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24 Feb 2021  |  1 Commento

Assorbenti gratuiti nelle scuole della Nuova Zelanda. Una scelta ideologica.

Dal prossimo giugno in tutte le scuole della Nuova Zelanda gli assorbenti verranno distribuiti gratuitamente per combattere la cosiddetta “povertà mestruale”. Secondo il governo neozelandese infatti una ragazza su dodici salterebbe la scuola durante il ciclo perché lei o la sua famiglia non avrebbero il denaro sufficiente per acquistare gli assorbenti.

Ora, in linea teorica (ma anche pratica) non avrei nulla in contrario se non fosse che si tratta di una misura squisitamente ideologica. Vediamo perché.

La Nuova Zelanda è uno dei paesi più ricchi e prosperi del mondo con una popolazione molto ridotta e un territorio, in proporzione, molto vasto.  La qualità della vita in questo paese è considerata una delle più alte al mondo; Auckland è la terza città considerata più vivibile del pianeta e Wellington, la capitale, la quindicesima.

Non posso escludere a priori (anche se mi sembra decisamente singolare, dato il contesto) che possano esistere in questo paese delle sacche di povertà, sia pure molto limitate, tali da impedire alle famiglie di alcune ragazze di acquistare degli assorbenti, e tuttavia proprio per questo la misura adottata dal governo neozelandese mi sembra alquanto maldestra. Se ci sono sacche di povertà, infatti, che si aumentino sensibilmente i salari, che si faccia una politica di edilizia pubblica e gratuita per tutti, che si potenzi il già robusto stato sociale (la sanità è pubblica e gratuita in Nuova Zelanda), che si dia, eventualmente, la possibilità a tutti/e di usufruire di qualsiasi medicinale senza pagare nulla, anche perché, per la stessa ragione, potrebbero esserci delle persone (povere) che non sono nella condizione di acquistare altri farmaci, magari anche più importanti per la loro vita rispetto agli assorbenti.

Volendo restare sullo stesso binario – fermo restando che, per come la vedo io, le priorità sono altre – mi chiedo allora perché non distribuire gratuitamente anche e soprattutto i profilattici che a me paiono sicuramente più utili degli assorbenti, dal momento che servono a preservare dalle malattie sessualmente trasmesse e da gravidanze indesiderate (e relativi aborti). Senza contare che queste ultime (malattie sessualmente trasmesse e aborti), oltre a causare sofferenza fisica e psicologica nelle persone, rappresentano (per la sanità pubblica) una spesa infinitamente più costosa rispetto a quella necessaria per produrre e distribuire gli assorbenti. E ancora, il profilattico è usato da tutte e da tutti e non solo da una parte della popolazione. In parole ancora più povere, ha una utilità sociale sicuramente maggiore rispetto agli assorbenti.

E’ evidente, quindi, che siamo di fronte – come dicevo prima – ad una decisione squisitamente ideologica ma camuffata come misura sociale.

 La premier neozelandese Jacinda Ardern

Fonte foto: La Repubblica (da Google)

 


1 Commento

Rino DV 8:20 pm - 24th Febbraio:

Ci sono menzogne confutabili e altre inconfutabili.
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Confutabile è ad es. quella del pay gap.
Questa invece non lo è, pur essendo smaccata.
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..studentesse che mancano da scuola perché non possono pagarsi il tampax… in NZ…!
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Tirate fuori il registro delle assenze, poi lo correliamo al ciclo e vediamo cosa ne esce. La menzogna ne esce.
Magari si scopre che i maschi sono assenti 3 volte tanto …
certo ma per colpa loro!
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Intanto oggi si viene a sapere che in Cina lui deve pagare alla ex 6.300 dollari per 5 anni di matrimonio. Per il lavoro fatto in casa. E nel frattempo di cosa è vissuta la “serva non pagata”? Ha avuto la maggior parte dello stipendio di lui (più tutto il proprio, se lo aveva) e in cambio …non avrebbe dovuto far nulla.
Il lavoro domestico – “non pagato” – è il solo che venga pagato anche quando non viene più svolto.
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6.300 dollari in Cina sono tanti. Può darsi che lo stipendio normale sia salito a 300-400 dollari (per dire, è di 400 in Romania…). Dunque 20-25.000 euro per 5 anni di “schiavitù”.
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Lavoro domestico o prestazioni sessuali?
…si chiamava amore…

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