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Un silenzio assordante è calato sulla vicenda dei 529 uomini (dicasi cinquecentoventinove), membri della Fratellanza Mussulmana, condannati a morte in Egitto dal governo golpista finanziato e appoggiato dall’Arabia Saudita, dal Kuwait, dagli Emirati Arabi Uniti e naturalmente dagli USA, i veri registi dell’operazione.
Sembrerebbe che siano in arrivo da qui a poche settimane altre 700 condanne a morte, sostanzialmente per reato di opinione. E’ il prezzo pagato dal governo egiziano a guida militare ai suoi alleati per la destituzione dell’ex premier Morsi e la repressione feroce dei Fratelli Mussulmani.
Un sentenza che ha dell’apocalittico. Un ecatombe di stato. Un massacro legalizzato. Non c’è altro modo per definirla.
Il tutto, ovviamente, nel silenzio pressoché assoluto di tutti i media occidentali.
Ci chiediamo:”Cosa sarebbe accaduto se invece di 529 uomini fossero state condannate a morte 529 donne?”
Personalmente sono certo che sarebbe già intervenuta militarmente (e molto duramente) la NATO, naturalmente dopo una brevissima ma potentissima campagna mediatica finalizzata a spiegare l’inevitabilità di un intervento militare a scopo umanitario (o forse ci avrebbe già pensato Israele, longa manus della NATO e degli USA in Medio Oriente…), e l’attuale governo (seppure alleato) sarebbe stato deposto e prontamente sostituito.
Qualcuno (i più birichini fra i “politicamente corretti”…) potrebbe pensare che siamo dei sessisti a fare queste considerazioni.
Niente di più sbagliato. Anzi, è esattamente il contrario.
Vogliamo invece denunciare il carattere profondamente sessista (e razzista), oltre che imperialista, naturalmente, del sistema capitalista dominante e dei suoi apparati mediatici, politici e ideologici.
Non spendo neanche una parola per la cosiddetta “sinistra” (che è parte integrante di quegli apparati) e che dovrebbe solo vergognarsi per quanto sta (e non sta) facendo…
Egitto, la popolazione si spacca sulla sentenza di condanna a morte dei 529 Fratelli Musulmani
7 Commenti
Questo silenzio di tutte le “non ora nè mai se non sono femmine” che cosa svela se non l’odio verso il maschile? E svela come sia l’odio verso il maschile l’eticità rovesciata e pervertita che anima le agenzie di mobilitazione profeminist.
Queste donne (e questi maschi) che si mobilitano solo per il genere femminile e si voltano dall’altra parte di fronte alle condanne a morte di 529 maschi oppositori ad un regime golpista, manifestano il loro odio contro i maschi. Chi tace acconsente.
E’ duro da ammettere, ma bisogna farsene una ragione: dietro le mille chiacchiere femministe c’è l’odio. Ed è la prima vlta nella Storia che da un movimento viene espresso e manifestato odio verso metà del genere umano per ragioni di appartenenza sessuale.
cesare(Quota) (Replica)
Le condanne a morte contro maschi appartenenti al movimento dei Fratelli musulmani oppositori di un regime golpista, sono salite a 683 (dal Corriere on line di oggi). Un massacro di maschi di cui è responsabile la sperimentata macchina golpista occidentale che opera in Egitto, come già in Libia, come ora in Ucraina esattamente come un tempo in Cile ed in altri paesi del Sudamerica.
Napolitano dove sei? Renzi dove sei? Piddirosa, Forza Italia, stampa cattolica e laica, signorine e signore a insegna femminista variabile, roboanti difensori dei diritti umani in quale cantina della coscienza vi siete nascosti? Con quale faccia continuate a reggere questa parte di difensori dei diritti umani quando in modo così palese li tradite?
Il vostro silenzio conferma che i Diritti umani vi interessano solo quando potete strumentalizzarli in vostro favore.
Per quel niente che vale lo rivolgo allora io un pensiero a difesa di questi maschi martiri che verranno uccisi da un tribunale di criminali golpisti. Uccisi per aver agito per amore del loro popolo in prevalenza di poveri.
cesare(Quota) (Replica)
Scusate l’aggiunta al precedente blog.
Questo silenzio sulle uccisioni capitali di maschi di contro la mobilitazione internazionale se si tratta di donne, è la prova che la mobilitazione in difesa delle donne è attivata solo perchè agita in nome e per conto di una ideologia, il femminismo, grazie alla quale viene legittimata agli occhi dell’opinione pubblica occidentale la politica di eversione imperialistica. Appena si solleva il tema delle “povere donne” e parte la guerra ideologica nella forma di mobilitazione, ormai è evidente che poi si passa alla eversione politica e militare.
Delle 683 condanne capitali contro i maschi non interessa niente a nessuno per il semplice motivo che in Egitto il golpe è già avvenuto. E per nessun povero maschio si corre in soccorso perchè in suo nome non si possono scatenare golpe e inviare truppe a violare l’integrità di un paese.
I diritti umani se si tratta di diritti di maschi non aiutano a fare i golpe nè in casa propria nè in casa altrui. Per questo motivo gli indefessi “difensori” dei diritti umani se ne fanno un baffo.
cesare(Quota) (Replica)
cesare,
di questi due ultimi tuoi post, Cesare, ne faccio uno e lo trasformo in un vero e proprio articolo che poi posterò anche su facebook.
Invito anche gli altri a fare altrettanto sulle loro rispettive bacheche.
Forza e coraggio (che in arabo si traduce con la parola “Hamas”….va bè, dai, è casuale, non è voluta…
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Spero che quanto scrivi giunga alle orecchie di questi fratelli: qualcuno fra i maschi in Occidente pensa al loro sacrificio, lo onora raccogliendone la testimonianza di eroica difesa e amore per la giustizia, solidarietà, libertà e indipendenza del proprio popolo. Sacrificio che non è diverso da quello di Antonello e di innumerevoli maschi i Italia e in Occidente: il silenzio avvolge il sacrificio maschile e il dolore maschile, e il sacrificio e il dolore maschile reggono il Mondo.
Siano rilasciati subito questi fratelli maschi. E’ ora di denunciare la vigliaccheria dei “dritti” quelli dei diritti umani a “sesso unico” e a golpe certo.
cesare(Quota) (Replica)
http://www.bufale.net/home/bufala-iraq-sbai-isis-sta-vendendo-mercato-mosul-donne-cristiane-rapite-bufale-net/
romano(Quota) (Replica)
Sono state liberate le due ragazzotte rapite in Siria dai loro amici ribelli “democratici”, coi quali cinguettavano allegramente. Ma i Tg non lo dicono e lo dicono di sfuggita. Tenute prigioniere nel Nord della Siria. Già, ma da chi?
Allevate al politicamente corretto le entusiaste scemette si sono fiondate in Siria per curare i bambini oppressi dalla guerra di Assad, quella guerra voluta dai loro amici jahidisti appoggiati dall’Occidente per instaurare la “democrazia”. Come in Ucraina, come da molte altre parti. Ma non si può dire.
armando(Quota) (Replica)