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La proposta di legge Bongiorno-Carfagna sul “femminicidio” (Proposta di legge d’iniziativa del deputato BONGIORNO) è un precedente storico di inaudita gravità che segna un punto di svolta, e probabilmente di non ritorno, nella storia del femminismo italiano.
Per la prima volta viene ufficialmente dichiarato che la vita di una donna è sacra e inviolabile e quella di un uomo un po’ meno…
Questa, che a qualsiasi persona dotata di un briciolo di lucidità appare come una follia, rischia concretamente di diventare una legge dello Stato.
Anni di battaglie civili e democratiche per l’abolizione dell’ergastolo, considerato a ragione come una misura disumana, figlia di una concezione liberticida, repressiva, punitiva e vendicativa della giustizia, vanno in fumo. E insieme a loro va in fumo il principio di eguaglianza di fronte alla legge di tutti i membri della comunità, siano essi uomini o donne.
Si tratta di una proposta di legge esplicitamente sessista e razzista, che stabilisce di fatto il principio della superiorità di un genere sull’altro e che conferma la vera natura del femminismo, quella che da tempo andiamo denunciando come movimento maschile.
Naturalmente ci auguriamo che questa proposta di legge venga respinta. Anzi, la cosa migliore sarebbe che venisse ritirata. Ma non crediamo che ciò avverrà. Al contrario, è assai probabile che incontrerà il favore, magari con qualche piccola correzione, delle donne del centrosinistra, questa volta scavalcate (a sinistra o a destra?…) dalle colleghe di centrodestra. In ogni caso, anche se lo fosse, non cambierebbe nulla. Il fatto stesso di concepire ed elaborare una simile proposta di legge è di per sé gravissimo e conferma la “cultura” che sta alle spalle di questa gente.
Il re è nudo, come si suol dire.
Invitiamo tutti i cittadini e tutte le cittadine che credono nei valori della libertà, della civile e democratica convivenza e dell’eguaglianza di tutti gli uomini e di tutte le donne, sanciti dalla nostra Costituzione, a mobilitarsi contro questa proposta di legge palesemente anticostituzionale.
Per quanto ci riguarda, come Movimento degli Uomini Beta, faremo tutto quanto è nelle nostre possibilità per contrastare questa pericolosa deriva sessista e razzista.
129 Commenti
Come al solito il sessismo vuol nascondersi da antisessismo, quando altro non è che femminismo-misandria. Ormai si è capito: non siamo tutti uguali, la donna è privilegiata in quanto tale.
Domenico(Quota) (Replica)
http://femdominismo.wordpress.com/2012/11/23/il-femminismo-e-nudo/
mauro recher(Quota) (Replica)
..Se il re è nudo, figuriamoci la regina..
vorrei agevolare la visione del seguente video a tutti coloro che desiderano sapere da dove proviene tutta questa motivazione nazi-femminista per dare l’ergastolo agli uomini..
Si signori e signore, una donna bistrattata dalla società, costretta a studiare e poi sottoposta al vile trattamento mediatico, per poi cadere vittima di un politico ben noto a tutti che, purtroppo per lei, la fece divenire ministra..
http://www.youtube.com/watch?v=c5XsUIC-iDw&feature=related
Io mi domando e dico, ma come fate ad essere tutti una manica di porci? pentitevi! o finirete a marcire in galera per il resto dei vostri giorni!
Damien(Quota) (Replica)
Achso! se re essere nudo..figuriamoci la reginen!
Popolo italienish voi dofere vedere e pentirvi di kuesta colpa! voi dofere Kapire che uomo italiano essere porco!
Nostra kara Karfagnen habet ragione! lei povera donna bistrattaten dal bieko maskio italienish!!!
Costrettena studiern und denn essere sottoposten al vilen mediatiken trattamenten!! und kadere fittima di noto politiken vogliosen di sua beleza!
Lui afere nominaten lei Ministren fur die pari opportunità perke sporco maskio ke volere karfagnen tutta per se!
Noi afere proven! io agevolaren eine video sofort!
http://www.youtube.com/watch?v=c5XsUIC-iDw&feature=related
Voi porci italienish maskien! Pentite vostri pikkoli pekkaten di vostro pikkolo fratellinen! o marcire in GALERA per tuta fostra stupida vita!
HEIL VAGINA!
Damien(Quota) (Replica)
Ja italianen fate cosi:
http://www.youtube.com/watch?v=b-kqiIMLuxQ
HEIL VAGINA!
Leonardo(Quota) (Replica)
Bè, in effetti, caro Leonardo, bisogna amaramente riconoscere che la condizione di molti maschi italiani non differisce molto da quella descritta nel video che hai postato. E non solo metaforicamente, perchè, come ho avuto modo di dire giorni fa citando il libro di Stefano Re (“Fem Dom) pare proprio che il menage all’interno di moltissime coppie sia più o meno simile a quello descritto in quello stesso video.
E va bè…
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
pikkola domanden che forrei fare a voi pikkoli maskietten italienish dopo afere visten video sopra..
“Se questo tipo di.. la carica erotica di una persona, dovesse diventare il metodo per accedere in tv al posto di un altro, questa è libertà o limite a chi ha merito? [3:58]”
ed ankoren:
“Se io dico tutti sono liberi di fare festini hard, dico però, festino hard badate, non può essere il criterio di selezione della classe dirigente!”[3:09]
NEIN! NEIN! non essere mie parolen ma di esimia kameraten BUONGIONO!
http://www.youtube.com/watch?v=zBmIJyqxW-8
ora voi guardate altro pikkolo video che io agevolo foi:
http://www.youtube.com/watch?v=AWNwUbxXNpU&feature=related
e ditemi.. cosa notaten?
Io notare ke kqesten due cameraten dofere prima parlare un poketto tra loro ja?
Io vi lascien quindi a pikkolo kantanten italienish che fare luce su kwesta storia!Cosi voi kapiren percrke kweste due sind insieme per bene donne italianen!
http://www.youtube.com/watch?v=b3xSyZWaQQ8&feature=related
HEIL VAGINA!
Damien(Quota) (Replica)
>>
Ja italianen fate cosi:
http://www.youtube.com/watch?v=b-kqiIMLuxQ
HEIL VAGINA!
>>
Vabbe’, però ora cerchiamo di non mitizzarle ste donnette, eh…
Riccardo(Quota) (Replica)
L’ANSA riporta in prima pagina il “femminicidio”
tanto postulato da nostren cameraten Bongiorno und KKarfagnen, come EMERGENZA NAZIONALE
http://www.ansa.it/web/notizie/photostory/primopiano/2012/11/23/Violenza-donne-lunga-scia-sangue-_7845392.html
per enfatizzare, vengono inseriti nomi e cognomi di queste 21 vittime.
Ebbene, pur non mettendo in dubbio i 21 decessi femminili, vorrei ricordarvi, con dei links, quali sia la reale EMERGENZA NAZIONALE, con tanto di nome, cognome, data luogo, circostanze di decesso e familiari a carico a compiangerli):
1) http://www.anmil.it/Portals/0/Immagini/Caduti%20e%20incidenti%20sul%20lavoro/Caduti%202008.pdf
2) http://www.anmil.it/Portals/0/Immagini/Caduti%20e%20incidenti%20sul%20lavoro/Caduti%202009.pdf
3) http://www.anmil.it/Portals/0/Caduti%202010.pdf
4) http://www.anmil.it/Portals/0/Caduti%202011.pdf
5) http://www.anmil.it/Portals/0/Caduti_21_11_2012.pdf
[fonte= http://www.anmil.it ]
ASSOCIAZIONE NAZIONALE fre Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro
..Non ci sono morti di seria A e di serie B, cosi come non si può usare la terribile fine di 21 donne per criminalizzare un intero genere, nascondere la VERA EMERGENZA NAZIONALE e farne un pretesto nazifemminista per emanare leggi vergognose e discriminatorie!
..ma kuwesto, nostre pikkole kameraten con vaginen non folere ke voi pikkoli maschietten sapere!
HEIL VAGINA!
Damien(Quota) (Replica)
Condivido l’appello ma non ci scomponiamo. I fatti si devono compiere e quando ne avremo la forza, faremo abrogare queste leggi atroci. E’ meglio se escono allo scoperto, così la gente capirà l’aggressione democratica che la causa femminile, degenerata in neo-femminismo di stato, ha provocato. Purtroppo la storia insegna che senza parossismo l’opinione pubblica non si schiera. Quando si parla di povertà tutti percepiscono il pericolo perché tutti conoscono il significato della fame; quando si parla di violenza maschile tutti capiscono quanto male può fare l’aggressione fisica. Qui, noi denunciamo una nuova forma di male, sconosciuta, addirittura inimmaginabile per la maggioranza incredula. Si deve averne esperienza per capire che è un pericolo sociale e reale. Il bambino evita il fuoco solo dopo essersi scottato.
Roberto Micarelli(Quota) (Replica)
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2012/11/23/Severino-contro-stalking-pena-certa-inasprimento_7844162.html
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Sono andato a controllare cosa dica la proposta di legge d’iniziativa del deputato Bongiorno e devo dire che sono sollevato.
Premetto che non sono un avvocato e non mi occupo in alcun modo di giurisprudenza, quindi non ho la certezza di aver compreso tute le implicazioni della proposta dal punto di vista tecnico.
Detto questo, nonostante il martellamento sul c.d. “femminicidio” (è un termine aberrante) la proposta di legge in questione mi sembra non andare nella direzione tanto sbandierata (per fortuna aggiungo).
Non viene definito il c.d. “femminicidio”.
Non si fa riferimento al genere dell’omicida o della vittima.
Si introducono delle aggravanti indipendenti dal genere dell’omicida o della vittima.
(Aggiungo che in un paese civile non potrebbe essere altrimenti a scanso di equivoci)
Praticamente si da qualche ergastolo in più per omicidio (perdonatemi il cinismo) sull’onda emotiva.
Gran bel risultato, complimenti.
Onestamente mi domando che cosa ci azzecca questa proposta di legge con tutto il casino che hanno fatto sul femminicidio…
Mi piacerebbe avere il parere di qualcuno che capisca maggiormente delle implicazioni tecniche, perché mi rendo conto tra un rimando a questo o quell’articolo la situazione sarà certamente più complessa.
Riccardo(Quota) (Replica)
dimenticavo le fonti:
http://www.testolegge.com/codice-penale
http://www.linkiesta.it/sites/default/files/uploads/inline-files/27084/pdl_femminicidio_bozza.pdf
Tra l’altro sul sito della camera ancora non ho trovato il testo della proposta
http://nuovo.camera.it/126?tab=2&leg=16&idDocumento=5579&sede=&tipo=
Riccardo(Quota) (Replica)
Premesso che su alcuni punti sono d’ accordo con voi, vi chiedo: non vi sembra che in quanto asseriscono le femministe ci sia anche un po’ di verità?
E’ vero che le principali vittime della violenza maschile sono uomini ma è altrettanto vero che è più facile che un uomo uccida una donna piuttosto che il contrario.
Un omicidio non è uguale a una violenza fisica o psicologica: è qualcosa di molto più grave.
Non credete che ci sia qualcosa da migliorare anche negli uomini? Poi, che sia possibile o meno è un altro paio di maniche, giacché la natura umana è quello che è.
Roberto Lombardi(Quota) (Replica)
A dire il vero Riccardo ,io ho seguito proprio una intervista che la Bongiorno ha rilasciato al corriere.it e la si trova su http://27esimaora.corriere.it/articolo/il-femminicidio-in-italia-e-unemergenza-e-cosi-va-combattuta/
Stando alle parole della Bongiorno c’e davvero poco da capire ,si uccide una donna e si prende l’ergastolo ,lo dice chiaramente , adesso che la bozza sia diversa mi suona un pochino strano ,permetto che anch’io non sono ne un avvocato ,ne un giurista … perchè ,se fosse cosi ,non avrebbe senso l’articolo dove commentiamo ,visto che non farebbe ,a quanto dici te ,nessuna distinzione di genere ,ed un paese civile mi sembra il minimo ..comunque aspetto anch’io risposte da chi ne sa più di me
mauro recher(Quota) (Replica)
Sul Corriere leggo nuovamente ciò.
>
In Italia la violenza domestica è la prima causa di morte per le donne fra i 16 e i 44 anni
>
http://www.corriere.it/cronache/speciali/2012/la-strage-delle-donne/
Qualcuno di voi ha delle fonti certe?
Dove sono estrapolate queste notizie?
Chi le fornisce?
uomo stufo(Quota) (Replica)
@ uomo stufo
Un pò di materiale:
Violenze in Famiglia: quello che l’ISTAT non dice
Il portale dell’epidemiologia per la sanità pubblica
Sorveglianza europea degli incidenti domestici e del tempo libero: il caso dellíItalia (2005)
Secondo il rapporto dell’ISS sugli incidenti domestici ogni anno finiscono al pronto soccorso 1 milione e 728.000 italiani
INCIDENTI DOMESTICI – I maschi le principali vittime
La prima causa di uccisione nel Mondo delle donne tra i 16 e i 44 anni è l’omicidio
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
@Roberto Lombardi
Ma che gli uomini compiano violenza credo che qui nessuno lo neghi ,come nessuno nega che queste violenze vadano combattute …Qui il problema è davvero un altro ,anche se scomodiamo orrori del passato ,questa legge (almeno come mi sembra di averla capita) si può benissimo paragonare alle leggi razziali del periodo fascista o che un soldato tedesco valeva almeno 10 partigiani ,non cambia nulla ..l’ideologia è la stessa
mauro recher(Quota) (Replica)
Si tratta di una gigantesca, ciclopica menzogna, Uomo Stufo (intanto benvenuto fra noi). Questo è un articolo che abbiamo pubblicato un paio di anni fa dove citiamo fonti ufficiali che risalgono al 2006, ma su per giù i dati sono quelli:
https://www.uominibeta.org/2012/05/13/la-grande-menzogna/
Per la verità avevano abbandonato questa strategia, non più credibile (addirittura anche Amnesty International aveva smentito il dato, sia pur sottovoce), per sostituirla con l’enfatizzazione e l’ingigantimento mediatico di un dato vero, quello cioè di 100/120 donne assassinate ogni anno, peraltro a fronte di circa 400 uomini uccisi nello stesso periodo di tempo. Quindi un numero assolutamente fisiologico (ahinoi) per un paese di più di 60 milioni di abitanti qual è l’Italia. C’è inoltre da aggiungere che solo una parte di quelle donne, diciamo all’incirca la metà, vengono uccise dal partner o comunque per ragioni, diciamo così, passionali, o legate alla relazione di coppia.
Non ha quindi nessun senso, con queste cifre, parlare di “femminicidio”. Lo avrebbe se in Italia fossero uccise, che so, 4000 persone ogni anno, e di queste 3000 fossero donne. In questo caso sarebbe ovviamente del tutto legittimo parlare di femminicidio. Ma così non è (fortunatamente).
Quindi abbiamo assistito, come dicevo, ad un cambiamento della strategia mediatica: dal “ne ammazza più l’amore che il tumore” al “una donna uccisa ogni due/tre giorni” che, come ripeto, è una dato assolutamente fisiologico (purtroppo) ma che opportunamente “pompato”, ingigantito, manipolato e deformato può essere fatto passare (come infatti sta accadendo) come una tragedia sociale e di genere.
Evidentemente, con l’approssimarsi della scadenza liturgica della giornata mondiale contro la violenza sulle donne”hanno deciso di dare fuoco a tutte le polveri. Tanto chi ci fa caso, nel bailamme generale?…
A tal proposito segnalo anche quest’altro articolo che fa piena luce anche su un altro aspetto fondamentale: https://www.uominibeta.org/2012/10/19/il-femminicidio-finlandese/
La “maschilista” Italia, come risulta evidente dai dati del Ministero degli Interni, è molto ma molto più sicura per le donne rispetto alle femministe Svezia, Finlandia, Danimarca, Germania ecc.
Ci hanno ormai educati (e abituati) a vivere di menzogne, caro Uomo Stufo, questa è l’amara verità…
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Roberto, innanzitutto benvenuto.
La verità dici, beh … in ogni posizione ne esiste sempre una percentuale, più o meno elevata. Quello da controllare, costantemente e non solo su queste tematiche, è come un elemento cosi importante venga usato e magari manipolato.
Guarda, io sono contro la pena di morte e anche l’ergastolo lo terrei in considerazione solo per determinate ed efferate tipologie di reato. Però questa è una posizione personale. Il concetto generale è un altro.
Una comunità decide di tenere determinati comportamenti. Di comminare determinate pene quando un suo membro esce fuori dal seminato e si macchia di determinati reati. Bene. Quali che siano queste pene (e sulle quali posso essere anche personalmente in disaccordo) non posso essere ad generum (neologismo mio in latino maccheronico ), ad personam, etc., etc. ….
Tuttalpiù dovrebbero essere “universali” e certe.
Mi sembra un concetto minimo di civiltà che, dopo tanti millenni possa essere universalmente condiviso. O no?
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
Specifico anche il cognome perché mi sono accorto di un altro Riccardo che ha commentato prima di me.
@mauro
Ho guardato anche io l’intervista dell’avvocato Bongiorno e sentendone i discorsi sono colto da un misto di disperazione e rabbia. Meno male che è avvocato! Questi discorsi come tutta la campagna di criminalizzazione del genere maschile sono spazzatura, ma spazzatura pericolosa purtroppo.
Poi leggo il testo e sono anche confuso.
I casi sono:
1) Non ho colto la portata della proposta di legge in relazione al femminicidio. (non c’è corrispondenza tra l’intervista/le motivazioni della legge e la legge stessa)
2) Ho colto la portata del provvedimento ed è ridicola (sempre rispetto agli scopi, passandomi il cinismo per chi invece di beccarsi 30 anni di galera si trova un ergastolo, mica barzellette).
Nel secondo caso mi viene un dubbio…ma occorreva gridare per mesi “allarme rosa”, tragedia e abominio per questa cosa? Non sarà che frignano ma poi alla prova dei fatti è veramente insostenibile questa campagna e quindi è solo un annuncio? (tanto negli ultimi 20/25 anni la politica ha fatto poco altro)
Riccardo Corsini(Quota) (Replica)
Solo come nota a margine, vorrei ricordare che (è solo un esempio, se ne potrebbero fare molti altri) i due ex terroristi neofascisti, Francesca Mambro (sempre a proposito del fatto che la violenza non farebbe parte del codice genetico femminile…va bè, lasciamo perdere…) e Valerio Fioravanti, rei confessi di decine di omicidi e riconosciuti colpevoli e condannati per la famosa strage di Bologna dove morirono circa 80 persone (anche se, per questo reato specifico, i due hanno sempre rivendicato la loro innocenza , ma questo è un altro discorso, la magistratura li ha ritenuti colpevoli) sono liberi ormai da diversi anni. La qual cosa ha ovviamente suscitato le indignate proteste dell’associazione dei familiari delle vittime. Resta il fatto che i due hanno scontato la loro pena e ora sono fuori (peraltro sono miei coetanei) anche grazie ad una serie di leggi che gli hanno consentito di abbreviare la loro detenzione.
Io li avrei lasciati un po’più di tempo nelle patrie galere (peraltro, hanno scontato tutta la loro pena a Rebibbia che è un carcere cosiddetto modello, a differenza di altri detenuti politici che si sono sciroppati carceri ben più duri, ma ora non voglio entrare nel merito…), ma questa è una mia personale opinione. Resta il fatto che per la legge italiana i due hanno scontato la pena e quindi sono liberi.
Partendo da questa considerazione, siamo in grado di capire meglio la natura e la cultura che sta alle spalle di questa proposta di legge Bongiorno-Carfagna che, comunque sia (anche se non ho ancora letto la proposta nel dettaglio), vuole inasprire la pena (cioè un valore aggiunto di pena) nel caso in cui è una donna ad essere uccisa.
Tradotto: se un mafioso o un terrorista o un qualsiasi criminale uccidono un uomo possono anche essere valutate le eventuali attenuanti, ma se un qualsiasi uomo uccide una donna, se ne deve andare all’ergastolo, comunque sia. In questo caso, questo è lo spirito che anima questa proposta di legge, non ci possono essere attenuanti.
Questo è razzismo, né più e né meno, come diceva giustamente Mauro, delle leggi razziali durante il fascismo, delle leggi razziste degli stati del sud degli USA o del Sudafrica dell’apartheid.
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
@Roberto Lombardi
Roberto, cerchiamo di far pace con il cervello e di vedere la realtà senza soccombere nella cortina fumogena nazifemminista.
Attui una metodica di ragionamento fuorviante, in quanto se è vero che alcuni uomini uccidono alcune donne, NON SIGNIFICA che tutto il genere maschile sia criminale e che debba soccombere con leggi contro di loro perche ALCUNI uomini compiono siffatti crimini!
Altra cosa che il tuo ragionamento non ti porta a vedere è che queste donne hanno il POTERE DELLA VULVA, ergo decidono DA SEMPRE chi debba o meno entrare nelle loro grazie, quindi se li scegliessero meglio i loro compagni anzichè piangere per le inevitabili conseguenze dei loro sbagli, sbagli che poi PRETENDONO anche LEGALMENTE che debbano essere risolti dagli altri uomini, nonchè infine sancire che TUTTI GLI UOMINI sono uguali a quelli che si sono macchiati di tali crimini! – compresi quelli ai quali rifilano il due di picche!
Si scegliessero meglio i loro partner, su basi solide e concrete quali il carattere, l’onestà, il rispetto, la determinazione e tanti altri che fanno di un uomo un Uomo, tuttavia, fintanto che vorranno solo sentire le farfalline nello stomaco e basta, oltre a mancare di rispetto al genere maschile in genere, temo che ce ne saranno altre di queste sfortunate.
Damien(Quota) (Replica)
Roberto, cerco di rispondere alle la tue perplessità perché mi sembra che ci sia il rischio di fraintendersi. Su un argomento del genere si rischia di perdere il senso delle proporzioni perché è naturale che susciti emozioni forti e faccia leva su istinti profondi della nostra umanità. Ti dico un po’ di cose che valgono per me e credo siano rappresentative della posizione del MUB, salvo ovviamente essere smentito. Ma siccome parlo seguendo quello che una volta si chiamava il buon senso comune, senza ideologie di sorta, sono abbastanza fiducioso.
Se vogliamo parlare di statistica, siamo perfettamente d’accordo che quando una donna viene uccisa, o subisce violenza fisica, è più frequente che sia stata uccisa da un uomo che non da una donna. Se vogliamo parlare di statistica, siamo perfettamente d’accordo che un uomo abbia in media maggiore forza fisica di una donna. Quindi in quello che dicono le femministe (ma chiamiamole neofemministe trasversali) una parte di verità ci può anche essere. E’ sostanzialmente la verità di chi dice che l’acqua, siccome può anche affogare se usata male, è una minaccia per l’umanità e non deve più affogare, ma lasciamo perdere. Quello che noi rifiutiamo è il concetto dei due pesi e due misure elevato a legge dello stato. Il reato di “femminicidio” esiste già nel nostro ordinamento giuridico: si chiama reato di omicidio. Vuol dire semplicemente questo: uccidere una persona di qualsiasi sesso è reato e va punito. E questa è la mia posizione e anche quella del MUB. Se questa parola è troppo sessista allora chiamiamolo “personicidio”, chi se ne sbatte di come lo chiamiamo. Il punto è che un principio cardine della nostra giurisprudenza recita così: I CITTADINI SONO UGUALI DAVANTI ALLA LEGGE. Quante volte lo si è citato o se ne è lamentata la violazione per denunciare soprusi e ingiustizie, credo lo saprai benissimo anche tu.
E allora perché non deve valere in questo caso?
L’introduzione di un doppio standard (ergastolo automatico per l’uccisione di una donna) non è piccola cosa. E non è giustificabile con la statistica. Fermiamoci un attimo a riflettere, altrimenti davvero si rischia di lasciarsi accecare dall’emotività. Significa che la legge è uguale per tutti, ma per qualcuno è più uguale. Significa dividere la legge in due tronconi; uno per gli esseri umani, l’altro per gli uomini. E’ evidente che si proponga questa divisione per l’omicidio, in quanto per definizione peggior delitto che una persona possa commettere. Ma una volta stabilita la biforcazione della procedura penale, tutto il resto può seguire – e probabilmente seguirà.
Accecati dall’emotività e dallo sdegno che si prova nel sentire di vittime-manifesto, come le povere ragazze adolescenti uccise da fidanzati squilibrati, non ci si rende conto della distorsione che si vuole introdurre e degli abusi a cui può portare.
Chissà perché non si può introdurre il principio di “reato etnico”, ma quello di “reato di genere” sì. Prova a proporre che l’omicidio di un italiano commesso da un Rom venga punito con l’ergastolo, e sentirai le urla. Perché questa proposta di legge dovrebbe essere vista diversamente?
Tutto questo lo si sta nascondendo sotto la foglia di fico della “statistica” o della distinzione fra violenza fisica e psicologica. Si vede solo la maggiore forza fisica degli uomini e quella (essendo naturale) è principio necessario e sufficiente per trasformare la questione della violenza in un semplice sillogismo: uomo più forte, quindi uomo sempre colpevole. Ma stranamente, tra le varie definizioni di violenza sulle donne, ci sono anche la “violenza emotiva” e la “violenza economica”. Queste non dipendono certo dalla forza fisica, giusto? Eppure anche in questo caso vengono descritte a senso unico: se sono commesse da un uomo su una donna, concorrono a formare le statistiche sulla violenza domestica e in base a quelle si firmano proposte di legge. Se sono commesse da una donna su un uomo… dove sono le statistiche? O non esistono o nessuno le cita. Come la nota statistica in base a cui a uccidere i propri figli sono in maggioranza le donne. In questo caso la statistica non conta, le cifre sono aride, disumane, senza compassione: contano il disagio sociale, la depressione, le circostanze attenuanti. E l’ergastolo automatico non si applica, perché la sentenza deve tendere alla rieducazione, non alla vendetta.
O molto più semplicemente, la violenza psicologica o economica (o anche fisica, nelle “eccezioni che non fanno statistica”) di una donna su un uomo non è violenza.
Rifletti su questo. Non c’è altro da spiegare.
Marco Pensante(Quota) (Replica)
@ Riccardo Corsini
Guarda, manco io sono un avvocato per cui mi riservo di approfondire.
Alcune cose però si possono dire già ora. E peraltro sono confermative di quello che pensiamo in tanti. E cioè che questa proposta andrà a integrarsi con il ddl n. 3390. dove già sono previste variazioni al codice penale:
DDL n. 3390: sulla soggettività femminile e “femminicidio” – Discutiamone
Diciamo che la Bongiorno non è intervenuta sull’aspetto globale, già affrontato nel ddl n. 3390, limitandosi a delle “limature” sull’aspetto penale.
Non c’è quindi bisogno di specificare un bel niente nella sua proposta e leggendola viene legittimamente il dubbio da te espresso.
Ma se leggi le due proposte insieme (il link che ho riportato riguarda il ddl del PD) il quadro ti sarà chiarissimo.
D’altra parte queste proposte (ddl n.3390 e Bongiorno-Carfagna) sono la naturale attuazione della Convenzione di Istambul sottoscritta dal governo (Fornero) e in via di ratifica dal parlamento. La radice è lì.
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
“E’ vero che le principali vittime della violenza maschile sono uomini ma è altrettanto vero che è più facile che un uomo uccida una donna piuttosto che il contrario”. (Roberto Lombardi)
Intanto benvenuto Roberto.
Mi pare che ci sia una evidente contraddizione in questa tua affermazione, Roberto. Ammesso che sia più facile per un uomo uccidere una donna , cosa che non penso affatto (perché scattano molte più resistenze in un uomo nel fare violenza ad una donna piuttosto che ad un altro uomo), logica vorrebbe (se seguiamo il tuo modo di ragionare) che ad essere uccise in maggior numero dovrebbero essere le donne, cosa che non è, come sappiamo, perché mediamente per ogni donna uccisa ci sono tre o quattro uomini uccisi (in alcuni casi anche da altre donne o da uomini su mandato di alcune donne).
“Un omicidio non è uguale a una violenza fisica o psicologica: è qualcosa di molto più grave”. (Roberto Lombardi)
Se è per questo anche l’infanticidio (che, come sai, è prerogativa quasi esclusivamente femminile) non è uguale a una “semplice” violenza fisica o psicologica, però non mi pare che per questa ragione sia stato criminalizzato l’intero genere femminile (e vorrei ben vedere…) né tanto meno questo reato (se ci pensiamo bene anche più inquietante, se vogliamo…o no?…) venga stigmatizzato nella stessa misura in cui lo è l’omicidio di una donna. Nonostante che, come dicevo, arrostire un bambino di sei mesi in un microonde sia anche un po’ più cruento che non prendere a coltellate una donna. Non vorrei che si pensasse che sto col bilancino a pesare l’entità dell’orrore, perché sarebbe assurdo, però…si fa per capirci…
Allora qualcuno dovrebbe spiegarci perché un uomo che in un raptus uccide la propria moglie debba essere condannato all’ergastolo mentre una donna che uccide il proprio figlio debba essere ricoverata per qualche anno in un centro di igiene mentale. Forse che il secondo reato è meno grave del primo? Non mi pare. A meno che non si dia per scontato che uccidere la propria donna sia un’azione lucida e premeditata a prescindere mentre uccidere il proprio figlio sia comunque un raptus dovuto a condizioni psichiche precarie.
A mio parere sia nell’uno che nell’altro caso ci sono componenti criminali e psicopatologiche nello stesso tempo, e come tali dovrebbero essere affrontati. E invece, due pesi e due misure. L’uno è un assassino e l’altra è una psicolabile. Il primo in galera (se venisse approvata questa legge, all’ergastolo), la seconda ai servizi sociali per un tempo determinato. Hai capito che equità…e meno male che la legge dovrebbe essere uguale per tutti…
“Non credete che ci sia qualcosa da migliorare anche negli uomini? Poi, che sia possibile o meno è un altro paio di maniche, giacché la natura umana è quello che è”. (Roberto Lombardi)
Ne siamo assolutamente convinti. Il nostro non è un femminismo rovesciato nel suo contrario. Noi non criminalizziamo il femminile nella sua totalità come il femminismo fa invece con il maschile, e nello stesso tempo non celebriamo il maschile come fa invece il femminismo riguardo al femminile. Noi non abbiamo mai detto che la “violenza è femminile”, al contrario del femminismo che da sempre sostiene che la “violenza è maschile”.
In realtà, Roberto, le stesse domande che hai posto a noi dovresti porle alle femministe. Noi ci limitiamo a difenderci. E’ ovvio che se io, in quanto uomo e in quanto appartenente al genere maschile, sono criminalizzato e colpevolizzato, devo difendermi, e allora sono costretto a rispondere colpo su colpo alle accuse che mi vengono portate.
Facciamo un esempio. Tu sei un uomo come noi. Ebbene, non ti senti ferito neanche un po’ dall’affermazione in base alla quale tu, in quanto maschio, saresti anche violento? Oppure che in quanto maschio saresti privilegiato in questa società? Pensi che ciò sia vero? Se lo pensi lo devi dimostrare, non tanto a noi ma a te stesso…
“Premesso che su alcuni punti sono d’ accordo con voi, vi chiedo: non vi sembra che in quanto asseriscono le femministe ci sia anche un po’ di verità?”
Non c’è dubbio, in tutte le narrazioni ideologiche c’è qualche verità, anche nel nazismo, incredibilmente, c’erano. Se così non fosse quelle stesse narrazioni perderebbero di credibilità.
Ciò detto, il discorso si farebbe lunghissimo e mi devo fermare, per ovvie ragioni. Comunque hai di che leggere sul sito per un mese abbondante. Il mio consiglio è di farlo, non lo dico ironicamente, ma perché credo che quando si è aperta una breccia (e nel tuo caso è così) bisogna andare avanti senza timore.
Spero di rileggerti presto.
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
@Luigi Corvaglia
Grazie del link. Il DDL 3390 l’avevo visto di sfuggita cercando appunto la proposta di legge di cui sopra. Non l’ho ancora letto perché è piuttosto lungo e articolato e non ho trovato la forza di affrontarlo oggi.
Scorrendo lo per sommi capi però mi sembra che questa volta il c.d. femminicidio sia l’oggetto.
Cosa dire, spero che il parlamento (non credo a me stesso mentre lo scrivo) e più realisticamente la corte costituzionale non permettano una legge dichiaratamente discriminatoria.
Riccardo Corsini(Quota) (Replica)
Gran post di Marco P., come al solito puntualissimo e lucidissimo…una colonna del MUB…
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Trovo in larga parte condivisibili – nonché educate – le risposte di Fabrizio Marchi e Marco P., molto meno quella di Damien, di cui non mi piace il tono.
Damien, cosa vuol dire “Roberto, cerchiamo di far pace con il cervello e di vedere la realtà senza soccombere nella cortina fumogena nazifemminista” ?
Guarda che non sono né tuo fratello, né un tuo amico o conoscente, perciò modera i termini, in primis perché io ho scritto semplicemente un post in cui rivolgevo delle domande, in secundis perché detesto le persone che quando non condividono un’ opinione assumono atteggiamenti arroganti, facendosi forti del fatto che c’è una tastiera e (forse) centinaia di chilometri a dividerci.
_____
Fabrizio Marchi
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Mi pare che ci sia una evidente contraddizione in questa tua affermazione, Roberto. Ammesso che sia più facile per un uomo uccidere una donna , cosa che non penso affatto (perché scattano molte più resistenze in un uomo nel fare violenza ad una donna piuttosto che ad un altro uomo), logica vorrebbe (se seguiamo il tuo modo di ragionare) che ad essere uccise in maggior numero dovrebbero essere le donne, cosa che non è, come sappiamo,
>
Forse mi sono spiegato male. Intendevo dire che per quanto concerne il rapporto sentimentale-affettivo-sessuale fra uomo e donna è più facile che a uccidere sia un uomo piuttosto che una donna.
Ossia, pur rappresentando una minoranza di casi nel totale, quelli che generalmente non riescono a vivere senza una donna sono gli uomini (alcuni uomini).
Mi sembra che al contrario non sia così, anche se non saprei spiegarne con precisione le ragioni, perché non sono né uno psicologo, né un sessuologo, né un antropologo o altro (sono un commerciante, figurati…).
Solo a questo mi riferivo. Altrimenti so bene che gli uomini uccidono più frequentemente altri uomini (per ragioni anche molto diverse fra loro, criminalità compresa).
A risentirci.
Roberto Lombardi(Quota) (Replica)
Di ragionamenti di buon senso se ne possono fare molti, anche se mi chiedo quanto siano utili se posti a chi non li vuole ascoltare. Questo tipo di leggi sono criminogene perché favoriscono la violenza, la quale, per chi la pensa come noi, colpisce ed è agita da maschi e femmine.
Esiste un portato collaterale subdolo in queste proposte e nelle propagande di supporto: la violenza sugli uomini si può fare. In ogni azione criminosa che si svolgerà d’ora in poi, per esempio, le canne dei fucili saranno preferibilmente puntate su soggetti di sesso maschile, perché si rischierà meno. Considerando che gli uomini rappresentano già le principali vittime di violenza (mi sembra il rapporto uccisi sia di circa quattro a uno), queste leggi vanno ad aggravare il rischio che uomini innocenti siano scelti come bersaglio arbitrario.
Questi poteri ci vogliono esporre, ci stanno già di fatto colpendo. Tutti gli uomini, siano essi d’accordo o meno con le nostre opinioni (un’arma non chiede come la pensi prima di fare fuoco), sono ulteriormente fatti oggetto di attacco solo sulla base del loro sesso.
Rispetto alle forze dell’ordine e al giudizio penale, più si diffondono questi valori sessisti, più si diviene sospetti a prescindere: più facile essere perquisiti, soggetti a provvedimenti coercitivi, condannati, privati di credibilità nella legittima difesa, privati del diritto di ricevere giustizia dallo stato.
Se pensiamo al quadro sociale, dove il rischio di essere ingiustamente arrestati e dove il dramma del sovraffollamento carcerario già colpiscono esclusivamente maschi, allora capiamo bene che stiamo parlando di una vera e propria campagna di aggressione su base razziale. Violenta, intimidatoria e pericolosa.
Il diritto è di tutti, anche degli uomini.
La qualità di vita e la giustizia riguarda tutti, anche gli uomini.
Queste sono leggi razziste e criminogene che andranno abolite.
Roberto Micarelli(Quota) (Replica)
Cosa ha fatto questo governo per il sovraffollamento carcerario? Niente.
E per i separati? Niente.
E per i morti sul lavoro? Niente.
Li ha semplicemente e spudoratamente aumentati.
Ci troviamo di fronte a un governo di tutti o a un governo delle donne per le donne?
Roberto Micarelli(Quota) (Replica)
“Cosa ha fatto questo governo per il sovraffollamento carcerario? Niente.” (Roberto Micarelli)
Morire di carcere: dossier 2000 – 2012
Contemporaneamente però, anche se la popolazione carceraria femminile è circa il 5%:
La situazione particolare delle donne in carcere e l’impatto della detenzione dei genitori sulla vita sociale e familiare – Risoluzione Parlamento Europeo.
Iter della suddetta risoluzione
“E per i separati? Niente.” (Roberto Micarelli)
Omicidio e suicidio fra genitori separati: analisi del fenomeno emergente
“E per i morti sul lavoro? Niente.” (Roberto Micarelli)
Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro
………………………………………
Conclusioni
Aree di sofferenza maschile = livello di attenzione ed allarme pari allo zero assoluto
Aree di sofferenza femminile = livello di attenzione ed allarme parossistico
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
Un fenomeno crescente è secondo me quello degli uomini che si auto arruolano nell’astratto esercito di difesa delle donne, che da esercito di opinione diviene sempre più esercito armato di mazze e bastoni, pronto ad alzare le mani, anche senza sapere come sono andati i fatti. Così mi è successo di vedere ragazzi aggrediti e mandati all’ospedale da loro coetanei, solo perché si erano difesi dall’aggressione fisica di una donna, o di leggere di un tassista massacrato dal fratello di una donna che si era per prima scagliata contro di lui. La percezione che gli uomini hanno è quella di un mandato, quello della difesa delle donne, che ha sempre generato nell’uomo una naturale reazione istintiva di protezione. La continua amplificazione del fenomeno violenza sulle donne, dove circa cento omicidi in un anno su sessanta milioni di abitanti sono diventati più importanti di ogni altra cosa, promuove l’auto arruolamento e la violenza intra-maschile e quindi, sempre secondo il parere di chi come noi crede che la questione violenza vada affrontata nella sua interezza, va a peggiorare la qualità di vita degli individui, anche delle donne che in maniera indiretta subiscono le conseguenze della violenza fatta ai loro cari (congiunti, figli, amici, conoscenti).
Queste propagande, queste agende internazionali, questo “sciame inferocito” come titola il buon Nestola, che propongono il tema violenza alla gente sotto la lente del sessismo, sono anti-sociali, incivili, incuranti delle vere vittime e delle sofferenze umane. L’obiettivo è solo quello dell’attacco di genere, del conflitto necessario sempre teorizzato dal femminismo, che oggi è entrato nell’agenda del potere.
Roberto Micarelli(Quota) (Replica)
Sogno o son desto?
http://www.corriere.it/cronache/12_novembre_24/osservatore-romano-giornata-violenza-donne_718bd826-3649-11e2-bfd1-d22e58b0f7cd.shtml
La Chiesa si mette a fare la morale agli uomini?
Ma cos’è il bue che dice cornuto all’asino?
Non ci sono più parole, ormai la follia pro donne ha raggiunto vette pazzesche
Marco(Quota) (Replica)
Avete letto questa schifezza?
Lui incapace di accettare l’emancipazione – L’Osservatore Romano
Marco(Quota) (Replica)
Cosa dirti Marco….
Sono l’ultimo che può parlare. Non sono credente. Ho però il massimo rispetto di chi lo è.
E non mi piace impicciarmi negli affari altrui. Anche se, inevitabilmente, quell’attore per la stazza che ha si impiccia negli affari miei.
Però, se le parole e la coerenza hanno un senso adesso mi aspetto che il sacerdozio, il cardinalato (si dice cosi?) e perché no, anche il papato per le donne.
Ripeto, non sono affari miei, ma se il filo è quello anche la chiesa dovrebbe prenderne atto. Anche lei, istituzione “maschilista” quanto altre mai, deve prendere atto e permettere alle donne di “scalarla”.
A me una papessa non dispiace ….
Se gli uomini sono quello che dice l’Osservatore, quale meraviglioso esempio potrebbe essere loro dato da una Chiesa che si apre ad una uguaglianza vera e sostanziale al suo interno …
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
Siamo alla giornata o non so’ cosa, contro la violenza sulle donne, ognuno dice la sua stronzata per l’occasione…
questo parlare di violenza contro le donne farà sicuramente aumentare la violenza tra gli uomini, come ha detto Roberto Micarelli:
<>
Leonardo(Quota) (Replica)
@ Roberto Micarelli
Interessante la tua riflessione.
Ma d’altronde mentre da una parte sono convinto sempre di più dell’intrinseca “sistematicità” del femminismo al nostro modello di società e di sviluppo (che non a caso nasce con esso e con esso si sviluppa e si trasforma) dall’altra sono ancor più convinto che il suo successo sia dovuto più che alle cosiddette battaglie per l’emancipazione alla sua estrema aderenza ad alcuni tratti (niente di nuovo quindi, semmai di vecchissimo, ancestrale, forse ontologico) eterni del femminino. E quello da te puntualizzato, nella prima parte del commento, come da Cesare in un altro thread ( https://www.uominibeta.org/2009/11/28/video-femminismo-ideologia-sessista/#comment-31791 ) non fanno altro che confermarmelo.
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
@Roberto Lombardi
L’arroganza nasce dalla tua risposta e dalla tua ignoranza (da ignorare) in virtù del fatto che hai affermato delle situazioni criptiche e palesemente vuote di senso in quanto, in questo sito, come abbiamo sempre detto, ci sono numerosi articoli che riguardano molte delle tue criptiche domande, domande che, per tua stessa ammissione, risultano in seguito mal formulate, come hai chiarito con Fabrizio.
Per quanto concerne la tastiera, usala bene.. e nessuno avrà modo di dirti nulla, che qui di bot e di borg ne vediamo parecchi, incominciare con delle domande come hai fatto tu, non solo pecca di ignoranza (da ignorare) sui fatti qui esposti, ma ti imputa anche un superficiale approccio al sito, in quanto appare evidente che non ti sei neanche prodigato a leggere gli altri articoli.
Tuttavia non preoccuparti, da parte mia non avrai più neanche considerazione, e sono certo che sarà una reciproca felicità.
Damien(Quota) (Replica)
Bè, ragazzi, questo articolo dell’Osservatore Romano è veramente da incorniciare. Passi per l’Avvenire che è il quotidiano della CEI (Conferenza Episcopale Italiana) dove sappiamo che al suo interno ci sono varie correnti, fra cui anche alcune di “sinistra” (mettiamoci un bel po’ di virgolette), sembrerebbe addirittura maggioritarie.
Però, cazzo, l’Osservatore Romano è l’organo ufficiale della Santa Sede. Dalla sua redazione non esce nulla che non sia stato attentamente vagliato da chi di dovere.
Questa è una notizia che merita un vero e proprio articolo che probabilmente scriverò nei prossimi giorni. Naturalmente chi vuole può cimentarsi. Secondo me, ad esempio Marco Pensante su un argomento del genere potrebbe darci delle belle perle.
E pensare che una volta erano terrorizzati dall’idea dei cosacchi che abbeveravano i loro cavalli nelle fontane di San Pietro…Roba dei tempi andati, d’altronde anche la Chiesa deve stare al passo con i tempi, e come dice giustamente Luigi, a questo punto dovrebbero essere coerenti fino in fondo. Quote rosa anche al Vaticano e per ogni ordine.
Mah…sono senza parole…
Sappiamo che fra di noi (lo dico in totale amicizia e simpatia) ci sono amici più esperti in faccende che riguardano l’altra sponda del Tevere (che non è quella della Roma o della Lazio).
Forse loro potranno dirci qualcosa di più.
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Roberto Lombardi: “Non credete che ci sia qualcosa da migliorare anche negli uomini? Poi, che sia possibile o meno è un altro paio di maniche, giacché la natura umana è quello che è”
Ti rispondo a titolo personale: sì. Ma credo che non sia possibile in questo senso un miglioramento “sotto accusa”. Nessuno migliora sotto accusa, ma si difende e basta: chi in un modo chi in un altro. Noi ci difendiamo fondando un movimento dove si può riflettere insieme. Tuttavia siamo restii ad adottare la linea auto-colpevolizzante di Maschile Plurale, perché secondo noi c’è dell’altro. Se vogliamo sintetizzare, di fronte a un mondo globalizzato che intende misurare il livello di civiltà di una nazione guardando alla condizione femminile, si preferisce la “tradizione”, che intende misurare la civiltà basandosi sulla condizione di vita nelle carceri …
Roberto Micarelli(Quota) (Replica)
@Luigi Corvaglia. Come alcuni di voi sanno, io sono personalmente convinto che tutta la questione femminile sia diventata un mezzo per mettere gli uomini contro gli uomini. Io credo che sia un fenomeno gestito dall’alto e a livello sovranazionale. Del resto se ci pensate bene, immaginate di voler governare il mondo e usare la tattica del divide et impera per mantere il controllo sulle genti. Potreste agire sull’istigazione della rivalità etnica, territoriale, religiosa, a livello locale. Sì, ma che fatica! Quale strumento avreste per mettere più facilmente ed economicamente tutti contro tutti in un colpo solo, a livello globale o come minimo continentale? Semplice: i sessi. Maschi e femmine possono essere visti come una specie di “contrapposizione etnica” col vantaggio che stanno ovunque; istigare la guerra tra loro, equivale a minare ogni possibilità di coesione collettiva contro il regime. Sono personalmente convinto che dietro al neo-femminismo di stato, sovranazionale e infatti, simile a sé stesso in tutto l’occidente, ci sia la regia delle oligarchie del capitalismo finanziario.
La fonte della notizia: “La violenza maschile è la prima causa di morte per le donne tra i 16 e i 44 anni”, è la Banca Mondiale … (Inchiesta di Amnesty International con pubblicazione di Errata Corrige poi misteriosamente sparita nel nulla).
La Banca Mondiale si prende cura di studiare le relazioni di genere. Non vi sembra un po’ curioso?
Roberto Micarelli(Quota) (Replica)
HEIL VAGINA!!!
Marco Pensante(Quota) (Replica)
Chiedo a chi è più pratico di me:
http://27esimaora.corriere.it/articolo/violenza-sulle-donne-il-silenzio-e-rotto/
hanno intenzionalmente tolto i commenti?
Perché ci sono delle affermazioni allucinanti in questo articolo.
Mi sono iscritto apposta al sito del corriere.it per chiedere su che basi si affermi:
“La «violenza domestica» — quella subita dagli uomini di casa, anche padri o fratelli — è la prima causa di morte nel mondo per le donne tra i 16 e i 44 anni: più degli incidenti stradali, più delle malattie.”
Inoltre questa criminalizzazione nero su bianco:
“La violenza sulle donne, che in alcuni casi si spinge fino all’omicidio definito per la prima volta «femminicidio» da una sentenza del 2009, non è una collezione di fatti privati: è una tragedia che parla a tutti. Soprattutto, che riguarda tutti gli uomini.”
R.
Riccardo Corsini(Quota) (Replica)
@ Riccardo Corsini
Sembrerebbe di si.
Non mi meraviglia. E’ un post “commemorativo-celebrativo” e non vorranno “sporcarlo” con commenti, dal loro punto di vista s’intende, non adeguati. Comunque quelle del Corriere sono le peggiori di tutte. Ti consiglio di leggerti il post:
Commento nazista (non censurato) sul blog della 27ma ora (Corriere della Sera)
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
Riccardo, sono spudorate menzogne, lo abbiamo detto e stradetto(e documentato) migliaia di volte.
Il fatto che ha del clamoroso è che possano essere raccontate e reiterate nel tempo quando è evidente a tutti che è OGGETTIVAMENTE IMPOSSIBILE che la prima causa di morte per le donne a qualsiasi età possa essere la mano omicida degli uomini.
Questo è il vero busillis dell’intera vicenda. E cioè come sia possibile che si possa deformare e manipolare la realtà fino a farla diventare immaginario condiviso.
Per il resto devi sapere che sui blog femministi di tutti i media viene sistematicamente applicata la censura. Quindi non ti stupire perché è assolutamente “normale”.
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Buongiorno a tutti,
a quanto pare questa farsa de “la prima causa di morte è la violenza” continua la sua orribile diffusione. Ho appena sfogliato la “Tribuna di Treviso” di oggi e, in occasione del 25 novembre (La Giornata dell’Odio), si è parlato di violenza di genere. Ovviamente hanno scritto che la “prima causa di morte per le donne è la violenza”, con una sfacciataggine mostruosa. Poi hanno mostrato dati gonfiati a dismisura sulle donne che subiscono violenza (dicono che il 50%-60% delle donne in Europa subisce violenza, senza ovviamente citare fonti e istituti, e ricordo uno studio in cui diceva che in realtà sono circa il 7%). A quanto pare la storia continua…
Capa(Quota) (Replica)
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Intendevo dire che per quanto concerne il rapporto sentimentale-affettivo-sessuale fra uomo e donna è più facile che a uccidere sia un uomo piuttosto che una donna.
Ossia, pur rappresentando una minoranza di casi nel totale, quelli che generalmente non riescono a vivere senza una donna sono gli uomini (alcuni uomini).
Mi sembra che al contrario non sia così, anche se non saprei spiegarne con precisione le ragioni, perché non sono né uno psicologo, né un sessuologo, né un antropologo o altro [Roberto Lombardi]
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Sì, questo è vero.
Personalmente, e per quanto riguarda la nostra odierna realtà sociale, non ci vedo nessun “desiderio di dominio”, bensì un profondo senso di impotenza che a mio parere è anche indotto, soprattutto in paesi come il nostro dove è profondamente radicato il culto della madre e della donna. Ad esempio, anche stamattina, per radio, mi è capitato di ascoltare un paio di uomini che dicevano “senza le donne noi uomini siamo niente, non potremmo vivere”, ecc.
Facci caso: al contrario non sentirai mai NESSUNA donna (nemmeno tua madre o mia madre 65enne) affermare che “senza gli uomini sono niente e che non potrebbero mai vivere senza di loro”…
Ovviamente non so stabilire quanto ci sia di naturale e quanto di culturale in tutto ciò, però credo che la mentalità dominante (qui come in altri paesi latini) c’entri molto. Certo, non riguarda tutti; di sicuro non riguarda me né tanti miei coetanei (quasi) quarantenni.
Fabio C.(Quota) (Replica)
@roberto micarelli
Quello che tu affermi, trova in me un convinto sostenitore, non a caso lo dico da tempo, anche se molti sono reticenti.. ti suggerisco di prendere visione del mio intervento qui
https://www.uominibeta.org/2012/06/26/commento-nazista-non-censurato-sul-blog-della-27ma-ora-corriere-della-sera/
1:46 am – 22nd novembre:
e dopo confido in una tua riflessione..
@Fabrizio Marchi
Hai letto chi ha redatto il pezzo? ecco..
..ora pikkolo Fabrizien, io infitare te e tutti a unirsi con me ja?
prima cosen!
guardare e sentire kwesta musiken ja?
http://www.youtube.com/watch?v=-SQVvfFTcEk
dopo, venire qui e riflettere
divide et impera
controllo sulle genti
femminismo nel mondo
capitalismo
papa tedesco
rivalità etnica, territoriale, religiosa, a livello locale
donna tedesca al notro krande goferno
donne nei media
donne al potere
donne con il ficapower
giornata delle donne
euro
fine delle PMI
fine del lavoro
fine dei diritti
crisi economica
BANCHE
(continua…)
voi non sentire nostra avanzaten di nostre Kameraten vaginen?
..voi pikkoli maskietten!!
HEIL VAGINA!!!
Damien(Quota) (Replica)
X Damien.
Di nazifemminismo se ne parlava anche circa dieci anni fa nella mailing list di U3000. Lo stesso Rino ne parlava.
Fabio C.(Quota) (Replica)
Ja! ma oggi noi kameraten vaginen mostrare fatti.. ma nostra tattiken essere come supposten! piano piano.. entra tutta ja?
oggi non parlare piu! oggi noi fare vedere krande forza di vaginen! in politca, nei media, al potere und su internet! noi krande forza, noi capitalist und vaginen! dominare vostro pikkolo monto!
HEIL VAGINA!
Damien(Quota) (Replica)
Intanto oggi ,ennesimo articolo della Zanardo ,
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/11/25/quest%E2%80%99anno-25-novembre-festeggiamo/425644/
Mio commento ,stranamente cassato …
Una goccia di speranza in un mare di criminalizzazione maschile ,anche se non capisco il festeggiare una giornata di violenza ,sarebbe come festeggiare il 27 gennaio o il 10 febbraio …
Ma forse si vuole festeggiare i privilegi e le quote rose che ,questa giornata ,porterà in serbo alle donne ?(alcune con merito ,altre solo per la differenza di sesso) Troppo cinico ? o troppo stronzo ? Forse tutte e due le cose ,peccato che da quello che leggo in giro e ,al convegno che ho partecipato ,non mi fanno pensare al contrario
mauro recher(Quota) (Replica)
Comunque, per quanto mi riguarda, ogni giorno che passa provo sempre più un profondo schifo verso l’altro sesso. E non mi riferisco solo alle nazifemministe ma anche alle donne comuni, che si guardano bene dal dissociarsi da certe aberrazioni. Quelle stesse donne che di fronte a un crimine maschile chiedono la pena di morte ma che al contrario ridono e affermano “ha fatto bene ad ammazzarlo o a evirarlo”. Oppure che di fronte a una madre infanticida dicono “era depressa, non è stata capita, va compresa, è una povera donna che ha subìto maltrattamenti, il marito dov’era?”, ecc.
Che schifo.
Fabio C.(Quota) (Replica)
Karo Fabio..
tu non potere kapiren.. tu pikkolo maschietten!
noi donne selezionare razzen! noi prendere machi e violenti, lasciare moriren brafi uomini, perke brafi uomini pericolosen! loro intelligenti! con valori.. nicht gut fur nazifemminism! ja!? noi folere sexo animalo! con uomeni bruti ma belli! e poi se superaren limiten zac! evirazionen! e pagare con Scheidung(1)! Scheidung macht frei(2)! anke pikkoli inutili maskietten non convertiti a matrimonien nazifemministen dofranno pagare con tasse Scheidung donne ja?
Dopo nostra fittoria, donne al potere! uomini belli con noi, denaro con noi ja? maschi tutti in arbait! nicht sexo nicht diritten! nur schiavo! se fare brafo avere donna normale che comandare lui! pampini nuova razza adorare mamma, padre se fare bravo schiaven in casen afere anche poko considerazione per ciotola di mangiare! NEIN prostituzionen! gioko! amici!
Come calcetto? foi pikkoli italienish.. nein nein und NEIN! foi non notaren che siete peggio di animalen domestiken? foi avere oggi meno diritten di un animale domestiken! donne amare animale domestiken! ma odiare uomeni! ja? legge dice animali potere stare in condominien ma uomo potere essere kacciaten! animale essere servito und riveriten da donna, che prende anche sua kakken da strada, ad uomo, infece, nein! neanche stirare camicien! NEIN NEIN!
Shnell! jest viele arbait.. sofort!(3)
HEIL VAGINA!
(1)divorzio
(2)il divorzio rende liberi
(3)veloci, ora andate a lavorare..presto!
Damien(Quota) (Replica)
@Fabio C
anch’io ho notato questo comportamento nelle donne moderne. Mia madre si è arrabbiata tantissimo per l’omicidio di Palermo, ma quando le ho parlato di quello di Sorso e mio padre ha detto di quella donna in Belgio che ha fatto a pezzi e congelato tre mariti ha detto ridacchiando “L’ha fat ben! (tradotto dal dialetto veneto “ha fatto bene!”). Inoltre quando si parla di uomini che picchiano donne (cosa grave sia chiaro), dice “gli uomini sono violenti, vogliono che stiamo sotto…”, ma se a farlo è una donna (anche lei ha alzato le mani contro mio padre qualche volta ma mai viceversa per fortuna), dice. “eh, ma avevano qualche problema etc. etc.
Ma dubito che prendersela con le donne moderne sia giusto. Ci sono donne e donne (lo sappiamo bene), e se la maggioranza ha idee di violenza filofemministe è a causa dei media, che propongono queste immagini dell’uomo-carnefice e donna- vittima (oppure se la donna picchia la scena è divertente) che si inculcano nel cervello delle persone… non solo donne ma anche uomini. Molti. Noi per primi dobbiamo spiegare in modo cauto e razionale (senza MAI sfociare in violenze verbali o calunnie) come stanno le cose. Ascoltano? Bene. Non ascoltano? Pazienza, capiranno sicuramente. E’ questione di tempo. Per quanto potente e ben voluta sia un’ideologia aggressiva, in quanto tale è destinata a finire. Anche Hitler aveva il 93% del consenso popolare e guarda com’è finita…
saluti
Capa(Quota) (Replica)
[Capa]
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Ma dubito che prendersela con le donne moderne sia giusto. Ci sono donne e donne (lo sappiamo bene), e se la maggioranza ha idee di violenza filofemministe è a causa dei media, che propongono queste immagini dell’uomo-carnefice e donna- vittima (oppure se la donna picchia la scena è divertente)
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Rispetto la tua opinione ma mi scuserai se ti dico che in queste parole ci vedo la vecchia Cavalleria Maschile.
Secondo me, invece, bisognerebbe cominciare a prendersela anche con le donne comuni, le quali sono stra-convinte di essere molto più perspicaci, intelligenti ed empatiche degli uomini, perciò chi è solito auto-celebrarsi in tal modo ha ben poche scuse.
Anzi, a mio parere non ne ha nessuna.
Sì, d’accordo, è vero che i media inculcano certe idee, su questo non ci piove, ma è anche vero che nella vita quotidiana qualsiasi donna è capace di osservare e ascoltare la realtà con i propri occhi e orecchie, esattamente come facciamo noi, e quella realtà quotidiana dimostra che in circolazione è quasi impossibile vedere degli uomini che maltrattano o picchiano le donne, tanto meno è possibile vedere delle donne con nasi rotti, occhi tumefatti e braccia spezzate.
Inoltre le donne comuni sono solite fare battute del tipo “a casa comando io”, “a casa ti tocca star zitto, se no tua moglie ti mena”, eccetera eccetera.
Sostanzialmente sono delle provocatrici, in malafede e prive di senso critico (eccezioni a parte).
*********
P.s.: al contrario mi capita di assistere a scene dove una lei maltratta un lui. Eccome se capita…
Fabio C.(Quota) (Replica)
@Fabio C
inutile dire che ti quoto totalmente. Io ritengo che la colpa di tale comportamento risieda (di base) in questo sistema mediatico e ideologico, ma non ho detto che questa deve essere una “giustificazione” per le donne che si comportano in tale modo. Se una femmina utilizza toni di superiorità con me e di disprezzo anti-maschile, non ci penso due volte a farla scendere dal piedistallo. Il problema è che il processo è molto difficoltoso (te lo dico per esperienza), e certe donne sono veramente aggressive e restie semplicemente ad ascoltare le idee altrui.
La pensino come vogliano ma questi comportamenti violenti e di altezzosità non li tollero (e qualche volta mi tocca fare il “colpo su colpo”).
Spiacente… niente Cavalleria. Loro sostengono di essere più “forti” e “superiori” agli uomini… perchè dunque dovrei trattarle con i guanti di velluto come si fa con i bimbi? Se sono più forti di certo non hanno bisogno della mia difesa e del mio appoggio…
e ti quoto anche in fine: di uomini che picchiano donne mai ne ho visti (MA NON NEGO ESISTANO SIA CHIARO), ma di donne che picchiano uomini ne ho osservate con i miei occhi. Ricordo mia madre che ogni tanto tira pacche contro mio padre…
Capa(Quota) (Replica)
Io invece ribadisco la mia opinione che prendersela con la donna comune è assolutamente ingiusto, e che l’aggressione all’uomo sia diretta da specifici poteri, che invece di porsi nel ruolo di mediatori della conflittualità sociale la sposano, per minare la coesione.
Sanno benissimo che stanno distribuendo alle masse informazioni non esatte, ciò malgrado lo fanno, perché fa parte di un piano di ingegneria sociale.
Roberto Micarelli(Quota) (Replica)
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Ricordo mia madre che ogni tanto tira pacche contro mio padre… [Capa]
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Questo no, non mi è mai capitato, anche perché mio padre, che oggi ha 69 anni, è un uomo vecchio stampo (idraulico in pensione) che non ho mai visto alzare le mani contro mia madre, ma contro il quale è preferibile star calmi e tenere le mani al proprio posto…
Fabio C.(Quota) (Replica)
Roberto Micarelli
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Io invece ribadisco la mia opinione che prendersela con la donna comune è assolutamente ingiusto,
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Non c’è problema, è più che legittimo dissentire, ma per quanto mi riguarda resto del parere che la massa femminile abbia le sue belle responsabilità a prescindere dalla propaganda.
Fabio C.(Quota) (Replica)
Mio padre invece (operaio metalmeccanico in zincheria), sebbene sappia farsi rispettare, è un uomo molto buono e non si azzarderebbe mai a toccare mia madre (a cui vuole molto molto bene), anzi le tiene ancora la mano dopo più di vent’anni di matrimonio… mia madre invece ha un carattere più impulsivo e aggressivo e non si fa problemi a gridare ed alzare le mani….
Capa(Quota) (Replica)
Sgarbi: dati ISTAT sulla violenza contro le donne, allarmistici e fasulli, sono un infamia contro l’Italia:
http://www.youtube.com/watch?v=KAqJQLVDdgI
Leonardo(Quota) (Replica)
http://27esimaora.corriere.it/articolo/perche-gli-uomini-hanno-tanta-paura-di-noi/
http://27esimaora.corriere.it/wp-content/uploads/2012/11/Ginofobia-1973.pdf
@@@
Perché gli uomini hanno tanta paura di noi?
@@@
Queste qui sono da ricovero coatto in qualche reparto psichiatrico.
Marco(Quota) (Replica)
Fabio C: “Non c’è problema, è più che legittimo dissentire, ma per quanto mi riguarda resto del parere che la massa femminile abbia le sue belle responsabilità a prescindere dalla propaganda”
Sai Fabio, io penso che ogni confronto tra due parti abbia in sé anche una quota di naturale conflittualità. L’equilibrio cede nel momento in cui qualcuno (potere) arma una delle due parti contro l’altra. E’ lì che inizia l’abuso ed è lì che il conflitto/confronto degenera in guerra. Credo che le associazioni maschili debbano ancora prendere bene coscienza della propria attitudine politica, una presa di coscienza che implica la necessità di polemizzare col potere. Altrimenti si resta solo alla guerra che genera altra guerra, facendo così il gioco di chi ci ha portati a questo punto. Chiunque esso sia, non desidera altro che farci cadere in questa trappola. La Questione Maschile deve trovare una propria astrazione storica e collegarsi con coerenza a processi più ampi. Non è secondo me né confinata né localmente risolvibile.
Roberto Micarelli(Quota) (Replica)
http://femdominismo.wordpress.com/2012/11/26/bacchettate/
penso che possa andare bene pure qui …
mauro recher(Quota) (Replica)
Come alcuni di voi sanno, io sono personalmente convinto che tutta la questione femminile sia diventata un mezzo per mettere gli uomini contro gli uomini. (Roberto Micarelli)
Difficile non essere d’accordo con questa tua considerazione (e con il resto del commento), veramente molto difficile ….
Credo che le associazioni maschili debbano ancora prendere bene coscienza della propria attitudine politica, una presa di coscienza che implica la necessità di polemizzare col potere. (Roberto Micarelli)
Quotone gigantesco ….
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
“… e dopo confido in una tua riflessione …” (Damien)
—
Il 20 ottobre a Roma, la Camusso ha chiuso a San Giovanni la manifestazione indetta dalla CGIL con un discorso che si poggiava, in sintesi, su due pilastri: a) la critica alle politiche di austerità europea e alla deriva finanziaria nella produzione di beni e servizi; b) la cronaca nera.
Sul palco in prima fila c’erano solo donne, e durante la trattazione sul tema del diritto al lavoro negato si poteva essere in un batter d’occhio catapultati nel dramma del femminicidio.
Da un lato quindi il tema della perdita di sovranità, anche monetaria, che secondo molti è all’origine di una crisi gestita dall’oligarchia capitalistica finanziaria; dall’altro la demagogia anti-uomo, apologia dell’ergastolo, che più di ogni altra ha contribuito ad annullare ogni difesa immunitaria popolare contro tale perdita di sovranità, avendoci essa introdotti, grazie a documenti artefatti prodotti da quegli stessi poteri (vedi per esempio il WEF Gender Gap Index), a un clima di conflittualità, illudendoci di lottare per il progresso senza mai farci riflettere sul fatto che senza coesione sociale non può esistere alcuna forma di reale progresso. Dove per progresso intendo principalmente quello sul diritto al lavoro.
Roberto Micarelli(Quota) (Replica)
Gentile Giulia Bongiorno, io sono un uomo semplice. Mi aiuti a capire – Fabio Nestola
26/11/2012 – 22.15
On. Giulia Bongiorno, mi perdoni, ma sono una persona semplice. Non sempre riesco a comprendere le sottigliezze del Diritto, ancora meno le sottigliezze della politica. Ammetto i miei limiti, ho bisogno che qualcuno mi aiuti a capire. Vorrei avere da Lei qualche chiarimento in merito alla proposta presentata insieme alla collega Carfagna.
Bongiorno: voglio l’ergastolo per chi uccide le donne
Se approvata, come dovrebbe funzionare?
Non mi è chiaro se, creando il deterrente della pena più dura, l’obiettivo della Sua iniziativa è quello di tutelare le vittime o colpire gli autori.
Se io uccido mia moglie mi becco l’ergastolo, questo penso di averlo capito.
Se invece mia moglie viene uccisa da una donna, che pena c’è per l’assassina?
Io la uccido solo per il suo essere donna, penso di aver capito anche questo.
Non posso ucciderla anche se lei mi umilia, mi violenta psicologicamente, mi tradisce, mi deride, mi esaspera, mi minaccia, mi prende a calci, mi tira un posacenere, mi manda all’ospedale con la testa rotta, mi accusa di schifezze mai commesse, mi toglie i figli, mi delegittima come uomo e come padre, mi distrugge lentamente e scientificamente, mi annienta socialmente ed economicamente, mi ferisce fisicamente e psicologicamente … niente di tutto questo può accadere.
Se arrivo al gesto estremo è solo perché è donna, quindi devo imporre il mio innato maschilismo controllando la sua vita fino a poter decidere della sua morte.
Ok, ammettiamo che io sia così.
Ma se mia moglie viene uccisa dalla ex che ho lasciato per sposare lei, cosa succede?
Viene uccisa in quanto donna, proprio perché l’obiettivo del gesto criminale è eliminare lo status e non la persona. Vuole eliminare colei che l’ha sostituita proprioin quanto donna, non ha alcuna importanza che sia bella o brutta, laureata o analfabeta, spogliarellista o donna in carriera, cattolica o buddista, italiana o straniera … È la donna che ha preso il suo posto, questo e null’altro la rende irrimediabilmente degna di morte.
Quindi, se la vittima viene uccisa in quanto donna ma l’assassino non è un uomo, l’ergastolo arriva lo stesso?
Sa com’è, On. Bongiorno, giusto per capire il Suo pensiero di giurista.
Non basta, devo essere proprio duro a capire, mi serve un altro chiarimento …
Se io vengo ucciso in quanto uomo, c’è l’ergastolo lo stesso o in fondo il reato non è poi così grave?
Se mia moglie ed il suo amante decidono di eliminarmi, la mia unica colpa è essere un uomo: non vengo ucciso per essere un cattivo marito, semplicemente perché sono “il” marito, quindi un uomo improvvisamente diventato di troppo.
La mia metà potrebbe liberarsi di me chiedendo la separazione e poi il divorzio, ma passerebbero anni e la coppia clandestina non può aspettare tanto per coronare il sogno d’amore. Ovviamente parlo solo d’amore e non di mettere le mani sul mio patrimonio, non sono certo Gucci.
Ops, non volendo ho rievocato proprio il caso Gucci … non mi sembra di ricordare che Patrizia Reggiani abbia avuto l’ergastolo … ah, Santa Giustizia, ci fosse stata all’epoca la Sua proposta …
Non sono affatto rari gli episodi simili, lo sa? La cronaca è piena di Parolisi al femminile.
Il marito ucciso dalla moglie è un classico, sia con la complicità dell’amante che tramite sicari assoldati allo scopo.
Uomini uccisi senza alcuna colpa, solo in quanto uomini .…
Da ultimo, lascio da parte le ipotesi e Le chiedo la cortesia di volermi illuminare in merito ai casi concreti.
Prendiamo i fatti di Avetrana, che riempiono le tv da due anni.
Se il processo chiarirà che la povera Sarah è stata uccisa da Michele, è ovvio che Michele secondo la Sua proposta non potrà avere altro che l’ergastolo.
L’ha uccisa in quanto donna, poiché la vittima ha rifiutato le schifose avances dello zio.
Se invece emergerà che la piccola Sarah è stata uccisa da Sabrina, è ergastolo lo stesso?
Anche in questo caso sarebbe stata uccisa in quanto donna. L’unica colpa, essere una potenziale rivale nei confronti del bell’Ivano. La gelosia, il più prevaricatore e possessivo dei moventi, erroneamente considerato un’esclusiva maschile
Le chiedo questi chiarimenti perché ho bisogno di capire la mentalità razionale di una fine giurista quale Lei ha dimostrato di essere. La Sua proposta inasprisce le pene per prevenire una tipologia di reato a prescindere dal genere di autori e vittime, o la pena va modulata in base a chi faccia cosa?
Fonte: Redazione
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
ora.. mentre aspettiamo una risposta, vi propongo questo quesito che sposa la stessa meccanica della precedente lettera:
immaginate di stare convivendo con una donna, lei vi dice di essere incinta, cosa decidete di fare?
1) dirle che non siete pronti per la paternità anche se lei non vi ascolta?
2) dirle che siete felice di questo ma che non intendete sposarvi per le leggi matrimoniali?
3) fare il test del dna e scoprire che non è vostro figlio/a?
poveri illusi, che lo vogliate o meno, che sia vostro oppure no, c’è solo una risposta:
SIETE FOTTUTI!
Un figlio non sarà più “illegittimo”. La Camera approva la legge che cancella la distinzione
..ora foi maskietten non potere più konviveren! vostra casa KAPUT! soldi KAPUT! anke se non sposaten!
Kome io dife bugie? NEIN! stessa Korte afere dekretaten questen:
Cass., sez. I civ., 13 dicembre 2011, n.26772 “ I DOVERI DEI GENITORI INIZIANO CON LA NASCITA”- Ilaria BEDESCHI
Kwuindi, se una nostra kameraten fare korna voi e fare figlien non vostren, voi dofere PAGARE! ah! altra Fittoria di Kameraten Vaginen (preko leggere ki afere emanaten sentenzen!)
..Shnell! ora foi dire Krazie a Kameraten Julia Bongiorno ja?
HEIL VAGINA!
Damien(Quota) (Replica)
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immaginate di stare convivendo con una donna, lei vi dice di essere incinta, cosa decidete di fare
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La soluzione esiste ed è la seguente: non convivere, non sposarsi, non fare figli. Tanto tolto il sesso non è che ci sia un granché da raccontarsi con una donna, ed inoltre siamo già in troppi su questo pianeta di cacca.
Riccardo(Quota) (Replica)
Dimenticavo: possibilmente usare sempre preservativi di ottima qualità.
Riccardo(Quota) (Replica)
“Il fattore che controlla e dirige l’intero processo … è la pressione dei moventi finanziari e industriali, utilizzati per gli interessi materiali diretti e immediati di gruppi nazionali piccoli, capaci e ben organizzati. Questi gruppi si assicurano l’attiva cooperazione degli statisti e dei gruppi politici che detengono il potere nei “partiti”, in parte associandoli direttamente alle loro combinazioni, e in parte appellandosi all’istinto di conservazione dei membri delle classi possidenti, i cui interessi costituiti e il cui predominio di classe possono meglio preservarsi deviando le correnti politiche dalla politica interna a quella estera. L’acquiescenza e persino l’appoggio attivo ed entusiastico delle masse di un paese a una linea politica fatale ai veri interessi è assicurato, in parte, mediante appelli alla missione di civiltà della nazione; ma, soprattutto, speculando sugli istinti primitivi della razza” (J. A. Hobson, Imperialism, 1922)
—
Cambiate l’ultima parola ‘razza’ con ‘sesso’ e potrebbe essere stata scritta oggi.
Roberto Micarelli(Quota) (Replica)
intanto il tg1 fa il suo bel sondaggio
http://www.tg1.rai.it/dl/tg1/2010/sondaggio.html?idSond=SondaggioTG1n24
le percentuali per il si sono altissime (anche se non mette in quanti hanno votato )
mauro recher(Quota) (Replica)
Cari amici, compagni e compatrioti, eccomi tornato sui vs. schermi solo per raccontarvi un fatto: ero su Facebook, questo pomeriggio, e sulla pagina di una mia vecchia compagna di scuola, tra l`altro “compagna” anche in senso politico (cioe` futura candidata al parlamento con quella accozzaglia deprimente che sono i DS) appare la solita lagna che prende ad esempio lo stupro/omicidio della ragazza indiana per “esprimere solidarieta` alle donne di tutto il mondo”. Ovviamente rispondo che non sono d`accordo, e stavolta, trattandosi di una vecchia conoscenza, non la aggredisco ma mi dichiaro assolutamente in disaccordo e argomento con logica che non gradisco. Non gradisco il battage mediatico che si fa per ogni morte di donna…battage che sottintende che TUTTI gli uomini sono potenziali stupratori e nemici delle donne, e anche inferiori alle stesse. Battage che dimentica l`immane contributo di sangue pagato solo dagli uomini e ovunque,battage che nasconde ovunque ogni crimine di donna specie se le vittime sono uomini. Orbene, la mia cara vecchia conoscenza che fa? MI BLOCCA. Zeus solo puo` saper quanto SCHIFO mi fanno certe persone…a maggior ragione perche`poi la cretina fra qualche anno ce la ritroviamo in parlamento a piazzare parenti ovunque e a succhiare denaro blaterando di giustizia e democrazia. CHE SCHIFO
Manolius(Quota) (Replica)
Grande Manolius, attivissimo anche oltre Manica! Un abbraccio!
P.S. non gli diamo tregua…
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Apartheid, un termine quasi profetico.
http://www.fiscoetasse.com/blog/400-donne-in-parlamento-fondazione-bellisario-ecco-il-manifesto/
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/01/09/elezioni-presentato-manifesto-delle-donne-fornero-per-noi-politica-piu-dura-tante/465129/
Ho commentato sul blog de Il Fatto Quotdiano che questo manifesto è il preludio al Totalitarismo delle Donne, un ipotetico e programmatico punto quattro.
e mi sono visto rispondere che
Lo ammetto, di fronte ad un salto logico del ‘genere’ io comincio a pensare che non valga la pena di discutere, perché non stiamo parlando la stessa lingua, la logica appunto. È come argomentare dicendo “perché sí!”… che quarzo gli rispondi a uno cosí?
Teste disabitate.
Riccardo C.(Quota) (Replica)
Il link riportato da Riccardo C su donne di fatto mi era sfuggito. D’altra parte anch’io ho i miei periodi di decontaminazione …….
Per la sua valenza penso sia interessante riportarlo per esteso.
………………………………………………….
“MANIFESTO DELLE DONNE”
La Fondazione Bellisario vuole ancora una volta essere protagonista del cambiamento, marcando il proprio ruolo di lobby del merito per la promozione delle competenze e professionalità femminili. Per questo, abbiamo deciso di cogliere l’occasione storica delle elezioni 2013 per rilanciare concretamente la sfida della rappresentanza politica delle donne e, con essa, della promozione del merito, della leadership e della professionalità femminili.
Il nostro traguardo è “Quota 400”, ovvero 400 parlamentari donne nei due rami del Parlamento e per questo abbiamo lanciato un appello trasversale a tutte le forze politiche, inviando loro quasi duecento auto-candidature di donne che con slancio e generosità hanno deciso di mettersi in gioco e impegnarsi per il futuro del Paese.
Il nostro obiettivo è ottenere da tutti i partiti l’inserimento nei propri programmi dei punti contenuti nel “Manifesto delle Donne” che la Fondazione ha predisposto con il contributo del suo network.
Il nostro Manifesto è la dichiarazione dei temi fondamentali su cui chiediamo un impegno deciso della politica ma è anche la piattaforma del nostro contributo nei diversi schieramenti. Il presupposto è che non esista una politica per le donne ma una politica per il Paese e per il suo sviluppo equilibrato e sostenibile che non si potrà raggiungere senza il contributo determinante delle donne.
Proponiamo un approccio integrato, basato su tre chiare priorità, che nei prossimi cinque anni agisca a tutti i livelli del gap femminile: nella partecipazione al mondo del lavoro, nella leadership, nella rappresentazione pubblica e mediatica del ruolo femminile.
LE NOSTRE PRIORITÀ
1. Politiche integrate del lavoro e del welfare che risolvano il dramma dell’esclusione e dell’abbandono del posto di lavoro da parte delle donne, in particolar modo a causa della maternità e al Sud.
Tra gli strumenti da attivare con assoluta urgenza:
– incentivi alle imprese per l’assunzione delle donne;
– detassazione selettiva dei redditi di lavoro femminili;
– valorizzazione del telelavoro come strumento di potenziamento della partecipazione femminile;
– strumenti di conciliazione innovativi sia pubblici sia privati, moltiplicazione delle reti di servizi alle famiglie, degli asili e sostegni alla genitorialità condivisa;
– incentivi all’imprenditorialità femminile e canali di microcredito privilegiati con particolare attenzione per i settori delle nuove tecnologie, dei servizi e del turismo
– iniziative di formazione permanente rivolta alle donne funzionale all’ingresso o alla permanenza nel mercato del lavoro;
– eliminazione delle sperequazioni retributive e di carriera.
2. Costituzione del “Tribunale delle Donne”, sezione specializzata contro i crimini specifici perpetrati nei confronti della popolazione femminile, che porti all’accelerazione e allo snellimento dei processi.
– Sviluppo di strutture di accoglienza per le donne vittime di violenza e al contempo di strutture di accoglienza nelle carceri dedicate alle detenute madri.
– Politiche di educazione scolastica e campagne d’informazione e prevenzione contro la violenza alle donne e iniziative di sensibilizzazione volte a incentivare la denuncia dei maltrattamenti.
– Adozione di strumenti di monitoraggio e sanzione dell’uso strumentale del corpo femminile nella comunicazione.
3. Politiche di empowerment femminile volte a consolidare e accrescere l’affermazione di una sempre più solida presenza di donne ai vertici delle istituzioni e delle imprese pubbliche e private.
Attivazione d’innovativi strumenti di monitoraggio dei ruoli apicali della Pubblica Amministrazione, delle istituzioni, di enti pubblici nazionali e locali volti a garantire l’applicazione di prassi di pari opportunità per l’accesso ai vertici.
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
Continua l’abuso della nozione di pari opportunità, una maschera per politiche sesso-razziste.
Roberto Micarelli(Quota) (Replica)
http://femdominismo.wordpress.com/2013/01/17/il-video-delle-figlie-di-papa/
mauro recher(Quota) (Replica)
http://club.quotidiano.net/carbutti/la_ridicola_rivolta_degli_uomini_beta.html
zecca di cane(Quota) (Replica)
Sì , Zecca, è stato pubblicato quasi un anno e mezzo fa, lo avevamo già letto, e anche postato da qualche parte…
La solita sciacquatura di piatti…non ce la danno perchè siamo sfigati ecc. …
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
La ratio sottostante a certi articoli è semplicissima. Ogni critica all’immagine ormai consolidata della Dea Donna va messa a tacere. Il modo più efficace per farlo è mettere in ridicolo gli oppositori (almeno per ora, poi si vedrà, i mezzi non mancano). Letti in questa ottica, articoli del genere (e chi li scrive) passano via come una scoreggina nello spazio e sono utili alla società più o meno altrettanto.
Marco Pensante(Quota) (Replica)
http://www.repubblica.it/cronaca/2013/02/08/news/donne_flashmob_planetario-52206658/
Mi raccomando, tutti in piazza!…
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Fabrizio, sei in prima pagina qui:
HOMODUS
Damien(Quota) (Replica)
Fabrizio Marchi,
Mi raccomando, tutti in piazza!…
@@
Il fatto ridicolo è che lo stesso giorno milioni di uomini porteranno a cena fuori le loro “belle”, augurandosi “eterno amore”… (e spendendo per loro, ovviamente).
Marco(Quota) (Replica)
Fabrizio Marchi,
“Chiamare la donna ‘il sesso debole’ è calunnia; è un’ingiustizia degli uomini verso le donne. Se per forza si intende “forza bruta”, allora la donna è meno brutale dell’uomo. Ma se per forza si intende “forza morale” allora le donne sono incommensurabilmente superiori agli uomini. Se la non-violenza è legge del nostro essere, il futuro è delle donne. Chi può attirare il cuore più di una donna che danza?
Il 14 febbraio il nostro cuore si sveglierà quando balleremo, in ogni parte del mondo!”
questa frase sembra sia stata detta da Ghandi…..
Bah , in giro ci sono molte testimonianze che ,quello detto da Ghandi ,non corrisponde proprio al vero
Ho scoperto ora che si può modificare …per uno che scrive strafalcioni ,come il sottoscritto ,è una bella cosa
mauro recher(Quota) (Replica)
Damien,
Damien, è notorio che vado a tre cilindri, come si suol dire, ma non ho capito dov’è che sarei in prima pagina…
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Fabrizio Marchi,
Fabrizio, nel sito indicato c’è un tuo video (quello della dipendenza sessuale) in alto a destra …
visto che ci siamo la Terragni ha cosi commentato le dimissioni del papa ..http://blog.iodonna.it/marina-terragni/2013/02/11/il-patriarcato-si-dimette/
incredibile
mauro recher(Quota) (Replica)
Invece di cogliere la forza morale, la profondità intellettuale, la coraggiosa testimonianza di fede evangelica e la carica progettuale/profetica del gesto di dimissioni di Ratzinger, padre pontefice 85 enne di eccezionali capacità, alcune bullette chiassose, si affrettano a sostituirlo e fanno le papesse di fantasiland ed editano con sussiego pensierini buoni per Zelig. Tata Lucia pensaci tu a queste infanti impertinenti e moleste!
cesare(Quota) (Replica)
Riporto e sottoscrivo il commento di un’utente del blog della Terragni.
“Buono tutto, pur di ribattere lo stesso (unico) chiodo.
Anche il pudore e l’onestà intellettuale di un vecchio.
Insopportabile.”
E’ abbastanza stridente poi la quotidiana lamentela della mancanza della concessione di potere femminile da parte degli uomini che tutti i giorni Terragni e compagne ci propinano e l’astio verso un Papa che si dimette dal suo ruolo perchè un “padre non si dimette”. (parole della Terragni). Festeggiano e gioiscono perchè vi vedono la “resa del patriarcato”. Il patriarca si è dimesso, ma disprezzano la resa del padre. Dall’altra parte, le mamme vengono invitate a dimettersi in blocco e vengono invitate ad assumere un ruolo sempre più matriarcale, tenendo saldo nelle mani il potere della matriarca di decidere e stabilire ma, di fatto, da tempo disprezzando il ruolo della mamma. Ma allora era una lotta fra potere matriarcale e potere patriarcale? E’ questo che ci vuol dire la Terragni?
Rita(Quota) (Replica)
Le bullette chiassose, che si impiastricciano la faccia per una infantile carnevalata con le tragedie di un’intera civiltà, è questo scenario, delineato da Ida Magli, che festeggiano?
http://www.ilgiornale.it/news/interni/lultimo-colpo-grazia-alloccidente-884956.html
cesare(Quota) (Replica)
Tempo fa, in un mio intervento, asserì l’ipotesi che la donna sia l’anti-cristo ovvero l’opposto del cristo, cristo uomo anticristo= donna
uomo=bene
donna=male
L’uomo deve, se si interpreta la Bibbia, tenere a bada il male, solo cosi potrà continuare a progredire sulla terra.
Oggi con queste considerazioni, io vedo maggiori ragioni in queste mie affermazioni.. ragioni perchè ammettono, indirettamente, che quanto sopra non possa essere considerato solo un delirio maschilista, ma una atroce e religiosa verità!
Damien(Quota) (Replica)
A proposito della nuova estesa categoria femminile delle bulle moleste, le militanti di Femen sono presenti ovunque, con le loro pagliacciate e provocazioni, di cui i media danno puntualmente notizia con grande evidenza. Chiunque oggi si impegni in una forma di militanza sa quanto costa anche la più modesta azione di propaganda. Non posso non rilevare che l’organizzazione Femen ha a disposizione fondi davvero imponenti perchè spedisce le sue militanti in tutto il mondo e tutti i santi giorni e in numero assai consistente ad attivare scontati strippini senologici seriali. E godono di una sistematica attenzione mediatica del tutto incomprensibile. Ergo possono contare su appoggi assai potenti e generose sponsorizzazioni. Il che apre ad una serie di divertenti domande ( e ipotesi): chi sono e che cosa vogliono comunicare e conseguire i burattinai che hanno scelto, come strumento di lotta, le tette delle militanti, tette che fanno mettere in scena e al vento ovunque e con tanta insistenza?
cesare(Quota) (Replica)
Quoto senz’altro l’ultimo post di Cesare. Quesito più che legittimo…però, al di là dell’aspetto finanziario (cioè di chi le sponsorizza), pur importante, è il risalto mediatico che viene loro dato che deve farci riflettere. Queste poi appartengono a quel femminismo “postmoderno” dell’ultima ora, quello meno ideologizzato per capirci, comunque con scarse o scarsissime radici culturali e politiche come invece era per il primo femminismo nostrano (che esercita ancora un ruolo importante all’interno del movimento femminista) . Insomma sono una delle manifestazioni di quella capacità trasformativa e camaleontica tipica del femminismo che assume di volta in volta connotati e sembianze diverse.
Queste, come dicevo, sono proprio quelle dell’ultima ora. Secondo me fondamentalmente si divertono pure a mettere in scena queste pagliacciate. A mio parere in cuor loro sperano che qualcuno le scritturi dopo averle viste andare in scena mentre si dimenano a tette di fuori trascinate via da qualche poliziotto…
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
cesare,
Paga Soros. In Russia lo hanno capito, e si regolano di conseguenza.
Roberto Buffagni(Quota) (Replica)
Damien,
Calma e gesso, dai.
Roberto Buffagni(Quota) (Replica)
cesare: Non posso non rilevare che l’organizzazione Femen ha a disposizione fondi davvero imponenti perchè spedisce le sue militanti in tutto il mondo e tutti i santi giorni …
.
Concordo. Non ho mai considerato il “chi le/li paga?” come domanda pertinente, in quanto credo che maschipentiti e femministe siano mossi semplicemente da ciò che hanno dentro. Nel caso delle femen invece è impossibile non porsi la domanda. Girano il mondo,
e frequentano anche luoghi costosissimi (tipo Davos) senza avere alcuna professione immaginabile. L’interrogativo quindi è doveroso perché devono avere Qualcuno alle spalle. Necessariamente.
Inoltre – come segnala Farizio – sono figlie di un nulla storico, giacché il luogo da cui vengono è stato immune da ogni tipo di femminismo (e di sessantottismo).
.
RDV
Rino DV(Quota) (Replica)
Sugli effetti sui maschi (specie delle nuove generazioni) del porno nel web c’è da discutere.
Tuttavia non è dal punto di vista degli interessi maschili che si parte per vietarlo in Islanda. E’ ovvio.
http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/13_febbraio_14/islanda-governo-vieta-porno_efdc0bf0-769b-11e2-bad5-bab3677cbfcd.shtml
Si noti poi l’ultimo capoverso:
“L’Islanda – considerata da tutti gli indicatori internazionali il posto migliore dove vivere, per una donna – aveva messo al bando nel 2010 gli strip club. Niente più donne nude che servono al bancone dei bar o si esibiscono nella lap dance.”
In Arabia Saudita quel bando esiste da sempre: il miglior posto al mondo per le DD …??!!
RDV
Rino DV(Quota) (Replica)
Continuo il post preced.:
…
In Arabia Saudita quel bando esiste da sempre: il miglior posto al mondo per le DD …??!!
.
Chissà con quali ginnastiche verbali se la caverebbero quelle di Femm. a Sud…
.
Cmq, il divieto del porno nello stadio più avanzato del femminismo è del tutto coerente.
Previsto – nero su bianco – molti anni fa.
Autocitarsi è di cattivo gusto, ma poiché una previsione che si avvera corrobora un modello interpretativo, lo faccio.
Conferma che non stavo delirando allora e che non stiamo delirando ora.
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RDV
Rino DV(Quota) (Replica)
Rino DV,
Rino ,io ho questa supposizione , gruppi come le femen e le stesse pussy riot ,fanno gesti “eclatanti” ,però non fanno atti estremi (come darsi fuoco ad esempio) questi atti sono per di più di persone disperate..evidentemente loro non lo sono ,per di più io le reputo delle “pagliacciate” .La vera protesta ,per me ,non si fa con un seno nudo ,ma con cartelli in bella vista ma ,come detto da Fabrizio .ovvio che aspirano a ben qualcosa altro …
mauro recher(Quota) (Replica)