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Sabato 21 aprile (peraltro Natale di Roma, che sia di buon auspicio?…) si è svolto a Roma il Primo Convegno Nazionale del Movimento degli Uomini Beta.
La riunione si è tenuta presso la sede della Direzione Nazionale del Partito Socialista Italiano (P.S.I.). In un primo momento avevamo individuato la sezione dell’Appio Pontelungo, una della più antiche della Capitale, situata nel popolare quartiere dell’Appio Tuscolano, proprio accanto a quella dell’allora Partito Comunista Italiano (P.C.I). Le due sezioni sono sempre state collegate, anche fisicamente, da un corridoio interno, anche nella fase di maggior frizione politica fra i due partiti, che ha coinciso, soprattutto nella seconda metà degli anni ’80, con le rispettive leadership di Bettino Craxi ed Enrico Berlinguer. I militanti di queste due storiche sezioni hanno dunque sempre mantenuto relazioni amichevoli e unitarie, nella migliore tradizione del Movimento Operaio Italiano, anche nei momenti più difficili della loro storia. Anche per questa ragione avevamo scelto quella sede. Purtroppo proprio quel giorno si sono verificati dei problemi esclusivamente tecnici indipendenti dalla volontà di tutti. Gli amici e i compagni del Partito Socialista, che ringrazio per la disponibilità, l’apertura e la sensibilità nei nostri confronti, ci hanno quindi cortesemente ospitati presso la sede della loro Direzione Nazionale, consegnandoci le chiavi e dimostrando, otre che grande fiducia e attenzione nei nostri riguardi, anche il grande spirito laico e libertario che ha da sempre caratterizzato la cultura socialista.
Non è stata certo casuale da parte nostra la scelta di incontrarci nella sede di un partito di sinistra. Abbiamo optato per quella socialista e per quella dell’Appio Pontelungo in particolare (con la sua peculiare storia unitaria e per il contributo che alcuni suoi militanti di quella zona, insieme a quelli del P.C.I., ancora in clandestinità, diedero nella Resistenza romana contro il nazifascismo ) per una ragione fondamentale, che contiene in sè anche un alto valore simbolico, e cioè il richiamo al Socialismo delle origini, alle radici storiche del Movimento Operaio, ai valori di libertà, eguaglianza, giustizia sociale, all’abbattimento e al superamento di ogni barriera e di ogni condizione di sfruttamento e oppressione, siano esse di classe, di razza o di genere (cioè gli stessi valori a cui facciamo riferimento nella nostra Carta dei Principi).
La scelta del luogo non è quindi da interpretare in alcun modo come una nostra presunta adesione al P.S.I. (peraltro la quasi totalità dei partecipanti alla riunione provengono da esperienze politiche diverse da quella socialista) ma al valore simbolico che ha rappresentato quell’esperienza storica. Avremmo potuto incontrarci anche nella sede di un altro partito della sinistra o di un sindacato, ma questa decisione avrebbe appunto potuto essere interpretata come una scelta più propriamente politica piuttosto che per il suo valore simbolico. Senza contare che la risposta degli amici e dei compagni socialisti alla nostra richiesta di una spazio dove riunirci è stata immediata e senza riserve. “Questa è casa tua”, è stata la risposta di un alto dirigente (oltre che mio amico personale) di quel partito (che conosce perfettamente il nostro movimento e le sue tesi) nel momento in cui gli ho manifestato la nostra intenzione di riunirci in una sede socialista. Ciò non significa nel modo più assoluto, voglio ribadirlo ancora, che il Movimento degli Uomini Beta faccia riferimento al P.S.I. o che quest’ultimo abbia sposato le nostre tesi, né tanto meno che ci sia un tentativo di mettere un cappello politico sul nostro movimento. Ci sono solo ottimi rapporti personali e, come ripeto ancora, uno spirito profondamente laico e libertario che contraddistingue quella cultura e quella tradizione politica, più di tante altre. E’ inutile nasconderci che la scelta di incontrarci nella sede di un altro partito politico della sinistra avrebbe molto probabilmente comportato per noi molte più difficoltà. Non possiamo esserne certi, anche perché non ho avanzato nessuna richiesta in tal senso dal momento che gli amici socialisti avevano risposto subito affermativamente. Non escludo quindi a priori che altri miei amici e compagni di SEL (solo per fare un esempio) non ci avrebbero ospitato , però credo che la cosa sarebbe stata forse più problematica, non tanto per loro (alcuni dei quali condividono le nostre idee) quanto per ragioni legate alla linea politica di quel partito.
Ciò detto, entro nel merito del nostro incontro, molto vivace e partecipato. Innanzitutto va detto che si trattava di una riunione fondativa; avremmo potuto essere più numerosi ma volutamente abbiamo scelto di far partecipare solo gli “organici” o gli “omogenei, cioè coloro che aderiscono o comunque sostengono attivamente il Movimento e che, in altre parole, possono essere definiti come i “quadri dirigenti”. Come ho già avuto modo di dire in un post alcuni giorni fa, il gruppo romano è senz’altro il più numeroso, però è stata significativa anche la presenza di amici di altri territori e di altre regioni, penso al Veneto, alla Puglia, alla Campania, ma anche alla Lombardia dove abbiamo due nostri amici che purtroppo non hanno potuto partecipare per impegni di ordine personale ma che sono senz’altro da considerare come organici.
Dopo una brevissima introduzione del sottoscritto la discussione si è subito aperta e si è si è sviluppata in modo libero e spontaneo, fuori da ogni convenzione o liturgia, ma al contempo anche relativamente ordinata; segnale, questo, di grande maturità dei presenti. Abbiamo affrontato e sviluppato i temi centrali della nostra analisi, quelli che caratterizzano il nostro Movimento: il ruolo del post femminismo in quanto ideologia interclassista, politicamente trasversale, funzionale e complementare al sistema capitalistico dominante e la stretta intercorrelazione fra i due, la natura mistificatoria del femminismo, in realtà strumento ideologico e politico del sistema capitalistico e della ragione strumentale e utilitaristica, la condizione di subordinazione e di discriminazione in cui si trovano oggi nel mondo occidentale gli uomini beta (cioè la maggioranza della popolazione maschile) determinata dalla natura di classe e di genere dell’attuale sistema dominante, la relazione inscindibile fra natura e cultura, altro nodo centrale della nostra riflessione (sulla quale tornerò con un video da realizzare prossimamente), la relazione strategica fra ragione strumentale capitalistica e ontologia femminile (o parte di essa), come questa relazione si traduce nel rapporto MM/FF, e quali conseguenze determina non solo su questo ma sull’insieme dei processi sociali, economici e culturali che da essa ne scaturiscono. E naturalmente anche tutti i punti di sofferenza che riguardano il maschile (beta) e la nostra azione politica concreta (diritti negati, quote azzurre, leggi elettorali pro female, quote rosa, padri separati, morti sul lavoro).
Un capitolo a parte merita la riflessione che abbiamo sviluppato sulla necessità di approfondire quelle tematiche che riguardano gli aspetti più propriamente psicologici (ma assolutamente fondamentali) rispetto ai quali più forte è la resistenza maschile ad interrogarsi e di conseguenza a far emergere quei punti di sofferenza che inchiodano la maggioranza degli uomini in una condizione di subordinazione complessiva . Mi riferisco ovviamente alle questione della dipendenza sessuale (e psicologica) maschile che coniugata con l’aspetto socio-economico, concepito di fatto come l’unica dimensione identitaria del soggetto, costringe gli uomini beta in una condizione di profondo disagio e frustrazione psicologica e sociale che si traduce inevitabilmente in una condizione di oppressione e di subalternità complessiva.
Abbiamo quindi tutti concordato sulla necessità di organizzare delle riunioni allargate ad altri uomini, anche a carattere locale, con differenti impostazioni, in base alla tipologia (brutta parola, ma ci capiamo…) dei partecipanti. E quindi volta in volta, queste riunioni potranno avere un carattere più “politico” oppure più “psicoterapeutico”, in base alle necessità che si presenteranno. E’ assolutamente fondamentale costruire dei momenti di confronto e di dialogo dove gli uomini possano trovare quello spirito e quel clima tali da consentirgli di affrontare anche i nodi più difficili e problematici che riguardano la loro sfera più privata, di fatto inscindibili anche da quella pubblica per le ragioni che abbiamo spiegato.
Naturalmente questa è solo la sintesi estrema di quello che è stato un dibattito molto più ampio e ricco, data la vastità e la complessità dell’argomento.
In chiusura, è’ fondamentale ricordare ciò che ho personalmente più volte sottolineato anche nel corso della riunione, e cioè che questo nostro Primo Convegno Nazionale ha rappresentato e rappresenta un precedente storico assoluto. Il Movimento degli Uomini Beta è infatti nella Storia il primo movimento di uomini dichiaratamente di Sinistra (concettualmente e filosoficamente parlando) e altrettanto radicalmente, strutturalmente e dichiaratamente critico nei confronti del femminismo, individuato, come ripeto, come un’ideologia di genere, e in quanto tale necessariamente interclassista, politicamente trasversale, sessista e razzista, coperchio ideologico di un complesso processo di trasformazione e ridislocazione sociale e di genere, che ha visto la maggioranza del genere femminile declinarsi e posizionarsi secondo le logiche e le dinamiche della ragione capitalistica dominante (con la conseguente messa all’angolo degli uomini beta).
Esserci incontrati per la prima volta, essere usciti dal web ed essere diventati una entità collettiva in grado di agire concretamente nella realtà, è un evento di una valenza storica, politica e simbolica straordinaria.
Mi sento di chiudere questo brevissimo e sommario riassunto con l’appello conclusivo del nostro Manifesto fondativo:
“Il Movimento degli Uomini Beta sdegna di celare le sue vere intenzioni. Esso dichiara apertamente di lavorare per un radicale riequilibrio della relazione fra i sessi, considerata propedeutica per una più ampia e profonda trasformazione dello stato di cose presente. Tale riequilibrio potrà avvenire solo attraverso la presa di coscienza, da parte degli Uomini Beta, della loro condizione di oppressione e subordinazione e attraverso un processo di palese e consapevole conflittualità con tutte/i coloro che hanno interesse a mantenerli in una tale condizione.
Il Movimento degli Uomini Beta si rivolge quindi a tutti gli Uomini non appartenenti alle elite dominanti, invitandoli ad aderire e ad autoorganizzarsi per la difesa dei propri interessi di genere e dei propri diritti.
In egual misura, il Movimento degli Uomini Beta invita le Donne non appartenenti alle nuove elite dominanti femminili a fare una scelta di campo, ad abbandonare a qualsiasi livello le logiche strumentali e mercantili e i privilegi di sempre, per vivere una relazione con l’altro sesso all’insegna della reciprocità, dell’autenticità, della spontaneità e di una vera eguaglianza fra i generi.
Questa è secondo noi la vera rivoluzione e questa è la sfida che lanciamo e per la quale ci batteremo con tutte le nostre forze. In quanto Uomini Beta, consapevoli della nostra condizione, sappiamo di non avere nulla da perdere se non le nostre catene. Ma anche un mondo da guadagnare.
Fabrizio Marchi (fondatore del Movimento degli Uomini Beta)”
In bocca al lupo a tutti noi! Lunga vita al Movimento degli Uomini Beta!
11 Commenti
Per tutti: ho appena pubblicato questo breve riassunto per informarvi degli esiti (molto positivi) del nostro incontro di sabato scorso a Roma.
Fabrizio
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Complimenti! Peccato che non sono riuscito a venire anch’io… vabè, sono troppo giovane XD
Complimenti davvero!
Jan
Jan(Quota) (Replica)
Grazie Jan! Non ti preoccupare, la prossima volta non mancherai.
Un abbraccio!
Fabrizio
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Ma grazie a voi
Jan(Quota) (Replica)
Augurissimi per il vostro lavoro!!
Alfio(Quota) (Replica)
Anche se il resoconto della messa in onda è stato dettagliato e preciso, aspettiamo il video eh..
http://us.123rf.com/400wm/400/400/michaeldb/michaeldb0804/michaeldb080400007/2814264-big-luminoso-on-air-applausi-e-le-indicazioni-per-il-vostro-teatro-la-radiodiffusione-in-studio-sito.jpg
Buona fortuna, auguri e complimenti
Rita(Quota) (Replica)
Auguri a tutti NOI.
Roberto Micarelli(Quota) (Replica)
Complimentissimi anche da parte mia…
😉
Ethans(Quota) (Replica)
Guardatevi questa pagina e questo plug-in
http://www.twinpeople.com/
Secondo me potremmo usarlo, per chi vuole, per interagire in maniera agile e veloce sul sito. Che ne dite?
Io l’ho già installato.
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
Ottimo inizio.
ciao
fabrizio
fabrizio(Quota) (Replica)
Un saluto ufficiale al Movimento degli Uomini Beta da parte della Pagina ufficiale Facebook dell’ Antifemminismo italiano. Iscrivetevi tutti!
Salite a bordo, cazzo!!
Antifemminismo(facebook page)(Quota) (Replica)