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Non potevate reagire peggio. Il mio articolo ‘Sono andato a puttane’ ha scatenato un putiferio. Doveva suscitare un dialogo, non la guerra, ma almeno ora lo sappiamo: siamo in guerra care donne, e come ha mirabilmente notato un lettore “lo siamo da decenni, e lei Barnard ha calato un microfono in trincea”. Che miserevole risultato.
Eppure nelle mie righe c’era tutto ciò che qualsiasi anima incolpevole avrebbe chiamato ‘una mano tesa’ per voi. Esordivo esponendomi in prima persona a una rischiosissima gogna (sono un professionista impegnato), affidandovi una fetta del mio intimo sessuale, e l’avevo fatto appositamente per scendere subito sul piano dolente di noi maschi puttanieri e pornomani, cioè ammalati di una pratica deviata. Era una mossa all’opposto esatto di chi parte sulla difensiva. Eppure, su molte centinaia di commenti e un fiume di mail ricevute, solo una donna, una sola, ha apprezzato quel mio calarmi nell’arena coi panni sudici in bella vista. Non vi dico quante di voi hanno commentato da bassa caserma, cose come “fatti delle seghe Barnard”, “se non trovi da scopare te lo meriti” ecc. Bell’esordio.
Il significato del Sesso Ludico non richiedeva il Q.I. di Newton per essere compreso. L’avete mischiato in cento salse con tutti gli altri tipi di sensualità e corteggiamenti, che col Sesso Ludico non c’entrano alcunché, mancando del tutto il target. Non ne avete compreso il potenziale dirompente di liberazione che vi offre, quello di spiazzare gli uomini, di ficcargli in testa che il potere erotico si gioca alla pari. Il potere per esempio di stoppargli l’uccello mentre vi sbattono da onanisti ignoranti e di dirgli “così non sento niente, possiamo fare un gioco diverso? Te lo insegno”. Queste parole educative sono solo possibili nel contesto di un Sesso Ludico, e assai più difficili o impossibili da pronunciare col fidanzato o con lo sperato tale, per ovvi motivi. E c’è dunque questo intelligente potere che l’aumentatissimo numero di contatti sessuali del Sesso Ludico vi offrirebbe, con cui educarci a farvi godere, o anche solo a darvi piacere come vorreste voi, finalmente! Ma voi niente, manco vicine ci siete arrivate. Dovevate capire al volo, donne, che a fronte di un esercito di femmine capaci di prendersi il sesso come un aperitivo, con leggerezza e benevolenza, finirebbe per crollare qualsiasi becero retaggio maschile, perché la Storia insegna che il progresso non è resistibile – maschi, maschilisti, sciovinisti e teste di cazzo nonostante. Il Sesso Ludico è una mina nel cuore di tutti gli alibi dell’uomo per ancora contenere la vostra avanzata, ma voi addio che lo capite. E sapete perché? Perché comporterebbe per voi la fatica del coraggio, che qui non avete, e non lo volete esercitare. Lamentarsi per generazioni è più comodo.
E rimanendo nei paraggi, avete dimostrato una callosa indifferenza di fronte all’appello che ho riportato nell’articolo a nome di tantissimi uomini. Trattava dell’estenuante fatica e del dolore intenso che soffriamo lungo un’intera vita di abbordi, corteggiamenti, contatti, dove l’implacabilità statistica delle vostre reazioni a “occhi scocciati, o girate di spalle, i ‘non mi stressare’, ‘non è il caso’, la rigidità, la freddezza o addirittura il disprezzo” è ingiustificabile qui, oggi, in Italia. Quella vostra indifferenza, dicevo, è un faro puntato sulla vostra perfidia, care belle e avanzatissime donne (ne riparlo più sotto). Perché non ci vorrebbe tanto a calarsi per un minuto nei panni dell’altro e arrivare alla conclusione cui arrivò una meravigliosa e bellissima donna ‘marziana’, che una volta mi disse: “Se io dovessi fare lo sforzo emotivo che fate voi tutte le volte che ci abbordate, sarei paralizzata dal terrore. E se a ‘cacciare’ in questa cultura dovessero essere le femmine invece degli uomini, credo che sarei stata sola tutta la vita”.
All’angolo come siete di fronte alla prospettiva del dover esplorare il nuovo, avete tentato la ritrita arma della persecuzione storica di cui siete state vittime e che peraltro nessuno nega. Ma da 50 anni è l’uomo che è cambiato verso di voi. Chi ha la mia età (51) ricorda benissimo il passaggio dal maschio italico ‘scopatore grugnente’ a quello in punta di piedi nel negozio di porcellane, dove nel letto con lei anche la minima tensione erotica alla vecchia maniera che gli fosse sfuggita era ‘fascista’! e oddio! che vergogna per noi. Intere generazioni di maschi sono passate da lì, e poi a lavar piatti, spingere carrozzine, cambiare pannolini, ecc., una mutazione giusta, non discuto, ma è successo. E’ l’uomo che, da padrone del salotto dove le donne erano viste ma non udite, ha accettato cambiamenti epocali, certamente perfettibili, ma i salti mortali li abbiamo fatti, se si pensa da dove siamo partiti solo ieri. Oggi voi che cambiamento avete fatto? Ne avete fatto uno di pari valore verso di noi? Ma figurati, e guai a chi osa proporvene uno, come avete dimostrato in questa occasione.
La perfidia. Avevo inzuppato l’articolo di critiche urticanti alla beceraggine maschile, fra l’altro implicita anche nella mia descrizione del sesso commercial-mediatico, risparmiandovi una disamina della vostra. Il libro nero degli errori/orrori del mondo maschio è stato scritto, pubblicato, letto e discusso più della Bibbia. Quegli errori/orrori permangono in molte sfere della vita, contro le donne senza dubbio, ma anche questo è arci noto. Manca all’appello dell’obiettività dialettica fra sessi il libro nero dei vostri errori/orrori. Donne, siete zeppe di vergogne, che al contrario di noi celate dietro a uno degli ultimi taboo della Storia moderna. Posso tralasciare gli aneddoti storici, tramandatici tuttavia da storie come quella di Hansel e Gretel, dove la ricerca d’archivio ha dimostrato che fu Gretel, pasticcera incapace, a denunciare per stregoneria la vecchia e brava pasticcera rivale (la strega della favola), gioendo della sua condanna al rogo. La storia dell’Inquisizione è fitta di donne accanite delatrici di altre donne ‘streghe’, al solo scopo di vendetta o per sbarazzarsene, distillati di pura perfidia femminile esenti da alibi di qualsivoglia natura (si legga La Strega, di Jules Michelet); oppure l’evidenza che dimostra che i peggiori aguzzini inquisitori dei Khmer Rossi cambogiani furono le donne, appositamente selezionate per la loro crudeltà (si legga Children of Cambodia’s Killing Fields, di Dith Pran); o il fatto che nella prostituzione moderna non sono di rado le donne (nel caso della tratta delle nere lo sono sempre) le sfruttatrici che poi infliggono le punizioni sadiche. Ma vengo a voi donne comuni. Quasi quarant’anni fa, la madre delle femministe inglesi, colei che per prima concepì la necessità di rifugi per le donne soggette a violenza domestica, iniziò a notare che qualcosa non andava nella retorica del rapporto vittime(donne)-carnefici(maschi). Erin Pizzey, così si chiama, me lo disse durante un’intervista, con queste esatte parole: “Molte donne che ci giungevano portavano chiari segni di abuso maschile sui loro corpi… Ma che cos’erano quelle impronte di tacco a spillo impresse sui corpicini o sul cranio dei loro miseri bimbi?”. Già… Pizzey scrisse un libro epocale, ‘Prone to Violence’ (portata per la violenza), dove passo passo svelava al mondo l’aberrante realtà del sadismo femminile sui figli e anche sugli uomini. Fu minacciata di morte, la polizia arrestò all’ultimo minuto un gruppo di femministe svedesi che si erano appostate per accoltellarla. Dovette fuggire e vivere anni in incognito. Ma ogni giorno, anche qui da noi, chiunque non abbia il lardo sugli occhi può testimoniare come nei nostri supermercati, campeggi, giardini pubblici o per strada così tante madri si rendano protagoniste di scene di violenza e di umiliazione sui propri piccoli da dare il voltastomaco. La letteratura clinica psicoanalitica straripa di esistenza distrutte nell’emotività da madri brutali, anaffettive, da maestre o insegnanti sadiche, da donne manager perfide come nessun uomo può essere, e le donne vittime di altre donne sul lavoro non si contano più. Scendete dall’Olimpo delle vostre bugie su voi stesse. Non siete meglio di noi, solamente non avete avuto mai sufficiente potere per essere come o peggio di noi.
Infine nessuna ha colto, poi, l’allarme sociale del mio pezzo, non avete neppure lontanamente affrontato il punto, cioè la domanda delle domande: Allora, che si fa con i 120 miliardi di dollari di catastrofe planetaria del sesso commerciale? Quali sono le vostre proposte? Nulla. Strillate ogni sorta di congettura rivendicatrice, con arrampicamenti sugli specchi, disamine dal pulpito (cara Forcheri), ma anche qui, mute. Il mio scritto era gravido di consapevolezza per voi, come testimonia l’elenco da me più volte fatto degli obbrobri sociali che il sesso commercial-mediatico vi infligge. Sarò stato inesatto, forse ho dettato i rimedi sbagliati, ma era un richiamo nero su bianco a lottare insieme contro lo scempio del vostro corpo, e francamente avreste più voi da guadagnarci che noi. Eppure, di nuovo, non avete colto. Vi manca il coraggio, ecco cosa manca, e vi manca un coraggio neppure tanto nobile. E’ il coraggio di chi, consapevole della soffocante urgenza di un cambiamento, ha la forza di tentare una strada nuova che nel mondo civile moderno è del tutto fattibile. E’ il coraggio di sgonfiare il mostruoso edema sessuale rilanciandosi come protagoniste di un’altra, dirompente interpretazione del sesso, col vantaggio aggiunto , come dicevo poc’anzi, di avere fra le mani anche uno strumento educativo tutto a vostro vantaggio. Insomma, “FARLE quelle avances“. Ma figuriamoci, voi no, tutto ma non avere quel coraggio. Buone a strillare e a giudicare, ad auto-eleggervi nell’imperfettibile mondo del ‘Noi Donne’, dove vi rassicurate a vicenda. E allora rimanete sepolte da culi, gnocche, tette, porno, puttane, troiaggine in ogni anfratto del vivere, carne da schizzare, sesso miserabile, uomini grezzi, volgarità come liquame per le strade di un moderno diluvio universale. L’Eros impazzito non guarisce gridandogli addosso, donne, ma facendo la fatica di guarirlo, assieme a noi. Donne incapaci quando c’è da fare la fatica del nuovo. Donne inchiodate con le spalle al muro della pavidità, nel risibile mondo della vostra superiorità morale.
167 Commenti
Caro Icarus10, non c’è dubbio che molte delle cose che tu affermi siano senz’altro condivisibili.
E’ altrettanto vero che la violenza sessuale è una questione assai complessa e delicata e al contempo non eludibile. Di conseguenza dovrà essere affrontata, prima o poi, anche da noi, in modo serio e articolato; su questo non c’è alcun dubbio.
Tuttavia invito a riflettere sul fatto che il sottoscritto, solo pochi giorni fa, è stato di fatto sottoposto ad un pestaggio psicologico pubblico durante un convegno all’Università di Roma Tre, “solo” per aver osato mettere in discussione l’interpretazione femminista della storia, per aver criticato la criminalizzazione degli uomini, per aver sostenuto che la violenza non appartiene ad un solo genere e che le donne hanno la loro quota di responsabilità nel processo di mercificazione sessuale. Fortunatamente ho le “spalle robuste”, altrimenti non farei quello che faccio, e ho saputo incassare con relativa disinvoltura senza lasciarmi travolgere dalla rabbia che avrebbe potuto farmi fare dei gesti avventati.
Non oso pensare cosa sarebbe potuto accadere se avessi anche solo lontanamente sfiorato il tema della violenza sessuale con un approccio critico rispetto alla vulgata corrente.
Dico questo non perché penso che ci si debba nascondere rispetto ad un tema come quello in oggetto; di tutto si può criticare il sottoscritto tranne di essere uno che non ci mette la faccia…
Soltanto ritengo che si debba agire con estrema cautela e soprattutto, come ho già spiegato più volte, con grande lucidità, capacità tattica e intelligenza. Il minimo errore, la sia pur minima parola fuori posto, nella trattazione della questione, rischierebbe di farci saltare addosso l’universo mondo e non abbiamo ancora la forza per reggere l’urto. E’ necessario saper dosare le energie con accortezza e lungimiranza.
Questo, lo ripeto fino alla nausea, NON è un gioco. La sfida che abbiamo lanciato è di portata GIGANTESCA e anche molto pericolosa per coloro che si sono esposti in prima persona, mettendo concretamente a rischio la loro reputazione e la loro immagine pubblica.
Affronteremo senz’altro questo tema del quale si puo’ e si deve cominciare a discutere facendo sempre attenzione a non scoprire il fianco all’avversario.
A suo tempo mi esprimerò più compiutamente sull’argomento.
Fabrizio Marchi
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Lo stupro e’ un crimine che e’ stato pero’ innalzato al rango di ” crimine assoluto “. Non pochi si spingono a sostenere che sia peggiore di un omicidio. Questo e’ palesemente assurdo, ma tant’e’.
Per complicare le cose, la sua defiinizione e’ diventata sempre piu’ vaga. Questo fa si che i confini sempre piu’ indefiniti della definizione di stupro possono includere fatti e comportamenti che, a rigor di logica, nulla hanno a che vedere con lo stupro stesso.
Un vero ricatto sulla testa dei maschi. A cio’ aggiungiamo la scarsa perparazione e la vena di pericoloso protagonismo che esiste nella magistratura e il gioco e’ fatto : sentenze sempre piu’ assurde e sempre a danno degli uomini
ilmarmocchio(Quota) (Replica)
Mi colpisce Fabrizio la tua insistenza che “questo non è un gioco”. Penso ti possa rassicurare la frase del cardinale Giulio Bevilacqua, gigantesca figura ad immagine del Cristo di sacerdote bresciano nel secolo scorso: “Le idee valgono non per quello che rendono ma per quello che costano”. Dunque che questo non è un gioco non c’è il minimo dubbio.
ckkb(Quota) (Replica)
Ma, infatti, come ho detto prima, ciò che ho detto è frutto solo e soltanto di mie personali opinioni e non certo di quelle del Movimento Maschile. Io sono solidale con tutte le vittime di violenza(stupro compreso). Condanno la violenza sempre e detesto chi commette violenze(quindi anche chi stupra)
Io so cosa sia la violenza, l’ho vista, e quindi mi inkazzo un accidenti quando sento dire: “tu devi rinascere donna per sapere cosa è la violenza”. Tradotto: la violenza per eccellenza è lo Stupro, quindi la Violenza è lo Stupro, quindi solo la Donna subisce la Violenza e sa cosa sia, e pertanto solo lei può parlare e recriminare, e quindi, per “risarcire” il genere che subisce la Violenza Assoluta, si rende legittimo ogni iniquità e discriminazione sessista.
E infatti, non a caso,tra le varie violenze, solo lo Stupro(quello vero e quello immaginario) è punito e strapunito con il carcere, con il carcere immediato, preventivo, efficace, senza sconti. Nemmeno il reato di strage è punito in modo così rigoroso(si veda il c.d. “decreto anti-stupri” berlusconiano) e inflessibile.
Quando si smonterà questa leggenda sessista e si capirà che lo stupro è solo una violenza fra le tante, e nemmeno la più grave, e inoltre tra le più rare, allora, forse, ci sarà più serenità nei rapporti tra uomini e donne e quindi meno assurde richieste di “risarcimento di genere” e meno risentimento sessista.
Oggi sul Tg hanno parlato del “camorrista poeta”, di un feroce boss assassino che si è dato alle poesie, e quindi scarcerato. Vi lascio immaginare cosa sarebbe successo se avessero parlato dello “stupratore poeta”. Il direttore del tg si sarebbe dovuto dimettere nell’arco di 24 ore. E scusate, oh nazistelle, se mi permetto di pensare che un omicidio sia più grave di un rapporto sessuale non consensuale.
Icarus.10(Quota) (Replica)
Riguardo alla questione dello stupro c’è un altro particolare che solitamente nessun/a “esperto/a in materia” evidenzia mai, ossia che un uomo “normale” non riuscirebbe mai ad avere un’erezione di fronte a una donna che urla, strepita, lo rifiuta, non lo vuole.
Il che, tradotto, sta a significare che nella massa maschile sono veramente pochi, ma pochi, gli uomini in grado di “eccitarsi” in tali circostanze.
Icarus.10
“E scusate, oh nazistelle, se mi permetto di pensare che un omicidio sia più grave di un rapporto sessuale non consensuale”.
Una volta, in altri lidi virtuali, scrissi:”Secondo voi è più grave uno stupro o un infanticidio?”.
La mia domanda era originata dal fatto che, in quel forum (così come in altri), alcune femminucce (ma anche qualche ometto) erano favorevoli alla pena di morte nei confronti degli stupratori. Allorché aggiunsi:”Sareste favorevoli alla pena di morte nei confronti di una madre che ammazza il proprio figlio?”.
Beh, risposte=zero. Silenzio di tomba.
Silver(Quota) (Replica)
Questo non è un gioco, se ti riferisci all’ironia è luogo comune che, chi è diciamo: “maschlista” sia poco ironico e chiuso di mentalità. Andare in un blog di femministe è facile insultarle, prenderle in giro; ma diglierlo in faccia è pericoloso, questa non è vigliaccheria è giusta paura.
Lo stupro come sappiamo molte ritengono tale ogni rapporto sessuale, il cliché dell’aggressore che picchia e stupra è ben difficile da attuare. Poi uno può essere un serial killer o i massacratori del Circeo, ma questa non è roba per tutti, sono casi rari. Lo stupro come crimine supremo è il potere legale della donna sul sesso. Addirittura non pagare una prostituta; ma la prostituzione è legale in Italia?
Leo(Quota) (Replica)
Andare in un blog di femministe è facile insultarle, prenderle in giro; ma diglierlo in faccia è pericoloso, questa non è vigliaccheria è giusta paura. (Leo)
*************************
La mentalità dominante e soprattutto le le leggi sono pericolose, non le femministe. Senza le leggi ed altri uomini sempre pronti a difenderle ed a proteggerle, cosa potrebbero mai fare costoro…?
Fabio(Quota) (Replica)
Fabio: si certo, è questo che andrebbe cambiato la mentalità dominante e certe leggi.
Però non sottovalutiamo le donne, femministe e non.
Chissà cosa avranno fatto a Fabrizio Marchi in quella università?
Leo(Quota) (Replica)
ossia che un uomo “normale” non riuscirebbe mai ad avere un’erezione di fronte a una donna che urla, strepita, lo rifiuta, non lo vuole.”(Silver)
Esatto, Silver. Chi riesce a fare queste cose è un malato di mente alla stessa stregua di uno che si accoppia con i cadaveri o che mangia escrementi. Con questo non si vuole sminuire la gravità dello stupro nè tantomeno sollevare i responsabili di questo reato dall’ onere della giusta e doverosa punizione, ma si vuole solo far capire che lo stupro(e altre alterazioni sessuali) dovrebbe essere collocato nell’ambito giusto, cioè quello psichiatrico, sociale, ed esistenziale, e quindi non solo in quello criminologico.
Ma i benpensanti si arrabbiano….
Icarus.10(Quota) (Replica)
Caro Leo, stai tranquillo, sono vivo e vegeto e ho tratto da quell’esperienza anche una importante lezione.
Ne parlo nell’articolo dal titolo “Uscire allo scoperto” che ho pubblicato proprio ieri nello spazio degli editoriali.
Cari amici, invito tutti voi a riflettere sulla linea di condotta da seguire, anche a titolo individuale. Non si può sfuggire, non ci sono alternative.Solo esponendosi si può uscire da uno stato di prostrazione interiore. Leggete l’articolo e ne riparliamo.
Fabrizio
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Giustissimo, caro Icarus10, come vedi l’argomento in qualche modo ritorna e non può essere eluso.
Quanto dici è verissimo. Il fenomeno della violenza sessuale è di natura criminosa ma al contempo anche patologica. Né più e né meno di altre forme di violenza, come la pedofilia o l’infanticidio, a mio parere ancora più gravi dello stupro. Eppure mentre le prime due, e in particolare l’infanticidio, vengono affrontate solo in chiave psicopatologica, lo stupro viene considerato solo nella sua accezione criminale.
Non solo. In qualsiasi altro reato o delitto commesso, anche il più efferato, vengono sempre tenute in considerazione tutte le attenuanti del caso (a volte anche legittime) e le circostanze di diversa natura che in qualche modo lo hanno determinato o hanno spinto il soggetto o diversi soggetti a compierlo, eccezion fatta per quello di violenza sessuale.
In questo modo, sia formalmente che di fatto, lo stupro viene quindi ad essere considerato più grave rispetto a qualsiasi altro reato. Non c’è dubbio che dietro a tutto questo ci sia una cultura in grado di condizionare molto pesantemente sia la sfera legislativa che quella giuridica, nonchè le scelte operate di volta in volta dagli organi competenti, in questo caso dalla magistratura.
Naturalmente, sempre per non dare guazza agli avvoltoi che sono sempre in agguato pronti ad avventarsi sulla preda, è superfluo sottolineare che questo non significa in nessun modo giustificare qualsiasi forma di violenza e tanto meno quella sessuale. Non dovrebbe neanche esserci bisogno di questa sottolineatura ma è comunque bene ribadirlo. Noi non siamo “giustificazionisti” per quanto non siamo forcaioli.
L’argomento è assai complesso e merita di essere approfondito. Ne riparleremo senz’altro.
Fabrizio Marchi
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Non si vuole depenalizzare gli uomini, e se lo si fa non è una scusante ma motivo di disprezzo e per cancellare il tutto con: un pazzo, uno squilibrato. Questo con le donne infanticide per esempio non succede: la parola squilibrata diventa depressione, e c’è quasi una commozione più per la madre che per il bambino ucciso, il quale sembra colpevole lui se la madre ha perso la testa. Quante se ne sono inventate con la Franzoni: addirittura sonnambula; il sangue di quel bambino è schizzato fino al soffitto, e la madre come niente fosse ha subito fatto un’altro figlio…
L’infanticidio è un crimine tipico delle donne da sempre.
Leo(Quota) (Replica)
E’ da ieri sera che vi leggo. Odio ogni forma di generalizzazione. Le donne sono cambiate è vero…non sempre in meglio. Voi uomini altrettanto. Ma è anche vera un’altra cosa fondamentale…Ci sono donne non nevrotiche, non protagoniste e molto intelligenti e non sono poche. Bene…o non piacciono perché non particolarmente avvenenti o perché troppo impegnative. E guarda caso, non piacciono proprio a voi maschietti. Non siete voi che le preferite: toniche, giovani, quoziente intellettivo sotto la media e tanto ma tanto gatte morte? E poi prendere le fregature. Ieri sono stata a pranzo fuori con amici e cugini. Ci crediate o meno i maschi non hanno fatto altro che parlare di rughe, cremine , corpi scolpiti, peggio delle donne. Li guardavo schifata e rimpiangevo uomini come mio padre. Questa è la società, la nuova società che produce uomini e donne nella stragrande maggioranza difettati in origine. La cosa è molto più profonda ed ha origini lontane…Ridimensionare o dare colpe sparando nel mucchio è inutile e deviante. Sono sfasate le famiglie e l’educazione dei propri figli. Noi siamo il prodotto finale di un’intera società, che ha o troppo svilito dei ruoli o li ha troppo esaltati. Non c’è stato il passaggio di mezzo e adesso ognuno sgomita per il proprio posticino al sole. Rivendicare dei torti è inutile…andrebbero cambiate le visioni di insieme. Io oggi vedo soltanto uomini e donne sull’orlo di una crisi di nervi.
Nicole(Quota) (Replica)
Non siete voi che le preferite: toniche,
SI
giovani,
DICIAMO NON VECCHIE MA MI SEMBRA OVVIO CHE UNA QUARANTENNE OD UNA VENTENNE E’ ESTETICAMENTE PIU’ GRADEVOLE ED HA QUASI SEMPRE PIU’ VITALITA’ DI UNA SESSANTENNE
quoziente intellettivo sotto la media
ASSOLUTAMENTE NO!!
e tanto ma tanto gatte morte?
E’ UNO DEI TIPI DI DONNA DISPREZZATI DA CHI FREQUENTA I MOVIMENTI MASCHILI.
UNA DOMANDA: HAI MAI FATTO LE CONTESTAZIONI CHE FAI QUI IN UN AMBIENTE FEMMINISTA?
bhishma(Quota) (Replica)
Cara Nicole, ti assicuro che non facciamo nessuna generalizzazione e sappiamo cogliere le specificità, come nel tuo caso. Mi pare di poter dire che siano altre/i che non fanno lo stesso; per capirlo è sufficiente che tu dia un’occhiata al blog di Lameduck, dal quale probabilmente sei venuta a conoscenza della nostra esistenza, per rendertene conto. Siccome però sei una donna intelligente, non ti sei fermata agli insulti e agli strepitii e hai scelto di approfondire. Siamo felici per questo.
Ciò detto, non c’è alcun dubbio che le questioni da te (e da noi) sollevate abbiano cause lontane e profonde. D’altronde siamo qui proprio per cercare di capire cosa sia avvenuto nella nostra parte di mondo (quello occidentale e italiano in particolare) soprattutto negli ultimi trenta-quarant’anni. Il Novecento infatti, è terminato ben prima della sua scadenza naturale; diciamo che gli anni ’70 sono stati il suo crepuscolo. Il terzo millennio si apre di fatto proprio alla fine dei ’70 e ai primi degli ’80; la “nuova era” dell’umanità dominata dal neocapitalismo o, se preferisci, dal mercato globale e globalizzato (con le buone o con le cattive) e dalla sua ideologia, altamente pervasiva e totalizzante (forse anche più di altre, perché molto più sofisticata)
Quali sono stati gli effetti di questo processo sulla relazione fra i generi? E quest’ultima, come si è evoluta (o involuta), comunque trasformata, in questa fase storica? Chi ci ha guadagnato e chi ne ha fatto le spese?
Quali sono i processi e i meccanismi sociali, economici, culturali, psicologici che hanno determinato lo stato di cose presenti?
Quali sono i soggetti (e i gruppi) sociali e di genere che hanno beneficiato dei cambiamenti avvenuti e quali quelli che hanno visto sensibilmente peggiorata la loro condizione?
Le donne sono veramente state il soggetto della trasformazione possibile, come sosteneva il primo femminismo? O qualcosa si è inceppato, qualche altro meccanismo è intervenuto?
Di tutto questo (e anche di altro) stiamo cercando di occuparci, dal nostro punto di vista, come è giusto che sia, con i modesti strumenti di cui disponiamo: l’osservazione della realtà, l’analisi, lo studio, e soprattutto il dialogo, la discussione e il confronto con tutti coloro che sono disponibile a farlo.
Ci auguriamo che tu sia dei nostri. Grazie di esserci venuta a trovare.
Fabrizio Marchi
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Condivido l’intervento di Nicole. Eccetto, invece, quando dice “voi maschietti”, non sapendo che è una parola dispregiativa che invece va riservata solo ai maschi zerbini(tipo, Giosby, che ha commentato prima qui). Comunque, anche sugli uomini, non bisogna generalizzare, cara Nicole, perchè non tutti gli uomini sono attratti da forme di estetismo esasperato,ma vi sono anche coloro che in una donna cercano dolcezza, intelligenza, femminilità e sensibilità, senza essere, quindi, esigenti sull’aspetto fisico.
Comunque, per il resto, davvero di buon senso il tuo intervento. A differenza di lameduck e klarette varie che hanno commentato qui.
Icarus.10(Quota) (Replica)
@Nicole:
“… Odio ogni forma di generalizzazione …”
” …Ieri sono stata a pranzo fuori con amici e cugini. Ci crediate o meno i maschi non hanno fatto altro che parlare di rughe, cremine , corpi scolpiti, PEGGIO DELLE DONNE. Li guardavo schifata e rimpiangevo uomini come mio padre. QUESTA E’ LA SOCIETA’ …”
Se tu sei intelligente dovresti capire da sola le incongruenze che hai scritto.
Ieri sono stato a pranzo con parenti e a cena con amici; che tu ci creda o meno i maschi non hanno mai parlato di cremine e le femmine mai di decadenza della società.
O tu sei sfigata o io sono fortunato, oppure, semplicemente, le cose vanno nella norma, dal tempo dei tempi.
Se tu ti concentri a pensare in termini storici e non contingenti dovresti ricavarne che ogni IO si genera per difetto dai determinismi circostanti: storici, familiari, sociali, geografici, forse pure genetici …, che lo modellano ad uso e consumo di quel Momento. E ogni Momento ha luci ed ombre, essendo l’etica un fatto puramente materiale, non spirituale (a meno che tu non creda nell’anima); essa deriva da una materia, da una massa cerebrale e non da una indefinita coscienza, che nessun microscopio riesce ad individuare.
Leggiti Leucippo e troverai fuorviante proclamare superiorità etiche e comportamentali di un periodo storico su un altro; o di una clitoride su un pene.
Duval(Quota) (Replica)
Anch’io voglio fare i complimenti a Nicole per il suo intervento. E’ venuta qui, ha letto, si è informata, e ha espresso il suo punto di vista, che è da me in buona parte condiviso, senza alcuna offesa gratuita e tantomeno vittimismo.
Per quanto riguarda le generalizzazioni, sono anch’io d’accordo che sia un errore proporle, ma quando si parla di uomini e di donne, se si dispone di un minimo di intelligenza, non si nega certamente l’esistenza di minoranze che si discostano da quanto affermato per i più. Diventerebbe stucchevole ripetere ogni volta” fermo restando le eccezioni…”.
Per quanto riguarda invece il comportamento di molti uomini oggigiorno, ti do ragione: la femminilizzazione del maschio, così come la maschilizzazione della donna, sono in fondo fenomeni ridicoli, frutto del consumismo imperante, che trasforma chiunque in un soggetto di semplice consumo. Al mercato fanno molto comodo gli uomini che acquistano prodotti inutili o superfui, che scimiottano la sensualità femminile, riempiendosi di orecchini, indossando magliette attillate, depilandosi, ecc.. Così come fa comodo che le donne acquistino anche tendenze, caratteristiche più tipicamente “maschili”, come, per esempio, la “consumazione” di prodotti “sessuali” in senso lato. Il fine è sempre quello: vendere di più per riempire le tasche di pochi, attraverso la raffinatissima propoganda mediatica. Al di sopra di qualunque cosa vi è poi la celebrazione della “competizione” come un toccasana per i nostri mali. Come affermato da Fabrizio anche nel suo interessantissimo saggio, il femminismo è stato integrato dal sistema vigente proprio perchè funzionale a esso, in quanto alimenta una ridicola competizione di genere che finisce per sommarsi a quella volta ad “acquistare un posto al sole”, come giustamente tu scrivi, senza il quale si viene considerati poco o nulla nella nostra società.
In merito ai gusti femminili, devo dire che a me le modelle non hanno mai entusiasmato. Mi sembra incarnino una femminilità un pò di plastica. Preferisco invece un tipo di donna più semplice e genuina. Sono poi d’accordo con Icarus quando ricorda alcune caratteristiche che di solito si associano al femminile: queste ultime conservano sempre un grande fascino.
Concludo commentando l’ultima tua frase che mi sembra piuttosto pertinente: donne e uomini sull’orlo di una crisi di nervi. In effetti è quello che anch’io trovo si manifesti di frequente. Uomini e donne sembrano più propensi a insultarsi a vicenda piuttosto che a dialogare e a confrontarsi pacificamente. Io e tanti altri nel sito pensiamo che questo sia dovuto principalmente alla predicazione femminista o similfemminista che continua a inculcare nelle menti di tante e tanti che uomini e donne siano, in fondo, necesariamente in contrapposizione, e che si vogliano fregare a vicenda, a meno che i primi non sposino in toto le loro teorie. La parità fra i sessi, che va difesa a spada tratta, e cosa ben diversa da chi sparge odio, veleno, risentimento reciproco. Sono queste considerazioni ancora tabù. Il pensiero unico le ha rigettate e quindi la loro stessa semplice affermazione risulta blasfema e per molti assurda, ma così non è.
Così come già scritto da altri, gli interventi come il tuo sono sempre graditissimi.
Alessandro(Quota) (Replica)
Siccome sono una persona diretta e sincera ( si, lo sono) Vi comunico di avervi offeso anche io ieri.
Siccome soffro d’insonnia vi ho però cominciato a leggere con più attenzione…mi era dispiaciuto dare dei giudizi approssimativi in base ad un solo post. Con questo non voglio dire di aver cambiato idea, di sicuro ho sbagliato ad emettere dei giudizi un po’ pesanti. Molte cose di voi continuo a non condividerle. Io vi ho seguito dal blog di Klara. Una persona che stimo per la sua intelligenza…anche se non sempre in passato ho condiviso delle sue opinioni. Lei non mi ha mai offesa o bannata. Con educazione si può risolvere o comunque dialogare nel reciproco rispetto delle proprie idee.
@Duval
”Se tu sei intelligente dovresti capire da sola le incongruenze che hai scritto.”
Non ho detto che tutti gli uomini siano così…e nemmeno lo penso. Ma è raro trovare uomini che vadano al di là delle apparenze. Lo stesso dicasi per noi donne.
Non sono una sfigata e nemmeno una femminista. Non appartengo a nessun gruppo, appartengo a me, nel bene e nel male.
Sono separata, non sono un cesso. Mio marito mi trovava poco donna in carriera. Già, perché non mi piace sgomitare e se potessi mi piacerrebbe non lavorare, ma vivere in una casa , meglio se una fattoria…a cucinare, pulire, leggere, guardare film e se avessi dei figli occuparmi di loro. Non per questo io sono una donna sciatta , o una persona poco passionale o una mummietta che non sa cosa dire.
Sono obsoleta, fiera di esserlo.
Ogni contesto storico ha le proprie incongruenze e toppe. La nostra generazione ha però inteso la libertà in modo deviante. Uomini e donne non sono uguali e mai lo saranno e mi sta bene così…Le differenze dovrebbero creare arricchimento reciproco, non divisione. Scimmiottare il maschio è sbagliato, così come lo è il contrario.
P.S.
Devo uscire e non posso essere più articolata ed esauriente.
Ad ogni modo vi ringrazio per l’ospitalità
Nicole(Quota) (Replica)
“Non ho detto che tutti gli uomini siano così…e nemmeno lo penso. Ma è raro trovare uomini che vadano al di là delle apparenze. Lo stesso dicasi per noi donne.”(Nicole)
Condivido, però ricorda che di persone intelligenti in questo mondo ve ne sono, poche, ma ve ne sono. Bisogna cercarle. E non sempre la ricerca va a vuoto.
E comunque, le “apparenze” sono associate a canoni dettati dai messaggi mediatici. E non tutte le persone si lasciano influenzare dai perversi messaggi mediatici. A me, ad esempio, non mi piacciono le veline(nemmeno esteticamente),esteriormente preferisco le donne “normali” e “imperfette”, purchè dolci, femminili e intelligenti, ovvio.
“Mio marito mi trovava poco donna in carriera. “(Nicole)
Nulla contro le donne in carriera. Qui non si chiede il ritorno al patriarcato. Se una donna ha la volontà e le capacità, ha diritto di fare carriera senza per questo essere considerata “meno donna”.
” Non sono una sfigata ” (Nicole)
Mai pensato.Ma anche se lo fossi, noi a differenza di galatea, non proviamo disprezzo per gli “sfigati”, proprio perchè non si può provare disprezzo per una persona sola, sofferente, e in difficoltà sentimentale o sessuale, cioè appunto lo “sfigato”.
” Una persona che stimo per la sua intelligenza…anche se non sempre in passato ho condiviso delle sue opinioni. Lei non mi ha mai offesa o bannata”(Nicole)
Invece, lei ha offeso noi. Gratuitamente. E’ venuta qui per offenderci.
“Ad ogni modo vi ringrazio per l’ospitalità” (Nicole)
Figurati. Qui si ospitali nei confronti di chiunque, a prescindere se si condivide o meno le nostre opinioni. L’importante è dialogare con civilità e senza offendere o insinuare, come invece hanno fatto altre persone qui e altrove.
Comunque, se puoi farti una idea di questo Movimento, solo e soltanto leggendo gli articoli del sito, e non attraverso i commenti degli utenti,me compreso(liberi e personali)(eccetto, ovviamente, di quelli di Fabrizio Marchi, fondatore di questo movimento).
Icarus.10(Quota) (Replica)
Nicole: infatti, come vedi, qui nessuno ti ha offesa né bannata. L’educazione qui è data di default, la differenza è che non si fanno sconti. Non si risponde gentilmente a chi fa spirito di patate, né si lasciano passare le offese per eccesso di educazione o, peggio, “cavalleria”. Tu hai dissentito senza offendere e il tuo dissenso è ascoltato. (Solo, come dice Icarus, fai attenzione a usare la parola “maschietti”: qui non è gradita. Non te lo dico con ira, capisco che probabilmente non te ne rendevi conto. Ma siamo qui anche per puntare il dito su certe parole, parole che ormai si usano senza più riflettere e invece noi vogliamo che si cominci a rifletterci. Dire “voi maschietti” qui dentro è l’equivalente del presentarsi con una pistola dentro un bar: anche se non la usi, dimostri un atteggiamento e da quello sei giudicato nemico fino a prova contraria).
Ora, in merito a quanto hai scritto: la decadenza che lamenti, di una società ridotta a pura ossessione per il fisico, sia da parte delle donne che degli uomini, è esattamente uno dei punti che qui si sollevano. In forme provocatorie, forse, non c’è dubbio, proprio le forme che fanno insorgere le donne al grido di “volete la schiavetta sempre a disposizione”. Niente affatto. Noi non vediamo l’ora di avvicinarci a donne intelligenti, colte, anche non ventenni: io ne ho conosciute e le ho amate, e credo anche molti altri. Quello che stiamo denunciando è l’eccesso di hubris di certe donne che, una volta liberate nel corpo, nell’intelligenza e nel ruolo sociale, credono automaticamente di avere acquisito un potere metafisico. Credono automaticamente di poter giudicare gli altri con le categorie della propria “liberazione”, una liberazione che si pretende per sé ma non si vuole concedere agli altri. Come se, una volta giunta la “liberazione”, l’altra parte dell’umanità non fosse più necessaria, nonostante abbia costruito a prezzo di sacrifici spaventosi l’intera civiltà e la struttura su cui questa si regge. Noi denunciamo la profonda falsità e (concedimelo) l’immoralità di nascondere tutto questo sotto il mito dell’eterna “oppressione femminile”, di un disegno preciso e calcolato volto a tenere ai margini le donne (e il delirio paramistico del collettivo fikasicula la dice lunga sul distacco solipsistico dalla realtà che affligge certe amigdale). Noi diciamo che la sofferenza e l’oppressione è stata di tutti e tutti l’hanno pagata, uomini e donne.
Da come ti descrivi sembra che tu ci consideri persone che vorrebbero le “gatte morte” per reazione al tuo ex marito che ti considerava “poco in carriera”, cioè non dava valore al tuo desiderio di una vita in una fattoria, a pulire e cucinare. Cosa che non è né giusta né sbagliata, ma è il tuo desiderio e quello ha importanza. Ti sei accorta di qual è stata la tua vera incongruenza? Il tuo rimpianto per tuo padre, per “quel tipo d’uomo” che se ascolti la retorica che ci circonda, era il tuo “oppressore patriarcale”. Non noti il cortocircuito fra quello che ti dicono di pensare e quello che senti nel cuore? Pensa con la tua testa. Ascolta Klara, se ti dice qualcosa, ma ascolta anche noi e pensa a noi non come nemici delle donne, perché non lo siamo. Ma neanche accettiamo il mea culpa obbligatorio secondo cui gli uomini sarebbero portatori di morte e le donne portatrici di vita. Questo mea culpa da noi non lo sentirai mai. Siamo una voce che ogni tanto urla e infastidisce, ma in mezzo alle urla dice cose sensate. Perché quello di cui parliamo riguarda noi, ma riguarda anche te. Chi vuole fuggire dal Pianeta degli Uomini Beta lo faccia pure. Non si rende conto che gli Uomini Beta stanno progettando di abbandonare il mondo, e con ciò far mancare un contributo essenziale. La “società che produce uomini e donne difettate in origine” di cui parli è esattamente quella contro cui vogliamo batterci.
Marco Pensante(Quota) (Replica)
Adesso ho più tempo e provo a spiegarmi meglio.
Non ho il complesso di Edipo, l’ho superato da tempo. Intendevo dire, che c’erano degli aspetti della generazione del mio papà, che erano nelle mie corde.
La gentilezza, la galanteria ( non affettata) l’essere disponibile(non zerbino). E anche tanto coraggio.
Tutto questo in molti uomini io non lo ritrovo più. Non sono stata lasciata , mi sono fatta lasciare. E non lo affermo come vanto, anzi…Avrei dovuto agire diversamente e molto tempo prima. Ma non voglio annoiare con le mie vicende personali. Era per fare comprendere la visione di una parte di Universo maschile. Ah, non volevo effettivamente offendere dandovi del maschietto.
La famiglia da patriarcale è diventata monocellulare. I nonni sono stati sostituiti dai media o dagli asili parcheggio. E’ cambiato il mondo, è cambiato il tenore di vita, sono cambiate molte cose. Di conseguenza la donna ha cominciato a desiderare l’indipendenza economica ed anche una propria affermazione sociale al di là della famiglia. Gli uomini hanno cominciato a desiderare sempre più ricchezza e status symbol…Molte donne grazie all’indipendenza economica hanno potuto chiudersi porte alle spalle…Molte donne lavorano fuori di casa per necessità oggettive, perché contrariamente al Video delle Iene che avete linkato, non esistono leggi uguali per tutti. E piuttosto che finire in mezzo ad una strada , si affannano tra lavoro, casa e figli da accudire. Fare i biscotti in casa è un lusso, ma fanno quel che possono.
Poi ci sono quelle che invece aborrono tutto questo, vogliono la famiglia, ma non hanno voglia di fare un caxxo. Vogliono solo essere servite e riverite ‘crescono’ insieme ai loro uomini piccoli ‘mostri’ da gettare nel vuoto di un futuro che si prospetta di cacca per loro e per chi li circonda. I loro uomini le assecondano per pigrizia e perché tacitamente ognuno si fà i caxxi propri. Io insegno, sono precaria, ma insegno…Le mamme peggiori sono le casalinghe di nuova generazione…I padri peggiori sono i loro degni consorti. Vengono a prendere i loro figli a scuola vestiti in modo ridicolo. Scimmiottano i loro figli vestendo come loro.
Dietro una donna cretina, c’è un uomo cretino. Al contrario di tutti voi, io non distinguo tra uomini e donne. Ne parlai anche nel mio blog. Io ne faccio una questione di individui. Io non ho mai pensato che gli uomini tradiscano per esempio più delle donne…Si tradisce in due. Se io donna scelgo un cretino, significa che non sono in grado di discernere, uguale al contrario. E’ sempre questione di scelte.
Se esistono le veline e i tronisti significa che alla base c’è un’offerta ed una richiesta da entrambe le parti. Quindi che ognuno si accompagni ai propri simili. Non si può parlare male di una categoria di uomini o donne geneticamente modificati nel cervello, ma sotto sotto desiderarli o sentirsi esclusi dalle loro scelte. Allora significherà che ‘io’ mi sento esclusa in qualche modo e che rosico per non essere come loro.
Io invece dall’alto della mia ‘superbia’ me ne strafotto. Non voglio essere come loro, non ci penso nemmeno.
E non mi sento sminuita dal fatto che mi piacerebbe vivere in una campagna vicino al mare. So come divertirmi lo stesso, e cerco la compagnia di chi la pensa come me…che sia un compagno o i miei amici.
Ci sono spunti interessanti in questo blog…ma non mi piace poi come si dipana la matassa. Alcuni commenti come quelli di Duval li trovo aggressivi. Vi lamentate di Klara e la bannate , però io trovo molto più offensivo lui su certe questioni.
Vi sembrerà semplicistico questo mio discorso, ma leggetelo tra le righe. Un’ultima cosa…il concetto di bellezza in questo nuovo contesto storico è sotto molti aspetti aberrante e stravolto. Non si guarda più chi ci sta di fronte con i propri occhi, ma con gli occhi del capobranco, maschio o femmina che sia. Ho visto creare falsi miti di bellezza in base a vere e proprie suggestioni ottiche e mentali di massa.
Marco, non ti sembro libera? Io invece si…tantè che vado per la mia strada. Ascolto, leggo tutto, discuto, ma scelgo sempre con la mia testa.
Nicole(Quota) (Replica)
@Nicole”
” Alcuni commenti come quelli di Duval li trovo aggressivi. Vi lamentate di Klara e la bannate , però io trovo molto più offensivo lui su certe questioni.”
Io non so come dirlo: riporteresti una mia frase “aggressiva ed offensiva”, tale da meritare il mio allontanamento da questo luogo?
Può essere che tu abbia ragione ma almeno spiegamelo con un esempio pratico.
Duval(Quota) (Replica)
@Duval
Io in verità non vorrei si bannasse nessuno. Discutere non è mai sbagliato. Ho trovato il tuo atteggiamento aggressivo nei confronti di Chiara. In fondo Chiara ha risposto col lo stesso tono degli altri, non solo il tuo.
A dire il vero c’è qualcun altro che ha proprio esagerato. Non ho nulla di personale contro di te.
Nicole(Quota) (Replica)
” . Al contrario di tutti voi, io non distinguo tra uomini e donne. Ne parlai anche nel mio blog. Io ne faccio una questione di individui.”(Nicole)
E’ quello che da sempre diciamo noi, Nicole.
Le femministe FikeSikule si sono fissate nel presentare il mondo diviso in grossi soggetti monolitici ed omogenei, l’uno in contrapposizione con l’altro: La Donna, sempre e comunque innocente e vittima, e il “maskio”, sempre e comunque colpevole e carnefice(guarda inoltre la becera vignetta di Oliviero Toscani). Di qui la “liberazione contro il maschio assassino” che nell’attuale (falsa) “sinistra” ha sostituito la lotta di classe, cioè la lotta contro il capitalismo per il superamento della società delle classi. Il femminismo pur dichiarandosi di “sinistra” non ha nulla che vedere con la Sinistra.
Invece noi dei movimenti maschili(ripeto, non abbiamo nulla a che vedere con il maschilismo di personaggi come Salvatore Marino), affermiamo che bisogna ragionare sugli individui, non sui generi. Cioè esistono uomini e uomini e donne e donne.
Ora è chiarito l’equivoco?
Icarus.10(Quota) (Replica)
Signor simplicius: prendersi un bel libro in mano, potremmo noi darle dei buoni consigli, e studio, studio, studio, studio e ancora studio. Non si perda d’animo se inizialmente avrà difficoltà a comprendere ciò che vi è scritto: la mente ha bisogno di soffermarsi su svariati argomenti, non solamente sulla passera come lei ha fatto fino a ora. Vedrà che la sua situazione personale migliorerà e poi ci ringrazierà.
Cordiali saluti
Alessandro(Quota) (Replica)
Mi rendo conto di essere per voi troppo terra terra nel mio argomentare, ma preferisco pur avendone le capacità, farmi capire da tutti. Vedo troppi blog farciti da paroloni, e troppa gente fare finta di capire e non ha capito un caxxo!
Oggi ho affrontato l’argomento anche da me…Ritengo in tutta onestà che i toni usati qui da alcuni utenti siano stati di un pressapochismo inaudito e non mi riferisco a Duval ora. Siete voi che avete dato adito ad una difesa ad oltranza da parte di alcuni utenti femmine e non…Il discorso era ed è seressimo, ma andava affrontato a 360°. Donne e uomini l’un contro l’altro armati…ma perché? Il cambiamento c’è stato è indiscutibile, ma su tutti i fronti. Quindi cercare un colpevole è inutile…Bisogna invece capire il percoso…cosa siamo diventati e perché. Cosa fare per limitarne i danni. Non è offendendosi a vicenda che si comprende poi meglio il problema. O arroccarsi sulla propria torre costruita con la sabbia… E parlo anche per me, sia chiaro… anche io alle volte sbaglio pensando di essere depositaria di verità assolute.
Saluti
Nicole(Quota) (Replica)
Nicole:”Siete voi che avete dato adito ad una difesa ad oltranza da parte di alcuni utenti femmine e non..”
Questo non è vero Nicole e se rileggi i post delle tue amiche (ad esempio Chiara,sia qui che sul suo blog dove insiste nel darci dei segaioli esasperati) potresti vedere da te.
Senza contare che ci hanno dedicato post denigratori sui rispettivi blog (i vari Giosby,Lameduck;ChiaraDiNotte) generando da una parte un utile pubblicità ma dall’altra tutta una serie di mistificazioni ed insulti gratuiti anche rivolti a singoli.
Tu sarai anche moderata,però per favore non venirci a dire che siamo ingiusti a censurare certi soggetti che non sanno esprimersi al di là di frasi e considerazioni infamanti.
Luke Cage(Quota) (Replica)
Nicole, in questo blog ciascuno si esprime come crede e come sa, e quindi questo vale anche per te. Mi pare che nessuno qui faccia mostra di sé né assuma atteggiamenti saccenti.
Ciò detto, nessuno da queste parti ha mai offeso nessuno. Cerchiamo di dare a Cesare quel che è di Cesare, nel bene e nel male, nella ragione ma anche nel torto. Questo rimprovero non dovresti farlo a noi ma ad altri/e, e lo sai bene dal momento che tu stessa, con grande onestà, hai ammesso di averci sbeffeggiato su uno di quei blog prima ancora di conoscerci, di sapere chi eravamo.
Bene, ora ci hai visti, ci hai conosciuti, sia pure un poco, e hai potuto constatare che non siamo dei mangiatori di bambini/e ma solo uomini in carne ed ossa che si interrogano, discutono, riflettono, a volte dicono delle cose giuste, altre volte sbagliate, a volte condivisibili, altre meno.
E, come hai potuto constatare, siamo anche capaci di dialogare e di interloquire serenamente anche con coloro che non la pensano come noi se non addirittura affatto. E siamo capaci di farlo anche con quelle persone che fino a pochi minuti prima ci avevano deriso.
Invece di cercare il pelo dell’uovo, come traspare un pochino dal tuo ultimo post, perché non vai dagli “altri” e dalle “altre” a spiegargli chi siamo, come siamo, che non mordiamo, non abbiamo la rabbia né altre infezioni contagiose.
Una volta un esponente di un movimento progressista svizzero chiese ad un grande leader del movimento di indipendenza algerino, cosa avrebbe potuto fare per aiutare il popolo algerino a liberarsi dall’oppressione coloniale francese. “Forse sostegno finanziario, aiuti umanitari “, si chiedeva in buona fede il progressista svizzero.
“Nulla di tutto questo “. gli rispose il leader algerino. “Vai dalla tua gente e raccontagli cosa succede qui. Spiegagli le nostre ragioni. E cambia le cose nel tuo paese, è così che ci aiuterai”.
Sei sempre la benvenuta.
Fabrizio Marchi
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Mi piace capire, comprendere e anche mediare se è il caso. Siccome ravviso cose interessanti in questo blog, mi sembra davvero uno spreco inutile la banalizzazione che si fà su alcuni argomenti come matrimonio o altro. E non mi riferisco a te…potrei citarne di utenti moderati qui dentro pronti al dialogo…ma tanti altri no. Klara avrà esagerato nella reazione, ma obiettivamente anche sull’altro fronte non si è scherzato per nulla. Mi piacerebbe vedervi ‘fronteggiare’ diversamente…E’ un peccato veder disperdere delle intelligenze così. Il mio è un unvito a riparlarne a riparlarvi con altri toni.
P.S.
E’ vero che mi avete trattato con gentilezza, ma è anche vero che io mi sono costretta a pormi in modo più moderato. Ma vi assicuro che se avessi seguito il mio istinto avrei fatto danni. Ma io ero già in qualche modo preparata, avendo avuto più tempo di leggere. Anche perché nonostante io non sia sempre così calmina , questo è un discorso che mi appassiona troppo e merita una diversa evoluzione se possibile.
Non credo da quel poco che conosco Chiara, lei non sia disponibile a un dialogo più sereno…
Nicole(Quota) (Replica)
Cmq, Nicole è una persona onesta. Sta dimostrando di volerci ascoltare, prima di emettere giudizi.
A differenza di altri/e.
Io non ritengo affatto che lei ragioni “tetta terra”(come lei teme che noi crediamo).
Icarus.10(Quota) (Replica)
Onestamente faccio fatica a leggere e prendere seriamente questo post.
Essendo un ex frequentatore di “zoccole” (vezzeggiativo che preferisco) non ho mica capito dove si vuole andare a parare.
Probabilmente non sono abbastanza acculturato come lo scrittore del post ma ho sempre pensato nella mia ignoranza che si andasse a “zoccole” per scopare. Punto.
Magari per divertimento, per evasione da momenti di monotonia, per piacere … ma mai con tutte queste implicazioni mentali. Scusate ma ho sempre scopato solo per divertirmi e non mi sono mai posto problemi di tipo esistenziale lontanamente simili a quanto descritto nel post.
Poi.. si può arrivare a discutere sull’etica di andare a pagare una donna per scopare ma questa è un’altra cosa. Infatti ho smesso perchè la pratica sul campo mi ha fatto capire che per una che lo fa per scelta coerente e precisa, ce ne sono migliaia che lo fanno perchè costrette o che non hanno scelta, argomento però OT rispetto al post.
“Maschio puttaniere e pornomane” si definisce l’autore del post… azzo è la mia descrizione. Puttaniere di lungo corso, pornomane con frequentazioni su ongi tipologia di forum attinente il sesso, grande scaricatore di film, foto e quanto altro su ogni tipo di pratica sessuale. Mi mancano per scelta, gli snuff movies e quelli pedofili ma per il resto …ho visto di tutto.
Perchè? Perchè sono curioso ed avevo scoperto il web con tutte le sue implicazioni, positive e negative.
Tutto lasciato alle spalle, come ho smesso di fumare ho smesso anche con il resto.
Un altro passo interessante parla dello stress da abbordaggio…bello .. a me è sempre piaciuta l’adrenalina del “primo contatto”. Spesso era solo visivo ma dal primo secondo dipendeva quasi tutto.Stressante? Beh un pò..ma era anche eccitante, stimolante. Se si vuole una cosa tipo: “piacere mi chiamo giorgio, scopiamo?”… allora siamo ancora rimasti alla filmografia hard stile “rocco e suo fratello”.
Poi non ho capito cosa volesse dire il discorso sulle “avances” , magari qualcuno me lo spiega. Di mio ho capito che le donne dovrebbero avere più iniziativa sessuale. ..Azzo.. secondo me ne hanno già troppa.
a.y.s. Bibi
Bibi(Quota) (Replica)
Caro Alessandro, sulla questione dei libri in effetti potrebbe esserci qualche divario, restano degli interrogativi sul segno da associare al differenziale e sul livello di consapevolezza. Sull’uso del “Lei” invece approfondisco, è un retaggio medioevale che pone distanza, oggi utilizzato da chi sta sulla difensiva, e/o da chi vuole usare la struttura del liguaggio come mezzo per porsi in posizione dominante, tipico di società conservatrici strutturate in caste a bassa mobilità sociale (Tedeschi, Giapponesi e Italiani ad esempio). Preferisco il tu, tipico di popoli vincenti e aperti come gli romani e gli britannici, che mette a confronto le persone su un piano esplicitamente paritario e privo di presunzioni. La diagnosi sulla crisi da astinenza resta invariata, e invece che soffermarsi su libri (lodevole e piacevole ma in questo caso poco produttivo trattandosi prevalentemente di razionalizzazioni autocommiserative), Ti suggerisco di ridimensionare certi onanismi letterari. Ti proporrei invece di focalizzarTi sulla autocritica costruttiva e su come migliorare l’interazione con il gentil sesso, cercando di guardare la realtà per quello che è, adattandosi all’ambiente, evitando l’autocommiserazione, e magari recuperando un po’ di autostima strada facendo. I risultati Ti sorprenderanno.
P.S. mi dicono che il mod bontempone abbia pubblicato la mia email… azione da checca isterica se risultasse confermata, anche perchè confermerebbe una certa pochezza di fondo che si intuisce dietro il velo del preteso approfondimento letterario e psicologico!
Simplicius(Quota) (Replica)
Simplicius, nel merito di risponderà Alessandro, se lo riterrà opportuno.
Relativamente alla pubblicazione della tua email, è vero, l’ho fatto, incautamente ma assolutamente in buona fede, sempre che tu possa e voglia credermi. Molti che scrivono lo fanno da email “fasulle”, “taroccate”mentre quelli che scrivono con email “vere” sono quelli che partecipano al dibattito e non hanno alcun problema nel palesarsi. Come ribadisco, incautamente, senza pensarci troppo, ho pubblicato la tua email solo perché volevo risponderti senza però pubblicare il tuo commento che ritenevo inultimente ingiurioso nei nostri confronti. In questo modo ho però commesso un errore. Non ho alcuna difficoltà ad ammetterlo e ti chiedo scusa per questo.
Ti assicuro che è stato solo un gesto spontaneo, non certo animato dalla volontà di esporti o di violare la tua privacy, anche se involontariamente l’ho fatto. Chi lavora commette errori, chi non fa nulla non ne commette. E per gente come noi, abituata ad esporsi in prima persona, può succedere di incappare in errori di questo genere, se vuoi in qualche caso anche per un eccesso di sicurezza e di leggerezza o avventatezza (succede nelle migliori famiglie…).
Comunque, dopo poche ore per la verità, ho riflettuto sulla cosa (cioè sull’errore commesso, sia pure in buonissima fede) e ho provveduto a cancellare il mio post dove menzionavo la tua email. Quindi la tua email sarà stata sul blog per un paio d’ore all’incirca, credo.
“Detto ciò, rimando al mittente il “checca isterica” che testimonia ancora una volta il livello e la qualità degli argomenti da te proposti. Peraltro, come espressione, non mi sembra il massimo del “politicamente corretto”. Anzi, direi che potrebbe trattarsi di un’espressione omofoba e profondamente offensiva nei confronti degli omosessuali. O no? Mi meraviglia, dal momento che proviene da un uomo che frequenta siti che dovrebbero essere molto sensibili alle tematiche dei diritti delle donne e dei gay. Che direbbero le varie Klare o Lameduck se ti esprimessi in questi termini nei confronti degli omosessuali?
Fabrizio Marchi
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Bibi
“Di mio ho capito che le donne dovrebbero avere più iniziativa sessuale. ..Azzo.. secondo me ne hanno già troppa.
a.y.s. Bibi”
Eccone un altro che ha capito tutto…
Sai, al 99% mi ricordi un mio amico: sarai mica lui?
… no, non sei lui, ma un suo (quasi) clone, sicuramente sì. Mah…
Silver(Quota) (Replica)
Simplicius
“La diagnosi sulla crisi da astinenza resta invariata, e
“invece che soffermarsi su libri (lodevole e piacevole ma in questo caso poco produttivo trattandosi prevalentemente di razionalizzazioni autocommiserative), Ti suggerisco di ridimensionare certi onanismi letterari. Ti proporrei invece di focalizzarTi sulla autocritica costruttiva e su come migliorare l’interazione con il gentil sesso, cercando di guardare la realtà per quello che è, adattandosi all’ambiente, evitando l’autocommiserazione, e magari recuperando un po’ di autostima strada facendo. I risultati Ti sorprenderanno.”
_______
Sì, effettivamente la tua è una “diagnosi” alquanto… semplice. Il che sta a dimostrare, una volta di più, quello che vado ripetendo da una vita (questo a prescindere dal potere morale femminista e tutto il resto): e cioè che gli uomini sono il problema N°1 degli uomini.
Silver(Quota) (Replica)
Non a caso in passato aprii questa discussione.
http://questionemaschile.forumfree.it/?t=12678742
Silver(Quota) (Replica)
Mannò Silver, è che noi davvero sopravvalutiamo il maschile, lo dobbiamo idealizzare perchè altrimenti non ci riamane più nulla (in cui credere), ma se stiamo a guardarlo con occhio critico, ci accorgiamo, come ahimè mi sono accorto io, e mi pare anche te, che anche da questo versante….la madre dell’imbecillità è davvero sempre gravida.
Animus(Quota) (Replica)
@ silver
ho letto la tua “illuminante” discussione, a proposito c’è un corso speciale per avere simili pensieri o vengono naturali?
Cmq..tornando alla discussione, secondo me è possibile “empatizzare” tra uomini, molto più difficile è “simpatizzare” quando qualcuno risponde in un certo modo ed argomentando con “arguzia” e “profondità” come ad esempio (ad esempio..quindi del tutto casuale il riferimento) hai fatto tu.
A proposito, non penso proprio di averti mai incrociato..se poi dice sarei un tuo amico…questo è assolutamente impossibile.
a.y.s. Bibi
Bibi(Quota) (Replica)
Bibi
“ho letto la tua “illuminante” discussione, a proposito c’è un corso speciale per avere simili pensieri o vengono naturali?”
Basta essere in possesso di un cervello pensante…
Bibi:
“A proposito, non penso proprio di averti mai incrociato..se poi dice sarei un tuo amico…questo è assolutamente impossibile.”
Diciamo pure che io ne ho incrociati tanti, ma tanti come te, perciò è come se fossimo… amici.
Silver(Quota) (Replica)
Animus
“Mannò Silver, è che noi davvero sopravvalutiamo il maschile,”
Animus, io non ho mai sopravvalutato il maschile, benché di certe questioni me ne occupi da parecchio tempo, così come non sopravvaluto mai niente.
Cosa vuoi che possa sopravvalutare un uomo disincantato come me?
Silver(Quota) (Replica)
Caro Fabrizio,
immagino che venendo a parlare di corda in casa dell’impiccato certe eruzioni emotive siano da mettere in conto anticipatamente. Vedi, il problema non è semplicemente che Tu abbia pubblicato la mia mail (peraltro ho il coraggio delle mie opinioni e la cosa non mi smuove più di tanto), ma nelle motivazioni e nelle modalità. Non ho avuto modo di leggere il tuo commento, quindi resto sulle questioni di fondo. Innanzi tutto la verifica di una mail non implica il doverla pubblicare, e hai scelto consapevolmente di pubblicare un indirizzo mail piuttosto che un nick. Inoltre il fatto stesso di pubblicare una replica senza far conoscere il messaggio a cui si replica è un modo scorretto di fare comunicazione. Bada che lo dico per puntualizzare, per me la questione si è chiusa con le Tue scuse. Sulla questione lessicale invece chiarisco, “checca isterica” è uno stereotipo, che nell’immaginario indica un personaggio dalle reazioni prevalentemente emotive, che non affronta le questioni con correttezza e razionalità. Il che mi sembra compatibile con l’accaduto. Ritiro il termine a valle delle scuse, sostituendolo con un più moderato “infiammabile” ;). Ammetto di aver un gusto insano per le metafore piccanti, che trovo più divertenti e veritiere del “politically correct” con cui spesso si rifilano al prossimo stilettate e ragionamenti lontani dalla realtà. Il termine utilizzato è ben lontano dalla condizione di “omosessuale”, cui di solito corrisponde una persona più colta e sensibile della media. Ma questo gli interessati lo sanno benissimo. Sulla questione dell’opinione delle varie Lameduck (di cui apprezzo le critiche cinematografiche e con cui sono spesso ma non sempre d’accordo) e Klare (che invece non conosco proprio), beh torno sul problema della autostima, credo di poter convivere con delle divergenze di opinione, ammesso che davvero mi vedano come un “omofobo cattivone”.
Simplicius(Quota) (Replica)
Simplicius, ho utilizzato l’arma dell’ironia, immagino tu lo abbia intuito, non ho certamente la presunzione di poterti conoscere leggendo quattro righe, piuttosto cattiva certamente, come immagino l’abbia utilizzata tu per screditare un sito/blog che non apprezzi. E’ un modo di fare che ho già attuato verso altri denigratori di Uomini Beta, i quali ci hanno proposto le tue stesse considerazioni buttandola sull’ironia piuttosto pesante, senza che mai fossero stati chiamati in causa da nessuno dei frequentatori del sito in precedenza, presentandosi poi qui piuttosto seccati del trattamento ricevuto in risposta( chi la fa, l’aspetti, detto popolare che conserva sempre una sua validità). Perchè se tu credessi davvero a ciò che hai scritto, cioè che è tutto un problema di passera qua dentro, sarei un pò preoccupato per te, perchè avresti la presunzione di conoscerci tutti, il che mi sembra alquanto improbabile, ignorando al tempo stesso anche tutta una serie di questioni qui trattate che mi sembra non siano frutto della nostra fantasia e soprattutto non imputabili alla nostra astinenza da passera . T’invito, quindi, a leggere con più attenzione ciò che viene qui proposto. Oltre agli articoli di Barnard, vi sono considerazioni che vanno dai problemi socio-economici di molti uomini e donne beta, fino ai nuovi privilegi di genere, passando dalla mannaia securitaria in corso fino ai problemi della giustizia italiana e alle sue strane sentenze. Spero che tu non replicherai affermando che la mia era un’offesa, invece la tua era una gentile osservazione, come già fatto da altre.
Detto questo, ti tendo la mano. Mi considero un uomo di pace e mi piace ricucire subito gli strappi, assumendomi anche le mie respoonsabilità, in questo caso un colpo basso in risposta a un altro colpo basso.
Alessandro(Quota) (Replica)
@ Silver
“Basta essere in possesso di un cervello pensante…”
capito..e tu dove lo affitti il tuo per queste cose? hai fatto un leasing ad ore o ti bastano pochi minuti?
“Diciamo pure che io ne ho incrociati tanti, ma tanti come te, perciò è come se fossimo… amici.”
difficile..perchè quelli che incrociavo io di solito galleggiano..ma se tu galleggi ..allora può darsi..forse anche fratelli.
“Cosa vuoi che possa sopravvalutare un uomo disincantato come me?”
minchia..vuoi vedere che è “silversurfer” o un agente segreto? sarà mica un Alfa in incognito per spiare i beta???
a.y.s. Bibi
P.S. al moderatore e webmaster..bello questo sito, tanta bella gente.
Bibi(Quota) (Replica)
@ Silver
“Basta essere in possesso di un cervello pensante…”
capito..e tu lo affitti ad ore o ti bastano pochi minuti al giorno per l’uso che ne fai?
“Diciamo pure che io ne ho incrociati tanti, ma tanti come te, perciò è come se fossimo… amici.”
Difficile, perchè quelli che incrocio io di solito galleggiano, ma se tu galleggi, allora può darsi…magari più che amici.
“Cosa vuoi che possa sopravvalutare un uomo disincantato come me?”
Minchia..sarà mica “silversurfer” o magari un agente segreto infiltrato dagli alfa per gettare scompiglio nel mondo dei beta?
a.y.s. Bibi
P.S. complimenti al moderatore del sito, bella gente si incontra.
Bibi(Quota) (Replica)
Caro Simplicius, intanto ti faccio notare che per la prima volta da quando hai fatto la tua comparsa su questo blog, ti sei rivolto al sottoscritto e agli altri in modo serio e argomentato, senza offendere nessuno, come invece hai fatto precedentemente. Se sei onesto, lo potresti serenamente ammettere e faresti un gran gesto.
Sarebbe un atto molto importante, da parte tua, chiedere scusa a tutti, così come io ho fatto con te, per il sarcasmo di bassissima lega in cui ti sei prodotto nei nostri confronti.
Sono certo che saresti apprezzatissimo da tutti. Non solo, potrebbe essere il modo per inaugurare un dialogo e un confronto magari serrati, animati ma al contempo sereni e gettare alle ortiche una volta e per sempre quegli atteggiamenti falsamente ironici ma in realtà provocatori che non sono di utilità a nulla e a nessuno.
Relativamente al mio errore, posso solo dirti che (ribadisco, incautamente), ho fatto un copia-incolla del tuo messaggio, avendo deciso di bannarlo perché lo ritenevo gratuitamente offensivo, per mostrarlo agli altri. Tutto qui. Nessuno ha perso la trebisonda. Poi naturalmente, dopo qualche ora ci ho riflettuto, anche un po’ casualmente per la verità, mentre rileggevo i vari commenti sul blog, e l’ho tolto, essendomi reso conto dell’errore di metodo commesso.
Ciò detto, vuoi che ti elenchi tutte le vicende personali, professionali, politiche, politico-giudiziarie e professionali-giudiziarie nelle quali sono incappato e rimasto coinvolto diciamo nell’arco di 35 anni? Allora, vediamo un po’, mi sono beccato denunce e querele per:
occupazione di beni immobili (le occupazioni della case sfitte), blocco stradale, oltraggio, violenza e resistenza a pubblico ufficiale (durante le manifestazioni), violenza privata (tradotto: botte agli e con gli avversari politici), danneggiamenti , porto d’arma impropria e propria (eh che vuoi farci, pure questa…), adunata sediziosa, associazione sovversiva (questa m’ha pesato sul groppone per un po’ di tempo e poi c’è stata l’amnistia), furto con scasso, tentata rapina (noi li chiamavamo espropri proletari, lo stato li chiamava rapine e tutto sommato aveva in parte ragione), fabbricazione, detenzione e uso di materiale incendiario (eh sì, pure questo), e varie altre cosucce che è inutile ora stare a ricordare, comunque amnistiate (sempre atti, giusti o sbagliati, motivati da ragioni ideologiche, di cui vado comunque fiero, non certo per delinquenza comune).
Ho fatto battaglie dovunque, nelle strade del quartiere dove sono nato e cresciuto (che non era proprio Beverly Hills) nelle piazze, a scuola, all’università, sul lavoro, nei luoghi di lavoro e poi anche nelle istituzioni e nelle assemblee elettive, come militante, dirigente politico eletto in amministrazioni e poi come giornalista, in Italia e al’estero. Ho fatto per anni su e giù per la Cisgiordania e la Striscia di Gaza come reporter e una volta (tra le tante che mi sono capitate di tutti i generi) mi sono anche beccatto una raffica di mitragliatrice a pochi piedi, sparata da un tank dell’esercito dell’ ”unica democrazia del Medioriente”… Mi sono puntualmente cibato (figuriamoci) anche gli strali di qualche collega israeliano che mi ha accusato per calunnie e quindi mi sono pure sopportato qualche bell’interrogatorio non dei più piacevoli (in Italia la Benemerita è un po’ più ruspante) da parte degli asettici e tutti d’un pezzo (diciamo così…) poliziotti israeliani che a un certo punto hanno deciso che ero un “indesiderato” e mi hanno rispedito a casa senza troppi complimenti…
Tutto questo, permettimelo, non voglio entrare nel merito né sollevare altre polemiche di cui non me ne può importare di meno (però è anche giusto per rispetto nei miei confronti), mentre tanti altri/e pensavano alla carriera, al posto al sole o a fare soldi, magari facendo marchette, reali o metaforiche…E vale per tutti, non solo per le escort, sia chiaro…
Quindi, prima di parlare, di dare fiato alle corde vocali e sputare veleno sugli altri (mi rivolgo a tutti, non certo solo a te) è bene fare una decina di respiri, guardarsi allo specchio e pensare bene a cosa si sta per dire o per fare…Come ripeto, vale per tutti, per me (che avrei dovuto farlo prima di quel banale copia incolla), per te (prima di provocare gratuitamente) e per altre/i che forse non hanno l’imprimatur morale per potersi permettere di lanciare anatemi e soprattutto di insultare.
Di conseguenza, caro Simplicius, abbi pazienza, non ho perso la calma in tutte quelle occasioni, figuriamoci se potevo perderla in questa…
Detto ciò, ero irritato, nessuno lo nega. Anzi, io non sono un santo né sono qui per recitare la parte del moderatore equilibrato ed equilibrista (errori a parte ma quelli li ho sempre commessi e purtroppo di ben più gravi, come tutti, ne commetto ancora e continuerò a commetterli).
Ma ora che abbiamo ripristinato, spero definitivamente, un clima di serenità, vogliamo dire che per giorni e giorni siamo stati derisi, ingiuriati, sbeffeggiati, irrisi, insultati su tre o quattro blog e anche sul nostro? (evidentemente qualcuno non si accontentava di farlo sul suo, doveva venire a farlo qui). Ne vogliamo parlare ora che siamo tutti più tranquilli?
Devo ricordarti ciò che è stato detto di noi? Vuoi che faccia una carrellata? Non ce n’è bisogno perché lo sai benissimo…
Nicole, una ragazza che è intervenuta più volte sul nostro blog in assoluta serenità, pur dissentendo (e in altrettanta assoluta serenità le è stato risposto), ha affermato, con dignità e onestà intellettuale, di aver preso parte al festino, cioè di averci sbeffeggiato, pur senza conoscerci e senza sapere nulla di noi…(e va bè…). Poi è venuta qui e naturalmente è stata costretta dai fatti a cambiare idea su di noi, pur rimanendo sulle sue posizioni. Ci auguriamo che continui a rimanere fra noi e a partecipare al dibattito.
Ecco, lo stesso chiedo a te. Molto serenamente. Vuoi entrare nel merito delle questioni da noi sollevate? Vuoi partecipare seriamente alla discussione? Sei il benvenuto.
Sono certo che potrebbe scaturirne qualcosa di positivo. Molte volte nella vita le cose vanno in questo modo. Si parte male e si finisce bene. Meglio questo che il contrario. O no?
Non deludiamoci vicendevolmente. Cerchiamo di dare il meglio di noi stessi. Ce ne avvantaggiamo tutti.
Buona discussione!
Fabrizio Marchi
P.S. perdona la lunghezza ma era necessario chiarirci
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
bibi
“Minchia..sarà mica “silversurfer”…”
Bingo! Se ti interessa, stasera potrai ammirarmi su Canale5, contro i Fantastici Quattro.
Buona serata e buon divertimento, bibi.
Silver(Quota) (Replica)
linteressante punto di vista, ma.. come la mettiamo con quegli uomini che quando sei tu a chiedere in qualche modo si sottraggono?..è tutto meno semplice di quel che sembra..
emanuela(Quota) (Replica)
Bè, cara Emanuela, non è detto che si debba piacere sempre e comunque proprio a tutti…Potrebbe anche essere presa, sia pur lontanamente, in considerazione, questa ipotesi e accettare di prendere ogni tanto, ma proprio ogni tanto, una “buca”, come si suol dire. Considera che per la stragrande maggioranza degli oppressori, pardon, degli uomini, abituati a proporsi sempre e comunque (altrimenti se aspettano l’iniziativa femminile possono anche invecchiare in santa pace) la “buca” è un evento praticamente normale, non dico sistematico, ma insomma…non ne fanno certo un dramma…Forse se cominciaste un pochino, solo un pochino, a ragionare in questo modo anche voi, tutto sarebbe più facile, non trovi?
Ciò detto, siamo felici del tuo contributo e sei la benvenuta in questo sito. Speriamo di avere presto altri tuoi interventi.
Fabrizio
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
@Bibi:”Alpha o beta?..no, solo merda.”
Nonostante questa tua affermazione sul post scritto nel tuo blog, Bibi, io vorrei congratularmi con te.. hai centrato il punto.. o meglio piu’ punti.
In primis, in quanto entrambi le posizioni possono essere ricoperte da gente di merda, in secundis in quanto entrambi, nonostante le disparità piu’ volte espresse in questo ed altri contesti, vanno a defecare, rendendoli quindi l’uno non superiore all’altro..e qui c’e’ nascosta un altra perla di saggezza che, sono certo, avrai colto. la terza interpretazione di tale affermazione sussiste che in questa diatriba e/o presa di posizione le cause generanti sono semplicemente merda spalata a scapito dell’altro, la verità quindi vuole emergere dalla merda che gli alpha svangano sui beta in genere. Poi c’e’ un’altra interpretazione, cioè che se e’ pur vero che dai diamanti non nasce nulla, mentre dalla merda nascono i fiori, c’e’ quindi la speranza che possa un giorno essere raggiunta la soluzione alle questioni importanti piu’ volte citate in questo sito, oppure si potrebbe cogliere un bellissimo proverbio:”Non sempre chi ti mette nella merda lo fa per farti male e non sempre chi ti ci leva lo fa per il tuo bene”… e come ultima interpretazione, se una persona di merda come te viene ancora qui a disquisire nonostante tutto, significa che o gli piace sguazzare nella merda, oppure anche nelle persone di merda si puo’ trovare una ricchezza… Sorvolo su quanti soldi facciano con la merda le varie ditte di autospurgo solo per non enfatizzare troppo l’ultimo commento.
Mucha Mierda Bibi!
Damien(Quota) (Replica)
che disgusto sentire ancora qualcuno dire «io sono sceso dal mio piedistallo di privilegi e superiorità per tendere una mano a voi, donne stupide e lente di comprendonio, e voi mi avete rifiutato!».
l’umiltà, questo concetto sconosciuto.
voi “uomini beta” state male, e sarete pure “di sinistra”, ma siete degli stronzi maschilisti, e ve lo dice uno che il pisello ce l’ha.
uomo disgustato(Quota) (Replica)
E meno male che ha anche il pisello l’uomo disgustato… Noi saremmo i maschilisti e lui se ne esce con questa “perla”…
Complimenti, veramente un gran contributo alla discussione…
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Bisogna capire il povero uomo disgustato, vive ancora in uno strano mondo in cui gli uomini (tutti gli uomini) stanno su “un piedistallo di privilegi e superiorità”. In quel mondo, l’indignazione di uomo disgustato è giustissima e sacrosanta. E dire “maschilista” è un insulto, invece che un complimento.
Ciao, uomo disgustato, manda una cartolina dal tuo strano pianeta, prima o poi.
Marco Pensante(Quota) (Replica)
Uomo disgustato, un pò meno disgusto e un pò più di realismo. Sveglia!
Alessandro(Quota) (Replica)
Però certi uomini sono veramente disgustosi: ma di quali privilegi parli? Tutti i giorni mi devo fare un sedere così per sopravvivere, e prima di me mio padre, e prima ancora mio nonno, che da grande privilegiato si ammazzava di lavoro nelle miniere per dare un pò di pane a moglie e figli.
Scusa lo sfogo, Fabrizio, però veramente stiamo superando il limite della decenza.
Alessandro(Quota) (Replica)
uomo disgustato:
“che disgusto sentire ancora qualcuno dire «io sono sceso dal mio piedistallo di privilegi e superiorità per tendere una mano a voi, donne stupide e lente di comprendonio, e voi mi avete rifiutato!».”
________
Da pinco pallino qualunque, figlio di una casalinga e di un operaio specializzato, nonché nipote di due casalinghe sposate rispettivamente ad un muratore e un operaio, non so se “ridere” o “piangere”.
Intendiamoci, non che i tuoi discorsi mi stupiscano, dato che sono triti, ritriti e più vecchi di Matusalemme; ma, insomma, anche alle sciocchezze dovrebbe esserci un limite.
“Piedistallo? Superiorità e privilegi sulle donne”… ?!?
Mai saputo cosa siano, amico mio; e come me non lo sanno milioni di pinco pallini qualunque.
Ehi, “uomo disgustato”, torna nell’Italia del XXI secolo; lascia perdere quello strano e deformato mondo in cui vivi…
Silver(Quota) (Replica)
“Uomo disgustato”, secondo la mia umile opinione non
hai capito un beneamato Czo.
Io credo che vi siano uomini lenti di comprendonio e stupidi che continuano a tendere la mano a donne e femministe a loro difesa…. come tu stai facendo col tuo pregiudizio che noi (io) dovrei ritenere le donne stupide e lente di comprendonio.
Il problema é questo….
Quà ce ne sbattiamo del rifiuto delle donne perché non
vogliamo essere dipendenti dal loro giudizio.
Il problema principale é la stupidità degli uomini, non delle donne, come il tuo post dimostra.
E da cosa saresti disgustato… da noi a difesa delle donne?…. ma vfc..
mathias4(Quota) (Replica)
Si dovrebbe cercare di tendere la mano verso gli uomini per cercare di ristabilire una solidarietà di genere maschile che ogni giorno viene sempre più distrutta……prima di scrivere consiglierei (e la cosa vale anche per me ) di informarsi meglio altrimenti non facciamo che scrivere stronzate che hanno solo a che fare con la nostra immaginazione dettata dai nostri condizionamenti.
L’uso di internet con la sua gran mole di informazioni
può fare di questi scherzi…….. andiamo in una pagina e ci vediamo solo ciò che vogliamo noi, in base ai nostri indottrinamenti…. io capisco….. capita anche a me… ma “uomo disgustato” ha toccato il culmine.
Ha condensato anni di veleno femminista in due parole. Quello che si chiama “mente acciecata”, tipico delle femministe.
C’é sempre una virilità vacillante negli uomini che non possono soffrire gli altri maschi e sputano sulla dignità maschile, ma questi per la femministe ora sono diventati “gli uomini col pisello” .
Il pisello c’é l’ha chi fa la causa delle femministe, ma come può avere il fallo uno che non sopporta nemmeno il suo stesso genere.
Vorremmo essere noi a decidere quando abbiamo il fallo, non farcelo dire dalle femmine, altrimenti il nostro
pisello, non é un pisello, ma in realtà una vagina. O no?
Probabilmente quando capirà ciò che si cerca di dire
non posterà più alcunché e chiuderà lì la faccenda.
mathias4(Quota) (Replica)
Ciao Mathias e benvenuto. Devo però avvertire anche te che le regole di questo blog sono il rispetto per l’altro e l’educazione. Questa volta ho pubblicato egualmente il tuo post in cui ti esprimevi con un linguaggio non appropriato nei confronti di Uomo disgustato (il quale anche lui ha avuto un uscita molto poco felice). Da ora in poi però tieni conto che questa è la regola (che vale per tutti ovviamente).
Ci si può confrontare, anche in modo serrato, scontrare, dividersi, ma sempre nel rispetto degli altri e delle loro opinioni.
Ancora una volta benvenuto, e buona discussione.
Fabrizio
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Capisco. ……Ma vorrei porre una domanda che nessuno é ovviamente
obbligato rispondere… se voi fate la professione (per esempio) di banchiere e si presenta da voi uno che dice: “mi dia una bistecca di vitello, cretino” cosa gli rispondete? Con questo non voglio dire che io abbia capito qualcosa….ovviamente……….ho risposto perché nella mia infinita ingenuità certe frasi mi lasciano ancora perplesso.
Ancora non riesco a rendermi conto che la famosa frase di Einstein sull’infinità dell’universo… e alcune allusioni sulla mente umana é in realtà una affermazione vera.
mathias4(Quota) (Replica)
Mathias, non pensare che non ti capisca, tutt’altro…e anche a me ha disturbato quell’affermazione di quel tale, Uomo Disgustato,
Tuttavia anche tu devi cercare di capire me. Per mantenere la discussione ad un certo livello è necessario dotarsi di regole e far sì che vengano rispettate, tanto più da coloro che ci sono maggiormente vicini idealmente e dai frequentatori più assidui del sito che sono proprio quelli che più degli altri devono dare l’esempio.
Cristina ed Eraclea: grazie intanto a Cristina per i complimenti sul blog e grazie ad entrambe per le vostre riflessioni sulle quali mi pronuncerò appena possibile. Benvenute nel blog degli Uomini Beta.
A presto!
Fabrizio
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Temo di essere OT dentro questa discussione, ma vi ho scoperti da poco e per puro caso, devo leggere con attenzione tutti gli articoli e i commenti, ma devo dire che sono decisamente interessato e affascinato da queste tematiche da sempre monopolio delle varie correnti del femminismo. Sono della generazione “che ha fatto il 77” e ho vissuto in prima persona la rottura operata da certo femminismo nel movimento. Certo la mia impostazione marxista mi fa ritenere che i sessi sono due, ma il genere è uno… Insomma l’articolo di Barnard mi pare aria fresca, e credo che vi seguirò con molta attenzione e riconoscenza.
sergio(Quota) (Replica)
Caro Sergio, non hai alcuna ragione per sentirti OT, anzi, ti do ufficialmente il benvenuto. E chi te lo da è un ex “settantasettino” e di formazione marxista come te.
Non so se sei giunto alle nostre stesse conclusioni sul femminismo e sul “femminile”, per lo meno per come ha scelto di declinarsi negli ultimi 40 anni nel nostro sistema, in ogni caso ti invito a visitare con attenzione il nostro sito e a leggere in particolare il nostro Manifesto (il Movimento Beta), la nostra Carta dei Principi e naturalmente gli altri articoli della homepage e quelli contenuti nello spazio “editoriali” e “articoli” dove potrai evincere la nostra filosofia, il nostro orizzonte, i nostri valori, la nostra interpretazione della realtà e in particolare della relazione fra i generi.
Lo spazio dei contributi è invece aperto ai contributi esterni anche laddove questi non fossero in linea con le nostre posizioni. Il blog infine è assolutamente libero e ciascuno può esprimere le proprie opinioni, anche in totale dissenso con le nostre ovviamente, purchè nel rispetto assoluto degli altri.
Buona discussione e grazie del contributo che speriamo vorrai dare.
Fabrizio
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Mathias: Vorremmo essere noi a decidere quando abbiamo il fallo, non farcelo dire dalle femmine, altrimenti il nostro
pisello, non é un pisello, ma in realtà una vagina. O no?
Perfettissimo. Iniziamo da quì. Non possiamo non iniziare da quì, dall’autodefinizione del maschile, dalla comunità maschile. Il confronto col femminile può esserci ma dopo (in senso logico, intendo, e non cronologico), che è poi quello che il femminismo ha fatto col femminile e che oggi rimprovera ai maschi cercando di limitarne ogni spazio esclusivo di espressione.
armando
armando(Quota) (Replica)
Così anche per la paternità: è la madre a sapere come si fa il padre e a dare la patente per la paternità. La civiltà dove la follia è norma e giustamente per non correre rischi di isolamento ci preoccupiamo di insegnarla a tutti i popoli della Terra.
ckkb(Quota) (Replica)
“Solo una donna, una sola, ha apprezzato quel mio calarmi nell’arena coi panni sudici in bella vista”
Ma mica te l’ha chiesto qualcuno di scrivere qualcosa in merito, oltretutto io sono favorevole alla prostituzione, basta che chi fa la professionista del sesso lo faccia per scelta e non per imposizione perché sfruttata. Quindi la questione “panni sudici” direi che è una questione soggettiva e tu stesso ti tiri la zappa sui piedi.
“Se io dovessi fare lo sforzo emotivo che fate voi tutte le volte che ci abbordate, sarei paralizzata dal terrore. E se a ‘cacciare’ in questa cultura dovessero essere le femmine invece degli uomini, credo che sarei stata sola tutta la vita”.
Io questo incredibile sforzo l’ho fatto più di una volta, posso garantire che non sono mai stata terrorizzata. In quanto alla questione uomo-cacciatore, donna-preda non ti suona un po’ antico? A me tutto questo non torna e non conosco una sola donna che corrisponda a questa.
Ma poi tutta ‘sta faccenda del “sesso ludico”.
Io sono dell’avviso che una può darla o no, se non la vuole dare nelle modalità, nei tempi che desiderano gli uomini è liberissima di farlo.
Poi l’uomo è liberissimo di passare oltre.
Questa sofferenza non la vedo.
Ma quale sofferenza? Nella maggior parte del mondo si soffre la fame, non la mancanza di sesso ludico.
Silvia(Quota) (Replica)
Ottimo articolo questo di Barnard che manifesta grande lucidità nell’analizzare la situazione attuale dei rapporti uomo/donna.
Era ora che giornalisti di rango rompessero quel muro di “imbarazzo” costruito anche, dal sempre presente “politically correct” e dire le cose come stanno.
Retiarius(Quota) (Replica)