- Views 0
- Likes 0
La proposta di legge Bongiorno-Carfagna sul “femminicidio” (Proposta di legge d’iniziativa del deputato BONGIORNO) è un precedente storico di inaudita gravità che segna un punto di svolta, e probabilmente di non ritorno, nella storia del femminismo italiano.
Per la prima volta viene ufficialmente dichiarato che la vita di una donna è sacra e inviolabile e quella di un uomo un po’ meno…
Questa, che a qualsiasi persona dotata di un briciolo di lucidità appare come una follia, rischia concretamente di diventare una legge dello Stato.
Anni di battaglie civili e democratiche per l’abolizione dell’ergastolo, considerato a ragione come una misura disumana, figlia di una concezione liberticida, repressiva, punitiva e vendicativa della giustizia, vanno in fumo. E insieme a loro va in fumo il principio di eguaglianza di fronte alla legge di tutti i membri della comunità, siano essi uomini o donne.
Si tratta di una proposta di legge esplicitamente sessista e razzista, che stabilisce di fatto il principio della superiorità di un genere sull’altro e che conferma la vera natura del femminismo, quella che da tempo andiamo denunciando come movimento maschile.
Naturalmente ci auguriamo che questa proposta di legge venga respinta. Anzi, la cosa migliore sarebbe che venisse ritirata. Ma non crediamo che ciò avverrà. Al contrario, è assai probabile che incontrerà il favore, magari con qualche piccola correzione, delle donne del centrosinistra, questa volta scavalcate (a sinistra o a destra?…) dalle colleghe di centrodestra. In ogni caso, anche se lo fosse, non cambierebbe nulla. Il fatto stesso di concepire ed elaborare una simile proposta di legge è di per sé gravissimo e conferma la “cultura” che sta alle spalle di questa gente.
Il re è nudo, come si suol dire.
Invitiamo tutti i cittadini e tutte le cittadine che credono nei valori della libertà, della civile e democratica convivenza e dell’eguaglianza di tutti gli uomini e di tutte le donne, sanciti dalla nostra Costituzione, a mobilitarsi contro questa proposta di legge palesemente anticostituzionale.
Per quanto ci riguarda, come Movimento degli Uomini Beta, faremo tutto quanto è nelle nostre possibilità per contrastare questa pericolosa deriva sessista e razzista.
129 Commenti
Infatti il femminismo è l’altra faccia della medaglia dell’oscurantismo islamista. Fino a dove il nuovo oscurantismo si potrà spingere lo vedremo nei prossimi decenni, ma c’è da aspettarsi di tutto. Chissà che non possa essere la sveglia per i tanti begli addormentati nel bosco.
Alessandro(Quota) (Replica)
Mi viene in mente la bomba “N”. E mi spiego. Più la crisi si aggrava e più risulta necessario a chi detiene il potere utilizzare i generi in cui è divisa l’ Umanità, (percepita ormai tutta come potenziale nemica x’ tendenzialmente incompatibile con il mantenimento degli equilibri attuali del potere), in due modi apparentemente opposti ma identicamente funzionali all’obiettivo: scatenare la guerra tra i generi, come sta succedendo sotto gli occhi di tutti (i dati,ovvero il casus belli, tutti sanno che sono inventati), per il classico “divide ed impera” ma all’ennesima potenza (e quale potere mai nella Storia ha pensato di riuscire a contrapporre uno contro uno ciascuno dei suoi sudditi?), e contemporaneamente negare i generi così da espropriare ed annichilire il singolo e sussumere ogni sua dimensione antropologica, funzione, capacità e libertà, con la negazione della sua stessa identità concreta sessuata. I giorni di festa tra i due generi sono trasformati sistematicamente nei giorni dell’accusa e della guerra dell’uno contro l’altro, e i giorni feriali tra i generi utilizzati non solo per la guerra ma per una continua martellante erosione della loro stessa identità concreta da cui in sostanza dipende il valore efficace della loro capacità di autodifesa e resistenza attiva e in definitiva la qualità della vita. Con l’una azione sparisce ogni opposizione reale di massa e la si sposta in una opposizione artificiale, con l’altra si annienta con la negazione della realtà individuale, ogni potere di opposizione del singolo: lo si colpevolizza e lo si surroga con l’intervento del potere (es.: genitore uno e genitore due nei campi di sterminio burocratici dell’identità e della libertà).
Mi vengono in mente le testate nucleari “buone”, la bomba chiamata “N”, dispiegate dalla Nato di fronte ai paesi dell’Est, al tempo della guerra fredda “Buone”, ci avevano spiegato i media di allora, perchè si “limitavano” ad annichilire le cellule viventi, umane e non, ma preservavano le cose. La differenza è che all’epoca il nemico era esterno, l’URSS, e l’arma erano radiazioni letali senza onda termica e d’urto; adesso, il nemico è interno e l’arma è psicologica. E che sia in atto una gigantesca pianificata operazione di falsificazione e di guerra psicologica a costruire e sedimentare nella coscienza di tutti una visione del mondo paranoica a sostegno di un potere che ormai non riesce più a garantire alcun equilibrio compatibile con la sussistenza delle popolazioni, mi sembra che ognuno lo può vedere e verificare. Una componente essenziale di questa visione sono le follie menzognere e la violenza emotiva e psicologica degli apparati mediatici di lobbies, di partito e di stato (esattamente come quelle a sostegno delle ideologie del ‘900), secondo cui esiste la guerra, ed è la guerra che nasce dall’odio dei maschi contro le donne. E al tempo stesso e paradossalmente, che i generi non esistono. Dal che consegue intanto che essere maschio è colpevole perchè sessuato e poi è colpevole perchè il maschio odia le donne; e il potere deve pertanto attivarsi contro i maschi a contenerne il sesso e l’odio (in sostanza identificati) e prevenire gli atti di guerra e deve chiamare le donne ad allearsi con il potere in questa guerra di resistenza contro l’odio maschile. Il tutto martellato e spettacolarizzato ogni momento curando al tempo stesso che non siano pronunciate parole (ma pensa un pò che distrazione!) adeguate circa la miseria e la disperazione crescente che milioni di persone, maschi e femmine, padri e madri, figli e figlie, sperimentano ogni minuto della propria vita. La emancipazione femminile c’entra con questa visione falsificata della realtà? Si può essere madri e mogli con il marito disoccupato e i figli a spasso? si può essere lavoratrici se le fabbriche chiudono? si può essere donne e femminili e seducenti se ti hanno spazzato via tutto, anche il tempo e lo spazio e la relazione, a meno che tu non sia davvero molto ricca? Ha senso per una donna accettare questa chiamata alle armi antimaschile? o è paranoia indotta da elites conniventi col potere a sfasciare la naturale solidarietà e amicizia tra uomo e donna?
Comunque auguri di buon risveglio a tutti coloro che oggi intonano a comando i canti di guerra, e trascinano in una folle guerra di genere, ovvero in una relazione di reciproca aggressione, le innumerevoli persone, maschi e femmine, che faticano a procurarsi di che vivere.
cesare(Quota) (Replica)
cesare,
sottoscrivo in toto
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
cesare,
L’ho letto. L’ho riletto. Tutto amaramente vero. E sarà amaro anche il risveglio.
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
dubito che la legge anti-porno islandese prenda piede altrove: la pornografia ha un giro di affari troppo ingente per essere oggetto di proibizione.
fulvio terzapi(Quota) (Replica)
Dell’ottimo Adriano Marcello Mazzola:
Pari opportunità: spostare l’attenzione dal genere alla Persona
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
Ho provato a fare una riflessione su un fatto avvenuto nelle mie vicinanze ..
http://femdominismo.wordpress.com/2013/04/02/ddl-sul-femminicidio-incostituzionale/
mauro recher(Quota) (Replica)
Ieri ,mi sono ritrovato in video chat con alcuni esponenti di un altro gruppo maschile (lo si potrebbe provare anche qui , non è difficile ,basta una webcam da 15 euro o poco più)..comunque un esponente del gruppo in questione mi ha fatto avere questo documento che è tratto dal gruppo voice of men (non ho il link purtroppo) ma qui tratta la situazione spagnola ,è tradotto con google transate e ,forse qualche parolina è fuori posto ,ma si capisce bene il significato
—————————————————————————
Spagnolo stabilimento femminista trema
Il regno del terrore femminista spagnola inizia con una tragedia.
L’11 marzo 2004, tre giorni prima delle elezioni, dieci bombe esplodono in treni di Madrid alle 07:37 ora locale, uccidendo 191 persone e ferendone più di 1800 [1].
Una parte significativa dell’elettorato spagnolo pensava che l’attacco ha avuto luogo a causa del coinvolgimento del paese nella cosiddetta “guerra al terrore.” Se questo fosse vero o non è in discussione e di poca importanza, alla fine della giornata. Che cosa è di grande importanza è che la citata porzione di elettorato spagnolo spostato il loro voto verso il Partito dei lavoratori socialisti spagnoli (PSOE – Partido Socialista Obrero Español), guidato da Don José Luis Rodríguez Zapatero, che ha promesso di depennare il paese dal ” guerra al terrore. ”
Nonostante il fatto che il centro-destra partito moderato era il favorito, la promessa fatta dalla sinistra è stato inghiottito da molti spagnoli ingenue e socialisti ha vinto le elezioni. Come accade ogni volta che la sinistra vince le elezioni in Europa, il nuovo governo è venuto con un sacco di femministe radicali e con la loro guerra. Non è una guerra al terrorismo – ma una guerra terrorizzare gli uomini.
Hanno fondato il Ministero per l’uguaglianza – Istituto delle Donne (Ministerio de Igualdad – Instituto de la Mujer). Non scherzo, Istituto della Donna è stata l’unica autorità del Ministero per la parità. Questa è una foto scattata davanti alla porta della sede del Ministero.
Poi, nel dicembre 2004, quando la tragedia di Madrid era ancora fresca nella mente delle persone, il governo Zapatero ha spinto la “Legge Organica di misure di protezione integrate contro la violenza di genere” (la Ley Integral contra la Violencia de Género) e attraverso questa legge, Campi di “La violenza contro le donne” sono stati istituiti [2]. Questa legge rende VAWA o La Convenzione di Istanbul per sembrare innocente roba soffice.
L’articolo 1.1 (Oggetto della legge) in questa legge così recita:
La presente legge si propone di agire contro la violenza come manifestazione di discriminazione, la disuguaglianza e il potere delle relazioni degli uomini sulle donne, viene esercitata su di loro da parte di coloro che sono o sono stati i loro coniugi o che sono o sono stati collegati a loro da simili rapporti affettivi, anche senza convivenza.
Ora, non può essere il migliore parla spagnolo, ma sono abbastanza sicuro che ho tradotto questo correttamente. Quindi, questo articolo in pratica dice che gli uomini sono sempre in colpa e le donne sono sempre vittime e tutto ciò che serve in un uomo per essere considerato un autore di “violenza di genere” è per la donna, ogni donna, per così dire. E ciò è reso chiaro fin ottenere andare nel primo articolo.
L’articolo 20, relativo alla assistenza giudiziaria, è formulato come segue:
Le donne vittime di violenza domestica che hanno risorse insufficienti per litigare, nei termini stabiliti dalla legge […], hanno il diritto di rappresentazione libera di un difensore e procuratore legale in tutti i processi e le procedure amministrative che hanno causa diretta o indiretta la violenza subita. In questi casi una direzione assumono il difensore della vittima. Tale diritto sarà anche assistere i beneficiari in caso di decesso della vittima. In ogni caso, la difesa legale sarà garantito gratuitamente e immediatamente e deve essere dedicata a tutte le vittime di violenza domestica, su richiesta, a che, se non riconosciuto dopo il diritto al patrocinio a spese, devono pagare le tasse del dell’avvocato sostenute dal il suo discorso.
In altre parole, se sei una donna che vuole divorziare e non hanno soldi tuoi, ma vuole ottenere la casa, i bambini, i risparmi e praticamente tutti i beni di suo marito, sostengono che sei vittima di “violenza di genere” e lo stato benevolo socialista metterà il marito in carcere, i ragazzi non lo vedrà ancora una volta, lo Stato pagherà per i suoi avvocati e gli avvocati hanno tutti i mezzi legali per fare in modo che si ottiene tutto. Non hanno nemmeno bisogno di essere una brava persona. Si può essere quello che era abusivo in rapporto. Non ha importanza. Se si ha la vagina, hai appena detto che vuole tutto e lo stato socialista si fida tua parola indipendentemente da qualsiasi prova.
Dell’articolo 21.1 e 21.4, relativo ai diritti di lavoro e la sicurezza sociale, come segue:
21.1: Una donna vittima di violenza domestica ha diritto, alle condizioni previste nello Statuto dei lavoratori, la riduzione o riorganizzazione dell’orario di lavoro, la mobilità geografica, evoluzione del lavoro, la sospensione del rapporto di lavoro con riserva di posti di lavoro e la risoluzione del contratto.
21.4: Assenze o ritardi al lavoro a causa della situazione fisica o psicologica derivante dalla violenza domestica sono considerati giustificati quando così determinata dai servizi di assistenza sociale e servizi per la salute, secondo i casi, nonostante che le assenze siano segnalati dal dipendente alla società al più presto.
In altre parole, se si è donna che ha un lavoro, ma vuole lavorare di meno, è possibile effettuare una “violenza di genere”, accusa. Così facendo, un innocente finisce in prigione ma, signora, arriva a lavorare di meno (la differenza di stipendio pagati dallo Stato o il datore di lavoro obbligato a pagare a prescindere da quanto si lavora, a seconda della regione). Ricorda: Nessuna prova di tutto ciò che serve per tutto questo. Devi solo essere una donna e fare una denuncia contro un uomo. Non deve essere vero o credibile.
L’articolo 22 si occupa delle “vittime” che non hanno un lavoro, ma voglio uno. Allora, sei una donna che non riesce a trovare un lavoro in Spagna? Fai una denuncia di “violenza di genere” contro qualsiasi uomo a caso e lo stato ti darà lavoro.
Inoltre, lei è una donna spagnola che non vuole lavorare, ma vuole un po ‘di soldi? Fai una denuncia di “violenza di genere” contro qualsiasi uomo casuale e, ai sensi dell’articolo 27 della citata legge, si ottiene il denaro libero da parte dello Stato. Sei una donna che vuole una casa pagata da parte dello Stato? Articolo 28 vi offre questa opportunità, se dici di essere una vittima di violenza di genere. Chi passa giudizi su queste affermazioni? L’articolo 43.1 chiarisce:
In ogni regione ci saranno uno o più Tribunali di violenza contro le donne, con sede nella capitale della prima e della giurisdizione in tutto il suo territorio.
Quindi, se sei una donna spagnola che vogliono qualcosa, tutto ciò che dovete fare è andare a una Corte di violenza contro le donne, il nome di un uomo casuale di andare in prigione, e poi iniziare a chiedere roba gratis da parte dello Stato. Una femminista addestrati giudice farà in modo di ottenerlo.
Sei una donna spagnola e si desidera rimuovere completamente il padre dalla vita dei vostri figli? Nessun problema, gli articoli 65 e 66, assicuratevi di avere il potere di farlo.
Sei un padre e si desidera rimuovere una madre abusiva dalla vita dei vostri figli? Mala sorte. Se si apre la bocca, i bambini sarà, sicuramente, da lei a prescindere della vostra prova. In realtà, non si è nemmeno permesso di parlare in Tribunale, se sei un uomo, per non parlare di citare testimoni, prove presenti e tutte le altre cose normali ci si aspetterebbe in un Tribunale. Giusto processo per gli uomini in Spagna è diventato un privilegio, non un diritto fondamentale.
Qual è stato il risultato? Beh, quello che è sempre stato il risultato storico in cui si forniscono alle persone con immunità legale e gli incentivi a mentire?
La società spagnola è stato gravemente ferito, forse irrimediabilmente. Nel 2010, anche i media mainstream hanno dovuto ammettere un problema serio. I giornali più importanti della Spagna ha riferito che 350 false accuse di “violenza di genere” sono state fatte ogni giorno. Questo significa 127.750 false accuse all’anno. Ciò significa che circa 130.000 uomini innocenti finito in prigione per almeno 48 ore, solo perché una donna ha detto così.
Un uomo di nome José Manuel Tomé fu falsamente accusato di “violenza di genere” 22 volte [3]. Quest’uomo era in prigione una volta ogni due o tre week-end, perché la sua ex-moglie, semplicemente non voleva avere a che fare con l’educazione della figlia.
I motivi alla base di tutte queste sono, e sono sempre stati, esattamente ciò che definisce tutte le azioni delle femministe: il desiderio di ottenere più soldi e l’odio per gli uomini. Anche la Commissione europea ha notato che (e nessuno può dire che la Commissione europea è un difensore di uomini con qualsiasi mezzo) [4]. Oltre 900 milioni di euro (circa 1,2 miliardi di dollari) di denaro dei contribuenti europei sono stati versati in Spagna programmi femministi.
Diritti da uomo sostengono da Siviglia, Andalusia, ha dichiarato per i media tradizionali spagnoli nel 2010 [4]:
L’Europa ha bisogno di indagare su ciò che sta accadendo in Spagna. Perché la lotta contro l’abuso è legata a una strategia politica da cui viene distribuito molto denaro per gli utenti abbonati alla ideologia di genere.
Con “L’Europa”, ha la Commissione europea e da “ideologia di genere”, egli intende femminismo. In realtà, la parola “femminazi” è ora molto popolare tra gli spagnoli e ci sono poche persone al giorno d’oggi in Spagna, che si riferiscono alla ideologia di odio comunemente indicato come “femminismo” in termini diversi da “feminazism” o “femofascism”. Gli spagnoli hanno ragione.
Tatiana Torrejón dal Consiglio economico e sociale (Consejo Económico y Social) ha scritto nel 2008, un rapporto ufficiale in cui ha apertamente descritto i meccanismi di frode che forniscono incentivi per false accuse. Ma, nella tradizione femminista stagionato, il rapporto è stato censurato [5] dopo una protesta enorme da organizzazioni femministe risultato nel rispetto da parte dello Stato socialista.
Associazione (ASIGC) I poliziotti, spesso parlato del fatto che il loro principale ostacolo quando si cerca di indagare su una “violenza di genere” situazione è stata provenienti dalle presunte vittime stesse, che spesso dicono qualcosa sulla falsariga di: “Non ho bisogno delle indagini – Ho solo bisogno di fare l’accusa, come l’avvocato mi ha insegnato “.
Infine, vari giudici iniziato rifiutando di essere utilizzati come strumenti per la violazione dei diritti umani e di abusi sui minori, e ha parlato. Maria Sanahuja, un giudice in (Catalogna) provincia di Barcellona, ??ha rotto il silenzio e ha detto che a titolo definitivo [6]:
La legge contro la violenza di genere è una violazione dei diritti umani disgustoso in Spagna. E ‘una follia che crea l’abuso e distrugge l’onere della prova. Stiamo abusando di migliaia di bambini, migliaia di padri, migliaia di uomini, migliaia di nonni. […] Anche gli uomini sono persone!
Il fatto che lei ha detto che anche gli uomini sono persone ha portato una vera e propria tempesta di merda su di lei e le femministe veramente odiano le budella a questo giorno. La famiglia giudice Francisco Serrano Castro spesso definito la situazione in Spagna “lo stalinismo di genere” [7] e ha avuto questo da dire su una stazione televisiva nazionale spagnola [8]:
[Avere] un codice penale con leggi diverse per le diverse categorie di persone esistevano in Europa solo 20 ° secolo sotto il nazismo e lo stalinismo. […] Detenzioni illegali, suicidi di uomini – questo è genocidio. La società non si rende conto che i diritti umani vengono violati. Io combatto contro la violenza, ma anche combattere contro ciò che alcuni settori stanno facendo a criminalizzare la famiglia e gli uomini.
Se solo potessimo clonare il signor Francisco Castro e la signora Sanahuja due o tre milioni di volte e loro diffusione in tutto il mondo, il femminismo sarebbe scomparsa in meno di 6 mesi. Mr. Serrano pagato il prezzo per contrastare il punto di vista femminista personalmente. In un caso, il padre divorziato chiesto l’accesso al figlio di portarlo a una processione religiosa. Il “giudice speciale” da parte della Corte di violenza contro le donne è in vacanza, quindi il giudice Serrano ha preso il caso temporaneamente e concesso l’accesso padre per il bambino.
Per questo, la madre citato in giudizio il giudice, e ha vinto. Serrano è stato penalizzato con 10 anni di sospensione per la violazione dei “diritti” di una “vittima della violenza di genere.”
La lobby femminista attivamente contrari e cercato di impedire, attraverso la coercizione del governo, qualsiasi azione da adottare contro l’alienazione genitoriale o il riconoscimento degli abusi sui minori da parte delle madri. La lobby femminista spagnola è spinto fino al punto di negare che ci sia un bambino in Spagna, che è stato abusato da una madre. Per fortuna, i giudici seguito le raccomandazioni della Corte europea dei diritti dell’uomo, al posto delle istruzioni fornite dal socialista-femminista governo Zapatero.
Zapatero, il primo ministro e il leader del Partito Socialista Operaio Spagnolo “si vantava di questa legge ed è stato rieletto nel 2008 per un secondo mandato. Sembrava che i diritti degli uomini non dovrebbero essere affrontati.
Ma, il 23 luglio 2008, un’operazione di polizia ha salvato un bambino di 13 anni di età che è stato sodomizzato da una banda di pedofili. Uno degli arrestati è stato lo psicologo Jorge Corsi, un ideologo molto influente femminista, un membro di una commissione che ha definito la “violenza di genere” legge, direttore di Specializzazione in violenza familiare nella Scuola di Psicologia, autore di 5 libri e di un documento contro la protezione dei bambini da alienazione parentale. Ora è in carcere con sentenza definitiva per abusi sessuali su minori.
Quindi, il “padre” della spazzatura ideologica che tormentato la società spagnola per quasi 7 anni si è rivelato un pedofilo. Chi l’avrebbe mai pensato?
La sua condanna a seguito di prove schiacciante chiaro, amplificato l’indignazione contro la “violenza di genere” stronzate e “Stop nazi!” Ha iniziato ad apparire sui muri e il termine “Guantanamo femminista” [9] ha iniziato a essere apertamente utilizzato in Spagna, dove 600 uomini per anni si suicidò.
Poiché la Spagna è una federazione, le nuove elezioni regionali hanno mostrato una diminuzione di massa a sostegno per la sinistra e un livello più alto supporto per il Diritto. Regione dopo regione formata nuovi governi che hanno approvato leggi affidamento congiunto, anche se il governo centrale ha cercato davvero difficile fermarli.
Infine, le nuove elezioni generali il 20 novembre 2011, ha permesso ai cittadini spagnoli a votare per fermare il disastro sociale ed economico e il partito che ha dato il potere di femministe (sinistra) hanno ricevuto il più grande debacle elettorale in tutta la storia della Spagna.
Fissaggio cose sarà un processo lungo. L’Associazione nonno catalana per l’affidamento congiunto ha intentato una causa sostenendo che quello che è successo in Spagna “costituisce presunti crimini di genocidio, crimini contro l’umanità di trattamento inumano e degradante dei cittadini.” La causa chiede che le accuse essere “trasmesso alla Corte penale internazionale, a procedere alla nomina di un tribunale speciale per perseguire i crimini commessi sotto il governo Zapatero contro più di un milione di cittadini perseguitati per essere maschio “in vista di” una attività politica che incita all’odio contro maschi “e” l’attuazione delle eccezioni vietate dalla Costituzione e internazionale trattati “.
Quindi, in sostanza, le femministe si trovano ad affrontare accuse penali a L’Aia, accanto a tutti i dittatori spietati del mondo. Le femministe posto nella casella degli imputati in un tribunale e speriamo che i gruppi per i diritti degli uomini spagnolo vincere la causa.
E ‘una storia a lieto fine? Non così in fretta. Solo pochi giorni fa, un politico spagnolo è stato schiacciato per aver osato mettere in discussione il dogma femminista [10]. La sinistra potrebbe aver perso le elezioni e la “violenza di genere” legge è ora tenuto sotto controllo da parte dei governi locali, ma hanno ancora abbastanza seggi nel Parlamento di bloccare qualsiasi tentativo di abrogare la legge del tutto. Inoltre, la sinistra controlla la Corte costituzionale e, di conseguenza, si è loro diritto misandric dichiarata costituzionale in modo da abolire, sarà ancora più difficile. Senza contare che il supporto è ancora in gran parte controllato da femministe in modo da poter schiacciare chiunque li chiama sul loro menzogne ??e la propaganda.
I tempi stanno cambiando in Spagna, e se le MRA dalla Spagna non si fermano (ed è difficile credere che si fermeranno), la Spagna potrebbe diventare il primo paese femminista senza questo decennio. La maggior parte del pubblico li odia, odia la loro ideologia e il gruppo per i diritti degli uomini dalla Spagna effettivamente realizzati i grandi media, giudici, avvocati e altre figure importanti per fare riferimento a femministe come “genere”, ideologi stalinisti genere, femministe e femofascists Guantanamo.
Signore e signori, per conto dei AVfM, cerchiamo di congratularmi con gli uomini e le donne appassionate di Spagna che hanno lottato e continuano a lottare contro il bigottismo e di ispirazione stalinista legislazione che danneggia uomini, ragazzi, le famiglie e la società nel suo complesso. I loro risultati sono davvero stimolante! Le femministe hanno “Il modello svedese” per promuovere la loro visione totalitaria del mondo, ma, nel giro di pochi anni, si potrebbe iniziare a parlare di “Il modello spagnolo” all’interno della MRM e al di fuori di essa per promuovere il nostro modo di intendere il mondo.
Ecco un eccellente documentario danese (è in inglese e con i sub inglesi durante i colloqui in spagnolo) realizzato nel 2010 per quanto riguarda la “violenza di genere” legge e il livello di disperazione tra gli uomini spagnoli e giudici che sono stufo di, e stufo con, bugie femministe:
[1] http://en.wikipedia.org/wiki/2004_Madrid_train_bombings
[2] http://noticias.juridicas.com/base_datos/Admin/lo1-2004.t5.html # c4
[4] http://www.diariodesevilla.es/sevilla/detail.php?id=598410
[5] http://sociedad.elpais.com/sociedad/2008/04/22/actualidad/1208815206_850215.html
[6] http://elpais.com/diario/2008/12/22/opinion/1229900405_850215.html
[7] http://plataformaporlaigualdad.es/?p=109
[8] http://www.youtube.com/watch?v=rku9fdMyqMc – intero discorso giudice Francisco Castro
[9] http://www.centriantiviolenza.eu/comunicazionedigenere/la-guantanamo-femminista/
[10] http://www.returnofkings.com/7421/spanish-politician-is-crushed-for-questioning-feminist-dogma
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=GjgBfklmYj8
Questo è il video che spiega l’articolo
http://www.ausl.mo.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/7775
questo è invece un volantino (scaricabile) di come la forza femminista sia presente su tutto il territorio ,quello che mi ha fatto avere questo link ,ha fatto una cosa “pericolosa” ha scritto sul volantino ” http://violenza-donne.blogspot.it/ ”
mauro recher(Quota) (Replica)
LE FALSE DENUNCE PER STALKING…
Buongiorno a tutti!
Avevo già postato in questo blog più di un anno fa, e avevo già avuto modo di scambiare alcune mail con Fabrizio.
Vi scrivo per segnalarvi la vergogna che i media e le tv continuano a diffondere, propalando l’idea – anche con trasmissioni-spazzatura come “Amore criminale”, dove in pratica secondo loro dietro ogni uomo innamorato, e con una vita normale, si nasconderebbe un pazzo omicida, che poi finirà inevitabilmente per scannare la sua ex, come nelle squallide storie che raccontano, con ripugnante insistenza sui dettagli più macabri.
Ora, vorrei fare notare a tutti che la nuova parolina “magica”, con la quale il culturame femminista e post-femminista sta cercando di propalare questa ANSIA PARANOICA verso il genere maschile italiano è diventata “stalker”.
Basta che una donna venga uccisa da uno squilibrato, per scatenare subito il panico: “femminicidio” (lo scorso anno ne hanno uccise 120, su 30 milioni di donne, lo 0,000004 %, è mille volte + facile che una donna muoia per incidente d’auto, o per incidente domestico, che non uccisa da un pazzo invaghitosi di lei!), quasi che sia un corso un’epidemia di tipo influenzale!
Senza parlare del fatto che – negli anni ’50-’70 – un’infinità di donne venivano uccise da mariti, padri, fratelli, per ragioni “d’onore”, soprattutto al sud, e proprio perché la legislazione puniva con pene irrisorie questo genere di delitto.
Ma ora si esagera in senso opposto, a sentire tv e giornali sembra che dietro ogni uomo ci sia uno “stalker” da denunciare e che può essere pericoloso.
Ma vorrei segnalarvi un’altra vergogna, di cui ovviamente i giornali e le tv non parlano: la legge “anti-stalking” in realtà è pessima, e lo dicono perfino i magistrati donne (dr.ssa Barbara Bresci) che professionalmente la devono usare.
Sapevate che più della metà delle denunce per stalking sono FALSE? Non sono di persone realmente molestate o di donne vittime di ex usciti di testa, sono ignobili pretesti per colpire persone con cui si hanno motivi di rancore per mille altre ragioni!
http://www.nocensura.com/2012/08/un-blog-dedicato-alle-vittime-di-false.html
Ed è lo stesso Ministero dell’Interno a dirlo!
E quel che è paradossale è che a volte sono state proprio le donne a finire vittima della legge, denunciate falsamente da ex mariti, ad esempio, solo per ottenere vantaggi dalla separazione, ecc.
La legge anti-molestia permette a qualsiasi persona di sporgere denunzia presso una procura, o una questura, lamentando “molestie” da parte di qualcuno, e uno stato di ansia (?) in grado di modificare le proprie abitudini.
Ma la legge è fatta male proprio perché anziché definire i COMPORTAMENTI OGGETTIVI che sarebbero molesti e persecutori, fa dipendere tutto dallo stato d’animo del/della denunziante, basta che dica che qualcuno la/lo molesta, e si avvia la procedura, e la persona denunziata verrà convocata dalla questura (con tutto il fastidio che ciò comporta!) e dovrà dare spiegazioni, ecc.
Tanto per fare qualche esempio: la legge è stata usata a sproposito da un ragazzo studente universitario che a Pavia aveva denunciato perfino la MADRE, e solo perché lei lo aveva cercato con qualche telefonata ed e-mail, e aveva cercato di sapere dove abitasse, anche perché aveva bisogno di parlarle di cose importanti (la casa in eredità, ecc.).
Poi lei era stata ammonita dal questore, e aveva dovuto ricorrere al Tar per annullare l’ammonimento!
Quella legge viene usata a sproposito, a volte in modo ridicolo, come ha fatto l’on. Bocchino del FLI, che si è inventato 2 anni fa uno stato di malessere e grave ansietà, perché lui e la moglie non dormivano per gli articoli contro di lui, e ha denunciato per stalking 40 giornalisti!
Ci sono pazzi che denunciano per stalking il vicino se trovano che il cane piscia sulla loro porta, dicendo che il vicino lo fa apposta e li perseguita, e così via.
Ma una delle denunce più ridicole per “stalking” che mai abbia sentito me l’ha detta di recente proprio un mio caro amico, ricercatore nel settore medicale.
Lui qualche tempo aveva mandato delle e-mail ad una sua conoscente dei tempi dell’università, ora docente universitaria, e in quelle mail lui le sottoponeva studi, ricerche, progetti, (non certo video porno, o minacce, o oscenità!) credendo che lei (che all’inizio gli aveva risposto dicendosi interessata a quelle ricerche) le gradisse.
Tuttavia a un certo punto lei (forse perché in un lavoro pubblicato il mio amico aveva evidenziato alcuni suoi (della docente) errori scientifici, e a lei, persona molto permalosa, ciò non era piaciuto) gli aveva fatto scrivere dal fratello (manco capace di difendersi da sola!), dicendogli di smetterla di mandare mail alla sorella, se no l’avrebbe denunciato per “stalking”. (??????)
Il mio amico, incazzato e incredulo che un professore universitario arrivasse al punto di tirare in ballo lo “stalking” verso chi si era limitato a proporre ricerche e studi a chi per professione dovrebbe apprezzare ciò, aveva scritto ai superiori di questa “docente” all’università, e allora lei incazzatissima (forse perché l’avevano richiamata) lo aveva davvero denunciato per stalking alla questura!
La cosa penosa è stata che poi il mio amico ha dovuto perdere mezza giornata, per spiegare a un commissario che non aveva alcuna intenzione persecutoria, ma si era limitato a esporre le sue ricerche a quella che credeva se non un’amica (era da anni che non si vedevano) una stimata conoscente, e che si era poi rivelata una paranoica!
Oltre tutto, ben 3 sentenze della Cassazione hanno già stabilito che NON esiste lo stalking via mail, (soprattutto se uno manda documenti e ricerche, e non frasi moleste!), perché le mail non sono invasive come le telefonate, o gli sms, o i contatti diretti!
http://www.sentenze-cassazione.com/niente-stalking-se-le-molestie-arrivano-via-mail/#more-6279
Quindi la denuncia di quella professoressa era FALSA, strumentale (vendicarsi di chi l’aveva criticata professionalmente) e ridicola come non mai!
Per concludere, in passato molte donne si lamentavano perché i lavori venivano dati solo agli uomini, oggi che gli uomini vogliono parlare con loro di lavoro, e le stimano, ecco che la loro reazione è denunciarli per “stalking”!!!
Il mio amico mi ha detto: “vorrà dire che in futuro mi guarderò bene prima di assumere una donna! Se lavorarci insieme significa rischiare i processi per stalking, vadano a quel paese!”
Perché qui sta la stupidità di questo culturame femminista che puzza di cloaca.
Diffondendo stupidamente paura, paranoia, ansia, e facendo credere che gli uomini sono tutti dei potenziali maniaci, l’unica cosa che ottengono è solo accrescere le distanze e la diffidenza da parte degli uomini, danneggiando sé stesse.
Perché lo stupido è chi danneggiando altri ottiene solo di danneggiare anche sé stesso.
Per concludere, una nota umoristica.
Mi ha divertito molto la voce “stalking” contenuta nella “Nonciclopedia”, perché fotografa meglio di altri articoli la paranoia di certe “donnine” sempre angosciate, anche quando la loro inesistente “bellezza” è di per sé protezione sufficiente da qualsiasi molestatore…
http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Stalking
Un saluto a tutti.
Albert(Quota) (Replica)
Caro Albert, carina il tuo intervento anche se secondo me un po`”buonista”. Posso dirti come la penso? Oh, se non ti piace quel che scrivo puoi sempre denunziarmi per stalking…
” negli anni ’50-’70 – un’infinità di donne venivano uccise da mariti, padri, fratelli, per ragioni “d’onore”, soprattutto al sud, e proprio perché la legislazione puniva con pene irrisorie questo genere di delitto”.
Bene, in quegli anni e anche prima morivano una infinita`di uomini al lavoro per mantenere le proprie famiglie, ma non solo: nei delitti di onore chi crepava per primo era l`amante, spessissimo. Di questo fatto alle donne e alle femministe ovviamente non gliene frega niente, come quando piagnucolano inverecondamente per la Caccia alle streghe scordando che nel Medioevo, Rinascimento, RIforma e Controriforma ardevano come torcie un bel po`di Stregoni maschi. Di cui ovviamente alle puttane non gliene fotte una minchia. Un appunto poi sui pazzi omicidi che ammazzano le mogli: non per giustificarli, sia chiaro, ma spesso non sono pazzi, bensi` O dei violenti che appena possono ammazzano volentieri anche uomini, oppure disperati messi con le spalle al muro dalle loro gentili consorti le quali non si limitano a levarsi dai coglioni quando e`ora, ma complice una legislazione antimaschile si portano via TUTTO, casa, figli, mantenimento, tutto. Si limitassero a scomparire sarebbe una festa, invece no.
Scusa, Albert, non volevo criticarti, solo fare un paio di appunti. Ho il dente troppo avvelenato contro `ste arpie.
Magister Magnus(Quota) (Replica)
Magister Magnus,
Caro Magister,
tranquillo…non userei quella legge di cacca sullo stalking manco se tu venissi a bivaccare sotto casa mia!
Sono al 100% d’accordo con te, quando fai notare come rispetto agli anni ’50-’70, quando c’era il delitto d’onore e spesso ci lasciava la pelle l’amante o spasimante UOMO, oggi alle donne va di lusso, hanno 1000 attenzioni mediatiche, giuridiche, ecc.
Non sono invece d’accordo quando definisci troppo “buonista” il mio post, permettimi.
Non credo proprio di esserlo stato, visto che ho tenuto rimarcare il clima di autentica PARANOIA che si percepisce nei media, e negli atteggiamenti medi femminili, riguardo a questa tematica.
Io semmai sono stra-incazzato, non buonista, perché non è possibile che si arrivi al punto di emanare leggi che incoraggiano la PARANOIA, che portano la gente a vivere col fucile in mano, e a vedere in ogni contatto CORDIALE una fonte di attenzione ossessiva, o addirittura un pericolo per la propria incolumità.
L’altro giorno, come seconda o terza notizia in un tg, hanno riportato la vicenda di quella guardia giurata che aveva sparato alla ex dall’auto.
Solo qualche giorno prima ancora un’altra vicenda, strombazzata dai tg, di uno che ha ammazzato la ex che l’aveva lasciato, e sempre per dire le stesse cazzate, cioè che le precauzioni non erano state sufficienti.
MA LA VOGLIAMO FINIRE????
E scusa se lo scrivo in maiuscolo.
Ma quali precauzioni vuoi prendere se – tra 60.000.000 di italiani – ogni tanto ce n’è uno che sbrocca e decide di ammazzarsi o ammazzare qualcuno???
Se veramente ha deciso di farlo lo farà, e purtroppo non si può azzerare l’omicidio, o il suicidio.
MA QUESTO NON SIGNIFICA CHE TUTTI SIANO OMICIDI O SUICIDI!!!
Io non sono affatto buonista, anzi, voglio dirlo forte che a me vivere tra le persone paranoiche NON piace!!
Io poi ho citato la vicenda del mio amico, perché siamo all’assurdo e al ridicolo per cui ormai devi anche avere paura a contattare più di tanto una persona che fa un certo mestiere, ed anche se le sottoponi argomenti che ritieni possano interessarla professionalmente, perché poi ti puoi trovare denunciato!!
RI-DI-CO-LO!!!
E nota bene, conosco da anni questo amico, che è assolutamente serio, garbato, cortese, calmo, ecc., e che aveva inviato a questa “docente” (me le ha mostrate) e-mail di carattere scientifico, tecnico, studi, progetti, ecc., non certo foto o video porno, o frasi scurrili, o inviti ad incontri in un motel, ecc.
Eppure questa paranoica (sostenuta anche dai familiari!) ha usato una legge paranoica per vendicarsi di lui, ed anche per invidia, perché questo mio amico sta pubblicando nuove ricerche di livello migliore del suo.
Quindi quel che ci tenevo a dire è che questa legge va cambiata perché così com’è fa schifo, e fa schifo perché è stata fatta sull’onda emotiva del culturame femminista!
Una legge mal fatta, che incoraggia comportamenti stupidi, e che danneggiano proprio le donne, altro che buonismo.
Il mio amico – e sono al 100% d’accordo con lui! – ha detto che starà molto attento anche ai contatti professionali con le donne, perché ha capito che la paranoia è così diffusa, che spesso vengono equivocati.
Il ridicolo è che 20 o 30 anni fa le donne si lamentavano perché gli uomini non le consideravano sul lavoro.
Ma ora che gli uomini le considerano, sono le donne a fare le stronze, e a trattare come merde gli uomini che le stimano!!!
Eh no carine!!!
Ma quella legge va cambiata perché può colpire e danneggiare CHIUNQUE, anche se poi per fortuna ci sono persone di buon senso anche nella polizia e tra i magistrati, che l’hanno capito.
Ma domani un debitore stronzo potrebbe usare la legge anti-stalking per cercare di non pagare, inventandosi che il creditore l’ha molestato, gli ha creato “ansia”, oppure un dipendente che non fa una mazza sul posto di lavoro potrebbe tirare in ballo la legge sullo stalking per dire che il suo capo lo/la molesta, gli/le crea grave ansia controllando il suo lavoro, e riprendendolo/a se lavora male.
Insomma, ben lungi dal me essere “buonista”, sono incazzato, non buonista!
Ma dico anche un’ultima cosa…tutt’altro che buonista:
basta, basta, basta, con questa cazzata immonda degli uomini che – secondo questi messaggi diffusi da giornali e tv – sarebbero sempre lì a sbavare per le donne, ed incapaci di smettere di pensare a una donna con cui magari ci hanno provato per un po’, e altre stronzate simili.
FI-NI-TE-LA DONNE!!!
Ma credete di avercela d’oro????
Ma credete che gli uomini siano tutti dei poveri coglioni che non hanno altro da fare nella vita, se non continuare a tampinare una cozza qualunque???
Qualunque uomo medio, quando ci prova con una donna, magari insisterà un po’, ma poi se vede che lei non è interessata e glielo dice la molla, ripeto, solo in 4 casi ogni milione di donne accadono vicende di follia criminale.
Perché poi, caro Magister, non ti ho detto la cosa più ridicola della vicenda del mio amico. Lui mi ha mostrato la foto (che è sul sito dell’università) di questa donna, ed è una cozza di livelli stratosferici!!
Al che mi sono messo a ridere, e ho detto al mio amico (che peraltro è un bell’uomo, me lo ricordo come uno che piaceva alle donne): “Vai tranquillo, basta che mostri la foto di questa cozza, e nessun giudice o questore penserà mai che tu possa diventare lo stalker di una così!”
Proprio come nel sarcastico articolo di Nonciclopedia…
E invece tv e giornali stanno sempre lì, a voler radicare l’idea che qualsiasi contatto amichevole, gentile, cordiale, di un uomo verso una donna, sia in realtà una sorta di “trappola”, tesa da uno psicopatico “ossessionato” da lei.
Questo semmai è quel che mi fa INCAZZARE!!!
E’ proprio nella mentalità paranoica e deformata che questo culturame femminista ha creato, con una massa di donne ansiose, sempre diffidenti, con un atteggiamento verso gli uomini a livello di polizia al check-in dell’aeroporto dopo l’11 settembre.
Questo è il vero schifo, altro che buonismo!
Vivere nella paranoia è il peggio che possa capitare ad una persona, perché avvelena qualsiasi rapporto.
Il fatto che ci siano omicidi non mi spinge a pensare che ogni persona che incontro voglia uccidermi.
Il fatto che ci siano terroristi, non mi spinge a credere che chi mi siede vicino al bar mentre bevo un caffè abbia lasciato una borsa con esplosivo sotto il tavolo per fare un attentato.
E il fatto che 1 donna su 250.000, ogni anno, venga uccisa da uno spasimante che sbrocca, NON dovrebbe indurre le donne a diventare paranoiche, temendo che ogni uomo che incontrano si azzecchi e poi le ossessioni.
Ma è così difficile capirlo?
Sembra di sì!
Albert(Quota) (Replica)
Albert… questo è un commento che ho scritto nel sezione donne di fatto,dopo l’ennesimo articolo che ci ricorda quanto siano cattivi gli uomini …
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/04/19/femminicidio-rompiamo-il-silenzio-flash-mob-contro-la-violenza/569041/#disqus_thread
ennesimo articolo che ci ricorda che gli uomini sono cattivi..ed e è vero alcuni lo sono, e quindi. macchiandosi di delitti cosi gravi devono essere giudicati secondo uno stato di diritto….ma le colpe sono individuali.. non si fa come a scuola che, per uno si pagava tutti , se si va avanti di questo passo ,se io cammino per strada, vengo additato come violento solo perchè maschio, non è molto diverso(anzi non lo è per niente) di chi aveva paura degli extracomunitari solo per essere tali..guarda caso . in quel periodo, i giornali continuavano a scrivere di crimini fatti da extracomunitari, tanto che Borghezio spruzzava il disinfettante e gruppi di persone facevano ronde punitive…non è una novità comunque ,in ambiti femministi era balenata anche questa idea , cioè di fare ronde punitive ,si picchiava il primo uomo che passava
mauro recher(Quota) (Replica)
caro Albertus, sono contentissimo di leggere quanto scrivi. Sai cosa? Sono talmente inviperito che anche uno come te mi sembra buonista, sai com`e`. Spero tu possa capirmi. Ovviamente mi fa incazzare come un pitone il fatto che anche solo leggendo questi nostri sacrosanti sfoghi una miriade di emerite puttane sapra`solo dire che siamo frustrati, misogni, potenziali stupratori ed assassini di donne, mezzi froci che non sanno di essere froci. Effettivamente presumo che a forza di punire maschi per cose che non fanno queste cagne finiranno per farci riaprire la caccia alle streghe, solo che a quel punto saremo obbligati a farla per avitare di venire sterminati. So bene che questo mio modo di scrivere, cioe`verbalmente violento, para-paranoide e incazzato puo`essere considerato pericoloso: in fin dei conti anche Lenin diceva ad un certo punto della Storia che ai bambini, in un momento dato, non andava accarezzata la testina bensi`mozzata. Ovviamente sai bene (a prescindere da come la pensi mi sembri una persona intelligente, nonostante tu sia un uomo , quindi credo mi seguirai nel ragionamento anche se Lenin non ti dovesse piacere) che delle parole di Lenin come di chiunque si puo`sempre fare scempio se si e`interessati a farlo, basta isolare dal contesto e immondizia e`fatta. Io crdo che a meno che non siano sicure di poterci davvero sterminare in massa e/o chiuderci in delle segrete, come sotto sotto sognano tutte le femministe, queste becere dementi nemmeno si rendano conto di quanto siano bestialmente incapaci di fare vera politica, e di quanto mostrino al mondo che sono EFFETTIVAMENTE esseri inferiori. Parlo delle femministe, non delle donne in generale, per quanto qui in occidente la divisione fra donne e femministe oramai mi risulta inesistente: lo sono tutte, palesemente o meno. Se, complice un potere bieco che ti manovra per automantenersi, tu non fai altro che reprimere, reprimere, reprimere una controparte, e`giocoforza che quella controparte prima o poi te la fara`pagare. Sia chiaro che per quanto io scriva cosi`, non odio, in via del tutto teorica ormai, le donne tout court. Cio`che mi fa essere cosi`biecamente incazzato e`la paranoia che dicevi. Se non sono Agnelli, NON posso permettermi di fare ciao a una puttana qualsiasi, che io invece amerei corteggiare, abbracciare, coccolare, se non voglio rischiare di essere impallinato. Ok, magari esagero: non tutte ti denunciano e impallinano se le avvicini, diverse magari sorridono e “ci stanno”, diciamo cosi`, ma gia`solo il fatto che abbiano tutta la possibilita di fare sempre e solo quel cazzo che pare loro `mi fa venire un aneurisma alla carotide. La cosa che piu`mi terrorizza poi non e`se una donna non ci sta: il problema e`quando ci sta e ti inchioda DOPO. Inventandosi che l`hai stuprata se non le telefoni dopo che avete fatto l`amore per esempio. Inventandosi che l`hai ammazzata di botte dopo che le hai bloccato un polso mentre ti stava squartando con un coltello, e magari , come sempre, il motivo per cui lei ti stava squartando e`che facevi la cosa piu`orribile che un uomo possa fare a una donna: NON DARLE RAGIONE. O non darle denaro a comando. Ma poi sappiamo bene che non hai bisogno di aver toccato una donna perche`lei ti denunci per violenze. Basta che LEI voglia farlo e le convenga (il che accade sempre), e voila`, sei finito.
Ora, se persiste questo clima paranoide, e`normale che i cosiddetti femminicidi aumenteranno. Nella mente di un disperato suonera`il famoso refrain: “se tanto mi da1 tanto e io verro`condannato qualunque cosa faccia, tanto vale che la accoppo. Almeno mi tolgo lo sfizio”. Allucinante come quelle emerite bestie idiote delle femministe non lo capiscano, Capiscono tutte che se metti un cane con le spalle al muro ti morde, ma se lo fai a un uomo no, va bene cosi`: arriviamo cosi`poi al paradosso che un animale conti piu`di un uomo adulto ed eterosessuale, Scandaloso, assurdo, ma la realta`e`questa qua. Capita cosi`poi, che sebbene io ti abbia capito (lo so, e`un impresa, del resto sono un uomo quindi sono un idiota) e ti stimi, e mi piaccia quanto scrivi, ti debbo fare un ultimo appunto: a volte sembra che qua e la`cerchi di mantenere un punto di vista equilibrato, in qualche modo, cercando di essere giusto. Vuoi un consiglio? LASCIA PERDERE. Lo so che cerchi di sembrare imparziale, e infatti in pubblico devi esserlo. Ma se vuoi un consiglio (e io SONO UN IDIOTA, ma mi permetto da amico di dartelo) SII EQUILIBRATO solo in pubblico. Impara a essere velenoso e ipocrita,e boicottaLE ogni volta che puoi.
Potrai pensare che io ti stia incitando all`odio. Forse. Ricordatevi (scusate il mio tono da maestro lo so che e`fastidioso, ma so anche che SONO UN IDIOTA, credetemi}, cari uomini, che oramai LE DONNE CI ODIANO. TUTTE. Spesso le nostre stesse madri. Le pochissime che ci amano sono boicottate e messe in un angolo dalle altre, guidate dalle femministe. Per quale motivo noi dovremmo essere equilibrati? CI ODIANO. Ricordatevelo. SIATE MODERATI SOLO DI FUORI. Altrimenti, e non sto scherzando, finiremo a fare la materia prima delle saponette. Scusatemi lo sfogo, e scusami lo sfogo tu, Albert. E scusatemi il tono saccente, del resto sono un Gran Maestro di QM (Questa Minchia). E non ne posso davvero piu`.
Magister Magnus(Quota) (Replica)
Caro Magister,
capisco il tuo sfogo, ma ricorda che con il “muro contro muro” ed il veleno non si vince, anzi! Rischiamo di vedere confermati i biechi luoghi comuni del culturame femminista.
E poi non è facendo di ogni erba un fascio, e demonizzando TUTTE le donne di oggi che si ottiene qualcosa.
Io semmai mi batto contro una PSEUDO-CULTURA e un costume che purtroppo ha fatto presa non solo tra le donne!
Paradossalmente, a me è capitato di trovare donne intelligenti, oneste e disponibili a dialogare perfino tra coloro che si definivano femministe, perché magari volevano davvero trovare un modo migliore di vivere nella società (ad esempio perché venivano discriminate sul lavoro), e non avevano affatto un astio verso gli uomini, anzi magari avevano un ottimo rapporto col loro uomo.
E invece quelle che detesto di più sono le “acque chete”, le donne subdole e doppie, quelle che magari non ti direbbero mai che covano rancore verso il genere maschile, ma poi sono stronze come non mai.
Per non parlare poi dei “maschi zerbini”, quelli rassegnati senza palle che le assecondano e le viziano in tutto e per tutto.
Quindi io cerco sempre di vedere caso per caso.
Tanto per farti un esempio: molti anni fa me ne andai da un’azienda “gestita” da una figlia di papà stronza e viziata, oltre che incapace, che pretendeva obbedienza cieca da tutti, e dando le dimissioni le scrissi il fatto suo.
Lei poi provò anche a querelarmi, ma fu proprio una donna PM magistrato ad archiviare, perché capì che questa era solo una bambocciona viziata.
Non credere che tutte le donne siano sempre pronte a sostenersi, anzi!
Spesso sono proprio le donne le più critiche e spietate verso altre donne.
Ma anche per quanto riguarda gli aspetti pratici che più ci interessano, ad esempio le separazioni e i divorzi, dove rischi di andare a dormire sotto i ponti, se il giudice assegna la casa a lei, e magari ti obbliga a versarle gli alimenti anche se non nuoti nell’oro.
Anche qui, a volte ci sono giudici donne che rifiutano di prendere le parti di lei, considerandola automaticamente la parte “debole”, se vedono che il matrimonio è durato poco, e lei è abbastanza giovane da trovarsi un lavoro, e non ci sono figli in mezzo.
Ricordo che qualche anno fa in vacanza avevo visto una puntata di “Forum” in tv, dove la giudice
Tina Lagostena Bassi (considerata una figura storica del femminismo) NON si fece incantare da una giovane furbina viziatissima, che voleva spennare un piccolo imprenditore, e pretendeva di essere mantenuta da lui già a 27 anni, dopo solo un anno di matrimonio senza figli (finito per colpa sua, perché era una stronza approfittatrice).
Ebbene, la Lagostena Bassi la sgamò subito, la mandò a quel paese, rigettò la sua richiesta e le disse in sostanza: “Cara, hai 27 anni, pensa a cercarti un lavoro, anziché a farti mantenere!”
Quindi ripeto: NON è contro le singole donne che ce l’ho, ce l’ho con una “cultura” di cacca, che ha diffuso in 30-40 anni una mentalità stronza pseudo-femminista, cui hanno ceduto anche molti uomini, forse per paura di essere considerati poco “evoluti”.
E non a caso molti uomini cercano le donne straniere, perché trovano in quelle italiane (salvo eccezioni) freddezza. distacco, poco amore, egoismo, rivalità, attenzione solo a lavoro e carriera.
C’è poi un aspetto che tu sottolineavi, che mi vede molto d’accordo: la tendenza di molte donne italiane a “tirarsela” e a credersi chissà chi o chissà cosa, svalutando e snobbando anche gli uomini al loro livello.
Mi ricordo che nel 2006-2007 c’era un sito web dedicato ad incontri, con iscrizione gratuita, ed era divertente vedere come quasi tutte le donne iscritte ponessero requisiti “alti”: le 40-50enni volevano quasi sempre incontrare uomini molto più giovani di loro, quasi fossero tutte delle Demi Moore! E molte invece erano delle cozze incredibili!
Ma poi, ti faccio una domanda: immagino che anche tu abbia una o più caselle e-mail, tra cui magari su siti dove ci sono social-network, gruppi, ecc., tipo Libero.it, ad esempio.
Ecco, io da anni ricevo mail di donne russe, ukraine, ceche, ecc., che si dicono interessate a contatti, mentre non ne ho mai ricevuta UNA SOLA, da una donna italiana!!!
E a te come va?
Anzi, le rare volte che qualche anno fa ne contattavo qualcuna che aveva inserito un profilo abbastanza interessante, poi ricevevo risposte al meglio monosillabiche, ma non di rado scostanti, oppure non rispondevano affatto, anche in un paio di casi in cui c’erano donne che avevano interessi uguali ai miei.
Mi ricordo una tizia che si vantava di avere chissà quale cultura cinematografica, e siccome a me il cinema piace moltissimo, le avevo scritto a proposito di uno dei suoi film preferiti, ma lei evitò ogni risposta.
Oltre tutto, questa tizia che credeva di avere chissà quale cultura, e si lamentava di trovare troppa gente priva di una cultura decente, aveva inanellato un paio di strafalcioni mica male, nel suo profilo!
Insomma, per farla breve: io mi batto contro una PSEUDO-CULTURA, non contro le singole persone.
Una pseudo-cultura che ha creato nelle donne una mentalità rivendicativa, di soli “diritti”, di freddezza e spesso ostilità verso gli uomini, e di paranoia diffusa, l’idea che ogni uomo sia se non un assassino o un violentatore, quanto meno uno “stalker” che poi si azzecca a loro, come fossero tutte delle strafiche incredibili.
E questa pseudo cultura sta danneggiando tutti!
Il fatto che un figlio stronzo vada a denunciare una madre per stalking, e solo perché lei voleva parlargli, mi sembra una cosa vergognosa e odiosa, perché nasce da una cultura della paranoia, che ha prodotto una legge voluta per “proteggere” le donne da molestie, ma che in realtà viene spesso usata da stronzi e stronze a sproposito.
Insomma: calma e gesso, e battiamoci contro questa pseudo-cultura, non contro il genere femminile.
Albert(Quota) (Replica)
http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/POLITICA/femminicidio_governo_alfano/notizie/277434.shtml
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
http://www.ilgiornale.it/news/interni/se-femminicidio-ad-essere-abusato-proprio-dalle-donne-915209.html
La cosa che ci terrorizza a questo punto è che il termine «femminicidio» diventi un marchio, un brand, una fama da onlus. E che sotto a questo marchio finisca di tutto, un po’ come succede per i fortunati programmi di cucina dove ormai una pentola non si nega a nessuno.
Manifestazione per rivendicare la “dignità rosa”
Lunedì a Milano (a Cuggiono, per l’esattezza) è accaduta un’altra cosa agghiacciante: una donna di 36 anni, incinta di due gemelli, stava andando in ospedale per una visita di controllo. È stata avvicinata da un tizio che ha visto bene in faccia ma non ha riconosciuto, e questo le ha gettato dell’acido sul volto che, speriamo, non le causerà lesioni permanenti a un occhio. Tremendo. Ma gli inquirenti non sanno ancora che pista seguire, non sanno di cosa si tratti. La vittima non conosce il suo carnefice e non conosce le ragioni per cui una cosa del genere dovesse accadere proprio a lei.
Invece il perché, evidentemente, lo sanno in tanti, a giudicare dai commenti che ieri sono apparsi sui principali quotidiani: Samanta F., così si chiama la donna aggredita, è un’altra vittima di femminicidio. Poco importa che ad essere stato colpito con l’acido, nell’assurda casistica degli ultimi mesi, compaia anche un uomo (sfigurato dall’ex gelosa) e che ancora non si sappia cosa ci sia dietro l’episodio di lunedì. Samanta è una donna, è pure incinta e c’è di mezzo l’acido: quindi è femminicidio.
Forse tra qualche giorno gli inquirenti ricostruiranno retroscena famigliari inquietanti. Ma al momento, così come è stata colpita Samanta (all’improvviso, per strada e apparentemente da uno sconociuto) avrebbero potuto venir colpiti Giuseppe, Daniela, Giovanni e Valentina. Il femminicidio è l’epilogo di una quotidianità, il tragico picco di una continuità violenta e subdola. Qualcosa che si poggia sulla zoppa convinzione che debba esserci un debole (la donna) e un forte (l’uomo), un sottomesso (la donna) e un padrone (l’uomo), una vittima (la donna) e un naturale carnefice (l’uomo). Si fa così, ti dico io come si fa e se non lo fai ti punisco.
Ma a quanto pare anche nella cronaca nera ci sono «mode» che sterminano la ragione e, quel che è peggio, anche nella cronaca nera ci sono mode destinate a passare di moda. Se oggi tutto è femminicidio perché oggi è il femminicidio ad «andare forte» (titoli sui giornali, associazioni, iniziative, spettacoli teatrali, tavole rotonde che non riescono a smussare gli spigoli di una realtà aguzza), cosa succederà alle donne che vivono con l’assassino del loro futuro, una volta che il femminicidio sarà stato abusato a sua volta? Oggi il femminicidio è un programma cult, che fa share garantito, lo si cavalca con ideologici speroni dorati, anche se poi nei fatti… Manifestazioni al grido di «No more», denunce con slogan efficaci «Ferite a morte», «Se non ora, quando?». Poi in realtà, a tutela (vera) della donna è stato altro a rappresentare una svolta: le leggi sul divorzio, l’aborto, la riforma del diritto di famiglia e, ultimamente, la legge della tanto osteggiata Mara Carfagna sullo stalking. Il resto, al momento, si limita al folklore, purtroppo. Alla moda. E come tutte le mode prende derive eccessive, lontane dalle donne che la devono indossare.
Ieri, il fatto che poco tempo fa un infermiere (maschio), romano, di 33 anni, avesse subito la stessa sorte (e per di più da parte di un amore andato a male), sembrava solo un fastidioso inciampo verso la corsa alla statistica perfetta. Perché non era una donna e quindi le sue cicatrici valevano meno e davano un po’ fastidio al ragionamento. Perché il carnefice travestito da padrone, quella volta, era una donna. È questo buonismo implacabile ad essere un veleno «acido». Questo parlare, e urlare e cavalcare e confondere fino alla prossima volta in cui saremo convocati dalla realtà.
Rita(Quota) (Replica)
va be… personalmente tralascerei il riferimento alla tutela vera della donna rappresentata dal diritto di famiglie e dalla legge anti-stalking della Carfagna. Ma bisogna accontentarsi .
Facendo un parallelo azzardato (dei miei soliti) direi che si applica la stessa cosa che dice Bagnai (economista fortemente euroscettico e critico nei confronti della soluzione monetaria unica) che dice che se le uniche cose ragionevoli sull’economia monetaria unica escono dalle bocche di Destra, la Sinistra non si meravigli se la gente si sposta a destra.
Rita(Quota) (Replica)
Faccio un altro parallalismo in equilibrismo totale sperando di non sfracellarmi nell’incomprensione:
trasversalità.
L’autrice (che scrive su “Il Giornale”, quindi presumibilmente orientata a destra) tratta il tema del femminicidio come brand che vende (esattamente come Eretika che tratta il tema da un femminismo eretico ma non certo di matrice conservativa).
L’autrice riconosce comunque implicitamente la dicotomia “donna che subisce” – e quindi soggetto da tutelare ed emancipare e “uomo che comanda e domina” e quindi soggetto da limitare, controllare, le cui azioni debbono essere regolamentate perchè non esageri etc. – relativamente al passato (e anche al passato recente visto che la legge sullo stalking è di un Governo piuttosto recente..)
Rita(Quota) (Replica)
Albert,
Albert,in un corteggiamento,il primo a mollare sono io qualora lei dovesse mostrare disinteresse o fare la stronzetta.
Io provo una forte invidia per la condizione di svantaggio di un uomo e per il fatto che una donna abbia molta più facilità nel trovare un partner.
Ad esempio: qualsiasi donna,bella o meno bella che sia,non importa,le basta un poco di vita sociale e di mettersi in mostra e non farà fatica a trovare un compagno,anche per inerzia.
Invece un uomo si deve dare da fare,e credo che fatichi il doppi,l’inerzia è un lusso per i pochi eletti e spesso,da uomini ci si trova nella condizione di perseverare nel corteggiamente(aspetto che le donne apprezzano,ma per me è masochismo)
Renzoni(Quota) (Replica)
qualcosa sull’argomento
http://femdominismo.wordpress.com/2013/05/08/femminicidio-arma-di-distrazione-di-massa/
mauro recher(Quota) (Replica)
Cerchiamo, se ci riusciamo, di seguire il loro esempio…
……….
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
centra relativamente ,ma ho appena letto questo articolo
http://27esimaora.corriere.it/articolo/alle-amministrative-debutta-la-doppia-preferenza-per-un-uomo-e-una-donna-lo-sapevate/#more-12984
ne abbiamo già discusso di come sia una “eresia” anche dal punto di vista costituzionale ,perchè io ,dentro al seggio elettorale devo essere libero di votare chi voglio io , possono essere due uomini ,ma anche due donne ,invece in questo caso ho “l’obbligo” di scelta ,a me sembra una scelta dittatoriale
mauro recher(Quota) (Replica)
mauro recher,
…………….
Si, ne abbiamo parlato più volte.
Per quanto mi riguarda, l’ho già spiegato perchè, siamo di fronte ad una regressione che introduce nel sistema politico ulteriori elementi di corruttibilità, ma tant’è … oramai ce l’abbiamo.
Posto che ho oramai deciso, fino a che non cambierà qualcosa, di non votare più a livello nazionale, per il livello locale mi regolerò così:
Da elettore:
Voterò solo un nome. Uomo o donna che sia.
Da persona (eventualmente) coinvolta nel gioco politico:
Mi organizzerò come egregiamente spiegato nel video dei cinque stelle siciliani:
…………
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
Toh …. guarda caso ….
«Votaci in coppia per il Comune» – Alle urne con la preferenza di genere
…….
«Non solo apprezzo la novità, ma sono addirittura poligama!» scherza invece Mariangela «Nini» Ferrari, candidata a Brescia con una lista civica in appoggio al sindaco uscente Adriano Paroli. Che a scanso di equivoci e doppi sensi chiarisce: «Il numero di donne messe in lista, almeno nella mia città, è ancora basso. Questo ha fatto sì che più candidati maschi mi abbiano contattata per iniziative elettorali comuni e per unire gli sforzi. Non mi sono fatta pregare e ho partecipato a incontri a fianco di tutti». E in fondo, che «gioco delle coppie» sarebbe senza un pizzico di rivalità?
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
Conclusione (ai miei precedenti commenti):
…
Una volta, non molto tempo fa (il secolo scorso … ) si fece un referendum per la preferenza unica. Che gli italiani/e votarono in maniera plebiscitaria.
Si diceva, ed avevano ragione, che le preferenze multiple favorivano le cordate, magari a danno di chi era più in gamba ma meno avvezzo ai giochi di sotto-bottega. In ultima analisi, si diceva, questo era fonte di imbrogli e corruzione.
Adesso invece la cosa viene presentata come nell’articolo di cui sopra.
Va beh … si è ampiamente capito, penso, la mia contrarietà e le motivazioni. Comunque la legge l’hanno fatta ed è li.
Mi saprebbero spiegare quindi i nostri oligarchi, in particolare quelli del PD, la loro avversità ad una legge nazionale con le preferenze?
Di genere ma comunque preferenze (al plurale).
E’ vero che parlare di coerenza in casa PD è una bestemmia, ma come conciliano la loro scelta per le preferenze (al plurale) a livello locale e la loro avversione alle stesse a livello Nazionale?
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
postato anche sul gruppo facebook di Mazzola …
http://www.vicenzademocratica.it/sbrollini-e-moretti-presentano-a-vicenza-la-proposta-di-legge-sul-femminicidio/
mauro recher(Quota) (Replica)
trovato questo articolo che condivido in toto …
Femminicidio, uomini come il Ku Klux Klan
mauro recher(Quota) (Replica)
e ci risiamo con l’aggravante per Femminicidio
http://abbattoimuri.wordpress.com/2013/06/06/quellaggravante-per-femminicidio-che-piace-tanto-alle-donne-di-destra/
Tanto per dire che la Mussolini imita il nonno, visto che questa aggravante somiglia molto alle leggi razziali tanto in voga nel periodo fascista…naturalmente mi hanno fatto notare che hanno ricevuti i plausi anche della sinistra coma la Fornero (ehm ) ma sopratutto la Puppato …ma quando impareranno che la sinistra non è solo sedersi in una posizione del parlamento e magari cantare bandiera rossa ? Hanno il plauso della sinistra ,ma sono sempre simili alle leggi razziali e come tali ,vanno combattute
mauro recher(Quota) (Replica)
trovato su facebook: la prossima ministra per le pari opportunità http://1.bp.blogspot.com/-iZ9dN-6cOoM/UbKU4MX24tI/AAAAAAAACS4/xbg-oTzbqz0/s200/Nurse%2520Ratched.jpg
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)