrica ” ma allora mi chiedo ,non è che ,in questo mondo maschilista le donne (non tutte ovviamente) si trovano a loro agio???
sui crimini la penso esattamente come Fabrizio ,i crimini sono crimini , e credo poco importi il sesso di chi li fa ,d’altronde lo dice anche la costituzione che non bisogna fare distinzione di sesso , purtroppo il media mettono sempre in risalto l’uomo ,specialmente se brutto e quindi cattivo ….
a tal proposito credo che vada a penello una canzone dei punkreas
http://www.youtube.com/watch?v=ZF7Ydejj-OA
mauro recher(Quota) (Replica)
Sui caratteri e le conseguenze dello spaccio legale di erotina concordo pienamente.
1- La contraddizione tra “libera mutanda” e “mutanda obbligata” è quella là ed è smaccata. Emerge anche in quest’altra “denuncia” femminista:
qui sono obbligate al denudamento, nei paesi islamici invece sono obbligate a coprirsi. Sono sempre “obbligate”.
2- Il paragone non va certo fatto con i saloni delle auto. Va fatto con la fontana d’acqua fresca per un assetato, una tavola imbandita per un affamato. La bustina di ero per un tossico. Lo smutandamento è spaccio di erotina.
3- Il peso di questo stimolo/ricatto secondo me è grandissimo ed è uno dei fattori della subordinazione maschile. E’ difficile esagerarne il ruolo. Esso mantiene le masse maschili permanentemente in stato di innamoramento, ossia nella posizione di colui che sente di dover dare, regalare, accondiscendere, corteggiare. Una condizione collettiva di subordinazione.
4- E’ vero anche che al crescere dell’esposizione non corrisponde l’offerta reale. Anzi, forse è proprio il contrario. Un colossale esercizio di civetteria, il cui presupposto è il non dare. Solo cattura di sentimenti. Esposizione di un valore cui la massa degli uomini non può contrapporre nulla. Nulla da mettere sull’altro piatto della bilancia.
5- “Mi vesto come voglio!” fregandomene degli effetti sugli uomini. Ossia: mi comporto come se gli uomini non esistessero. Infatti, sul piano del valore, gli uomini non esistono davvero, e quando non esisti su quel piano non esisti e basta. Possiamo comportarci come se X non esistesse quando:
a) X non esiste più perché è morto
b) X vale zero.
U vale zero.
RDV
Rino(Quota) (Replica)
Condivido in larghissima parte il post di Fabrizio.
Riguardo alle risposte date a Kaisaros, su yahoo, c’è da dire che ancora una volta le donne non hanno perso occasione per sputare veleno contro gli uomini.
Da parte loro c’è una violenza verbale, una misandria, un disprezzo contro tutto ciò che è maschile a dir poco impressionante. Tuttavia la frase che più mi ha fatto incazzare è questa, scritta dal solito “playboy”, che definire servile è poco.
@
La violenza è un altra cosa, bello…che paragone fai ? La donna può fare quello che vuole, e se si vuole spogliare meglio…se si vuole coprire va bene lo stesso, tanto sotto è nuda lo stesso, per chi sa arrivare sotto i suoi vestiti…Questi discorsi mi danno molto fastidio, le donne sono per chi le sa conquistare, e la sua scelta deve essere il più possibile libera…La violenza sulle donne è sessualmente uno schifo vero….
@
Marco(Quota) (Replica)
Se per caso le ragazze e i loro latin lover di quel sito dovessero affacciarsi vorrei che vedessero questo:
http://3.bp.blogspot.com/_LikzyndVj-g/SVuxQbDQKoI/AAAAAAAA3Ho/pJ_4HBZ5rbM/s400/Joe+Dallesandro60.jpg
è violenza?
Leonardo(Quota) (Replica)
(Sandro) – Pure i concessionari mettono in vetrina auto lussuose, ma la gente, se non ne ha la possibilità, si guarda bene dallo svenarsi per comprarsele.
>>>>>
C’e’ una sostanziale differenza tra una bella auto e una donna sexy, anzi due.
1 – L’ auto la devi comprare mentre una donna non si compra, per cui se non hai i soldi te ne fai una ragione e l’ auto non la compri. Se proprio ci tieni ad averla lavori sodo, cerchi di guadagnarti quei soldi che ti servono e la prendi. Per la donna invece il discorso e’ completamente diverso, non vale la legge del: “piu’ divento fico, “piu’ ci so fare” con le donne piu’ le conquisto per cui come si e’ gia’ discusso in altri articoli forme di corteggiamento e seduzioni estenuanti non valgono i risultati ottenuti e spesso e volentieri si rimane a bocca asciutta. Per l’ automobile sai che se hai il denaro sufficiente te la compri ed e’ un fatto matematico.
2 – L’ automobile a differenza di una donna dal punto di vista attrattivo non provoca alcun impulso sessuale ma solo un attrazione visiva che “svapora” non appena giri l’ angolo e guardi altri negozi.
Mizio(Quota) (Replica)
Esattamente. Tutto ciò viene a confermarsi punto per punto ciò che ha sempre detto Icarus nelle sue elaborate e impeccabili analisi su provocazione sessuale,violenza sessuale e suoi risvolti . Il fatto è che purtroppo ci sono uomini facilmente aizzabili ( che sono una minoranza ovviamente, la maggior parte è normale e quindi si sa contenere)
Silent Hill(Quota) (Replica)
Secondo me il problema è rappresentato proprio da questa non corrispondenza tra quanto si mostra e quanto si concede. In un certo senso questo è tipico dell’indole femminile, che, come da sempre si sostiene, ha nella civetteria uno dei suoi aspetti caratterizzanti. Alla donna piace il gioco della seduzione, non passare al dunque, se non con l'”uomo giusto”o per trarne in qualche modo un tornaconto. La nudità femminile in sè non lascia l’uomo in uno stato di frustrazione, perchè altrimenti le società primitive che ancora sopravvivono, in cui la nudità è piuttosto esposta, dovrebbero essere composte da uomini messi peggio di noi, il che non corrisponde al vero sotto questo aspetto, ma è la difficoltà ad appagare i propri bisogni, desideri sessuali che crea disagio. Se io ho la pancia piena non sbavo certamente guardando le vetrine piene di prelibatezze. La “provocazione sessuale” è così percepita perchè viviamo in una società dove la sessualità è repressa. in un certo senso possiamo dire che oriente e occidente, pur cos’ diversi, sono accomunati da questo. Non credo che la soluzione sia “rivestire le donne”, quanto rendere la sessualità più matura e libera, come in UB si sostiene.
Alessandro(Quota) (Replica)
Per me l’analisi di Fabrizio è bella, ma non esamina una possibilità; forse la più incredibile, e forse x questo non analizzata; ma forse anche la più probabile: chi emana le leggi conosce bene il proprio pollaio e sa che questa oggi è un’emergenza e come tale viene trattata, alla stregua dei delitti di mafia. Perchè è un’emergenza? Penso che chi governa sappia bene anche questo.
Red.(Quota) (Replica)
Personalmente mi ritrovo nelle parole di quella tale Alia:
>>>
Tu sottovaluti un dato importante: l’assuefazione.
L’essere esposti continuamente ad un certo tipo di stimoli, fa sì che quegli stimoli, nel corso del tempo, abbiano un impatto sempre minore.
>>>
Per me è così; oggi, che non sono più un giovanotto e sono ormai abituato a vedere le nudità femminili, non provo più gli stimoli di un tempo, perché assuefatto.
Per gli altri non so.
Roberto(Quota) (Replica)
Il problema della sovraesposizione maschile agli stimoli sessuali lo trovai più volte esaminato sul già citato blog di Raffaele/Icarus10. in articoli come il seguente:
http://ilvolodidedalo.blogspot.com/2009/08/provocazione-sessuale-e-suoi-effettii.html
dove trovai per la prima volta delle considerazioni molto coraggiose e “sul filo del rasoio” su questo tema.
Inutile dire che se non ci si esprime con la dovuta cautela (come d’altronde è stato fatto sia su questo sito che in quello linkato) quando si dicono e si scrivono certe cose nell’odierno contesto si corrono dei rischi, ma anche questo è sintomatico dell’ipocrisia, dell’oscurantismo e della repressione che si celano dietro questo paradiso artificiale di corpi irraggiungibili.
Luke Cage(Quota) (Replica)
Per me l’analisi di Fabrizio è bella”(Red)
Ah sta bene, l’analisi di Fabrizio su provocazione sessuale e violenza sessuale, che è anche la mia analisi che lui da sempre ha condiviso, “è bella”. Non può che farmi piacere dopo cotanto fango e calunnie che sono state riversate contro il sottoscritto, Icarus.10, proprio per via di queste sue analisi, ora improvvisamente, divenute “belle”. Allora, l’”Icarus che ha problemi mentali” aveva ragione sul connubio provocazione sessuale/violenza sessuale e quando invitava il MoMas ad abbandonare ogni politcally correct sulla violenza sessuale e quindi a non giudicarla solamente dal punto di vista criminale ma anche e soprattutto sociale e psicologico. Calunnie e diffamazioni furono il risultato contro il sottoscritto. Ora attendo, pretendo scuse, pubbliche scuse da chi, sostenendo consapevolmente il torto mi infamò per le mie vedute coraggiose e corrette.Vedute che sono quelle del MUB.
” Penso che chi governa sappia bene anche questo.”(Red)
Ci governa la Lega Nord, non certo la sinistra. Ed è stata la Lega Nord a creare questo clima di forcaiolismo ed emergenza a riguardo dei reati sessuali, chiedendo e ottenendo tra l’altro l’approvazione di quelle leggi liberticide(“Decreto Maroni”) sulla violenza sessuale sulle quali anche la Consulta ha dato parere negativo. La sinistra è femminista quanto si vuole, ma conserva nel suo “Dna” politico il rispetto dei diritti umani. La Lega, no. Non si può mettere sullo stesso piano la pur femminista Rosi Bindi con una forcaiola Lussana, oppure con Calderoli, Gentilini, Borghezio e pessima compagnia varia.
La Lega è la distruzione dei principi umani. E’ forca. E’ vendetta. E’ mancanza di umanità. E’ mancanza di solidarietà. E’ mancanza di pietà.
E’ il Male.
Raffaele(Quota) (Replica)
“L’ auto la devi comprare mentre una donna non si compra”
Questo è tutto da dimostrare.
Non la comprerai dandogli direttamente dei soldi (a parte le prostitute), ma, con quello che con i soldi puoi offrirgli, di sicuro ne compri la maggior parte.
I vecchi dalle mie parti sono soliti dire al riguardo:
“o con la farina o col grano, comunque sia, paghi”.
E più soldi hai a disposizione, più la rosa di possibilità si allarga in modo esponenziale.
Altrimenti spiegatemi come faceva uno come Gaucci a stare con una di 25 anni.
Perché è bello? perché ha fascino?
Ma andiamo, siamo seri.
Di esempi di questo tipo ne posso fare a iosa.
Mai visto in vita mia un bruttone ricco che avesse problemi a trovarsi le donne.
Questo dovrebbe dirla lunga riguardo le cd. “qualità” che le donne cercano negli uomini.
La donna per l’ uomo è un fine, l’ uomo per la donna è un mezzo.
sandro(Quota) (Replica)
“Il paragone non va certo fatto con i saloni delle auto. Va fatto con la fontana d’acqua fresca per un assetato, una tavola imbandita per un affamato. La bustina di ero per un tossico”
Io non mi sento affatto un drogato.
Un discorso così mi ci può stare riferito a un ventenne inesperto in preda agli ormoni, ma a 30, 40, 50 anni uno dovrebbe aver maturato quel minimo sindacale di coscienza critica che gli permetta di rapportarsi con un minimo di lucidità a dinamiche di questo tipo.
Se non altro per le tranvate tra capo e collo sicuramente ricevute nel corso degli anni come più o meno tutti.
Se poi l’ esperienza non gli insegna proprio niente, allora è meglio che si faccia una bella curetta di fosforo per schiarirsi le idee.
Il testosterone non può essere un alibi a vita, dato che non abbiamo solo quello, ma pure un minimo di facoltà intellettive e di istinto di conservazione e, perché no, di orgoglio.
A farci una botta di conti siamo buoni tutti, e di lì a comportarsi di conseguenza il passo non è che sia poi così lungo e difficile: basta volerlo.
Il problema sono quelli che non sanno, certamente non quelli che sanno e perseverano. Quelle sono scelte.
sandro(Quota) (Replica)
Il paragone donne-motori significa che ti devi fare la macchina per andare con le donne.
Il guaio è che la donna non è una macchina ma un essere umano, spesso dispotico e misandrico, con cui bisogna instaurare un rapporto spesso complicato di corteggiamento; conosco donne che non me ne frega niente di uscirci e altre stronzate, a volte mi viene voglia di dirgli: mi fai un fellatio?
Leonardo(Quota) (Replica)
Dicevamo in proposito…
http://www.unita.it/notizie_flash/142645/omicidio_neonatobrunomamma_non_percepisce_feto_come_figlio
Proviamo a pensare se Bruno avesse utilizzato lo stesso metro per giudicare l’operato di un uomo colpevole di violenza sessuale.
La qual cosa suonerebbe più o meno in questo modo:”Un uomo può arrivare a violentare una donna appena incontrata per la strada perché non la percepisce come tale, cioè come un essere umano come lui”.
Cosa accadrebbe il giorno seguente se lo stesso Bruno rilasciasse una simile dichiarazione? (di fatto “giustificando” sia pur velatamente il fatto come ha fatto nel caso di cui sopra…) Forse espulso dall’ordine degli Psichiatri? (cosa che, peraltro, non sarebbe del tutto sbagliata, se si limitasse a queste parole…). Di certo non metterebbe più piede nel salotto dell’altro Bruno…Vespa…e di tutti gli altri…
E non è un caso che sia stato scelto un famoso psichiatra per commentare un episodio del genere. La stessa cosa non avviene ovviamente mai nei casi di violenza sessuale, in cui, se ci fate caso, gli intervistati sono sempre funzionari di polizia o dei carabinieri. Come se un uomo che violentasse una donna non fosse altrettanto disturbato a livello psichico profondo (anche in modo molto grave, aggiungerei…) di una donna o di una madre che strangola suo figlio…
E’ evidente quindi come di fronte a fatti e a comportamenti gravissimi che necessiterebbero di essere affrontati con un approccio complessivo (psicologico oltre che giudiziario e repressivo) in grado di analizzare il fenomeno nella sua complessità (e possibilmente di lavorare alla sua prevenzione prima che a cose fatte) si risponda sostanzialmente con l’atteggiamento dei due pesi e delle due misure. L’uno è solo e sempre un comportamento di natura psicopatologica, il secondo sempre, solo e comunque di natura criminale.
Non solo. Questa “diversità” nell’affrontare le due problematiche potrebbe produrre e di fatto già produce degli effetti ancora più nefasti sul piano giuridico. Perchè la soppressione della vita di un bambino o di un neonato viene di fatto in questo modo considerata meno grave di uno stupro, che è naturalmente una forma di violenza sia fisica che psicologica gravissima e inaccettabile ma pur sempre meno grave di un omicidio.
A mio avviso, questo aspetto costituisce una stortura molto grave a livello sia etico che psicologico ma potrebbe, come ripeto, arrivare anche a rappresentare un’aberrazione giuridica, laddove questi aspetti arrivassero a condizionare (come di fatto è e non potrebbe essere altrimenti) anche la sfera giudiziaria e giuridica.
In altre parole, è terrificante ammetterlo, ma nell’attuale contesto, sia sotto il profilo giudiziario che soprattutto su quello sociale e psicologico, è preferibile essere accusati di omicidio piuttosto che di violenza sessuale.
Da questo punto di vista siamo più vicini al basso Medio Evo che non ad una società civile, evoluta e democratica del terzo millennio.
Fabrizio
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Le affermazioni di Bruno derivano da un sistema di valori e lo corroborano.
Sul piano giudiziario (che riflette quei valori) siamo ben al di là di ogni civiltà giuridica.
Basti pensare al fatto che la donna ha il diritto di ricostruire a posteriori la sua volontà passata e che la domanda “In che modo lei espresse la sua contrarietà?” non le viene nemmeno posta.
Così il denunciato, che cadendo dalle nuvole, vorrebbe sapere cosa gli sfuggì, cosa non vide, cosa non capì …non lo saprà mai.
O considerare il contenuto della definizione di molestia “…atto a sfondo sessuale non gradito …. mirante a ledere…”
La contraddizione è smaccata ma perfetta perché onnicomprensiva: nella prima parte si fa riferimento al vissuto femminile (NON alle intenzioni maschili) nella seconda si parla invece delle intenzioni maschili (maligne) perché se non si riconosce che sono cattive come si fa a punirlo duramente?
Il risultato è questo:
1- se D gradisce il mio gesto allora IO non ho intenzioni cattive.
2- se D non lo gradisce ciò prova che IO sono un prevaricatore.
E quindi vengo condannato come se l’avessi pestata a sangue.
Rn
Rino(Quota) (Replica)
Sandro: “L’ auto la devi comprare mentre una donna non si compra”
>>>>>
Mi riferivo nel senso lato del termine ovvero che l’ automobile materialmente la compri in un autosalone mentre non mi risulta che esistano negozi dove “si vendano donne”. E’ chiaro che se sei economicamente benestante da poter dare una sicurezza economica o abbastanza alpha in altri settori come non so: attore imprenditore eccetera hai maggiori possibilita’ di successo con le donne. Ma parliamo sempre di maggiori PROBABILITA’ e non di CERTEZZA assoluta, quella che tu hai se entri in un negozio, spendi soldi, acquisti un articolo, ti fai rilasciare scontrino o fattura, prendi, porti via e torni a casa.
Riguardo alla compagna di Gaucci… beh e’ chiaro che la 25enne con lui ci sta per soldi mica per sesso o per amore.
Mizio(Quota) (Replica)
Insisto.
Fin dai tempi della Grecia esiste in Occidente una diversa valutazione dei danni causati con intenzionalità o meno.
Questa differenza è uno dei caratteri della nostra civiltà e una condizione di sicurezza e di serenità per tutti noi.
Sappiamo infatti che provocare un danno contro la nostra volontà ci costringerà a indennizzarlo, ma non finiremo in prigione (o peggio). Anzi, se provochiamo un danno a qualcuno mentre agiamo per aiutarlo, non siamo nemmeno tenuti al risarcimento. Maldestri, incapaci, imbranati: è il titolo punitivo che ci conquistiamo. Nulla di più.
Su questa base e per questi motivi, se io voglio stabilire (in Occidente) pene severissime a carico di qualcuno, devo necessariamente collocare la sua azione tra quelle mosse dalla volontà di nuocere. Solo allora lo posso bastonare davvero.
Devo attribuirgli una volontà maligna.
Da qui nasce il paradosso della definizione di molestie (e degli altri reati antiF). E’ per questo che un avvenimento interno alla psiche di F (contrarietà) come per magia “trasforma” la volontà di M, ossia interviene nella psiche maschile.
Come nel paradosso EPR, dove una particella toccata qui, agisce istantaneamente su un’altra collocata ai confini dell’universo. E nessuno sa come accada.
Questa di F su M è una forma di telepatia di cui non si aveva notizia.
La deviazione della nostra civiltà dalle sue antiche conquiste è già in questo. E, si noti, è una deviazione che chiama in causa la psiche.
Attraverso questo meccanismo (il mio sentire odierno defìnisce il tuo di ieri) siamo pienamente nel dominio di una psiche sull’altra.
La nostra civiltà ha deragliato ed è tornata all’età preclassica. Chi se n’è accorto?
(Veramente non so se mi sono spiegato bene).
RDV
Rino(Quota) (Replica)
Per Raffaele:
Ma cosa c’entra ora la Lega Nord? Ma lo vedi che sragioni?
Io comunque non intendo invischiarmi in polemiche così basse, per cui non risponderò ad altre sparate del genere.
Anzi, non risponderò proprio più.
Per tutti gli altri:
Con “chi ci governa” intendevo dire chi ci governa da 40 anni in qua; si è sempre detto che la QM è trasversale ai partiti ed io ne resto convinto.
Quello di Fabrizio per me è un tentativo più che lodevole di affrontare la questione sotto un punto di vista un pò diverso dagli altri.
Volevo solo dire che, sempre secondo me, chi si occupa di QM dovrebbe tenere presente anche la possibilità che tutto quello di cui parliamo sia ben noto a…non diciamo a chi ci governa per non incorrere in altri equivoci.. diciamo che il tutto potrebbe essere ben noto a chi avrebbe il potere di cambiare le cose. ..E tuttavia non lo fa.
Ed allora chi si occupa di QM potrebbe avvantaggiarsi domandandosi *perchè* non lo fa, ed analizzando i possibili motivi con maggior impegno.
Ma la mia è un’opinione come un’altra;
ringrazio e saluto
Red.
Red.(Quota) (Replica)
Per Raffaele e per Red:
Raffaele ha postato un suo commento indirizzato a Red il quale ha replicato, come era suo diritto.
Ciò detto, da ora in poi, se vorranno proseguire nel loro contenzioso, che non riguarda in alcun modo Uomini Beta, potranno farlo sui loro rispettivi blog ma non su questo. Qualora arrivassero altri commenti sia dell’uno che dell’altro relativi a loro vicende personali e non inerenti le materie che stiamo trattando, non saranno pubblicati.
Fabrizio
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Red:
“…diciamo che il tutto potrebbe essere ben noto a chi avrebbe il potere di cambiare le cose. ..E tuttavia non lo fa.”
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In realtà su questo sito si è più volte analizzato questo aspetto, tralasciando il fatto che l’incipit del manifesto fondante del MUB cita anche la capacità del potere di trovare le vie più sofisticate per perpetuarsi (come ad esempio l’esaltazione e la promozione di determinate dinamiche relazionali,per esempio ).
Diciamo che anche su questo tema non è detto che si giunga a delle conclusioni condivise all’interno del MoMas,come è anche giusto che sia date le diversità di punti di vista, analisi e modalità d’azione tra i vari movimenti maschili.
Luke Cage(Quota) (Replica)
Io sono dell’idea che esibizione coincida con disponibilità.
Ben venga quindi il fatto che ragazze e donne tendano a scoprirsi.
Poi, l’uomo è diverso dalla donna. Nell’uomo, l’area della sessualità e della violenza, sono gestite dalla stessa zona del cervello (l’ipotalamo).
Ed è anche vero che la disponibilità delle donne aumenta, ma solo verso alcuni soggetti. Sta poi all’uomo la capacità di rientrare nei soggetti appetibili dalle donne. E non è difficile per nessuno.
Pupistar_Bianco(Quota) (Replica)
Con le ultime leggi sulle molestie, atti non graditi ma il gradimento dei quali si conosce solo dopo che sono stati fatti, si mette l’uomo nelle stesse condizioni dell’automobilista. Secondo l’art. 147 (mi sembra) del codice della strada, è velocità “pericolosa” quella che non consente al veicolo di fermarsi prima di impattare un ostacolo. Definita in questo modo significa che qualsiasi impatto nasce da velocità pericolosa, ossia che l’unica velocità che non è mai pericolosa è quella pari a zero, cioè l’immobilità.
Allo stesso modo, qualsiasi approccio verso una donna è soggetto ad essere non gradito, e quindi può essere molestia sanzionata per legge. Ne consegue che l’unico approccio sicuro è quello che non c’è, il non approccio. A questo spinge la follia dei tempi moderni, di cui fa le spese l’intraprendenza maschile della cui mancanza si ha poi il coraggio anche di lamentarsi. Oddio, un rimedio ci sarebbe. Munirsi di carta e penna, porre domanda per iscritto: “Signorina, gradisce se le accarezzo una mano?” ed esigere risposta scritta e firmata. “Si gradisco, ma solo uno sfioramento”.
“Signorina, gradisce che le tocchi i capelli?” “Si, giovanotto, ma attento a non scompiglirmeli chè sono stata ieri dal coaffeur”…e così via fino alla fine dopo un estenuante protocollo che neanche un trattato antinucleare.
Rimedio fino ad un certo punto però. Perchè se nonostante la certificazione d’origine controllata, lei scopre successivamente che ha si firmato, ma solo perchè in quel momento le pareva, le sembrava, credeva che….. ma si ingannava perchè in effetti l’inconscio…… perchè si sentiva stranita e come psicologicamente soggiogata…….. perchè non era tanto in sè e la firma le è uscita così, senza consapevolezza di quel che faceva e in pratica le è stata estorta con la gentilezza, allora sono guai lo stesso.
armando(Quota) (Replica)
“Io sono dell’idea che esibizione coincida con disponibilità”. (Pupistar_Bianco).
Ecco un altro che ha capito tutto…
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Io sono dell’idea che esibizione coincida con disponibilità”. (Pupistar_Bianco).
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Le prostitute esibiscono, ma se la fanno pagare la loro disponibilità: quindi non sono disponibili.
Quelle poi che sono molto truccate è evidente che non vogliono fare sesso altrimenti si spettinano.
Leonardo(Quota) (Replica)
“Definita in questo modo significa che qualsiasi impatto nasce da velocità pericolosa, ossia che l’unica velocità che non è mai pericolosa è quella pari a zero, cioè l’immobilità.”
Secondo me l’accusa di stupro può avere dei risvolti anche peggiori : potenzialmente non è necessaria neanche la presenza fisica dell’accusato sul luogo del delitto dal momento che l’onere di provare la propria estraneità ai fatti ricade su chi viene appunto accusato, in barba alla presunzione di innocenza.
Luke Cage(Quota) (Replica)
Pupistar_Bianco 12:25 pm – 7th ottobre:
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Io sono dell’idea che esibizione coincida con disponibilità.
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Si’, buonanotte al secchio…
Pupistar_Bianco
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Sta poi all’uomo la capacità di rientrare nei soggetti appetibili dalle donne. E non è difficile per nessuno.
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Proprio vero che in materia di femmine i maschi sono dei grandi ingenui, che passano la vita intera a raccontare e a raccontarsi frottole.
Gia’ che ci siamo, leggi cosa scriveva, oltre quattro anni fa, un ex utente del primo forum sulla QM.
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Anche per quanto mi riguarda, infatti, la questione del rapporto tra sesso e sentimento è contrassegnata dalla più profonda contraddizione del mondo femminile, nella sua generalità salvo eccezioni, che è, inoltre, tra le meno denunciate e le più sopportate dal genere maschile.
Mi spiego, anche se credo che sappiamo tutti di cosa si parla.
Mi pongo, fantasiosamente, nell’ottica di un extraterrestre che sbarcasse oggi con la propria astronave sul nostro pianeta per studiare e capire i comportamenti umani.
Tra le prime cose che noterebbe, essendo della più chiara evidenza visiva, ci sarebbe la profonda differenza che caratterizza la figura esteriore femminile da quella maschile. Mentre, infatti, la prima mostra il proprio corpo in tutti i modi immaginabili, richiamando l’attenzione su ogni parte delle sue forme fisiche in modi talmente insistiti da risultare quasi maniacali, il secondo gli apparirebbe del tutto estraneo a questa forma di attenzione fisica, dal momento che copre il proprio corpo quasi completamente con il vestiario e non ne fa mostra in alcun modo.
Ipotizzando, sempre con un gioco di fantasia, che l’extraterrestre scoprisse in qualche modo che uomini e donne uniscono i loro “corpi” nel gioco sessuale traendone piacere, possiamo immaginare verosimilmente che il nostro marzianetto ripartirebbe verso il suo pianeta nella salda convinzione che le donne rivolgono verso il piacere fisico, verso l’aspetto corporeo della sessualità, un’attenzione infinitamente più grande di quanto facciano gli umani di sesso maschile, vista l’abissale differenza di attenzione che uomini e donne danno al “corpo”.
Non potrebbe sapere, il nostro fantasioso personaggio, che nella realtà la situazione è esattamente rovesciata, nel senso che l’attenzione verso il piacere fine a se stesso, quello legato alla corporeità dei rapporti sessuali ed al piacere fisico, è di gran lunga una caratteristica maschile, mentre quella femminile è contraddittoriamente orientata verso aspetti incorporei ed invisibili denominati sentimenti.
Cosa significa questa storiella?
Che l’attitudine maschile a rivolgere il proprio interesse verso il corpo femminile, piuttosto che verso la sua “anima” (per utilizzare un termine caro a Giulia), è sì il risultato di una diversa inclinazione biologica alla sessualità ma, soprattutto ai giorni nostri, è anche il risultato di una costante e sistematica sollecitazione del desiderio maschile, piuttosto che degli aspetti sentimentali ai quali così spesso, invece, le donne fanno riferimento anteponendoli a quelli “fisici”.
Esattamente come STRIDER anch’io rivolgo la mia prevalente attenzione al sesso svincolato dalle implicazioni sentimentali, perché il giorno che la maggior parte delle donne richiamerà l’attenzione maschile verso i propri sentimenti, piuttosto che verso il proprio corpo, comincerò a prenderli in considerazione.
Sino a quel giorno non potrò che guardare al corpo femminile con desiderio, ignorando o ponendo in secondo piano, senza alcun problema, i sentimenti che contiene ed ascoltando la mia semplice istintualità senza dovermene sentire sminuito.
Daniele(Quota) (Replica)
Continua.
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Allora, come si è già detto nell’altra discussione, non si capisce per quale motivo dovrebbe esistere e proliferare, in misura tanto crescente e diffusa proprio ai nostri giorni, il fenomeno della prostituzione al quale si rivolgono milioni di uomini e non uno sparuto drappello di “sfigati”.
Ma questo è esattamente il punto: se nell’altro topic abbiamo portato argomenti di carattere “socio – culturale”, nel senso che alcuni di noi hanno cercato di mettere in luce il carattere oggettivo di questa diversità ormonale attraverso l’analisi del fenomeno prostituzione, in questa discussione è il carattere soggettivo della questione che si vorrebbe illuminare con un confronto aperto tra le differenti esperienze personali.
In altre parole, si tratta di capire cosa si intende per “donna vogliosa” o “arrapata”, per “sesso soddisfacente”, se ci sia un’effettiva coerenza di comportamento nell’andare in giro smutandata ed esserlo effettivamente anche a letto e, insomma, se tanti uomini non si ritengano soddisfatti per il solo ed unico fatto che oggi tante donne la danno molto più facilmente che in passato; bisogna anche vedere come la danno, non solo se…..
Intendiamoci, nella mia variegata esperienza personale, anch’io ho incontrato tante donne che non si sono fatte alcun problema, ad esempio, a prodigarsi in generosi rapporti orali o che si siano prestate ad altri giochi di piacere assecondando le mie richieste e le mie fantasie.
Ma il problema è che io ho spesso avvertito che quella loro partecipazione era, in un certo senso, “esterna” al fatto erotico, nel senso che ciò che facevano non corrispondeva ad una loro “voglia” effettiva, bensì ad un compiacimento della mia. Il minimo che ti puoi aspettare da una donna che si mette in mostra con minigonne, perizoma, tacchi alti, scollature profonde, trucco, trasparenze e tutti gli altri strumenti di seduzione erotica che sappiamo, richiamando in modo così pronunciato l’attenzione sul proprio corpo, è che quella sia la “troia” sperata che non aspetta altro che di farsi mettere le mani addosso e di prestarsi ai giochi di piacere più sfrenati e disinibiti.
Invece, quantomeno nella mia esperienza, la stragrande maggioranza di loro si rivela, oltre che piena di inibizioni di ogni genere (….non toccarmi lì, no così no, questo non mi va, quest’altro non l’ho mai fatto etc.), soprattutto desiderose di conferme affettive e sentimentali piuttosto che di piacere fisico.
Quelle fantasie erotiche alle quali pure partecipano svolgendo il compito con diligenza priva di fantasia, non sono le loro; sono le mie. La maggior parte delle donne alle quali ho chiesto, esplicitamente, quali fossero le loro fantasie sessuali, alle quali mi sarei prestato ben volentieri per realizzarle, non mi ha semplicemente saputo rispondere perché non ne avevano.
L’unica costante è, però, il sistematico richiamo all’aspetto sentimentale; il prevalente interesse femminile, che io ho riscontrato, è verso il romanticismo della situazione, i cuoricini rosa che sbocciano tra sospiri, caldi e stretti abbracci, tante coccole, magari tra un pupazzo di pelouche e parole d’amore da ascoltare con aria trasognata.
Che questi atteggiamenti fossero del tutto legittimi e coerenti sino ad epoche ottocentesche e pre – femministe lo posso capire ed accettare senza alcun problema; che questi atteggiamenti siano materia dell’oggi mi sembra sia solo una contraddizione stridente del mondo femminile e che, oltretutto, in queste condizioni ad essere colpevolizzata e condannata sia la sessualità maschile (il famoso maskioporco) la trovo una cosa, a dir poco, aberrante.
Daniele(Quota) (Replica)
Esemplare per contenuto, articolazione (e forma).
Come si fa a non essere d’accordo?
Complimenti all’autore (di cui non sono sicuro di ricordare il nome) e a Daniele che ha salvato/ripescato il pezzo.
RDV
Rino(Quota) (Replica)
..partecipano svolgendo il compito con diligenza priva di fantasia..(Daniele)..Ho riso per un minuto intero. Ho pensato a quando le maestre dicono:”potrebbe fare fare di piu’..le capacita’ ci sono ma si distrae..” Il resoconto dei fatti e’ condivisibile, sull’analisi vorrei aggiungere qulalcosa. Io non credo nella forza del sentimento, neppure a quello retrodatato. I matrimoni sono stati combinati fino all’altro ieri e all’amore non veniva fatto cenno neanche per pura formalita’. Le donne venivano costrette ad una castita’ obbligata fuori dal sacro vincolo e qualche giustificazione bisognava pur darsela..così il vero amore poteva attendere, anche se matrimonio faceva rima con patrimonio e mercimonio. Il problema della sessualita’ che non sempre e non per tutti e’ fonte di benessere denuncia una realta’ molto diffusa che affonda le radici in una cultura che non educa al piacere. Ci insegnano che si vive per lavorare, per soffrire, per morire..ma non per godere. Improvvisare, da grandi, diventa difficile. Ci vuole fantasia, intelligenza, cultura, voglia di osare e di mettersi in gioco. Sono percorsi personali dagli esiti non scontati e che non tutti affrontano. Dalla consapevolezza della propria sessualita’ ne nascono tante altre..e questo il Sistema (pensiamo a tutti gli indottrinamenti che subiamo) lo sa. Le donne sono facilmente plasmabili perche’ vedono nella loro sensibilita’ un valore aggiunto che le rende migliori dell’uomo e cavalcherebbero qualsiasi onda che le cullasse in questo loro delirio di superiorita’. Difficilmente una donna pensa che le sue peculiarita’ sono complementari a quelle del suo compagno e che ha bisogno di un tramite maschile per implementarsi al meglio. Basterebbe questo per spogliarsi con ben altra consapevolezza…
maria(Quota) (Replica)
X Daniele
Non so chi abbia scritto quei pezzi ma devo dire che li condivido al cento per cento.
Marco(Quota) (Replica)
Maria :
“Dalla consapevolezza della propria sessualita’ ne nascono tante altre..e questo il Sistema (pensiamo a tutti gli indottrinamenti che subiamo) lo sa. Le donne sono facilmente plasmabili perche’ vedono nella loro sensibilita’ un valore aggiunto che le rende migliori dell’uomo e cavalcherebbero qualsiasi onda che le cullasse in questo loro delirio di superiorita’. Difficilmente una donna pensa che le sue peculiarita’ sono complementari a quelle del suo compagno e che ha bisogno di un tramite maschile per implementarsi al meglio. Basterebbe questo per spogliarsi con ben altra consapevolezza…”.
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Mi rendo conto che non è bello da dire/scrivere, ma è semplicemente SORPRENDENTE che una donna sia arrivata a capirlo.
Luke Cage(Quota) (Replica)
“Che questi atteggiamenti fossero del tutto legittimi e coerenti sino ad epoche ottocentesche e pre – femministe lo posso capire ed accettare senza alcun problema; che questi atteggiamenti siano materia dell’oggi mi sembra sia solo una contraddizione stridente del mondo femminile e che, oltretutto, in queste condizioni ad essere colpevolizzata e condannata sia la sessualità maschile (il famoso maskioporco) la trovo una cosa, a dir poco, aberrante”
Concordo in pieno con la conclusione, che ha il merito di evidenziare una contraddizione a dir poco macroscopica. Insomma, se le donne giustamente vogliono audeterminarsi lo facciano, ma per davvero, in un senso o nell’altro decidano loro. Noi decideremo per noi. E’ invece inaccettabile questo gioco su più tavoli, con regole mutevoli a piacimento secondo momento e convenienza.
O almeno che abbiano il coraggio e l’onestà intellettuale di ammettere di essere intimamente contraddittorie, e quindi che occorre loro un uomo che sappia gestire questa ambivalenza (troppo duro ammetterlo, vero?), di cui fa parte anche quello che scrive Maria:
“Le donne sono facilmente plasmabili perche’ vedono nella loro sensibilita’ un valore aggiunto che le rende migliori dell’uomo e cavalcherebbero qualsiasi onda che le cullasse in questo loro delirio di superiorita’. Difficilmente una donna pensa che le sue peculiarita’ sono complementari a quelle del suo compagno e che ha bisogno di un tramite maschile per implementarsi al meglio. Basterebbe questo per spogliarsi con ben altra consapevolezza…”
Ottimo, e a me non sorprende come Luke, al quale dico che come è per gli uomini, esistono donne e donne. Certo, per loro è più difficile riconoscere le proprie contraddizioni come per noi le nostre, ma poichè nessuno è “ontologicamente” disonesto, tutti abbiamo le potenzialità per arrivarci.
armando(Quota) (Replica)
maria: improvvisare da grandi diventa difficile
in effetti.
Tempo fa comparve questa notizia sui media.
I commenti furono tutti sui “danni” che avrebbe potuto subire la ragazzina, ricordo una signora progressista che parlò di “gravidanze, malattie, per non parlare di altro”. Alla domanda su cosa significasse per “altro danno” (che sui primi due, anzi soprattutto sul primo erano tutti d’accordo) non seppe rispondere.
Però le dinamiche sono quelle, questi sono ragazzini, condizionati sì, ma evidentemente meno di noi adulti.
Al di là delle opinioni (troppo presto etc.) le dinamiche successive alla “scoperta” credo che resteranno impresse nella mente di questi ragazzini. Mi chiedo: chi ha fatto più danni? La madre che l’ha portata di corsa all’ospedale sottoponendola all’interrogatorio dei vari funzionari/psicologi della Procura dei Minori per verificare il “danno” subito dalla ragazzina facendo sentire il ragazzino (ovviamente se c’è un danno, c’è un danneggiato e un responsabile) come qualcuno che ha “rotto” qualcosa?
Baby amanti di 11 e 13 anni scoperti da mamma a fare sesso
Non era la prima volta, non sono imputabili
29 maggio, 14:01
VICENZA – Li ha sorpresi la mamma di lei felici e beati che si amavano sul divano di casa: i due amanti non sono però bamboccioni che per risparmiare usano talami casalinghi ma ragazzini di 11 anni, lei, e 13 anni il “fidanzatino”.
Figli di immigrati africani regolari i giovani, studenti di scuole medie dell’area intorno a Bassano del Grappa, hanno candidamente confessato che quella, intravista dalla mamma, non era nemmeno la prima volta; insomma il loro è un ‘amore’ che andrebbe avanti da tempo.
La donna ha fatto rivestire la figlia e l’ha accompagnata all’ospedale non prima di aver informato i genitori del focoso ragazzino. Dai medici, come indica il Corriere Veneto, è arrivata la conferma che la piccola aveva in effetti avuto rapporti sessuali completi.
Sono stati gli stessi sanitari bassanesi a informare le forze dell’ordine che a loro volta hanno segnalato la coppia alla procura dei minori. Dai primi rilievi degli investigatori i due ragazzi si sarebbero avventurati a scoprire la vita da soli, consenzienti, senza forzature esterne. In virtù anche della loro età non sono imputabili di reato.
Rita(Quota) (Replica)
@Armando:
non ho mai sollevato questioni di disonestà ontologica, anche perchè solitamente la maggior parte di coloro che difendono le ragioni dello status quo sostenendo che le donne “non la danno” semplicemente perchè è nella loro natura apprezzare il sesso meno degli uomini, hanno un punto di vista lontano (diciamo anche opposto) al mio…
Non sono ipocrita e non temo di essere tacciato di misoginia se dico che le donne che ragionano e ancor più si esprimono come Maria sono delle “mosche bianche”, senza per questo rinnegare (come ho fatto in altri interventi) che ci siano difficoltà letteralmente “di altro genere” che vedono gli uomini soccombere sotto le frustate morali,il biasimo e la colpevolizzazione permanente operata dai mass media ,da aspetti educativi e retaggi culturali tutt’altro che in disarmo..
p.s.
Precisazione preventiva : a mio parere le donne hanno bisogno di sesso quanto gli uomini pur ricercando stimoli il più delle volte differenti.
Il fatto che le d. sono nella posizione di poter “giocare di rimessa” è dovuto anche ad una attuale debolezza (creata,istigata e provocata tramite canali ormai noti), ritardo culturale e assenza di consapevolezza di genere maschili.
Luke Cage(Quota) (Replica)
Interessante quanto postato da Daniele. C’è però secondo me il rischio, leggendo quanto proposto, di cadere in un’equivoco. Da quanto scrive l’anonimo forumista sembrerebbe che le donne si avvicinino all’altro sesso alla ricerca dell’amore di stampo romantico. Ora, questo è vero fino a un certo punto. Come sostiene giustamente Fabrizio, dietro il “sentimento” si nasconde qualcosa di meno poetico, di più concreto e pratico. Mi spiego meglio. Il “sentrimento”, secondo me, si esprime solo quando sono stati soddisfatti altri criteri di valutazione nella scelta di una donna. Possiamo riassumerli nella possibilità/capacità che ha l’uomo di garantirle una sicurezza/protezione di natura fisica ed economico-sociale. Molto politicamente scorretto, ma molto vero, è sostenere che per la donna l’uomo non vale in se stesso, ma in quanto garantisce a lei e all’eventuale discendenza quella stabilità che va a ricercare e da questo punto di vista il mero romanticismo funge ben poco allo scopo. Basta semplicemente accostarsi a una donna offrendole esclusivamente quello, per rendersi conto di quanto poco sia interessata a esso se disgiunto da altre componenti. La ricerca dell””uomo giusto”, dell'”anima gemella”, che ricorrono spesso e volentieri nei discorsi delle donne, vanno intesi in maniera molto più prosaica di quanto gli uomini abitualmente pensino. In questo l’alta tradizione poetica o la bassa produzione culturale di massa, vedesi canzonette d’amore, non ha mai aiutato l’uomo a prendere subito consapevolezza dei termini della questione, Solo attraverso l’esperienza individuale, più o meno soddisfacente, si giunge, e spesso solo a livello inconscio, a cogliere in maniera meno idealizzata, e quindi più reale, la questione.
Alessandro(Quota) (Replica)
Non credo affatto che il desiderio sessuale femminile sia identico a quello maschile; se così fosse milioni di uomini non dovrebbero fare ricorso alla prostituzione.
Semmai ritengo che uomini e donne abbiano “tempi differenti”. Ovvero: mentre per gli uomini il picco massimo del desiderio è quello della giovinezza, per le donne è quello della maturità. Questo sta pure a significare che i due sessi sono destinati a non incontrarsi mai.
(Sto parlando in generale, perché poi è pacifico che esistano i casi singoli che fanno storia a sé).
Per quanto riguarda le parole di Maria, concordo in gran parte; molto meno su questo punto:
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Le donne venivano costrette ad una castita’ obbligata fuori dal sacro vincolo e qualche giustificazione bisognava pur darsela..così il vero amore poteva attendere, anche se matrimonio faceva rima con patrimonio e mercimonio.
>>
O meglio, sono d’accordo riguardo al fatto che un tempo le relazioni fra uomini e donne funzionassero in ben altra maniera (io stesso ho conosciuto uomini anziani che bollavano come “troie”, in senso dispregiativo, una fidanzata o moglie che a suo tempo avesse praticato dei rapporti orali al proprio compagno… pazzesco!), ma dissento quando si fa riferimento all’oggi. Io sono nato nel 1973, perciò faccio parte di una generazione quasi scevra da simili bigottismi (perlomeno questa è la realtà delle Marche, la regione dove vivo); nonostante ciò non ho memoria di donne realmente libere e fantasiose, capaci di vivere il sesso in maniera giocosa e disinibita. Tutte quelle con le quali mi sono relazionato nel corso della mia vita (che non sono state tante, ma neppure poche), erano frenate da paranoie e inibizioni varie; e non credo che questo dipenda solo da fattori culturali. Magari scrivo una sciocchezza, ma sono del parere che il solo di fatto di essere penetrate, invece che il dover penetrare, porti le donne – a livello psicologico – ad avere un differente approccio verso il sesso. A questo si aggiunga il rischio di restare incinta o di poter subire violenze oppure di poter contrarre malattie a trasmissione sessuale più facilmente degli uomini (non lo dico io, ma i medici; basta informarsi).
Fabio(Quota) (Replica)
Fabio: Magari scrivo una sciocchezza, ma sono del parere che il solo di fatto di essere penetrate, invece che il dover penetrare, porti le donne – a livello psicologico – ad avere un differente approccio verso il sesso.
Secondo me non è una sciocchezza, le sensazioni corporee incidono fortemente sulla mente. Da lì si parte e da lì siamo più propensi ad indossare questo o quel vestito culturale che ci pare migliore.
E non si tratta di idealizzare l’approccio romantico-coccoloso al sesso rispetto a quello semplicemente fisico-ludico.
Se esiste il rischio di dipendenza sessuale (la pornografia) esiste anche il rischio opposto, quello della dipendenza da romanticismo
http://www.repubblica.it/2008/12/sezioni/spettacoli_e_cultura/film-romantici-no/film-romantici-no/film-romantici-no.html
“Il primo a lanciare l’allarme fu Gustave Flaubert, l’iniziatore del realismo e il creatore di un personaggio complesso come la Signora Bovary. Fu lui a parlare, quasi due secoli fa, della “diseducazione sentimentale dei romanzi d’amore”
Rita(Quota) (Replica)
@ maria
Improvvisare, da grandi, diventa difficile. Ci vuole fantasia, intelligenza, cultura, voglia di osare e di mettersi in gioco
@
E’ quello di cui parlavo io alcune settimane fa, nel mettere in evidenza che quando non si vive nella “maniera giusta” la sessualità e non si hanno certe esperienze “a tempo debito”, dopo è tutto più complicato. E a mio avviso lo è ancora di più per un uomo, che a differenza di una donna deve avere l’erezione. Trovo interessante anche il post di Fabio e sono con Rita quando afferma che le sensazioni corporee incidono fortemente sulla mente. Per esempio, da ragazzino ero abbastanza grasso, (oggi non più, dopo diete varie e palestra) e so per certo che questo ha fortemente inciso nel mio modo di pensare, di propormi agli altri e alle donne, nonché di vivere (male) il sesso.
Simone(Quota) (Replica)
Dimenticavo! L’ho già scritto ma ritengo vada nuovamente evidenziato. Generalmente un uomo che ha a che fare con una donna imbranata dal punto di vista sessuale, non si sogna neanche di sostenere che questo “è dovuto al fatto che le donne maturano più tardi degli uomini”… viceversa le donne partono dal preconcetto che un uomo altrettanto imbranato (in realtà inesperto) altro non sia che l’ennesima dimostrazione dell’inferiorità intellettiva e sessuale maschile.
Scrivo questo anche perché io ho conosciuto personalmente delle donne che la pensavano così (e sicuramente la pensano ancora nello stesso modo).
Tralasciamo poi quello che leggo quotidianamente sul web.
Simone(Quota) (Replica)
@ Fabio..io non credo che siano le dinamiche del rapporto sessuale a stabilire miti e pregiudizi. Dal mio punto di vista posso serenamente affermare che e’ bellissimo accogliere un uomo e predisporsi..a perdere la sensazione del confine dei corpi. Vivi un senso di “pienezza” e di completezza che non sperimenti in nessuna altra circosastanza. Il problema e’ che il sesso e’ sempre fortemente evocativo e si fa prima colla testa che coi genitali. Ciascuno di noi, al di là di cio’ che ha letto o studiato, parla sempre in prima persona e dopo aver a lungo esperito. Avere la testa sgombra da paure, tabu’, stigma sociali, pregiudizi mascherati da pseudomorali e insicurezze non e’ così facile. Forse anche per questo Fabio dice che tra uomini e donne non corrispondono i tempi: molte di noi impiegano anni per liberarsi dalle proprie gabbie. Speriamo solo che una volte “evase” sappiano investire la loro liberta’ con maturita’..senza andare a cercare uomini-tutor ma solo compagni alla pari con cui condividere e godere.
maria(Quota) (Replica)
Simone :”….da ragazzino ero abbastanza grasso, (oggi non più, dopo diete varie e palestra) e so per certo che questo ha fortemente inciso nel mio modo di pensare, di propormi agli altri e alle donne, nonché di vivere (male) il sesso”.
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Bè ,questa testimonianza dimostrerebbe un altro aspetto a mio avviso molto importante,ovvero che le sensazioni corporee incidono sulla mente anche in base ai singoli vissuti individuali oltre che in base a distinzioni “di sesso”.
Bisogna tenere conto anche delle inclinazioni,abitudini sessuali e di altre componenti fisiche e psicologiche che non sono presenti in eguale misura e in egual modo in tutti gli uomini e in tutte le donne e che portano a vivere la sessualità di un individuo (maschio o femmina) in maniera molto diversa rispetto ad un altro.
Potrebbe sembrare banale come constatazione ma tendo a guardare con un certo scetticismo certe macro-distinzioni su come tutte le donne vivrebbero il sesso rispetto a tutti gli uomini…
Luke Cage(Quota) (Replica)
Potrebbe sembrare banale come constatazione ma tendo a guardare con un certo scetticismo certe macro-distinzioni su come tutte le donne vivrebbero il sesso rispetto a tutti gli uomini…(Luke Cage)
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Come avrai potuto leggere ho precedentemente scritto quanto segue;
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(Sto parlando in generale, perché poi è pacifico che esistano i casi singoli che fanno storia a sé).
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perché è fuori discussione che nessuna persona al mondo può stabilire con esattezza i desideri, le inclinazioni sessuali di quasi sette miliardi di persone.
Esistono però delle tendenze generali – basti pensare alla prostituzione, che esisteva già migliaia di anni fa – che la dicono lunga sulla diversità uomo/donna.
In merito a quanto scritto da Simone, trovo più che normale che l’aspetto fisico e il vissuto di una persona influiscano notevolmente nel carattere e nel modo di pensare di chiunque. Il sentirsi brutti, inadeguati, non all’altezza, non attraenti, genera per forza di cose dei complessi di inferiorità.
Fabio(Quota) (Replica)
@Fabio:
La mia “riserva” era più che altro rivolta all’ affermazione ” il solo fatto di essere penetrate, invece che il dover penetrare, porti le donne – a livello psicologico – ad avere un differente approccio verso il sesso.”
Mi è sembrata un poco riduttiva e semplificante,anche se parzialmente condivisibile,tutto qui.
Non tutte le donne come non tutti gli uomini si rapportano allo stesso modo con il proprio corpo per i motivi più svariati.
Luke Cage(Quota) (Replica)
Fabio: (Sto parlando in generale, perché poi è pacifico che esistano i casi singoli che fanno storia a sé).
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perché è fuori discussione che nessuna persona al mondo può stabilire con esattezza i desideri, le inclinazioni sessuali di quasi sette miliardi di persone.
Esistono però delle tendenze generali …>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Questa è una premessa implicita a qualsiasi discorso di buon senso. Il fatto che talvolta non compaia, come per esempio in molti miei discorsi quando parlo di uomini e di donne, non significa che non sia sottintesa. Che la maggior parte degli uomini ricerchi il sesso fine a se stesso, mentre le donne lo carichino di tante altre aspettative credo che sia un dato di fatto. E’ proprio questa diversità natural-culturale a rendere i rapporti tra i sessi complicati. L’uomo chiede abitualmente una cosa, la donna ne pretende un’altra. Solo nel momento della condivisione di una vita a due, desiderio più intenso nella donna che non nell’uomo, i due s’incontrano. In quest’ambito così importante della nostra esistenza l’uomo propone, ma la donna generalmente dispone. E’ l’intramontabile potere sessuale femminile che consente alla donna di essere davvero colei che detta regole, tempi, ritmi del gioco. L’uomo, in un rapporto libero, sta in attesa delle sue decisioni, fatta eccezione per quegli uomini, come ben sappiamo, il cui potere economico-politico, ecc., compensa questo deficit. Credo che il quadro che ho sinteticamente tratteggiato si avvicini abbastanza alla realtà delle cose. Oggi poi che la donna vede crescere il proprio potere socio-economico, il gap con gli uomini beta tende ad allargarsi sempre di più. L’intuiziuone di Fabrizio Marchi è sicuramente giustissima.
Alessandro(Quota) (Replica)
Alessandro
@ Oggi poi che la donna vede crescere il proprio potere socio-economico, il gap con gli uomini beta tende ad allargarsi sempre di più.
@
C’è però un particolare che va evidenziato: al contrario degli uomini, più le donne salgono nella scala sociale e più diminuiscono le loro opportunità sessuali.
Anzi, per essere più precisi, le loro possibilità di instaurare relazioni stabili e/o di sposarsi…
Marco(Quota) (Replica)
http://mysterium.blogosfere.it/2007/02/donne-italiane-macchine-da-sesso.html
Marco(Quota) (Replica)
Marco: “C’è però un particolare che va evidenziato: al contrario degli uomini, più le donne salgono nella scala sociale e più diminuiscono le loro opportunità sessuali.
Anzi, per essere più precisi, le loro possibilità di instaurare relazioni stabili e/o di sposarsi”
Ammettiamo sia così, e cioè che le donne Alfa vedano diminuire la possibilità di relazioni stabili o matrimoni a cui, evidentemente, aspirerebbero pur non avendone necessità dal punto di vista economico o di immagine sociale. Cosa significa allora, se non che matrimonio e stabilità sono una esigenza profondamente insita nel genere femminile tanto da apparire, diciamo così, astorica?
Ecco, forse, un punto di diversità di natura non propriamente culturale fra donne e uomini, con implicazioni molto importanti anche per la QM.
armando(Quota) (Replica)
(Citazione)….
DIPENDENZA SESSUALE
Una menzogna fondante e necessaria: la parità ormonale.
La perfetta simmetria naturale del desiderio e delle sue forme come dogma centrale del Vigente Ordine Morale.
LE RADICI FILOGENETICHE DELLA DISPARITÀ ORMONALE. L’incolmabile divario darwiniano come origine della dipendenza sessuale maschile: “La natura ti incatenerà a me”. Il corteggiamento in quanto costo (insieme di risorse spese – [fitness] ) compensativo dell’inferiorità maschile.
IL RECIPROCO INTERESSE ALLA MENZOGNA:
– l’interesse maschile a non riconoscere l’irrimediabile inferiorità. Salvaguardia dell’autostima.
– l’interesse femminile a negare la superiorità: 1- non riconoscere contropoteri compensativi al genere maschile. -2 negarsi ogni dovere di Cavalleria. 3- nascondere l’esistenza del primo strumento di controllo degli stati emozionali del genere maschile.
Ormoni maschili, terra di conquista: 100.000 anni di speculazione.
CARATTERI DELL’INFERIORITA’
La disparità delle forme e delle modalità come degenerazione del comportamento maschile culturalmente indotta. La rieducazione femminista: “Vi abbiamo costretti a comportarvi a letto come persone”.
Sesso: F/ e M/ : la gestualità buona e quella cattiva, le modalità pulite e quelle sporche, la frequenza giusta e quella sbagliata, il contesto bello e quello brutto, la forma degna e quella indegna.
Sesso: F/ e M/: Sesso con vincolo, femminile, buono / Sesso senza vincolo, maschile, cattivo.
L’origine della superiorità dell’approccio femminile al sesso. Una questione indeterminata ed indeterminabile: natura o cultura?
Le modalità femminili come naturalmente date e culturalmente superiori. Le modalità maschili come antinaturali e culturalmente degenerate.
Sesso: il monopolio del se-come-dove-quando-quanto.
AMOUR-PASSION: il sogno ed il delirio provenzale. L’ideale femminile dell’eterna passione. L’immaginario e la realtà: “Non siete all’altezza”. Non siamo all’altezza. Perché sia necessario essere all’altezza.
IMMACOLATA CONCEZIONE. Una sovrapposizione culturale: il racconto dell’Immacolata Concezione come archetipo dell’autodescrizione femminile occidentale. Il contatto fisico come lesione irreparabile. La caduta nel mondo animale. Occidente: una Civiltà figlia di sola femmina. Il nucleo profondo del desiderio femminile occidentale: generare il mondo senza intervento maschile. Le banche del seme. L’auto-clonazione come forma suprema di auto-amore. “Non abbiamo bisogno di voi”. Il coito come offesa. L’ Immacolata Concezione e l’odio contro il Fallo. Il mito del Mito del Fallo in Occidente.
STUPRO BIANCO
Stupro: la violazione della volontà femminile. Caratteri epistemologici dello stupro: istantaneità, visibilità.
Sul diritto all’esistenza di una volontà maschile. Se la volontà maschile sia suscettibile di essere violata. Volontà negata – volontà subordinata – volontà violata.
Stupro bianco: dare il nome ad un invisibile delitto. Il diritto femminile all’illimitata violazione della volontà maschile. Caratteri epistemologici dello stupro bianco: invisibilità, durata.
Effetti dello stupro bianco: vergogna, distruttività (violenza fisica), autodistruttività (depressione) – Sesso a pagamento esplicito (prostituzione) – Autoerotismo adulto.
La minaccia dello stupro bianco.
Dal vincolo al ricatto. Il vincolo (matrimonio, convivenza) come condizione di esercizio del ricatto. Matrimonio: vivere sotto la minaccia del ricatto sessuale: “Ciò che io voglio, se io voglio, come io voglio”.
L’inconscio esercito degli stuprati. Lo sfruttamento della dipendenza sessuale maschile.
LA CULTURA DELL’ELEMOSINA: “Teniamoli a stecchetto”. Una verità biologico-culturale come condizione di originaria dipendenza maschile.”Io non ho bisogno di te quanto tu hai bisogno di me”. Infantilizzazione. L’attesa del corteggiamento infinito. La dipendenza come prezzo del sesso. Il costo del sesso nella relazione vincolata e l’elemosina come infantilizzazione. Stanchezza ed autosvalutazione inconsce dell’eterno chiedere: la fuga verso il sesso a pagamento esplicito.
IL CONTROLLO DELLA LIBIDO MASCHILE Utilizzazione dell’immagine del corpo femminile come strumento di condizionamento e controllo. Mass media e pubblicità: la stimolazione permanente. Lo stimolo come incremento della dipendenza: più pelle è visibile più i maschi dipendono.
L’altra faccia della “Donna oggetto”: celebrazione del corpo femminile e strumentalizzazione della libido maschile.
PROSTITUZIONE o del sesso a pagamento esplicito. La causa che deve assolutamente essere negata: i maschi vanno per sesso a pagamento perché non lo trovano gratis. Il sesso negato. Il rifiuto femminile del/al sesso. La liberazione sessuale come liberazione dal sesso. La cultura dell’astinenza. “Non siamo più a vostra disposizione”. L’impossibilità del sesso gratuito: la relazione sessuale univocamente strutturata sulle/dalle determinazioni femminili. Subordinazione del comportamento. Il vincolo come surrogato e dissimulazione del pagamento delle prestazioni.
Pagamento esplicito contro pagamento implicito. Tra stupro bianco ed elemosina. Il costo della dipendenza.
Sesso a pagamento esplicito come liberazione dalla dipendenza. La guerra contro il sesso a pagamento esplicito: le vittime (femmine) e gli sfruttatori (maschi: coloro che pagano per ciò che dovrebbe essere gratuito). Né gratis né a pagamento: castità forzosa.
La condanna morale del sesso a pagamento esplicito ed il suo scopo inconscio: la lotta contro la prostituzione 1- come lotta per il controllo totale della libido maschile 2- come lotta per l’incremento del prezzo delle relazioni e la sua contestuale occultazione: corteggiamento o vincolo: “Solo da me: se io vorrò, come io vorrò”. Il Bene che verrà (Società femminista): elemosina (dipendenza), castità o carcere (Svezia 1999). Masturbazione maschile: un inammissibile surrogato.
Il fondamento della disparità: F/ essere. M/ fare. Il prezzo del sesso come manifestazione della necessità maschile di fare. La lotta contro la prostituzione come lotta inconscia contro l’irrisorietà del prezzo e la sua visibilità.
Il corteggiamento come incremento del prezzo e contestuale dissimulazione dello scambio.
Una falsità necessaria: la negazione della dipendenza sessuale maschile come condizione del suo incremento.
Dipendenza sessuale maschile: una fondamentale verità del sistema – rendere uomini e donne schiavi.
Damien(Quota) (Replica)
Scusa Damien, la tua tesi è chiarissima, anche se, opinione mia, in parte opinabile, ma non capisco l’ultima frase. Perchè rendere uomini e donne schiavi, e non solo gli uomini come si dedurrebbe da tutto quello che è scritto sopra (se l’ho capito bene)?
armando(Quota) (Replica)
Armando, quella non è una tesi di Damien, ma di Rino Barnart; una tesi vecchia di almeno dieci anni.
E’ postata qui,
http://www.altrosenso.info/
su “LE RAGIONI DEL POSSIBILE”.
Ricordo che la lessi per la prima volta nel febbraio del 2003, quando ero iscritto alla mailing list.
Fabio(Quota) (Replica)
Damien, perché hai modificato quest’ultimo passaggio di Rino?
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Dipendenza sessuale maschile: una fondamentale verità della FdM.
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in
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Dipendenza sessuale maschile: una fondamentale verità del sistema – rendere uomini e donne schiavi.
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Scusa, ma a me queste cose non piacciono molto…
Fabio(Quota) (Replica)
Damien, perché hai modificato quest’ultimo passaggio di Rino?
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Dipendenza sessuale maschile: una fondamentale verità della FdM.
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in
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Dipendenza sessuale maschile: una fondamentale verità del sistema – rendere uomini e donne schiavi.
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Scusa, ma a me queste cose non piacciono molto…
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Hai ragione.. neanche a me.. infatti ho iniziato con (CITAZIONE) non a caso, è semplicemente un trend d’union che a mio avviso, collega la predetta citazione al tema esposto, ovvero che anche le donne, cosi come gli uomini, sono vittima del sistema, una modifica ad incastro, che porta nuova luce alle argomentazioni dal punto di vista di Barnard e alle conclusioni già espresse da Rino; Chiedo pertanto venia laddove questa mia “modifica” non sia stata sufficientemente chiara nei suoi intenti.
Damien(Quota) (Replica)
da un po’ di tempo assumo un farmaco che come effetto collaterale mi ha quasi azzerato la libido. non so se sia un bene o un male, visto che sono sempre andato abbastanza in bianco, ma per la prima volta riesco a vedere in modo veramente oggettivo questo bombardamento di stimoli sessuali diretti soprattutto verso i maschi.
è semplicemente un modo per incrementare la produzione, il reddito aggregato, il pil insomma.
gli uomini spendono e spandono alla ricerca di bisogni che altro non sono se non sublimazione dell’istinto sessuale: dalla macchina figa all’ultimo modello di cellulare che durerà lo spazio di pochi mesi.
gebedeo(Quota) (Replica)
C’è qualcosa di significativo in questa tua esperienza.
Infatti se è vero che gli UU patiscono una grave dipendenza derivante dai loro ormoni, ossia dalla libido, la fine di questa deve comportare l’acquisto di una nuova libertà. E tu lo confermi.
Sei entrato nel ristretto e privilegiato gruppo degli asessuali.
Insomma dei Liberi.
Da quella prospettiva vedi cose che …gli umani possono solo sognare, vedi le conseguenze nefaste della libido e prefiguri il paradiso che ci sarebbe in Terra se tutti i maschi guarissero da quella malattia.
Questa visione sarà anche cinica, non lo nego, ma bisogna riconoscere che è illuminante.
RDV
Rino(Quota) (Replica)
“Questa visione sarà anche cinica, non lo nego, ma bisogna riconoscere che è illuminante.”
Altro che illuminante, è la chiave di volta di tutto.
La conferma più evidente sono le reazioni scomposte delle donne (e di qualche uomo interessato) dinanzi a discorsi di questo tipo.
Il problema è che un livello di consapevolezza di questo tipo non è alla portata di tutti.
sandro(Quota) (Replica)
Gebedeo parla di “serenità” che nasce dall’assenza di desiderio sessuale. A suo dire serenità, anche se farmacologicamente indotta. Ora a parte lo “sguardo liberato dal desiderio” da cui le giuste considerazioni sulla attuale pressione sui maschi ad essere in condizioni di sex addiction e connessa dipendenza dal femminile e dal consumo, penso tuttavia che la serenità di cui parla Gebedeo possa nascere solo o dalla libera scelta della sublimazione che significa, eccome!, esprimere una potente libido, ancorchè trasformata in opere dello Spirito, o dalla naturale mancanza di desiderio sessuale dovuta all’età e al fatto di averlo ampiamento soddisfatto . Per cui si dice “uomo sazio di giorni”, definizione stupenda riportata in un salmo. Un conto pertanto è essere uomini distaccati dal sesso perchè impegnati come Albert Schweitzer, o perchè naturalmente sazi come un patriarca biblico verso la fine dei suoi giorni, e un conto è essere farmacologicamente inibiti e resi di fatto, anche se temporaneamente, impotenti: una condizione necessitata che però nulla ha a che fare con la autentica promozione e libertà umana e maschile.
Dico questo non per sottovalutazione della sofferenza di Gebedeo e dello stato di necessità che governa le sue scelte, situazione che rispetto profondamente, ma perchè questa società ( a mio avviso della Grande madre), già ha scelto di castrare la vitalità e la potenza creativa dei giovani maschi con gli psicofarmaci notoriamente fra gli inibitori della libido: il Ritalin, e ha chiamato questa scelta “libertà dalla malattia”. E “castriamoli” è anche grido unanime che si alza quasi ogni giorno dalla casta di sx e di dx. Domando: questo grido programmatico avrà sotteso un motivo, una “malattia” un pò più seria che la cronaca nera strumentalmente selezionata a comando? Forse non è estranea l’intenzione di una bella distribuzione per legge, (onde “liberarle dall’oppressione maschile” e “liberare i maschi dal loro stesso male”), a cugine, zie, sorelle, suocere, madri e amanti del 33% dei CdA di tutte le imprese, rigorosamente altrui, quotate in borsa pubbliche o private che siano. Dopotutto è sempre appropriarsi e disporre con violenza farmacologica o normativa della libido ovvero della libertà e della energia creativa altrui: al tempo stesso è necessariamente un inibire ed un castrare.
E’ importante dunque valutare criticamente tutto ciò che “libera” senza passare attraverso il lungo personale sforzo di costruzione, liberazione e affermazione di sè stessi, opera propriamente umana e specificatamente maschile: la via breve è una specialità di quel potere che a tutela dei propri enormi privilegi guarda alla libertà individuale altrui come all’origine di tutti i mali e chiama liberazione proprio l’oppressione.
ckkb(Quota) (Replica)
“Ora a parte lo “sguardo liberato dal desiderio” da cui le giuste considerazioni sulla attuale pressione sui maschi ad essere in condizioni di sex addiction e connessa dipendenza dal femminile e dal consumo, penso tuttavia che la serenità di cui parla Gebedeo possa nascere solo o dalla libera scelta della sublimazione che significa, eccome!, esprimere una potente libido, ancorchè trasformata in opere dello Spirito, o dalla naturale mancanza di desiderio sessuale dovuta all’età e al fatto di averlo ampiamento soddisfatto . Per cui si dice “uomo sazio di giorni”, definizione stupenda riportata in un salmo”
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Io parlo per me, ovviamente, ma dalle donne io mi sono emancipato semplicemente tirandoci un tratto di penna sopra.
Nessuna sublimazione, nessun farmaco, nessuna stagione finale della vita (ho 35 anni).
Libera scelta e basta.
E neppure sofferta, anzi, direi che è stata la cosa più naturale del mondo.
Uno lo può fare solo ad una condizione, necessaria e sufficiente:
Deve essere pienamente e intimamente convinto del fatto che continuare su quella strada non ha senso e non ne vale assolutamente la pena.
Finché uno ha dei dubbi al riguardo, non ci riuscirà mai.
Il problema è che a me sono bastati 30 anni per arrivare ad una consapevolezza di questo tipo, mentre alla maggior parte della gente non basta tutta l’ esistenza.
Al massimo raggiungono qualche barlume di consapevolezza solo in tarda età grazie al calo progressivo degli ormoni.
sandro(Quota) (Replica)
Ma che farmaco è ?
Io non ho molto desiderio sessuale, ma c’è quella dipendenza dalle donne che ci viene inculcata fin dalla nascita, è quello il vero problema: le donne messe come primo desiderio nella vita di un uomo, fare sesso, avere molte donne ci fa sentire importanti nella società.
Un mio lontano parente rimase vedovo ancora relativamente giovane, andò in crisi: raccontava che andava a donne, ma si capiva che aveva paura di passare per segaiolo; un giorno scoppiò in lacrime a casa mia e dei miei, perché un’altra parente femmina, in presenza di altri, se ne approfitto e gli chiese: da quanto tempo è che non hai un rapporto?
Poi si è risposato; questo è di uno squallore estremo e dimostra l’impotenza dei maschi di fronte alle donne.
Credo che se uno riesce a liberarsi dalla sudditanza dalle donne, può andare con le donne se gli conviene o stare senza a suo piacimento.
Mi ricordo che quando ero bambino, un coetaneo mi disse il nome di una attrice che io non sapevo chi era, e mi rispose: se non la conosci sei un frocio! Questa anche è violenza non da parte diretta delle femmine ma di rimando.
Cosi uno cresce in una trappola.
Leonardo(Quota) (Replica)
si tratta della paroxetina che assumo contro un disturbo di ansia generalizzato. ci sono alternative che non dovrebbero avere effetti sulla libido, ma al momento preferisco continuare con questa terapia perché mi trovo bene e un cambiamento di farmaco potrebbe richiedere un po’ di tempo prima di ottenere un effetto soddisfacente.
il calo del desiderio non è stato certo cercato da parte mia, bensì è stato un side effect come ho già precisato.
il fatto che io non abbia mai avuto una vita sessuale vera e propria (cioè singletudine e astinenza protratta negli anni a parte ricorsi occasionali a “professioniste” del mestiere) mi ha facilitato le cose. del resto vivo nel mondo reale, quel mondo dove le donne non te la tirano certo dietro come dicono i vari ciarlatani presenzialisti alla P-a-olo C-r-epet.
concordo sul fatto che ci sia un condizionamento a pensare troppo al sesso, è marketizzato come una specie di utopia per l’uomo moderno, come dire “se vuoi trombare devi farti un mazzo così per diventare ricco e/o acquisire un certo status”.
gebedeo(Quota) (Replica)
Sì ragazzi, però mettetevi in testa che della dipendenza dalle donne che ci viene inculcata fin da piccini, sono responsabili anche gli uomini beta, e non solo gli alfa, le donne e il femminismo.
Simone M.(Quota) (Replica)
Bravo Gebedeo che ci racconta questa sua esperienza non comune ma estremamente significativa. CI vuole un certo coraggio a farlo, pur nell’anonimato.
Ho una domanda da fargli.
Posto che ci sia un legame tra libido, eros, vitalità, entusiasmo (come dicono tutti) non è che quella paroxetina induce o aggrava la depressione?
Mi pongo infatti questo problema: non è che riversando tonnellate di paroxetina negli acquedotti, mentre risolviamo il problema della dipendenza sessuale maschile, al tempo stesso produciamo milioni di iperdepressi?
E’ questo il dubbio che mi assilla e che mi frena dal compiere quest’opera grandiosa che mi trasformerebbe in uno dei più grandi benefattori dell’umanità…
RDV
Rino(Quota) (Replica)
Posto che ci sia un legame tra libido, eros, vitalità, entusiasmo (come dicono tutti) non è che quella paroxetina induce o aggrava la depressione?
La paroxetina è un antidepressivo, quindi potrebbe essere tranquillamente vero il contrario, e cioè che sia proprio la sex addiction a indurre depressione nell’ uomo.
sandro(Quota) (Replica)
Simone M
Sì ragazzi, però mettetevi in testa che della dipendenza dalle donne che ci viene inculcata fin da piccini, sono responsabili anche gli uomini beta, e non solo gli alfa, le donne e il femminismo.
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E' responsabile l'intera società e soprattutto gli uomini in generale, che accettano: chi passivamente, chi con entusiasmo, chi con la violenza, verso altri maschi, come ho raccontato nell'episodio da bambino: non per farmi compatire.
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@Rino
Riguardo ai farmaci sedano e quindi i desideri diminuiscono.
Spesso (ma non sempre) chi ha disturbi di questo genere fa vita solitaria e una vita sessuale assente, oppure di fantasia: in quanto i disturbi psichici sono dovuti al rifiuto della degli altri e della realtà. Questo vale anche per le donne, in maniera minore visto che come tutti sappiamo è l'uomo che si fa avanti e fa tutto.
Non credo sia una soluzione diffondere psicofarmaci negli acquedotti, ?
Leonardo(Quota) (Replica)
sandro
>>
La paroxetina è un antidepressivo, quindi potrebbe essere tranquillamente vero il contrario, e cioè che sia proprio la sex addiction a indurre depressione nell’ uomo.
>>
Invece, secondo me, ha ragione Rino, perché in realtà è la mancanza di una normale e sana vita sessuale che induce, o può contribuire ad indurre, alla depressione.
Ti rammento che fare sesso, e farlo bene, significa sentirsi vivi e non morti.
E’ proprio la mancanza di ciò che spegne, o contribuisce a spegnere, l’entusiasmo di un uomo verso la vita.
Tutto il resto è fuffa.
Roberto(Quota) (Replica)
“Invece, secondo me, ha ragione Rino, perché in realtà è la mancanza di una normale e sana vita sessuale che induce, o può contribuire ad indurre, alla depressione.
Ti rammento che fare sesso, e farlo bene, significa sentirsi vivi e non morti.
E’ proprio la mancanza di ciò che spegne, o contribuisce a spegnere, l’entusiasmo di un uomo verso la vita.
Tutto il resto è fuffa.”
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Sul fatto che una vita sessuale sana possa essere un valore aggiunto nella vita di un uomo sono sostanzialmente d’ accordo.
Il problema si pone nel momento in cui l’ alternativa non è tra una vita sessuale sana e l’ assenza di una vita sessuale, bensì tra una vita sessuale malata e l’ assenza di una vita sessuale.
In quest’ ultimo caso, dal mio punto di vista, è nettamente preferibile la seconda opzione, dato che la prima ha delle conseguenze a dir poco devastanti a livello sia dei singoli individui che della società intera.
Per fare un esempio, una lavatrice è utile se funziona correttamente, ma nel momento in cui va in corto due volte su tre e rischia di mandare a fuoco la casa, è meglio staccare la spina e amen.
Domanda:
Quante sono oggi, realisticamente, le possibilità per un uomo medio di avere una vita sessuale sana e non malata?
sandro(Quota) (Replica)
“Invece, secondo me, ha ragione Rino, perché in realtà è la mancanza di una normale e sana vita sessuale che induce, o può contribuire ad indurre, alla depressione.”
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Non so dove Rino abbia scritto quanto sopra (a me sembra esprimere una posizione dubitativa ), cmq condivido anch’io e sono abbastanza scettico riguardo ad una soluzione generale che contempli terapie farmacologiche volte ad inibire la libido,pur rispettando e astenendomi dall’esprimere giudizi sull’esperienza di gebedeo.
Luke Cage(Quota) (Replica)
A me quella di buttare il bromuro nell’ acqua sembra abbastanza evidente che sia una boutade.
E francamente non penso che per ridimensionare una libido ipertrofica occorra imbottirsi di farmaci.
Io non ho un’ opinione così alta del mio uccello e nel contempo così bassa del mio cervello da pensare che, per mettere il secondo in condizione di funzionare decentemente, occorra mettere K.O. il primo facendo ricorso all’ arma chimica.
In quel caso, più che uomini, saremmo uccelli semoventi con in tasca un cervello da utilizzare nei ritagli di tempo tra un’ eiaculazione e l’ altra.
Voglio augurarmi che non sia così.
sandro(Quota) (Replica)
Si capisce che la mia è una ipotesi paradossale, un esperimento mentale che serve per mettere a nudo una determinata condizione.
Ce l’immaginiamo la rivoluzione, lo sconvolgimento radicale che comporterebbe la scomparsa della libido maschile?
Il crollo verticale del valore della gnocca, una crisi di mercato senza precedenti. L’esplosione della “bolla speculativa” che dura da millenni…
Armageddon …?
RDV
Rino(Quota) (Replica)
Ascolta Sandro, da uomo, se c’è una cosa che non sopporto degli uomini, è la tendenza a banalizzare oppure ad estremizzare tutto.
Io, ormai, ho cinquant’anni, pertanto la libido non è più quella di un tempo; ma ricordo bene la costante eccitazione dei venti-venticinque anni, e non perché mi fosse stato “insegnato ad arraparmi dalla cultura dominante” ??, bensì perché ero giovane, gli ormoni “ribollivano”, la voglia di fare esperienze erotiche era tanta e il desiderio di far sesso immenso. All’epoca, se solo avessi potuto, mi sarei “fatto” migliaia di donne. Perciò smettiamola di propagandare la favola secondo cui sarebbe solo la società ad indurre gli uomini a provare del desiderio sessuale verso le donne, perché non è assolutamente vero. E smettiamola anche di credere che basti fare “clic” nel cervello, ovvero di imporsi di non frequentare più le donne, per risolvere i problemi.
Magari fosse così facile.
Roberto(Quota) (Replica)
“Perciò smettiamola di propagandare la favola secondo cui sarebbe solo la società ad indurre gli uomini a provare del desiderio sessuale verso le donne, perché non è assolutamente vero. E smettiamola anche di credere che basti fare “clic” nel cervello, ovvero di imporsi di non frequentare più le donne, per risolvere i problemi.
Magari fosse così facile.”
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E io dov’ è che avrei scritto questo, di grazia?
A me sembra che l’ espressione “libido ipertrofica” abbia un significato un pò diverso.
Ipertrofico significa più grande del normale, cioè una cosa che ha un volume 3 diventa 6.
Vorrei anche aggiungere che io non ho smesso di frequentare le donne, ma semplicemente di dipendere da loro.
Libero di non crederci, così come sono libero io di raccontare il mio vissuto personale.
Lo so che a vent’ anni si ragiona in un certo modo, ma questo, quanto dipende dagli ormoni, e quanto dall’ inesperienza nei confronti della vita?
A me ciò che mi ha emancipato dal bisogno delle donne è stata proprio l’ esperienza, e la messa a fuoco di determinati aspetti della relazione uomo donna, che uno a vent’ anni semplicemente non ha i mezzi per cogliere.
L’ alibi dei vent’ anni non può durare tutta la vita.
sandro(Quota) (Replica)
Roberto
All’epoca, se solo avessi potuto, mi sarei “fatto” migliaia di donne. Perciò smettiamola di propagandare la favola secondo cui sarebbe solo la società ad indurre gli uomini a provare del desiderio sessuale verso le donne, perché non è assolutamente vero. E smettiamola anche di credere che basti fare “clic” nel cervello, ovvero di imporsi di non frequentare più le donne, per risolvere i problemi.
Magari fosse così facile.
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Infatti sono le donne che tolgono il desiderio ai maschi e allo stesso tempo pensi: se avessi potuto?
Il desiderio sessuale è un istinto naturale che è insito negli uomini, ma qui si parla di una sopravvalutazione delle donne, che al contrario, invece di aumentare l'attività sessuale la diminuisce. Non mi ricordo chi nel blog ha detto riferito al sesso: più una cosa è rara e più aumenta di valore.
Leonardo(Quota) (Replica)
@Rino :
infatti non avevo preso alla lettera il discorso degli acquedotti ecc…,dico solo che l’opzione farmacologica (come correttivo della sessualità maschile)” mi sembra una soluzione orwelliana…
Senza offesa per nessuno,ma il cosiddetto “tagliarsi l’uccello per far dispetto alla moglie” non mi sembra la migliore delle soluzioni…
anzi, mi sembra un modo per cercare una scorciatoia per aggirare una questione che chiama in causa anche le donne, nel bene e nel male..
Sono altresì convinto del fatto,parlando da maschio ad altri maschi,che il desiderio sessuale maschile sia più manipolato e non tanto ampliato dagli input che la società ci riversa addosso, puntando a solleticare un bisogno naturale ma predisponendo una serie di ostacoli fra l’uomo comune e il soddisfacimento dei più che legittimi bisogni di quest’ultimo.
Mi sembra valga più la pena riflettere su questo (o comunque in questa direzione) piuttosto che sul miraggio di una “libertà” tramite la soppressione della libido..(mia opinione personale,senza polemica e/o critica verso scelte fatte da altri..)
Luke Cage(Quota) (Replica)
Ragazzi senza sesso datemi retta, si sta bene lo stesso (fa anche rima). Non a tutti Madre Natura ha dato il dono di provarlo, viverlo e sperimentarlo con una donna per cui molti uomini loro malgrado sono costretti ad accontentarsi del fai da te. L’ importante e’ trovare delle valvole di sfogo che possano colmare questa assenza, e se ne possono trovare molte, tra cui dipingere o disegnare, scrivere testi, canzoni o poesie, lavorare il legno, imparare qualcosa di nuovo che non hai mai fatto prima. Insomma: tutto cio’ che tiene impegnato la mente. La depressione nasce per mancanza di stimoli verso l’ ambiente che ci circonda, il non avere curiosita’ di nulla, non avere piu’ motivazioni per nulla. Questa per me e’ la vera depressione a prescindere dalla totale assenza di vita sessuale.
Mizio(Quota) (Replica)
Luke Cage: Sono altresì convinto del fatto,parlando da maschio ad altri maschi,che il desiderio sessuale maschile sia più manipolato e non tanto ampliato dagli input che la società ci riversa addosso, puntando a solleticare un bisogno naturale ma predisponendo una serie di ostacoli fra l’uomo comune e il soddisfacimento dei più che legittimi bisogni di quest’ultimo.>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Ottima considerazione. Non saprei quanto l’appetito sessuale sia naturale e quanto eterodiretto, certo nella nostra società il sesso è per “pochi”, per gli uomini “vincenti”, per quelli che definiamo alfa. Per gli altri c’è l’industria “culturale”, il surrogato, il sesso a pagamento. E quando parlo di sesso non faccio riferimento al sesso con la propria moglie o compagna, se si buttano sul tavolo mille euro al mese “sicuri”( anche mille euro al mese “sicuri”stanno diventando una prerogativa sempre più di pochi) e ci si guarda attorno, si trova una donna disposta ad accettarli, magari non tra le spocchiose italiane od occidentali ma si trova, bensì a una vita sessuale più varia, in cui si è anche oggetti del desiderio e non solo “mendicanti”. In una canzone, forse di Celentano, si diceva” chi non lavora non fa l’amore”, oggi potremmo dire “chi non incarna una qualche forma di potere non fa “. Mi sembra evidente che la repressione sessuale che caratterizza la nostra società, e di cui ne sono “vittime” gli uomini comuni, sia un business altamente redditizio. E poichè il sesso, eterosessuale, è l’incontro tra i diue sessi, è evidente che la questione interesserebbe anche l’altro sesso. E qui ritorniamo all’articolo di Barnard: è evidente, viste le reazioni femminili, che la questione interessa solo un genere e allora l’unica obiettivo che si può realisticamente perseguire, senza rinunciare a sollevare il problema, è quello di rendere il “surrogato” sempre più sicuro e alla portata.
Per quanto riguarda la vita senza sesso, certamente è possibile, forse anche auspicabile se nasce da una scelta forte e matura, ma il sesso è un’esperienza che deve entrare a far parte del nostro bagaglio di esperienze e solo dopo si può decidere se e come farne a meno.
Alessandro(Quota) (Replica)
l’ipotesi paradossale di un livellamento artificiale del desiderio sessuale maschile tramite medicinali fu fatta già da qualche parte (anzi si parlò, mi pare, pure di un ipotetico aggiustamento naturale “silenzioso” confrontando i livelli di testosterone medi in discesa rispetto al passato). A nessuno però è mai venuto in mente, (sia pure a livello di provocazione ed esperimento mentale) di buttare nei fiumi anzichè bromuro, chessò.. una sorta di viagra rosa per incrementare il desiderio sessuale femminile?
Premesso che è ovvio che sono esperimenti puramente mentali e non ipotesi realistiche a me quello che colpisce in questa discussione è che comunque il pensiero è sempre quello di “agire” sulla sessualità maschile stimolandola o acquietandola, come se fosse un elastico che si tira a piacimento, mentre quella femminile sia considerata più rigida.
Rita(Quota) (Replica)
Mizio
Ragazzi (o maschi) senza sesso, si sta bene lo stesso!
Bello slogan, le femministe dicevano non gliela diamo e quindi saremmo in parità.
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@Rita:
La questione delle donne non è il viagra rosa (che io butterei nei fiumi volentieri) ma l'atteggiamento sbagliato verso gli uomini, dovuto a differenze fisiche e mentali. Le donne non saranno mai schiette con i maschi, e vorranno sempre molto di più da un uomo che il semplice piacere sessuale.
Parere mio, che le donne spingono gli uomini ad essere peggiori di quello che sono.
Leonardo(Quota) (Replica)
X Fabrizio: le lo ritieni troppo cinico non pubblicarlo.
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Dice bene Rita: la questione viene posta sulla sessualità maschile e non su quella femminile.
Il fatto è che gli UU hanno il problema la dove le DD hanno la soluzione. Gli UU hanno il desiderio che nasce da una pulsione autonoma interna e che diventa un bisogno sulla cui potenza è inutile sprecare parole. Da questo bisogno nasce la dipendenza sessuale maschile. Il Viagra non aumenta il desiderio (davvero non ce n’è bisogno) ma fa altro: permette di soddisfarlo (e/o di soddisfarlo meglio, se è vero che lo assumono anche UU che non ne avrebbero bisogno, persino giovani).
Un “Viagra” femminile invece mirerebbe all’aumento del desiderio. Ora è chiaro che chi ha un desiderio/bisogno mira a soddisfarlo, ma chi non ce l’ha perché mai dovrebbe crearselo, o,se ne ha poco, perché dovrebbe incrementarlo?
Se non desidero qualcosa, perché assumere una medicina che me la faccia desiderare? Ogni bisogno è una dipendenza: perché creare/aumentare la mia dipendenza?
Non ho sete, prendo una medicina che me la fa venire e così… sono costretto a cercare qualcosa da bere.
Vedi bene che la cosa non sta in piedi.
Certo, anche le DD hanno pulsioni sessuali, ma non c’è paragone. Come non c’è paragone tra la forza gravitazionale del Sole verso la Terra rispetto a quella della Terra verso il Sole: 300.000 contro 1. E’ un’iperbole usurata, ma rende l’idea.
Non è un quadro esatto dei fondamenti del rapporto M/F, ma è il meno sbagliato.
Le dinamiche psicologiche sono complesse, è vero, e non possono essere descritte con un paio di concetti o di metafore.
Tuttavia la vecchia idea che tra MM ed FF ci sia attrazione reciproca non regge più. Quel vecchio insegnamento, già presente nella Bibbia dove si dice alla donna “…la tua passione ti porterà verso l’uomo…”, quello che ci è stato trasmesso e a cui noi (anime ingenue e piene di aspettative) abbiano creduto, oggi, alla luce dei nuovi disvelamenti, suona quasi beffardo.
So che non sono cose belle da pensare, da dire e da sentir dire.
E infatti non mi aspetto consensi.
RDV
Rino(Quota) (Replica)
Mizio
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Ragazzi senza sesso datemi retta, si sta bene lo stesso (fa anche rima).
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Con tutto il rispetto, non credo neanche ad una tua mezza parola. Se così fosse non staresti qui a trattare certe tematiche e neanche avresti scritto certi (precedenti) posts. Come ripeto – e te lo dico senza alcuna offesa – queste sono le cose degli uomini che detesto.
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Alessandro
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Mi sembra evidente che la repressione sessuale che caratterizza la nostra società, e di cui ne sono “vittime” gli uomini comuni, sia un business altamente redditizio
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Ma non ti passa per la testa l’idea che non si tratti tanto di repressione sessuale “programmata a tavolino dai maschi alfa” (cosa dire allora delle società islamiche…? dov’è lì la libertà sessuale?), bensì di una inferiore libido femminile, nonché di un interesse nettissimamente inferiore delle donne riguardo al sesso ludico, al sesso vissuto in maniera giocosa, senza alcuna implicazione sentimentale? Certo, non vi sono dubbi riguardo al fatto che la nostra società cattolica abbia lasciato una pesante eredità, basti pensare a tutti coloro – sia uomini che donne – ancor oggi convinti della ridicola tesi secondo cui “per completarsi l’uomo ha bisogno della donna” (tipici discorsi da prete, già evidenziati da Simone), ma non del suo contrario, però credo sia veramente il caso di prendere atto del fatto che la natura femminile è diversa, e pertanto certe differenze resteranno pure in futuro.
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Rita
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A nessuno però è mai venuto in mente, (sia pure a livello di provocazione ed esperimento mentale) di buttare nei fiumi anzichè bromuro, chessò.. una sorta di viagra rosa per incrementare il desiderio sessuale femminile?
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Brava! E’ significativo che sia una donna, invece che un uomo, a scrivere queste cose…
Roberto(Quota) (Replica)
“a me quello che colpisce in questa discussione è che comunque il pensiero è sempre quello di “agire” sulla sessualità maschile stimolandola o acquietandola, come se fosse un elastico che si tira a piacimento, mentre quella femminile sia considerata più rigida”
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Quella maschile è un fine, quella femminile un mezzo.
“Per quanto riguarda la vita senza sesso, certamente è possibile, forse anche auspicabile se nasce da una scelta forte e matura, ma il sesso è un’esperienza che deve entrare a far parte del nostro bagaglio di esperienze e solo dopo si può decidere se e come farne a meno”
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Io la soluzione della QM ce l’ avrei:
Si tratterebbe di introdurre nella scuola una materia di studio, obbligatoria per gli studenti maschi, tipo “nozioni fondamentali di psicologia del rapporto uomo donna”, per spiegare ai ragazzi quella che è la realtà effettiva del rapporto uomo donna.
Questo, per smontare, una volta per tutte, il mito che hanno, non tanto del sesso, ma proprio della donna, mostrando loro come è fatta veramente, come ragiona, quali sono le sue motivazioni e priorità nel momento in cui si rapporta con un uomo.
Il quadro che ne emergerebbe sarebbe una roba di uno squallore tanto disarmante da far cadere le palle anche ad un gorilla in astinenza pluridecennale, altro che bromuro.
L’ unico effetto collaterale sarebbe l’ azzeramento definitivo della natalità.
Queste cose bisognerebbe spiegarle in primis a quelle teste bacate dei radicali: altro che “woman empowerment” per ottenere il rientro dolce della popolazione, con la “men awareness” si otterrebbe il rientro immediato e DEFINITIVO.
La soluzione finale al problema della QM e a quello della sovrappopolazione in un colpo solo.
sandro(Quota) (Replica)
Roberto
Con tutto il rispetto, non credo neanche ad una tua mezza parola. Se così fosse non staresti qui a trattare certe tematiche e neanche avresti scritto certi (precedenti) posts. Come ripeto – e te lo dico senza alcuna offesa – queste sono le cose degli uomini che detesto.
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Con tutto il rispetto, io invece credo alle sue parole, del resto in Islam il sesso si può considerare un tabù eppure non è mai morto nessuno. ( in 21 anni io non so neanche cos’è il sesso, quindi figurati…)
Io non credo che tutti gli uomini siano così bisognosi di sesso
Silent Hill(Quota) (Replica)
Rino
@ Gli UU hanno il desiderio che nasce da una pulsione autonoma interna e che diventa un bisogno sulla cui potenza è inutile sprecare parole. Da questo bisogno nasce la dipendenza sessuale maschile. Il Viagra non aumenta il desiderio (davvero non ce n’è bisogno) ma fa altro: permette di soddisfarlo (e/o di soddisfarlo meglio, se è vero che lo assumono anche UU che non ne avrebbero bisogno, persino giovani).
Un “Viagra” femminile invece mirerebbe all’aumento del desiderio. Ora è chiaro che chi ha un desiderio/bisogno mira a soddisfarlo, ma chi non ce l’ha perché mai dovrebbe crearselo, o,se ne ha poco, perché dovrebbe incrementarlo?
Se non desidero qualcosa, perché assumere una medicina che me la faccia desiderare? Ogni bisogno è una dipendenza: perché creare/aumentare la mia dipendenza?
Non ho sete, prendo una medicina che me la fa venire e così… sono costretto a cercare qualcosa da bere.
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@ Tuttavia la vecchia idea che tra MM ed FF ci sia attrazione reciproca non regge più. Quel vecchio insegnamento, già presente nella Bibbia dove si dice alla donna “…la tua passione ti porterà verso l’uomo…”, quello che ci è stato trasmesso e a cui noi (anime ingenue e piene di aspettative) abbiano creduto, oggi, alla luce dei nuovi disvelamenti, suona quasi beffardo.
So che non sono cose belle da pensare, da dire e da sentir dire.
E infatti non mi aspetto consensi.
RDV
@
Ed invece io condivido in toto ogni tua parola, Rino.
Già che ci sono ti chiedo: come è possibile che per secoli e secoli, gli uomini siano stati così ingenui da credere a simili inganni, propagandati da un pugno di religiosi? Come si spiega che gli uomini siano così ciechi di fronte alle donne? Possibile che il desiderio sessuale li renda letteralmente ottusi?
Simone M.(Quota) (Replica)
sono giunto ad una mia personale conclusione riguardo la differenza tra desiderio maschile e femminile: non è tanto una differenza di intensità ma di “innesco”. nell’uomo il desiderio scatta verso una percentuale di donne relativamente alta (il proverbiale “basta che respiri”), nelle donne il desiderio viene “triggerato” (passatemi l’anglicismo) solo in pochi casi. Quei pochi casi sono ovviamente costituiti da uomini con caratteristiche sopra la media, i maschi alfa insomma, quelli che si intortano piu donne lasciando a secco i maschi beta..
Questo spiega perché le ragazzine in età puberale vanno in visibilio per la boy band di turno al punto da stracciarsi le vesti piangendo istericamente e al contempo ignorano i loro coetanei, a parte il “fighetto” di turno che catalizza l’attenzione femminile.
E’ un meccanismo plasmato dall’evoluzione e io non sarei contrario a forme di bio-ingegneria sessuale finalizzate a far venire incontro desiderio femminile e maschile livellando le disparità e riallacciandomi ai discorsi sul bromuro o il viagra rosa da gettare in acqua.
gebedeo(Quota) (Replica)
sandro
Io la soluzione della QM ce l’ avrei:
Si tratterebbe di introdurre nella scuola una materia di studio, obbligatoria per gli studenti maschi, tipo “nozioni fondamentali di psicologia del rapporto uomo donna”, per spiegare ai ragazzi quella che è la realtà effettiva del rapporto uomo donna.
Questo, per smontare, una volta per tutte, il mito che hanno, non tanto del sesso, ma proprio della donna, mostrando loro come è fatta veramente, come ragiona, quali sono le sue motivazioni e priorità nel momento in cui si rapporta con un uomo
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Tutti questi discorsi riportano a Schopenhauer : il mondo come Volontà e Rappresentazione.
Il mondo come volontà:
altro non siamo che volontà di vivere, la successiva soddisfazione di ogni nostro volere è poi ciò che si pensa col concetto di felicità.
il mondo è una mia rappresentazione:
Diventa allora per lui chiaro e certo che egli non conosce né il sole né la terra, ma sempre soltanto un occhio, che vede un sole, una mano, che sente una terra; che il mondo, che lo circonda, non esiste se non come rappresentazione.
Leonardo(Quota) (Replica)
Roberto: Ma non ti passa per la testa l’idea che non si tratti tanto di repressione sessuale “programmata a tavolino dai maschi alfa” (cosa dire allora delle società islamiche…? dov’è lì la libertà sessuale?), bensì di una inferiore libido femminile, nonché di un interesse nettissimamente inferiore delle donne riguardo al sesso ludico, al sesso vissuto in maniera giocosa, senza alcuna implicazione sentimentale? >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Roberto, non è solo la Chiesa o quello che ne rimane a reprimere la sessualità e anche tutto il resto. Se oggi tu approcci una donna in maniera che a lei non aggrada, a torto o a ragione, rischi grosso; se tu vai con una prostituta rischi grosso, e non faccio riferimento a malattie a trasmissione sessuale; se tu per sbaglio dai una manata al sedere di una donna in autobus rischi una denuncia per molestie sessuali, perfino anche se guardi il decolletè di una donna. Qualcuno queste cose le ha volute, o sbaglio? Dimmi tu se questa non è repressione della sessualità. E sia chiaro poi: della sessualità maschile. Credo di essermi meglio spiegato adesso.
Per quanto riguarda il minor appetito sessuale femminile, questo è sicuramente una parte della verità; l’altra è che moltissime donne utilizzano la loro sessualità come merce di scambio. Ci marciano, come si suol dire. Non offrono uno scambio alla pari, tanto sanno che otterranno comunque ciò che vogliono.
Certo, anche la società islamica reprime la sessualità. Infatti io le accomuno in questo, con la differenza che la loro è sotto la luce del sole, la nostra è meno evidente.
Studiare il rapporto uomo-donna nelle scuole nella sua versione realistica? Non sarebbe una cattiva idea, ma in una scuola a impostazione femminista come quella attuale, basta osservare cosa stanno diventando a poco a poco i libri di storia per le scuole scondarie di primo e secondo grado, per capire che è pura utopia. In verità questo compito potrebbe essere assolto dai padri, ma la maggior parte di essi non raggiunge quel livello di consapevolezza per diventare autentiche guide per i propri figli maschi in questo specifico ambito. Non rimane che sbatterci la testa e scottarsi, esperienze comuni alla stragrande maggioranza dei maschi, per capire di cosa si tratta, fermo restando poi che non basta viverle certe esperienze per trarne il giusto insegnamento.
Alessandro(Quota) (Replica)
Silent Hill
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Con tutto il rispetto, io invece credo alle sue parole, del resto in Islam il sesso si può considerare un tabù eppure non è mai morto nessuno.
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Il punto non è il morire (che prima o poi o tocca a tutti) ma il come si vive prima di morire… E, di certo, l’astinenza sessuale non è la miglior medicina, giacché il sesso è vita.
Lo stesso Fabrizio Marchi, che è un mio quasi coetaneo, ha più volte evidenziato “la potenza del sesso” e la sua consequenziale importanza nella formazione dell’identità maschile.
Ripeto: trovo insopportabile il fatto che qui, in questa sede, numerosi uomini, più o meno giovani, parlino continuamente (e giustamente) di donne e sessualità, per poi arrivare a cocludere che “il sesso non è importante”… E allora perché incaponirsi su certi argomenti? Perché non occuparsi di altro? Per favore, basta ipocrisie, Silent.
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Silent Hill
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( in 21 anni io non so neanche cos’è il sesso, quindi figurati…)
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Ho ventinove anni più di te e un figlio di vent’anni, perciò credi veramente che io creda a quanto racconti?
Roberto(Quota) (Replica)
“Studiare il rapporto uomo-donna nelle scuole nella sua versione realistica? Non sarebbe una cattiva idea, ma in una scuola a impostazione femminista come quella attuale, basta osservare cosa stanno diventando a poco a poco i libri di storia per le scuole scondarie di primo e secondo grado, per capire che è pura utopia. In verità questo compito potrebbe essere assolto dai padri, ma la maggior parte di essi non raggiunge quel livello di consapevolezza per diventare autentiche guide per i propri figli maschi in questo specifico ambito”
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Questo è esattamente il nocciolo del problema.
L’ inserimento di tale insegnamento nella scuola l’ ho volontariamente buttato lì come provocazione.
Indubbiamente tale insegnamento è compito della figura paterna, ma non c’è solo mancanza di consapevolezza al riguardo come causa della sua assenza.
C’è una serie di cose, c’è il delegare l’ educazione dei figli alle mogli, vuoi per mancanza di tempo, vuoi per menefreghismo, vuoi per quieto vivere con le mogli stesse, c’è l’ egoismo delinquenziale di chi butta consapevolmente i figli maschi nel tritacarne per toglierseli dalle palle il prima possibile, c’è anche uno strisciante “male comune mezzo gaudio”, della serie ci sono rimasto inculato io mo ci rimani pure tu.
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Non rimane che sbatterci la testa e scottarsi, esperienze comuni alla stragrande maggioranza dei maschi, per capire di cosa si tratta, fermo restando poi che non basta viverle certe esperienze per trarne il giusto insegnamento
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E’ tuttavia inutile, per usare le parole di Massimo Fini, arrivare a tale consapevolezza quando ormai è tardi e non serve più.
Bisogna arrivarci prima di cadere nel tritacarne capital-femminista.
Arrivandoci presto, lo si mina nelle sue fondamenta.
Per me la soluzione della QM sta tutta lì: tocca trovare il modo di comunicare queste cose soprattutto alle nuove generazioni, prima che il potere capital-femminista le fotta come ha fatto con le precedenti.
sandro(Quota) (Replica)
Alessandro
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Per quanto riguarda il minor appetito sessuale femminile, questo è sicuramente una parte della verità; l’altra è che moltissime donne utilizzano la loro sessualità come merce di scambio.
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Alessandro, il motivo per cui moltissime donne utilizzano la loro sessualità come merce di scambio, è da ricercare proprio nella loro minor libido.
Fosse identica a quella maschile ci troveremmo in una situazione di parità; mentre se fosse superiore sarebbero le stesse donne a dover “mendicare”.
Mi pare ovvio.
Roberto(Quota) (Replica)
Ragazzi senza sesso datemi retta, si sta bene lo stesso (fa anche rima).
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Roberto, mi riferivo allo stato depressivo di cui molti uomini lamentano di avere e che a loro dire puo’ essere causata da una mancanza di vita sessuale. Ora, questo puo’ essere vero fino a un certo punto o meglio: e’ vero quando non si riescono a trovare altre valvole di sfogo negli esempi che ho riportato prima. E’ vero che una sana vita sessuale completa l’ uomo in tutto e per tutto e ti confesso che anche a me piacerebbe avere la possibilita’ di esprimere il mio corpo, scoprirlo insieme a una donna che sappia accettare questo scambio. Ma il rifiuto del mio corpo da parte delle donne mi ha portato a dover accettare questa condizione e adesso ci convivo con serenita’. Io non ho mai avuto una vita sessuale ma non mi sento depresso anzi: ho una vita sociale piuttosto attiva tra lavoro amici palestra, scuola di ballo e ho molteplici interessi che tengono sempre impegnata la mia mente. Per cui il sesso per me non e’ piu’ una priorita’ assoluta come lo era a vent’ anni.
Mizio(Quota) (Replica)
in Islam il sesso si può considerare un tabù eppure non è mai morto nessuno.
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C’e’ anche da dire che gli islamici non vengono sottoposti a questo continuo bombardamento di nudita’ femminile che ogni giorno ci viene inculcato dai vari media…
Mizio(Quota) (Replica)
@gebedeo:
più che altro quello che dici te è sempre parte del carattere femminile di deprezzare i maschi. urlare e piangere per la boy band o cercare i maschi stronzi o con i soldi, la moto, ecc.. significa disprezzare gli uomini in quanto tali, uomini normali che valgono solo perché sono maschi, come una donna può valere per un uomo solo per il fisico: e queste ci fanno pure le vittime.
Leonardo(Quota) (Replica)
mi riallaccio a gabedeo ,per il tema musica ….sotengo da sempre che ,la musica italiana e straniera di valore ,sia rovinata dalle ragazzine ,gruppi come i tokio hotel ,i dari ,i sonoha ,non avrebbero questo successo ,vengono tenuti in vita da queste adolescenti .solo perchè “sono carini” infatti durano un paio di stagioni e poi finiscono ,altri gruppi invece bravi ,sia italiani che stranieri vengono dimenticati ,oppure non hanno il successo che meriterebbero , ma restano a lungo nel palcoscenico ..come i vari ac/dc .iron maiden ,metallica (beh questi sono i guru del metal ) ,ma anche altri gruppi ,fanno cassetta anche in Italia (sempre meno di quanto meriterebbero) ma in tv vediamo sempre gli stessi
@alessandro
hai ragione ,ho letto di una storia aghiacciante di un ragazzo che prima è stato pestato dai “cavalieri ” della ragazza (tanto da fare 60 giorni di ospedale),poi si è preso pure la denuncia per molestie ,motivo ,uno sguardo di troppo ……
mauro recher(Quota) (Replica)
Sandro:
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Si tratterebbe di introdurre nella scuola una materia di studio, obbligatoria per gli studenti maschi, tipo “nozioni fondamentali di psicologia del rapporto uomo donna”, per spiegare ai ragazzi… quella che è la realtà effettiva del rapporto uomo donna.
Questo, per smontare, una volta per tutte, il mito che hanno….
…L’ unico effetto collaterale sarebbe l’ azzeramento definitivo della natalità.
>>
Concordo pienamente sulla proposta: bisogna insegnare la verità ai ragazzi con corsi ufficiali ad hoc ed esempi (basta far parlare qualche divorziato o qualche marito tenuto a stecchetto). Ma questo giorno quando mai verrà?
E perché non insegnare alle ragazze il simmetrico? Perché le FF conoscono perfettamente il banale motivo per cui i maschi le vogliono. Non c’è bisogno di spiegarglielo.
I maschi invece si ingannano e vengono ingannati. Ad esempio si prenda un qualsiasi trattatello di sessuo-psicologia. Si troverà che là i caratteri sessuali (intesi come elementi di attrattiva reciproca) fanno riferimento al corpo (e all’anatomia) sia dal punto di vista di F che di M (es. spalle larghe-fianchi stretti e viceversa, mani, occhi, capelli etc.). E ciò è totalmente fuorviante alla radice. Infatti il primo carattere sessuale maschile (=l’attrattiva maschile per eccellenza) non è il corpo, è lo status sociale. Non è ciò che M è in sé, ma ciò che è in nella società.
Su questo vige il silenzio assoluto. Si teme di presentare l’approccio femminile agli UU sotto una veste interessata, non dettato da passione o fattori simili, ma dal calcolo. E questo oggi è ovviamente proibitissimo. Il racconto del “femminile attuale” (qui trovo adeguata la formula di Fabrizio) esclude totalmente la componente “calcolo” dall’approccio.
Ma non è sempre stato così. A suo tempo anche le DD parlavano apertamente del “buon partito” cui mirare (anche se poi si dovevano accontentare di ciò che trovavano). Non ne facevano mistero. La mistica femminista ha relegato quella verità ai tempi andati, quando le FF erano “costrette” a mirare al “buon partito”.
Di qui l’imbarazzo nel riconoscere che gli UU d’élite sono circondati da strafighe per quanto bruttini siano (ci sono tanti esempi pubblici eclatanti che non voglio citare). Bruttini sì, ma non BRUMEM: non BRUttini da Mille Euro al Mese.
Simone:
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…come è possibile che per secoli e secoli, gli uomini siano stati così ingenui da credere a simili inganni, propagandati da un pugno di religiosi? Come si spiega che gli uomini siano così ciechi …
>>
La spiegazione potrebbe essere semplice e l’ha anticipata Sandro: la continuità della specie. Questo imperativo può da solo giustificare la cecità maschile, o, meglio, la facilità con la quale gli UU si sono fatti ingannare, ovvero: si sono autoingannati. Una bugia era ciò di cui avevano bisogno. Non ne accuserei perciò i religiosi, ma se è così allora bisogna coerentemente attribuire loro anche il merito di aver …salvaguardato la specie. Il fatto è che noi crediamo che la verità sia più vitale delle bugie, dei sogni, delle illusioni. Ma è ben possibile che – spesso – sia vero il contrario. La verità allora va considerata come sterile e antivitale? Non sempre, ma spesso potrebbe esserlo. Anzi, affrontando la QM vien quasi da sospettare che sia così.
Tutta la questione è però ambigua e complicata. Primo perché non conosciamo la vera vita psicologica degli UU e delle DD nelle culture extraoccidentali e preindustriali, che sono state migliaia (e sono ancora parecchie). Ad es. in che modo i Pellerossa vivevano gli approcci, la relazione e la sessualità? E le migliaia di culture africane e asiatiche di tutti i tempi? Cosa ne sappiamo dell’esperienza reale degli aborigeni australiani etc.? E di tutto il mondo arabo prima e islamico poi? Restando poi all’Occidente, mentre il Cantico dei Cantici parlava della pari passione reciproca, nondimeno gli UU hanno sempre saputo che non erano le fattezze del loro corpo la prima calamita per le DD e lo sanno anche oggi: perciò acquistano l’auto più grossa che possono.
E’ però vero che è venuto meno l’insegnamento dei padri su questo, come su tutto lo spettro della relazione F/M e sul resto. Fatto che è al centro della problematica trattata da MS e spesso richiamata qui da Armando e Ckkb. Innegabile.
Sandro
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Questo, per smontare, una volta per tutte, il mito che hanno, non tanto del sesso, ma proprio della donna, mostrando loro come è fatta veramente, come ragiona, quali sono le sue motivazioni e priorità nel momento in cui si rapporta con un uomo. Il quadro che ne emergerebbe sarebbe una roba di uno squallore tanto disarmante…
>>
Non trovo però che esso sia più “squallido” di quello maschile (cui le FF possono opporre: di noi vi interessa solo la vagina). Non possono essere accusate di essere diverse dagli UU. Se il corpo maschile non suscita nelle FF gli stessi sogni, se l’immaginazione dell’attività sessuale non le ubriaca nello stesso modo, se la nudità maschile non provoca in esse quel trasalimento, quella vertigine che invece colpiscono i MM di fronte al corpo femminile, non c’è motivo di valutare come inferiore la prospettiva da cui F guarda ad M.
Sono pulsioni diverse mosse da motivazioni diverse. Se la voluttà estrema della libidine è – in sostanza – maschile ciò non è colpa delle DD. (E’ chiaro che stiamo parlando della maggioranza delle DD, il classico 95%, non di tutte).
Quel che è grave è che sulla bugia della parità ormonale si fondano “diritti” femminili che sono esercizi di violenza e di speculazione sugli UU. Come quello di andare in topless per la strada (Toronto) o anche solo nelle piscine (Svezia e altrove). O di mostrare per 5 ore al giorno le mutande al compagno di classe seduto nella fila successiva. E tutto lo smutandamento onnipervadente di cui tante volte abbiamo parlato.
Cmq tutto va valutato con molti grani di sale.
RDV
Rino(Quota) (Replica)
Se una donna decide di portarsi a letto un uomo..lo fa senza incontrare troppe difficolta’. Le donne sanno come innescare..il desiderio nel maschio ed il gioco e’ fatto. La millenaria e universale gelosia nei confronti del gentil sesso nasce prorio da questi “scontati” meccanismi e le religioni, il potere, le gerarchie tra i sessi hanno sempre saputo che per garantirsi un comportamento morigerato da parte delle donne (siamo noi a decidere chi deve essere il padre dei figli che regaliamo al mondo) bisognava quantomeno segregarle, rinchiuderle, non farle muovere, tenerle a casa e controllarle..(invano). Non solo. Se una donna fa l’amore tutta la notte, in fondo a noi viene facilissimo fare il bis e tris..abbiamo pure la ragionevole certezza che al mattino il suo compagno difficilmente cerchera’ nuovi approcci mentre lei..potrebbe anche puntare alla quaterna. E’ così. Non e’ solo questione di maggior o minor desiderio..c’e’ anche una “dinamica” che ci rende contrattualmente dominanti. Così natura vuole e come ho letto in un libro scritto da una potente maitresse americana: ogni donna siede sulla sua piu’ grande fortuna..Un uomo nasce con una spinta propulsiva immensa a spargere il suo seme ricco di milioni di spermatozoi e sa che in giro ci sono milioni di uomini collo stesso istinto..mentre i giardini sono preziosi, ambitissimi e difficilmente accessibili. Signori..non c’e’ storia. Tutte le rivoluzioni culturali che hanno investito il nostro paese hanno avuto il sostegno decisivo delle donne ma se si tratta di andare ad intaccare la loro privilegiata posizione non credo troverete ascolto. Forse mi sbaglio, ragiono da donna e questo e’ sicuramente un limite anche per la compiuta comprensione della questione maschile però penso che le rivoluzioni..si fanno tutti insieme o non si fanno. Magari mi ricrederò, chissà..resta il fatto che voi UB siete di una onesta’ e di una limpidezza cristallina. Vorreste puntare a un approccio onesto, chiaro, leale, paritario sincero con l’altro sesso mentre tutto il mondo intorno a voi rigurgita compromessi, vizi, disonesta’, giochi di potere e mercificazione di ogni espressione umana. Certe volte..mentre leggo tra i post le considerazioni accorate di tanti uomini..mi viene da pensare al Vangelo (ispirato da un vero comunista): non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te. (forse ho esagerato a scriverlo, ma giuro che l’ho pensato).
maria(Quota) (Replica)
Roberto
Ho ventinove anni più di te e un figlio di vent’anni, perciò credi veramente che io creda a quanto racconti?
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Roberto, se avessi mentito avrei detto che ho 50 anni e che non ho mai scopato e ne sono felice .
Non avrei motivo di mentire, anche perchè su queste cose non c’è niente da mentire, nè nient’altro da esternare con vanto .
Semplicemente a me del sesso per ora non me ne frega nulla, della vita che sto facendo non mi lamento .
Poi vabbè se devo essere per forza infelice perchè non scopo – secondo certi canoni idioti – rispondo ‘sticazzi!!!
Silent Hill(Quota) (Replica)
Mizio
C’e’ anche da dire che gli islamici non vengono sottoposti a questo continuo bombardamento di nudita’ femminile che ogni giorno ci viene inculcato dai vari media…
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Pensa che io la TV la guardo solo per le partite e film che mi gustano, quindi figurati…
Silent Hill(Quota) (Replica)
Roberto
E, di certo, l’astinenza sessuale non è la miglior medicina, giacché il sesso è vita.
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Ma non è neanche una scelta così orrenda. In USA ho saputo di associazioni di giovani – fortemente cattolici – che praticano e predicano l’astinenza.
Se poi il sesso è veramente vita e le donne lo userebbero per i loro scopi, beh allora la conclusione dovrebbe essere che chi scopa è un idiota (il che in alcuni casi è vero, ad esempio in quegli imbecilli che si portano a letto impiegate per promuoverle)
trovo insopportabile il fatto che qui, in questa sede, numerosi uomini, più o meno giovani, parlino continuamente (e giustamente) di donne e sessualità
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Ma infatti non ne ho mai parlato, salvo nel rispondere a certe affermazioni che mi paiono scorrette.
Silent Hill(Quota) (Replica)
essendo il desiderio maschile piu frequente di quello femminile, la prostituzione andrebbe legalizzata e anzì, resa un servizio gratuito o a costo minimo, garantito dallo stato e pagato dai soldi dei contribuenti. Naturalmente bisognerebbe che esistesse un tandem tra prostituzione pubblica gratuita e prostituzione privata a pagamento, esattamente come per la sanità, in modo da migliorare l’offerta e favorire un’allocazione delle risorse meno sbilanciata.
Non si tratterebbe di villipendio o svalutazione del corpo femminile, visto che anche il lavoro salariato e la prestazione di manodopera possono essere considerati sfruttamento commerciale del proprio corpo. La prostituzione diventerebbe un lavoro come un altro in definitiva.
La mia è una prospettiva razionalista che so bene incontrerebbe un coro di disapprovazione da parte di una cultura fondata su una morale che razionale non è.
gebedeo(Quota) (Replica)