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10 Nov 2016  |  1 Commento

Far capire il femminismo alle donne

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Rubrica Saltuaria

Inizio qui una rubrica che non pretendo essere continua -essa dipendera` dall`ispirazione, discontinua e ondivaga per definizione.

Contrariamente a molti altri attivisti dei diritti maschili, che si ostinano a credere che sciorinando dati e ragionamenti logici riusciranno a far capire le proprie ragioni, e farle vincere,  io uso un approccio diverso.

Uso un approccio assieme pratico ed emotivo, quindi sostanzialmente molto piu` femminile del loro.

Il mio obiettivo non e` tanto far capire agli uomini cosa davvero sia il femminismo: esso e` fascismo rosa, e loro lo sanno gia`, tutti, anche quando fingono di non saperlo. Il mio obiettivo e` di farlo capire alle donne, ma di farlo capire davvero: in realta` esse, la maggior parte di loro, lo sa gia`, che il femminismo e` fascismo rosa, e, machiavellicamente, se ne avvantaggiano: chi sarebbe mai cosi` stupido da scartare qualcosa che porta vantaggio?

L`unica maniera per far capire alle donne qualcosa, notoriamente, fargliela capire sul serio, e`quella di non usare l`approccio tipicamente maschile, cioe` astratto e logico; ma d usare il loro stesso approccio; magari cercando allo stesso tempo di essere sintetici, questo si – cosa notoriamente difficile per qualunque donna che provi a spiegarsi.

Pensate pure che io in questa introduzione abbia sciorinato una serie di luoghi comuni? Fate pure: ho ragione lo stesso. E lo so.

Buona lettura.

 

Caso studio numero 1

Il Traghetto

Siete una donna di 40 anni, in viaggio con un` amica e con vostro  figlio ventenne. Il figlio. Forte e bello come un adone, dolce come solo un figlio puo` essere. Talmente bello e dolce, cosi` visceralmente legato a voi che proprio non riuscite a vedere nei suoi occhi quelli biechi e feroci di un oppressore del genere femminile, o quelli di un essere inferiore capace di imporsi alle donne solo a forza di schiaffi.

Oltre a essere bello e forte, e a essere vostro figlio, e` anche intelligente, ma non secchione – intelligente davvero, di una sagacia pigra e smaliziata che vi fa impazzire e vi spinge a volte quasi alle lacrime, per la gioia, l`orgoglio e a volte anche per disperazione.

State andando in traghetto a trovare vostro marito, che vive in una localita` lontana per lavoro.

A un certo punto suona l`allarme. Il traghetto ha cozzato contro uno scoglio. Comincia a imbarcare acqua. Quando lo scafo comincia a piegarsi, il capitano da` l`ordine.  Prima le donne e i bambini.

Voi vorreste metter vostro figlio per primo sulle scialuppe, se possibile vi sacrifichereste al suo posto. In fondo e` un bambino…no?

No. E` un uomo.

Non potete salvarlo: prima le donne e i bambini; gli uomini dopo. Gli uomini possono morire.

Qualcuno, a suo tempo, disse che non vi sono femministe su una nave che affonda: si sbagliava; e` proprio perche` ci sono che gli uomini vanno a fondo e le donne si salvano.

Voi, quarant`anni, ormai prossima alla menopausa, vi salvate. La vostra comare cinquantenne, querula, stupida, sostanzialmente inutile, si salva pure.

Vostro figlio, la vostra carne, bello e dolce e intelligente come un piccolo dio, finisce sul fondo del mare come una carcassa qualsiasi a farsi sbocconcellare dai pesci e dai vermi marini.

Perche` e` un uomo.

E la vostra comare querula, stupida e sostanzialmente inutile a se` stessa ed al mondo

ha preso il suo posto. Perche` e` una donna.

Perfettamente inutile che io vi descriva come trascorre il resto della vostra vita, vero?


1 Commento

Claudio Manzari 8:32 pm - 10th Novembre:

…Interessante e sfizioso, questo approccio. Nel (eventuale) prosieguo di questa rubrica, tenere sempre a mente il “prologo standard” – sperimentato da ciascuno di noi – nell’introdurre, con un’amica, un confronto sulla discriminazione antimaschile:
LUI – Mi interesso alla QM perché sono un uomo, (perché anche mio figlio lo sarà), e perché voglio che cessino le discriminazioni della civiltà occidentale contro il mio Genere.
LEI – …Ahhh!.. allora vuoi alimentare la guerra fra i sessi?!
LUI – …Quella c’è già; e non è stata dichiarata dal mio sesso.
LEI – …Ma quale guerra?!.. dove la vedi, ‘sta guerra, nella tua quotidianità??
LUI – Con il programma “La Buona Scuola” del governo PD, già gli studenti vengono indottrinati sulla violenza di Genere a senso unico; poi ci sono le quote rosa; poi i padri separati privati di figli-casa-stipendio; poi il femminicidio fasullo; poi i privilegi femminili nelle pensioni; poi le falsità sulla discriminazione salariale; poi le false denunce di stupro, poi…
LEI – …Ahhh!.. ma quelle sono le stronzate da femministe!.. Dio quanto le odio, quelle!.. Per non parlare delle madri separate approfittatrici!..
LUI – Sì, ma il disprezzo tuo e di altre mille come te, rimane un atteggiamento privato; mentre le campagne uomo-carnefice/donna-vittima sono patrocinate da tutte le pubbliche istituzioni, dai mass media; e condizionano la legislazione, la giurisprudenza, l’istruzione, il mondo del lavoro … Insomma: se le donne sono stufe del femminismo, perché non lo manifestano nelle piazze, reali e virtuali?..
LEI – …Ma figùrati se io e quelle come me abbiamo tempo e voglia per ‘sta roba, ché già abbiamo abbastanza da sbatterci nella nostra giornata!..

(e via così, all’infinito…)

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